Installation view Stelle che sorreggono altre stelle, Fondazione Elpis, © Fabrizio VatieriInfine, la scultura Stellario (2023) prende il proprio nome dall’oggetto a cui si ispira: una corona in bronzo corredata da dodici stelle, trovata dall’artista durante un soggiorno a Napoli. Nell’opera presentata, tra i sette elementi che la compongono non esiste una gerarchia, ma ognuna di queste collabora con le altre, sostenendole e lasciandosi sostenere. Questo lavoro, che chiude il percorso espositivo del piano terra e introduce al piano superiore dedicato al laboratorio collettivo, ha ispirato il titolo stesso della mostra. Come indica il titolo, che fa riferimento alla delicatezza di invisibili rapporti ciclici e alla forza generata da piccole costellazioni di punti luminosi, Stelle che sorreggono altre stelle si muove secondo un ritmo scandito da diversi cicli vitali, legati alla creazione e alla vita delle opere stesse: a un primo momento in cui si presentano i lavori dell’artista e alcuni esiti del laboratorio, ne segue un secondo in cui una parte dell’impianto espositivo si modifica trasformando lo spazio di lavoro in un luogo di fruizione degli autoritratti ultimati. Stelle che sorreggono altre stelle è quindi una mostra circolare, che si apre e si chiude a contatto con la terracotta, attivata dall’investimento emotivo di una piccola comunità. Ciò che la tiene legata nella sua interezza e appare come cardine della ricerca di Lucia Cantò è la parola scritta, fatta di appunti, tracce sulle opere e segni che si confondono nello spazio espositivo. Il linguaggio è alla base di ogni scultura dell’artista ed è in grado di connettere ogni sua installazione. Installation view Stelle che sorreggono altre stelle, Fondazione Elpis, © Fabrizio Vatieri L’ARTISTA Lucia Cantò è nata a Pescara nel 1995, dove vive e lavora. Nel 2021 ha vinto la 14esima edizione del Talent Prize, il premio internazionale di arti visive organizzato da Inside Art, con l’opera Atti certi per corpi fragili. Il suo lavoro è stato esposto in mostre personali come: Restrizione Emotiva, Una Boccata D’Arte, Malamocco, Venezia, a cura di Giovanni Giacomo Paolin (2022); Ai terzi, Monitor Roma, testo a cura di Cecilia Canziani (2021). Tra le mostre collettive ricordiamo: Panorama, L’Aquila, a cura di Cristiana Perrella (2023); La sostanza agitata, Palazzo Collicola, Galleria d’Arte Moderna G. Carandente, Spoleto, a cura di Saverio Verini (2023); Premio Conai, Arte circolare, Museo MAXXI Roma, a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan (2022); C.U.O.R.E. (Cryogenic Underground Observatory for Rare Events), Centro per l’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini Contemporary, a cura di Margherita Morgantin (2021); Straperetana 2020, Palazzo Maccafani, Pereto, a cura di Saverio Verini (2020). Le sue opere sono state acquisite da collezioni pubbliche e private. I CURATORI Giovanni Paolin (Dolo, 1989) è un curatore indipendente basato a Venezia. Negli anni è entrato in contatto con istituzioni pubbliche e private tra cui Castello di Rivoli, Iksv Istanbul, Guestroom Maribor, MAXXI, Fondazione Elpis, Fondazione In Between Art Film, e gallerie come Galleria Continua e PACE Gallery. È uno dei vincitori dell’undicesima edizione del bando Italian Council, sta partecipando al programma Curatorlab presso la Konstfack di Stoccolma ed è parte del team curatoriale di Autostrada Biennale. Tra gli ultimi progetti curati ci sono Immersione Libera (2019), Six steps forward for one step back (2019), Una Boccata d’Arte (2020 – 2023) e Fulgur (2023). Sara Maggioni (Bergamo, 2000) si occupa di accessibilità culturale nel campo dell’arte contemporanea, sviluppando la propria ricerca avvicinandosi a diverse discipline, tra cui la didattica museale, la comunicazione e la curatela. Ha collaborato con il dipartimento educativo di Fondazione Benetton (Treviso) e di Fondazione Imago Mundi (Treviso), e in quanto mediatrice culturale con ACP Palazzo Franchetti (Venezia) e Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena (Venezia). Si è occupata dei laboratori didattici di Restrizione Emotiva (Lucia Cantò, 2022) in occasione di Una Boccata d’Arte e da gennaio 2023 collabora con l’associazione culturale Microclima (Venezia) per i progetti Cinema Galleggiante e Isola di Sant’Andrea..JPG) |