Home Notizie Cultura Metchè Dershè Ethio Jazz Party in concerto a Firenze al Buh di Firenze per la Rassegna EarthBeat.

Metchè Dershè Ethio Jazz Party in concerto a Firenze al Buh di Firenze per la Rassegna EarthBeat.

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Metchè Dershè Ethio Jazz Party in concerto a Firenze al Buh di Firenze per la Rassegna EarthBeat.

Continua H/EARTHbeatBattiti del cuore e della terra, il nuovo festival dedicato alle musiche del mondo a Firenze. Un lungo viaggio nella world music con i grandi protagonisti internazionali e numerosi musicisti italiani.

Venerdì 4 novembre torna il festival torna al Buh! Circolo Culturale Urbano con una serata che inizia alle ore 19:00 con la presentazione del libro “L’invasione degli afronauti” alla presenza dell’autore, Giorgio Raimondi, curata da Alessandra Cafiero. Una rilettura della vicenda del popolo afroamericano dall’inizio del XX secolo fino agli anni recenti concentrandosi sulla dimensione “futurologica” e riservando uno spazio particolare alla fantascienza, prima di tutto a quella nera.

Alle ore 21:30, in concerto Mètché Dershé, un gruppo che si propone di suonare la musica del compositore etiope Mulatu Astatke. La musica di Mulatu è una miscela azzardata della tradizione musicale etiope con i ritmi moderni della musica occidentali. I brani sono dei funky-latin-rock con sfumature che arrivano ai nostri padiglioni auricolari da mondi misticheggianti, quasi lisergici: un magma armonico urbanizzato.
Il collettivo è composto da sette musicisti: Nicola Cellai (tromba), Claudio Ingletti (sax tenore, flauto), Andrea Allulli (piano), Maurizio Piccioli (chitarra), Leonardo Baggiani (basso), Alessandro Suggelli (percussioni), Ugo Nativi (batteria).

A seguire, Smalto (Michelle Davis, Mimmy, La Ponto) dj set. Tra lune nuove, vernici cosmetiche e vinili vintage DOC un cangiante incantesimo tra black music e eclectic synt, svelando i segreti trait-d’union tra bpm e ritmi tribali in un bollente calderone strabordante di voodoo disco e originalità.

H/EARTHbeat Festival continua il 10 novembre alla Sala Vanni di Firenze con Lula Pena, una delle voci più conturbanti della scena contemporanea, ammirata tra gli altri, anche da Caetano Veloso e Rodrigo Leao.