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LA NOTTE DELLE CANDELE DI VALLERANO sabato 26 agosto: tema “Madre Terra”. Il programma

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Centomila lumi tornano a far risplendere LA NOTTE DELLE CANDELE DI VALLERANO Sabato 26 agosto 2023Dalle 18:00 a notte inoltrata Tema della XVesima edizione: MADRE TERRA Centro storico di Vallerano (VT) Biglietti in vendita sul circuito i-ticket.it Prezzi: € 7,00 (intero), € 5,00 (ridotto)Ingresso gratuito per bambini fino a 4 anni
Il tributo alla Madre Terra con le scenografie di 100000 candele che illuminano un intero borgo medievale: questo il tema e la cornice naturale della XV edizione de LA NOTTE DELLE CANDELE DI VALLERANO, la celebre manifestazione in programma ogni anno l’ultimo sabato di agosto nel cuore della Tuscia Viterbese. Sabato 26 agosto, dopo tre anni di assenza dovuta al fermo pandemico, torna l’evento più romantico dell’anno che accoglierà migliaia di visitatori da ogni parte d’Italia.Oltre al suggestivo allestimento composto in ogni angolo del paese direttamente dai suoi abitanti, si potranno ammirare, dalle prime stelle della sera fino a notte inoltrata, una serie di esibizioni continue – tra teatro, arte e musica – in ogni scorcio, piazza, scalinata, cortile del centro storico. La compagnia teatrale Tetraedro presenterà “Pachamama – Le Voci Della Terra”, una performance di teatro danza, in omaggio alla Terra, caratterizzata da coreografie ben congeniate, costumi incredibili e danzatori eccezionali: “il culto della Pachamama è un modo antico e quantomai attuale per ricordarci quanto l’uomo sia parte integrante della natura e dei suoi cicli. Rispettare la natura significa anche rispettare noi stessi. Nei singoli riti a lei dedicati ritroviamo l’amore per la Terra e per le persone che la abitano”. L’energia positiva e l’amore del Boots Reggae saranno espressi dal DJ Guerrino, in un mix tra classici iconici e nuove tracce incalzanti con un ritmo contagioso e una melodia avvolgente. In esclusiva per la Notte delle Candele, Federico Paris  creerà “Lucisi”, una nuova installazione composta da decine di teste sorridenti in terracotta, con all’interno delle candele che illuminano questi sorrisi, inspirati a quelli della scultura greca e etrusca arcaica, in un effetto impattivo/sentimentale al limite dell’inquietante, come spesso accade nella poetica dell’artista. Le teste saranno in vendita alla fine della manifestazione La musichetta di Stromberg proporrà una selezione musicale insensata e divertente, un “Toga party” selvaggio dove Little Tony incontra Aretha Franklin, Sam Cooke balla con Loredana Bertè mentre i Madness insieme agli Wham si ubriacano al bar… Giocoleria, balloon artist, fuoco, clown, magia, per far della vita un sogno e di un sogno la realtà saranno i presupposti della performance circense di Karakasciò, tra gli hacker più pericolosi nel cyberspazio che ristabilisce l’ordine con la fantasia: il circo con cui viaggia per il mondo da 14 anni è chiuso tutto in una valigia! Per i bambini e famiglie è in arrivo il Cocchiere dei Sogni, capace di realizzare sogni ad occhi aperti attraverso mille bolle di sapone giganti e tanta magia comica: uno Show davvero per tutti, soprattutto per chi ha parecchi Desideri! Dal buio di un’antica cantina, prenderanno vita i “Monologhi di una notte d’estate”, portatori di emozioni e incanto: sono testi tratti dai classici della prosa, della poesia e dal cinema interpretati dagli allievi della scuola di teatro del teatro San Leonardo di Viterbo. Dalla musica classica al jazz fino alla musica etnica, il New Time Sax Quartet, formato da giovani musicisti con già all’attivo numerose partecipazioni in festival e rassegne italiane, trasmetterà la propria energia e feeling musicale con un repertorio molto diversificato. Di musica rock invece si contaminerà il borgo con le note dei Radio Marlene, un gruppo che prende il nome da un emittente radio che trasmetteva a fine anni Ottanta a Vignanello. Le loro sono sonorità che ricordano gli anni Settanta e affondano le proprie radici nel rock ‘n’ roll, senza tralasciare mai una chiara linea melodica: un live davvero coinvolgente, con un suono compatto e ricco di energia. Talento, passione, creatività saranno alla base del “Trio d’autore” guidato dal carismatico Maestro Stefano Gianvincenzi, e formato da Max Romagnolo,Vittorio LongobardiSimone BraviEnrico GalassiLorenzo PanicciaPierpaolo Bonelli e Alessandro Salcini. Una formazione che porta avanti l’ardente missione di reinterpretare le celebri canzoni dei cantautori che hanno segnato la storia della musica italiana in una chiave di folk popolare, con una vena moderna e un tocco di reggaeton. Gli Incipriati, una compagnia di teatranti, clown, uomini forzuti e funamboli, saranno gli interpreti di “Circo Verità – La Rivelazione Di Madre Terra”, in cui finzione e realtà, amaro realismo e sogno, fanno da sfondo ad un drammatico triangolo amoroso che lascerà il pubblico con il fiato sospeso. Spazio alla poesia musicale con i Chorobodó, che alterneranno repertori di musica brasiliana a brano di cantautorato, musica popolare toscana e qualche composizione di liscio. Un gruppo che deriva il proprio nome da “robod”,quella sensazione che hanno certi rari musicisti che si trovano a scegliere se suonare Choro (la musica strumentale brasiliana), Forr (o Forrobod, la musica rurale del nordest del Brasile) o Frevo (la musica del Carnevale di Olinda, Pernambuco, ancora Brasile). A Vallerano sarà in arrivo una locomotiva che sbuffa in tutta la sua potenza:  Le Sound De La Gare, composto da due capotreno, Betto e Ludo, faranno percorrere un viaggio unico tra i solchi dei vinili scegliendo tra il migliore funk, soul e disco degli anni 70 e 80. I giovani talentuosi musicisti del gruppo Orchestralunata proporranno il progetto I Custodi Della Città Sospesa, un viaggio alla scoperta del segreto musicale nei meandri della terra, una storia avvolgente per chi ama sognare che comprenderà anche la Ninna Nanna dei Calanchi, il loro ultimo lavoro musicale dal suono assolutamente inconfondibile. Il Quartetto D’archi Musa, quattro giovanissimi musicisti dal suono intenso, brillante ed espressivo dei loro archi, accompagneranno il pubblico tra le vie di Vallerano con i brani più celebri della musica classica e cinematografica, italiana e internazionale. In mostra, tra i vicoli illuminati dalle candele, ci saranno anche illustrazioni ed opere degli ex studenti del Liceo Artistico “Midossi” di Vignanello. Trattasi di un’esposizione di opere di arte contemporanea che accosta diversi percorsi formativi, professionali e artistici intrapresi da futuri illustratori, fumettisti o creatori di videogiochi nell’ambito della Comunicazione per Immagini. Dedicato ai giovani, giovanissimi ed a quelli che continuano a sentirsi giovani sarà l’atmosfera creata dal Consiglio Giovani Vallerano che, ispirandosi ai Tropici, trasformeranno Piazza Padella in una cornice suggestiva unica, con colori, musica, ghirlande di fiori e cocktails. Un’istallazione richiede una visione. Questa è Battiti di luce dello scultore e pittore Jan Incoronato. Questa volta Jan si è lasciato ispirare dalla preziosità della luce delle candele. ll percorso creativo di Jan Incoronato parte dal suo avvicinamento alla dimensione più profonda della Natura alla quale si lega indissolubilmente fin dai primi anni di vita trascorsi nel suo paese di origine, ricco di boschi e Natura selvaggia. È in essa che prevalentemente si immerge alla ricerca di un contatto intenso e puro, di una dimensione dello spirito non contaminata e di una intimità autentica generatrice di ancestrali emozioni. Infine, la Banda Musicale G. M. Nanino di Vallerano sarà in concerto in una versione speciale, a lume di candela, appositamente preparata per questo evento magico ed inimitabile. Ogni momento vissuto sarà sicuramente oggetto di uno scatto fotografico: a tale proposito ritorna il concorso fotografico aperto indistintamente a tutti e quest’anno a tema “Madre Terra”. Per partecipare al Contest basta scattare – con uno smartphone o un apparecchio fotografico di qualunque tipo – alcune immagini di impatto della Notte delle Candele, sceglierne fino ad un massimo di tre ed inviarle, con i propri dati (nome e cognome, indirizzo, telefono, email) tramite mail all’indirizzo contest@ilvivaiodelleimmagini.it La giuria, composta dagli organizzatori della Notte delle Candele e dal Direttivo dell’Associazione Culturale Il Vivaio delle Immagini, si riunirà nei giorni immediatamente successivi alla manifestazione per scegliere l’opera vincitrice, che vincerà un premio di 100 euro, e la seconda migliore, a cui andrà la Menzione Speciale della Giuria. La mappa con i percorsi e gli eventi in corso alla Notte delle Candele sono disponibili sul sito ufficiale https://www.nottedellecandele.eu/
Infoline:+39 338 8358540 – +39 379 2780186 – notte.candele@gmail.com
Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

“TRENTINO SPETTACOLO E MUSICA” alla TRENTINO MUSIC ARENA. Note organizzative per la prima giornata di workshop e live al via da domani

DA MERCOLEDÌ 23 A SABATO 26 AGOSTOALLA TRENTINO MUSIC ARENA“TRENTINO SPETTACOLO E MUSICA”NOTE ORGANIZZATIVE EPRIMA GIORNATA DI LIVE E WORKSHOP

Riapre la Trentino Music Arena da mercoledì 23 a sabato 26 agosto per la prima edizione del “Trentino Spettacolo e Musica”, il Festival dedicato al mondo della musica e dello spettacolo con concerti, workshop di approfondimento, incontri tematici. Il festival aprirà i cancelli mercoledì alle 18.00 con i workshop che si terranno in un’area appositamente attrezzata, poi, a seguire, nel grande palco dedicato alla musica, live  fino alle ore 24.00. Prezzi biglietti di mercoledì e giovedì 7,50 euro; venerdì e sabato 10 euro. Prevendite aperte, info su www.trentinospettacolomusica.it  e sulle pagine social di @trentinospettacolomusica. Ad organizzare la manifestazione: EDG Spettacoli con la partecipazione di Centro Servizi culturali Santa Chiara, Trentino Marketing, Trentino Eventi.

INDICAZIONI STAMPA
Per gli accrediti stampa si chiede di mandare una mail a edgtrento@gmail.com indicando testata, nome e cognome del giornalista/fotografo/operatore. Le auto potranno essere parcheggiate nel park riservato all’ingresso principale. In biglietteria sarà consegnato il PASS STAMPA non valido per il back stage. Per gli operatori sarà possibile riprendere le prime tre canzoni di ciascun artista. L’ufficio stampa metterà a disposizione a partire dalla mattina successiva coperture e interviste della serata precedente.

NOTE ORGANIZZATIVE
Info e biglietti su https://trentinospettacolomusica.it/. Tutti i minori fino ai 16 anni compiuti potranno assistere allo spettacolo, se accompagnati da un soggetto maggiorenne, in rapporto di un adulto ogni due minori. 





IL PROGRAMMA DELLA PRIMA GIORNATA



MERCOLEDI 23 AGOSTO
Si partirà alle 18.00 con i workshop nell’area dedicata
“COMUNICAZIONE SOCIAL” con il guru della comunicazione Willy Vecchiattini, oggi tra i principali organizzatori di eventi a livello europeo. Con lui si andrà alla scoperta delle “business connections”. “TATTOO WORLDWIDE” con Alle Tattoo uno dei più grandi tatuatori mondiali, si presenterà con cimeli di personaggi famosi e parlerà delle sue esperienze. Alle Tatoo è un influencer-tiktoker con più di un milione di follower tra i vari social, viene definito anche l’uomo dei Record (14 all’attivo). Suo il Museo del Tatuaggio più grande al mondo. Una struttura/polo artistico di circa 2500mq.
“INCONTRO CON FIO” con Fio Zanotti, per tutti Fio, produttore, arrangiatore, compositore e direttore d’orchestra, uno dei più apprezzati del momento. Ha lavorato con i grandi. Impossibile citarli tutti. Loredana Berte’ Vasco Rossi, Zucchero, Fiorella Mannoia, Ivano Fossati, Francesco De Gregori, Adriano Celentano, Joe Cocker, Tom Jones, Massimo Ranieri, Renato Zero, Claudio Baglioni, Gianni Morandi. È stato protagonista anche ai Pavarotti International, suonando per il Maestro Pavarotti, Zucchero, Sting, Eric Clapton, Steve Gadd e altri big internazionali.
“CREATIVITÀ AL COSPETTO DELLA MODA” con Diego Cusano, artista collaboratore di Chanel, Dior, Barilla, Diesel. Cura diverse campagne marketing, è art director, con oltre 375 collaborazioni.

Poi a seguire djset e live nel grande palco dedicato alla musica live con Giuliano Palma, La Sad, Giacomo Turra & The Funky Minutes. 

GIULIANO PALMA è uno dei nomi più attesi della giornata. Sul palco porterà un concerto carico di emozioni e di grande voglia di divertire e divertirsi un allegro miscuglio di ska e rocksteady, con qualche venatura soul e r’n’b. Era 1993 quando a Torino da una collaborazione occasionale in concerto fra Giuliano Palma dei Casino Royale (con loro ha pubblicato sette album da “Soul of ska” del 1987 a “CRX” del 1997 e i Fratelli di Soledad nasce l’idea di fondare i Bluebeaters, supergruppo dedito al repertorio rocksteady giamaicano e soul americano, e a proporre riarrangiamenti in questa chiave di canzoni già note. Dopo qualche anno è un susseguirsi di successi e varie collaborazioni con Nina Zilli, Melanie Fiona, Caro Emerald, Club Dogo (“P.E.S.”). Da citare la collaborazione con Neffa e con La Pina (insieme ai quali ha inciso rispettivamente “Aspettando il sole”, dal disco “Neffa & i messaggeri della dopa”, e “Parla piano”, dall’album “Piovono angeli”). A fine 2013 Giuliano Palma pubblica un singolo, “Ora lo sai”, nato dalla collaborazione con Samuel dei Subsonica. Il singolo anticipa il secondo album solista intitolato Old Boy. Alla fine dello stesso anno viene annunciata la partecipazione di Palma al Festival di Sanremo 2014: sarà in gara nella sezione Big con le canzoni “Così lontano” (che arriverà undicesima in classifica) e “Un bacio crudele”. Poi il divorzio dai Bluebeaters e Palma torna ad incidere nel 2016: esce Groovin‘ – disco che torna alla formula delle cover e “Happy Christmas” per il Natale del 2017. Giuliano Palma è tornato da giugno con la programmazione radiofonica con il singolo “Satellite“, una travolgente melodia latina rivoluzionata dal suo inconfondibile stile.
LA SAD, trio formato da TheøPlant Fiks, sono definiti gli ambasciatori del nuovo emo italiano. Il gruppo nasce nel 2020 dall’incontro dei tre artisti, che decidono di unire i loro percorsi musicali per creare un nuovo collettivo, caratterizzato da sonorità e immaginario punk in chiave moderna. Theø, Plant e Fiks, che provengono da tre regioni diverse (Lombardia, Puglia e Veneto), si sono uniti grazie alla stessa passione per la musica e a un forte legame di amicizia creatosi negli ultimi anni.  In concerto nell’estate 2023 Theø, Plant e Fiks portano dal vivo l’album Sto Nella Sad Deluxe, pubblicato lo scorso anno, compreso Toxic, brano che ha raggiunto la prima posizione nella Viral 50 Italia di Spotify, entrando nella Viral 50 Global e nella Top 50 Italy.  Il brano Toxic è stato presentato live al programma, in seconda serata su rai2, Stasera C’è Cattelan e è tra i suoni più popolari di TikTokSto Nella Sad Deluxe, in licenza Believe Digital, contiene, rispetto alla versione uscita lo scorso gennaio, l’ultimo singolo “Summersad 3” e 6 nuove tracce con 3 featuring. (“Mayday” ft. Villabanks, “Diverso” ft. Steven Moses, “Inferno” ft. Youv Dee, “Tutto Fatto”, “Toxic”, “Stronza”).

GIACOMO TURRA è un musicista italiano nato a Milano del 1997 e trasferitosi a Trento nel 2005. Giacomo inizia a suonare la chitarra da autodidatta all’età di 13 anni, intrigato dai vinili di suo padre di Stevie Wonder, Herbie Hancock e Weather Report, e negli anni a seguire prende parte a diversi progetti di musica originale, spaziando tra R&B, Funk e Alternative. Nel marzo del 2020, nel pieno della pandemia e impossibilitato a fare concerti, Giacomo decide di aprire un account Instagram e inizia a pubblicare brevi video delle sue performance dalla sua camera. In breve tempo, i video diventano virali, raggiungendo milioni di views e consentendo a Giacomo di diventare Artist per la D’Angelico Guitars di New York e di ottenere un seguito di centinaia di migliaia di followers da tutto il mondo. Da lì è stata un’escalation di successi. Lo scorso marzo ha aperto la data del musicista francese Mezerg al Fabrique di Milano. Si è esibito al leggendario Java Jazz Festival a Jakarta, Indonesia, insieme a Cory Wong, Nate Smith, Jesus Molina, Mario Biondi, Matt Johnson, Laufey, Grace Kelly, Bob James, Jose James e Sister Sledge. Da settembre sarà in tour da headliner insieme alla sua band con più di 30 date negli Stati Uniti e Canada.



GLI ALTRI GIORNI DEL FESTIVAL
GIOVEDI 24 AGOSTO
Attesi in concertoDolcenera, Finley con special guest Benji, Luca Lisbona, Magenta #9.
Dalle 18.00 i workshop
·      “LE REGOLE DELLE AGIBILITÀ NELLO SPETTACOLO” con Giordano Tittarelli ceo / co-founder di Astralmusic;
·         “GLI ARRANGIAMENTI” con Angelo Valsiglio, pianista, autore, arrangiatore e jazz man di talento. si andrà alla scoperta dell’armonia nella musica.


VENERDI 25 AGOSTO
Attesi in concertoShari, Shiva, Random, Caffelatte, Finesse, Gne Records. 
Dalle 18.00 i workshop
·         “COME VESTIRSI NELLO SPETTACOLO Con Willy Vecchiattini
·         “SALA DI REGISTRAZIONE Con Giancarlo Prandelli (Gne Records Italia). Ha lavorato con Blanco, Gue e tantissimi altri, tutt’ora presente nella scena musicale.


SABATO 26 AGOSTO
Attesi in concertoLe Vibrazioni, Frequenze Italiane e i trentini Rebel Rootz.
Dalle 18.00 i workshop
·         “COMUNICAZIONE VIDEO”, con Simone Borelli, regista e musicista italiano pluripremiato con la sua opera cinematografica “Eddy”;
·         “FESTIVAL, AVVIAMENTO ALLA PROFESSIONE DI CANTANTE INTERPRETE”, con Leo Giunta e Roberto Ammannati;
·         “PROFESSIONE DEL PERSONAL E TOUR MANAGER” con Mirna Bagnacavalli.



press@redblue.it
Ufficio Stampa – Red & Blue Music Relations

omaggio a Miles Davis del trombettista Fabio Boltro a Rosignano Solvay

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Omaggio a Miles Davis

il trombettista Flavio Boltro ospite delle Balene 

venerdì 25, agosto ore 21,30

Venerdì 25 agosto al Lunabanana la Casa della Balena a Rosignano Solvay un ospite d’eccezione per il Balene in Bolla Show il trombettista Flavio Boltro che insieme a Daniele Gorgone al pianoforte Marco Piccirillo al contrabbasso e Michele Sperandio alla batteria proporranno a partire dalle 21,30 un intenso omaggio a Miles Davis. 

Presenta la serata la spumeggiante Manuela Bollani.

Il quartetto che ripercorre parte del repertorio sterminato di Miles Davis che ha attraversato quasi l’intera evoluzione del jazz dal mainstream al jazz modale e successivamente il jazz/rock per tutto il 900’. Accanto a standard che Miles ha sempre suonato sia in studio che nei live si eseguiranno composizioni originali del trombettista di Santa Monica.

“Sia Giulia che io siamo molto contenti e onorati di accogliere un’altra importante figura del jazz italiano qui al Lunabanana la Casa della Balena– dichiara Luca Forni uno dei fondatori dell’aAssociazione Il canto della Balena-  e poi da torinese -aggiunge- ascolto Flavio da tanto tempo, è stato uno dei primi che mi ha fatto avvicinare al mondo del Jazz, quindi saperlo parte di questo grande progetto mi riempie di gioia”.

La presenza di Flavio Boltro arricchisce il progetto con la sua sensibilità musicale e padronanza del linguaggio jazzistico, supportata da una solida ritmica proveniente da diverse parti d’Italia. 

Tutte le attività dell’Associazione Culturale Il Canto della Balena sono ad ingresso libero e anche per questo motivo è sempre consigliato prenotare allo 0586/420185


elena torre

ROME PARADE: annunciata l’edizione 2024 della storica manifestazione del primo dell’anno nella Capitale

ROME PARADE 2024 Annunciata la prossima edizione della storica manifestazione del primo dell’anno nella CapitaleAttesi nel centro storico di Roma migliaia di performer, un numero record nella storia della parata!
È ancora estate, ma i preparativi per una delle più belle feste di Capodanno d’Europa sono già iniziati!
Torna infatti, il 1°gennaio 2024 la Rome Parade che, nella storia ultradecennale della manifestazione, sarà quest’anno ancora più grande: sono infatti attesi migliaia di artisti tra performer, direttori di banda, danzatori,  coreografi e artisti di strada!
 
La parata di Roma e i concerti che la accompagnano nei giorni della festività – entrambi locati nel centro storico della Capitale – sono oramai diventati un appuntamento fisso molto atteso nel calendario degli eventi più importanti in Italia e attirano centinaia di migliaia di persone.
 
Il Capodanno di Roma è infatti riconosciuto in tutto il mondo come una magnifica vetrina per la città, la regione e il Paese nel suo complesso: con il suo mix ipnotico di performer americani e gruppi contemporanei e folk italiani, questo evento unico è l’apice di una settimana di esibizioni musicali che vedranno esibire nelle più prestigiose cornici ecclesiastiche di Roma e durante il festival di Frascati organici sinfonici, jazz band, ensemble vocali e di musica fa camera dalle migliori high school del Nord America. Una straordinaria opportunità che consente agli educatori e ai loro talentuosi studenti di vivere in Italia un’esperienza didattica, artistica e turistica allo stesso tempo.
 
Simultaneamente, un gran numero di cittadini romani e il pubblico di turisti sopraggiunti nella Capitale per godersi le vacanze di fine anno avranno la possibilità di condividere con entusiasmo e partecipazione uno dei percorsi più iconici del Tridente romano – Piazza del Popolo, Via del Corso, Via Condotti e Piazza Spagna – che ci si augura per questa nuova edizione sarà ulteriormente esteso, dato il successo della Parade: il pubblico degli ultimi anni – esclusa la pausa della pandemia – è infatti cresciuto in maniera esponenziale registrando un’affluenza di oltre 200.000 visitatori.
 
Questo ambizioso spettacolo è offerto gratuitamente dalla compagnia inglese Destination Events, tra i leader mondiali nell’organizzazione di grandi eventi, tra i quali  la più che celebrata London New Year’s Day Parade.
 
“Siamo felici di tornare nelle strade della città che amiamo il primo gennaio del prossimo anno – dichiara Lizzie Bone, direttrice della Rome Parade – per riempire ancora una volta di musica, colore, danza e divertimento le amate strade della Città Eterna con un percorso ancora più lungo che possa abbracciare più artisti e spettatori, per condividere insieme una favolosa celebrazione del Capodanno”.
 
Le formazioni complete della Parade e dei concerti associati ed il programma generale saranno presto pubblicati sul sito ufficiale dell’iniziativa: www.romeparade.com




Ufficio Stampa: Elisabetta Castiglioni

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lunedì 21 agosto 2023, ore 21.30 | PROIEZIONE


MUSEO NOVECENTO FIRENZE

Cinema nel chiostro
Fino al 10 settembre, grazie alla collaborazione tra Museo Novecento, l’Associazione M.Arte e Spazio Alfieri, l’arena all’interno dell’istituzione, presenta per l’Estate Fiorentina un calendario di proiezioni in un allestimento rinnovato, con schermo e platea più grandi.

Lunedì 21 agosto, ore 21.30

La quattordicesima domenica del tempo ordinario

di Pupi Avati

Martedì 22 agosto, ore 21.30

Lagunaria

di Giovanni Pellegrini

Mercoledì 23 agosto, ore 21.30

Mixed by Erry

di Sydney Sibilia

Venerdì 25 agosto, ore 21.30

El Agente Topo

di Maite Alberdi

Domenica 27 agosto, ore 21.30

Ponyo sulla scogliera

di Hayao Miyazaki

Museo Novecento Firenze

Piazza Santa Maria Novella 10, Firenze

Per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com


martedì 22 agosto 2023, ore 18.00 | PERFORMANCE


MUSEION

ASAD RAZA: PLOT

Capitolo IV – Reabsorption

Plot feat. BB (Fabrizio Ballabio, Alessandro Bava) + Lydia Ourahmane e Moriah Evans

La mostra interdisciplinare e processuale di Asad Raza – nata da Absorption installazione site-specific composta da più di 60 tonnellate di terriccio artificiale – con cui il museo esplora nuovi territori per le pratiche esperienziali e collaborative nell’allestimento di mostre, giunge al suo IV Capitolo, Reabsorption, in cui mattoni di fango tornano terriccio che i visitatori sono invitati a portare con sé.

Museion – Museo d’arte contemporanea di Bolzano

Piazza Piero Siena, Bolzano

Per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com, alessandro@larafacco.com


giovedì 24 agosto 2023, ore 19.00 | VISITA GUIDATA


MUSEION

Welcome!

Il museo invita il pubblico a una visita guidata gratuita, con un orario di apertura prolungato fino alle 22.00.

Per maggiori informazioni: visitorservices@museion.it / tel: +39 0471 223435/13.

Visita in italiano e tedesco.

Museion – Museo d’arte contemporanea di Bolzano

Piazza Piero Siena, Bolzano

Per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com, alessandro@larafacco.com


venerdì 25 agosto 2023, ore 21.00 | PROIEZIONE


MARAZZI

Infinito. L’universo di Luigi Ghirri

Regia di Matteo Parisini

Voce di Stefano Accorsi

Tour italiano, sostenuto da MARAZZI, del documentario in omaggio al grande fotografo emiliano a trent’anni dalla scomparsa.

Cinema Teatro La Pergola

Via G. Marconi 27, Vidiciatico

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com


sabato 26 e domenica 27 agosto 2023, ore 14.00 | VISITA GUIDATA


MUSEION

Dialoghi sull’arte

Per chi vuole approfondire le opere d’arte o i temi delle mostre in corso, durante i fine settimana i mediatori d’arte rispondono alle domande e accompagnano il pubblico all’interno della mostra.

Evento gratuito.

Museion – Museo d’arte contemporanea di Bolzano

Piazza Piero Siena, Bolzano

Per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com, alessandro@larafacco.com


sabato 26 agosto 2023, ore 16.00 | LABORATORIO PER BAMBINI


GAMeC

DI-SEGNI

Laboratorio gratuito per bambini dai 4 agli 11 anni

Lettura animata per bambine e bambini in italiano e in LIS, per scoprire la mostra …And the Animals Were Sold di Rachel Whiteread giocando con parole, segni e illustrazioni.

Iniziativa realizzata in collaborazione con ENS – Ente Nazionale Sordi di Bergamo e The Blank Contemporary Art, e con il sostegno del LIONS Club Bergamo le Mura.

L’evento è parte delle attività promosse in occasione delle celebrazioni per la festa patronale di Sant’Alessandro.

Attività e ingresso gratuiti

Posti limitati

Prenotazione obbligatoria

E-mail: biglietteria@gamec.it / Tel. 035 270272

Palazzo della Ragione

Piazza Vecchia 8A, Bergamo

Per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com


sabato 26 e domenica 27 agosto 2023, ore 16.00 | LABORATORIO


GALLERIA BORGHESE

Rileggiamo le storie

Nuovo percorso di lettura e laboratorio di percezione attiva

Il percorso ha l’obiettivo di coinvolgere i bambini e le loro famiglie in un’attività didattica che stimoli la curiosità e apra la percezione emotiva e corporea dell’arte.

Durata: 80 min.

Prenotazione obbligatoria al seguente link o chiamando lo 06 32810 (lunedì-venerdì).

Galleria Borghese

Piazzale Scipione Borghese 5, Roma

Per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com, marianita@larafacco.com, alberto@larafacco.com


domenica 27 agosto 2023, ore 11.00 | VISITA GUIDATA


MUSEO DELLE CIVILTÀ

Spazi, Tempi e culture dell’Asia

Le collezioni asiatiche del Museo ci raccontano la storia dei popoli dall’India al Giappone, dall’Himalaya al Sud-Est asiatico. Durante la visita viene approfondita la conoscenza di culture le cui filosofie, mitologie e religioni si sono incontrate e influenzate reciprocamente, trasformando credenze e pensieri in opere artistiche.

Costo: 8,00€

Info e prenotazioni al seguente link.

Museo delle Civiltà – Palazzo delle Scienze

Piazza Guglielmo Marconi 14, Roma

Per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com, marianita@larafacco.com, margheritavillani@larafacco.com

L’Homme Armé FloReMus Festival Internazionale 2023 (Firenze, 1-17 settembre): Rinascimento Musicale a Firenze

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Da venerdì 1 a domenica 17 settembre 2023 si svolgerà la settima edizione del festival internazionale «FloReMusRinascimento Musicale a Firenze», il primo interamente dedicato alla musica del Quattro-Cinquecento nella città che ha maggiormente influito sulla cultura rinascimentale nelle sue varie sfaccettature: artistico-visive, letterarie, musicali, filosofiche, scientifiche e politiche; rinascimentali sono anche i luoghi dei concerti serali (ore 21.15) e di quasi tutti i concerts à boire (ore 19, salvo uno alle 12), nell’intento di stabilire un’interazione fra la musica eseguita e l’ambiente che la ospita, perché lo spettatore fruisca in contemporanea di prodotti artistici che nacquero insieme, se non in simbiosi. Si prosegue l’esplorazione del vastissimo panorama musicale dal Quattro al Cinquecento, fino alle soglie del primo barocco, periodi di grandi movimenti politici, sociali, scientifici e artistici, musica inclusa, che presenta molte analogie con quella contemporanea. La programmazione, rivolta al pubblico di appassionati e curiosi italiani e stranieri, alterna manifestazioni che, con taglio diverso, si pongono l’obiettivo comune di far conoscere musiche e temi poco noti al pubblico di oggi. Nei concerti serali, i momenti più alti della produzione artistica del Festival, con la partecipazione di gruppi di livello europeo e con programmi musicali molto particolari e spesso rari, si ascolteranno in quest’edizione di FloReMus: Dramatodia (sabato 2 settembre), Baviera-Allegrezza-Vannelli (Svizzera-Italia, giovedì 7 settembre), L’Homme Armé (domenica 10 settembre), Bor Zuljan (Francia, mercoledì 13 settembre).

Al contempo, FloReMus riserva uno spazio speciale per presentare giovani musicisti italiani che si stanno facendo strada in questo settore musicale; sono i protagonisti dei cosiddetti Concerts à boire, per lo più programmati all’orario dell’aperitivo e in luoghi limitrofi a locali che possono offrire l’opportunità per un momento conviviale. La programmazione musicale mette in risalto musicisti o gruppi musicali emergenti in fase di formazione presso varie istituzioni nazionali. Gli esecutori dei concerts à boire di FloReMus 2023 sono stati selezionati in base alla specificità delle proposte presentate; i concerti si svolgono in luoghi di notevole interesse, quasi tutti fuori dal centro storico, anche in zone periferiche della città.

Sviluppando l’impostazione originaria di questo Festival, che mira ad intrecciare la musica con vari aspetti culturali dell’epoca, i concerti saranno affiancati da conversazioni di alta divulgazione, con rinomati specialisti, volte a formare-informare il pubblico degli appassionati, sia quello di cultura medio-alta sia quello meno preparato, sulle connessioni tra la musica rinascimentale e la cultura del tempo. Le tematiche toccheranno temi legati alla musica, la storia, l’arte e la cultura rinascimentale con un focus particolare su Firenze e la Toscana. Si prevedono 10 concerti (dei quali 4 serali), 7 conversazioni e 2 laboratori dal 1 al 17 settembre.

Invariato rispetto al 2022 il costo dei biglietti per i concerti serali (intero euro 15, in coppia due biglietti 25 euroridotto euro 8 [studenti di scuole di musica e conservatori, giovani fino a 30 anni, adulti sopra i 65 anni]) e per i concerts à boire (5 euro), salvo quelli che si svolgono nelle chiese, che sono a ingresso libero. I biglietti si acquistano solo nei luoghi dei concerti un’ora prima dello spettacolo, ma è consigliata la prenotazione per tutti gli eventi, compresi quelli ad ingresso libero, ed è raccomandato il ritiro dei biglietti prenotati 30 minuti prima dell’inizio dei concerti. Prenotazionidirettamente sul sito https://hommearme.it/ (dove si troverà il calendario completo degli eventi; solo per informazioni e non per prenotazioni si può scrivere a informazioni@hommearme.it).

Di seguito il programma:

Concerti serali ore 21.15:

SABATO 2 SETTEMBRE 2023

ore 21.15 Museo del Novecento (Piazza Santa Maria Novella, 10)

Babilonia

personaggi, maschere e diverse favelle nell’Italia del Cinquecento

Ensemble Dramatodia di Alberto Allegrezza

musiche di Filippo Azzaiolo, Giulio Cesare Croce, Orazio Vecchi, Andrea Gabrieli, Annibale Padovano e altri

Sabato 2 settembre alle 21.15 nel chiostro del Museo del Novecento (Piazza Santa Maria Novella, 10) l’ensemble Dramatodia (Francesca Santi, Maria Dalia Albertini: soprani e recitazione; Andres Montilla Acurero: alto e recitazione; Alberto Allegrezza, Riccardo Pisani: tenori e recitazione; Niccolò Roda: baritono e recitazione; Guglielmo Buonsanti: basso e recitazione; Pietro Modesti: cornetto e recitazione; Marco Muzzati: percussioni e recitazione; Michele Vannelli: cembalo; regia, concertazione e costumi: Alberto Allegrezza) presenta lo spettacolo Babilonia. Personaggi, maschere e diverse favelle nell’Italia del Cinquecento, con musiche di Filippo Azzaiolo, Giulio Cesare Croce, Orazio Vecchi, Andrea Gabrieli, Annibale Padovano e altri. Veneziani, bergamaschi, bolognesi, tedeschi, mori, napoletani, spagnoli, cingari egiziani, turchi, ebrei… il mondo musicale e teatrale del Cinquecento è popolato di figure e personaggi di diverse origini che si incontrano e convivono in un articolato e ricco caleidoscopio etnico. L’Italia, in ragione della sua posizione geografica, del suo esser divisa in una moltitudine di stati locali, del suo essere in parte soggetta alla dominazione di altre potenze europee è stata sempre un crocevia particolarmente affollato di popoli diversi e quindi di culture, tradizioni e, soprattutto, lingue diverse. Anche la musica ha rappresentato un punto di osservazione privilegiato di questa variopinta teoria di personaggi e caratteri

GIOVEDÌ 7 SETTEMBRE 2023

ore 21.15 Museo di San Marco (Piazza San Marco, 3)

Mirate gli atti

Hommage a Tarquinia Molza, “l’Unica”

Alberto Allegrezza: tenore, flauto dolce

Michele Vannelli: clavicembalo

Giovanna Baviera: mezzosoprano, viola da gamba e direzione artistica

Giovedì 7 settembre alle 21.15 nel Museo di San Marco (Piazza San Marco, 3) un trio capitanato da Giovanna Baviera (mezzosoprano, viola da gamba e direzione artistica), con Alberto Allegrezza (tenore, flauto dolce) e Michele Vannelli (clavicembalo) presenta Mirate gli atti. Hommage a Tarquinia Molza, “l’Unica”. L’8 dicembre 1600 il Senato romano concesse alla poetessa, intellettuale e musicista modenese Tarquinia Molza (1542 – 1617) la cittadinanza onoraria, riconoscendole il titolo di “Unica”: era la prima donna a mai avere ricevuto una tale onorificenza, attribuitale, secondo il decreto del Senato, in onore dei suoi straordinari meriti artistici e intellettuali. Oltre che per la sua vasta produzione letteraria, oggi in gran parte persa, Tarquinia Molza era celebre per le sue doti musicali e per la sua impareggiabile abilità nell’accompagnare il proprio canto con uno strumento. Le abilità musicali e letterarie la condussero, negli anni successive alla morte di suo marito Paolo Porrino, alla corte di Alfonso II d’Este a Ferrara, dove ebbe un ruolo di grande importanza nella formazione del concerto delle dame: inoltre, in questo periodo vennero musicati vari dei suoi componimenti poetici. I versi di Tarquinia Molza costituiscono una parte centrale del programma: essi appaiono sia musicati da Palestrina (Eran le vostre lagrime), Marc’Antonio Ingegneri (Mirate gli atti, sonetto sulla morte imminente del marito) e Giovan Leonardo Primavera (La luce occhi miei lassi) che recitati sopra un’aria da sonetto (Nella dolce stagion, Qual vite al campo sola, Dopo l’aspra partita, O quante volte mi ritorna). Le testimonianze sulle abilità musicali della Molza costituiscono l’altro pilastro del programma. Francesco Patrizi, nel suo trattato incompiuto del 1577 L’Amorosa Filosofia descrive come, dopo la formazione e il riconoscimento delle doti letterarie, si fosse ‘scoperto’ nella Molza un talento musicale straordinario. Dopo un periodo di apprendimento in segreto, ed una volta ottenuto il permesso da Porrino di poter ricevere un’educazione musicale, la Molza guadagnò molto presto la fama di essere una musicista d’eccellenza, capace non solo di accompagnarsi al liuto e alla viola, ma anche, almeno secondo il Patrizi, di padroneggiare contrappunto e teoria musicale—doti collegate fino ad allora quasi esclusivamente all’attività musicale maschile—a tal punto da essere ritenuta per certi aspetti non solo paragonabile ma superiore ai musicisti uomini appartenenti al suo stesso ambiente musicale.

DOMENICA 10 SETTEMBRE 2023

ore 21.15 Auditorium di Sant’Apollonia (via San Gallo 25)

Psallite!

Per i 40 anni de L’Homme Armé

Ensemble L’Homme Armé diretto da Fabio Lombardo

musiche di Antoine Brumel, Josquin Desprez, Jean Mouton, Ninot Le Petit

Domenica 10 settembre alle 21.15 nell’Auditorium di Sant’Apollonia (via San Gallo 25) l’Ensemble L’Homme Armé (cantus: Giovanna, Baviera, Marta Fumagalli, Matteo Pigato; altus: Alberto Allegrezza, Andrés Montilla; tenor: Paolo Fanciullacci, Riccardo Pisani; bassus: Guglielmo Buonsanti, Gabriele Lombardi) diretto da Fabio Lombardo presenta Psallite! Per i 40 anni de L’Homme Armé, gruppo che fece il suo primo concerto, con diversa formazione ma stesso direttore, nel 1983, e non si poteva che rifarsi alla fonte d’ispirazione per il nome dell’ensemble. Due temi si intrecciano nel programma: la melodia de “l’homme armé” che, seguendo l’esacordo musicale (ut, re, mi, fa, sol, la), si sposta da un tono all’altro all’interno della monumentale messa di Josquin; e “noe, noe”, il grido dei pastori che celebrano la nascita più celebre dell’Occidente cristiano. I due temi si intrecciano attraverso alcune opere riferite ad autori diversi seppur tra di loro contemporanei, tutti provenienti dall’area franco-fiamminga, ma tutti passati dalla nostra Penisola: Antoine Brumel (ca 1460-1513?), Josquin Desprez (ca 1450-1521), Jean Mouton (ca 1459-1522), Ninot Le Petit.

MERCOLEDÌ 13 SETTEMBRE 2023

ore 21.15 Museo di San Marco (Piazza San Marco, 3)

Il liuto umanista

Improvvisazione e magia nell’Italia di Leonardo

Bor Zuljan (Francia)

musiche di Joan Ambrosio Dalza, Vincenzo Capirola, Johannes Ockeghem, Bartolomeo Tromboncino

Mercoledì 13 settembre alle 21.15 nel Museo di San Marco (Piazza San Marco, 3) il liutista Bor Zuljan (Francia) presenta Il liuto umanista. Improvvisazione e magia nell’Italia di Leonardo, con musiche di Joan Ambrosio Dalza, Vincenzo Capirola, Johannes Ockeghem, Bartolomeo Tromboncino. Negli ultimi anni del XV secolo il liuto diventa lo strumento preferito dalle corti europee. Considerato dagli umanisti come la lira di Orfeo, lo strumento incantava i cortigiani con i suoi suoni lussureggianti e la sua dolce armonia. Liutisti, come Marco Dall’Aquila, Giovanni Maria Giudeo, Joan Ambrosio Dalza, nonché cantori al liuto, come Bartolomeo Tromboncino e Marchetto Cara, erano ricercati dalle corti più importanti d’Italia: quella degli Este a Ferrara, dei Gonzaga a Mantova e dei Medici a Firenze.Ma questi compositori delle prime opere per liuto erano soprattutto maestri dell’improvvisazione. Ancor più che in altri periodi, i musicisti, i teorici e i filosofi del Rinascimento ritenevano che la musica che nasceva sul momento, ex-tempore, avesse un impatto più forte sull’ascoltatore. Alla ricerca di questo potere della musica e delle esperienze metafisiche descritte dai neoplatonici come Marsilio Ficino, i liutisti svilupparono complesse tecniche di improvvisazione e iniziarono a inventare sul momento composizioni polifoniche libere come i ricercari e le fantasie, danze su un tenor come la bassadanza, la calata o la piva, a diminuire le versioni strumentali delle melodie vocali in voga e a improvvisare anche le melodie e la poesia, come avviene ancora oggi con l’ottava rima. 

Concerts à boire

Venerdì 1 settembre, ore 19, Chiesa di Santa Maria a Settignano (Piazza Niccolò Tommaseo, 18, Settignano – Firenze; Q2)

Domenica 3 settembre, ore 19,15, Chiesa di San Bartolomeo a Ripoli (Via di Badia a Ripoli, 5R; Firenze; Q3)

Lunedì 4 settembre, ore 19, Chiesa di San Donato in Polverosa (via di Novoli, 31; Firenze; Q5): L’Homme Armé Consort, diretto da Fabio Lombardo in Canticum novum. Il moderno che avanza e l’antico che si allontana; musiche di Giovanni Gabrieli, Luca Marenzio, Marco da Gagliano. Elena Mascii, Katharina Montevecchi: soprani; Rocco Russomanno, Elisabetta Vuocolo: alti; Luca Mantovani, Lorenzo Renosi: tenori; Rolando Moro, Lorenzo Tosi: bassi.

Venerdì 8 settembre, ore 19, MAD , Firenze (Piazza delle Murate; Q1): Ensemble Guerriero e Amoroso inCieco del corpo, dell’anima illuminatoContrafacta sacri nel repertorio profano di Francesco Landini. Anna Granata: soprano; Ugo Galasso: flauti; Dimitri Betti: organo portativo.

Sabato 9 settembre, ore 12, Villa Medicea di Castello, Firenze (Q5): Ensemble Morus alba in E i nostri canti giungano alle stelleLa natura nel madrigale tardo rinascimentale; musiche di Orlando Gibbons, William Byrd, Clément Janequin, Adriano Banchieri, Luca Marenzio (dopo la conversazione itinerante nel giardino con Mario Bencivenni). Eleonora Aleotti, Alessia Galzignato: soprani; Chiara Balasso: mezzosoprano; Matteo Benetton: tenore; Gaetan Nasato Tagnè: basso e concertatore.

Venerdì 15 settembre, ore 19, Chiesa di San Martino a Mensola (Via di S. Martino a Mensola, 4, Firenze) (Q2): Ensemble Resonare (Roma) diretto da Pietro Consoloni in Duo ubera tuaLa lode della figura femminile tra il XVI e il XVII secolo; musiche di Jean de Macque, Pierluigi da Palestrina, Gesualdo da Venosa, Claudio Monteverdi, William Byrd.

Conversazioni

Sabato 2 settembre, ore 18, Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24, Firenze): Architetture per la musica sacra tra Medioevo e Rinascimento. Da luoghi d’élite a teatri di massa, a cura di Massimo Bisson.

Fin dall’epoca tardo-antica, e per tutto il Medioevo, la liturgia e il canto sacro erano eventi d’ “élite”, riservati quasi esclusivamente al clero. L’esclusione della massa dei fedeli dalla visione diretta dei riti e persino dall’ascolto ottimale del canto era la norma. Nel corso della prima età moderna, e soprattutto dopo il concilio di Trento, il progressivo coinvolgimento del popolo nella visione del rito e nell’ascolto diretto del canto divennero cosa piuttosto comune, fino ad arrivare all’età barocca, quando lo sviluppo della policoralità e della polifonia concertata portò a concepire le navate delle chiese come veri e propri teatri per la musica.

Martedì 5 settembre, ore 18, Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24, Firenze): L’homme armé … storia di una melodia. Venti di crociata in una lunga tradizione rinascimentale, a cura di Francesco Rocco Rossi

Dalla metà del Quattrocento, con le creazioni di Ockeghem, Busnois e Du Fay, e spingendosi fino al XVII sec. la melodia dell’homme armè è stata alla base della composizione di molteplici messe polifoniche. Una lunga e particolarissima tradizione che, perlomeno nella fase iniziale, costituì il pendant musicale di ordini cavallereschi e santi armati nel nome di una crociata per liberare i Luoghi Santi e Costantinopoli. Il tutto partendo da un articolato e bizzarro giuramento dei potenti dell’epoca.

Mercoledì 6 settembre, ore 18, Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24, Firenze): Arte e architettura per i luoghi della salute, a cura di Andrea Aleardi. L’idea alta di società civile che una comunità sostiene le proprie persone più fragili da un lato ha costruito competenze e spazi per accoglierle e curarle nel loro corpo, ma dall’altro ha provveduto a dare loro conforto, speranza e senso di appartenenza al loro spirito attraverso le arti, tutte, che quella comunità incarnano. Sin dalla Firenze di Santa Maria Nuova, tra le prime città del mondo a porsi in questi termini, quella stessa missione accompagna ancor oggi anche a livello globale il senso della cura di una comunità inclusiva, solidale e consapevole del proprio valore civile.

Sabato 9 settembre ore 9.30-11.30, Giardino della Villa medicea di Castello, Firenze: Il Giardino della Villa medicea di Castello. Una conversazione sul e nel giardino rinascimentale, a cura di Mario Bencivenni. Il giardino della Villa medicea di Castello voluto da Cosimo I, che aveva incaricato del progetto il Tribolo, costituisce un punto di arrivo del giardino di delizia del primo Rinascimento e un importante incunabulo per i giardini tardo rinascimentali e manieristi. A Firenze costituisce un modello fondamentale e la prova generale dei progressi del cultu hortorum che permetterà pochi anni dopo ad Eleonora di Toledo di avviare la straordinaria impresa del giardino di Boboli. Per questo, una conversazione “itinerante” in hortu Castelli forse costituisce un’occasione straordinaria per unire parole e concetti a immagini che non hanno bisogno di slide ma si affidano alle epifanie sensoriali che un giardino di delizia è capace di manifestare a chi lo “abita”.

Lunedì 11 settembre, ore 18, Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24, Firenze): La musica perduta del teatro. Dall’antichità alle corti padane del Rinascimento,a cura di Gianni Guastella

Sin dall’antichità classica la musica e la danza sono stati elementi fondamentali nelle rappresentazioni teatrali. Ma l’impossibilità di registrarle, rendendole ripetibili, ha comportato la loro esclusione dal processo di tradizione. Questo meccanismo selettivo della tradizione ci ha consegnato solo testi verbali, sulla base dei quali si tenta, con grandi difficoltà, di immaginare quale dovesse essere l’atmosfera sonora in cui i grandi classici della tragedia e della commedia sono stati presentati al pubblico, in Grecia e a Roma. Ma la condanna all’oblio della componente musicale è continuata a lungo. Anche quando, fra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, a Ferrara e poi negli altri centri padani si riproposero i testi classici in traduzione a un pubblico cortigiano, la musica e la danza erano elementi cruciali della rappresentazione: sicuramente i più apprezzati dagli spettatori. Le prime forme di recitazione delle commedie di Plauto e Terenzio tradotte in volgare furono forse interamente cantate, come lasciano capire varie testimonianze dell’epoca.

Giovedì 14 settembre, ore 18, Auditorium di Sant’Apollonia (via San Gallo 25; Sala Poccetti), Firenze: La policoralità nella politica culturale dei Medici, a cura di Bettina Hoffmann

La musica va certamente definita come la più astratta e impalpabile tra tutte le espressioni dell’umana ricerca del bello. Eppure sappiamo che anche quest’arte può veicolare messaggi politici e sociali assai concreti e tangibili. Meglio ancora lo sapevano i Medici, che inserivano la musica saldamente nel loro progetto culturale volto a conferire alla loro famiglia di sospette origini e di recente ascesa sociale quell’aura di nobiltà di cui avevano un disperato bisogno. Tra tutte le forme musicali che il vivace Cinquecento creò e portò alla perfezione, individuarono proprio nella policoralità il mezzo più potente ed efficace per conquistare sudditi recalcitranti, per rivaleggiare con l’alta nobiltà italiana, avversaria o alleata che fosse, o per confezionare preziosi doni diplomatici apprezzati per la loro unicità in tutta Europa. In stretto connubio con altre arti a loro care – l’architettura, la pittura, la scenotecnica – la musica a cori battenti fu una delle carte che fecero vincere ai Medici il gioco del potere.

Sabato 16 settembre, ore 18, Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24, Firenze): Nata per morire. Memoria della musica e musica della memoria, presentazione del libro di Stefano Lorenzetti, a cura di Paolo Fabbri. Questo libro è un tentativo di comprensione nutrito dall’utopia di riportare alla luce aspetti nascosti e rimossi dei sistemi di conoscenze che legittimano l’esistenza della musica come pensiero e come azione. Il cammino intrapreso è di natura teoretica per cercare di ricostruire uno sguardo d’insieme, una veduta dall’alto di processi che si estendono nello spazio e nel tempo, uno spazio che non si può comprendere se non astraendo da ogni rigida localizzazione geografica e un tempo che non si può, parimenti, comprendere se non astraendo da ogni rigida misurazione cronologica. Al suo interno vengono affrontati alcuni aspetti tanto fondamentali quanto spesso misconosciuti: la dimensione simbolica della musica, i processi di visualizzazione del sapere musicale, per arrivare al tentativo di svelare il il mondo invisibile della sonorità come lingua significante, come forma del pensiero. Un viaggio affascinante che intreccia suoni, immagini e concetti.

Cinema

MARTEDÌ 12 SETTEMBRE 2023

Al Cinema Astra in Piazza Beccaria 9, martedì 12 settembre alle 18 proiezione, nell’ambito del Festival FloReMus, di Il Padrone delle Note – Josquin Desprezscritto e diretto da Marco Zarrelli (Italia 2023, 140 min –produzione Mescalito Film), in collaborazione con Fondazione culturale Stensen; posto unico € 3,50. Questo film documentario nasce per celebrare il 500° anniversario della morte di Josquin Desprez (1450/51-1521), il compositore che ha segnato musicalmente il Rinascimento. Baldassarre Castiglione testimonia che nelle corti del suo tempo una musica viene apprezzata solo se composta da Josquin. Lutero lo definisce “il padrone delle note”. E quando i suoi contemporanei vogliono fare paragoni, devono ricorrere a Michelangelo.

Il film segue quest’uomo dall’indole schiva attraverso le corti più prestigiose d’Europa, al fianco dei più celebrati artisti e letterati del Rinascimento – tra cui Leonardo da Vinci: il film propone un’interpretazione completamente nuova del simbolismo del Ritratto di musico, identificando in Josquin il personaggio leonardesco dopo decenni di inutili tentativi da parte dei più prestigiosi musicologi e storici dell’arte. Nella cornice dell’Abbazia benedettina di Farfa, l’ensemble Odhecaton, diretto dal M° Paolo Da Col, esegue alcuni dei più celebri brani sacri e profani di Josquin, mentre elementi scelti dell’ensemble De labyrintho, diretto dal M° Walter Testolin, esegue un mottetto di Josquin dalla cantoria della Cappella Sistina. Nel film intervengono eminenti personalità della cultura e della musica. Alcuni dei testi più affascinanti del film vengono recitati in voice over da Sandra Ceccarelli (Leone d’Oro come miglior attrice protagonista alla Mostra del Cinema di Venezia per il film Luce dei miei occhi di Giuseppe Piccioni).

Laboratori

I Laboratori sono alcuni dei semi che il Festival intende piantare nei contesti socio-culturali potenzialmente meno ricettivi. Saranno incentrati su due tipi di attività pratiche: la scrittura poetico-musicale che si sviluppa su alcuni procedimenti antichissimi ma costantemente attuali, e il rapporto con la voce, lo strumento che nel Rinascimento è ancora considerato la massima espressione musicale e che oggi è uno strumento spesso abusato. I due laboratori saranno collocati in due diverse zone periferiche della città e saranno aperti a tutti coloro che, animati da curiosità, vorranno partecipare.

Domenica 3 settembre, 10.30-17.30 (con pause), Villa Arrivabene, Piazza Alberti 1/A, Firenze: Chi vuol esser lieto sia … Strategie e inganni dei sensi e dell’intelletto nell’esperienza musicale del Rinascimento, laboratorio a cura di Marida Tosto. Il laboratorio sarà l’occasione per un approccio a temi, concetti, atmosfere che hanno caratterizzato la cultura musicale del Rinascimento italiano. La voce e il canto collettivo – realizzato attraverso l’uso di materiali musicali molto semplici – saranno gli strumenti per provare a calarsi nella sensibilità, nel pensiero e nell’immaginario dell’individuo protagonista della rivoluzione culturale alle soglie dell’Età moderna. 

Domenica 17 settembre10.30-17.30 (con pause) Circolo Arci il Progresso (via Vittorio Emanuele II, 135, Firenze, Firenze: Trasformare canzoni. Piccolo cantiere poetico-musicale tra Bob Dylan e Lorenzo il Magnifico, laboratorio a cura di Gianni Guastella e Fabio Lombardo. Nel nostro contesto sociale consumistico, le canzoni vengono continuamente riprodotte sempre nella stessa forma, attraverso i più diversi canali comunicativi; e chi le ascolta si abitua a legare i vari pezzi alla matrice sonora (o multimediale) che gli viene continuamente riproposta e che di solito tenta di riprodurre (cantando) alla stessa maniera. Ma da sempre le canzoni sono anche state sottoposte a rielaborazioni che hanno cambiato i loro connotati, i loro testi verbali e musicali, o sono state usate come spunti da cui sono nate altre canzoni. Il laboratorio intende esplorare alcuni esempi elementari di queste metamorfosi musicali e poetiche, attraverso il tempo. Partendo da questi esempi, i partecipanti potranno anche divertirsi a “mettere le mani” su musiche e testi vari, in maniera originale.

PAFF! | Prorogata fino al 15 ottobre la mostra Shaun the Sheep & Friends. The Art of Aardman Exhibition | Pordenone

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C’è tempo fino al15 ottobreper visitarla negli spazi espositivi del PAFF! www.paff.it 
Pordenone 21 agosto 2023 – È prorogata fino al 15 ottobre la mostra Shaun the Sheep & Friends – The Art of Aardman Exhibition, l’esposizione allestita al PAFF! – International Museum of Comic Art di Pordenone che ha portato per la prima volta in Italia gli iconici personaggi nati dagli studi di animazione di Bristol, vincitori di quattro Premi Oscar.Ancora per quasi due mesi i visitatori hanno dunque la possibilità di scoprire il dietro le quinte di film e personaggi amati da tutti – veri e propri capolavori di modellazione in plastilina – attraverso 30 set cinematografici originali tratti dalle più importanti e premiate produzioni degli studi Aardman. Il percorso espositivo propone un’immersione nell’universo creativo degli Studios britannici che parte dal disegno da cui nascono i personaggi sui taccuini, attraversa varie fasi di sperimentazione delle possibili sfumature di figure e ambienti, passa al lavoro di scrittura che coniuga narrazione e raffigurazione, per arrivare alla scultura dei personaggi e alla costruzione delle scenografie.Al PAFF! si possono ammirare gli arnesi scoppiettanti di Wallace, l’orto di Gromit, i set del film di Shaun the Sheep, la macchina volante di Galline in fuga, il favoloso galeone di Pirati – Briganti da strapazzo! lungo 5 metri, insieme a più di 400 disegni, studi sui personaggi e sfondo, acquerelli, storyboard, e l’album da disegno di Nick Park da studente, che contiene i primi disegni di Wallace & Gromit.Per la mostra pordenonese – realizzata in collaborazione con Art Ludique – il percorso include alcuni contenuti inediti, come i disegni e il pupazzo originale del film Un pettirosso di nome Patty (2021), nominato agli Oscar® e ai BAFTA®, l’anteprima nazionale di Lloyd of the Flies (2022) e lo spettacolo in stop motion per bambini nominato ai BAFTA® The Very Small Creatures (2021), mai distribuiti in Italia. Ad arricchire questa esclusiva offerta, le visite guidate organizzate ogni sabato e domenica a partire dalle 16, condotte da esperti in motion design e dalle guide del PAFF!, e il catalogo di 216 pagine a colori, disponibile allo shop del museo, che raccoglie le opere esposte in mostra corredate di approfondimenti sulle fasi del processo creativo dello stop motion. Il volume è introdotto dai testi di Peter Lord, Nick Park e David Sproxton. Il PAFF! International Museum of Comic Art ha sede nella villa di parco Galvani ed è aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 20. Per info e visite www.paff.it – info@paff.it

Michela Lombardi al Marconi Music nights di Coltano (Pi) venerdì 25

Michela Lombardi ospite del Marconi Music Nights

venerdì 25 agosto ore 21,00 Villa Medicea di Coltano (PI)

Venerdì 25 agosto alle ore 21,00 la cantante jazz Michela Lombardi sarà ospite delle Marconi Music Nights, iniziativa nata dall’incontro tra l’Associazione “Marconi Labs Coltano”, l’Associazione “Il Pentagramma” e Radio Coltano Marconi.

La collaborazione, interrotta dalla pandemia, è ripresa con una nuova veste che ha vede in calendario ben 8 serate musicali fra i mesi di luglio, agosto e settembre 2023, ospitate nella suggestiva location della Villa Medicea di Coltano, con lo scopo di valorizzare una parte del territorio pisano da qualche tempo lasciata in ombra.

Michela Lombardi, accompagnata da Piero Frassi al pianoforte e Gabriele Evangelista al contrabbasso, proporrà un raffinato repertorio jazz che attinge ai classici americani e ad autori come Bacharach, Legrand, Mandel e Sting.

«Ho insegnato per oltre dieci anni alla scuola “Il Pentagramma” di Pisa», racconta Michela Lombardi«e proprio il 25 agosto di sei anni fa eravamo con Frassi a suonare alla Villa di Coltano: sarà bellissimo tornarci, e ringraziamo di cuore Silvia Trivoletti per l’invito».

L’Associazione Marconi Labs nasce con finalità culturali e scientifiche e ha come obiettivo primario la valorizzazione turistica e il recupero della Stazione Radiotelegrafica di Coltano realizzata da Guglielmo Marconi. Presidente dell’Associazione è Fabio Cosci, e Presidente onoraria la Principessa Elettra Marconi. 

Direttrice artistica del Marconi Music Nights è la pianista Silvia Trivoletti, la quale presiede anche l’Associazione musicale “Il Pentagramma”, nota scuola di musica che, oltre a occuparsi della divulgazione musicale in ambito scolastico, da molti anni organizza anche numerosi eventi musicali in collaborazione con gli enti locali del territorio. Radio Coltano Marconi curerà infine la parte tecnica. 

Il concerto è preceduto da un apericena al quale è necessario prenotarsi.

È possibile consultare il programma generale con tutti gli appuntamenti e il programma dettagliato delle serate sul sito www.pentagrammapisa.it

Per partecipare agli eventi è richiesta una prenotazione inviando una mail a marconimusicnights@gmail.com

Privati dell’acqua e dei servizi essenziali, ma si allarga il fronte contrario all’operazione Multiutility

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L’ultima delibera dell’assemblea dell’Autorità Idrica Toscana in conferenza territoriale n.3 spalanca le porte del servizio alla speculazione finanziaria con la scelta di una gestione pubblico-privata. Una scelta simile risulta non solo dannosa per il servizio pubblico e per le ricadute economiche sulle tariffe, ma rimangia le decisioni della stessa conferenza territoriale del 2018 e del 2020, per una gestione interamente pubblica ed in house dell’acqua.

I rappresentanti dei comuni serviti da Publiacqua – che sono controllori decidenti, ma anche controllati in quanto soci azionari, in una congestione da conflitto d’interessi – hanno formalizzato ufficialmente questo orientamento, con l’intento di superare “vincoli e limitazioni di un affidamento a società in house”(!) come si legge nella nota e “sviluppare e sfruttare i <<benefici effetti>> delle sinergie con gli altri soggetti pubblici o a prevalente capitale pubblico che operano nel medesimo territorio gestendo altri servizi di pubblica utilità, così come previsto negli atti di costituzione approvati dagli stessi comuni della cosiddetta Multitutility Toscana”.

Questa decisione sbugiarda platealmente le promesse elettorali del sindaco Biffoni, fra gli altri del PD, così come il programma della sua Giunta pratese, tradendo quindi il suo mandato. 

Chissà cosa risponderanno consigliere e consiglieri di maggioranza nella prossima commissione consiliare sulla proposta di revoca in autotutela di quest’operazione scriteriata.

Evidentemente ripensamenti e cambi di programma sono all’ordine del giorno.

Intanto si allarga il fronte dei contrari alla quotazione in Borsa, con la CGIL Toscana che ribadisce la sua avversità al progetto di speculazione finanziaria, soprattutto dopo l’ultimo incontro fra il segretario generale Rossano Rossi, affiancato da Fabio Berni e Maurizio Brotini, e i rappresentanti dei comitati del Coordinamento regionale NO Multiutility.

Di fronte alla svendita del servizio pubblico per garantire extraprofitti agli azionisti, a carico delle bollette della cittadinanza ed a scapito degli investimenti per la manutenzione degli impianti, con il rischio di danno erariale per la perdita patrimoniale, che l’aggregazione in Multiutility Toscana porterebbe in dote a tutti i comuni – eccetto ovviamente quello di Firenze – non bastano perciò buoni auspici e dichiarazioni ipocrite sentite finora. 

Con il sostegno della commissione affari istituzionali alla proposta di revoca della petizione STOP MULTIUTILITY, il Consiglio comunale avrebbe l’occasione di esprimersi in modo pienamente consapevole su un’iniziativa civica e dopo una discussione più approfondita e meditata, non certo paragonabile al blitz istituzionale della giunta Biffoni

UNIONE POPOLARE PRATOunionepopolare.po@gmail.com

In Liguria la riscoperta di un legume antico: il moco diventa Presidio Slow Food!

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Si tratta di una varietà di cicerchia coltivata nelle valli del fiume Bormida,

in provincia di Savona

Un legume molto particolare: minuscolo, irregolare, al tempo stesso antico e adatto alla contemporaneità. Parliamo del moco delle valli della Bormida, una varietà di cicerchia fino a pochi anni fa pressoché scomparsa, poi riscoperta e ora divenuta Presidio Slow Food. Una lunga storia, quella del moco: le prime notizie scritte, contenute nell’Archivio di Stato della Repubblica di Genova, risalgono alla fine del ’700, ma si ipotizza che nel savonese, al confine tra le Alpi e gli Appennini, fosse coltivato già nell’Età del Bronzo, quattromila anni fa. Un legume che, dopo più di mezzo secolo di oblio, torna ad abitare gli orti di un gruppo di produttori liguri, anche grazie a una rara proprietà: la capacità di crescere in scarsità di acquaCome vuole la tradizione Rispetto alla cicerchia classica, il moco è più piccolo: i baccelli contengono da uno a tre piccolissimi semi, delle dimensioni tra i 4 e i 6 millimetri. Una pianta rustica, tenace, resistente ai parassiti e che non soffre i terreni poveri né teme la siccità: per questo motivo, storicamente non è mai mancata negli orti contadini nelle valli attraversate dai tre corsi d’acqua che confluiscono nel fiume Bormida. «Si seminava, e lo si fa ancora oggi, il centesimo giorno dell’anno, il 10 o l’11 aprile, sessanta giorni più tardi fiorisce e tra la fine di luglio e la metà di agosto si raccolgono i baccelli» spiega Gianpietro Meinero, segretario della Condotta Slow Food Alta Valle Bormida e referente del neonato Presidio. Il difetto? «Richiede molto lavoro: si semina a mano, si estirpano le erbacce a mano, si raccoglie a mano e non esiste neanche un setaccio che vada bene per tutti i semi, perché hanno dimensioni diverse».  Così, una volta raccolti i baccelli e lasciati ad asciugare al sole per qualche giorno, la prima domenica dopo ferragosto la tradizione vuole che i produttori – quelli che per ora hanno aderito al Presidio sono quattro – si riuniscano attorno a un tavolo e li sgranino a mano. «I semi più piccoli, quelli che tendono a spezzarsi, vengono macinati e trasformati in farina, con cui si prepara una deliziosa farinata – aggiunge il referente dei produttori, Elvio Bonino –. Gli altri, ideali per le zuppe, li confezioniamo interi in sacchettini». I “mangia mochi” I quantitativi raccolti sono ancora ridotti: nel 2022, prosegue Bonino, grossomodo la produzione complessiva si è attestata sul quintale. Ripensando alla situazione di dieci anni prima, quando la coltivazione del moco era praticamente scomparsa, si tratta di un risultato incoraggiante. «Ho ancora in mente quando mio padre mi parlava del moco, negli anni ‘50 – ricorda Meinero –. Poi, nel 2011, un anziano del paese mi ha detto che possedeva ancora qualche centinaio di semi. Siccome pochi anni prima avevamo avviato con successo il recupero della zucca di Rocchetta (oggi sull’Arca del Gusto, ndr), abbiamo pensato di far lo stesso con il moco: abbiamo dato a un gruppo di amici una trentina di semi ciascuno, il necessario per seminare un metro quadrato di terra, affinché li riproducessero. Così, in breve tempo, siamo arrivati al recupero». Un passo alla volta, per «riportare in vita una produzione che stava venendo persa» per dirla con le parole di Bonino, anche se non ancora come all’inizio del secolo scorso, quando i fiori di moco, bianchi con screziature azzurre, coloravano le alture di Cairo Montenotte, di Cengio e degli altri paesi della valle Bormida. «Pensate che noi di Rocchetta, frazione di Cengio, eravamo chiamati “mangia mochi” – conclude Meinero -. Altri tempi, prima che lo sviluppo industriale del secondo dopoguerra, qui da noi in particolare del settore chimico, spopolasse la campagna. Ma ora, finalmente, il nostro legume è tornato». L’area di produzione del moco delle valli della Bormida comprende i comuni di Cairo Montenotte, Cengio, Millesimo, Dego, Murialdo, Calizzano e Cosseria (Savona). Il Presidio Slow Food del moco delle valli della Bormida è sostenuto da FedEx.   
Ufficio Stampa Slow Food

PREMIO RAPALLO BPER Banca 2023 | Giovedì 24 agosto ore 21.15 incontro con Lella Costa

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In attesa di conoscere le vincitrici delPREMIO RAPALLO BPER Banca 2023 Donne e Cultura,prosegue il palinsesto di incontri aperti al pubblico“Aspettando il Premio Rapallo BPER Banca”. La scrittura nel tempoGiovedì 24 agosto, ore 21.15Incontro con Lella Costa dal titolo “Donne che scrivono”con un omaggio iniziale a Michela Murgia “’L’ironia è una dichiarazione di dignità. È l’affermazione della superiorità dell’essere umano su quello che gli capita’. Con queste parole di Romain Gary (che sembrano davvero pensate per lei), la giuria del Premio Rapallo BPER Banca 2023 vuole ricordare Michela Murgia, prima di tutto e forse soprattutto scrittrice, che nel suo lavoro ha sempre saputo coniugare forma e contenuto, allegria ed esattezza, coerenza e passione”, dichiara Lella Costa insieme a Maria Luisa Agnese, Massimo Bernardini, Mauro Bonazzi, Eva Cantarella, Nadia Terranova, Margherita Rubino. Villa Tigullio, Rapallo Ingresso libero fino a esaurimento posti L’iniziativa è promossa dalla Città di Rapallo con il sostegno di BPER Banca.
Rapallo, 21 agosto 2023 – In attesa di conoscere le vincitrici del Premio Rapallo BPER Banca 2023, prosegue il palinsesto “Aspettando il Premio Rapallo BPER Banca”. La scrittura nel tempo. Dopo il successo dei primi due appuntamenti con Mauro Bonazzi e Maurizio Maggiani, giovedì 24 agosto alle ore 21.15 presso Villa Tigullio a Rapallo Lella Costa sarà protagonista di un incontro speciale aperto al pubblico dedicato al tema Donne che scrivono”, con un omaggio iniziale alla scrittrice Michela Murgia, da poco scomparsa. “’L’ironia è una dichiarazione di dignità. È l’affermazione della superiorità dell’essere umano su quello che gli capita’. Con queste parole di Romain Gary (che sembrano davvero pensate per lei), la giuria del Premio Rapallo BPER Banca 2023 vuole ricordare Michela Murgia, prima di tutto e forse soprattutto scrittrice, che nel suo lavoro ha sempre saputo coniugare forma e contenuto, allegria ed esattezza, coerenza e passione”, dichiara Lella Costa insieme a Maria Luisa Agnese, Massimo Bernardini, Mauro Bonazzi, Eva Cantarella, Nadia Terranova, Margherita Rubino. La novità di questo 2023 è l’assegnazione del nuovo Premio Europeo Rapallo BPER Banca 2023, sostenuto dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, dedicato alla scrittrice europea la cui opera è stata pubblicata e tradotta in italiano nel periodo indicato dal bando varato dal Comune di Rapallo in data 7 agosto 2023. In vista della cerimonia finale di premiazione del Premio Rapallo BPER Banca 2023, che si terrà sabato 11 novembre 2023, la giuria è al lavoro per selezionare le opere finaliste delle sezioni ‘Narrativa’ e ‘Costume e Saggistica’ – edite in lingua italiana e pubblicate per la prima volta a partire dal 1° ottobre 2022 – e del nuovo Premio Europeo Rapallo BPER Banca 2023. “Lo stesso giorno, 11 novembre 2023, in cui verrà premiata la Narrativa e la Saggistica al femminile – dichiara la coordinatrice del Premio, Margherita Rubino – la stessa giuria assegnerà il nuovo Premio alla miglior scrittrice europea, premio per cui siamo già in una fase avanzata di scelta”. Con oltre 100 candidature ricevute, si è chiuso domenica 20 agosto il bando per partecipare al Premio Rapallo BPER Banca 2023, il riconoscimento dedicato alle migliori autrici italiane nell’ambito della narrativa e della saggistica, promosso dalla Città di Rapallo con il sostegno di BPER Banca.La Giuria Popolare – ogni anno differente per categorie, associazioni e ordini professionali coinvolti – è composta quest’anno da trenta fra chirurghi, dottori e specialisti al femminile che sceglieranno la vincitrice della sezione ‘Costume e Saggistica’ sulla base della terna delle finaliste indicata dalla Giuria Tecnica. In data 7 agosto 2023 il Comune di Rapallo ha approvato il nuovo bando per la miglior scrittrice europea con l’addendum consultabile a questo link.
Lella Costa © Lorenzo PianoIl Premio Il Premio Rapallo BPER Banca 2023, promosso dalla Città di Rapallo con il sostegno di BPER Banca, è dedicato alle migliori autrici italiane nell’ambito della narrativa e della saggistica. Il Premio rinnova anche quest’anno il prestigioso impegno della città di Rapallo per la valorizzazione dell’attività letteraria, della capacità innovativa e dell’incidenza nella società delle migliori protagoniste della cultura italiana. L’edizione 2022 ha visto premiare Francesca Maccani, Gaja Cenciarelli, Elvira Seminara, Maura Gancitano e Bianca Pitzorno. Il Premio Rapallo BPER Banca 2023 si compone di due sezioni: ‘Narrativa’, che prevede una prima, seconda e terza classificata, e ‘Costume e Saggistica’, che include la possibilità di premiare libri di indagine giornalistica, sul welfare, di educazione varia. Presieduta da Eva Cantarella, la giuria del Premio Rapallo BPER Banca 2023 – composta da scrittori, giornalisti e critici che da sempre dedicano ampia parte della loro attività al femminile e ai problemi connessi al genere – è formata da: Maria Luisa Agnese, Massimo Bernardini, Mauro Bonazzi, Lella Costa, Margherita Rubino, Nadia Terranova (vicepresidente) ed Eva Cantarella (presidente): Eva Cantarella (Presidente), prima studiosa in Italia a portare l’interesse sulla misoginia dall’antico al medioevo (“L’ambiguo malanno”), ha sempre dedicato volumi di gran successo alle questioni di genere, vedi tra gli altri “Gli inganni di Pandora”, “Diritto materno”, “Ippopotami e sirene”, “Secondo natura” e “Passato prossimo. Donne romane da Tacita a Sulpicia”);Nadia Terranova (Vicepresidente), che dopo la vittoria del Bagutta opera prima, con “Gli anni al contrario”, è entrata nella cinquina dello Strega con “Addio fantasmi”, attualmente tradotto per le scene. Traduttrice, editorialista per La Repubblica, autrice di racconti per l’infanzia (Premio Andersen 2022), affronta molti temi e personaggi, privilegiando i rapporti, gli affetti e la creatività al femminile;Margherita Rubino (Coordinatrice del Premio), universitaria e critico de Il Secolo XIX, studiosa della presenza femminile nel teatro antico e delle riprese nel mondo contemporaneo, ha dedicato volumi a “Medea contemporanea”, “Antigone” e “Fedra. Per mano femminile”, oltre a numerosi articoli contro la violenza contro le donne su Repubblica (1990- 2010).Maria Luisa Agnese, già direttore di diverse testate periodiche, giornalista del Corriere della Sera, sempre attenta alla questione femminile, autrice di prestigiosi reportage sulla parità di genere e attiva dalla prima ora per “Il tempo delle donne”;Massimo Bernardini, giornalista televisivo, conduttore de “La storia siamo noi” e in particolare di “TV Talk”, in onda il sabato su Rai3, durante il quale, tra le molte puntate dedicate alla questione femminile, ha pronunciato un coraggioso monologo contro la violenza sulle donne il 25 novembre 2021, ripreso da tutti i media;Mauro Bonazzi, filosofo ed editorialista del Corriere della Sera, in più occasioni ha dedicato i suoi scritti a Simone Weil e alla questione femminile in Platone, a Hannah Arendt e alla figura di Penelope come emblema della virtù femminile del persuadere;Lella Costa, attrice e scrittrice di romanzi pluripremiati sulla propria condizione e su quella delle donne in generale, performer di spettacoli come “Stanca di guerra” ripresi da oltre 20 anni sulle nostre scene, è testimonial instancabile del punto di vista e della incidenza della donna nella vita di oggi.Entro il 25 ottobre 2023 la giuria selezionerà tre opere per ognuna delle sezioni di riferimento.Successivamente, in occasione della serata e cerimonia finale di premiazione che si terrà a Rapallo sabato 11 novembre 2023:per la sezione ‘Costume e Saggistica’ sarà la sola Giuria Popolare – composta ogni anno da categorie, ordini professionali o associazioni differenti – a decretare il vincitore, sulla base della terna delle finaliste indicata dalla giuria tecnica. Ogni giurato dovrà dare una preferenza per determinare la vincitrice del premio Saggistica Rapallo 2023;per la sezione ‘Narrativa’ sarà invece la Giuria Tecnica a indicare l’ordine dei tre vincitori proprio durante la premiazione conclusiva.Verranno attribuiti i seguenti premi:- PREMIO RAPALLO BPER Banca 2023 per la sezione Narrativa – I° PREMIO – 5 mila euro- PREMIO RAPALLO BPER Banca 2023 per la sezione Narrativa – II° PREMIO – 3 mila euro- PREMIO RAPALLO BPER Banca 2023 per la sezione Narrativa – III° PREMIO – 2 mila euro- PREMIO RAPALLO BPER Banca 2023 per la sezione Costume e Saggistica – 3 mila euro Nel corso della cerimonia di premiazione, sabato 11 novembre 2023 verrà inoltre assegnato il nuovo Premio Europeo Rapallo BPER Banca 2023, sostenuto dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, dedicato alla scrittrice europea la cui opera è stata pubblicata e tradotta in italiano nel periodo indicato dal bando varato dal Comune di Rapallo in data 7 agosto 2023.  Il Palinsesto di incontri In attesa della serata conclusiva e della proclamazione delle vincitrici, Villa Tigullio a Rapallo è sede del programma “Aspettando il Premio Rapallo BPER Banca”, una serie di incontri con ospiti d’eccezione e membri della giuria sul tema La scrittura nel tempo. I primi due appuntamenti – “Ulisse senza Penelope?” con Mauro Bonazzi (18 luglio) e “La natura è donna” con Maurizio Maggiani (20 luglio) – hanno riscontrato ampia partecipazione di pubblico.Giovedì 24 agosto il terzo e ultimo incontro vedrà Lella Costa riflettere sul tema “Donne che scrivono”, con uno speciale omaggio iniziale alla scrittrice Michela Murgia, recentemente scomparsa. La scrittura femminile è una conquista molto recente della civiltà e della letteratura, che si è svolta per lo più al maschile per oltre due millenni. Oggi esistono in Italia premi dedicati esclusivamente alla scrittura femminile, e forse questo è il segno di una realtà finalmente acquisita.Scrittrice, performer e artista a tutto tondo Lella Costa, reduce da una trionfale tournée teatrale di una pièce ispirata dall’amore tra settantenni, “Le nostre anime di notte”, discute del possibile crollo, in questi anni, di molti tabù. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. 

“La Festa da Istoria” ricrea i migliori tempi della convivenza tra cristiani e ebrei in Spagna

C’è una lunga storia alle spalle di Ribadavia, divenuta capitale del regno di Galizia ai tempi del re Don García, che qui stabilì la sua corte intorno al 1065. Celti, Romani, Arabi e così anche Cristiani ed Ebrei, furono attratti da queste magnifiche terre, soprattutto grazie a quello che ancora oggi è ritenuto uno dei loro migliori frutti e risorse: il vino Ribeiro, un prodotto particolarissimo e ricercato che viene decantato, oggi come allora, per le sue quattro virtù: vigore, profumo, colore e sentori. Fortezze, castelli, case signorili e monasteri ricordano i tempi più splendidi, nel Medioevo, quando la convivenza – e i buoni affari – tra cristiani ed ebrei regalarono un periodo di grande ricchezza alla regione. 

Per diversi secoli cristiani ed ebrei hanno vissuto in armonia a Ribadavia – “burgo in rippa Avie”, la città sulle rive dell’Avia – e hanno persino combattuto insieme per difenderla durante l’invasione dei soldati inglesi del Duca di Lancaster alla fine del XIV secolo. Gli abitanti del quartiere ebraico dimostrarono particolare tenacia nel difendere le mura della Maddalena e di Porta Nova, nonostante le loro case fossero state rase al suolo dalle truppe straniere. Ma questa convivenza terminò con la promulgazione, nel 1492, dell’Editto di Granada da parte dei re Isabella e Ferdinando: quando gli ebrei furono costretti a scegliere tra la conversione al cristianesimo e l’esilio. La maggior parte di loro optò per la conversione, anche se alcuni fuggirono in Portogallo. 

Di quei bei tempi rimane il quartiere ebraico di Ribadavia, in Galizia, dichiarato monumento nazionale; fa parte della Rete dei quartieri ebraici spagnoli, composta da una ventina di città che li mantengono nella loro forma originale abitati dai sefarditi. 

L’antico quartiere ebraico conserva l’antica rete labirintica che lo caratterizzava, intorno alla Plaza Mayor, alla Porta Nova, alla Praza da Magdalenala e all’antica Rúa de Xudería – che in seguito divenne Rúa de la Cruz e oggi è la Rúa Merelles Caula, dall’inconfondibile aspetto medievale, che era il centro del quartiere ebraico – e al Pazo de los Condes de Ribadavia, un bell’edificio del XVII e XVIII secolo che ospita il Centro di Informazione Ebraica della Galizia. Un insieme di stradine strette dall’atmosfere medioevale, piene di piccoli dettagli e ornamenti che ci ricordano dove siamo: stelle di Davide scolpite sulle facciate, menorah, lettere ebraiche… e usanze millenarie. Ci sono persino alcune panetterie che producono ancora dolcetti ebraici utilizzando le antiche ricette di una volta.

Una festa con 30 anni di storia

Ma senza dubbio ciò che meglio ricorda quei tempi di convivenza e armonia è “La Festa da Istoria”, una celebrazione che si tiene l’ultimo sabato di agosto da oltre trent’anni, una delle feste storiche più antiche della Galizia. È un evento dichiarato di interesse turistico nazionale ma aspira a diventare internazionale; è membro fondatore della Federazione Spagnola di Festival e Ricreazioni Storiche e attualmente fa parte anche della Federazione Europea di Festival Storici. Durante il fine settimana il centro storico si trasforma nello scenario di questa festa unica che ricrea l’atmosfera ebraica del Medioevo. Questa straordinaria celebrazione, nota fin dal 1693, è una grande attrazione e vede l’entusiasta partecipazione della maggior parte dei cittadini. La gente si veste con costumi antichi tradizionali, cavalieri e burattinai passeggiano per le strade, viene ricreato un matrimonio ebraico e i maestri artigiani offrono le loro opere al mercato delle pulci, nel tentativo di ricreare al meglio l’atmosfera dell’epoca. Tra gli obiettivi fondamentali di questo festival c’è il recupero delle tradizioni ancestrali e storiche che hanno fatto parte della regione e della sua storia.

L’organizzazione è davvero completa, con vari e numerosi eventi che ricreano l’atmosfera di sei secoli fa. Il primo di questi è la sfilata, l’atto di apertura della Festa da Istoria e l’attività più spettacolare e multiforme. Il “Re” è accompagnato in modo ordinato dai suoi cavalieri a cavallo, dal capo falconiere e dal paggio che porta la spada. La Regina marcia qualche passo più indietro, accompagnata dalle sue fanciulle e dalle donne importanti del regno. Dietro la Regina c’è l’Adelantado Mayor del Regno di Galizia, anche Signore di Ribadavia, che appare accompagnato dai suoi cavalieri a piedi; la rappresentanza ecclesiastica è guidata dal Vescovo di Tui, da diversi ordini religiosi e da altri membri della chiesa. I notabili della storia, i membri del governo cittadino e i difensori (soldati e arcieri) della fortezza di Ribadavia e delle sue mura hanno una posizione di rilievo. Il seguito è accompagnato da falconieri, scacchisti, acrobati, giocolieri, diversi gruppi di animazione di strada e le persone che chiudono la sfilata. Il percorso si svolge lungo la via principale della città e termina al Castello Sarmiento, dove il Re, la Regina e il Sindaco Adelantado del Regno di Galizia hanno i loro troni pronti per iniziare gli atti della storia. 

Tra gli eventi più colorati ci sono i tornei medioevali, sorti intorno all’anno 1060; erano competizioni tra gruppi di nobili e cavalieri che formavano due piccoli eserciti e in cui potevano ottenere grandi fortune o essere totalmente rovinati; la ricreazione a Ribadavia si distingue per essere sfarzosa e variopinta.

Spettacoli teatrali

All’interno dell’Istoria, nello spazio dell’auditorium, si alternano due opere teatrali, “O Malsín” e “Endiañada”, ognuna delle quali rappresenta una parte reale della storia di Ribeiro e della sua capitale, Ribadavia.

Nel “Malsín” viene rappresentata una storia sull’Inquisizione, in cui un uomo denunciò la sua famiglia, compresa la madre, di essere giudaizzante, facendo intervenire l’Inquisizione che, dopo diverse indagini, condannò otto cittadini. I testimoni si rivelarono poi falsi, così il popolo uccise l’accusatore e l’Inquisizione lo dichiarò eretico; le sue ossa furono dissotterrate e bruciate.

L’opera teatrale “Endiañada” racconta invece un’altra parte della storia, quando il signore di Ribadavia fu imprigionato da Pedro Madruga e sua moglie volle formare un esercito per liberarlo ma il popolo si rifiutò. Ciò provocò l’aumento delle tasse e l’incatenamento dei personaggi di spicco del paese, tra cui il sindaco di Ribadavia; il popolo in rivolta allora imprigionò la contessa trascinandola per le strade fino alla morte e il sindaco fu nuovamente reintegrato come principale autorità del paese.

Altre celebrazioni hanno un carattere più festoso, come il tiro con l’arco, gli scacchi viventi giocati da ragazzi e ragazze che indossano un cappuccio del proprio colore e che, man mano che sono “mangiati”, vengono tolti dalla scacchiera e messi in anelli di legno, o la Carreira, che consiste nello spingere una botte con squadre di tre persone dalla parte bassa della città fino al traguardo all’ingresso della Praza Maior, dove si trova il Castelo dos Sarmiento. Inoltre, durante la Festa da Istoria de Ribadavia, l’attività di falconeria è un’esibizione spettacolare alla quale partecipano falchi, aquile, astore e gufi reali.

Durante il festival si svolgono numerosi eventi per promuovere l’artigianato o i mestieri scomparsi, mostre di oggetti medioevali, nonché altre attività legate a quel periodo, molte sono dedicate ai più piccoli.

Naturalmente, in una festa come questa e in una terra che si vanta del suo Ribeiro, la gastronomia e i buoni vini sono un must. In tutto il paese si trovano le cosiddette “bodegas de disfrute” (cantine) dove si beve, ma si mangia anche, si chiacchiera, ci si diverte, si canta e si instaurano amicizie tra vicini e visitatori che godono di uno spazio unico e differente da tutto il resto, oltre alle numerose bancarelle di cibi e dolci di origine ebraica. Nell’antica chiesa senza culto della Madalena, si tiene un Pasto Medioevale in cui non mancano prodotti e prelibatezze di comprovato consumo medioevale come pasticci, pesci di fiume, anguille e lamprede, carne di maiale e salsicce, costine, capretto e vitello, seguiti da vari dolci in cui si mescolano torte di castagne e noci con miele, mandorle e marzapane con frutta o ricotta. Il tutto in grande allegria grazie ai vini prodotti con uve torrontés, treixadura, loureira, lado e albariño per i bianchi o i rossi prodotti da sousón, brancellau e caíño. I liquori di frutta e le grappe poi aiutano a evitare l’indigestione e danno conforto ai partecipanti, invitando a concludere il lieto incontro con sorrisi, parole e canzoni. Questo è l’unico evento che ha, logicamente, un costo e che, come ogni cosa al giorno d’oggi, deve essere pagato con la moneta utilizzata durante la Festa, il maravedí, che è obbligatorio utilizzare nelle bancarelle e nei banchi degli artigiani. Ogni anno vengono stampati maravedí in sette tagli.

Un matrimonio ebraico

Forse l’atto centrale di questa convivenza tra cristiani ed ebrei a Ribadavia è il matrimonio ebraico. La cerimonia si svolge sotto un baldacchino chiamato chuppah. L’officiante, generalmente un rabbino, era colui che sposava la coppia. Dopo la cerimonia, lo sposo rompeva la coppa di vino con i piedi, mostrando la sua gioia per il matrimonio. Nell’ambito della Festa da Istoria di Ribadavia, il matrimonio ebraico si limita a una rappresentazione di ciò che era realmente. Questa attività è seguita da centinaia di persone, sia nella cerimonia che nel suo percorso per le vie del centro storico, grazie alla singolarità dei costumi e ai canti sefarditi che ricreano l’atmosfera dell’epoca.

Un buon modo per celebrare la Festa è poi la danza medioevale, in cui il gruppo di ballo “Doñas sin caballeros”, composto da un totale di 50 volontari, mostra la sua arte, che ha preparato per due mesi nella Plaza Mayor di Ribadavia e sul palco dell’Auditorio do Castelo.

OPEN COMUNICACIÓN

Enrique Sancho

GASC e ISORROPIA HOMEGALLERY presentano la mostra INNESTI 23 | Inaugurazione: lunedì 11 settembre 2023, ore 17.00 nella sede di Villa Clerici a Milano

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Fino al 15 ottobre 2023

nella sede di Villa Clerici a Milano

GASC | Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei

e ISORROPIA HOMEGALLERY

presentano

INNESTI 23

Opere di

DANIELE ACCOSSATO
  ANNA CARUSO
 GIUSTO PILAN
FEDERICA ZIANNI

Inaugurazione mostra: lunedì 11 settembre 2023, ore 17.00

La mostra dal titolo “INNESTI 23”, curata da Luigi Codemo, organizzata dalla raccolta museale GASC | Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei e da Isorropia Homegallery, presenta fino al 15 ottobre 2023, opere di 5 artisti: Daniele Accossato, Anna Caruso, Giusto Pilan Federica Zianni. La mostra è allestita all’interno del percorso museale nelle sale di Villa Clerici. Ognuno dei quattro artisti espone una o due proprie opere in dialogo con i dipinti e le sculture della collezione permanente.
Giusto Pilan, La Pietà (da Rosso Fiorentino), 2023. Tecnica mista su carta intelaiata(Foto allestimento)
La scelta delle opere, alcune realizzate site specific, ha l’obiettivo di far risuonare le molte sfaccettature del sacro che caratterizzano l’intera collezione della GASC.Nella fedeltà alla propria ricerca artistica e senza il bisogno di emulare l’iconografia della tradizione religiosa cristiana, le opere dei nove artisti si innestano nel percorso museale facendo emergere ed echeggiare i grandi temi antropologici e biblici: il corpo e l’esilio dalla bellezza, la memoria e le improvvise epifanie di una solennità domestica, la potenza della nascita che sorge dal vuoto. Il progetto della mostra INNESTI 23 sviluppa una delle vocazioni originarie della GASC: coinvolgere più artisti, ognuno con la propria personale ricerca creativa, su un progetto condiviso. La raccolta museale di Villa Clerici si è infatti formata a partire dagli anni ’50 accogliendo, come in un cenacolo, artisti interessati a misurarsi col tema del sacro. Oggi la GASC è una delle maggiori raccolte di arte sacra del ‘900 e contemporanea e conserva più di 3mila opere di autori come Francesco Messina, Aldo Carpi, Floriano Bodini, Silvio Consadori, Lello Scorzelli, Gino Severini, Felice Casorati, Giacomo Manzù, Kengiro Azuma, Aligi Sassu, Valentino Vago, William Xerra, Agostino Arrivabene, Davide Coltro e molti altri.
Anna Caruso, Ho deposto il mio credo, 2023 (dittico). Acrilico su tela(Foto allestimento)
La mostra INNESTI 23 nasce dalla collaborazione tra la raccolta museale GASC | Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei e Isorropia Homegallery (associazione culturale no profit), e costituisce il terzo appuntamento annuale dedicato a giovani artisti che si confrontano col tema del sacro.
“INNESTI 23”
a cura di Luigi Codemo
Fino al 15 ottobre 2023
Sede della mostra:
GASC | Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei | Villa Clerici, Milano, via Terruggia 14
 
Inaugurazione mostra: lunedì 11 settembre 2023, ore 17.00
 
Orari di apertura:
giovedì, 14.30-17.30; venerdì, 14.30-17.30; sabato 14.30 – 18.30
Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura
Aperture straordinarie domenicali con visite guidate e laboratori su www.villaclerici.it
 
Biglietto unico (museo + mostra): € 5; ridotti € 3; ingresso gratuito con la carta Abbonamento Musei.

Federica Zianni, Silent Cocoons, 2021. Tre elementi, bronzo
(Foto allestimento)

Informazioni:
GASC
tel. 02 6470066
edu.gasc@villaclerici.it
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www.villaclerici.it
 
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#isorropiahomegallery
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Ufficio Stampa ISORROPIA HOMEGALLERY
Laura Cometa

3BMETEO.COM: “Prolungata ondata di calore, picchi prossimi ai 40°C, notti tropicali e afa. Tutto ciò che c’è da sapere”

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1200 notti tropicali mar gio temperature 1

Edoardo Ferrara di 3bmeteo.com: “Caldo intenso al Centronord, senza troppi eccessi invece al Sud (eccetto la Campania). Colpa di un anticiclone africano da record con zero termico sulle Alpi fin verso i 5300m. Durerà probabilmente almeno fino a sabato.”

TERZA ONDATA DI CALDO AFRICANO, SI ENTRA NELL’APICE – “L’anticiclone subtropicale sta raggiungendo la massima potenza in queste ore, con asse disposto lungo Marocco-Spagna-Francia-Nord Italia/area alpina.” – lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che spiega – “E’ caratterizzato da aria estremamente calda in quota, con geopotenziali da record per agosto, tanto che lo zero termico sulle Alpi ha addirittura sfiorato se non raggiunto i 5300m (nuovo record assoluto in Svizzera). L’alta pressione ovviamente sta pompando aria molto calda di estrazione nord africana su gran parte dell’ovest Europa e dell’Italia, caratterizzata da temperature sopra le medie anche di 10-12°C a circa 1500-1600m di quota tra Spagna, Francia e area alpina. Contestualmente una circolazione blandamente ciclonica interessa il Mediterraneo meridionale, incastrata nelle tenaglie anticicloniche, responsabile di qualche temporale e di uno smorzamento quantomeno parziale del grande caldo al Sud Italia.”

CALDO PIU’ INTENSO AL CENTRONORD – “Questa nuova ondata di calore sta interessando in modo più diretto il Centronord e continuerà a farlo nei prossimi giorni” – prosegue Ferrara di 3bmeteo.com – “Previste temperature massime in genere comprese tra 35 e 38°C ma con qualche picco localmente prossimo ai 39-40°C non escluso su Pianura Padana occidentale, Toscana, Umbria e Lazio. Qualche grado in meno tra Marche e Abruzzo complici venti da Nordest ma con afa alle stelle; afa che si farà sentire in modo deciso anche sulla Pianura Padana, aumentando la percezione del caldo. Di fatto per il Nord Italia, che fino ad ora era stato sostanzialmente risparmiato, si tratterà dell’ondata di caldo più intensa dell’estate 2023.”

CALDO NOTEVOLE SULLE ALPI – “Farà molto caldo anche in montagna, in particolare sull’area alpina che come detto è la maggiormente interessata dalla pompa di calore africana. Livelli record dello zero termico che durante il giorno oscilla tra i 4900m e 5200m, ma sfiorando anche i 5300m sul comparto alpino occidentale: si tratta di un valore da record assoluto. Nel contempo si potranno registrare punte di 31-33°C a 1000m, fino a 29-30°C a 1200-1300m, oltre 34-35°C sui fondovalle. Valori già di per sè notevoli, ancor di più se si considera che siamo nella terza decade di agosto, periodo nel quale le giornate sono apprezzabilmente più corte e il sole risulta più basso sull’orizzonte rispetto a luglio.

MENO CALDO AL SUD – “Nel contempo al Sud farà si caldo con temperature sopra media (eccetto la bassa Sicilia), ma senza particolari eccessi e in misura decisamente minore rispetto al Nord.” – aggiunge Ferrara di 3bmeteo.com  “Questo a causa della persistenza della succitata circolazione blandamente ciclonica alimentata da aria più fresca in quota. Le temperature massime non dovrebbero superare in genere i 34-35°C salvo qualche picco localmente superiore su Foggiano, Materano, Cosentino e Sicilia interna. Farà eccezione la Campania, dove specie sulle zone settentrionali si potranno sfiorare picchi di 37-39°C. Punte di 36-38°C possibili anche sulla Sardegna interna.” 

NOTTI TROPICALI, SPECIE SU GRANDI CITTA’ E AREE COSTIERE – “Caldo e a tratti afa si faranno sentire anche nelle ore serali ma pure in nottata, in particolare su Valpadana, zone costiere e in generale nei grandi centri urbani. Su queste aree ci attendono notti tropicali, ovvero con temperature minime che in alcuni casi non scenderanno al di sotto dei 25°C: addirittura in Liguria i valori minimi potrebbero mantenersi al di sopra dei 27-28°C. Intorno alle ore 21-22 le temperature potrebbero risultare ancora intorno ai 30-31°C in Pianura Padana e sul medio versante tirrenico, nelle grandi città anche fin quasi a mezzanotte.”

ALCUNE TRA LE CITTA’ PIU’ ROVENTI – Al Nord: Aosta, Torino, Asti, Vercelli, Alessandria, Milano, Lodi, Cremona, Mantova, Sondrio, Bolzano, Trento, Verona, Rovigo, Padova, Bologna, Ferrara, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena. Al Centro: Firenze, Pisa, Lucca, Prato, Grosseto, Terni, Viterbo, Roma, Frosinone. Al Sud: Caserta, Benevento, Foggia, Matera, Cosenza, Decimomannu. 

QUANTO DURERA‘ – “Con molta probabilità fino a sabato incluso. Da domenica 27 agosto è probabile un progressivo calo termico a partire dal Nord, successivamente al Centro, mentre il caldo potrebbe invece intensificarsi almeno temporaneamente al Sud. Evoluzione questa che necessita di ulteriori analisi e conferme, non definitiva. Seguiranno importanti aggiornamenti.” – concludono da 3bmeteo.co,

21 AGOSTO 2023

Castellina in Chianti – torna la Fiera del Cocomero tra memoria, tradizione e tante novità

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Castellina in Chianti. Il conto alla rovescia sta per terminare e Castellina in Chianti si prepara a rivivere le emozioni della Fiera del Cocomero, in programma da mercoledì 23 a domenica 27 agosto. L’evento è molto sentito dalla comunità castellinese, viene da una lunga tradizione e coinvolge tante realtà associative del territorio. La Fiera ritorna dopo un periodo di stop e quindi è attesa con particolare trepidazione, anche perché l’edizione 2023 sarà ricca di novità a cominciare dal fatto che si svolgerà per cinque giorni e non, come di consueto, in un’unica giornata.

Gli eventi della Fiera. Si comincia mercoledì 23 in Piazza del Comune con DiVINUM, street theater a cura del Consorzio Chianti Classico. Giovedì 24, ricorrenza di San Bartolomeo, si aprirà alle ore 10 con la sfilata dei tamburini della banda. Alle 11:30 sarà inaugurata la mostra dei fabbri castellinesi Dino e Graziano Lardori nei locali dell’ufficio turistico, mentre alle ore 17:30, 18:15, 19 e 19:45 è previsto uno “scherzo musicale” alle finestre di via Ferruccio. Alle 20, nel Parco delle Casce, cena a cura della Società Sportiva Castellina in Chianti e GIG. Durante tutta la giornata ci saranno i banchi della Fiera nell’area mercatale di via IV Novembre mentre, in via delle Mura, sarà possibile ammirare alcuni mezzi agricoli del passato. Venerdì 25, alle ore 18:30, è previsto un concerto in Piazza della Chiesa mentre, sia il 24 che il 25 agosto, sarà possibile ammirare i lavori e le performance di Ars Manualis, con artisti, artigiani e poeti protagonisti in Piazza del Comune.

Il fine settimana con la Fiera del Cocomero. Sabato 26 agosto, alle ore 18 si svolgerà il convegno dal titolo “Fiere e Feste alla Castellina” nella sala dell’ufficio turistico, a cura del Gruppo Archeologico Salingolpe e del Museo Archivio Bianciardi. Alle ore 20 cena al Parco delle Casce, mentre alle 21:30 spazio allo sport con la presentazione della squadra di calcio dell’ASD Castellina in Chianti. Domenica 27 agosto dalle 10 alle 18 si svolgerà il laboratorio di pittura e tintura su stoffa con metodi antichi in Piazza del Comune e dalle ore 21, proiezioni di foto d’epoca di Castellina e dei castellinesi nell’iniziativa dal titolo “Quelli che il Chianti lo hanno visto nascere”.

Gli eventi speciali. Durante tutto l’arco della festa all’entrata di via delle Volte, di fronte alla Chiesa saranno proiettati i “Ritratti di Castellina”, a cura della fotografa Caroline Aspas. Il 23 e 24 agosto è in programma un’apertura straordinaria del Museo Archeologico del Chianti fino alle ore 23. È possibile, inoltre, prenotare delle visite guidate al Museo Archivio Bianciardi contattando il numero 377 5705985.

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“Questa edizione Fiera del Cocomero – spiega Giuseppe Stiaccini, assessore al turismo e alle attività produttive – è l’edizione della rinascita. Dopo alcuni anni di assenza, infatti, torniamo a presentare questo appuntamento tradizionale del calendario castellinese con una formula rinnovata a partire dai giorni che saranno cinque. Il nome Fiera del Cocomero nasce sulla scia dell’entusiasmo per la fine della Grande Guerra quando, il tricolore ‘naturale’ del cocomero accese la fantasia dei castellinesi, che dettero vita a questo evento, tramandato di generazione in generazione. Vogliamo riannodare e rinsaldare questo legame con la nostra storia offrendo una Fiera della comunità e per la comunità, coltivando la memoria e quello spirito di socialità che è alla base del nostro vissuto quotidiano”.

Montepulciano. Il Panno del Bravìo delle Botti 2023 celebra i 75 anni della Costituzione, alla contrada di Talosa il premio di “A Tavola con il Nobile”

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Svelato il panno del Bravìo delle Botti 2023 dipinto dall’artista Paola Imposimato; la contrada di Talosa si aggiudica il concorso “A Tavola con il Nobile”, mentre il Premio Grifo Poliziano va alla Strada del Vino Nobile e dei Sapori della Valdichiana Senese

Dopo il Proclama del Gonfaloniere che ha dato il via ufficialmente all’edizione del Bravìo 2023, nell’ inedita cornice del chiostro dell’ Enoliteca del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, nella prima domenica di manifestazione, è stato svelato il Panno dedicato ai 75 anni della Costituzione. Oltre allo svelamento del panno dipinto dall’artista fiorentina Paola Imposimato, è stato assegnato il premio “A Tavola con il Nobile”, concorso ideato dal giornalista Bruno Gambacorta e organizzato ormai da XXI dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano insieme al Magistrato delle Contrade di Montepulciano in cui si sfidano ai fornelli le otto contrade cittadine, e i premi dell’amministrazione comunale e Magistrato delle Contrade: Grifo Poliziano e Premio Olmastroni.

La giornata, condotta dai giornalisti Tinto e Valentina Chiancianesi, si è aperta con i risultati e la premiazione della XXI edizione del concorso di ‘A Tavola con il Nobile. Quest’anno il tema scelto per la preparazione delle ricette è stato ‘I piatti al cucchiaio’ e la contrada vincitrice di questa nuova edizione è stata la Contrada di Talosa, con il piatto “Acquacotta”, al secondo posto la contrada di Le Coste con il piatto “Fagottino del contadino” e al terzo posto la contrada di Collazzi con il piatto “Buglione in vellutata di fagioli alla salvia e verdure dell’orto”.

Dopo la premiazione del concorso di “A Tavola con il Nobile”, la giornata è proseguita con la consegna i 75 anni dalla costituzione

alla contrada di talosa il premio di a tavola con il nobile

del Premio Olmastroni, riconoscimento dedicato al pittore senese Cesare Olmastroni, autore del panno del 2015 e 2016, che ogni anno viene assegnato dalla commissione giudicatrice dei bozzetti a un autore diverso da quello a cui viene affidata la realizzazione del panno e che mostri doti figurative che ricordino lo stile e l’ispirazione del compianto Olmastroni.Quest’anno la commissione ha assegnato il premio all’artista poliziano Fabio Barbetti per aver saputo rappresentare il tema con uno stile figurativo gradevole, espressivo e di personalità. Presente alla premiazione la moglie di Cesare Olmastroni, Fernarda. 

Altro premio consegnato nella giornata di domenica 20 Agosto è stato il “Grifo Poliziano”, assegnato dall’amministrazione comunale a una personalità o a un’istituzione che si è distinta per l’impegno nella valorizzazione di Montepulciano in ambito internazionale. Quest’anno il premio è andato alla Strada del Vino Nobile e dei Sapori della Valdichiana Senese, per aver rappresentato, prima per la Città di Montepulciano e poi – dal 2014 – per tutta la Valdichiana Senese, una leva fondamentale nello sviluppo turistico del territorio contribuendo a rendere Montepulciano e la Valdichiana Senese sempre più conosciute e apprezzate in Italia e nel Mondo e per aver contribuito a raccontare non solo la bellezza del territorio, ma anche il suo saper fare, attraverso la valorizzazione delle produzioni eno-gastronomiche e artigianali locali.

Dopo la consegna di tutti i premi, alla presenza di Andrea Biagianti, Reggitore del Magistrato delle Contrade, del sindaco Michele Angiolini e dei rappresentanti dell’amministrazione comunale di Montepulciano, è stato svelato il Panno che verrà consegnato alla contrada vincitrice della gara del Bravìo delle Botti che si svolgerà domenica 27 agosto lungo le vie cittadine. Il Panno 2023 è stato dipinto, per il secondo anno consecutivo, già autrice del panno 2008, dall’artista fiorentina Paola Imposimato. Il Panno 2023 celebra i “75 anni dall’entrata in vigore della Costituzione: la stella polare da seguire, la base del nostro stare insieme”, con l’obiettivo di dare risalto alla Carta costituzionale entrata in vigore il 1° gennaio 1948, quale elemento fondativo dell’Italia democratica e repubblicana. Il pubblico ha accolto con entusiasmo e grande giubilo il Panno dell’edizione 2023, grande meraviglia anche da parte dei tanti turisti presenti a Montepulciano che l’hanno potuto ammirare in Piazza Grande insieme allo spettacolo del Gruppo di Sbandieratori e Tamburini.

Per tutta la settimana proseguono gli eventi collaterali al Bravìo delle Botti con le aperture serali delle otto contrade, all’insegna della cucina tipica e delle feste a tema con musica dal vivo, le prove notturne degli spingitori, con gli atleti delle rispettive contrade che proveranno il percorso di gara facendo rotolare le botti sulla pietra serena di Montepulciano e gli spettacoli medievali itineranti degli artisti di strada, grande novità del 2023.

Magistrato delle Contrade di Montepulciano

Via dell’Opio n.1, 53045 Montepulciano (SI)

info@braviodellebotti.com

www.braviodellebotti.com

Ufficio Stampa: Valdichiana Media

Light Gospel Choir in concerto venerdì 25 agosto Villa Aurora a Firenze


Il Light Gospel Choir di Letizia Dei in concerto per il Villa Aurora Meeting

venerdì 25 agosto Villa Aurora a Firenze

Sarà il Light Gospel Choir diretto dalla fiorentina Letizia Dei il 25 agosto Villa Aurora, alle 21,20 a Firenze, a concludere con un coinvolgente concerto la prima giornata del Villa Aurora Meeting dal titolo I tuoi occhi videro il mio corpo. Dal potere sui corpi alla libertà dei moderni.

Il Villa Aurora Meeting è un incontro annualein cui vengono messe a confronto idee differenti di mondo e di futuro, in un dialogo tra personalità di ispirazione laica, religiosa, accademica e rappresentanti delle istituzioni su tematiche di natura eticapolitica  ed ecologica.

“Lo facciamo -scrivono gli organizzatori- non rinunciando a una visione teologica del mondo e della storia. Nella splendida cornice di Villa Aurora e del suo parco monumentale, ospitiamo diversi panel tematici, che sappiano rappresentare la complessità dei fenomeni attraverso un approccio interdisciplinare.

Il 25 agosto alle 21,20 il concerto allieterà i presenti, introduce e interviene il pastore della Chiesa Avventista del Settimo Giorno di Firenze, Nino Plano.

“Il coro -dichiara Letizia Dei– appositamente per questo evento proporrà una selezione di brani tradizionali molti dei quali con testi biblici che saranno introdotti dal Pastore Nino Plano, una grande opportunità di incontro e condivisione culturale e musicale”

Appuntamento dunque a Villa Aurora, venerdì 25 agosto 21,20 Firenze Via Ellen Gould White 8

elena torre

Borgo in musica

con Matteo “Miles” Vanacore chitarra / Giulio Mari tromba
Fabrizio Biscontri
 chitarra / Daniele Nannini basso / Alessandro Chiavoni batteria

Kristian Vanni chitarra / Luca Pinelli sax

Chiesa di San Donato, Scarlino ore 19:45
DARIO CECCHINI solo

La nuova edizione di Grey Cat Festival, dopo oltre venti giorni di concerti in alcuni dei più affascinanti luoghi della Toscana, si conclude domenica 20 agosto dalle 18:30 con un tardo pomeriggio di sabato ricco di musica che anche nel 2023 coinvolgerà il centro storico di Scarlino e la Chiesa di San Donato.

Piccole Piazze, scorci di città, vicoli animati da canto, strumenti, performance e, quest’anno, anche da offerte gastronomiche da parte delle attività commerciali e di ristorazione, a cura di Coopera SC / Progetto Borghi.

Per le vie del borgo sarà possibile ascoltare il duo del chitarrista Matteo Vanacore insieme al trombettista Giulio Mari, il trio composto dal chitarrista Fabrizio Biscontri, dal bassista Daniele Nannini e dal batterista Alessandro Chiavoni ed infine il duo del chitarrista Kristian Vanni e del sassofonista Luca Pinelli.

Un grande finale alle 19.45, attende il pubblico presso la chiesa di San Donato con il concerto in solo di Dario Cecchini. Composizioni originali e standard si alternano in spazi improvvisativi nei quali il suono e le dinamiche si incontrano con la particolarità di questo luogo, un tutt’uno tra musica scritta e improvvisata. Sassofonista, flautista, compositore, ideatore e leader dei FunkOff, Dario Cecchini ha suonato sui palchi dei più importanti festival italiani e internazionali. Leader di varie formazioni, tra le quali Jazzasonic e il trio Triozone, è presente in oltre cinquanta cd dei quali quattordici come leader, ha fatto parte dell’Orchestra di Musica Leggera della RAI di Roma e ha collaborato con numerosi musicisti italiani e internazionali sia nel jazz che in altri generi musicali tra i quali Lee Konitz, Lucio Dalla, Natalie Cole, Mika, Kenny Wheeler e moltissimi altri.

Ingresso libero

Grey Cat Festival è promosso dalle amministrazioni comunali di Follonica, Scarlino, Grosseto, Roccastrada, Castelnuovo Val di Cecina, Castiglione della Pescaia, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Roccastrada, Suvereto, (coinvolgendo ben tre territori provinciali) e dal Parco delle Colline Metallifere. L’organizzazione e la gestione del festival è curata dalla Associazione Music Pool, la direzione artistica da Stefano “Cocco” Cantini e vanta una ricchissima serie di collaborazioni, tra cui il FAI – Delegazione di Grosseto.

Il Festival è sostenuto dalla Regione Toscana e, nell’ambito dei progetti di Music Pool, dal Ministero della Cultura e dalla Fondazione CR Firenze

Info e prevendite: 055 240397 www.eventimusicpool.it – 0566 52012
Ufficio stampa: bruno@eventimusicpool.it

Serravalle Jazz Festival 2023 a Serravalle Pistoiese (Pt).Dal 27 al 30 Agosto 2023 alla Rocca di Castruccio.

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SERRAVALLE JAZZ
XXII edizione

27, 28, 29 e 30 agosto 2023Rocca di Castruccio | Serravalle Pistoiese
8° Premio Renato Sellani

Dal 27 al 30 agosto 2023, alla Rocca di Castruccio nell’incantevole borgo medievale di Serravalle Pistoiese,si rinnova l’appuntamento con Serravalle Jazz, giunto alla XXII edizione.

Quattro giorni di concerti con i più grandi nomi del jazz italiano e internazionale, a cui si affiancano incontri con gli artisti e presentazioni di libri, appuntamenti che come ogni anno arricchiscono il festival in altri due spazi di Serravalle Pistoiese, l’ex-Oratorio della Vergine Assunta e la Chiesa di San Michele. Tutti gli eventi sono a ingresso libero (fino ad esaurimento posti).

Serravalle Jazz 2023 è organizzato da ATP Teatri di Pistoia insieme al Comune di Serravalle Pistoiese e con il sostegno di Fondazione Caript. Il festival si avvale da quest’anno della collaborazione artistica e organizzativa di Music Pool, presieduta da Gianni Pini, associazione tra le più autorevoli e note in Toscana e in Italia nell’ambito della programmazione della musica jazz.

Il primo concerto, domenica 27 agosto (ore 21), vedrà protagonisti sul palco della Rocca di Castruccio, come da tradizione, i musicisti della BargaJazz Orchestra, diretti da Mario Raja, con un ospite speciale: il brasiliano Hamilton De Holanda, innovatore e virtuoso del suo strumento, il bandolim (un mandolino a 10 corde) e creatore di una tecnica rivoluzionaria, che sarà intervistato da Alessandra Cafiero, alle 18:30 presso l’ex-Oratorio della Vergine Assunta.

L’incontro pomeridiano di lunedì 28 agosto (ore 18.15, ex-Oratorio della Vergine Assunta),curato dal critico musicale Lorenzo Becciani, approfondirà la figura di Sun Ra e il rapporto tra Psichedelia e Jazz. Alle 19.30, nella Chiesa di San Michele, il sassofonista Dimitri Grechi Espinoza presenta il suo suggestivo progetto Oreb, mentre alle 21.00 sarà in concerto, alla Rocca di Castruccio, la formazione più iconica di Gianluca Petrella, “Cosmic Renaissance”.

Martedì 29 agosto (ore 18.30, ex-Oratorio della Vergine Assunta) un nuovo incontro pomeridiano con la presentazione del libro, dedicato a Chet Baker, “Cinque minuti due volte al giorno” di Marco di Grazia, alla presenza dell’autore; introduce Lorenzo Becciani. La sera, alle 21, nella Rocca di Castruccio, il nuovo progettoWe Wonderdel trombettista Fabrizio Bosso dedicato al grande Stevie Wonder − insieme al clarinetto di Nico Gori qui in veste di special guest − preceduto da Dialogue, il quartetto modern jazz guidato da Jacopo Fagioli alla tromba.

L’ultimo incontro, mercoledì 30 agosto (ore 18.15, ex-Oratorio della Vergine Assunta) sarà dedicato alla musica blues con la presentazione del libro “Delta Blues” di Ted Gioia, conFrancesco Martinelli, intervistato da Alessandra Cafiero. Chiude il programma alla Rocca di Castruccio (ore 21) l’8° Premio Sellani, in ricordo del pianista marchigiano Renato Sellani, scomparso nel 2014, più volte ospite di Serravalle Jazz con concerti indimenticabili. Quest’anno il premio è assegnato al fisarmonicista Antonello Salis che si esibirà accompagnato da Nico Gori, Massimo Moriconi, Stefania ScarinziEllade BandiniPiero Frassi.

“Questa edizione di Serravalle Jazz – sottolinea Lorenzo Zogheri, Presidente di Fondazione Caript – conferma l’alto livello qualitativo che da oltre due decenni contraddistingue la rassegna. Per noi si tratta di una delle più importanti proposte nell’ambito della cultura musicale, cui dedichiamo da sempre particolare attenzione. Il festival è un’occasione per avvicinare al jazz una platea più ampia di quella degli appassionati di questo genere e per contribuire in modo rilevante alla complessiva offerta culturale del territorio per questa estate. Per l’attenzione e i riconoscimenti che Serravalle Jazz ha saputo conquistarsi dobbiamo ringraziare innanzi tutto Maurizio Tuci, che ne è stato direttore artistico sino alla passata edizione. Senza la sua passione e la sua competenza tutto questo sarebbe stato irrealizzabile”.

“Una nuova edizione, quella del 2023 – commenta Gianni Pini, Presidente Associazione Music Pool – che nasce con l’obiettivo di dare continuità e nuova energia ad una delle manifestazioni jazz più importanti della Toscana. Questo per proseguire il percorso artistico pluriennale di Serravalle Jazz, confermando le collaborazioni che tanto hanno contribuito alla sua storia, puntando ad una crescente partecipazione dei più importanti protagonisti a livello nazionale ed internazionale e ad ampliare il calendario delle opportunità in una quattro giorni densa di avvenimenti che coinvolgono tutto il centro cittadino”.

“Si rinnova la magia del festival Serravalle Jazz – aggiunge Gianfranco GagliardiDirettore Generale ATP Teatri di Pistoia – nella storica ed affascinante Rocca di Castruccio di Serravalle Pistoiese. Tutto ciò è reso possibile dal generoso sostegno di Fondazione Caript e della costante, proficua collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Serravalle Pistoiese. L’edizione 2023 vede l’ingresso, come partner artistico ed organizzativo, di Music Pool, guidata dal suo Presidente Gianni Pini e rientra in un percorso di crescita delle proposte dedicate alla musica jazz che ATP Teatri di Pistoia intende sempre più arricchire per qualità e quantità. Così operando, siamo certi che il pubblico, numeroso, attento ed appassionato che ha sempre animato le serate agostane alla Rocca, potrà continuare a seguirci anche nei percorsi che pensiamo di proporre in futuro nelle nostre stagioni, di cui avremo una prima occasione, sempre in collaborazione con Music Pool, già il prossimo 20 luglio alla Fortezza Santa Barbara di Pistoia, per “Spazi Aperti”, con la presenza del Trio composto da Danilo Pérez, John Patitucci e Adam Cruz”.

“Dal 27 al 30 agosto – dichiara Ilaria Gargini, Assessore alla Cultura del Comune di Serravalle Pistoiese – apriremo di nuovo la Rocca di Castruccio di Serravalle Pistoiese al grande Jazz per la XXII edizione di Serravalle Jazz, grazie all’ormai solida collaborazione tra la nostra amministrazione, ATP Teatri di Pistoia e Fondazione Caript. L’offerta musicale sarà ricca e variegata, non mancheranno i piacevoli incontri pomeridiani all’Oratorio della Vergine Assunta con qualche sorpresa, ma continuerà a far da padrona ogni sera la musica jazz all’interno della magica Rocca. Serravalle Jazz continua ad essere un appuntamento molto atteso e concluderà l’estate alla Rocca”.

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IL PROGRAMMA

DOMENICA 27 AGOSTO 2023


ore 18:15 ex-Oratorio della Vergine Assunta
Incontro con Hamilton De Holanda
Inaugura la nuova edizione il primo incontro dedicato alla musica con Hamilton De Holanda, ospite internazionale che sarà a fianco della BargaJazz Orchestra per la prima serata del Festival. L’intervista sarà curata da Alessandra Cafiero.

Ore 21:00 | Rocca di Castruccio Castracani
BARGAJAZZ ORCHESTRA special guest HAMILTON DE HOLANDA
Direzione: Mario Raja – Sax: Dimitri Grechi Espinoza, Renzo Cristiano Telloli, Moraldo Marcheschi, Alessandro Rizzardi, Rossano Emili – Trombe: Andrea Tofanelli, Andrea Guzzoletti, Federico Trufelli, Alessio Bianchi – Tromboni: Roberto Rossi, Marcello Angeli, Silvio Bernardi, Davide Guidi

Pianoforte: Stefano Onorati; Contrabbasso: Paolo Ghetti; Batteria: Stefano Paolini; Chitarra: Angelo Lazzeri; Vibrafono: Giacomo Riggi
Come da tradizione, il primo concerto sul palco della Rocca di Castruccio vedrà protagonista la BargaJazz Orchestra diretta dal sassofonista, arrangiatore e compositore Mario Raja. Si rinnova così il gemellaggio di Serravalle Jazz con Barga Jazz Festival. La BargaJazz Orchestra, formatasi nel 1986, è una formazione variabile che attinge dalle fila della Big band di Barga e può a buon diritto definirsi una fucina di nuovi talenti: vi hanno militato musicisti oggi tra i più apprezzati sulla scena nazionale ed internazionale come Stefano Bollani, Paolo Fresu e molti altri. Per questa nuova edizione del festival sarà ospite della serata Hamilton De Holanda, che eseguirà con la BargaJazz Orchestra una scelta di arrangiamenti originali per Big Band e Mandolino solista scritti appositamente per lui su musiche di Antônio Carlos Jobim a cui è dedicato, per il 2023, il festival/concorso di Barga. Innovatore e virtuoso del suo strumento, il bandolim (un mandolino a 10 corde), e creatore di una tecnica rivoluzionaria, Hamilton De Holanda è stato soprannominato dalla stampa americana il “Jimi Hendrix del mandolino”.

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LUNEDÌ 28 AGOSTO 2023

ore 18:15 | ex-Oratorio della Vergine Assunta
“Tra psichedelia e Jazz” incontro con Lorenzo Becciani
Il critico musicale Lorenzo Becciani, in vista del concerto serale, approfondirà la figura di Sun Ra ed in generale del complesso ed avvincente rapporto tra psichedelia e jazz. Un viaggio alla scoperta di artisti che hanno fatto della ricerca sonora e della sperimentazione una ragione di vita, contribuendo a definire lo space jazz e rendere più labile il confine tra musica jazz e elettronica.

Ore 19:30 | Chiesa di San Michele
DIMITRI GRECHI ESPINOZA “Oreb”
Nella penombra delle architetture antiche, il suono del sassofono di Dimitri Grechi Espinoza si rivela nel suo peregrinare attento, in cerca di armonie e risonanze naturali che racchiudano un significato. Arrivato al suo terzo capitolo, Oreb è un progetto unico nel suo genere, dove s’incontrano due grandi passioni: lo studio della scienza sacra nelle culture tradizionali e la ricerca sul suono. Vere e proprie immersioni sonore che avvolgono i sensi e portano l’ascoltatore a seguire le sue impronte tra un ondeggiare e un vibrare mai fini a sé stessi, traboccanti d’immagini e dal sapore ancestrale interiore. Il duduk armeno di Djivan Gasparyan, la spiritualità free di John Coltrane, le tradizioni nomadi del Sahara e la ripetitività di John Surman sono suggestioni immediate. Ma è in chiesa, in teatro o negli spazi sonori non ortodossi, che la sua musica si dispiega in pienezza e originalità, avvolgendo l’ascoltatore con arcobaleni di armonici liberati dal sistema temperato.

ore 21:00 | Rocca di Castruccio Castracani
GIANLUCA PETRELLA “Cosmic Renaissance”
Gianluca Petrella: trombone, laptop, moog, effetti / Mirco Rubegni: Tromba/ Blake Franchetto: basso / Federico Scettri: batteria, laptop / Simone Padovani: percussioni
Cosmic Renaissance è la formazione più iconica e il ‘marchio di fabbrica’ di uno dei musicisti più innovativi della scena musicale italiana e internazionale, tra i più talentuosi e riconoscibili trombonisti al mondo in grado di parlare a generazioni diverse, al pubblico jazz così come ai devoti della club culture. Sono al suo fianco in questo progetto: il trombettista Mirco Rubegni, il bassista Blake Franchetto, il batterista Federico Scettri, il percussionista Simone Padovani. Universal Language è il nuovo disco di Cosmic Renaissance, il progetto di Gianluca Petrella in cui convivono felicemente il jazz più spirituale, l’ispirazione afro-futurista e space-jazz e la sperimentazione elettronica. Gianluca Petrella, trombonista, è tra i più riconosciuti musicisti italiani nel mondo. Classe 1975, negli oltre 20 anni di carriera già trascorsi, ha collaborato con artisti di fama internazionale scrivendo, performando e incidendo musica in maniera trasversale, dalla sperimentazione al mainstream. È universalmente riconosciuto per aver conquistato i palcoscenici e i festival più prestigiosi del mondo, per i lavori editi da prestigiose etichette e per le sue collaborazioni con Enrico Rava e altri big, non solo in ambito jazz.

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MARTEDÌ 29 AGOSTO 2023

ore 18:15 | ex-Oratorio della Vergine Assunta
“Cinque minuti due volte al giorno” di Marco Di Grazia
Presentazione del libro “Cinque minuti due volte al giorno” di Marco Di Grazia. Sarà presente l’autore. Lucca, 1960. Il grande jazzista Chet Baker viene arrestato e condannato a 16 mesi di carcere. La storia ripercorre quei mesi in cui Chet Baker viveva e suonava fra Lucca e la Versilia, con pagine che scorrono fra droghe, vita notturna, corse in auto, donne misteriose e la musica, le note, il jazz. Introduce Lorenzo Becciani.

ore 21:00 | Rocca di Castruccio Castracani
JACOPO FAGIOLI “Dialogue”
Jacopo Fagioli: tromba / Amedeo Verniani: contrabbasso / Mattia Galeotti: batteria / Davide Strangio: chitarra
Apre la serata del 29 agosto Dialogue, la formazione guidata dal trombettista toscano Jacopo Fagioli, con Amedeo Verniani al contrabbasso, Mattia Galeotti alla batteria e Davide Strangio alla chitarra. Un quartetto modern jazz con una musica tutta originale senza limiti di genere e sonorità. Jacopo Fagioli, nominato Nuovo Talento Italiano nel Top Jazz di Musica Jazz, è attivo in numerosi progetti originali a fianco di artisti della scena nazionale. Fa parte anche della celebre street band Funk Off e collabora con orchestre in Toscana, Umbria e Emilia Romagna. A gennaio 2023 è stato nominato dalla rivista Musica Jazz 3° Nuovo Talento Italiano nella classifica TOPJAZZ 2022 per il suo album d’esordio Bilico (AMP Records) in duo col pianista Nico Tangherlini.

ore 21:00 | Rocca di Castruccio Castracani
FABRIZIO BOSSO QUARTET “We Wonder”
Fabrizio Bosso: tromba / Julian Oliver Mazzariello: piano e rhodes / Jacopo Ferrazza: contrabbasso e basso elettrico / Nicola Angelucci: batteria / special guest Nico Gori: clarinetto e sax tenore
Il Quartetto di Fabrizio Bosso rende omaggio al genio musicale di Stevie Wonder. L’energia e la vitalità che caratterizzano lo stile inconfondibile di Stevie Wonder, la forza espressiva delle sue più celebri ballad, insieme alla tecnica e al lirismo unico della tromba di Fabrizio Bosso, la cura degli arrangiamenti e la personalità musicale di ciascun musicista del quartetto, sono tutti elementi che rendono unico e irripetibile questo concerto. La tromba di Fabrizio Bosso, il pianoforte di Julian Oliver Mazzariello, il basso e il contrabbasso di Jacopo Ferrazza, la batteria di Nicola Angelucci, insieme al clarinetto di Nico Gori qui in veste di special guest, sono i protagonisti assoluti di un omaggio alla musica di uno degli artisti più iconici di tutti i tempi. Il quartetto propone alcune delle canzoni più significative di Wonder, attingendo a un repertorio molto ampio che abbraccia un periodo che va dalla fine degli anni sessanta fino all’ultima pubblicazione del 2004. Non mancherà ovviamente Overjoyed, pubblicato come singolo su tutte le piattaforme digitali e che anticipa il nuovo album in uscita a fine settembre per Warner Music.

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MERCOLEDI 30 AGOSTO 2023

ore 18:15 | ex-Oratorio della Vergine Assunta

“La storia del Blues del Delta” con Francesco MartinelliL’ultimo incontro pomeridiano sarà dedicato alla musica blues con la presentazione del libro “Delta Blues” di Ted Gioia, con Francesco Martinelli, intervistato da Alessandra Cafiero. Un racconto attraverso il complesso e contraddittorio percorso della musica blues tra condizionamenti razziali, espressione artistica e sfruttamento economico, attraverso le storie dei famosi bluesman del Delta.

Ore 21:00 | Rocca di Castruccio Castracani

8° PREMIO SELLANI ad Antonello Salis
Anche questa edizione si chiude con il Premio Sellani, punto fermo di Serravalle Jazz dal 2015. Il riconoscimento è nato da un’idea del sassofonista Nico Gori in ricordo del pianista marchigiano Renato Sellani, scomparso nel 2014 e che ha partecipato al festival numerose volte con concerti indimenticabili. Il premio è assegnato per il 2023 ad Antonello Salis che si esibirà con una band composta da Nico Gori (al sax), Massimo Moriconi (basso), Stefania Scarinzi (voce), Ellade Bandini (batteria), Piero Frassi (piano).

Antonello Salis suona la fisarmonica dall’età di sette anni e in seguito ha imparato a suonare il pianoforte. Membro del Nuovo Quartetto, del trio PAF e dell’Art Ensemble of Chicago, nominato nel 2005 a Djangodor nel 2005, Salis ha fatto musica con quasi tutte le star del jazz: Paolo Fresu, Marcel Azzola, Richard Galliano, Gianluca Petrel, Joey Baron, Don Cherry, Pat Metheny, Cecil Taylor e molti altri.

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SERRAVALLE PISTOIESE | I LUOGHI DEL FESTIVAL

Serravalle Pistoiese è un borgo che conserva la sua antica struttura tipicamente medievale, arroccato sul versante orientale del Montalbano, alle porte di Pistoia. Un gioiello da scoprire con luoghi suggestivi, tra i quali spiccano quelli che da anni ospitano il programma del festival.

Serravalle Jazz torna infatti con i suoi concerti nella Rocca di Castruccio Castracani. Situata all’estremità occidentale del borgo, detta anche Rocca Nuova, la sua costruzione venne decisa nel 1302, subito dopo l’assedio condotto dalle truppe fiorentine e lucchesi al castello di Serravalle, considerato il baluardo della difesa di Pistoia. Serravalle fu infatti assediata dagli eserciti fiorentino e lucchese e sopraffatta dopo tre mesi. A seguire, e per circa un trentennio, il castello divenne parte del sistema difensivo lucchese. Per ribadire il controllo di Lucca, le torri di guardia furono costruite con pietra calcarea proveniente dai suoi territori. Le mura, originariamente merlate, conservano le antiche feritoie da cui gli arcieri difendevano il borgo durante gli assedi.

Capolavoro della pittura pistoiese di fine Trecento, l’ex Oratorio della Vergine Assunta, che ospiterà gli incontri pomeridiani del festival, è un raccolto edificio che ha cambiato la sua identità trecentesca nel corso dei secoli. Diventato dopo il 1789 una residenza civile, è oggi un suggestivo luogo museale e di rappresentanza nel quale, grazie al restauro ultimato alla fine degli anni Novanta, è possibile ammirare un interessante e frammentario ciclo di affreschi. Tra questi il Giudizio Universale, una monumentale scena con Gesù Giudice al centro divisa in tre registri, attribuita al Maestro della Cappella Bracciolini, artista pistoiese di scuola giottesca della fine del Trecento.

La Chiesa di San Michele conserva l’unica abside integralmente giunta fino a noi fra le chiese romaniche del XII-XIII secolo presenti a Serravalle Pistoiese. Di epoca romanica, è stata modificata nei secoli con l’aggiunta di un finestrone barocco in facciata e un porticato che, addossato al fianco meridionale, si lega al tessuto urbano circostante. All’interno si conservano un affresco del XIV secolo, raffigurante il Miracolo di San Biagio, e un pregevole trittico, la Madonna con il Bambino in trono e santi, realizzato nel 1438 da Bartolomeo di Andrea Bocchi.

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INFO

INGRESSO LIBERO fino ad esaurimento posti

Un servizio di bus navetta gratuito (Zona Farmacia Masotti/Serravalle Paese) sarà attivo nelle quattro serate del festival (dalle 20:30 alle 24.30)

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Comune di Serravalle Pistoiese
Ufficio Cultura 0573 917204

Ufficio informazioni turistiche
0573 917308
lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì 10-12 e 15-17
sabato e domenica 10-12 e 16-19
martedì chiuso

MUSIC POOL
055240397 – info@eventimusicpool.it

www.serravallejazz.it

www.comune.serravalle-pistoiese.pt.it

www.teatridipistoia.it

www.fondazionecaript.it

www.eventimusicpool.it

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Palla Grossa Prato, la semifinale Rossi contro Verdi verso il sold out

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palla grossa rossi contro verdi bis

La vendita dei biglietti per le sfide a Prato in piazza del Mercato Nuovo procede spedita. Ecco come acquistare i ticket 

L’edizione 2023 della Palla Grossa sta per fare registrare il primo sold out. I biglietti della seconda semifinale, quella di domenica 10 settembre, ore 21, fra i campioni in carica dei Rossi di Santa Trinita e i Verdi di San Marco, sta infatti per raggiungere il tutto esaurito. Si tratta d’altronde di una sfida sentitissima dai due quartieri, oltre a essere la rivincita della semifinale dell’edizione 2022, quando nell’arena di piazza del Mercato Nuovo a Prato andò in scena un match tiratissimo e deciso solo da episodi in favore dei Rossi (che poi vinsero la finale contro i Gialli di Santo Stefano). Quest’anno, quindi, in entrambi i quartieri c’è grande voglia da un lato di confermarsi e dall’altro di riscatto, e di conseguenza la vendita dei biglietti viaggia velocissima. Unica incognita quella degli infortuni, che come tradizione ogni anno vanno a modificare all’ultimo minuto i piani di presidenti e allenatori dei vari quartieri. Ricordiamo che i biglietti sono in vendita al prezzo di 15 euro. Possono essere acquistati all’Oasi dei Golosi di piazza del Mercato Nuovo, alla tabaccheria del Parco Prato, oppure on line. Il portale dedicato alla Palla Grossa quest’anno è quello di CiaoTickets. 

Positivi i numeri delle vendite anche della prima semifinale, quella che inaugurerà sabato 9 settembre, ore 21, l’edizione 2023 della Palla Grossa. Nell’arena in piazza del Mercato Nuovo si daranno sfida gli Azzurri di Santa Maria e i Gialli di Santo Stefano. Quest’ultimi l’anno scorso vinsero in maniera agile, per poi cedere in finale, ma gli Azzurri promettono un riscatto immediato, sognando tra l’altro la prima storica conquista del palio nell’era moderna dell’antico gioco della tradizione pratese. “Dopo i numeri molto positivi dell’anno scorso – commentano gli organizzatori di Music Staff, vincitori del bando biennale promosso dall’amministrazione comunale pratese -, quest’anno ci sono i presupposti per fare ancora meglio. I dati sulle vendite dei biglietti sono incoraggianti, e questa è la conferma di come si stia seguendo la giusta strada per la promozione e il rilancio della Palla Grossa a Prato e in Toscana. Il nostro obiettivo, d’altronde, non è solo quello di promuovere sempre più la filosofia e la tradizione del gioco in provincia, ma anche di rendere questo di settembre un appuntamento annuale anche per chi abita fuori provincia”. 

Stefano De Biase