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29/03/2024
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LO STUDIO 2 DI PADOVA

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COMPIE 12 ANNI

 

Un traguardo importante per lo Studio 2 di Padova di Cristopher Bacco che durante i 12 anni di attività ha collaborato con artisti e band provenienti da tutta Italia e dall’estero.

In occasione del 12° anniversario dello studio, Cristopher Bacco ha deciso di omaggiare tutti gli artisti che intendono realizzare un EP o un LP con la promozione del primo singolo. Questa iniziativa dimostra l’impegno continuo di Cristopher Bacco e del suo staff nel sostenere e promuovere i talenti emergenti del panorama musicale. Gli artisti avranno l’opportunità di ottenere visibilità e supporto professionale per lanciare la propria musica ad un pubblico più ampio.

“Succede spesso che artisti emergenti con tante idee e talento si rivolgano a me per registrare e produrre musica professionale. Ma senza l’appoggio di etichette o manager, i loro pezzi spesso non ricevono la giusta promozione, anche se sono di qualità. Ecco perché abbiamo scelto la  Red&Blue Music Relations come nostro partner: offriamo un percorso completo, dal provino all’arrangiamento, al mix e al mastering in studio, fino alla promozione con un ufficio stampa professionale. E sapete cosa? Per festeggiare i nostri 12 anni di attività, abbiamo deciso di regalare la promozione di un singolo a chi registra un EP o un LP”commenta Cristopher Bacco.

Biografia

Cristopher Bacco è un tecnico del suono e produttore discografico. Originario di Vigonovo (VE), inizia a lavorare all’età di 14 anni come Dj per numerosi club del Nord Italia, per poi trasferirsi a Padova, dove inizierà l’esperienza come speaker radiofonico presso Radio Sherwood. Nel 2007 apre il suo primo studio di registrazione e produzione musicale che nel 2011 diventerà Studio 2, unico studio di registrazione/live club d’Italia. Presso lo Studio 2 si esibirono numerosi artisti della scena italiana ed internazionale, tra cui: Morgan, Niccolò Fabi, Zen Circus, Paolo Benvegnù, Le Vibrazioni, Lo Stato Sociale, Calibro 35, Afterhours, Giorgio Canali, Fast Animals And Slow Kids, Dente, Bassi Maestro, ecc. Nel 2015, una volta conclusa l’attività dei concerti dal vivo, decide di rifondare lo Studio 2 mantenendo e ampliando la parte di studio di registrazione. Dal 2016 è fonico e tour manager per le tournée di svariati artisti, tra cui The Winstons e Bomba Titinka, che seguirà anche nelle date europee. Nel 2016 registra i The Winstons presso i Tilehouse Studios di Londra con Luke Oldfield per i singoli “Golden Brown” e “Black Shopping Bag”. Nello stesso anno produce e registra l’EP della rock band Capobranco. Nel 2017 collabora, in veste di produttore e fonico, con l’attore e cantante Marco Cocci per la realizzazione del suo primo album solista: “Steps”. La lavorazione dell’album lo porterà a lavorare nei prestigiosi Abbey Road Studios di Londra. Sempre nel 2017 registra e collabora con la band progressive rock Unreal City che lo stesso anno si aggiudica i premi “Best Song” e “Best Album” ai Progrock Miw Awards di Chicago. Nel 2018 collabora con Fabio Cinti come co-produttore esecutivo per il disco “La voce del Padrone, Un Adattamento Gentile” che vince la targa Tenco come miglior interprete. Nello stesso anno registra con Roberto Dell’Era il brano “Blind” che viene inserito nel secondo album della band The Winstons: “Smith”. Nel 2019 con la band psichedelica/stoner Red Lodge vola nuovamente a Londra per registrare l’EP d’esordio del gruppo. Nel 2020 collabora e produce l’EP “Good in Blues Vol.1” di Bobby Solo, che lo stesso artista considera tra i suoi migliori lavori mai pubblicati. Nel 2021 gli viene assegnato il missaggio per l’album “Mujeres de Arena Y Otras Historia”, album di Amilcar Soto Rodriguez con I Solisti Veneti e Susana Baca ed edito dall’etichetta inglese Rehegoo records. Nello stesso anno registra, mixa e produce “Spiegarsi”, il nuovo singolo del duo milanese Lombroso e lavora con l’artista Alessio Peck in veste di produttore arrangiatore e fonico per l’Ep “America” edito dall’etichetta Kwaidan Records di Parigi. Nel 2022 lavora come fonico e produttore per il nuovo singolo del duo romano The Cyborgs “Goin’ To Chicks House”. Nel 2023 è chiamato dai New Candys per registrare parte del nuovo singolo “Everything’s Fucking Boring” che vede la partecipazione di Bugo. Sempre lo stesso anno lavora al nuovo singolo di Alessio Peck “Geniale” prodotto assieme a Ross Orton (già produttore di AM degli Arctic Monkeys).

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RED&BLUE MUSIC RELATIONS 

Sintetizzato il primo nitruro cristallino di antimonio

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Un gruppo di ricerca internazionale coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche è riuscito a sintetizzare per la prima volta il nitruro cristallino di antimonio, un composto la cui esistenza è stata a lungo ipotizzata, ma mai sperimentalmente osservata. Oltre ad avere rilevanza da un punto di vista chimico fondamentale, la scoperta apre nuove prospettive per la sintesi ad alta pressione di un’intera classe di materiali innovativi di interesse energetico e tecnologico

Un gruppo di ricerca internazionale coordinato dall’Istituto di chimica dei composti organo-metallici del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iccom) di Sesto Fiorentino (Firenze) e dal Laboratorio Europeo di Spettroscopie Non-Lineari (LENS), è riuscito a sintetizzare per la prima volta un composto la cui esistenza è stata a lungo ipotizzata, ma mai sperimentalmente osservata: il nitruro cristallino di antimonio con formula chimica Sb3N5. Il nuovo composto è stato scoperto attivando una reazione chimica diretta tra antimonio e azoto in condizioni di alta pressione e alta temperatura.

“I nitruri cristallini binari sono strutture solide ordinate composte da due elementi, uno dei quali è l’azoto. Sebbene siano noti da tempo nitruri cristallini di molti elementi della tavola periodica, i nitruri cristallini degli elementi del gruppo 15 – fosforo, arsenico, antimonio e bismuto – rappresentano una classe di composti “sfuggenti”: ad eccezione di alcune forme di nitruro di fosforo, ottenute mediante metodi chimici tradizionali e caratterizzate in modo convincente, la loro mancata osservazione è rimasta a lungo una questione aperta in chimica inorganica”, spiega Matteo Ceppatelli (Cnr-Iccom e LENS), tra gli autori dello studio. “Oggi, recenti studi sperimentali nel campo dell’alta pressione hanno aperto nuove prospettive, dimostrando la possibilità di indurre una reazione chimica diretta tra l’azoto e gli elementi più pesanti del gruppo 15 operando in condizioni di alta pressione e alta temperatura. Questo metodo di sintesi consente di ridurre le distanze interatomiche, grazie all’effetto dell’alta pressione, e di superare le barriere energetiche per l’attivazione della reazione grazie all’effetto dell’alta temperatura, favorendo percorsi di reazione che risultano altrimenti inaccessibili a pressione ambiente”. Negli ultimi anni, sfruttando l’effetto combinato di pressione e temperatura è stato infatti possibile sintetizzare e caratterizzare i primi nitruri cristallini di fosforo, arsenico e bismuto, ottenuti per reazione chimica diretta degli elementi.

In questo scenario, l’esistenza di un nitruro cristallino di antimonio, il quarto elemento del gruppo 15, sebbene a lungo cercata, non era mai stata fino ad ora riportata in modo conclusivo e convincente. Utilizzando celle ad incudine di diamante per generare condizioni di alta pressione (32 GPa, pari a circa 320.000 volte la pressione atmosferica) e radiazione laser nell’infrarosso per riscaldare il campione fino all’elevata temperatura necessaria (1600-2200 K), il gruppo di ricerca è riuscito ad attivare una reazione chimica diretta tra antimonio elementare e azoto molecolare che ha permesso di sintetizzare per la prima volta un nitruro cristallino di antimonio (Sb3N5), la cui struttura è stata determinata mediante diffrazione di raggi X da singolo cristallo presso il sincrotrone di ESRF (Grenoble, Francia), dove è possibile eseguire questo tipo di misure in condizioni estreme di pressione.

“Questo studio rappresenta una pietra miliare per quanto riguarda la chimica di azoto e antimonio, fornendo nuove informazioni di carattere chimico fondamentale sul comportamento dei nitruri cristallini degli elementi del gruppo 15”, aggiunge il ricercatore. “Inoltre, nonostante la scoperta di Sb3N5 sia essenzialmente riconducibile a ricerca di base, i risultati ottenuti aprono nuove prospettive per quanto riguarda la sintesi ad alta pressione di un’intera classe di materiali innovativi di interesse energetico e tecnologico, potenzialmente recuperabili a condizioni ambiente in forma stabile o metastabile, come materiali a cambiamento di fase, strutture a strati e materiali ad elevato contenuto di azoto e ad alta densità di energia”.

Roma, 26 febbraio 2024

Cantagallo. Sopralluogo Dipartimento nazionale Protezione civile

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Cantagallo, 26 febbraio 2023 – Il Dipartimento nazionale della Protezione
civile ha iniziato ieri, 26 febbraio 2024, la fase di verifica sulla
situazione di tutti i Comuni toscani colpiti dall’alluvione del 2 novembre
scorso. I funzionari del Governo, accompagnati dai tecnici comunali e dai
funzionari della Protezione Civile della Regione Toscana e della Provincia
di Prato, oltre a visitare le zone di Cantagallo colpite dall’alluvione,
hanno preso atto dei verbali e dello stato di avanzamento dei lavori attuati
con la procedura della somma urgenza.

Si tratta dei lavori inseriti nell’elenco già trasmesso nei giorni scorsi
dalla struttura commissariale della Regione Toscana allo stesso Dipartimento
di protezione civile con l’obiettivo di ricevere la necessaria copertura
finanziaria.

“Si è trattato di un confronto tra tecnici – dichiara il sindaco – mirato a
definire importi, tempi e modalità di erogazione delle somme necessarie per
i lavori. Vorrei ricordare che parte delle risorse per i primi interventi
sono state già anticipate dall’amministrazione comunale. Ora lavoreremo con
tutti i rappresentanti politici di Stato e Regione – prosegue Guglielmo
Bongiorno – per fare in modo di accelerare le fasi successive degli
interventi e ricevere le risorse necessarie per pagare nei tempi congrui le
aziende che stanno lavorando per ripristinare le condizioni di sicurezza
sulle strade e nelle aree colpite e restituire ai nostri cittadini
l’auspicata normalità”.

Nei prossimi giorni anche gli altri Comuni della Regione Toscana colpiti dai
tragici eventi del 2 novembre saranno oggetto della procedura di verifica da
parte del Dipartimento.

Guglielmo Castelli a Villa Medici
Art Club #38

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Dal 1° marzo al 19 maggio 2024

Curatore: Pier Paolo Pancotto

Con il supporto della galleria Mendes Wood DM

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

Largo della Trinità dei Monti 1

00187 Roma

Info e biglietti su

www.villamedici.it/mostre/exposition-guglielmo-castelli-art-club-38

Per il prossimo incontro del ciclo Art Club, Villa Medici invita il pittore torinese Guglielmo Castelli.  Ispirandosi alla letteratura, al teatro e alla storia dell’arte, Guglielmo Castelli sviluppa un universo in cui miscela figure umane e animali, frammenti di paesaggio, elementi naturali e scene quotidiane. Con uno stile figurativo in cui aree magmatiche e monocromatiche convivono con soggetti fluidi, allestisce storie in perpetuo movimento, quasi cinematografiche. La cornice che accoglie queste storie è quella dei giardini di Villa Medici: nell’Atelier Balthus, nello Studiolo di Ferdinando de’ Medici e nella gipsoteca sono presentate cinque opere di Castelli.  Si tratta di quattro oli su tela: il dittico I Believe in The Nights (2021); Buon Vento (2023); Le Jardin des Refusés e The mutiny’s space (2022), oltre a un arazzo realizzato con plastica riciclata e fili naturali, Dorofoco. Bonotto for A collection (2020). Questo insieme di opere propone ai visitatori un viaggio cromatico dove ogni opera sembra contenere un enigma da risolvere. Guglielmo Castelli è rappresentato da Mendes Wood DM e Rodeo London / Piraeus. Dal 2016, il ciclo Art Club, a cura di Pier Paolo Pancotto, presenta il lavoro di artisti contemporanei internazionali sotto forma di interventi visivi e plastici negli spazi storici di Villa Medici: le logge, i giardini e la gipsoteca. Integrati ai percorsi di visita guidata di Villa Medici, questi interventi rinnovano e arricchiscono l’esperienza di un luogo che è allo stesso tempo storico e contemporaneo, propizio a dialoghi artistici inaspettati. Tra gli artisti invitati di recente vi sono Caroline Mesquita, Rosa Barba, Jean-Marie Appriou, Giuseppe Penone, Katinka Bock, Namsal Siedlecki, Achraf Touloub…Info su ArtClub: www.villamedici.it/art-club
Guglielmo Castelli, nato nel 1987, vive e lavora a Torino. Tra le sue mostre personali: Venezia, Fondazione Bevilacqua La Masa (2024); Berlino, Künstlerhaus Bethanien (2018). Tra le collettive: Diario notturno, L’Aquila, Maxxi (2023); Mutanti sotto un cielo che implode, Torino, OGR (2023); Italian painting today, Milano, Triennale (2023); A lover’s discourse, Aspen, Art Museum (2023); Espressioni con frazioni, Torino, Castello di Rivoli (2022); Roma, Quadriennale (2020).
 Pier Paolo Pancotto è il curatore del programma espositivo Art Club presso Villa Medici dal 2016.  È stato curatore del ciclo espositivo “Fortezzuola” del Museo Pietro Canonica di Roma dal 2016 al 2018, di progetti artistici del Palais de Tokyo di Parigi, dell’Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra, della Galleria nazionale d’arte di Tirana, del Lateral Art Space di Cluj, del Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes di Napoli, della Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, del Museo H.C. Andersen, Roma, del Museo Carlo Bilotti, Roma, della Nomas Foundation, Roma, del Museo Correr e del Museo di Palazzo Mocenigo, Venezia, e di La Fondazione, Roma. È autore di pubblicazioni, fra cui: Artiste a Roma nella prima metà del ’900 (2006); Arte contemporanea: dal minimalismo alle ultime tendenze (2010); Arte contemporanea: il nuovo millennio (2013).
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici Fondata nel 1666 da Luigi XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un’istituzione culturale francese avente sede dal 1803 a Villa Medici, villa del XVI secolo circondata da un parco di sette ettari e situata sulla collina del Pincio, nel cuore di Roma. Ente pubblico dipendente dal ministero della Cultura francese, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici svolge tre missioni complementari: ospitare artisti e artiste, creatori e creatrici, storici e storiche dell’arte di alto livello in residenza annuale o per soggiorni più brevi; realizzare un programma culturale ed artistico che interessa tutti i campi dell’arte e della creazione e che si rivolge ad un vasto pubblico; conservare, restaurare, studiare e far conoscere al pubblico il proprio patrimonio architettonico e paesaggistico e le proprie collezioni. Direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è Sam Stourdzé.

 ‘Il porto delle donne’ presentazione del progetto del Comune di Livorno

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Mercoledì 28 febbraio alle 10 nella sala Pegaso di palazzo Strozzi Sacrati con la presidente della commissione Pari opportunità del Consiglio regionale Francesca Basanieri

Firenze – Mercoledì 28 alle 10 a Firenze, presso la Sala Pegaso della Regione Toscana si parlerà di donne e lavoro, di diritti conquistati e da conquistare ponendo al centro della discussione il Progetto “Il porto delle donne. Le donne nel settore marittimo e portuale, perché no?” progetto ideato dall’assessore al porto del Comune di Livorno Barbara Bonciani e realizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Associazione Internazionale RETE, con l’Università di Pisa, con il CNR Iriss.

Il Progetto ha lo scopo di far conoscere il lavoro svolto dalle donne nel comparto marittimo e portuale ad un pubblico ampio e facilitare un dialogo fra gli stakeholder capace di migliorare la presenza delle donne in questi comparti. Oggi, infatti, in questi due settori strategici per il nostro Paese le donne non sono solo sottorappresentate ma anche invisibili.

Il convegno organizzato da Regione, commissione regionale per le pari opportunità della Toscana, Upi Toscana e Comune di Livorno ha lo scopo di presentare il progetto di Livorno e riflettere sul suo valore in termini azione positiva per l’occupazione femminile in ambito portuale e marittimo.

“Sappiamo che il lavoro portuale, come quello marittimo sono nati storicamente maschili. Da decenni i processi di innovazione tecnologica hanno modificato l’organizzazione e la modalità di lavoro rendendo pienamente accessibili questi lavori anche alle donne. Tuttavia, le donne in questi settori sono ancora poche: nel comparto marittimo non arrivano neanche al 2 per cento della forza lavorativa mondiale, mentre nei porti costituiscono il 16 per cento della forza lavoro globale”, spiega l’assessore Bonciani. In Italia il porto di Livorno è uno di quelli che contano maggiori presenze femminili. “Proprio da qui abbiamo deciso di partire per rendere visibili le lavoratrici che operano in questi comparti a un pubblico ampio, far sentire la loro voce, la passione con cui vivono il loro lavoro, oltre alle loro capacità e competenze”.

Il progetto di Livorno si compone di più attività che spaziano da una mostra fotografica dedicata al lavoro femminile in questi comparti a cura della fotografa Elena Cappanera recentemente inaugurata presso la Camera dei deputati, alle interviste alle lavoratrici raccolte in brevi video interviste, fino ad un convegno internazionale che ha messo a sistema gli stakeholder nazionali ed europei del settore per riflettere sulle azioni da implementare per migliorare l’occupazione femminile in questi comparti.

“Questo convegno – spiega la presidente della commissione pari opportunità della Toscana Francesca Basanieri – fa parte di una iniziativa più ampia della Commissione che vuol mettere in luce le nuove opportunità che le donne possono avere in settori lavorativi che spesso erano loro preclusi grazie all’innovazione tecnologica e grazie all’abbattimento di pregiudizi e discriminazioni. Abbiamo deciso di intraprendere questo percorso in collaborazione con UPI, che ringrazio, per comprendere come sia cambiato per le donne il lavoro nelle diverse province toscane ricordando le lotte e i diritti conquistati ma anche quelli che ancora devono essere conquistati partendo dall’abbattimento di stereotipi che vogliono le donne segregate solo in certi settori produttivi. Per questo non potevamo che partire da Livorno: nell’immaginario collettivo il lavoro portuale e marittimo è, per antonomasia, un lavoro solo per uomini mentre invece, grazie al lavoro dell’assessore Bonciani, ci si è resi conto che non solo può essere oggi tranquillamente anche un lavoro da donne ma che le donne possono essere di grande valore aggiunto”.

“Come UPI Toscana siamo felici di poter collaborare con la Commissione pari opportunità con questa importante iniziativa che rappresenta la prima data di un percorso che la vedrà replicata in ogni Provincia per portare alla luce in tutti i territori le nuove opportunità che oggi le donne possono avere in ogni settore, ripercorrendone le tappe e i diritti acquisiti negli anni. Uno sguardo al passato per mettere a fuoco le conquiste fatte, ma soprattutto per porre l’accento su quanto ancora è necessario fare per superare gli stereotipi. Riteniamo importante sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo delle donne in settori tradizionalmente maschili come il comparto marittimo e portuale. Non possiamo ignorare il fatto che, nonostante i progressi tecnologici e sociali, le donne rimangono sotto-rappresentate e spesso invisibili in queste industrie vitali per il nostro Paese” dichiara Sandra Scarpellini, Presidente Provincia di Livorno e responsabile politiche di genere di UPI Toscana.

“Il progetto di Livorno si distingue per la sua varietà di iniziative, dalle mostre fotografiche alle interviste video, fino ai convegni internazionali, il che dimostra un impegno tangibile nel mettere in evidenza le voci e le esperienze delle lavoratrici di questi settori. Come UPI Toscana siamo fermamente convinti che promuovere l’uguaglianza di genere e l’inclusione delle donne nei settori lavorativi tradizionalmente dominati dagli uomini sia fondamentale per una società equa e progressista, perciò sosteniamo pienamente l’obiettivo di individuare e superare gli stereotipi di genere che limitano le opportunità lavorative delle donne, mentre celebriamo le conquiste ottenute e tracciamo la strada per un futuro più inclusivo e promettente per tutte le lavoratrici toscane e non solo. Ringraziamo la commissione pari opportunità e il Comune di Livorno per il loro impegno e siamo pronti a continuare questa importante collaborazione per promuovere una società più equa e inclusiva per tutti”.

Il convegno si aprirà con le relazioni introduttive di

Cristina Manetti, responsabile dell’Ufficio di gabinetto del presidente Giani,

Francesca Basanieri, presidente della commissione pari opportunità della Toscana

Sandra Scarpellini, presidente della Provincia di Livorno e responsabile politiche di genere di UPI Toscana.

Seguiranno gli interventi di:

Barbara Bonciani, assessore al porto e integrazione città -porto del Comune di Livorno

Enzo Raugei, presidente Compagnia portuale Livorno

Luciana Mirella Cambiaso, capitano di lungo corso

Martina Senesi, lavoratrice portuale CPL

Aurora Michelazzi e Enrica Bellucci, studentesse Istituto Tecnico Nautico A. Cappellini di Livorno.

Le conclusioni saranno affidate a Alessandra Nardini, assessore Istruzione, formazione professionale, università e ricerca, impiego, relazioni internazionali e politiche di genere della Regione.

valorizzazione e tutela delle dimore storiche toscane

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A palazzo del Pegaso la conferenza stampa del Centro culturale Mazzei. Il presidente del Consiglio regionale Mazzeo: “Come istituzioni dobbiamo cercare forme e modalità per tutelare e promuovere questo elemento di pregio presente sul nostro territorio”

Firenze – Le dimore storiche toscane, la loro tutela e valorizzazione: questo il tema della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina (lunedì 26 febbraio) a palazzo del Pegaso,  organizzata dal Circolo Culturale Filippo Mazzei che, insieme alla sezione toscana dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (Adsi), porta avanti un progetto di attenzione amministrativa e legislativa sulla materia.

Sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo; il presidente del Circolo Culturale Filippo Mazzei, Massimo Balzi; il presidente Adsi Toscana Tomaso Marzotto di Caotorta; la responsabile programmazione eventi Adsi Toscana Clotilde Corsini; il coordinatore del gruppo imprese Circolo Mazzei, Fabrizio Greco.

“Con grande piacere il Consiglio regionale della Toscana ospita questa conferenza stampa per porre l’attenzione sulla tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico rappresentato dalle dimore storiche private, di cui la nostra Regione è riccamente dotata – ha affermato Mazzeo – . Le potenzialità turistiche di questo patrimonio, e dunque le sue ricadute positive sull’economia dei nostri territori, è un dato da cui dobbiamo partire per cercare, come istituzioni, le forme e le modalità per tutelarlo e promuoverlo. Quello delle dimore storiche è un patrimonio di cui andiamo fieri e che contribuisce a rendere la Toscana un marchio di sicuro successo in tutto il mondo. Questo è possibile grazie a chi sulle dimore ha investito, ristrutturandole e rendendole accessibili e vicine a ciascuno di noi. E’ un regalo per mantenere viva la memoria delle nostre tradizioni e della nostra storia, ma è anche un modo per costruire occasioni per un turismo differente nel nostro territorio”.

Sono 660 le dimore storiche toscane e circa 4500 quelle nazionali.

“Il nostro impegno come Circolo Culturale Mazzei – ha spiegato Balzi – è realizzare eventi nei diversi settori della cultura e dell’economia, attraverso il racconto della nostra bellissima regione. Quest’anno si viene a sancire un patto tra Associazione Dimore Storiche Italiane e Circolo Mazzei anche per rivolgersi all’organo legislativo proponendo idee e contributi per realizzare leggi che rivolgano attenzione a questi patrimoni: penso alla questione della detassazione, che riguarda un patrimonio sì di natura privata, ma vincolato dallo Stato, di cui i proprietari sono di fatto i custodi. Si tratta di un impegno gravoso, per questo lo Stato e la legge devono farsi carico di sostenerli”.

Tra le iniziative per far conoscere le dimore storiche la giornata nazionale di primavera il prossimo 26 maggio. “Per l’occasione apriremo circa 120 dimore storiche in tutta la Toscana – ha spiegato Tomaso Marzotto di Caotorta – e un pubblico molto vasto verrà ricevuto dai proprietari, che spiegheranno le gioie e i dolori della gestione di una dimora storica”.

“Ognuno di noi è fortemente impegnato ogni giorno nella cura e nella valorizzazione del bene di cui è custode – ha aggiunto – e lo fa in una maniera più vincolata di altri perché ha una responsabilità nazionale, riconosciuta dal ministero dei Beni culturali. Il nostro obiettivo dunque è quello di divulgare quello che facciamo perché rendiamo un grosso servizio al pubblico e alla bellezza del paesaggio della Toscana”.

Tra i temi su cui è stata posta attenzione anche quello dell’appropriatezza degli interventi manutentivi e di restauro, da cui nasce la necessità di professionalità e competenze in grado di offrire servizi di qualità. Per questo nel Circolo Mazzei si è costituito un ‘Gruppo d’Imprese’ oggi rappresentato dal coordinatore Fabrizio Greco. “Sono onorato di essere portavoce di una serie di imprenditori toscani – ha detto – che hanno affiancato il progetto per unire in sinergia professionalità specifiche che vanno dalla diagnostica alla patologia degli edifici, sino alle varie soluzioni nel campo della riqualificazione energetica, dei giardini e del verde, offrendo una consulenza a 360 gradi”.

Tra le iniziative messe in campo anche la trasmissione tv ormai decennale ‘La Pisaniana’ co-prodotta da 50Canale e dal Circolo culturale Mazzei, dedicata alle dimore storiche toscane e che quest’anno prevede quattro focus a partire da domenica 3 marzo.

 Mazzeo allo Spi Cgil: “Costruire insieme un sistema sanitario sempre più efficiente e vicino ai cittadini”

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La galleria fotografica

Il presidente dell’Assemblea legislativa all’iniziativa ‘Più sani, più equi’. “Orgogliosi dei nostri professionisti e della qualità dei nostri servizi. Possiamo migliorare ancora investendo sulla prossimità a patto che il Governo ci garantisca più risorse”

Firenze – “Lavoriamo insieme perché sia possibile investire sempre di più sul sistema sanitario pubblico, sui servizi di prossimità e sulla presa in carico del paziente, garantendo a tutti, indipendentemente dall’età, dal luogo di residenza e dalla loro condizione sociale, di poter avere pieno accesso a quello che è e deve continuare ad essere un diritto fondamentale di ogni cittadina e cittadino toscano”. È questo il messaggio che il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha voluto lanciare questa mattina (lunedì 26 febbraio) intervenendo a Firenze all’iniziativa “Più sani, più equi” organizzata dallo Spi-Cgil.

Mazzeo ha voluto ribadire “l’importanza del confronto aperto e costante tra sindacato e Istituzioni” partendo dalla consapevolezza che “dobbiamo essere orgogliosi del nostro sistema sanitario e fare di tutto per difenderlo dai tagli del Governo e dalla spinta verso il privato”. Un tema, questo, su cui il presidente ha voluto sottolineare con forza “il grande e difficile lavoro fatto quotidianamente dalla Giunta regionale, a partire dal presidente Giani e dall’assessore Bezzini, per tenere in equilibrio un sistema con sempre maggiori costi ma con trasferimenti statali ridotti”.

Proprio per questo Mazzeo ha ricordato la “dolorosa e sofferta necessità di innalzare alla fine dello scorso anno l’addizionale Irpef in regione”, definendola “un’assunzione di responsabilità dovuta alle mancate risposte da parte del Governo sia sul payback sia rispetto alla nostra proposta di legge per innalzare al 7,5 per cento del Pil la quota di risorse nazionali destinate alla sanità”. E, nel ringraziare il segretario Alessio Gramolati, il presidente Paolo Graziani e tutti gli intervenuti per gli spunti di riflessione ricevuti, ha infine provato a tracciare alche possibili linee di intervento per “una battaglia comune con l’obiettivo di migliorare il livello dei servizi rendendolo uguale per tutti indipendentemente dall’età del paziente, dal suo luogo di residenza e dalla sua condizione sociale”.

“L’analisi demografica – ha osservato – ci dice che l’età media è in progressiva crescita ed aumentano i livelli di patologie croniche. Di fronte a questo dato è fondamentale riuscire a garantire più servizi di prossimità e una più efficace presa in carico complessiva del singolo paziente”.

Mazzeo ha poi ricordato l’intenzione dell’Emilia Romagna di rispondere ai bisogni di cura e primo soccorso dei vari territori attraverso la nascita, per la fine dell’anno, dei primi 30 CAU (Centri di Assistenza e Urgenza) con l’obiettivo di snellire l’accesso ai pronto soccorso, dove il 70 per cento degli accessi sono codici bianchi o verdi. “Parallelamente a questo – ha osservato – c’è il tema delle case di comunità: anche in questo caso, mentre il Governo tagliava le risorse, come Toscana abbiamo previsto importanti investimenti a livello di strutture. Servirà adesso metterci dentro anche professionisti adeguati facendo un grande investimento sulle persone a partire, ad esempio, dal migliorare la gestione delle presenze dei medici di medicina generale nelle zone più periferiche o dal garantire a chi si rivolge alle case di comunità di poter essere seguito direttamente già lì in tutte le procedure e non doversi perdere poi nei meandri della burocrazia che può essere un ostacolo insormontabile specie per la popolazione più anziana”.

Martina Marotta alla HUMANITER di Napoli il 1° Marzo con il suo libro UN DIAMANTE FRA LE STELLE

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Settimo appuntamento del Tour letterario della giovane poetessa

Il Tour letterario della giovane scrittrice Martina Marotta giunge a Napoli dopo le tappe a Prato, Pistoia e Firenze. Venerdì 1° Marzo, alle 17,30, nell’Aula Magna della HUMANITER di Napoli, in Piazza Vanvitelli 15, Martina parla del suo libro, Un diamante fra le stelle, ricco di poesie e fotografie, edito dalla Attucci Editrice di Carmignano. Sarà Annalisa Virgili, docente Humaniter Napoli, a condurre l’incontro colloquiando con l’autrice sui temi trattati dalla giovane poetessa nel libro e sui vari aspetti che legano il libro alla ricerca scientifica. La presentazione del libro offre l’opportunità di parlare di Malattie Rare Polmonari, delle ricerche e delle cure, di trapianti di organi (molte volte il trapianto polmonare è l’unica cura per i pazienti affetti da questo tipo di malattia). Tutto ciò perché il libro contiene poesie scritte da Martina per sua madre nel periodo in cui era in ospedale, affetta da una malattia rara polmonare, e nei mesi successivi al decesso. L’associazione Nazionale Alfieri della Repubblica Italiana, e la International Universum Academy Switzerland hanno concesso il patrocinio al libro ed alle manifestazioni ad esso correlate. La giovane scrittrice e poetessa toscolucana, come lei usa definirsi, ha conseguito oltre 350 premi letterari dal 2005 al 2015 e per le sue doti letterarie è stata nominata dal Presidente Napolitano Alfiere della Repubblica Italiana. Una lunga pausa ha accompagnato la vita pubblica di Martina, poetessa e scrittrice, che solo recentemente, dopo il decesso di sua madre, ha chiesto ed ottenuto dalla Attucci Editrice, che già aveva pubblicato i suoi due precedenti libri, di stampare una nuova raccolta di poesie e di brani in prosa dedicati a sua madre Antonella. Sono versi che evidenziano il dolore provato, quando, impotenti ci si trova dinanzi a malattie che possono diventare in breve tempo letali se non diagnosticate e curate velocemente. Il libro, come si diceva, contiene numerose poesie ma anche cinquanta fotografie naturalistiche, in alta definizione, fiori che con i loro petali colorati accompagnano, con tenerezza, il percorso di dolore descritto in versi da Martina. Numerose sono le congratulazioni giunte dalle istituzioni nazionali e regionali, non solo toscane, per questa giovane promessa della letteratura italiana che ha deciso di mettere al servizio della ricerca scientifica la cosa che le riesce fare meglio: scrivere poesie e fare fotografie. Sono in uscita altri due libri di Martina, un primo dedicato alla Emigrazione italiana in Brasile ed un secondo che contiene un colloquio con una donna afghana, giornalista e da pochi mesi rifugiata in Europa. Quest’ultimo libro scritto in Italiano, inglese e persiano sarà in libreria nelle prossime settimane. Per rimanere informati sul Tour è possibile consultare il sito www.martinamarotta.it.

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In libreria “Controstoria dell’alpinismo” di Andrea Zannini

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Milano, 19 febbraio 2024

Chi ha inventato l’alpinismo? Davvero è cominciato tutto con la salita di Francesco Petrarca al Mount Ventoux? Oppure sono stati gli scienziati illuministi del Settecento? O, piuttosto, i viaggiatori ed esploratori borghesi del Nord Europa? E se invece fossero stati gli uomini e le donne che da sempre abitano le Alpi a diffondere la passione per le vette?

Sono queste le domande a cui risponde lo storico Andrea Zannini nel suo libro Controstoria dell’alpinismo, appena uscito con Editori Laterza Club alpino italiano nella collana “i Robinson/Letture”, serie “Tracce” .

La storia della nascita, o invenzione, dell’alpinismo è raccontata secondo uno schema che si ripete uguale da due secoli. All’origine dell’interesse degli europei per le vette delle montagne vi sarebbe la grande scoperta razionalista delle Alpi quali laboratorio della natura: una rivoluzione che avrebbe schiuso all’uomo territori inesplorati che le rozze popolazioni alpine popolavano di superstizioni. La passione settecentesca per l’alta montagna avrebbe quindi aperto la strada alla conquista cittadina delle cime e all’invenzione della pratica ricreativa dell’alpinismo.

Nel suo saggio Zannini illustra un nuovo punto di vista sulle Alpi e sulla storia della frequentazione dei territori montani , ricostruendo decine di salite compiute tra Seicento e Ottocento da cacciatori, raccoglitori di cristalli, artigiani, garzoni di monasteri, notabili di villaggi e religiosi (cattolici e riformati).
L’autore intende mostrare come l’alpinismo non sia stato inventato «né dai curiosi illuministi settecenteschi né dalle borghesie europee in ascesa, ma trova le sue radici nella cultura e nella società alpina, e i suoi “inventori” nelle popolazioni che hanno abitato le nostre Alpi».

Controstoria dell’alpinismo rovescia dunque la tradizionale narrazione sulla nascita dell’alpinismo riscrivendola dalle basi, con tutti i suoi eventi fondatori che assumono una luce completamente diversa. A partire dall’assalto con scale e pioli al Mont Aiguille nel 1492 o dalla salita di Petrarca al Ventoux.

Al centro del suo racconto Zannini mette gli abitanti delle Alpi, definendoli i veri protagonisti, finora dimenticati, della storia della frequentazione dell’alta montagna.

Il libro (198 pagine con illustrazioni) è disponibile in libreria a 18 euro . I soci del Club alpino italiano potranno acquistarlo a un prezzo scontato su store.cai.it

L’autore


Andrea Zannini insegna Storia dell’Europa all’Università di Udine. Si è interessato di storia economica e sociale della Serenissima, storia dell’emigrazione e storia della Resistenza. Tra le sue pubblicazioni Storia minima d’Europa. Dal Neolitico a oggi (il Mulino 2019) e L’altro Pasolini. Guido, Pier Paolo, Porzûs e i turchi (Marsilio 2022).

Donati al Comitato Prato Pro Emergenze 12.425 euro dal Cral dell’Usl di Prato per l’alluvione del 2 novembre

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Il C.R.A.L dipendenti USL Prato APS ha consegnato oggi in Palazzo comunale al Comitato Prato pro emergenze e al sindaco Matteo Biffoni 12.425 euro, donati grazie ad una raccolta fondi destinata all’alluvione che ha colpito la città di Prato il 2 novembre scorso. 

Oltre al sindaco Biffoni, alla consegna erano presenti il presidente del Cral USL Prato Antonio Alfredo Pettoruti, con alcuni rappresentanti dell’associazione che conta ben 1.400 soci, e il presidente del Comitato Prato pro emergenze Daniele Rosati. Alla raccolta fondi hanno contribuito anche il Camper solidale di Mantova, il Circolo Samarcanda- Cral USL di Empoli, il reparto di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale San Giuseppe di Empoli e l’associazione gruppo autonomo donatori di sangue  di Colle di Còmpito e Castelvecchio di Còmpito. A tutti i partecipanti sono andati i ringraziamenti del sindaco Biffoni per un gesto generoso e non scontato che contribuirà alla riparazione dei gravissimi danni lasciati dagli allagamenti di novembre, che hanno colpito famiglie ed aziende.  

Teatro e sanità: ‘Gallina vecchia’ per il Centro accessi vascolari

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Martedì 20 febbraio alle 12, presentazione dello spettacolo della compagnia Mald’estro a sostegno del progetto della Fondazione San Giovanni di Dio per raccogliere fondi per il Cav. Intervengono il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e il consigliere Fausto Merlotti

di Benedetta Bernocchi, 17 febbraio 2024 

Firenze – Uno spettacolo teatrale a sostegno della Fondazione San Giovanni di Dio. Martedì 20 febbraio alle 12 al media center Sassoli, a palazzo del Pegaso (via Cavour 4), si tiene la conferenza stampa di presentazione di “Gallina vecchia”, di Augusto Novelli, messa in scena dalla compagnia Mald’estro per raccogliere fondi per il Cav (Centro accessi vascolari). Lo spettacolo andrà in scena venerdì 23 febbraio alle 21.15 al teatro Aurora di Scandicci. Dopo La locandiera di Goldoni e Stenterello da Del Buono si conclude con Augusto Novelli e la sua Gallina Vecchia l’ideale trilogia sulla lingua drammaturgica toscana. Un progetto che fa parte di uno studio più vasto sul maledettismo toscano.

L’obiettivo del progetto è quello di migliorare l’appropriatezza dell’indicazione, l’impianto e la gestione dell’accesso vascolare centrale e periferico; incrementare le prestazioni, per rispondere alla crescente indicazione di accesso vascolare e ridurre i tempi d’attesa; ridurre le complicanze correlate all’accesso vascolare e i costi.

All’incontro con i giornalisti intervengono il presidente Antonio Mazzeo, il consigliere Fausto Merlotti, il presidente della sezione soci coop Adriano Sensi e il regista Alessandro Calonaci.

I giornalisti che intendano partecipare dovranno fare richiesta tramite e-mail all’Ufficio stampa del Consiglio regionale

Presentata a Pontedera CLACK! La fantasy Novel di Edoardo Morelli per una inclusività inversa

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Pontedera – 19 febbraio 2024

CLACK! La prima fantasy Novel di Edoardo Morelli autore Toscano originario di San Miniato, è stata presentata lo scorso 16 febbraio a Pontedera nel corso di ScArt, il Lato bello e Utile del Rifiuto, riscontrando grande interesse da parte del pubblico. Carla Cocilova, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pontedera ha moderato l’evento che ha visto coinvolto l’autore e T.A.R.T.A BLU APS, l’associazione a supporto delle famiglie che quotidianamente affrontano il tema dell’autismo a cui sarà destinato l’incasso raccolto dalla vendita del libro.

Così interviene l’autore Edoardo Morelli nel corso della presentazione: “CLACK! È stato scritto con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale, tema a me personalmente molto caro. Con questo romanzo fantasy incentrato sulla formazione ho voluto celebrare l’unicità e l’importanza di ogni individuo all’interno della propria comunità, valorizzandone le singole specificità.” Continua Morelli: “CLACK! Invita i lettori a esplorare il mondo attraverso una lente particolare: quella dell’inclusione inversa. Grazie a essa, Matteo, il protagonista si immerge nelle vite degli altri, li ascolta e li osserva con il cuore e l’anima.”.

Walter Pantani, Presidente di T.A.R.T.A BLU, ringrazia sentitamente Edoardo per il Suo impegno personale: “Noi genitori che abbiamo creato Tarta blu APS, abbiamo messo a disposizione le nostre competenze per migliorare la qualità di vita dei bambini con autismo; il nostro non è un lavoro o una passione ma è una necessità. Quando si è genitori di bambini e ragazzi con disabilità è automatico sentire il bisogno assoluto di realizzare dei progetti che migliorino la situazione dei ns figli”.

clack!
Clack!

Continua Pantani: “Ma quando a farlo è una persona esterna…quando trovi qualcuno come Edoardo che lo fa per gli altri ti rendi conto che il suo impegno ha un significato diverso e deve assolutamente essere apprezzato e anche raccontato. Allora ti dimentichi della fatica fatta e affronti il futuro con fiducia e speranza. Così ci sentiamo di dovere a Edoardo tutta la nostra riconoscenza e vogliamo aiutarlo a portare in alto il suo libro, come fosse anche un po’ figlio nostro”.

«Le parole che leggerai nascondono segreti. Del resto, non sempre quello che vediamo corrisponde alla realtà e la realtà può non essere una soltanto.» Matteo ha 16 anni, è taciturno, ha problemi con gli orologi e si sconvolge davanti alle porte chiuse. Il solo rumore, clack, è per lui un pugno. Attraversando un tunnel viene trascinato in un bosco surreale, dove tutto emana un’energia strana e il tempo sembra non rispondere. Qui, tre fazioni di esseri incredibili si contendono la supremazia. Matteo, in costante lotta con le sue difficoltà neuromotorie, scoprirà una realtà profonda e ricca di sfumature. Sarà l’enigmatico Gabriele a rivelargli la sua missione e a insegnargli a vedere oltre le apparenze, per percepire la connessione profonda non solo tra gli esseri viventi, ma anche con tutto ciò che li circonda.

Mostre: tra sogno e realtà con ‘Onirica’

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Inaugurazione mercoledì 21 febbraio alle 12.30, allo spazio espositivo Carlo Azeglio Ciampi, con il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci

di Paola Scuffi, 19febbraio 2024

Firenze – “Onirica tra sogno e realtà”, questo il titolo della mostra che sarà inaugurata mercoledì 21 febbraio alle 12.30, a palazzo del Pegaso, presso lo spazio espositivo ‘Carlo Azeglio Ciampi’ (ingresso da via de’ Pucci, 16). 

L’esposizione, curata da Marco Gianfranceschi e Riccardo Mazzoni, nasce da un’idea di Antonio Possenti e Claudio Giannini. Interverrà il vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Casucci, con il curatore Marco Gianfranceschi e l’organizzatore Claudio Giannini. Saranno presenti gli artisti.

La mostra collettiva, che sarà aperta al pubblico fino al 3 marzo, accompagnerà i visitatori nella continua altalena della vita, tra sogno e realtà. 

LA GENERAZIONE DEI CENTENNIALS (SINONIMO DI GEN Z) È LA PIÙ PROPENSA ALLA NON-MONOGAMIA

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Il 48% dei giovanissimi si dichiara progressista e aperto verso relazioni fluide, abbattendo stigmi sociali radicati

Milano, 19 febbraio 2024 – Ormai si sa: la generazione Z è portatrice di grandi cambiamenti culturali e sociali, e la sfera amorosa non è un’eccezione. Tant’è che su Ashley Madison, piattaforma leader internazionale per chi è alla ricerca di relazioni extraconiugali e non-monogame[1], la generazione Z è la prima categoria per iscritti al servizio online[2], anche se la maggior parte di loro non è mai stata sposata… Ciò riflette una crescente virata della società, almeno dei giovanissimi, verso uno standard di vita meno tradizionale. Per comprendere meglio l’atteggiamento di questa generazione nei confronti della nuova forma di rapporti e del sesso, Ashley Madison ha condotto uno studio su questo spaccato d’età a livello di popolazione generale in dieci Paesi con YouGov[3], in aggiunta ai propri membri[4].

Le conclusioni risultano molto interessanti: per quanto riguarda la sfera sessuale, la Gen Z è molto più progressista e a suo agio con il concetto di non-monogamia rispetto alle generazioni precedenti,

ovvero quelle relazioni che contemplano esplicitamente la formazione di rapporti romantici o sessuali con più di un partner senza nascondersi dal partner primario. Infatti, quasi la metà (48%) dei Centennials intervistati (in generale) è disposta a prendere in considerazione una relazione non-monogama.

New Rules… e non solo nella canzone di Dua Lipa

Considerata ricca di contraddizioni, la generazione Z è rappresentativa del periodo turbolento che stiamo vivendo e della grande capacità adattiva dei più giovani, che consente loro di cambiare più rapidamente rispetto ad altre fasce demografiche della popolazione. Nel 2022, più di 1,8 milioni dei Centennials si sono iscritti ad Ashley Madison, e rappresentano il 40% di tutti gli abbonati al sito. Il 59% dei membri intervistati della Gen Z desidera una relazione aperta o poliamorosa, citandone i vantaggi, che includono “esperienze di vita sessuale e/o romantica più ricche” (65%), “maggiore apertura mentale/accettazione verso diverse forme d’amore” (54%) e “aiutare le persone a sentirsi più a loro agio nel chiedere ciò che vogliono per sentirsi più soddisfatte” (46%).

La generazione Z è incredibilmente affascinante e ricca di sfumature, e se si pensa al fatto che sta diventando il gruppo di età dominante e lo spaccato di utenti più numeroso, è importante esplorare le loro prospettive sui diversi tipi di relazioni”, afferma Christoph Kraemer, Managing Director di Ashley Madison per l’Europa. “Il report ha voluto rivelare di più sui loro atteggiamenti verso la privacy, la discrezione e la non-monogamia, durante il periodo a cavallo tra la giovinezza e l’età adulta, e determinare la loro posizione nei confronti di un mondo caotico”.

Sia gli uomini sia le donne iscritti ad Ashley Madison in questa fascia d’età concordano nell’affermare che il motivo principale per cui cercano partner esterni/multipli è che una persona da sola non riesce a soddisfare i loro bisogni sessuali (51%). Sorprende inoltre che il 18% delle donne intervistate abbia dichiarato di essere state sempre non monogame, mentre solo il 5% degli uomini ha risposto allo stesso modo.

Una generazione di donne sessualmente avventurose

Sono le donne a essere più avventurose in ambito sessuale rispetto agli uomini: la survey di Ashley Madison indica infatti che il genere femminile ha il triplo delle probabilità rispetto ai membri di sesso maschile di avere rapporti fisici con una o più persone dello stesso sesso (15% vs 5%), ma anche il quadruplo delle possibilità di avere avuto una o più relazioni omosessuali tramite Ashley Madison (8% vs 2%) e il doppio delle chance di avere avuto rapporti a tre o sesso di gruppo con persone di vari generi/identità (7% vs 3%).

Essere discreti… o non esserlo: questo il dilemma

Mentre la generazione Z è nota per condividere la maggior parte della propria vita sui social media, i dati di Ashley Madison indicano che entrambi i sessi tendono a essere più conservatori quando si tratta di rendere pubbliche le proprie relazioni sentimentali. Il 68% delle donne e il 65% degli uomini intervistati hanno dichiarato che non espliciterebbero ad altri le loro relazioni. Il motivo principale? Non lo ritengono necessario (62%), mentre il 55% pensa che non siano affari altrui. Tra chi ha reso pubblica una relazione, l’81% ha dichiarato di preferire una maniera discreta di comunicazione, rendendo pubblici lentamente e in modo discreto i dettagli che riguardano il partner. Quando si tratta di rendere pubblica la relazione, secondo la survey YouGov a livello internazionale le motivazioni sono svariate: il 41% degli intervistati ritiene che garantisca sicurezza al rapporto, il 29% lo considera un traguardo di cui essere fieri e il 22% segue la volontà del partner nell’esplicitare la condizione.

Secondo alcuni recenti studi la Generazione Z è in assoluto quella meno attiva sessualmente ma anche quella più ingaggiata in attività affettive e sessuali online”, spiega la Dottoressa Marta Giuliani – Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa Clinica e Socia Fondatrice della Società Italiana di Sessuologia e Psicologia. “Nativi digitali, i nostri giovani oggi trovano nelle piattaforme online uno spazio elettivo di sperimentazione e costruzione della propria identità, superando l’antica dicotomia tra virtuale e reale. Quella che può sembrare una forte ambivalenza è in realtà la fotografia di uno spaccato relazionale che cambia. Accanto ad una minore frequenza degli incontri sessuali vis a vis si registra, infatti, una maggiore sperimentazione e fluidità degli stessi. Il vero cambiamento sociale, dunque, è che nelle nuove generazioni i concetti di fluidità e libertà sessuale sembrano essere più forti e radicati, con una maggiore propensione alla sperimentazione sessuale e relazionale”.

Sebbene questa generazione possa sembrare a volte confusa, un elemento è chiaro: la Gen Z sa chi vorrebbe essere e/o diventare, purtroppo però tra il dire e il fare… c’è di mezzo un oceano. Per questa ragione, i Centennials risiedono in uno spazio in cui due idee opposte possono essere entrambe vere – e la verità è piena di contraddizioni, come il 35% dei membri di Ashley Madison che desidera pubblicare le proprie relazioni perché le considera un traguardo e ne va fiero.


[1] In base al numero di iscrizioni ad Ashley Madison dal 2002.

[2] In base al numero di iscrizioni globali ad Ashley Madison dal 1 gennaio al 31 dicembre 2022.

[3] Indagine condotta da YouGov su 17.096 adulti in dieci Paesi, di cui 3.393 di età compresa tra i 18 e i 29 anni.

[4] Indagine su 663 utenti Ashley Madison Gen Z (intervistati di età compresa tra i 18 e i 29 anni), dal 4 aprile al 6 luglio 2023.

Procedimento penale per il canile comunale “Il Rifugio”, il patteggiamento dell’imputata per legge esclude la costituzione del Comune come parte civile

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Se il patteggiamento non fosse avvenuto il Comune come parte civile avrebbe potuto comunque formulare una richiesta di risarcimento solo dell’eventuale danno di immagine

In relazione al patteggiamento ad una pena di tre anni per l’ex presidente dell’associazione ’“Qua la zampa“ che gestiva il canile comunale ’Il Rifugio’, al termine del procedimento penale a suo carico per  peculato, induzione indebita e ricettazione, l’Avvocatura del Comune di Prato sottolinea che innazitutto il Comune, in qualità di parte offesa,  ha partecipato  attivamente e  fattivamente nella  fase  delle  indagini, sia  mediante l’audizione dei dipendenti del Servizio Ambiente, sentiti come persone  informate sui fatti, sia fornendo alla  Procura  la documentazione nella propria  disponibilità sulla gestione del canile da parte dell’associazione.  Inoltre l’Ufficio precisa che ai sensi dell’art. 444 del Codice di Procedura Penale,    il patteggiamento dell’imputato esclude la costituzione di parte civile  ( art. 444 cpp , comma II:  nel caso di patteggiamento ”  Se vi è costituzione  di parte civile, il giudice  non   decide   sulla  relativa domanda”). In altre  parole,  nel caso di  patteggiamento  non c’è spazio  per  l’azione  civile nel giudizio penale. La successiva costituzione  di parte civile non è stata invece  possibile  per una questione squisitamente  processuale, visto il patteggiamento dell’imputata,  prima accordato dalla Procura e poi  statuito dal GIP  del Tribunale  di Prato.  

In ogni caso, fa sapere l’Avvocatura, dove la costituzione di parte  civile  fosse stata  possibile, ovvero,  se  l’imputata  non avesse   ottenuto  il beneficio di una  pena  sostitutiva attraverso il patteggiamento, il  Comune di  Prato, quale parte civile  avrebbe  potuto comunque formulare  una  richiesta di risarcimento solo dell’eventuale  danno  di immagine, escludendo invece  il danno  patrimoniale, il cui  vaglio  è  infatti sottratto  alla Giurisdizione del Giudice  Ordinario ( penale  e civile)   ed invece  demandato  a  quello  Corte dei  Conti. 

Come  altrettanto noto, infatti,  in caso  di gestione di un  impianto pubblico, il maneggio  di denaro qualifica  il gestore come “agente contabile”, demandando ogni controversia alla  giurisdizione esclusiva  della Corte dei Conti.  ( Cass. civ  27.4.2023  n.11186,  Corte dei Conti   n. 30  del 26/1/2023).

Questo vale  ovviamente per  qualsiasi azione  risarcitoria  per il danno patrimoniale  patito  dall’Ente, che quindi, visto il difetto di giurisdizione del Giudice Ordinario, non  potrà essere   promossa in sede civile , dovendosi invece rimettere  la controversia davanti alla Corte dei Conti.  

Carta docente. Tar Toscana obbliga il ministero dell’Istruzione ad eseguire le sentenze favorevoli agli insegnanti precari

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Prato, 19.02.2024 – Il Tar Toscana dà ragione alla Flc Cgil di Prato e agli insegnanti a tempo determinato ai quali il Tribunale di Prato aveva riconosciuto il beneficio della Carta docenti: le sentenze pur essendo state notificate, a distanza di un anno non sono state ancora eseguite, con i docenti, iscritti alla Flc Cgil, che hanno di nuovo dovuto affidarsi all’avv. Isetta Barsanti Mauceri per veder riconosciute le loro ragioni. Tar della Toscana che ha accolto il ricorso per ottemperanza per una delle prime docenti che non ha riscosso ancora la Carta docente, nonostante la sentenza del giudice del lavoro vecchia di un anno. Il Tar ha stabilito “l’obbligo del ministero dell’Istruzione e del Merito di provvedere a dare piena ed integrale esecuzione alla sentenza del Tribunale di Prato n. 92 del 2023 entro sessanta giorni dalla comunicazione o, se anteriore, dalla notificazione della presente sentenza”.

Il Tar ha anche disposto il “pagamento degli interessi legali dal dovuto e fino al saldo”, ed ha nominato il prefetto di Firenze “affinché, nel caso di inutile scadenza del termine assegnato, provveda all’esecuzione della richiamata sentenza entro i sessanta giorni successivi in via sostitutiva quale commissario ad acta”.  

Soddisfazione per il giudizio del Tar è stata espressa dalla segretaria generale Flc Cgil Prato Filomena Di Santo: «Un’altra vittoria della Flc Cgil di Prato a sostegno dei docenti precari della scuola, che neppure ricorrendo al giudice vedono riconosciute le proprie ragioni da un’Amministrazione che pur condannata rimane inerte”.

Diritti: ‘Corecom tour’, a Massa la sesta tappa della campagna d’informazione

Il Comitato toscano per le comunicazioni sarà mercoledì 21 febbraio alle 11 nella sala della Resistenza del palazzo Ducale. Incontro con istituzioni, scuole, associazioni, media locali per far conoscere le attività e i servizi ai cittadini

di Sandro Bartoli, 19 febbraio 2024

Firenze – Arriva a Massa la sesta tappa del ‘Corecom Tour’, la campagna di informazione e comunicazione che il Comitato toscano per le comunicazioni, guidato da Marco Meacci, ha deciso di intraprendere in collaborazione con l’Unione province italiane per spiegare diritti e prerogative dei cittadini nel variegato mondo delle telecomunicazioni. Si terrà mercoledì 21 febbraio alle 11 nella sala Resistenza a Palazzo Ducale, sede della Provincia, in piazza Aranci a Massa, l’incontro con istituzioni, media locali, scuole, associazioni, imprese e cittadini per farsi conoscere e far conoscere le proprie attività nelle realtà territoriali della regione.

Interverranno il presidente del Corecom Toscana Marco Meacci, le componenti del Comitato Carlotta Agostini e Bianca Maria Giocoli, e il presidente della Provincia di Massa Carrara e di Upi Toscana, Gianni Lorenzetti.

Le prime cinque tappe si sono tenute a PratoPistoiaLivornoGrosseto e Lucca e proseguiranno il 23 febbraio ad Arezzo e il 26 a Siena.

Mostre: CertaldoArte24 si presenta a palazzo del Pegaso

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Martedì 20 febbraio alle 13 nel Media Center Sassoli conferenza stampa di presentazione del cartellone di mostre che si terranno a palazzo Pretorio a Certaldo dal 2 marzo 2024 al 12 gennaio 2025

di Benedetta Bernocchi, 17 febbraio 2024 

Firenze – “CertaldoArte24”, il cartellone di mostre che si terrà a Palazzo Pretorio a Certaldo Alto dal 2 marzo 2024 al 12 gennaio 2025, si presenta a palazzo del Pegaso. L’appuntamento è per martedì 20 febbraio alle 13 nel Media Center Sassoli.

All’incontro con i giornalisti intervengono il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, il consigliere Enrico Sostegni, l’assessora alla cultura del Comune di Certaldo Clara Conforti e l’organizzatrice e coordinatrice del progetto di allestimento per Exponent Francesca Parri.

I giornalisti che intendano partecipare dovranno fare richiesta tramite e-mail all’Ufficio stampa del Consiglio regionale

Eventi: ‘Le donne di Indaco’ a palazzo del Pegaso

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Il convegno, promosso dalla Commissione regionale pari opportunità, si terrà mercoledì 21 febbraio alle 10, presso l’Auditorium Spadolini. Interverranno, tra gli altri, Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale; Francesca Basanieri, presidente della Crpo; Serena Spinelli, assessora alle politiche sociali della Regione Toscana

di Paola Scuffi, 19febbraio 2024

Firenze – Appuntamento con ‘Le donne di Indaco’, mercoledì 21 febbraio alle 10, in Auditorium Giovanni Spadolini a palazzo del Pegaso (via Cavour, 4).

Al convegno, promosso dalla Commissione regionale pari opportunità (Crpo), interverranno Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana; Caterina Coralli, vicepresidente Crpo; Filippo Carlà Campa, sindaco del Comune di Vicchio; Sandra Pieri, presidente della commissione Pari opportunità del Comune di Vicchio.

Nel corso dell’incontro sarà proiettato il video di Indaco sulle attività della compagnia, cui seguirà un talk coordinato da Caterina Coralli e Sandra Pieri, con performance teatrale di Indaco, con brani dai loro spettacoli. Le Donne di Indaco, ricordiamo, è un progetto al femminile, dedicato alla crescita e al “Risveglio” di tutte le Donne.

Le conclusioni saranno affidate a Francesca Basanieri, presidente Crpo ed a Serena Spinelli, assessora alle politiche sociali della Regione Toscana.

Diritti dell’Infanzia: presentazione dei nuovi tutori volontari per minori stranieri non accompagnati

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Martedì 20 febbraio alle 15, sala Gonfalone di palazzo del Pegaso con il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo. La Garante regionale Camilla Bianchi: “Una risorsa sociale importante. Servono persone formate ad affrontare risvolti legali, sociali e psicologici importanti”

di Federica Cioni, 19 febbraio 2024

Firenze – La tutela delle persone di minore età sole e straniere, più esposte a rischi, necessitano di “persone formate ad affrontare risvolti legali, sociali e psicologici importanti”. Per legge nazionale –Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati – è prevista la figura del ‘tutore volontario’ che deve essere selezionato e formato dai Garanti di ogni Regione tramite apposito bando e corso.

La Garante della Toscana, Camilla Bianchi, ha selezionato e formato i nuovi tutori volontari e saranno presentati domani, martedì 20 febbraio alle 15, nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso.  Si tratta, anticipa la Garante, di “rappresentanti legali ed al contempo figure di riferimento, di cui bambine e bambini, ragazze e ragazzi potranno avvalersi”. “È un gesto – spiega ancora Bianchi – di cittadinanza solidale importante che in Toscana ha riscosso grande partecipazione”.

Alla cerimonia di conferimento degli attestati parteciperanno il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo, la presidente f.f. del Tribunale per i Minorenni di Firenze Silvia Chiarantini.

Prima dell’inizio dei lavori è previsto un incontro con la stampa per conoscere meglio i tutori e informare sui numeri delle persone di minore età straniere presenti in Toscana.