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24/03/2024
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Alessandro il Grande muore a Babilonia

L’11 giugno del 323 a.c muore a Babilonia all’età di 33 anni Alessandro III Argeade, conosciuto come Megas Alexandros (Alessandro il Grande).

Alessandro III Argeade, figlio del sovrano di Macedonia Filippo II, fu Re di Macedonia alla morte del padre, in seguito accumulò altri titoli quali Hegemon(comandante) della Lega Panellenica, Faraone d’Egitto, Re dei Re(imperatore persiano), Signore dell’Asia. In soli dodici anni conquistò l’intero Impero persiano, un territorio immenso che si estendeva dall’Asia Minore all’Egitto fino agli attuali Pakistan, Afghanistan e India settentrionale. Tale straordinario successo fu dovuto sia a una congiuntura storica eccezionalmente favorevole (le crisi dell’Impero persiano e della Grecia delle poleis, unite all’opera espansionistica già incominciata dal padre) sia a una sua innegabile intelligenza militare e diplomatica. Dotato di grande coraggio e carisma, Alessandro aveva un forte ascendente sui suoi soldati, che spronava anche partecipando personalmente ai combattimenti. Inoltre, egli fu uno dei primi condottieri dell’antichità ad aver capito l’importanza fondamentale della propaganda, sia per guadagnare prestigio nelle proprie file, sia per incutere timore ai nemici. A tal fine, Alessandro costituì un’imponente macchina mediatica (si fece accompagnare per tutta la durata della sua campagna da una quantità di storici e redattori di diari giornalieri, tra cui il greco Callistene) e diede estrema importanza nel corso di tutta la spedizione a gesti di forte valenza simbolica e alla divulgazione di leggende sulla propria discendenza da eroi mitici (Eracle e Achille) o persino da vere e proprie divinità.

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Impero di Alessandro Magno. È riportato il tragitto compiuto dal conquistatore e le principali battaglie.

Alessandro si sforzò in ogni modo di fondere e amalgamare le culture delle diverse etnie che abitavano le terre che si trovò a unificare sotto il suo impero, tentando di creare un nuovo impero multietnico e multiculturale, dimostrando una disposizione al sincretismo estremamente inusuale per un greco del suo tempo. Le sue innumerevoli conquiste diedero alla cultura greca una diffusione universale, dando così avvio al cosiddetto periodo ellenistico.

Alessandro su un mosaico di Pompei, presunta imitazione di un opera di Filosseno di Eretria o di un dipinto di Apelle, IV secolo a.C.

Alessandro morì a Babilonia nel mese di daisios (targelione) del 323 a.C., forse avvelenato, forse per una recidiva della malaria che aveva contratto in precedenza o, secondo teorie più recenti, a causa di una cirrosi epatica provocata dall’abuso di vino o di pancreatite acuta. Dopo la morte del Conquistatore, l’Impero macedone fu suddiviso, non senza molti scontri e guerre, tra i generali che lo avevano accompagnato nelle sue spedizioni. Si costituirono così i cosiddetti regni ellenistici, tra cui quello Tolemaico in Egitto, quello degli Antigonidi in Macedonia e quello dei Seleucidi in Siria e in Asia Minore. L’eccezionalità del personaggio di Alessandro e delle sue imprese ispirò, già durante la vita ma ancor più dopo la sua morte, un gran numero di leggende e i racconti storici sul suo conto hanno ben presto assunto colorazioni mitiche, ed è pertanto difficile discernere i fatti storici dalle rielaborazioni fantastiche. Le storie a lui riferite non si ritrovano solo nelle letterature occidentali: nella Bibbia (Primo libro dei Maccabei), ad esempio, si fa esplicito riferimento ad Alessandro, mentre nel Corano il misterioso Dhu al-Qarnayn (il Bicorne o letteralmente “quello dalle due corna”) viene talvolta identificato, da alcuni, con il mitico conquistatore macedone senza però evidenze.

Immagine d’apertura: Una copia romana di un busto greco originale del III secolo a.C. raffigurante Alessandro Magno, situata a Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen

Bibliografia e fonti varie

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  • N. G. L. HammondAlessandro il Grande. L’uomo che si è spinto ai confini del mondo, Sperling paperback, Milano, 2004.
  • A. B. Bosworth, Alessandro Magno. L’uomo e il suo imperoRizzoli, Milano, 2004.
  • Pietro CitatiAlessandro Magno, Adelphi, 2004.
  • Robin Lane FoxAlessandro MagnoSaggi, n. 635, Torino, Einaudi, 1981.; nuova ed. e prefazione dell’Autore, Einaudi tascabili. Storia, Einaudi, Torino, 2004-2016.
  • Gaetano De SanctisFilippo e Alessandro dal regno macedone alla monarchia universale. Lezioni universitarie 1949-1950, a cura di Monica Berti e Virgilio Costa, Tivoli (Roma), Edizioni Tored, 2011, ISBN 978-88-88617-45-9.
  • Johann Gustav DroysenAlessandro il Grande, Milano, TEA, 1994 [Corbaccio, 1940]. – Res Gestae, 2014.
  • Paul FaureLa vita quotidiana degli eserciti di Alessandro Magno (La vie quotidienne des armées d’Alexandre, Hachette, Paris, 1982), Collana Storia e biografie, Milano, BUR, 1993, ISBN 978-88-17-16942-4.
  • Andrea FredianiLe grandi battaglie di Alessandro Magno. L’inarrestabile marcia del condottiero che non conobbe sconfitte, Newton Compton, 2004, ISBN 978-88-541-1845-4.
  • Chiara FrugoniLa fortuna di Alessandro Magno dall’Antichità al Medioevo, La Nuova Italia, Firenze, 1978.
  • Hans-Joachim GehrkeAlessandro Magno, Il Mulino, Bologna, 2002.
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  • Claude MosséAlessandro Magno. La realtà e il mito, Laterza, 2005.
  • Domenico MustiStoria Greca: linee di sviluppo dall’età micenea all’età romana, 3ª ed., Laterza, 2008, ISBN 978-88-420-7514-1.
  • Antonino PagliaroAlessandro MagnoRai Eri, 1960.
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  • L. Todisco, Alessandro il macedone e gli ebreiURL consultato il 17 maggio 2007 (archiviato dall’url originale il 5 gennaio 2008).
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