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Fumetti e arte: ultimo laboratorio con Niccolò Storai a Palazzo Pretorio

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Fumetti e arte: ultimo laboratorio con Niccolò Storai a Palazzo Pretorio
Niccolò Storai con una collaboratrice

Avviso a tutti i bambini: a chi c’è stato e a chi non ha ancora partecipato. Terzo e ultimo appuntamento domani, con posti disponibili su prenotazione, con il laboratorio condotto dal fumettista Niccolò Storai a Palazzo Pretorio.
L’iniziativa intende avvicinare i bambini all’arte, aiutandoli a raccontare le storie che si nascondono dietro un’opera d’arte. I laboratori si sono fin qui rivelati un successo straordinario. Merito di Niccolò Storai, senza dubbio, che li ha condotti sotto la denominazione “Museo da Scartare”, nel periodo delle feste.
Tre appuntamenti che hanno registrato il tutto esaurito, organizzati per i ragazzi dai 7 agli 11 anni e per i bambini dai 3 ai 6 anni. I piccoli hanno potuto partecipare anche insieme ai genitori, rendendo questa esperienza davvero unico. Un format interessante, che partendo dalla visita guidata alla mostra, ha permesso ai ragazzi di focalizzarsi sulle storie di alcune opere e di dare libero sfogo alla propria fantasia.

L’ultimo appuntamento è per domenica 19 gennaio alle ore 16 con il laboratorio “Vedi Napoli e poi disegna”, dedicato alla Mostra Dopo Caravaggio. Il laboratorio è riservato ai bambini dai 7 agli 11 anni ed ha un costo di 5 euro. Prenotazione obbligatoria: didatticapretorio@comune.prato.it oppure 0574 24112.

A Niccolò Storai, evidentemente disponibile anche con gli adulti, abbiamo rivolto infine un paio di domande.

Che vuol dire, per te, lavorare con bambini tanto piccoli e come lavorano?
«Lavorare con i bambini per me vuol dire gioia, sorrisi e tanta libertà creativa! I bambini non hanno tutte le inutili sovrastrutture che troppo spesso ci costruiamo noi adulti, per tanto, si buttano a capofitto nel fissare su carta le loro idee senza frenarsi mai. Non ho mai sentito un bambino dire “non lo faccio perchè non lo so fare” non si preoccupano del risultato ma si godono il viaggio che la fantasia gli permette tranquillamente di fare. Lavorano con la voglia di giocare ed è questa la cosa più preziosa da conservare sempre».

Come si rapportano l’osservazione (dei bimbi) di opere di carattere storico e un’arte relativamente recente come il fumetto? Come operi?
«Il rapporto è osservare, assimilare le nozioni che assime ai miei colleghi gli forniamo e conseguentemente riportare sui fogli le loro emozioni ed idee. Disegnare è qualcosa che quando si è piccoli ci viene molto naturale, un modo di esprimersi che non ha regole se non quelle che gli diamo noi, per tanto ai partecipanti dei miei laboratori viene facile esprimersi attraverso l’ illustrazione ed il fumetto. Quest’ attitudine viene poi assopita dalla maggior parte degli adulti ma, se risvegliata, regala molte gioie. Nei miei laboratori faccio disegnare pure i genitori che accompagnano i bimbi più piccoli e nella maggior parte dei casi mi ringraziano per averli messi alla “prova” Opero nel modo più semplice e diretto possibile, rispettando ognuno di loro dicendo cosa fare ma non come farlo, gli indico dove guardare ma non cosa vedere».

Lo ricordiamo. Appuntamento anche domani. Basta avere fra i 7 e gli 11 anni e chiedere ai genitori di telefonare allo 0574 24112.