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Quell’ospedale di guerra in Val di Bisenzio

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Quell’ospedale di guerra in Val di Bisenzio
Villa Guicciardini Usella

Anche la Val di Bisenzio aveva il suo ospedale di guerra. Si tratta del Convalescienzario di Villa Guicciardini a Usella gestito dal comitato pratese della Croce Rossa. Se ne parla nel catalogo legato alla mostra “La Croce Rossa per i prigionieri di guerra pratesi”, fino al 13 giugno a palazzo Buonamici, allestimento per il quale domani, sabato 6 giugno (ore 17.30), è prevista la visita guidata gratuita a cura di Luisa Ciardi del Cdse della Val di Bisenzio.
Fu nel maggio del 1916 che il conte Guicciardini, esponente della Croce Rossa di Cantagallo e proprietario della fattoria di Usella, offrì la sua grande villa per farne un convalescenziario. La sede fu adattata per quei militari che, passata la fase acuta in ospedale, necessitavano di cure di minore intensità. A Usella si riversarono così soldati feriti provenienti da ogni zona del fronte. Del loro passaggio restano centinaia di lettere di ringraziamento che oggi riempiono due albun appartenenti ai Guicciardini e ora facenti parte del Fondo Fantechi. L’anno successivo l’ospedale restò aperto solo alcuni mesi, ma accolse comunque altri 89 soldati feriti, nel 1918 la chiusura ufficiale.
La mostra “La Croce Rossa per i prigionieri di guerra pratesi”, è organizzata in due sezioni: nella sala ovale di Palazzo Buonamici e nello spazio Valentini di via Ricasoli. E’ aperta, con ingresso libero, dal martedì alla domenica con orario 10/12.30 – 16/20.
Il catalogo, che ricostruisce un ampio spaccato della Grande guerra vista da Prato, vede i contributi di Damiano Leonetti, Carlo Alberto Bianchi, Patrizia Saletti, Annalisa Marchi, Luisa Ciardi, Giovanna Bastianini, Rossella Cocchi, Parizia d’Orsi, Elisa Li Puma, e Gianluca Mazzarella.