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Angelo Branduardi all’Estate Fiesolana

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Angelo Branduardi all’Estate Fiesolana

A pochi mesi dall’uscita dell’autobiografia “Confessioni di un malandrino”, Angelo Branduardi torna a calcare le scene, stavolta con una formula particolare, insieme a Fabio Valdemarin con uno spettacolo intitolato “Camminando Camminando in due’. Appuntamento giovedì 30 giugno al Teatro Romano di Fiesole (ore 21,15), nell’ambito dell’Estate Fiesolana.
Inizio ore 21,15. Biglietti posti numerati 28,75/40,25 euro. Prevendite online su www.estatefiesolana.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana (www.boxofficetoscana.it/punti-vendita).

Non solo il violino e le chitarre di Branduardi, quindi, ma anche il pianoforte, l’organo, le tastiere, la tromba di Fabio Valdemarin, pianista di formazione classica e polistrumentista con tendenza a divagazioni pop e jazz, già al fianco di Vanoni, Mannoia, Lavezzi, autore di musiche di scena per Arturo Brachetti e Vanni de Luca, tra gli altri.

“La presenza di Fabio è stimolante – spiega Angelo Branduardi – e la collaborazione con lui mi incuriosisce molto. La mia intenzione è quella di reinventare i brani che eseguiremo in concerto, smontandoli alla ricerca del nucleo essenziale e rimontandoli con nuove soluzioni.
Eseguiremo brani famosi e brani meno conosciuti, ma non mancheranno i miei ‘classici’ e sono sicuro che chi ha già goduto del duo negli anni passati, ritroverà lo stesso spirito con nuove soluzioni e spero che chi affronterà per la prima volta questa esperienza, ne possa uscire arricchito, portando con sé qualcosa di me e della mia musica.

Potrò contare sul pianoforte, l’organo, le tastiere e la tromba di Fabio oltre che, naturalmente, sulle mie chitarre e sul mio violino. Resto però fedele alla mia idea del ‘meno c’è, più c’è’ presentando un concerto acustico, alla ricerca delle emozioni più profonde e della immediata comunicazione tra musicista e pubblico.
Con l’arrivo della nuova stagione, camminando, camminando, riprendo il mio viaggio in musica: un viaggio che ormai non si ferma più, ma prosegue “ad libitum” cercando nuove soluzioni, tappa dopo tappa…”.