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Leonetto Tintori, restauratore in trincea

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Leonetto Tintori, restauratore in trincea

Prato rende un omaggio a Leonetto Tintori, restauratore, artista, maestro e fine ricercatore di arte. Temi originali e inconsueti, opere del Cinque, Sei e Settecento poco conosciute ma di qualità, particolarmente intriganti e con una predilezione per i ritratti. È il corpus della mostra Dipinti della donazione di Leonetto Tintori, restauratore in trincea negli anni dell’alluvione che si apre sabato 26 novembre alle 16 a Palazzo Pretorio.

 

Per Leonetto Tintori si schiudono i depositi

Un piccolo allestimento temporaneo, realizzato con i quadri della donazione Tintori, che coglie l’occasione delle celebrazioni per i cinquant’anni dall’alluvione di Firenze inserite nella Festa della Toscana, non solo per ricordare l’artista pratese ma anche per far uscire dai depositi del Museo alcune delle opere qui conservate.

 

Pretorio Storie al via

L’allestimento è infatti la prima proposta della sezione Pretorio Storie, un viaggio alla riscoperta del patrimonio artistico custodito nel deposito del Museo che mette in risalto, in queste opere poco viste o conosciute, il loro ruolo di  testimone di storia e di storie. Piccole esposizioni, suddivise per nuclei, temi e artisti, che vogliono restituire al pubblico un segmento importante della ricca collezione non inserita nel percorso museale, ma per questo non meno bella o significativa.

 

La presentazione delle opere

Alla presentazione di Dipinti della donazione di Leonetto Tintori, restauratore in trincea negli anni dell’alluvione  interverrà  Giampiero Nigro, la mostra è realizzata in collaborazione con il Laboratorio per affresco “Elena e Leonetto Tintori” e resterà aperta fino a domenica 8 gennaio 2017. Per l’inaugurazione l’ingresso è  libero.

 

La collezione Tintori tra gli anni Cinquanta e Settanta

Formatasi dalla seconda metà degli anni Cinquanta fino al 1980, la collezione Tintori ha preso le mosse dal mercato antiquario e si è sviluppata attraverso incontri e contatti di lavoro, viaggi e amicizie personali.
La curiosità del ricercatore e la sapienza del fine conoscitore d’arte hanno fatto il resto dando vita a una raccolta unica che nelle scelte rispecchia l’amore verso opere dai contenuti non scontati e la ricerca costante e assillante sulla tecnica artistica. Leonetto Tintori, artista a tutto tondo, fu uno dei massimi esponenti della Scuola di Prato al fianco di Oscar Gallo, Quinto Martini, Gino Brogi, e più tardi anche Arrigo Del Rigo e Giulio Pierucci. La sua fama però si deve anche per l’attività di restauratore che lo vide protagonista non solo del recupero delle opere danneggiate dall’alluvione di Firenze del 1966 ma anche dei principali interventi sui grandi cicli pittorici medioevali e rinascimentali.

 

La donazione al Comune

Nel 1993, Leonetto Tintori fece dono al Comune di parte della sua preziosa collezione. Le opere custodite nel Museo (Cecco Bravo, La Regina Semiramide), nel palazzo comunale (Livio Mehus, Agar e l’angelo, Francesco Conti, Martirio di San Lorenzo, Domenico Fedeli detto il Maggiotto, Donna che si specchia) e nei depositi, oggi tornano a farsi ammirare grazie al piccolo allestimento nelle sale a piano terra Dipinti della donazione di Leonetto Tintori, restauratore in trincea negli anni dell’alluvione.

 

Colazione ad arte

Sempre a Palazzo Pretorio, domenica 27 novembre (dalle 9,30 alle 10,30), si potrà partecipare a Una Colazione ad arte. Un inizio di giornata suggestivo in compagnia di una dolce colazione accompagnata dalle atmosfere delle chitarre del duo Matteo e Sara Lanzillotta. Un buongiorno servito fra arte e musica realizzato dal Museo in collaborazione con la Camerata Strumentale Città di Prato e la Scuola di Musica Verdi.

L’iniziativa ha un costo di  10 euro, comprensivo di colazione, intrattenimento musicale e visita alla collezione. Per partecipare occorre prenotare al numero 0574 19349961.

 

Quando, dove, come

Dipinti della donazione di Leonetto Tintori, restauratore in trincea negli anni dell’alluvione
Prato – Palazzo Pretorio
Dal 26 novembre all’8 gennaio
Ingresso gratuito in occasione dell’inaugurazione sabato 26 novembre.

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