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Scienze: cuore in 3D a Pisa per la cura delle aritmie cardiache

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Scienze: cuore in 3D a Pisa per la cura delle aritmie cardiache

Pisa, 22 marzo 2022 – L’Azienda ospedaliero-universitaria pisana è la prima struttura in Toscana e tra le prime in Italia ad adottare una tecnologia rivoluzionaria che, mediante la visualizzazione in 3D delle strutture del cuore e una nuova modalità di registrazione del segnale cardiaco, sta contribuendo a realizzare un importante passo in avanti nella diagnosi e nel trattamento delle aritmie cardiache complesse.

“Negli ultimi decenni le aritmie sono diventate fra le patologie più frequenti nei paesi occidentali, arrivando a colpire, nel caso della fibrillazione atriale, circa il 30% delle persone al di sopra dei 50 anni durante la loro vita – dichiara il dottor Giulio Zucchelli, responsabile dell’Unità operativa di Cardiologia 2 dell’Aoup – Quale polo aritmologico di riferimento regionale, per fronteggiare questa tendenza adottiamo le soluzioni tecnologiche più innovative per trattare in maniera efficace e sicura le anomalie del battito del cuore.”

una parte della equipe di cardiologia
L’equipe di cardiologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana

Questa tecnologia, denominata EnSite™ X EP System di Abbott, permette di realizzare un modello anatomico tridimensionale del cuore e, attraverso il mappaggio omnipolare, di riprodurre con esattezza l’attività elettrica del paziente senza che questa informazione sia impattata da fattori esterni. Si tratta di un sistema rivoluzionario per il mappaggio 3D che offre delle prospettive nuove, finora mai esplorate, e che rappresenta dunque un importante progresso nella diagnosi clinica e nel trattamento delle aritmie cardiache.

“Il reparto di Cardiologia 2 dell’Aoup – prosegue il dottor Zucchelli – è fra i primi centri in Italia ad aver utilizzato questo nuovo sistema di mappaggio virtuale che si contraddistingue soprattutto per l’elevata accuratezza negli interventi di ablazione delle aritmie complesse, come ad esempio la fibrillazione atriale e la tachicardia ventricolare. Si tratta di una ricostruzione computerizzata dell’anatomia del cuore in grado di creare in modo veloce e preciso mappe ad altissima densità che consentono di individuare percorsi di cura personalizzati per i pazienti.”

L’EnSite X, in combinazione con cateteri mappanti ad alta densità, consente inoltre di ottenere informazioni finora non disponibili su un sistema di mappaggio 3D: tramite questa tecnologia, infatti, l’elettrofisiologo può conoscere la velocità di conduzione all’interno della camera cardiaca del paziente e sapere con esattezza la direzione di attivazione elettrica. Si tratta di informazioni cruciali per conoscere con precisione le aree più critiche da trattare nelle aritmie complesse.

“Oggi, grazie a questa tecnologia e alle altre disponibili nel panorama aritmologico – aggiunge il dottor Zucchelli – siamo in grado di visualizzare una mappa tridimensionale ad alta risoluzione del cuore e raccogliere informazioni in tempo reale sulle aree responsabili dell’aritmia, incidendo in maniera positiva su fattori decisivi come qualità e durata delle procedure di ablazione, con un tasso di successo ancora più elevato a beneficio dei pazienti. Una ulteriore evidenza – conclude il cardiologo – del costante impegno dell’Aoup nell’erogare prestazioni innovative ad elevata specializzazione su pazienti complessi con problemi cardiovascolari e affetti da patologie ad alto impatto clinico e sociale.”

Il trattamento delle aritmie cardiache è in costante crescita negli ultimi anni. In Italia, ogni anno, vengono eseguiti più di 25.000 interventi di ablazione, di cui circa 1.800 in Toscana e 600 solo a Pisa in Aoup. Disporre di una tecnologia precisa e all’avanguardia è dunque fondamentale per ottenere risultati efficaci e riproducibili.

ensite x ep system ct vs voxel 1