Senza titolo

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“L’odore del mare mi calmerà, la mia rabbia diventerà amore amore…”

Le onde del mare s’infrangevano violentemente contro gli scogli e la spuma schiumosa si dissolveva in schizzi rapidi e svolazzanti, come le ali di un gabbiano in volo. Al di sopra degli scogli, correva la passeggiata del lungomare di Bordighera, anch’essa leggermente lambita dai flutti. Era la fine d’agosto dell’anno 2007, l’ultimo scampolo di un’estate che, coerentemente con le previsioni metereologiche, non si era presentata eccessivamente afosa. Benché le vacanze volgessero ormai al termine, la passeggiata del lungomare Argentina brulicava di persone: erano vacanzieri e bordigotti allegri, piccoli gruppi eterogenei che si muovevano in modo diverso; alcuni procedevano lentamente, come cullati dalle onde del mare, altri in maniera frenetica, quasi sospinti da una forza esterna. Ogni tanto si udivano il vivace scampanellio di una bicicletta, che sfrecciava rapida sull’asfalto, il tonfo sordo dei pattini in linea a ritmo cadenzato e il rimbalzo monotono di qualche pallone, vivacizzato dalle grida dei bambini, che contavano ad alta voce i rimbalzi, come per raggiungere un nuovo record.

Paola Macario

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