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11 domande e risposte sull’influenza, dai primi sintomi alle cure

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11 domande e risposte sull’influenza, dai primi sintomi alle cure

L’influenza è una malattia che insorge rapidamente, dopo il contagio, e che salvo complicazioni finisce da sé: basta riposare e rimanere qualche giorno a casa. Certo, non è sempre così. Passiamo in rassegna i possibili casi, con 11 domande e risposte.

Che cos’è l’influenza?
È una malattia infettiva respiratoria acuta, provocata da un virus.

Quali sono i sintomi?
I sintomi più comuni sono ma di gola, naso che cola, dolore ai muscoli e dolore alle articolazioni. In genere, sono presenti anche mal di testa e tosse, senza contare un senso generale di malessere.

Nausea a vomito sono comuni?
Negli adulti, nausea e vomito sono possibili ma non sono sintomi comuni. Possono essere frequenti, benché non colpiscano tutti i bambini influenzati, nei più piccoli.

Quanto dura l’influenza?
Di solito, la malattia dura circa una settimana. La tosse, semmai, può durare per altri 7 giorni e oltre. Va detto che l’insorgenza dell’influenza, dopo il contagio è abbastanza veloce. Il periodo di incubazione del virus è infatti di un paio di giorni.

Quali possono essere le complicazioni?
Nei soggetti che godono generalmente di buona salute e non presentano caratteristiche tali da farli ritenere a rischio, le complicazioni sono rare e possono, così come per gli altri, essere evitate vaccinandosi contro l’influenza.
Le complicanze vanno dalla polmonite virale alla polmonite batterica secondaria, fino all’infezione dei seni paranasali. Chi soffre d’asma o di problemi cardiocircolatori può veder peggiorare le proprie condizioni di salute.

Come si previene l’influenza?
Detto del vaccino, ricordiamo che lavarsi le mani riduce di molto il rischio di contagio perché il sapone pone il virus in condizioni di non nuocere.

L’influenza colpisce soltanto l’uomo?
No. La malattia può colpire anche maiali, cavalli, alcuni uccelli e altri animali.

Quando è stata scoperta l’influenza?
Il padre della medicina, Ippocrate, descrisse in dettaglio i sintomi dell’influenza ben 2400 anni fa.

Qual è il periodo a rischio?
Come tutti sanno, è l’inverno. Il picco si raggiunge, di solito, tra la fine di dicembre e i primi giorni dell’anno nuovo. Attenzione però a non trasferirsi in Australia: là, l’inverno viene quando da noi è estate e la nostra stagione calda corrisponde alla stagione influenzale dell’emisfero australe. Attenti anche a non avvicinarsi all’equatore: da quelle parti, l’influenza si può prendere in qualsiasi periodo dell’anno.

Come si cura l’influenza?
Qualche giorno di riposo al caldo è sufficiente, anche senza assumere farmaci. È importante bere acqua e altri liquidi che non siano dannosi per altri motivi. Qualche integratore, senza esagerare, può aiutare, soprattutto al ritorno a scuola o al lavoro. Guai a bere bevande alcoliche e a fumare: se la regola vale sempre, con l’influenza vale di più.

Si possono prendere paracetamolo e aspirina?
Per quanto riguarda il paracetamolo, utile ad alleviare il mal di testa e a far scendere la febbre, è meglio assumere qualche dose in meno rispetto a quelle consigliate, salvo necessità particolari, perché alla lunga può danneggiare il fegato. Se i sintomi sono lievi, è meglio evitarlo.
Sconsigliato anche l’uso dell’aspirina durante l’infezione, che va evitato nei bambini, perché potrebbe danneggiare irrimediabilmente il fegato; i casi sono rari ma è meglio non rischiare.

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