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Bracconaggio sul Montalbano, nei guai un cacciatore di Lamporecchio

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Bracconaggio sul Montalbano, nei guai un cacciatore di Lamporecchio

Fucile dal calibro non consentito, reti, fringuelli – che sono una specie che non può essere cacciata – morti. Quanto bastava, e non è tutto, per denunciare un cacciatore nel corso dei controlli svolti dalla polizia provinciale di Prato. Controlli dai quali è scaturita un’operazione antibracconaggio che ha portato a denuncia e sequestro.
Nell’attività di contrasto alla caccia illegale, nei giorni scorsi la polizia provinciale ha svolto l’importante operazione antibracconaggio culminata appunto nella denuncia di un cacciatore che stava utilizzando un fucile di un calibro non consentito, opportunamente modificato in modo che lo sparo facesse poco rumore e quindi che la persona fosse difficilmente individuabile.
Il cacciatore è stato sorpreso, in flagranza di reato, dagli agenti che stavano svolgendo mirati controlli in zona boscata di San Martino in Campo, in comune di Carmignano.
Sequestro di arma e proiettili, con annessa denuncia non sono stati l’unico risultato.
I successivi accertamenti disposti su delega della Procura della Repubblica di Prato e svolti in collaborazione con la polizia provinciale di Pistoia, hanno permesso di rivenire, sempre a carico del cacciatore, residente a Lamporecchio, un bel po’ di materiale detenuto illegalmente.
La lista comprende 20 uccelli morti (fringuelli), una specie vietata, e due reti verticali (roccoli), di circa metri 10 di lunghezza, per metri 2 di altezza ciascuna, che sono a loro volta un mezzo di cattura vietato.
Sequestrati anche un fucile da caccia, un chilo e mezzo di polvere da sparo e circa 3500 munizioni (sia a palla unica che a pallini) illegalmente detenuti, in violazione del Codice Penale, delle leggi sulle armi e del Testo unico di pubblica sicurezza. Nuovi guai potrebbero così scaturire per il cacciatore, visto che la polizia provinciale ha naturalmente provveduto a informare, con l’annessa notizia di reato, le procure di Prato e di Pistoia.
Questo nuovo intervento, oltre a confermare il costante impegno del Corpo di Polizia Provinciale nella tutela e salvaguardia della fauna selvatica, evidenzia anche l’importanza della collaborazione tra corpi di province confinanti.
La polizia provinciale ricorda infine la propria disponibilità a fornire informazioni e ricevere richieste e/o segnalazioni attraverso il numero di telefono 337-317977 o il sito internet della provincia di Prato.

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