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Pistoia, i profughi si prenderanno cura del Giardino Volante

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Pistoia, i profughi si prenderanno cura del Giardino Volante

Hanno una maglietta con la scritta “Io mi prendo cura del Giardino Volante” e un giubbottino con scritto “volontario” i profughi ospitati sul territorio comunale che da stamani, sabato 8 agosto, hanno iniziato a svolgere piccoli lavori di minuta manutenzione e raccolta di rifiuti abbandonati per terra nella nuova area a verde di via degli Armeni, dove sono installate opere-gioco per bambini realizzate da artisti contemporanei.
A partire da oggi e per tutta l’estate, le persone selezionate su base volontaria si prenderanno cura di questo luogo prezioso grazie ad un accordo tra il Comune e le cooperative Arkè e Incontro di Pistoia del consorzio Co&So, che si occupano dell’accoglienza dei profughi e dei richiedenti asilo. Accompagnati e aiutati in questa prima fase da operatori e dipendenti del cantiere comunale, i migranti – tutti i giorni della settimana (da lunedì a domenica) dalle 8 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19 – si occuperanno di sistemare l’area a verde perché risulti sempre pulita e ben curata e, con la loro presenza, potranno anche avere un ruolo deterrente per eventuali comportamenti non virtuosi dei fruitori del giardino. La loro attività non andrà ovviamente a sostituire quella della manutenzione ordinaria del parco, che anzi sarà ulteriormente intensificata, affidata a giardinieri esperti e tecnici comunali, ma andrà ad offrire un servizio aggiuntivo di cura dei dettagli e presenza amica sul posto.
L’iniziativa, in linea con quelle già attivate sul territorio che vedono una reciproca collaborazione tra le persone accolte e la comunità pistoiese, è importante non solo perché porterà un beneficio a tutta la città, ma anche perché rappresenta per gli stessi migranti un’occasione di ulteriore integrazione con la realtà che li ospita, attraverso mansioni concrete di cura degli spazi comuni, oltreché un’opportunità per stringere rapporti con gli altri e anche per imparare meglio la lingua italiana. Chi sta svolgendo e vorrà svolgere questa attività metterà a disposizione il proprio tempo per il bene di tutti e per rendere più bella e gradevole la città.
La convenzione siglata tra Comune e cooperative prevede vari passaggi: innanzitutto ai profughi ospiti del territorio pistoiese viene chiesta la disponibilità a svolgere lavoretti a titolo volontario per la comunità; dopodiché viene fatta una selezione per capire chi può avere maggiore attitudine per questa specifica attività (ad esempio selezionando coloro che hanno già seguito i corsi di italiano e dunque hanno un maggior livello di apprendimento della lingua); per finire gli operai del cantiere comunale e gli operatori delle cooperative svolgono una piccola attività di formazione per insegnare loro le mansioni necessarie. I profughi, oltre alla maglietta che riporta l’immagine del Giardino Volante e la scritta “Io mi prendo cura del giardino volante”, indossano anche un giacchetto senza maniche arancione (come quello in dotazione alla protezione civile) con la scritta “volontario”. Questo genere di indumenti potrà essere usato anche da tutti coloro che vorranno collaborare con l’Amministrazione per prendersi cura degli spazi pubblici.

L’iniziativa fa parte di un più ampio progetto di interventi realizzati in collaborazione con le diverse realtà che si occupano dell’accoglienza dei richiedenti asilo, che ha visto queste persone già impegnate in altri lavori; in questo senso, è allo studio anche una possibile estensione del progetto ad altri parchi cittadini, come piazza della Resistenza, parco di Monteoliveto e, tra le altre attività in programma, vi è nelle prossime settimane anche la tinteggiatura della scuola per l’infanzia delle Piastre, insieme agli operai del Comune.

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