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Festa della Donna: premiate 8 storie di donne, riconoscimento speciale alle donne iraniane

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Festa della Donna: premiate 8 storie di donne, riconoscimento speciale alle donne iraniane

Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo: “Istituzioni lavorino perché la parità sia raggiunta e sia effettiva”. La presidente della commissione Pari opportunità, Francesca Basanieri: “Celebriamo queste donne non perché sono uniche, ma perché devono essere le prime di una lunga serie”

Un premio a otto storie di donne, spesso lontane dai riflettori, che nell’ultimo anno si sono particolarmente distinte nei loro campi di attività. E, a fianco a queste, un riconoscimento speciale alle donne iraniane impegnate nella battaglia per la loro libertà, per l’occasione rappresentate dal movimento ‘Donna Vita Libertà’. Così l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Toscana, sulla scorta di quanto avvenuto dal 2021 a questa parte, ha celebrato la Festa della donna 2023. La cerimonia si è svolta nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso, dove il presidente dell’Assemblea legislativa toscana, Antonio Mazzeo, ha salutato le premiate e i tanti partecipanti sottolineando come tante presenze “sono il segno più bello dell’importanza di questa giornata”.

Insieme al presidente Mazzeo, erano presenti i vicepresidenti Stefano Scaramelli e Marco Casucci, i consiglieri segretari dell’Ufficio di Presidenza Federica Fratoni e Diego Petrucci, la presidente della commissione Pari opportunità, Francesca Basanieri, la Difensora civica, Lucia Annibali, e la Garante per l’Infanzia e l’adolescenza, Camilla Bianchi.

“Abbiamo scelto, nel 2021, di dare a questa giornata un valore non solo simbolico, ma di concretezza e di dimostrazione di quanto e come le donne siano protagoniste, ogni giorno, nella nostra società”, ha detto il presidente Mazzeo. “In Toscana – ha aggiunto – vogliamo che la Giornata internazionale della donna sia tutti i giorni e non solo l’8 marzo, per una reale parità tra uomo e donna e contro ogni forma di discriminazione e violenza”. E proprio questo è il motivo per cui si è deciso di dare un riconoscimento speciale alle donne iraniane. “Lo avevamo detto qualche settimana fa – ha ricordato Mazzeo – quando srotolammo lo striscione in loro sostegno all’interno di questo palazzo: la Toscana è al vostro fianco e siamo e saremo amplificatori del vostro grido di libertà”.

La scelta del premio alle 8 storie di donne dimostratesi eccellenze in vari campi, ha il significato, ha detto Mazzeo, di affermare che “sì, le donne possono farcela più e meglio degli uomini”. E ha aggiunto che per realizzarlo serve un presupposto: “tutte e tutti devono avere le stesse opportunità e gli stessi diritti, proprio come sancito dall’articolo 3 della Costituzione”. Un richiamo non casuale, perché la realtà, invece “ci dice, purtroppo, che permangono profonde differenze nella condizione, soprattutto lavorativa, fra uomo e donna. Si chiama ‘gender gap’ e le istituzioni hanno il dovere di creare le condizioni perché la parità sia raggiunta e sia effettiva”. Passi avanti, ha aggiunto, “negli ultimi due secoli ne sono stati fatti, ma molti se ne devono ancora fare. Tanti passi avanti sono stati fatti ma tanti sono ancora da fare. Pensate che fino al 1919 una donna non poteva vendere la casa senza la firma del marito, fino al 1946 non avevano il diritto di voto, fino al 1975 esisteva ancora il delitto d’onore e solo nel 1996 lo stupro diventa delitto contro la persona”. E un ultimo pensiero, infine, Mazzeo ha rivolto infatti a tutte le donne vittime di violenza e a tutte le donne uccise per mano di un uomo.

Nel suo saluto, la presidente della commissione Pari opportunità, Francesca Basanieri, ha sottolineato che si deve “celebrare l’8 Marzo non come Festa della Donna, ma come Giornata Internazionale dei diritti della donna; non tanto per festeggiare le donne, ma per avere un momento di riflessione e capire insieme a che punto siamo rispetto alla parità di diritti e alla parità di genere anche nel nostro paese”. Ha ricordato poi che “oggi qui celebriamo tante donne che hanno fatto bellissime conquiste e scoperte nei loro campi di azione, che hanno dato la loro vita per un’idea, per un progetto e sono riuscite con fatica e con volontà, combattendo stereotipi e pregiudizi, ad arrivare ai massimi livelli. E le celebriamo non perché sono uniche, perché devono essere le prime di una lunga serie di donne e di ragazze che decidono in autonomia il loro percorso di vita e lavorativo senza discriminazioni, senza dover giustificare le loro scelte”.  Basanieri ha ricordato l’impegno della Regione Toscana per abbattere pregiudizi e stereotipi di genere: progetto ATI, asili nido, fondi europei, reddito di libertà, la proposta di legge 143 approvata in consiglio nella seduta di ieri. Ma poiché i diritti conquistati “non lo sono per sempre, è necessario lottare continuamente e non abbassare la guardia”. In questa prospettiva, ha concluso, “la Regione Toscana ha cercato di fare il possibile per amplificare la voce delle donne e le loro richieste. Grazie al lavoro del Presidente Mazzeo oltre 100 Comuni e quasi tutte le province toscane hanno aderito ad una mozione di solidarietà che presto, manderemo assieme all’ambasciatore iraniano per dimostrare che la Toscana è da sempre terra di diritti e che difenderà sempre le donne e il loro diritto a vivere una vita libera”.

Queste le 8 storie di donne premiate quest’anno:

Valeria Piccini, chef stellata

Martina Trevisan, sportiva

Liliana Dell’Osso, psichiatra

Francesca Biagini, docente universitaria

Lucia Ghieri, imprenditrice

Archeologhe San Casciano dei Bagni

Sara Montemerani, medico

Violante Gardini Cinelli Colombini, imprenditrice

Riconoscimento speciale, come ricordato, alle donne iraniane.

“Oggi premiamo otto esperienze, in svariati campi di attività, che portano in alto il nome della Toscana”, ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli. “Ed è una grande soddisfazione celebrare la Giornata internazionale dei diritti della donna riconoscendo il loro valore. E importante è dare un riconoscimento alle donne alle ragazze che si battono per i loro diritti in Iran”.

Per il vicepresidente Marco Casucci, si tratta di “una cerimonia emozionante, che dell’impegno di donne Toscane per salvare vite umane in Turchia, per raggiungere risultati di eccellenza nel mondo dello sport, della cultura, dell’impresa e dell’Università. Ed è bello vedere come le donne siano importanti, ogni giorno dell’anno, per portare avanti battaglie per l’affermazione di diritti civili e sociali”.

Di giornata di celebrazione, ma soprattutto di riflessione, h parlato Federica Fratoni, consigliera segretaria dell’Ufficio di presidenza. “È giusto che il Consiglio regionale conferisca dei riconoscimenti a donne che ce l’hanno fatta, ma è giusto ricordarsi che ci sono molte donne che devono combattere contro i pregiudizio, le diseguaglianze violenze”.

Diego Petrucci, consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza, ha voluto ricordare Celina Seghi, ex campionessa di sci, “perché questo è il primo 8 marzo senza di lei”, e Giorgia Meloni, “perché è la prima donna, in oltre 70 anni di storia repubblicana, ad essere diventata Presidente del Consiglio”.

“È bello incontrare queste donne straordinarie che hanno raggiunto, anche con la loro capacità di sognare, la propria capacità di realizzarsi – ha detto la Difensora civica della Toscana, Lucia Annibali. – Ritrovarsi a riflettere intorno alle storie delle donne è sempre un momento di grande crescita sociale e culturale e servono a stimolarci per gli obiettivi ancora da raggiungere”.

Francesca Biagini, pistoiese, docente all’Università di Baviera e prorettrice per gli affari internazionali e la diversità, ringraziando il Consiglio per l’onorificenza, ha ricordato che nonostante “la carriera internazionale, ma le radici, la famiglia e l’essere toscana sono sempre stati fondamentali, perché la Toscana, attraverso le sue istituzioni educative, mi ha dato le competenze personali e scientifiche per la mia carriera; e perché l’essere toscana mi ha dato l’ironia e la forza per affrontare le difficoltà che ho incontrato”.

“La ricerca in ambito medico è un risultato di un lavoro di equipe e quindi è un premio a tutto il mio gruppo”, ha detto Liliana Dell’Osso, presidente della Società italiana di Psichiatria, prima donna a presiederla in 150 anni.

“Gli uomini ragionano per obiettivi, le donne, invece, per relazioni ed è questo che porta le donne a ricoprire ruoli importanti nel mondo delle cantine italiane, un ruolo che può ancora crescere”, ha dichiarato Violante Gardini Cinelli Colombini, che dal mese di febbraio è presidente del Movimento turismo del vino toscano e nel Cda di Agivi Giovani imprenditori vitivinicoli toscani.

Lucia Ghieri, titolare della Mgm motori elettrici, ha sottolineato che “nella nostra azienda metalmeccanica ci sono tante donne in posizioni apicali, e ci sono non in virtù di quote rosa o favoritismi, ma perché sono quanto di meglio abbia potuto trovare sul mercato”.

Sara Montemerani, medico del 118 ad Arezzo, ha ricordato la sua esperienza in Turchia, durante le operazioni di soccorso alla popolazione colpita dal terremoto: “E’ stata un’esperienza che mi ha segnata come medico e come persona e dedico questo premio a chi mi stato accanto da casa e a chi mi è stato accanto in quel frangente, perché è stato un lavoro di un’equipe di 50 persone”.

A nome di Martina Trevisan, tennista che ricopre al n. 25 nel ranking WTA come prima delle italiane e impegnata nel torneo di Indian Wells, è intervenuto il manager Corrado Tschabuschnig, che ha detto: “Martina è onorata del riconoscimento, anche perché il tennis è uno sport solitario che ti costringe a confrontarti ogni giorno con i propri limiti e le proprie paure”.

Valeria Piccini, chef, da 25 anni premiata con due stelle Michelin, si rivolge a tutte le ragazze che vogliono intraprende il lavoro nella ristorazione: Sì, è un lavoro faticoso, svolto soprattutto da uomini, ma chi ci mette tutto il cuore, la passione, la costanza e lo studio ce la può fare”.

Per le archeologhe dello scavo a San Casciano dei Bagni è intervenuta Claudia Petrini: “Noi oggi rappresentiamo qui tutta la categoria delle archeologhe, perché la nostra professione spesso non viene riconosciuta, perché in quanto donne abbiamo difficoltà in ambito lavorativo”.

8 donne per l’8 marzo 2023 – Le premiate

Francesca Biagini

Pistoiese, laureatasi alla Scuola Normale in Matematica, pro rettrice agli affari internazionali e alla diversità e professoressa ordinaria di matematica applicata all’Università Ludwig Maximilian di Monaco.

Nel 2019 ha ricevuto il Premio Principessa Teresa di Baviera, premio per donne scienziate di eccellenza presso l’Università Ludwig – Maximilian di Monaco.

È una delle massime studiose internazionali di analisi stocastica con applicazioni alla modellizzazione dei mercati finanziari ed assicurativi.

È autrice di più di 60 articoli e due libri in lingua inglese nel suo settore di ricerca. Dopo essere stata per quasi 10 anni direttore del Dipartimento di Matematica, Francesca Biagini ha assunto nel 2019 la carica di pro-rettrice dell’Università di Monaco di Baviera, una delle più prestigiose Università della Germania.

In questi anni si è dedicata con intensa attività al consolidamento della politica estera dell’università e alla promozione della diversità, soprattutto nella lotta alla discriminazione, nell’aiuto a studenti e membri dell’università con problemi fisici e psicologici, nel supporto alla famiglia, sia per i figli che per i familiari con necessità di cure, e per la parità di genere.

Violante Gardini Cinelli Colombini

Da Febbraio 2023 è presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana e nel Consiglio di Amministrazione di AGIVI Giovani Imprenditori Vitivinicoli Italiani.

35 anni toscana, è il responsabile commerciale delle cantine della madre Donatella Cinelli Colombini, una laurea in Economia Aziendale all’Università di Firenze e un Master OIV a Parigi che l’ha portata a visitare tutte le regioni viticole e i principali mercati enologici del mondo.
Nella sua storia professionale e umana l’associazionismo ha sempre avuto un ruolo importante: nel 2008 – 2009 è stata presidente Toscana dei Leo (giovani del Lions).

Lucia Ghieri

Titolare dell’azienda M.G.M. Motori Elettrici di Serravalle Pistoiese, creata dal padre nel 1947, e specializzata fin dalla nascita nella produzione di motori elettrici autofrenanti.

M.G.M. è oggi una eccellenza del ‘Made in Italy’ presente nel mondo con i propri distributori in oltre 75 paesi.

Fortemente attiva in campo sociale, porta avanti importanti iniziative. All’ospedale San Jacopo di Pistoia, nel novembre 2021, dona un’apparecchiatura per prevenire la caduta dei capelli nelle pazienti sottoposte a trattamento chemioterapico.

Liliana Dell’Osso

Eletta presidente della Società Italiana di Psichiatria, una delle più antiche e prestigiose società scientifiche italiane, è la prima donna a presiederla in 150 anni.

Laureata in Medicina e chirurgia e specializzata in Psichiatria all’Università di Pisa, decano di area medica dell’Università di Pisa, dal 2001 è professore ordinario di Psichiatria e direttore dell’Unità operativa di Psichiatria dell’Aou pisana e della Scuola di specializzazione in Psichiatria. Dal 2018 al 2021 è stata presidente del Collegio nazionale dei professori ordinari di psichiatria.

Dal 2007 è responsabile scientifico del Campus Angelini che riunisce gli specializzandi italiani in psichiatria e i loro direttori e presidente dell’Annual meeting Pisa days of psychiatry and clinical psychopharmacology.

Dal 2010 coordina un gruppo internazionale di ricerca, Spectrum Project, per lo studio delle manifestazioni subcliniche e atipiche dei disturbi mentali (dell’umore, d’ansia, dello spettro autistico, catatonico e PTSD). Dal 2017 è presidente del Master di II livello “Spettro autistico dal bambino all’adulto”.

È autore/coautore di oltre 900 pubblicazioni su riviste scientifiche, prevalentemente internazionali, e di numerosi saggi di divulgazione scientifica.

Sara Montemerani

Medico del 118 ad Arezzo, originaria di Buonconvento e responsabile sanitaria oltre che volontaria alla Misericordia di Torrenieri, fa parte del personale medico toscano che è partito in soccorso alle popolazioni colpite dal terrificante terremoto in Turchia e Siria.

Molto conosciuta e apprezzata nella zona, si è specializzata in Medicina d’urgenza con una tesi all’Università di Siena sull’integrazione tra territorio e ospedale attraverso il pronto soccorso durante la pandemia.

Attualmente lavora all’UOC Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso San Donato di Arezzo.

Valeria Piccini

Chef pluristellata che quest’anno festeggia i 25 anni di due stelle Michelin per il suo ristorante Caino immerso nella campagna maremmana a Montemerano.

Nata a Manciano, in provincia di Grosseto anche se la famiglia proviene da Montemignaio, nel Casentino.

Nutre sin da piccola una grande passione per la cucina. Acquisisce esperienza e know-how frequentando i migliori ristoranti in Italia, Francia, Spagna, assaggiando i piatti, informandosi ed evolvendosi di conseguenza. Oggi è autrice di una cucina ricercata ma immersa nella tradizione popolare della Maremma più autentica, ricca di fantasia e sensibilità.  Sui social si firma «SheF Valeria» che sta per she (lei in inglese) più F (femmina).

Martina Trevisan

Nata a Firenze il 3 novembre 1993, cresciuta al Ct di Pontedera, si dedica presto alla carriera da tennista, brucia le tappe e arriva agli Slam junior nemmeno sedicenne. Oggi affronta il tennis con il sorriso fuori e con la grinta giusta in campo. Ma l’amore per il suo sport è stato messo a dura prova durante i difficili anni dell’anoressia, soprattutto tra gli anni 2010-2014, quando aveva detto basta a palline e racchette. Con il sostegno di una psicologa è tornata in campo, non più per giocare ma per allenare i bambini del Circolo Tennis Pontedera. Pian piano si è ripresa e nel 2014, dopo uno stacco di oltre 4 anni che può decretare la fine di un agonista, è tornata a competere conquistando subito vari titoli nel circuito ITF (a oggi vanta dodici titoli ITF di cui dieci in singolare e due in doppio) e risalendo in pochi anni la classifica WTA fino ad entrare tra le prime 100 del ranking mondiale nel 2020, grazie all’accesso ai quarti di finale all’Open di Francia.

In singolare ha vinto un titolo WTA e, nelle prove del Grande Slam, ha raggiunto le semifinali al Roland Garros nel 2022. A gennaio 2023, ha raggiunto il suo best ranking alla posizione 21 della classifica WTA, prima delle italiane nel ranking.