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Artemisia Gentileschi, la "pittora" icona delle vittime di ogni violenza

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È stata una talentuosa pittrice di scuola caravaggesca, icona suo malgrado delle vittime di ogni violenza, simbolo del femminismo e del desiderio di ribellarsi al potere. Lei, Artemisia Gentileschi: una donna, un’artista, anzi la “pittora” per dirla con il titolo della performance che metterà in scena il Museo di Palazzo Pretorio domani, martedì 25 novembre (alle 21.30), in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una serata speciale per dire no alla violenza sulle donne intitolata “Rossovivo”, con l’apertura serale straordinaria del Museo dalle 21 alle 24 (la biglietteria chiuderà alle 23) e l’ingresso omaggio per le donne. Dopo la rappresentazione del 31 ottobre ispirata ad Halloween, si alza così nuovamente il sipario sui gioielli della collezione permanente del Pretorio e si rinsalda il legame fra arte e teatro, prendendo questa volta spunto dalla ricorrenza contro la violenza sulle donne. ”
In “Artemisia, la ‘pittora’ allo specchio”, la vita tormentata dell’artista che trasmetteva rabbia e dolore nelle sue opere rivive nell’interpretazione di Stefania Stefanin con Gabriele Bonafoni. Prodotta da Alifer-Binario di scambio, la performance (durata 50 minuti) porta la firma di Stefania Stefanin e Mirco Rocchi per il testo e la regia. Sarà nella cornice del primo piano del Museo, dove spiccano i capolavori di Filippo Lippi e il gioiello del polittico trecentesco di Giovanni da Milano, che l’attrice Stefanin darà voce e corpo alla storia di Artemisia Gentileschi: in scena anche la giovane violoncellista Giuditta Ara, allieva della scuola comunale di musica “Giuseppe Verdi”. Le luci del palco si accenderanno sul personaggio di Artemisia a 45 anni, quando ormai è diventata una pittrice affermata, richiesta in molte corti italiane. La bravura, l’avvenenza e l’aura di scandalo che la segue dall’epoca del processo per stupro, l’hanno fatta diventare un personaggio celeberrimo, noto al grande pubblico come “La Pittora”. E’ in quel momento che viene raggiunta da un invito a intraprendere un viaggio impegnativo in Inghilterra. Ma non si tratta per Artemisia semplicemente di accettare o no un nuovo lavoro: la grande artista si ritrova di fronte ai suoi fantasmi, si riaprono le antiche ferite. Nuovamente sola di fronte a se stessa, Artemisia si ritrova a riflettere sui torti subiti dai tanti uomini che ha incontrato, sulla violenza che il senso di possesso maschile troppo spesso scatena e che lei stessa ha provato in modo feroce sulla sua pelle.
L’apertura straordinaria del Pretorio per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in un giorno in cui il Museo è abitualmente chiuso (la consueta pausa settimanale del martedì), diventa anche un’occasione per visitare in orario serale la mostra “Capolavori che si incontrano” allestita nelle sale a piano terra fino al 6 gennaio.

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