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Accadde oggi 25 marzo

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Accadde oggi 25 marzo

Molti eventi famosi sono successi il 25 marzo

Spiegazione di Christopher Huygens sugli aspetti di Saturno, in “Systema Saturnium”, del 1659
  • Nel 1655 l’astronomo, fisico, matematico e inventore Christopher Huygens scopre un satellite di Saturno, soprannominato da Christopher semplicemente “Luna Saturni”(Luna di Saturno) che in seguito verrà chiamato Titano. La più grande luna di Saturno, Titano è anche la seconda luna più grande presente nel nostro sistema solare, la prima luna di Saturno che è stata scoperta e il sesto satellite planetario scoperto nel sistema solare. La scoperta, fatta da Huygens tramite un telescopio rifrattore di circa un metro di diametro, è stata la prima riguardante una nuova luna dopo le scoperte lunari di Galileo relative a Giove. Nello stesso anno Huygens aveva ipotizzato che Saturno fosse circondato da un anello solido “sottile, piatto, che non tocca da nessuna parte, con una inclinazione ellittica”.

Medaglione recante la scritta “Non sono io un uomo e un fratello?” creato per la campagna contro la schiavitù nell’impero britannico da Josiah Wedgwood nel 1787
  • Nel 1807 diventa legge nell’impero britannico lo Slave Trade Act, un disegno di legge il quale abolisce la tratta degli schiavi in tutti i territori dell’impero britannico. Fin dal 1787 nel Regno Unito era in corso una campagna politica nel parlamento e nella società per abolire la tratta degli schiavi nell’impero. In parlamento rappresentata principalmente dalComitato per l’abolizione del commercio di schiavi” una coalizione di evangelici protestanti e quaccheri uniti nella campagna contro la schiavitù, ebbe vari leader celebri, tra cui il più famoso è senza dubbio William Wilberforce. Sulle ragioni del successo dell’abolizione si è dibattuto molto tra gli storici con posizioni tra le più diverse che vanno dall’interesse economico che secondo alcuni l’impero britannico avrebbe avuto nell’abolire il commercio, ad altri sostenitori della posizione opposta per cui l’abolizione fu soprattutto il risultato delle campagne degli attivisti e che anzi l’abolizione dal punto di vista dell’interesse materiale dello stato fu in quel momento un “econocidio” per l’impero britannico. A prescindere da chi abbia ragione, è un fatto che dopo il 1807 l’impero britannico fece tutto ciò che fu in suo potere per assicurarsi che nessun altro potesse utilizzare un commercio che esso aveva abbandonato. Ciò fu realizzato sia tramite innumerevoli pressioni sia economiche che militari sugli stati e popoli esteri in tutto il globo perchè abbandonassero la tratta, sia tramite costante pattugliamento delle coste da parte della marina reale britannica che dava la caccia alle navi schiaviste come a quelle dei pirati, alle quali oramai i vascelli schiavisti erano equiparati. Si stima che la marina britannica abbia liberato più di 150.000 schiavi nel corso della sua attività di pattuglia antischiavista nei mari. Nonostante la legge del 1807 tuttavia, la schiavitù di per sè restò legale nei territori dell’impero fino alla approvazione in parlamento dello Slavery Abolition Act nel 1833.

Leonardo Panerati