Home Accadde oggi Entra in vigore la Costituzione

Entra in vigore la Costituzione

0
Entra in vigore la Costituzione

Il primo gennaio 1947 entra in vigore la Costituzione della repubblica italiana.

Dopo la sua elezione il 2 giugno 1946, l’Assemblea costituente nominò al suo interno una Commissione per la Costituzione, composta di 75 membri incaricati di stendere il progetto generale della carta costituzionale. A sua volta, la Commissione si suddivise in tre sottocommissioni: diritti e doveri dei cittadini (presieduta da Umberto Tupini della DC), organizzazione costituzionale dello Stato (presieduta da Umberto Terracini del PCI) e rapporti economici e sociali (presieduta da Gustavo Ghidini del PSI).

Giorgio La Pira sintetizzò le due concezioni costituzionali e politiche alternative dalle quali si intendeva differenziare la nascente Carta, distinguendone una “atomista, individualista, di tipo occidentale, rousseauiana” e una “statalista, di tipo hegeliano”. Secondo i costituenti, riferì La Pira, si pensò di differenziarla nel principio che “per il pieno sviluppo della persona umana, a cui la nostra Costituzione doveva tendere, era necessario non soltanto affermare i diritti individuali, non soltanto affermare i diritti sociali, ma affermare anche l’esistenza dei diritti delle comunità intermedie che vanno dalla famiglia sino alla comunità internazionale”.

Il Capo dello Stato, Enrico De Nicola, firma la Costituzione italiana a palazzo Giustiniani, il 27 dicembre 1947. Al suo fianco, da sinistra a destra, Alcide De Gasperi, presidente del Consiglio, Francesco Cosentino, funzionario, Giuseppe Grassi, guardasigilli, e Umberto Terracini, presidente della Costituente

Il progetto costituzionale venne presentato all’Assemblea nel febbraio 1947 e così iniziò il dibattito in aula, che si protrasse fino al dicembre successivo, riguardo sia all’impianto generale sia ai singoli titoli e norme. Tale procedimento comportò numerose modifiche, talvolta anche rilevanti, alla Carta proposta, che tuttavia non venne mai modificata nella sua struttura più essenziale. Trovata finalmente una convergenza tra le varie correnti politiche, il testo definitivo venne approvato il 22 dicembre 1947 con 458 voti favorevoli, 62 contrari e nessun astenuto, su un totale di 520 votanti. La maggioranza che elaborò e votò la Costituzione fu il frutto di un compromesso tra la sinistra e i cattolici sui principi fondamentali, anche se i liberali esercitarono un’influenza decisiva sui meccanismi istituzionali e in particolare la separazione dei poteri. La Costituzione venne, infine, promulgata il 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore il primo gennaio 1948.

Nelle linee guida della Carta è ben visibile la tendenza all’intesa e al compromesso dialettico tra gli autori. La Costituzione mette l’accento sui diritti economici e sociali e sulla loro garanzia effettiva. Si ispira anche ad una concezione antiautoritaria dello Stato con una chiara diffidenza verso un potere esecutivo forte e una fiducia nel funzionamento del sistema parlamentare

Il testo della Costituzione italiana può essere letto per intero a questo indirizzo.

Immagine d’apertura: prima pagina tratta da uno dei tre originali della Costituzione italiana ora custodito nell’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica.

Bibliografia e fonti varie

  • Giangiulio Ambrosini, La Costituzione spiegata a mia figlia, Torino, Einaudi Scuola, 2004, ISBN 978-88-286-0897-4.
  • Carlo Amirante (a cura di), Diritto Pubblico, 2ª ed.,Giappichelli, Torino, 2012.isbn 9788834825556.
  • Ernesto Bettinelli, La Costituzione della Repubblica Italiana – Un classico giuridico, in collana BUR& – Biblioteca Universale Rizzoli, Milano, Rizzoli, 2006, ISBN 978-88-17-00962-1.
  • Roberto Bin e Giovanni PitruzzellaDiritto Costituzionale, ottava edizione, Torino, Giappichelli Editore, 2007, ISBN 978-88-348-7650-3.
  • Enzo Cheli, Costituzione e sviluppo delle istituzioni in Italia, Il Mulino, 1978.isbn 9780001535213.
  • Enzo Cheli, La riforma mancata. Tradizione e innovazione nella Costituzione italiana, Il Mulino, Bologna,2000. isbn 9788815075103.
  • Carlo GhisalbertiStoria costituzionale d’Italia: 1848-1948, Laterza, 1991, ISBN 978-88-420-1921-3.
  • Costantino Mortati, Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, Padova,1991, X ed.,I , isbn 978-9913162489.
  • Valerio Onida, Maurizio Pedrazza Gorlero, Compendio di diritto costituzionale, Giuffrè, 2011, ISBN 978-88-14-17193-2.
  • Valerio Onida, La Costituzione, Bologna, Il Mulino, 2004, ISBN 978-88-15-11802-8.
  • Livio Paladin, Diritto Costituzionale. 3ª ed., Cedam, Padova, 1998. isbn 978-8813212001.
  • Andrea Pisaneschi, Diritto costituzionale, Giappichelli Editore, 2016, ISBN 978-88-921-0506-5.
  • Roberto RuffilliQuel primo compromesso. I contrasti e le mediazioni all’origine della Repubblica, Il Mulino, 1, gennaio-febbraio 1988, pp. 99–112.
  • Giovanni SartoriIngegneria costituzionale comparata. Strutture, incentivi ed esiti, Bologna, Il Mulino, 2004, ISBN 978-88-15-09636-4.