Home Servizi culturali Racconti 2019 Ma che belle tettine…

Ma che belle tettine…

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Ma che belle tettine…

Un riso sommesso. Un lieve gorgoglio…l’acqua cade in piccoli buchi, supera avvallamenti, riconquista il suo spazio nel canale asciutto e noi bimbi siamo sull’argine ad accoglierla, eccitati e felici!

Eccola: si infila negli anfratti, ne trae bollicine, procura un tremito alla terra riarsa, quando la intride con la sua purezza.

Il rito si ripete ogni anno, quando, a contrastare la siccità, la bonifica libera tanta acqua pulita e fresca destinata all’irrigazione, che diventa per noi bambini una fonte di gioia e d’immensa felicità.

All’inizio è solo un rigagnolo serpeggiante che appare e sparisce come per magia.

Subito noi bambini felici scendiamo nel canale e ci divertiamo a saltare a piedi pari di qua e di là dal ruscelletto, cerchiamo per gioco di fermare la sua corsa con le mani, oppure formando una piccola diga con bastoncini e terra umida, ma inutilmente perché il filino d’acqua cresce rapidamente, diventa forte e travolge in un attimo le nostre scherzose barriere.

Siamo a piedi nudi e non abbiamo certo paura di bagnarci i vestitini estivi sotto il sole di luglio, mentre camminiamo sul

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Adalgisa Pini