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EXPERIMENTAL VIM: da settembre cinque nuove produzioni musicali in rete per promuovere le bellezze dell’Umbria

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Torna in rete “Experimental Vim“, il ciclo di video emozionali che sposano la musica internazionale cross-over con la promozione del territorio umbro: un’iniziativa realizzata da Visioninmusica grazie al supporto di Sviluppumbria attraverso il bando POR – FESR 2014-2020 – Asse 3 – 3.2.1 E PIANO SVILUPPO E COESIONE FSC (DL 34/2019) “Bando per il sostegno di progetti nel settore dello spettacolo dal vivo” – Anno 2022.

Il progetto – dichiara Silvia Alunni, direttrice artistica di Visioninmusica, si basa sul forte potere della rete digitale, da una parte, e su quello di promozione internazionale dell’immagine dell’Umbria di cui Visioninmusica ha già dimostrato negli scorsi anni di poter essere veicolo catalizzatore. Il progetto si è mostrato essere un coinvolgente strumento di promozione culturale e turistica che può contribuire a mantenere viva l’immagine della nostra regione, delle sue perle artistiche e dei suoi suggestivi scenari che in rete si mostrano in tutta la loro bellezza, riempiti dalla sola potenza della musica. Dato il successo della prima edizione, andata online lo scorso dicembre con 400mila visualizzazioni sul nostro canale YouTube, che si aggiungono ai 14.000 iscritti e ai 4 milioni di views da tutto il mondo, abbiamo pensato di proporre sulla stessa piattaforma, in anteprima, cinque nuove emozionanti performance live, focalizzate sulla famiglia dei sassofoni, che saranno visibili a tutti a partire dal prossimo mese”.

La squadra di videomaker di Visioninmusica realizza produzioni video in 4k dalle prospettive incredibili grazie all’utilizzo di droni, steadycam e regia multicamera, che esaltano il fascino delle esibizioni degli artisti e dei suggestivi luoghi che le ospitano.

Si parte infatti venerdì 1° settembre con Federico Mondelci & Simone Zanchini, protagonisti alla Cascata delle Marmore (TR), mentre l’8 settembre sarà l’Orchestra Giovanile Italiana di Sassofoni – diretta dallo stesso Mondelci – ad eseguire nelle piscine di Stifone (TR) un repertorio che valorizza ogni timbrica della famiglia dei sassofoni: il sopranino, il soprano, il contralto, il tenore, il baritono e il basso; il 15 settembre l’Italian Saxophone Quartet, perfetta simbiosi artistica di quattro musicisti che hanno deciso di mettersi al servizio della musica da camera, si esibirà nella splendida cornice dell’Abbazia di San Nicolò a San Gemini (TR): il 22 settembre sarà la volta dell’Orchestra Giovanile Italiana di Sassofoni che, nel meraviglioso scenario dell’Auditorium di San Domenico a Narni (TR) proporrà un repertorio che spazia dalla musica classico-romantica fino ai nostri giorni, includendo anche un nutrito numero di brani jazzistici: l’ultimo appuntamento, il 29 settembre, sarà con il quartetto di sassofonisti composto da Federico Mondelci, Julian Brodski, Silvio Rossomando e Michele Paolino con un live imperdibile da un altro dei luoghi più suggestivi dell’Umbria: la Rocca Albornoziana di Spoleto (PG).

“Sperimentare” è la parola d’ordine di questo format che sceglie di legare la musica live al territorio attraverso dialoghi tra la musica e contesti naturali: un modo per rimanere collegati alle bellezze di turismo e cultura e poter partecipare a spettacoli di pura emozione.

La prima retrospettiva dedicata a Bona de Mandiargues, una delle protagoniste del secondo Surrealismo. 71 opere realizzate tra il 1950 e il 1997 provenienti dal fondo degli eredi e da raccolte pubbliche e private. 

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Il Museo Nivola è lieto di presentare la prima grande retrospettiva dell’artista surrealista Bona de Mandiargues (Roma 1926 – Parigi 2000) a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri, Caterina Ghisu. La mostra inaugura al pubblico sabato 16 settembre alle ore 17.30 e si potrà visitare fino al 5 febbraio 2024. Artista e scrittrice, la sua singolare vicenda – mai in precedenza ricostruita – ne fa, insieme a figure come Leonora Carrington, Meret Oppenheim, Dorothea Tanning, Dora Maar o Remedios Varo, una delle protagoniste del panorama di un surrealismo “al femminile” oggi finalmente al centro dell’attenzione di critica e pubblico.La sua opera scaturisce da una ricerca di sé che trova nei temi della metamorfosi, del totemismo animale e del fantastico i mezzi per esprimere un’identità divisa e frammentata. “La mia ricerca è alchemica – affermava l’artista – voglio fare dell’oro a partire dagli escrementi. (…) Rifaccio il mondo: là sono altrove, vedo le cose da più lontano.” Donna affascinante, molto ammirata e generatrice di travolgenti passioni, Bona rifiuta esplicitamente i ruoli di donna-musa e donna-bambina, prevalenti nell’ambito del Surrealismo. Si identifica invece, almeno a partire dagli anni settanta, con la lumaca, animale ermafrodita e figura ambivalente, al tempo stesso amichevole (si pensi alla fata turchina di Pinocchio) e ripugnante, incarnazione dell’informe surrealista. Per l’artista, la lumaca è simbolo dell’androgino, di fragilità e forza, e del continuo arrovellarsi della sua mente inquieta. Il percorso della mostraLa mostra, basata su estese ricerche d’archivio, ricostruisce l’itinerario di Bona de Mandiargues attraverso 71 opere comprese tra il 1950 e il 1997, provenienti dalla collezione degli eredi dell’artista e da raccolte private e pubbliche fra cui la Fondazione Intesa San Paolo, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.Il percorso, aperto da un gruppo di preziosi dipinti che segnano l’avvicinamento dell’artista all’immaginario surrealista, prosegue con i fantastici paesaggi infuocati del 1955-56, influenzati da un viaggio nell’Alto Egitto, e le opere astratte dalle paste spesse e materiche dalla seconda metà degli anni cinquanta fino ai primi sessanta, quando la suggestione della cultura messicana aggiunge nuovi elementi al suo immaginario. Vague à l’âme è il quadro che inaugura nel 1958 la serie dei collage tessili, in cui la sperimentazione tecnica e la ricerca formale sono i veicoli di un’indagine introspettiva che porta alla luce traumi e pulsioni dal profondo. La Lezione sessuale (1962), l’imponente Trittico delle Nascite, (1965), dai toni primitivisti, e La Diana cacciatrice e cacciata (1968) sono tra i dipinti chiave di questa fase.Un immaginario denso di riferimenti simbolici e una tavolozza dalle tinte psichedeliche caratterizzano un gruppo di tele dipinte intorno al 1968, legate al secondo viaggio in Messico.Se il ricordo della pittura metafisica riemerge negli anni settanta, con omaggi a De Chirico, Savinio e Magritte (Il gallo Toledo, Celeste Empire, 1975), nel decennio successivo il clima italiano del “ritorno alla pittura” non rimane estraneo a tele come il ritratto dell’attrice erotica e gallerista Sylvia Bourdon (1980) e Il canto della creazione (1980).La maturità dell’artista vede lo sviluppo dei filoni di ricerca già avviati, mentre si intensifica la presenza dell’immagine simbolo della lumaca, proiezione dell’artista, e quella del tema del ritratto (Omaggio a Unica Zürn, 1980) e dell’autoritratto.Quest’ultimo, centrale nella ricerca dell’artista, conosce nella mostra diversi importanti esempi, dal piccolo e aggraziato autoritratto giovanile a quello flamboyant del 1968 al volto ieratico e stilizzato di Bona à Mexico (1991), fino a quello del 1994 che mostra il volto di Bona moltiplicato e scomposto in dettagli (naso, bocca, ecc.), specchio della continua tensione, nell’opera dell’artista, tra la frammentazione del soggetto e la sua affermazione, che trova un’eco nelle potenti autorappresentazioni simboliche de La Femme Montagne e Ma Main (1991). L’artistaNipote e allieva di Filippo de Pisis, Bona Tibertelli studia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, prima di seguire lo zio a Parigi nel 1947. Qui conosce il critico e scrittore André Pieyre de Mandiargues, che la mette in contatto con gli intellettuali e artisti surrealisti, da André Breton a Max Ernst, da Dorothea Tanning a Meret Oppenheim, da Man Ray a Hans Bellmer, da Leonor Fini a Henri Michaux. Nel 1950 sposa de Mandiargues. Il rapporto con Mandiargues contribuirà ad orientare gli interessi artistici di Bona verso i temi del magico, dell’onirico, dell’eros e dell’occulto.Dopo una fase formativa influenzata stilisticamente dall’esempio di de Pisis, Bona (nome con cui si firma) approda a una pittura figurativa nutrita di suggestioni fantastiche, che interpreta la natura sulla base della ricerca surrealista del meraviglioso e del perturbante.Radici e mandragore dall’aspetto antropomorfo sono i simboli di una realtà in continua trasformazione che nella seconda metà degli anni cinquanta trapassa nell’evocazione di un universo magmatico e fermentante, reso attraverso tele materiche, con l’uso di impasti densi di terre e polveri, che guardano tanto alle coeve ricerche surrealiste quanto a quelle dell’informale europeo.Nel 1958 Bona sviluppa la tecnica che più la caratterizzerà negli anni successivi, quella dell’assemblage di materiali tessili. Da vecchi indumenti del guardaroba del marito recupera fodere e imbottiture (l’anima, in francese). Brandelli di tessuto che daranno avvio a innumerevoli composizioni cucite e montate su tela, da lei chiamate “collages”, “assemblages”, o “ragarts”. Parallelamente l’artista continuerà a praticare la pittura, il disegno e l’incisione, con opere dense di simbologie personali, di fantasie erotiche, di allusioni magiche e alchemiche.Nel 1958 soggiorna a lungo in Messico, aprendo una nuova fase artistica e personale. Gli anni sessanta sono per lei un periodo di inquietudine esistenziale, segnato dalla separazione dal marito, da numerosi viaggi – in particolare in India, Afghanistan, Ceylon e Nepal e nuovamente in Messico – e dalle relazioni con il poeta Octavio Paz e con il pittore Francisco Toledo. La sua opera si arricchisce di riferimenti alle culture con cui viene a contatto tanto nelle gamme cromatiche e nello stile, quanto nei soggetti e nelle simbologie.Il 1967 segna la riconciliazione con de Mandiargues e la nascita della figlia Sibylle. A partire da questo momento Bona muove verso nuove direzioni di ricerca. Da un lato riprende la pittura, con una serie di quadri neo-metafisici che guardano alle origini del Surrealismo. Dall’altro sviluppa il lavoro sull’assemblage, ora incentrato sul suo animale totemico, la lumaca. Intensifica anche la sua produzione grafica, con disegni erotici ispirati dall’arte tantrica. Gli anni Novanta vedono in primo piano il tema del ritratto, sia con una serie di omaggi a protagonisti storici della cultura del Novecento, sia con un’esplorazione del sé attraverso l’autoritratto e il ritratto di famiglia.Bona affianca all’attività pittorica quella di poetessa e narratrice: del 1967 è il racconto surrealista La Cafarde, del 1977 l’autobiografia Bonaventure, degli anni ottanta le raccolte di versi I lamenti di Serafino (1985), À moi-même (1988), e Vivre en herbe, ricordi della sua infanzia, pubblicati postumi da Gallimard nel 2001. L’inaugurazioneL’appuntamento è al Museo Nivola il 16 settembre alle ore 17.30, per un’introduzione alla mostra da parte del team curatoriale e con la partecipazione di Sibylle Pieyre de Mandiargues, figlia dell’artista.L’evento segna anche la partenza di Contemporanea 2023 – L’Immaginazione al potere, il programma della Fondazione di Sardegna, all’interno della piattaforma AR/S, dedicato alla creatività di oggi.Diretta da Franco Carta e curata da Giuliana Altea e Antonella Camarda, Contemporanea 2023 esplora il rapporto tra immaginazione, potere e pratiche artistiche, dall’interesse surrealista per i sogni, le pulsioni e l’inconscio, al ruolo dell’immaginazione nel sovvertire l’ordine politico e sociale dagli anni Sessanta sino ad oggi.Il programma di Contemporanea proseguirà nei giorni successivi a Tortolì, con workshop per giovani professionisti del mondo dell’arte e incontri pubblici che vedranno coinvolti Pierpaolo Antonello (Cambridge University), Edoardo Bonaspetti (Fondazione Henraux), Manuela Cuccuru (Gagosian gallery), Nathalie Du Pasquier (artista), Sofia Gotti (Cambridge University) Giangavino Pazzola (Camera) e Marta Sironi (curatrice e storica dell’arte). Si ringraziano Banca Intesa San Paolo, Milano, Galleria Nazionale di Arte Moderna, Ferrara, Galleria Nazionale di Arte Moderna, Roma, IMEC – Institut mémoires de l’édition contemporaine, Saint-Germain-la-Blanche-Herbe, Famiglia Lostia Guiso, Barbara Monteleone.Questa mostra non sarebbe stata possibile senza la preziosa collaborazione di Sibylle de Mandiargues.   Bona de MandiarguesRifare il mondo A cura diGiuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri, Caterina Ghisu SedeMuseo Nivolavia Gonare 2 08026 Orani (NU) Date16 settembre 2023 – 5 febbraio 2024
Inaugurazione
16 settembre, ore 17.30
Sponsor istituzionali
Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Orani
Main sponsor
Fondazione di Sardegna
Progettazione allestimento
Alessandro Floris
Realizzazione allestimento
Artigianato e Design di Pietro FoisSardigna Print
Progettazione grafica
Heart Studio CatalogoAllemandi
Informazioni
Museo Nivola, via Gonare 2 08026 Orani (NU)+39 0784 730063 | info@museonivola.ithttp://museonivola.it Orari di visitalunedì-domenica, 10.30 / 19.30, chiuso il mercoledì Bigliettiintero 7 €, ridotto 5 €Info gratuità, accessibilità e visite guidate: https://museonivola.it/visita/

Firenze Segna. La caduta, una storia al Teatro Romano di Fiesole (Fi). Con Flavio Giurato, Angela Baraldi e Mauro Ermanno Giovanardi.

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“La caduta, una storia” è il quarto capitolo di Firenze Segna. Non è un concerto, non è uno show.

È un racconto collettivo sulla caduta in stile La Chute: la musica naturalmente, ma anche il teatro, la danza, e soprattutto: la voce, la parola.

Moltissimi gli ospiti di questa edizione.

mauro ermanno giovanardi

Roberta WJM Andreucci, manipolatrice di suoni con Jelousy Party, speaker radiofonica, cofondatrice dell’etichetta discografica Burp, una delle indiscusse protagoniste dell’underground fiorentino da sempre, una voce unica, sarà la voce narrante – o radiofonica – del racconto.

Sul palco i musicisti de La Chute Dischi, tra cui l’autore dell’ultima e quarta uscita, Alfredo Vestrini, poeta mugellano, che in seguito alla sua fruttuosa collaborazione con Irene Grandi per cui ha scritto diversi testi per l’album “Alle porte del sogno” (2011), completa la sua metamorfosi in cantautore, e inizia a pubblicare le sue poesie in musica. “Meccanismi” è uscito a giugno 2023.

Presente anche una delle prossime uscite dell’etichetta, Matilde Benvenuti, in arte BLU, batterista, dj e producer fiorentina, che dopo varie collaborazioni come batterista (tra gli ultimi Gianni Maroccolo, Edda, Giorgio Canali, Piero Pelù) abbraccia l’arte della produzione di musica elettronica e del djing.

E tre ospiti speciali, anche loro parte del racconto collettivo: Mauro Ermanno Giovanardi, Angela Baraldi, Flavio Giurato.

Sul palco anche gli storici partecipanti alla serata: Massimiliano Larocca, di cui è in uscita il prossimo 20 ottobre il suo sesto disco “Daimon”, che lo vedrà di nuovo in sodalizio artistico con Hugo Race, già produttore del suo precedente “Exit-Enfer”. Con lui sul palco Federica Ottombrino, musicista napoletana che ha collaborato a “Daimon”, di cui potremo ascoltare un’anteprima.

Magosanto, il duo fiorentino di Ivo Minuti e Alice Chiari al suo terzo disco, “Terzo”, appunto, prima uscita de La Chute Dischi.

Valentina Di Gaetano, musicista da sempre nel circuito de La Chute che sta lavorando al suo primo disco.

La mia s’ignora, band fiorentina dedita al “dispressionismo per partitura e voce”, di Duccio Tebaldi alla voce e parole, Lorenzo Carovani alla chitarra sonica, Agnese Focardi all’arpa e Giada Moretti al sax. Del 2023 l’uscita per La Chute Dischi dell’album “Un incontenibile affiorare di memoria”.

Ad accompagnare l’intera serata musicale, Strubus, altro progetto di Lorenzo Carovani con Alessandro Berti alla tastiera, Mattia Galeotti alla batteria, e Pietro Zini al basso, per questa sera in versione house band.

Ivan Periccioli, attore comico noto in Toscana soprattutto per i suoi famosi “personaggi” di Vida Loca, programma andato in onda per circa 10 anni su Rete37, che ci parla della caduta, ovvero di quello che più teme un comico: la buccia di banana.

Carolina Amoretti, danzatrice e performer.

La Chute APS deve il suo nome a “La chute” (La caduta) di Albert Camus.

“Firenze Segna – La caduta, una storia” è una produzione originale La Chute per l’Estate Fiesolana.

Tra gli ospiti delle precedenti edizioni: Ian Svenonius, Benedetto Ferrara, Alessandro Fiori, Don Antonio Gramentieri e “La Banda del Crinale” (Piero Perelli, Roberto Villa, Diego Sapignoli, Nicola Peruch, Arianna Pasini) Giulia Millanta, Stefano Tamborrino, Femina Ridens, Sara Rados, Vanni Pinzauti.

Costì – Musica: sabato 26 agosto Costì aka Cosimo Ravenni live in Piazza Santo Spirito, sul palco un nuovo brano in anteprima

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Il musicista fiorentino si esibirà dal vivo sul sagrato della Chiesa nell’ambito della rassegna di spettacoli gratuiti “Il Mondo in Santo Spirito”.  Sul palco i brani del suo primo album solista e una nuova canzone in anteprima che uscirà su tutte le piattaforme digitali il 1° settembre.

https://costi.lnk.to/AmamiDavvero

Firenze, 25 agosto 2023 – Si chiama  “Amami Davvero” ed è il brano dalle sonorità indie-pop, che strizza l’occhio a Ivan Graziani e Sergio Caputo, che Costì, ossia Cosimo Ravenni, presenterà in anteprima sabato 26 agosto in Piazza Santo Spirito nell’ambito del suo live (inizio ore 21:00).  Il brano uscirà su tutte le piattaforme digitali il 1° settembre e si aggiunge agli altri nove che compongono la tracklist di Masochismo Puro Piacere (il suo primo disco solista uscito lo scorso aprile).
La musica di Costì, sempre in bilico fra leggerezza e autoironia, è caratterizzata da un timbro inconfondibile e propone ottime melodie e colpi di scena d’improvvisazione psichedelica.
È noto per la sua attività live e televisiva con il gruppo Street Clerks e Alessandro Cattelan, e con Masochismo Puro Piacere raccoglie canzoni che raccontano prima di tutto relazioni umane, amorose e di amicizia. 

Ma è la malinconia il sentimento che prevale: quel misto di gioia e tristezza che tira fuori la parte più ermetica dell’individuo, costringendolo ad analizzarsi e ad esplorare la parte più profonda di se stesso.
“Solo così, conoscendo bene noi stessi, si possono accettare i nostri difetti…con il sorriso”.

Da qui il nome del disco, gioco di parole tratto dalla canzone Mi piace stare male, secondo singolo uscito lo scorso novembre, a sua volta anticipato la scorsa estate dal singolo Alaska.
Con questo progetto, Costì approfondisce e concretizza la sua personale ricerca musicale, esprimendosi da solista in qualità di musicista, cantautore e produttore.
I suoi punti di riferimento cantautoriali sono Ivan Graziani, Gianni Togni e Loredana Bertè, ma anche Sergio Caputo, Giorgio Gaber e Nino Buonocore; artisti intensi dallo spirito libero e rock’n’roll. Strumentalmente la sua musica attinge molto dai 70s e dagli 80s. Tra i suoi artisti preferiti Prince, Phil Collins, Christopher Cross, gli Yes ma anche i contemporanei Thundercat, Jacob Collier, The 1975, Parcels, Nu Genea.
A Costì piacciono le belle melodie ma anche i colpi di scena creati dall’improvvisazione e la psichedelia. Per questo si definisce “pop/jazz”, definizione che ha ripreso dalla cantante giapponese Akiko Yano di cui è grande estimatore. I suoi testi sono semplici e diretti, gli piace parlare di storie vere ma senza prendersi troppo sul serio o cadere nel patetico. La malinconia è sempre condita da un po’ di ironia, allegramente triste e consapevole.
Masochismo Puro Piacere è quindi un lavoro dal sapore vintage, prodotto e registrato suonando il più possibile strumenti “veri”: Wurlitzer e Rhodes degli anni 70, sessioni d’archi veri, Prophet anni ’80… il tutto cercando di rientrare in quello spirito d’altri tempi che l’autore ama.
L’uscita del brano “Amami Davvero” si avvale della collaborazione stampa di Atomo Promotion e della distribuzione di Artist First.

La formazione del live del 26 agosto:

Costì – voce, piano, chitarra acustica
Alice Mazara Bologna – voce, chitarra elettrica
Elise Duchemin – voce, basso, bass synth
Stefano Tamborrino – batteria
Samuele Cangi – tromba, synth, percussioni e allegria.

Masochismo Puro Piacere
2023, Matilde Dischi

Tracklist:
1 Brucia il cellulare
2 Ma Però
3 Mi piace stare male
4 Alaska
5 Va bene così (FOCUS Track)
6 Ipocondria
7 Vivere male per morire bene
8 Angiolina
9 Un processo naturale

disponibile su tutte le principali piattaforme digitali
distribuzione Artist First

https://linktr.ee/costiconlaccento

www.instagram.com/costiconlaccento
www.facebook.com/costiconlaccento

Press office
Lorenzo Migno – lorenzomigno@gmail.com – 3394736584

Masochismo Puro Piacere
il racconto del disco

Brucia il cellulare
Un inno alla leggerezza e alla spensieratezza, indirizzato a quelle persone che vivono calcolando ogni dettaglio, con una sorta di ossessione possessiva, che li rende prigionieri di loro stessi.

Ma però
Un amore a distanza, condito dallo smarrimento e dalle insicurezze di un’età di passaggio, quella dei trent’anni, in cui ci si può sentire improvvisamente smarriti e fragili “in libertà condizionata”.

Mi piace stare male
Un brano dal titolo provocatorio, ironico, cinico, spiazzante, e un sound sexy, ipnotico, tutto in pieno “stile Costì”: in questa traccia l’artista racconta della noia di una vita standard, che lo porta ad avere una voglia irrefrenabile di esagerare seguendo ogni suo istinto primordiale e sprofondando di conseguenza in una sorta masochismo, di cui si compiace.

Alaska
Il brano è una ballata dal sapore 70s/80s che racconta di una relazione profonda che però non svolta in un impegno concreto. Il protagonista accetta serenamente il suo ruolo di maschera ( “sono solo un grande attore”) incapace di ricambiare un amore più profondo schermandosi dietro ad una visione platonica ( “ma se tutte queste notti mi hai sognato, ho un’altra scusa in tasca e un volo per l’Alaska con te”) per poi ritrovarsi ridimensionato nell’incontro con la realtà (“adesso sei rinata, come fanno le persone, sei sicura e distaccata, non sei più uno spettatore).

Va bene così
Ritrovarsi può essere doloroso. Dopo mesi di distanza, due persone che hanno condiviso il sogno di un amore e di una vita insieme, possono rivedersi senza quasi riconoscersi.
Si può sprofondare in un sentimento buio e frustrante, quello di chi pensa di aver perso una parte di sé, di chi non è più in grado di recuperare i pezzi perduti.

Ipocondria
Il brano affronta un problema psicofisico molto comune. Capita a tutti di trovarsi paralizzati dal pensiero di aver contratto malattie incurabili e diventare malati immaginari anche se spesso siamo perfettamente sani. L’autore lo ha sperimentato su di sé. Un’esperienza che lo ha portato a riconsiderare la sua visione del mondo.

Vivere male per morire bene
Perché la maggior parte delle cose che ci recano piacere sono da evitare? Perché sono state create?  Passiamo molto tempo ad impegnarci per condurre uno stile di vita sano, ma siamo sempre in affanno…Ne varrà la pena? L’autore esprime le sue sincere perplessità.

Angiolina
L’amore è una parola strana, come diceva Gaber. Ha bisogno di essere materia, cosa, terra. Ha bisogno di profondità. È una specie di patto indissolubile, stabilito tra due persone. Se non sarà così, resterà sempre una parola vuota, una farfalla che ti si posa su una spalla e poi vola via, facendoci sentire ridicoli, personaggi, mai persone. L’autore esprime la sua incapacità di concretizzare questo suo pensiero e chiede al suo partner comprensione.

Un processo naturale
Scritta in un momento non facile, la canzone parla del fatto che alcune cose accadono e vanno accettate, senza attribuire un significato specifico ai singoli eventi. “Un processo naturale” che ci porta a superare ciò che sembra insormontabile, come ad esempio ciò che scaturisce da alcune scelte sbagliate, o un amore finito improvvisamente. 

Eventi: presentazione del festival Fratelli Burattini

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Conferenza stampa martedì 29 agosto alle 11 nel Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso. Intervengono il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo e la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi

di Angela Feo, 25 agosto 2023

Firenze – Torna per la settima edizione, il festival Fratelli Burattini, rassegna di teatro di figura per famiglie e bambini organizzato dalla compagnia ‘I Pupi di Stac’.

Il calendario degli spettacoli che andranno in scena dal 9 settembre al primo ottobre nei comuni della città metropolitana di Firenze, sarà presentato martedì 29 agosto alle 11 nel Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso.

Interverranno Antonio Mazzeo, presidente dell’Assemblea legislativa toscana; Cristina Giachi, presidente della commissione Cultura; Letizia Perini, consigliera con delega alla Cultura e alle Politiche giovanili della Città metropolitana di Firenze; Emilia Paternostro della compagnia ‘Catalys’ ed Enrico Spinelli della compagnia ‘I Pupi di Stac’.

I giornalisti che intendano partecipare in presenza dovranno fare richiesta tramite e-mail all’Ufficio stampa del Consiglio regionale.

Sport: Giro del Valdarno, la classica del ciclismo toscano sarà presentata a palazzo del Pegaso

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Conferenza stampa martedì 29 agosto alle 12 nel Media Center ‘Sassoli’. Con il presidente Antonio Mazzeo e il consigliere Cristiano Benucci

di Ufficio stampa, 25 agosto 2023

Firenze – L’edizione numero 45 del Giro del Valdarno, gara ormai diventata una classica del calendario ciclistico toscano, sarà presentata martedì 29 agosto alle 12, nel Media Center ‘David Sassoli’ a palazzo del Pegaso. La corsa è in programma lunedì 4 settembre nel comune di Figline-Incisa Figline Valdarno e si concluderà, come da tradizione, in piazza Marsilio Ficino.

Alla conferenza stampa prenderanno parte il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, e il consigliere Cristiano Benucci, con Sandro Sarri, presidente del Gruppo Sportivo Nuovo Pedale Figlinese, che è l’organizzatore della gara; Dario Picchioni, assessore allo sport del Comune di Figline e Incisa Valdarno; Nicola Armentano, consigliere della Città Metropolitana di Firenze con delega allo sport.

I giornalisti che intendano partecipare in presenza dovranno fare richiesta tramite e-mail all’Ufficio stampa del Consiglio regionale.

Primo appuntamento con l’Orbetello Jazz Festival / 28 agosto-3 settembre 2023

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Tanti gli ospiti che rendono unica la rassegna organizzata con il sostegno del Comune di Orbetello e realizzata in collaborazione con l’Alexanderplatz di Roma

Sono alcuni protagonisti indiscussi del grande jazz made in Italy a dare il via alla sesta edizione di Orbetello Jazz Festival, la rassegna organizzata con il sostegno dell’assessorato alla cultura del Comune di Orbetello e realizzata in collaborazione con l’Alexanderplatz di Roma, che viene dedicata alla memoria di Paolo Rubei ideatore visionario e geniale della manifestazione prematuramente scomparso a febbraio 2022.

Lunedì 28 agosto il suggestivo palcoscenico allestito nella terrazza affacciata sulla Laguna della Polveriera Guzman (via Mura di Levante – Orbetello – GR) accoglie il Franco Finucci quartet che avrà come special guest il sassofonista Rosario Giuliani, considerato dalla critica uno dei più grandi sassofonisti del panorama jazz internazionale.

Una serata che si preannuncia imperdibile grazie a una formazione formidabile che, capitanata da Franco Finucci alla chitarra, vede Marco Di Battista al pianoforte, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Marcello Di Leonardo alla batteria.

Ad Orbetello Franco Finucci presenta “Taleia”, il suo lavoro della maturità in cui la scrittura e il suono si misurano con le tante strade “inglobate” oggi dal jazz, come ad esempio i sapori sudamericani o i richiami cinematografici. Finucci utilizza il linguaggio del jazz per raccontare il suo mondo e comunicare con gli ascoltatori. Un aspetto che diventa il fil rouge di questo lavoro e rende immediatamente riconoscibile la firma del chitarrista.

Orbetello Jazz Festival prosegue martedì 29 agosto con la classe, il talento e l’originalità della straordinaria pianista cubana Jany McPherson che si esibisce in trio con Luca Bulgarelli al contrabbasso e Amedeo Ariano alla batteria.

La sonorità del blues avvolgeranno di magia la serata di mercoledì 30 agosto quando il festival ospiterà il concerto di Federico Zampaglione con special guest Mario Donatone.

Giovedì 31 agosto arriva Le colletif TANGO NEGRO ensemble con un concerto-tributo a Juan Carlos Caceres. Sul palco musicisti strepitosi come Ariel Tobio (voce), Natalio Mangalavite (piano), Martin Bruhn (batteria, percussioni), Carlos “el tero” Buschini (basso). Special guest: Max Rosati (chitarra).

Grande attesa per l’appuntamento di venerdì 1 settembre che vede protagonista Sarah Jane Morris una delle cantanti più raffinate e meno formali degli ultimi anni, grande nome della musica mondiale dalla voce inconfondibile e dallo stile sofisticato. Con lei due chitarristi di grande talento: Tony Remy (chitarra) e Tim Cansfield (chitarra).

Con un progetto originale che vuole avvicinare il jazz alla canzone italiana d’autore, sabato 2 settembre Cinzia Tedesco (voce) e AllStarTrio (Roberto Guarino alle chitarre e programmazione elettronica, Pino Jodice alle tastiere e special guest uno dei trombettisti jazz Flavio Boltro alla tromba e flicorno) presentano “ITALIAN JAZZSONGs”.

Intenso, originale e trascinante il concerto che domenica 3 settembre chiude l’Orbetello Jazz Festival. Sonorità mediterranee e ritmi latino-americani si fondono in “Zàkynthos” il nuovo lavoro del chitarrista e compositore Francesco Bruno che si esibisce in trio con il batterista Marco Rovinelli e il contrabbassista Andrea Colella.

Tutti i concerti avranno luogo sulla terrazza della Polveriera Guzman (via Mura di Levante) con inizio alle ore 21.30. Ingresso 12 euro.

Informazioni e prenotazioni whatsapp 06 86781296 Prevendita: alexanderplatzjazz.com

Eccidio Vinca: Mazzeo, non dimenticare per comprendere il senso profondo della parola libertà

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Il presidente del Consiglio regionale della Toscana ha partecipato ieri, giovedì 24 agosto, alla commemorazione del settantanovesimo anniversario dell’eccidio nazifascista nel comune di Fivizzano (Massa Carrara)

di Paola Scuffi, 25 agosto 2023

Firenze – “La Toscana ha conosciuto la distruzione e la crudeltà nazifascista che tolse la vita a migliaia di donne, uomini e bambini innocenti; l’eccidio di Vinca per la sua efferatezza interroga in profondità la nostra coscienza”. Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, partecipando ieri, giovedì 24 agosto, a Vinca, nel comune di Fivizzano (Massa Carrara), alla cerimonia di commemorazione delle vittime degli eccidi nazifascisti avvenuti tra il 24 e il 27 agosto 1944, in cui vennero uccise 174 persone.

“Il sacrificio e il dolore di chi perse la vita e gli affetti più cari, oggi che i testimoni diretti di queste atrocità sono sempre di meno, ci impone più che mai di non dimenticare, di non girarci dall’altra parte – ha continuato il presidente – Coltivare, tramandare e amplificare la memoria come valore di umanità è un dovere di tutti noi”. “L’impegno che mi prendo, in vista dell’80esimo anniversario di queste stragi, è quello di fare in modo che ogni ragazza e ogni ragazzo toscano abbia la possibilità, almeno una volta durante il ciclo di studi – ha assicurato Mazzeo – di visitare questi e gli altri luoghi simbolo della Resistenza Toscana, per capire da dove è nata la nostra Costituzione, per comprendere il senso profondo e mai scontato della parola libertà”.

Quest’anno la cerimonia di commemorazione del settantanovesimo anniversario dell’eccidio nazifascista di Vinca, si è svolta il giorno successivo alla prima edizione del festival “Vincanta – la memoria che resiste”Uno spettacolo itinerante, tra storia, tradizione e video-proiezioni dei volti delle persone che erano presenti nel borgo durante i giorni della strage, che ha accompagnato il pubblico in un percorso intimo e suggestivo. 

CARMEN PIERRI – CORDE VOCALI – Lottare per la propria passione senza mai arrendersi

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Corde vocali è il nuovo singolo dell’ultima vincitrice di The Voice of Italy Carmen Pierri, un brano, già disponibile nei principali store digitali, che porta la firma anche di Riccardo Romano e Lorenzo Gioacchin.

Carmen: Non è possibile far comprendere a chi non ha il fuoco dentro e la fame negli occhi, cosa significhi riuscire a farcela. Molti poi, oltre a non comprenderlo, provano a smontarti i sogni trattandoti come un’illusa…Tu ci proverai una volta in più della fine e mostrerai fiera le crepe del tuo vaso che hai celebrato riempiendole d’oro. Spiegare la propria passione con ardore consuma le corde vocali ma non importa, anzi, lotterai con ogni centimetro del tuo corpo, ogni grammo della tua mente e dalla riva del fiume vedrai passare e annaspare coloro che attendevano il tuo fallimento, ma tu li salverai e li farai ricredere, perché chi si arrende non ti somiglia per niente

Musicale-Mix & Mastering sono a cura di Matteo Tateo (Management & Artistic Director) e Riccardo Romano.

Biografia

Carmen Pierri, nasce a Salerno il 25 Febbraio 2003. All’età di 6 anni partecipa a piccoli concorsi musicali, dove si fa notare per le sue capacità vocali fuori dall’ordinario. A 12 anni comincia a studiare canto e pianoforte. Le sue passioni musicali la avvicinano alla musica soul e pop di Alicia Keys, Stevie Wonder, Giorgia ma il suo mito indiscusso è Amy Winehouse. Nel 2019 ha vinto “The voice of Italy” con l’inedito “Verso il mare”. A Luglio 2020 esce l’album di debutto “25”. Ha duettato con artisti quali Arisa, Gigi D’Alessio, Maurizio Vandelli. È stata ospite ai “Seat Music Awards” all’Arena di Verona, al Festival di Castrocaro e altri eventi Rai. Inoltre ha collaborato con l’artista inglese Juliette Ashby, migliore amica di Amy Winehouse.

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3BMETEO.COM: “In arrivo la burrasca di fine estate; violenti temporali e brusco stop al caldo africano da record”

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Edoardo Ferrara di 3bmeteo.com: “conto alla rovescia per l’anticiclone africano che ha portato caldo record questa volta soprattutto al Nord. Vortice ciclonico entrerà nel cuore dell’Italia portando violenti temporali, nubifragi, grandine e tracollo termico anche di oltre 10-15°C”

NEL WEEKEND VIOLENTI TEMPORALI AL NORD, CANICOLA OPPRIMENTE AL CENTROSUD – “Conto alla rovescia per l’anticiclone africano, che ha portato caldo eccezionale e in alcuni casi da record questa volta soprattutto al Nord, che fino ad ora era stato in buona parte risparmiato dal caldo estremo” – lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che avverte- “proprio il Nord vedrà l’arrivo di primi forti temporali nel weekend: sabato coinvolto soprattutto il Nordovest, mentre domenica i fenomeni temporaleschi guadagneranno progressivamente terreno anche su Nordest e alta Toscana. Massima attenzione: l’accumulo di aria eccezionalmente calda e umida di questi giorni sarà da carburante per fenomeni potenzialmente estremi, per quanto localizzati, caratterizzati da nubifragi, grandine di grossa dimensione e violente raffiche di vento. Nel frattempo al Centrosud sperimenteremo l’apice della canicola africana con punte di oltre 36-38°C sulle zone interne e afa alle stelle, anche di sera, specie su aree urbane e costiere; al Nord si tornerà invece a respirare domenica con netto calo termico a partire dal Nordovest”.

DA LUNEDI’ CICLONE A GAMBA TESA SULL’ITALIA, NUBIFRAGI E TRACOLLO TERMICO ANCHE AL CENTROSUD – “La perturbazione in arrivo dall’Atlantico e responsabile dei primi temporali al Nord nel weekend, smantellerà l’anticiclone africano sull’Italia dove andrà formandosi un vero e proprio vortice ciclonico” – prosegue Ferrara di 3bmeteo.com – “in particolare tra lunedì e martedì piogge e temporali guadagneranno buona parte d’Italia risultando anche in questo caso localmente violenti, in particolare al Centro dove è concreto il rischio di nubifragi e grandinate di grosse dimensioni (anche qui con fenomeni che si presenteranno assai localizzati, con aree duramente colpite e altre limitrofe che potrebbero venire saltate). Il tutto metterà la parola fine al caldo africano con un generale netto calo delle temperature, anche di oltre 10-12°C, tanto che martedì su gran parte d’Italia si potrebbero non superare i 26-28°C (valori che in questi giorni si registrano in piena notte). Da segnalare inoltre i venti, che soffieranno a tratti forti su gran parte dello Stivale tra Libeccio, Ponente e Maestrale, con raffiche anche di oltre 70-80km/h su Tirreno, Sardegna, Sicilia (fino a 100km/h attorno alla Corsica); inevitabilmente i mari potranno risultare molto mossi o agitati, specie i bacini occidentali”.

UN DURO COLPO ALL’ESTATE DEI RECORD – “Come detto assisteremo ad un brusco stop del caldo africano: si tratterà del secondo e ancor più serio attacco all’estate, dopo quello di inizio agosto; un evento di fatto del tutto normale per il periodo. Quello che certamente non è stato normale è assistere ad una ondata di caldo africano così potente nella terza decade di agosto, ovvero in una fase di fisiologico declino della stagione estiva. Dopo i record frantumati a luglio al Sud e in generale su diversi Stati affacciati sul Mediterraneo, anche in questa occasione sono stati battuti record assoluti non solo in Italia ma anche in Europa, Francia in primis. Qualche esempio: Torino Caselle il 23 agosto ha toccato la temperatura più alta mai registrata dal 1945, ovvero di 37.2°C battendo il precedente record di 37.1°C raggiunto l’11 agosto del 2003, mentre Firenze con 41°C ha stabilito il record per la terza decade di agosto battendo il precedente record del 21 agosto 2011 di 40.5°C. Sempre il 23 agosto è stata inoltre la giornata più calda mai registrata a Milano: la stazione di Brera ha registrato una media di 33°C tra una minima record di 29°C e una massima di 37°C, battendo il precedente record che spettava sempre all’11 agosto 2003. Si aggiungono poi i record assoluti di Savona con 39°C e di Civitavecchia con 37.9°, senza contare i valori eccezionali raggiunti sulle Alpi, con ben 9.2°C registrati alla Capanna Margherita (Monte Rosa, ad una quota di 4550m) e zero termico record da 5300m rilevato in Svizzera (frantumato di 100m il precedente record raggiunto appena un anno fa, nel luglio 2022, di 5200m). Record assoluti che vanno ad aggiungersi a quelli già numerosi raggiunti appena lo scorso luglio al Centrosud come quelli di Olbia (47.4°C), Palermo (47.2°C), Ustica (43°C), Roma Fiumicino (37.3°C), senza contare quelli frantumati su diversi Stati affacciati al Mediterraneo tra cui Spagna, Francia, Marocco e Algeria (su quest’ultimo raggiunti i 50°C). Ad impressionare non sono tanto i picchi di calore in sé, che ci sono stati anche in passato, quanto la rapidità con cui stanno aumentando di frequenza le ondate di calore e la loro intensità, con record su record che vengono spesso frantumati in tempi sempre più ravvicinati, nel giro anche di un solo anno.” – concludono da 3bmeteo.com

25 AGOSTO 2023

Sagrato di Santo Spirito sabato 26 agosto – Costì (Cosimo Ravenni)

Il Mondo in Santo Spirito 2023

Dal 1 Luglio al 16 Settembre sul Sagrato della Basilica di Santo Spirito in Firenze

Rassegna di spettacoli gratuiti ideata e condotta da Bang! Associazione Culturale

in collaborazione per alcuni eventi con le Associazioni “La Nottola di Minerva”, “Febbre e Lancia”, “Ambima”, “Amici di Nicco” e “Ass. Cult. Lucana di Firenze“

SABATO 26 AGOSTO 2023

ore 21.30

Costì (Cosimo Ravenni)

in concerto

ingresso libero

Sabato 26 agosto alle 21.30 il Sagrato della Basilica di Santo Spirito (Piazza Santo Spirito, Firenze; ingresso libero), per “Il Mondo in Santo Spirito”, accoglie Costì, ovvero Cosimo Ravenni musicista fiorentino già noto per la sua attività con il gruppo Street Clerks nel programma televisivo di Alessandro Cattelan. La sua musica ha un sapore vintage, un pop-jazz-soul tra sonorità anni ’70 e ’80. I punti di riferimento di Costì sono: Ivan Graziani, Gianni Togni e Loredana Bertè, ma anche Sergio Caputo, Giorgio Gaber e Nino Buonocore, am anche Prince, Phil Collins, Christopher Cross, gli Yes e i contemporanei Thundercat, Jacob Collier, The 1975, Parcels, Nu Genea. Con questo progetto Costì inaugura la sua personale ricerca musicale, esprimendosi come musicista, cantautore e produttore. Ha da non molto pubblicato il disco d’esordio Masochismo Puro Piacere,nato come sfogo autobiografico; un lavoro surreale in bilico fra leggerezza, autoironia e malinconia. L’album raccoglie infatti canzoni che raccontano le difficili dinamiche delle relazioni umane, amorose e di amicizia in un viaggio di auto-analisi per esplorare la parte più profonda di se stesso.

Musica, eventi,presentazioni di opere letterarie, interviste e reading con personaggi di spicco del mondo culturale e dell’intrattenimento: la piazza, per la terza estate consecutiva, si fa naturale palcoscenico della rassegna di spettacoli gratuiti “Il Mondo in Santo Spirito”, ideata e condotta da Bang! Associazione Culturale in collaborazione per alcuni eventi con le Associazioni “La Nottola di Minerva”, “Febbre e Lancia”, “Ambima”, “Amici di Nicco” e “Ass. Cult. Lucana di Firenze“, accolta nel grande ciclo di eventi dell’Estate Fiorentina 2023. Dopo il successo delle rassegne del 2021 e 2022, torna il collaudato format con una fusione di culture, generi e stili, capace di sviluppare una proposta valida e di grande attrazione per il pubblico. Il programma di eventi è stato stilato con l’obiettivo di offrire a tutti, indipendentemente dall’età, una spettacoli coinvolgenti. Dopo l’esordio con Tricarico, nel corso di luglio, agosto e nella prima metà di settembre una varietà di eventi e spettacoli: dai concerti bandistici (in collaborazione con l’Ass. Ambima) ai numerosi eventi musicali con la presenza di musicisti dalla carriera nazionale e internazionale, come ad esempio Napoleon Murphy Brock, storico musicista di Frank Zappa, o Peppe Voltarelli, più volte vincitore del premio Tenco e fresco di pubblicazione di un nuovo album in studio; il 6 settembre ci sarà Marco Parente, cantautore di spessore legato indissolubilmente alla nostra città. Di grande rilievo poi i reading, talvolta accompagnati da musica, come quello del 22 luglio con Massimo Zamboni, co-fondatore della storica band CCCP, o quello del 15 settembre con Andrea Chimenti, cantautore e scrittore ben noto al grande pubblico. Ci sono poi le interviste-concerto, da quella del 28 luglio ad Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo a quella del 10 settembre a due grandi esponenti del teatro e della comicità fiorentina, ovvero Maria Cassi e Leonardo Brizzi (in passato conosciuti anche come “Aringa e Verdurini”). L’evento del 18 agosto è in memoria di Carlo Monni, attore amatissimo da tutti i fiorentini: per l’occasione ci sarà la sua storica Banda alle Ciance, con un repertorio ricco di poesia e musica popolare. Dal Jazz al Blues, dalla musica cubana a quella orchestrale, dai musicisti fiorentini a quelli di fama internazionale, con il “Il Mondo in Santo Spirito 2023” l’Associazione Bang! è pronta anche quest’anno a dare spettacolo. Piazza Santo Spirito, da sempre simbolo della vita popolare fiorentina, nonché di accoglienza e scambio culturale con i numerosi turisti, sarà nuovamente animata da suoni e colori, dall’entusiasmo e dal divertimento, in maniera sana e in contrasto al degrado e alla cosiddetta “mala-movida”.   

L’inizio degli eventi musicali è alle 21.30, mentre le presentazioni editoriali sono alle 19. L’accesso agli eventi è totalmente libero e gratuito, non sono previsti posti a sedere e/o prenotazioni (lo staff sarà comunque pronto a prendersi cura di persone affette da disabilità e/o altro tipo di importanti problematiche). Per ulteriori informazioni: associazioneculturalebang@gmail.com https://www.facebook.com/associazioneculturalebangSABAT

MERCOLEDÌ 30 AGOSTO 2023

ore 21.30

Stefano Rapicavoli Quartet

in concerto

ingresso libero

Mercoledì 30 agosto alle 21.30 sul Sagrato della Basilica di Santo Spirito (Piazza Santo Spirito, Firenze; ingresso libero), per “Il Mondo in Santo Spirito” concerto diStefano Rapicavoli Quartet, capeggiato da uno dei batteristi più noti del nostro Paese, che collabora fin dai primi anni Ottanta con vari musicisti dell’ambiente jazzistico. Dal 2002 dirige la big band “Sunrise Jazz Orchestra” di Campi Bisenzio, Firenze, ospitando solisti come Roy Paci, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Gianluca Petrella. Nel 2008 ha costituito, col chitarrista e ingegnere del suono Francesco Canavese, il gruppo Elettroswing, quartetto completato dalla cantante Titta Nesti, dal contrabbassista Piero Leveratto.

GIOVEDÌ 31 AGOSTO 2023

ore 21.30

Martinicca Boison

la réunion

ingresso libero

Giovedì 31 agosto alle 21.30 sul Sagrato della Basilica di Santo Spirito (Piazza Santo Spirito, Firenze; ingresso libero), per “Il Mondo in Santo Spirito”, un evento straordinario: dopo l’assaggio allo Stella Rossa Fest di luglio, si potrà assistere al concerto Martinicca Boison, La Réunion. Storico gruppo fiorentino attivo dal 2002 e da subito vincitore di numerosi concorsi. Partecipano a importanti festival come Pistoia Blues e Arezzo Wave, nel 2008 sono ospiti di RAI3 e nello stesso anno esce il loro disco Sovrapensieri con la produzione artistica di Erriquez della Bandabardò. Nel 2013 compiono un tour internazionale e aprono al concerto di Max Pezzali a Firenze durante i festeggiamenti del capodanno 2014. Nel 2023 la band torna a riunirsi in rare e segnalate occasioni per regalare ancora una volta la sua allegria e la sua ritmica coinvolgente. Un concerto imperdibile.

Montecatini Terme. LA “FORZA DELL’ARTE” DI COSSYRO IN COLLEZIONE Mo.C.A.

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La firma di Michele Cossyro Valenza si aggiunge in collezione Mo.C.A. con un olio su tela donato per il progetto “Florilegio Italiano”. L’artista, dalla lunga carriera professionale con ruoli di docenza per Istituti di rilievo nazionale, Maestro Accademico Emerito all’Accademia di Belle Arti di Roma, consulente tecnico per il Ministero delle Finanze, per la Zecca dello Stato e direttore artistico de La Salerniana di Erice, onora dunque il nostro spazio espositivo confermando, al contempo, la forza attiva di Florilegio quale motore e promotore d’Arti e Cultura.

Michele Cossyro Valenza si forma all’Accademia di Belle Arti di Roma dove si approccia alla scultura su insegnamenti di Pericle Fazzini. Gli anni di formazione influenzano anche i primi impegni professionali; all’inizio degli anni Sessanta l’artista esordisce, infatti, nell’alta moda presentando una creazione di gioielli alla sfilata di Luigi Faraoni, nella splendida cornice di Palazzo Pitti a Firenze. Una vetrina, questa, che ha immediatamente portato il giovane artista alla luce dei riflettori a livello nazionale; la successiva vincita del II e del IV concorso per artisti del gioiello di Milano (1969 e 1971) consacra ufficialmente la sua firma sul panorama contemporaneo. Valenza inizia, così, a firmarsi pubblicamente Cossyro.

Ad oggi opere del Maestro corroborano collezioni private e pubbliche di Musei e spazi espositivi italiani e internazionali; istituti di pregio, Accademie di Belle Arti, da Catania a Urbino, da Venezia a L’Aquila e Roma, si sono fregiati del suo nome, per cattedre di docenza e corsi di Decorazione.

L’arte grafica e “metallica” di Cossyro nasce e trae ispirazione dalla luce che dona corpo a falsi piani in vertiginoso bilico; presenze iniziali, ideali, che permeano quadri e sculture dagli esordi alla maturità. L’artista porta avanti, difatti, una ricerca cromo-spaziale, con sperimentazioni di puro Astrattismo e Surrealismo, che applica anche su aspetti reali attinenti al sociale e all’ecologia.

Attraverso una personale rielaborazione delle lezioni accademiche Cossyro propone, dunque, allo spettatore una visione nuova, una lettura più fresca ed anticonformista, della realtà stessa delle cose: l’ambiente e le opere oggettive in esso collocate prendono forma su tela attraverso rielaborazioni colte, dotte, puramente concettuali.

Tali produzioni definite “Astrazioni fenomeniche”, poiché spiegabili solo attraverso il concetto della metafora perfettamente applicabile su di esse, attraggono le attenzioni della critica; emozioni, suggestioni e memorie danno dunque vita ad un’Arte che, vivendo essa stessa per sé stessa, nutrendosi di puro concetto, si sviluppa come fosse una variabile fuori controllo. Nascono, così, quadri speculari e quadri specchianti dove campiture dipinte si alternano a parti ricoperte da specchi; cicli pittorici denominati “Narciso”, “La Follia della Pittura”, “Derivazioni Stellari” e “Nasse” composti di opere aniconiche animate da scomposizioni, frantumazioni e inganni percettivi.

Parimenti alla produzione su tela Cossyro si dedica anche alla modellazione della materia che si origina da riflessioni concettuali e dalla bidimensionalità segnica; il segno, embrione del volume, fa sì che l’opera, nel nascere e per nascere, divenga oggetto in costante metamorfosi, sbocciando in meravigliosa e forte tridimensionalità.

In foto: Internet, 1998, olio su tela e rete vegetale, cm 150×173×129×183

Sartoni Alessandro

Fondazione In Between Art Film | Floating Cinema – Unknown Waters | Venice Lagoon

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FILM
 Floating Cinema – Unknown WatersVenice Lagoon
Fondazione In Between Art Film è lieta di annunciare la rinnovata partecipazione e il proprio sostegno a Floating Cinema – Unknown Waters, il festival di cinema all’aperto che torna a Venezia dal 25 agosto al 10 settembre 2023.
 
In questa occasione, la Fondazione promuoverà un focus sull’artista italo-tedesca Rosa Barba (1972) attraverso la presentazione di due sue opere Subconscious Society, a Feature (2014) e Inside the Outset: Evoking a Space of Passage (2021), quest’ultima recentemente entrata nella collezione della Fondazione.
 
Giunta al quarto anno, la collaborazione con Floating Cinema – Unknown Waters conferma l’impegno costante della Fondazione a promuovere la cultura delle immagini in movimento e il desiderio di contribuire alla vita culturale della città di Venezia. Nel 2022, questo impegno ha portato la Fondazione a organizzare, in concomitanza con la Biennale Arte 2022, la mostra collettiva Penumbra e il ricco programma di incontri pubblici che l’ha accompagnata nel corso dei sette mesi di durata. Nel 2024, la Fondazione tornerà a Venezia per inaugurare una nuova grande mostra con opere e installazioni filmiche, anch’esse commissionate e prodotte in occasione della Biennale Arte 2024.
 
Floating Cinema – Unknown Waters è un progetto ideato da Edoardo Aruta e Paolo Rosso, presentato da Microclima e co-curato da Alessandra Messalì, in collaborazione con Ocean Space/TBA21-Academy, Pentagram Stiftung, Palazzo Grassi – Punta della Dogana – Pinault Collection, Fondazione In Between Art Film, Uzbekistan Art and Culture Development Foundation, Combo e Cifra.
 
L’evento prevede una serie di proiezioni, performance e presentazioni su una piattaforma galleggiante situata nelle acque dietro l’isola della Giudecca, alla fine del Rio de Sant’Eufemia. Il pubblico potrà accedere e assistere al programma sia dalle proprie imbarcazioni sia da una piattaforma galleggiante progettata per accogliere gli spettatori che non hanno accesso a una barca.
 
La quarta edizione del festival indagherà temi quali l’abitare, il rapporto tra umano e non umano e l’impatto antropico sugli ecosistemi. In una linea di continuità rispetto al rapporto con l’altro e l’ignoto, diversi autori esploreranno il sovrumano e l’oltre.
 
Il programma completo è disponibile www.cinemagalleggiante.it 
Stampa italiana:
Lara Facco P&C

 

Memoria: Mazzeo, a Massarella si consolida patto per memoria tra istituzioni e cittadini

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Il presidente del Consiglio regionale ha preso parte alla commemorazione che si è tenuta ieri mercoledì 23 agosto nel 79esimo anniversario dell’eccidio nazista che costò la vita a 174 persone

di Ufficio Stampa CRT

Firenze – “In un tempo in cui i testimoni di quelle terribili nefandezze non ci sono più, è compito delle istituzioni diventare ‘amplificatori di memoria’. La Toscana è da sempre terra che ha saputo fare scelte coraggiose”. Con queste parole, il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, ha portato la voce dell’Assemblea legislativa alla manifestazione unitaria che si è tenuta ieri, mercoledì 23 agosto, a Massarella per ricordare le 174 vittime della strage nazista. “Anche qui, a Massarella – ha proseguito Mazzeo –, voglio riaffermare l’esigenza di consolidare quel patto tra istituzioni e cittadini verso l’impegno quotidiano nella memoria”. Il presidente ha ringraziato “Fucecchio e le amministrazioni comunali, tutti i sindaci dei Comuni del Padule e la console tedesca Susanne Welter per la presenza e le sue parole” e ha rivolto un ringraziamento particolare anche ad Anpi, Aned e a “tutte le associazioni, ai familiari delle vittime per l’impegno costante nel coltivare i valori della nostra Resistenza. Grazie anche alle attrici e agli attori diretti da Firenza Guidi, che hanno messo in scena uno spettacolo toccante”.

Il presidente del Consiglio regionale ha particolarmente apprezzato la partecipazione che ha segnato la commemorazione del 79° anniversario dell’eccidio del Padule di Fucecchio, la terribile strage nazista del 23 agosto 1944, quando l’esercito tedesco in ritirata pianificò e realizzò il massacro di 174 civili inermi, in gran parte donne, bambini e anziani, nel territorio dell’area palustre tra le province di Firenze e Pistoia, compreso tra i comuni di Cerreto Guidi, Fucecchio, Larciano, Monsummano Terme e Ponte Buggianese. Una lunga scia di sangue, dalla vittima più giovane, la piccola Maria Malucchi di appena 4 mesi, alla più anziana, Carmela Arinci di 94 anni. La barbarie che si abbatté all’alba di quel giorno è stata riportata alla memoria dallo spettacolo ‘Diciassette proiettili la trafissero nel petto’, ideato e diretto dalla regista Firenza Guidi e realizzato dagli attori della compagnia Elan Frantoio. Lo spettacolo è stato solo una parte della commemorazione che quest’anno è stata organizzata dal Comune di Fucecchio, nella frazione di Massarella, tra piazza 7 Martiri e il Parco della Rimembranza. Dopo la messa nella Pieve di Santa Maria, officiata dal vescovo di Pescia, Monsignor Roberto Filippini.

La deposizione delle corone alla stele del Parco della Rimembranza (realizzato nel 2015 con il contributo della Germania) è avvenuta alla presenza delle massime istituzioni regionali e locali, con il presidente Mazzeo a fianco del presidente della Toscana Eugenio Giani, del sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli; della console tedesca Susanne Welter; delle sindache di Cerreto Guidi, Simona Rossetti; di Larciano, Lisa Amidei; di Monsummano Terme, Simona De Caro; del sindaco di Ponte Buggianese, Nicola Tesi.

“Quello che avvenne in queste campagne 79 anni fa non fu una battaglia tra soldati”, ha ricordato il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli. “Qui accadde qualcosa di disumano: una violenza cieca che non risparmiò nessuno e che vide madri uccise davanti ai propri figli, bambini e anziani eliminati con un colpo di fucile. Una strage che per decenni è rimasta senza colpevoli e che solo dal 2005, grazie alle sentenze del procuratore generale Marco De Paolis, ha visto mettere nero su bianco nomi e cognomi dei responsabili”.

Con la collaborazione dell’Ufficio stampa del Comune di Fucecchio

La galleria fotografica

Un festival per otto comuni delle Terre Tagliamento, dove il paesaggio è protagonista

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Dal 19 al 24 settembre, tra gli otto comuni delle “Terre Tagliamento”
una settimana di eventi ed escursioni

Un festival per otto comuni delle Terre Tagliamento,
dove il paesaggio è protagonista

Incontri, spettacoli ed escursioni per unire e scoprire i borghi dei Tagliamento, dai centri abitati alle attrazioni immerse nella campagna e nell’area fluviale

San Vito al Tagliamento (PN), 24 agosto 2023

Un festival che “saltella” come un anfibio tra le rive e i borghi del Tagliamento grazie ad un programma diffuso di attività e di eventi. Dal 19 al 24 settembre si inaugura la prima edizione di Terre Tagliamento Festival, uno dei progetti nati dalla sinergia degli otto comuni della provincia di Pordenone (Casarsa della Delizia, Cordovado, Morsano al Tagliamento, San Giorgio della Richinvelda, San Martino al Tagliamento, San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena, Valvasone Arzene) che hanno intrapreso un percorso di aggregazione territoriale rivolto alla promozione delle “Terre Tagliamento” come destinazione turistica anche attraverso la pubblicazione di una guida e la realizzazione di una serie di laboratori nei quali sono stati coinvolti i bambini e le bambine dei centri estivi e le biblioteche.

Il programma del Festival prevede una settimana di eventi e attività che inviteranno  il pubblico in luoghi suggestivi e significativi per la storia e la tradizione locale, quali l’ex Polveriera di Casarsa della Delizia o la Fornace di San Paolo di Morsano al Tagliamento, coinvolgeranno centri di lavoro e di innovazione come il centro di ricerca dei Vivai di Rauscedo, ma toccheranno anche centri storici come San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena, il castello di Valvasone Arzene e non mancheranno di far scoprire la natura e i paesaggi di San Martino, di Cordovado e di alcune frazioni del Tagliamento.

La formula è quella che combina escursioni a piedi e in bici rivolte alla scoperta del territorio con un ricco programma culturale fatto di spettacoli e di incontri con gli autori. Interverranno artisti e personalità del mondo culturale e teatrale friulano come lo scrittore Angelo Floramo, l’attrice Marta Riservato, la musicista Elsa Martin e le compagnie di Circo all’inCirca e L’amalgama, ma anche proposte da fuori regione: lo spettacolo di David Riondino che canta il “Medioevo” del Boccaccio proprio nella piazza che ospita l’Abbazia di Sesto al Reghena e l’umorismo caustico ed elegante di Arianna Porcelli Safonov che racconta la nostra contemporaneità.

Appuntamento dunque non solo con gli autori ma anche con i luoghi e le persone del Tagliamento, le cui storie faranno parte dello spettacolo Lost in Macondo e di un documentario realizzati durante la residenza artistica della compagnia friulana L’Amalgama.

Tutti gli eventi sono a partecipazione gratuita, ma richiedono l’iscrizione online. Per il programma completo: www.terretagliamento.it/festival/

VIDEO TEASER TERRE TAGLIAMENTO FESTIVAL

“Terre Tagliamento” rappresenta un ambizioso progetto che mette insieme gli otto comuni del “sanvitese” al fine di promuovere al meglio, con strategia e visione, l’intero territorio. Oltre alla realizzazione della guida e di diverse attività nei nostri centri estivi e biblioteche, si è inteso organizzare il “Terre Tagliamento Festival”, un evento che vuole far conoscere la straordinaria storia del nostro territorio, le peculiarità, le tradizioni, il grande patrimonio storico, artistico ed umano. Tutto ciò si è reso possibile grazie alla forza e alla determinazione degli otto sindaci che, insieme ai propri funzionari, hanno portato avanti un progetto complesso di promozione turistica che permette di uscire dai propri confini con una prospettiva d’insieme, omogenea e, crediamo, più affascinante. Un grande ringraziamento va a Ciclica ed a Cervelli in Azione per il supporto, la capacità organizzativa e la professionalità dei propri collaboratori.” Alberto Bernava – Sindaco di San Vito al Tagliamento.

Vernio. Opere PNRR stralciate, allarme del sindaco Morganti.

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Vernio, a rischio opere (molte già realizzate) per quasi 

tre milioni di euro stralciate dai finanziamenti PNRR

Morganti: “Ad oggi silenzio dal Governo su alternative di finanziamento”

Vernio, 24 agosto 2023 – Ammonta a quasi 3 milioni di euro la cifra complessiva di finanziamenti per interventi nel Comune di Vernio, in buona parte già conclusi, che al momento risultano stralciati dai fondi PNRR. Il sindaco di Vernio Giovanni Morganti, preoccupato come quasi tutti i sindaci d’Italia, lancia l’allarme sul silenzio del Governo che fino ad oggi non ha fornito risposte ai Comuni su linee alternative di finanziamento.

Non abbiamo garanzie ufficiali sul rifinanziamento delle opere che nel caso di Vernio comprendono ad esempio la fase zero del primo lotto del ripristino del lago Fiorenzo a Montepiano, il parcheggio di piazza Primo Maggio, la messa in sicurezza dei ponti di Terrigoli, Serilli e della Stazione – sottolinea Morganti – Oltretutto nella maggior parte dei casi le opere sono già terminate e quelle che restano saranno completate entro la fine del 2024, con largo anticipo rispetto alla scadenza del 2026”.

Il Governo insomma tace e anche l’onorevole Erica Mazzetti, che il sindaco ringrazia per l’interessamento, ha risposto rassicurando, ma senza nulla di ufficiale dagli uffici governativi.

Alla preoccupazione per i finanziamenti si aggiunge poi l’affanno per la gestione della mole di lavoro straordinario richiesta dalle complesse procedure. “La normativa del PNRR non agevola certo i Comuni di medie dimensioni come Vernio, che devono comunque garantire i servizi ordinari senza la possibilità di personale aggiuntivo – aggiunge Morganti – Ai piccoli Comuni, sotto i 5.000 abitanti, è garantita la possibilità di assumere, ma quelli delle dimensioni di Vernio possono integrare solo professionalità non presenti all’interno dell’amministrazione. In realtà ci servono amministrativi per portare a termine le complicatissime rendicontazioni del PNRR”. Insomma, è necessaria una semplificazione delle procedure richieste ai Comuni.

Ma vediamo quali sono i progetti nel dettaglio: come si è già accennato la prima fase, lotto zero, della ricostituzione della traversa del lago Fiorenzo a Montepiano, i lavori sono stati consegnati a marzo 2023, per un valore 1 milione e 180 mila euro (900 mila finanziamento PNRR + altri fondi); la messa in sicurezza del ponte di Serilli, in fase di completamento, che vale 135 mila euro (90mila finanziamento PNRR + altri fondi) e quella completata e del ponte della Stazione per 90 mila euro (60 mila PNRR + fondi Comune di Vernio). Lungo l’elenco delle opere già concluse e collaudate: l’adeguamento funzionale del parcheggio in piazza 1° Maggio, che vale 150 mila euro tutti fondi PNRR, la messa in sicurezza del ponte di Terrigoli con 114 mila euro di costo, di cui 90 mila finanziamento PNRR + altri fondi, l’efficientamento energetico della scuola Armellini e della sede provvisoria dell’ICS Pertini di Ceraio con 140 mila euro di finanziamento PNRR, quello dell’impianto elettrico di cimitero di Mercatale con installazione di impianto fotovoltaico per 70 mila euro e della rete di illuminazione pubblica per altri 70 mila euro. Conclusa e collaudata anche la messa in sicurezza dei tracciati stradali montani di via di Luciana con 62mila euro di cui 50 mila PNRR + fondi del Comune di Vernio. Entro il 2023 partono infine altri progetti di efficientamento energetico per 70 mila euro, 730 mila euro di interventi per la messa in sicurezza stradale e 180 mila per il cimitero di Cavarzano.

Caterina Fanfani

Moira Pierozzi 

MOTOTEMATICA, Motorcycle Film Festival: selezionate le opere della V edizione

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MotoTematicaMotorcycle Film Festival Selezionati i 15 partecipanti alla 5° edizioneLe proiezioni alla Casa del Cinema il 7 e l’8 ottobre
Si sono chiuse le selezioni delle opere candidate alla prossima edizione di Mototematica, il festival cinematografico dedicato al mondo della motocicletta in programma il 7 e 8 ottobre p.v. alla Casa del Cinema di Roma. Quindici i lavori prescelti, tra cortometraggi e lungometraggi – sia documentari che opere di finzione – che provengono da diverse parti del mondo. In concorso verranno proiettati  The ICECAKE di Manoj Mauryaa (India), The Antique Motorcycle di Stephen Marino (Stati Uniti), Day 9th of 13 days ride in Rajasthan and Gujarat, India in 2023 di Aigars Liepins (Lettonia), The Ultimate Mongolian Expedition di Antoine Janssens (Svizzera), Bad Dog di Erin Malfi (Stati Uniti), Scintille di Alessio Zoni, Elena Monti, Giulia Trabucchi (Italia), Boogeyman and Bucephalus in Iraqi Kurdistan di Francesco Loreti (Italia), Aymen – Don’t think, just do it! di Aarif Laljee, Michael Morris (Gran Bretagna), Lone Wolf di Giovanni Montagnana (Italia), Only Fire di Neel Kumar (Emirati Arabi), Motorcycle Stories “Sardegna storie di un’isola” di Fabrizio Nacciareti, Alessandro Toscano (Italia), !PRONTO! (ITA) di Veen Viscal, Onward di Gabriel Davini (Brasile), On Any Other Sunday di Shaun Fenton (Gran Bretagna), Cafe Racer di Harrison Houde (Canada). “Come sempre – afferma la direttrice artistica Benedetta Zaccherini – tantissimo materiale è arrivato da ogni parte del mondo e come sempre la selezione è stata difficile, soprattutto per l’alta qualità dei progetti presentati. Siamo orgogliosi di poter essere arrivati alla 5° edizione del nostro festival registrando anche un crescente numero di nazioni coinvolte, segno che la tematica delle due ruote e il cinema sono un connubio molto apprezzato. Per questo vogliamo farci conoscere a un pubblico sempre più ampio offrendo opere in anteprima gratuitamente a tutti e utilizzando la magia del grande schermo che solo una sala cinematografica può regalare”.
Sito ufficiale: https://www.mototematica.com/Infoline: mototematicafilm@gmail.com Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

A San Galgano (SI) torna il musical

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Il prossimo giovedì 31 agosto alle ore 21.00, nel suggestivo tempio a cielo aperto, si recita la commedia musicale inedita di Clara Cosci

A San Galgano (Siena) torna il musical: in scena le atmosfere orientali e divertenti de “L’usignolo d’oro”

Un cast con più di 30 cantanti, attori e ballerini, accompagna il pubblico a tempo di musica in un Oriente tutto da ridere

Nell’Abbazia di San Galgano (Siena) torna il musical. Giovedì 31 agosto alle ore 21.00 va in scena “L’usignolo d’oro”, commedia orientale in atto unico, scritta e diretta da Clara Cosci.

Grazie alla collaborazione con il Comune di Chiusdino, l’Associazione Accademia di Canto Moderno di Siena torna nel meraviglioso tempio a cielo aperto, per proporre un lavoro originale che, questa volta, trascina il pubblico in un Oriente misterioso e divertente.

Qui, alla corte di un’insolita bizzosa imperatrice, si muovono personaggi ironici e fantasiosi che, nei loro costumi originali, danno vita a una vicenda che vede protagonista un prezioso e rarissimo usignolo d’oro.

Tra un colpo di scena e l’altro, una galleria di personaggi buffi e curiosi mette in evidenza pregi e debolezze dell’essere umano e non mancano occasioni di riflessione.

Un susseguirsi di emozioni che avranno come colonna sonora alcuni dei brani più popolari degli anni ’60.

L’usignolo d’oro”, è il quindicesimo lavoro teatrale inedito dell’Associazione Accademia di Canto Moderno.

L’ingresso è libero. I posti sono riservati. Per prenotazioni e informazioni www.accademiadicantomoderno.it; Tel. 388.6519272

Ufficio stampa: Sonia Corsi

Fondazione Alberto Peruzzo | ONIRICA, 2023 – opera audiovisiva di fuse* |

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ONIRICA, 2023 venerdì 15 settembre 2023 | press preview e opening Nella navata dell’ex chiesa di Sant’Agnese di Padovala Fondazione Alberto Peruzzo presenta un’installazione audiovisiva di fuse*che rielabora in suono e immagini le testimonianze oniriche delleBanche dei Sogni delle Università di Bologna e Santa Cruz California 16 settembre – 15 ottobre 2023 Fondazione Alberto PeruzzoNuova Sant’Agnese, via Dante Alighieri, 63 – Padovawww.fondazionealbertoperuzzo.it | @fondazionealbertoperuzzo  Fondazione Alberto Peruzzo riapre dopo l’estate la sede espositiva dell’ex Chiesa di Sant’Agnese a Padova con una mostra che vede protagonista fuse*, studio artistico multidisciplinare che fonda la sua ricerca estetica sull’uso espressivo di tecnologie digitali, con l’obiettivo di interpretare la complessità dei fenomeni umani, sociali e naturali. Fulcro della mostra, l’opera audiovisiva Onirica, 2023 che esplora la dimensione dei sogni, interpretando la capacità creativa della mente umana durante il sonno. L’installazione abiterà l’intera navata dell’ex chiesa attraverso un sistema di proiezioni e audio diffusi: un’esperienza immersiva e polifonica che, grazie all’utilizzo di algoritmi di apprendimento automatico capaci di tradurre in immagini contenuti testuali, riunisce le visioni notturne in un flusso continuo di immagini in movimento, mettendo in luce riflessioni inedite sul rapporto tra essere umano e macchina, tra strumento e creatore.Grazie alla collaborazione con le Banche dei Sogni dell’Università di Bologna e dell’Università della California Santa Cruz, è nata la possibilità di trasformare i dati in elementi narrativi, i racconti in visioni, elaborando un progetto che mette in relazione metodo scientifico e fluidità creativa dell’attività onirica. Il sistema alla base di Onirica traduce il racconto dei sogni in una serie di allucinazioni che confluiscono una nell’altra e che danno vita ai personaggi, agli oggetti e ai passaggi descritti. Questo continuo flusso sintetico di coscienza trova la propria estetica finale grazie alla stretta collaborazione tra essere umano e intelligenza artificiale generativa: mentre la macchina propone infinite traduzioni dei racconti in immagini e voci, tutte le scelte estetiche e di significato rimangono in mano all’artista. La tecnologia assume quindi il ruolo di assistente creativo che interpreta indicazioni registiche proponendo possibili idee e soluzioni, in una relazione paragonabile a quella che si sviluppa all’interno di una troupe cinematografica composta, in questo caso, da esseri umani e macchine intelligenti.Il progetto fornisce, quindi, elementi molto attuali di riflessione sulle modalità di collaborazione tra uomo creativo e intelligenza artificiale, in un’ottica sinergica e non sostitutiva, in un ambito molto “umano” e difficilmente incasellabile come quello della narrazione dei sogni.
Fondato nel 2007, fuse* è uno studio artistico multidisciplinare con sede a Campogalliano (Modena) che indaga le possibilità espressive delle tecnologie digitali, con l’obiettivo di interpretare la complessità dei fenomeni umani, sociali e naturali. Fin dalle sue origini, la ricerca si concentra sulla creazione di installazioni e performance multimediali, realizzate con l’intento di esplorare i confini tra le diverse discipline alla ricerca di nuove connessioni tra luce, spazio, suono e movimento. Diretto dai fondatori Luca Camellini e Mattia Carretti, lo studio si è evoluto negli anni e oggi affronta la creazione di nuovi progetti con un approccio sempre più olistico, affidandosi a un modus operandi che valorizza la pura sperimentazione e la creatività collettiva. L’intento è quello di creare opere che possano ispirare, sospendere l’ordinario e stimolare il pensiero, la sensibilità e l’immaginazione.fuse* ha sempre legato il proprio sviluppo a quello della comunità in cui opera, sostenendo, promuovendo e ideando progetti che mirano a diffondere cultura e conoscenza. Con questo intento, dal 2016 co-produce il festival di musica elettronica e arti digitali NODE. Nel corso degli anni, fuse* ha presentato le sue opere e produzioni a livello internazionale in istituzioni e festival d’arte tra cui Mutek, TodaysArt, Sónar, Artechouse, National Museum of China, STRP Biennial, RomaEuropa, Kikk, Scopitone, Inota, Hong Kong Design Institute, National Centre for the Performing Arts of China, Marignana Arte, CUBO, Videocittà e Palazzo Cipolla.  Onirica, 2023Opera audiovisiva di fuse*dal 16 settembre al 15 ottobre 2023martedì – domenica, dalle 17.00 alle 23.00INGRESSO LIBERO (su prenotazione)  Crediti immagini: fuse*
UFFICIO STAMPA
Lara Facco 

Aphorismos il nuovo spettacolo di Federico Barsanti al Mosaica domenica ore 21,00

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a Lido di Camaiore
prima data toscana domenica 27 agosto ore 21,00
Centro Culturale Mosaica

Dopo il successo riscosso in Sicilia dove ha debuttato in prima nazionale al Tindari SwitchFest nella meravigliosa cornice del Teatro Greco Antico, Aphorismos  arriva in Versilia.

Aphorismos  (Indagine Poetica in quadri onirici nell’alto mare aperto) è il titolo del nuovo coinvolgente spettacolo di Federico Barsanti che sarà in scena domenica 27 agosto alle 21,00 al Mosaica di Lido di Camaiore.

“Siamo felicissimi di presentare questo spettacolo-esperienza al Mosaica; – dichiara Barsanti- un’occasione per congiungerci festosamente, dopo un viaggio incredibile in Sicilia, al nostro pubblico toscano e per dare il via alla nuova stagione 2023-24. La bellezza di questa esperienza -aggiunge- vissuta tutti insieme in Sicilia ci ha emozionato e toccato profondamente e vogliamo condividerla col pubblico che verrà domenica. Sarà una Festa!. L’ospitalità del TindariiwitchFestival con il suo Direttore Artistico Stefano Molica e le varie amministrazioni, è stata toccante e il tanto pubblico accorso al Teatro Antico di Tindari ha apprezzato molto lo spettacolo: è successo anche che alcuni spettatori il giorno seguente ci fermavano in spiaggia per condividere domande ed entusiasmo per quanto visto”.

Lo spettacolo poetico ci porterà a riflettere su quanto sia fugace la nostra esistenza. Nel mezzo della tecnologia imperante ci invita ad indagare l’apparente effimero del nostro quotidiano scoprendo che l’aforisma può salvarci, per un attimo. Che è meglio di niente!

In scena:  Giulia Biasci, Pietro Coluccini, Steven Domenici, Beatrice Granaiola, Eva Verona, Gabriel Dos Santos, Kenza Hadjer, Massimiliano Babboni, Nicole Domenici  Ilaria Palmerini, Sara Condemi.

Per info e prenotazioni: Centro Culturale Mosaica 0584/67139 eventi@centromosaica.it

I corsi di recitazione del Piccolo Teatro Sperimentale riprenderanno dal 18 settembre; corsi per bambini, ragazzi e ragazze, adulti, in varie località di tutta la Versilia. 

www.piccoloteatrosperimentale.com

Elena Torre