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GióMARCONI | Gianni Colombo. A Space Odyssey | Until July 17, 2023 | Milan

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Fondazione Marconi e Gió Marconi sono lieti di annunciare Gianni Colombo. A Space Odyssey, un’importante retrospettiva dedicata all’artista milanese in occasione del trentesimo anniversario dalla sua scomparsa. La mostra, curata da Marco Scotini, intende mettere a fuoco la particolare drammaturgia spaziale che connota il suo lavoro, a partire da un confronto con il colossal fantascientifico di Stanley Kubrick del 1968.

Considerato uno dei maggiori esponenti dell’arte cinetica e ambientale internazionale, Gianni Colombo fa del vincolo tra spazio e corpo il catalizzatore di tutti i suoi interessi di ordine plastico. Attraverso l’uso di flash luminosi, di oggetti in movimento, di ambienti immersivi e il ricorso a elementi architettonici isolati, l’artista realizza dispositivi spaziali perturbanti in grado di disorientare le forme percettive acquisite e di decostruire i codici dei comportamenti ordinari.

È infatti con il piano levitante di Campo praticabile che Colombo interviene sul pavimento della galleria con un ambiente realizzato in collaborazione con Vincenzo Agnetti. Sarà quest’ultimo a scriverne: Data una base; il piano terra, una pedana o altro, identificabili nella soglia di sensibilità, abbiamo comunque un campo composto da due semisfere: la superiore come campo virtuale positivo tendente alla ridondanza, l’inferiore come campo negativo imprevedibile previsto.

Nello stesso 1970 una straordinaria foto di Ugo Mulas ritrae uno dei tre corridoi della Topoestesia presentata alla mostra “Vitalità del Negativo” come uno spazio centrifugo. Tutte e quattro le pareti perimetrali convergono verso quella di fondo, che è l’effetto visibile di una torsione, non permettendo così l’identificazione di nessun asse di riferimento. Gianni Colombo è al centro dell’immagine: i piedi poggiano su una parete laterale e il suo busto sull’altra di fronte, con le mani compresse sulla superficie. Potremmo ruotare l’immagine di 45 gradi e la parete laterale potrebbe trasformarsi immediatamente nel piano pavimentale. Quindi, si ha l’impressione che ad essere fotografata sia piuttosto una sorta di navicella spaziale in cui i corpi degli astronauti orbitano su uno spazio antigravitazionale.

Del resto l’allunaggio dell’Apollo 11 risale al luglio 1969 e Topoestesia di Colombo è di appena un anno dopo. Il sensazionale film sci-fi di Stanley Kubrick, 2001. Odissea nello Spazio, è invece del 1968. La mostra indaga le sfide di Gianni Colombo alla gravità e la sua idea di piano inclinato: aspetto condiviso con molta danza contemporanea coeva, da Yvonne Rainer a Simone Forti. Dalle sue primissime opere in ceramica Costellazioni Intermutabili del 1960 si arriva alle strutture metalliche sospese e in movimento, Spazi Curvi, degli anni ’90, passando per la ricostruzione di alcuni ambienti fondamentali (Bariestesia 1973 e Topoestesia 1977), attraverso cui restituire parte della storia dello Studio Marconi. In sostanza, l’esposizione intende essere un viaggio all’interno di una strana navicella spaziale, in cui Gianni Colombo è in compagnia di un equipaggio del tutto eccezionale (da Vincenzo Agnetti a Ugo Mulas, da Joe Colombo a Maria Mulas). Un viaggio attraverso il “sapere incorporato” (Donna Haraway), in grado di mettere in discussione la sicurezza delle nostre coordinate cartesiane.

L’analogia tra la spazialità di Colombo e quella messa in scena nel film di Kubrick nasce dalla suggestione di un testo di Annette Michelson e deriva dall’uso, in entrambi i casi, del disorientamento percettivo per ristabilire lo stato di equilibrio del nostro corpo come processo aperto. Si risponde al perturbamento sensoriale con un re-aggiustamento fisico operato dalla stessa esperienza. Un sapere situato, lontano da ogni astrazione.

Sanità: aggressioni, parlano gli addetti ai lavori

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Audizione degli operatori del sistema sanitario sulla questione della sicurezza. Il presidente della Commissione in Consiglio regionale Enrico Sostegni (Pd): raccoglieremo i suggerimenti per arrivare a una proposta di risoluzione

di Cecilia Meli, 22 giugno 2023

Firenze – Le aggressioni sono spesso prevenibili e prevedibili e molti deterrenti possono essere messi in campo già applicando la normativa vigente. È questo ciò che emerso dalle audizioni degli addetti ai lavori della sanità, operatori sanitari e sociosanitari del sistema sanitario regionale.

Le audizioni si sono svolte questo pomeriggio, giovedì 22 giugno, durante la seduta della commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd). Dopo gli ultimi gravissimi episodi di aggressione accaduti anche in Toscana, il tema della sicurezza degli operatori del sistema sanitario è al centro dei lavori del Consiglio regionale. Come ha spiegato Sostegni, la Commissione Sanità ha deciso di iniziare un lavoro ascoltando gli input dei diretti interessati; seguiranno altri passaggi con le istituzioni, azienda sanitarie, assessorato, Ars, prefetture, con l’obiettivo, ha detto il presidente, “di capire le azioni messe in campo e quelle ulteriori che dovranno essere attuate nei prossimi mesi” e di arrivare a presentare una proposta di risoluzione, da votare in Consiglio, da parte della Commissione.

Il quadro delineato dagli intervenuti, rappresentanti di medici, infermieri, assistenti sociali, operatori sanitari, psicologi è purtroppo di un aumento degli episodi di violenza. Episodi che colpiscono i medici ma ancora di più gli infermieri, che spesso non vengono nemmeno denunciati e che, se nel settore pubblico sono registrati, frequentemente non sono segnalati nel privato.

Numerose le proposte di soluzioni arrivate, a partire da quella della formazione degli operatori sanitari e di un intervento di tipo culturale fin dalle scuole per combattere il fenomeno delle reazioni violente. Ancora, realizzare concretamente e dappertutto quegli strumenti di deterrenza già previsti, come parcheggi vicini e ben illuminati, meccanismi di segnalazione in caso di pericolo, maggiore sorveglianza, far crescere la cultura della sicurezza nelle aziende, istituire commissioni a livello aziendale per realizzare iniziative di prevenzione e formazione e una consulta regionale permanente, garantire la tutela legale da parte delle aziende per difendere e non far sentire soli gli operatori, migliorare il livello di assistenza, soprattutto a livello territoriale, per dare risposte migliori e per far calare l’affollamento dei pronto soccorso, in cui si registrano una buona quota delle aggressioni.

Le Balene hanno trovato casa a Rosignano Solvay – si festeggia con Jennà Romano – domenica 25 giugno ore 21,30 inaugurazione della nuova sede – Luna Banana via Mascagni 109

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Al Luna Banana nasce la casa delle Balene… in riva al mare a Rosignano Solvay, immerso nel verde è nato il locale sede de Il Canto della Balena in un posto suggestivo e romantico perfetto per accogliere la creatività, la musica, l’ironia di un’associazione che ha dato vita a un collettivo di artisti pronti a tornare sul palco e vivere insieme momenti indimenticabili.

Un palco, un caffè letterario e ristorante, un giardino attrezzato sdraio e ombrelloni saranno la cornice ideali per gli appuntamenti, tutti a ingresso libero, che costelleranno l’estate di Rosignao Solvay ingresso libero.

Si inaugura domenica 25 giugno alle 21,30 con il concerto del compositore e cantante napoletano, leader dei Letti Sfatti, Jennà Romano, a fare gli onori di casa la spumeggiante Manuela Bollani che sarà protagonista ogni venerdì insieme alla residente band formata da Nicola Tontoli e Daniele Pecchi, per accompagnare serate di musica e cabaret con i tanti ospiti che si alterneranno.

Presente alla serata di inaugurazione anche il cabarettista lucchese Matteo Cesca.

Jennà Romano, leader dei Letti Sfatti, è compositore, cantante, chitarrista e curatore di tutte le produzioni del gruppo. Rivisita nel suo live dal titolo ConCorde brani estrapolati dalle sue produzioni discografiche in una dimensione insolitamente acustica. La particolarità è l’uso di strumenti a corde modificati e/o inventati come ad esempio il BassoTres che nasce modificando una basso degli anni ‘60 e facendolo diventare per metà basso e metà tres cubano. Vengono utilizzati inoltre, una chitarra giocattolo, la “mando-chitarra elettrica”, e una chitarra acustica-sintetizzatore che riproduce suoni dei primi anni ‘70.

Il musicista napoletano nel 1999, ha vinto il Premio Ciampi per la ricerca musicale. Ha suonato, scritto canzoni e collaborato con Francesco Tricarico, Francesco De Gregori, Arisa, Patrizio Trampetti, Tony Esposito. Con Franco Del Prete scrive Maria Maddalena brano poi cantato da James Senese e Lucio Dalla nell’album Zitte sta arrivanne ‘o Mammomne (Napoli Centrale). Con Erri De Luca nel 2011 ha firmato il libro + dvd Questa città (musiche dei Letti Sfatti). Alcune sue canzoni sono oggetto di studio alla Yale University. Con il docu-film Minerali sconosciuti, è stato scelto nel 2013 per Les Rendez-Vous Québec Cinéma in Canada. È del 2014 il Premio Masaniello (Napoletani protagonisti nel mondo). Tiene concerti coi suoi Letti Sfatti e Fausto Mesolella con cui duetta nel brano Brilla una stella (2016) . Nel 2017 produce per Peppe Lanzetta Non canto non vedo non sento (2017) album finalista al Premio Tenco che vede anche la collaborazione di Franco Battiato. Scrive brani per e con Francesco Tricarico come A Milano non c’è il mare cantato dalla stesso Tricarico insieme a Francesco De Gregori (2019). Nel 2019 pubblica Ogni giorno rischio di essere felice dei Letti Sfatti e nello stesso anno Il lanciatore di donne e altri racconti libro + album dei Letti Sfatti (Edizioni Spartaco). Nel 2021 scrive e produce per Patrizio Trampetti ‘O Sud è fesso e per la seconda volta in pochi anni porta una sua produzione tra i finnalisti delle targhe Tenco.

Info e prenotazioni: 0586/1620729

A Villa Smilea, inaugurata la mostra “Un murales per la MAiC”

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Di Michela Cinquilli

Solstizio d’estate, 21 giugno alle ore 18.00, giorno prescelto per l’inaugurazione della mostra “Un murales per la MAiC” a Villa Castello Smilea, che sarà ospitata negli spazi espositivi fino al prossimo 15 luglio.

L’evento, organizzato dal Liceo Artistico Brunelleschi di Montemurlo e dalla Fondazione MAiC di Pistoia, reso possibile grazie al gratuito patrocinio concesso dalla Amministrazione Comunale di Montale, ha permesso di valorizzare e dare il giusto merito a tutti gli alunni che hanno partecipato al concorso durante lo scorso anno scolastico. Il progetto inserito nell’ottica di arricchire il pcto ha avuto lo scopo di sensibilizzare i giovani oltre che dal punto di vista grafico-pittorico, anche quello di creare un vero ponte di collegamento e dialogo con il mondo della disabilità, la cultura del volontariato ,il rispetto del valore della inclusione sociale e lotta alle forme di discriminazione.

Attraverso la realizzazione del Murales, i cui lavori sono già iniziati all’interno della struttura MAiC, i giovani studenti si sono interfacciati con i ragazzi e ragazze della MAiC, condividendo con loro momenti di gioia e di felicità reciproca legati alla condivisione della pittura.

All’inaugurazione e al taglio del nastro erano presenti, Elena Bizzarri e Francesco Borio oltre al vice-Sindaco di Montale Emanuele Logli, l’ Assessore alla Cultura Tiziano Pierucci, l’Architetto Alessandro Mannelli ideatore della nuova struttura della Fondazione MAiC di Pistoia, il vice-preside del Liceo Artistico Brunelleschi Leonardo Bossio, la prof.ssa Valentina Ianni, referente del progetto musicale del liceo artistico Brunelleschi, che ha curato l’intrattenimento musicale della serata di inaugurazione, la prof.ssa Luana Palumbo, la prof.ssa Daniela Simoncini che supervisione e dirige la realizzazione del murales vincente con la classe 2 F presso la Fondazione MAiC, la prof.ssa Michela Cinquilli, curatrice della mostra e responsabile del Progetto “Un Murale per la MAiC”.

La serata è stata allietata piacevolmente dalla professionalità dei giovani studenti della Art Music Band del Liceo Brunelleschi che si sono esibiti in performance musicali e artistiche di vario genere, grazie alla competente guida di Ianni Valentina, violinista e art manager del progetto musicale insieme alla sua marketing manager Michela Cinquilli.

La mostra, resterà aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12, grazie alla accoglienza curata dagli studenti delle classi 4d e 4G nell’ambito del percorso delle competenze trasversali e per l’orientamento.

Teatro: al via la stagione del Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra

Parte il 7 luglio e si conclude il 6 agosto. Presentata in conferenza stampa a palazzo del Pegaso. Gli interventi di Antonio Mazzeo presidente dell’Assemblea legislativa, del consigliere regionale Diego Petrucci, del sindaco di Volterra Giacomo Santi e del direttore artistico Simon Domenico Migliorini

di Riccardo Ferrucci , 22 giugno 2023

Firenze – Si riaccendono le luci sull’area del Teatro Romano di Volterra dove dal 7 luglio al 6 agosto è in programma la ventunesima edizione del Festival Internazionale. Alla conferenza stampa di presentazione, nel Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso, hanno partecipato il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo, il consigliere regionale Diego Petrucci, il sindaco di Volterra Giacomo Santi e il fondatore e direttore artistico del Festival Simon Domenico Migliorini.

“La Toscana è terra di arte, cultura e bellezza e Volterra è un tesoro prezioso – ha detto Antonio Mazzeo – e risponde perfettamente alla nostra idea di Toscana. Investire sulla cultura e sul teatro significa investire in libertà. Sapere che una stagione teatrale di grande qualità si svolge all’interno di uno degli scenari più belli della nostra regione significa essere punto di riferimento culturale a livello nazionale e diventare un modello anche per altre esperienze teatrali.”

“Il Festival Internazionale di Volterra è un esempio virtuoso per la nostra regione – ha detto Diego Petrucci – e il tema della rigenerazione di luoghi e spazi unici, come il teatro romano di Volterra, è un esempio valido per tutta la regione. Sarebbe bello andare in questo luogo per respirare il senso della storia e del tempo anche se gli spettacoli fossero brutti, ma non è questo il caso perché gli spettacoli sono molto belli a partire dalla prima opera Bruto dal Giulio Cesare di Shakespeare e con una stagione che prosegue con appuntamenti di assoluto rilievo nel periodo estivo.”

“Una stagione molto attesa a Volterra perché il Festival non è soltanto teatro – come ha ricordato Giacomo Santi sindaco di Volterra – ma anche danza, musica, laboratori e vengono coinvolti spazi importanti della città: dal Teatro Romano alla Pinacoteca civica al Museo Guarnacci. Stiamo assistendo ad una forte ripresa del turismo soprattutto quello internazionale e la città è molto viva con molte proposte culturali diverse.”

“Il programma del Festival – ha detto il direttore artistico Simon Domenico Migliorini – è molto articolato e possiede un’impronta internazionale con presenze significative che provengono dalla Francia, dall’Inghilterra, dalla Germania. Ci sarà anche il Premio Ombra della Sera e il Premio Volterra 22 in calendario il 5 agosto. Celebriamo alcune importanti ricorrenze come quella di Plinio il Vecchio con lo spettacolo Gaius Plinius Secundus, ricordiamo anche Shakespeare con la nostra produzione il Bruto la sera del 7 luglio e con il recital Canzoni e fiorilegi in programma il 4 agosto. C’è lo spettacolo Noche de Tango che omaggia il grande scrittore argentino Borges e quest’anno celebriamo anche i cento anni dalla nascita di Giorgio Albertazzi, un autore molto legato alla città e alla mia personale esperienza nel teatro. Un maestro al quale dedichiamo il Festival, in particolare i due laboratori: il primo condotto a luglio da David Raffaello Lauro e il secondo, diretto da grandi maestri inglesi che cerca di far rivivere l’esperienza del Laboratorio di arti sceniche Giorgio Albertazzi.”

Regione Toscana: Bilancio previsione 2023-2025 seconda variazione, 12milioni per bonifiche siti Massa Carrara e Keu

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Nella Commissione del Consiglio regionale, guidata da Giacomo Bugliani (Pd), voto a maggioranza. Contraria la Lega. Non presenti le altre opposizioni. Stesso esito per gli interventi normativi collegati e la nota di aggiornamento al Defr 2023

di Federica Cioni, 22 giugno 2023

Firenze – Via libera, nella commissione del Consiglio regionale guidata da Giacomo Bugliani (Pd), alla seconda variazione del Bilancio di previsione 2023-2025. Il testo è stato licenziato a maggioranza (a favore Pd e Italia Viva, contro la Lega, non presenti le altre opposizioni) nella seduta di stamani, giovedì 22 giugno, dopo l’illustrazione del presidente della Giunta con delega al Bilancio Eugenio Giani. Stesso esito della votazione anche sugli interventi normativi collegati e sulla nota di aggiornamento al Defr 2023 (Documento di economia e finanza regionale).

Come affermato da Giani le risorse più significative, 12milioni, sono destinate alle bonifiche Keu e della falda del SIN-SIR di Massa Carrara (Siti di interesse nazionale- Siti di interesse regionale). Ci sono poi circa 10milioni su tutela e valorizzazione dei beni culturali che però potrebbero essere ridotti di circa 1milione 100mila euro per “coprire almeno 40 interventi sui 113 chiesti dai Comuni” frutto del bando sugli impianti sportivi lanciato proprio dalla Giunta. Questo spostamento potrebbe essere formalizzato con uno specifico emendamento che il presidente porterebbe direttamente al voto dell’Aula. Non sarebbe quindi previsto, ha spiegato rispondendo al consigliere della Lega e vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci, un maxiemendamento.

Nel corso della seduta Giani ha anche chiarito che per Maggio Fiorentino non sono previsti interventi. “La vera manovra di Bilancio arriverà in autunno quando dovrebbero tornarci 35milioni dal ministero del Lavoro che abbiamo anticipato per la Sanità – ha detto – Pensavamo di avere disponibilità delle risorse ad aprile, così non è stato e abbiamo quindi deciso di affrontare, adesso, i casi più concreti”.

E sul tema della Sanità, rispondendo alle domande della vicepresidente della Commissione Elisa Tozzi (gruppo misto – Toscana Domani), il presidente della Giunta ha riferito dell’incontro di ieri (mercoledì 21 giugno ndr) col ministro Orazio Schillaci. “Insieme agli altri governatori abbiamo chiesto più risorse e posso dire che si sta muovendo qualcosa, almeno a livello di ministero. Schillaci ha chiesto a tutti di intervenire sulle liste di attesa e ho fatto presente, dati Gimbe alla mano, che la Toscana risulta prima per efficacia di interventi e quindi di abbattimento dei tempi”. “Il ministro è intenzionato a dare risorse mirate per obiettivi. Penso che in autunno dovremo organizzare una conferenza, anche di livello nazionale, per specificare le nostre priorità e per mettere mano all’aggiornamento normativo. La legge sanitaria toscana (40/2005) è vicina a compiere dieci anni, credo sia necessario un riordino della materia. Fino ad ora siamo intervenuti con riforme” ha detto ancora citando quella del 118.

“Il Bilancio di questo anno è chiuso. La situazione più critica l’abbiamo affrontata nel 2021 e oramai è alle spalle. La vera incertezza su quello del 2023 è legata ai dispositivi sanitari e alle risorse che ci dovrebbero arrivare”. Giani ha parlato anche di RSA, un’altra grande partita su cui sta lavorando e che entra in questa seconda variazione. Si prevede infatti la riduzione dell’aliquota IRAP per le aziende pubbliche di servizi alla persona (ASP) dall’attuale 7,58 per cento al 2,98 per cento a decorrere dal 1 gennaio 2024. Un intervento motivato dal fatto che, a causa anche dalla loro natura pubblicistica, le ASP devono fronteggiare, rispetto ai “concorrenti” privati, maggiori costi e spese che il periodo di pandemia ha portato ad un livello di criticità finanziaria difficile da superare. “Sto lavorando – ha detto ancora il presidente della Giunta – ad un protocollo d’intesa. Le strutture sanitarie pubbliche in Toscana sono 33, tutte gestite dai Comuni direttamente o tramite cooperative. Non c’è alcuna volontà, in questa manovra, di discutere di fiscalità che pure è un nodo che dovremo affrontare. È piuttosto un intervento di equità fiscale tra attività similari svolte da soggetti pubblici e privati”.

All’Isola d’Elba le selezioni dei Campionati italiani
della Federazione Italiana Vela

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Nelle acque di Portoferraio, le regate di domenica 25 giugno permetteranno ai partecipanti di guadagnare punti per accedere ai Campionati FIV, nella cornice d’elezione del mare dell’Elba

Isola d’Elba, 23 giugno 2023 – Il vento e la salsedine tra i capelli, il sapore di libertà che solo il mare sa dare: sono queste alcune delle emozioni che si vivono esplorando l’isola d’Elba in barca a vela, per scoprire i suoi 150 km di costa con calette accessibili solo dal mare e con alcuni dei fondali più belli del Mediterraneo. In questa meravigliosa cornice naturale e votata all’outdoor, domenica 25 giugno si svolgeranno le regate di selezione zonale per i Campionati Italiani della Federazione Italiana Vela, della seconda zona della FIV (Toscana, Umbria e Provincia di La Spezia), con le imbarcazione Ilca, ex laser.

Dopo gli oltre 80 Optimist che l’11 giugno scorso sono scesi in mare nello splendido campo di regata di Cavo, in una perfetta giornata di sport organizzata dal Centro Velico Elbano di Rio Marina con il Circolo Nautico Cavo e la scuola di Vela Utopia, è la volta degli Ilca, nel Golfo di Portoferraio. Il Comitato dei Circoli Velici Elbani mostra ancora una volta l’efficacia della sinergia tra i vari sodalizi.

In questa occasione, organizzate dalla Lega Navale Italiana sezione Portoferraio (la terza più antica italiana, fondata nel 1901), sotto l’egida dei circoli velici elbani e con il patrocinio del comune di Portoferraio, le regate si svolgeranno indicativamente tra le ore 11.00 e le 16.00. I partecipanti dovranno veleggiare su un percorso a trapezio, per guadagnare punti che si andranno a sommare a quelli delle prove nelle altre località della seconda zona, per poter poi accedere ai Campionati FIV.

Le prove avranno luogo di fronte al Circolo Nautico San Giovanni, con cui la Lega Navale ha organizzato le regate della domenica per ricordare la festa di San Giovanni Battista di sabato 24 giugno, che anticamente si festeggiava con una processione in mare. Sabato 24 sera la statua del santo sarà accompagnata per la benedizione in una processione via mare nel cuore dell’antica marina di Portoferraio.

Una sinergia che verrà celebrata anche durante la premiazione, che avverrà nelle vicine Terme: al circolo nautico giunto da più lontano verrà infatti assegnato un premio speciale intagliato artigianalmente nel legno, raffigurante il nodo di San Giovanni, antico simbolo originario del Nord Europa utilizzato come augurio di buona sorte.

Vivere l’Elba al largo permette un punto di vista privilegiato sia sulle sfumature del Tirreno sia sulle bellezze della costa“ – commenta Niccolò Censi, coordinatore della Gestione Associata per il Turismo dell’Isola d’Elba – “Siamo quindi felici di poter ospitare una tappa delle selezioni della FIV, in sinergia con le realtà del nostro territorio. Siamo sicuri che i partecipanti porteranno con sé l’emozione della navigazione in acque elbane, oltre che lo spirito d’agonismo della gara”.

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Ufficio Stampa Visit Elba:

DAG Communication

Barbara Orrico

Miriana Cappella

Con Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci

si chiudono gli appuntamenti con cui

quest’anno la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca

ha scelto di festeggiare il tradizionale ’”Anniversario in concerto”

Venerdì 30 giugno, ore 21

Chiesa di San Francesco – Lucca

Il ricavato della vendita dei biglietti sarà devoluto

al Dipartimento Neuroscienze Pediatriche dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, che svolge ricerche

su “Sindromi Genetiche con Disabilità Intellettiva e Disturbi dello Spettro Autistico”

Biglietti acquistabili online sul sito

www.fondazionecarilucca.it dalle 12 di martedì 27 giugno 2023

comunicato stampa

Dopo il successo del concerto di Francesco Mottavenerdì 30 giugno un altro grande protagonista della musica italiana arriva a Lucca per festeggiare il decennale del San Francesco. Il cantautore, flautista e comico italiano Stefano Belisari, in arte Elio, performer eccentrico e straordinario, amatissimo dal pubblico, alle 21 porterà sul palco della chiesa di San Francesco Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci, uno spettacolo giocoso e profondo, a metà tra teatro e canzone, dove rivisita e reinterpreta il repertorio di Enzo Jannacci, scomparso a Milano nel 2013. L’esibizione chiude il doppio appuntamento con l’“Anniversario in concerto”, che quest’anno, in occasione delle celebrazioni per i dieci anni dalla riapertura del complesso monumentale, ha proposto eccezionalmente non uno, ma ben due concerti.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha ritenuto di associare l’evento ad una vendita benefica dei biglietti a cura di Event Service SRL. Il ricavato sarà devoluto al Dipartimento Neuroscienze Pediatriche dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano che svolge ricerche su “Sindromi Genetiche con Disabilità Intellettiva e Disturbi dello Spettro Autistico”. I biglietti, che hanno un costo compreso tra i 5 e i 20 euro, saranno acquistabili a partire dalle ore 12 di martedì 27 giugno su www.fondazionecarilucca.it.

Diretto da Giorgio Gallione, grazie agli arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri, Elio permetterà al pubblico di riascoltare alcuni dei brani di maggior successo del cantautore. Tra questi Ci vuole orecchio, che dà il titolo all’esibizione, El purtava i scarp del tennis, in dialetto milanese, scritta con Dario Fo nel 1964, La luna è una lampadinaL’Armando, e ancora Saltimbanchi e Quando il sipario calerà. Brani comici e tragici, sempre bizzarri, con cui Jannacci sapeva spiazzare, stupire, raccontando la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ’70.

Sul palco, nella coloratissima scenografia, troveremo insieme al protagonista alcuni stravaganti compagni di viaggio, cinque musicisti che formano un’insolita carovana sonora: Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone. Accompagneranno lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, fino a Michele Serra.

Informazioni

www.fondazionecarilucca.it

Comunicazione ed Eventi Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca

Andrea Salani 

 Ufficio stampa eventi FCRL

Davis & Co. | Lea Codognato e Caterina Briganti

Letizia Dei in My Dream a Montaione (Firenze)

27 giugno ore 21,00 Piazza delle Repubblica

Montaione (Firenze)

All’interno del nutrito programma dell’Estate Montaianese 2023 martedì 27 giugno ore 21,00 in Piazza della Repubblica andrà in scena la performance My Dream con Letizia Dei e Sam Bertoldi.

La performance My Dream, a cura dell’Associazione Borgoalto nasce sulla falsariga della famosa traccia A Dream in Song For Drella, concept album di Lou Reed e John Cale del 1989.

My Dream racconta un’esperienza intima di cambiamento e trasformazione attraverso il testo di Rachele Prisco e l’intervento perfomativo di Letizia Dei e Sam Bertoldi. Il testo è ispirato al lavoro e alla vita di artista che Cale e Reed tracciano nell’album dedicato a Warhol e ne sublima il significato.

Con il testo, che alternerà italiano e inglese, si intersecherà la musica del quartetto pre-registrato insieme alla voce per ricostruire le tappe di questo racconto di formazione artistica e umana in cui tutti possono riconoscersi.

È la prima volta di questo side project che rappresenta il cuore di quello che sarà il disco Forever Changed in uscita il prossimo autunno. -Dichiara Letizia Dei- Siamo pronti ad emozionarci e stupirci martedì sera nel borgo di Montaione dove sarà presente con noi anche lautrice del testo, Rachele Prisco”.

MY DREAM

Testo di Rachelle Prisco

Voce Letizia Dei

Sound Designer Sam Bertoldi

Impianti sportivi: affidamento in gestione, modifiche alla legge 21 che disciplina il regolamento

In commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), sono stati ascoltati i rappresentanti di Anci, associazioni e federazioni sportive

di Benedetta Bernocchi, 22 giugno 2023

Firenze – Modificare il regolamento attuativo locale per l’affidamento in gestione degli impianti sportivi, introducendo parziali cambiamenti in merito ai soggetti affidatari. Su questo atto, testo unificato dalle proposte di legge dei consiglieri regionali Marco Stella (Forza Italia) e Andrea Vannucci (Pd), sono stati ascoltati questa mattina, giovedì 22 giugno in commissione Sanità presieduta da Enrico Sostegni (Pd), i rappresentanti di Anci, associazioni e federazioni sportive, tra i quali Coni, Uisp, Aics, Comitato italiano paralimpico, Federcalcio.

Tra le modifiche si introducono la possibilità, per gli Enti Locali, di poter affidare gli impianti sportivi, secondo procedura di evidenza pubblica, a raggruppamenti temporanei tra società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e federazioni sportive nazionali.

Si interviene, poi, per implementare i criteri che gli Enti Locali devono rispettare nel disciplinare con proprio regolamento le modalità di affidamento in gestione degli impianti sportivi. Si specifica che nella scelta dell’affidatario si valutino la storicità sul territorio, il numero dei tesserati alla federazione sportiva di riferimento, con attenzione a quelli del settore giovanile; lo stato di manutenzione degli impianti; la qualificazione dello staff tecnico; le modalità organizzative di conduzione e funzionamento dell’impianto; i titoli sportivi del soggetto affidatario sempre con riferimento alle attività giovanili.

Si ritiene opportuno che la durata dell’affidamento della gestione sia commisurata all’entità degli interventi di innovazione e miglioramento dell’impianto medesimo. Infine, si vuole valorizzare in modo prevalente l’offerta sportiva da parte dell’affidatario, all’interno della valutazione dell’offerta economica complessiva. 

Sull’impianto dell’atto è stata espressa una condivisione generale seppur con differenti sottolineature.

Tra le richieste avanzate quella di avvalersi anche del lavoro dei gruppi sportivi scolastici all’interno delle scuole per una maggior inclusione sociale giovanile; di considerare le attività dell’associazionismo di base, inserendo in legge anche gli enti di promozione sportiva e di discipline sportive associate; di verificare l’assenza di posizioni debitorie dell’ente affidatario e di non lasciare al gestore discrezione nella definizione delle tariffe.

Si è ribadita, poi, la necessità di mantenere la storicità dell’impianto, garantendo però un avvicendamento dei soggetti affidatari e parità di accesso anche agli enti di nuova costituzione. Sullo stato di manutenzione degli impianti, è stato fatto notare che gli interventi migliorativi dovrebbero essere fatti nel corso dell’affidamento della gestione e non essere motivo di un suo prolungamento.

Dal Comitato italiano paralimpico, è emersa la richiesta di destinare un monte ore ragionevole alle attività paralimpiche e di gestire gli spazi in modo da “dare un segnale di inclusione concreta per i diversamente abili”.

Anci Toscana ha ricordato che il Comune, interlocutore principale rispetto all’attribuzione degli impianti sportivi gestiti da associazioni sportive, ha il “compito di perseguire la manutenzione e la gestione del patrimonio pubblico e la promozione dello sport, dell’attività motoria generale”.

Posizione in linea quella di Federcalcio, in accordo su valorizzare la storicità della gestione nel segno del radicamento, della capacità di conoscenza del territorio e di risposta.

È infine, emersa la necessità di controllo che i lavori promessi per avere in gestione gli impianti vengano realmente effettuati.

A termine delle audizioni, il consigliere Pd Andrea Vannucci ha specificato che “nessuno dei criteri inseriti nella legge è di esclusione ma premiale, non vogliono essere lesivi del diritto alla partecipazione”. 

Case popolari via di Gabbiana, partiti i lavori alle canne fumarie e agli alloggi di risulta. Si punta ai fondi europei per un maxi intervento da 5 milioni di euro

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Sopralluogo della presidente Epp De Marzi e del vicesindaco di Prato Faggi. A luglio variazione di bilancio da 600.000 euro per il restyling del parcheggio. Poi finanziamenti europei per il recupero di facciate, verde e parti condominiali 

E’ un programma in tre step quello messo a punto da Epp e dal Comune di Prato per riqualificare gli alloggi in edilizia residenziale pubblica in via di Gabbiana a San Giusto. Parliamo di uno dei più grandi complessi presenti in città, con in totale 152 case popolari in gestione da parte di Epp. Gli interventi sono stati annunciati agli assegnatari degli appartamenti a seguito di un sopralluogo in zona, richiesto dagli stessi residenti all’amministrazione comunale. Incontro al quale hanno partecipato la presidente di Edilizia Pubblica Pratese, Marzia De Marzi, il vicesindaco Simone Faggi e la dirigente dell’Ufficio Casa del Comune di Prato, Valentina Sardi.  

Il primo passo è stato lo stanziamento a fine 2022 da parte del Comune di 130.000 euro, fondi utili per ammodernare quattro alloggi di risulta, cioè case lasciate vuote dai vecchi assegnatari e che necessitavano di un profondo restyling per potere essere nuovamente date in assegnazione agli aventi diritto nella graduatoria provinciale. Inoltre il denaro è stato utilizzato per la sostituzione di una serie di canne fumarie. 

Il secondo step, invece, prevede lo stanziamento a luglio di altri 600.000 euro da parte del Comune, con un’apposita variazione di bilancio, che consentiranno di intervenire su più nodi segnalati dai residenti. E così si effettuerà il restyling del maxi parcheggio, dove verranno ridisegnati gli stalli, eliminate le buche, rinnovato l’asfalto, rimosse le auto abbandonate e si cercherà di dare un decoro complessivo all’area evitando che resti solo una colata di cemento. In questi giorni, inoltre, è stato completato il taglio dell’erba nell’area verde sul retro delle case popolari, mentre le potature degli alberi sono già state appaltate e verranno effettuate a settembre nel periodo dell’anno più consono per questi interventi. 

Il terzo e ultimo step è invece più ambizioso. I tecnici di Epp e quelli dell’Ufficio Europa del Comune hanno elaborato uno specifico progetto di riqualificazione complessiva delle palazzine di via di Gabbiana, dall’importo di cinque milioni di euro. Piano che sarà candidato a una specifica linea di finanziamento europea che uscirà il prossimo mese di luglio. Il percorso prevede il restyling di tutto il verde, del parcheggio, delle facciate, interventi sugli edifici e la creazione di progetti interni di natura sociale. “Epp e Comune conoscono bene le necessità dell’area – spiega la presidente di Epp, Marzia De Marzi -. E per questo da mesi hanno organizzato un percorso condiviso per cercare di rintracciare le risorse per dare risposte agli assegnatari degli alloggi. Denaro che grazie all’impegno di tutti gli attori istituzionali in campo ci consentirà di effettuare varie migliorie richieste dagli stessi residenti. Poi, in sinergia col Comune, stiamo lavorando anche sul progetto europeo che potrebbe consentirci di avere gli stanziamenti necessari per un intervento più complessivo su tutta l’area. Il percorso richiederà tempo per il completamento totale, ma l’impegno è notevole e consentirà un salto di qualità alla struttura”.  

FESTIVAL AU DÉSERT FIRENZE 2023 – MERCOLEDÌ 28, GIOVEDÌ 29, VENERDÌ 30 GIUGNO – Piazzale delle Cascine |PARC Performing Arts Research Centre

Il Festival au Désert Firenze nasce nel 2010 dalla collaborazione tra Festival au Désert del Mali e Fondazione Fabbrica Europa e lavora per ospitare i grandi nomi della musica del mondo e far conoscere il meglio della world music attuale e di qualità, in particolare da Sahel, Nord Africa, Mediterraneo e Medio Oriente, in dialogo aperto con gli ambasciatori del “nomadismo” artistico internazionale.

Il 28, 29 e 30 giugno il Festival au Désert Firenze 2023 – progetto sostenuto da Estate Fiorentina / Comune di Firenze, Regione Toscana e Fondazione CR Firenze – proporrà una tre giorni al Piazzale delle Cascine / PARC con artisti internazionali invitati a lavorare con alcuni dei più preparati musicisti del territorio nazionale e toscano. Per diversi giorni alcuni di loro lavoreranno insieme nel segno dell’incontro, della conoscenza e della creazione per attraversare i territori possibili della musica.

Il tema dell’incontro sarà senza dubbio l’elemento distintivo di questa edizione, a partire dalla presenza del talento del “tar” e del canto persiano Reza Mirjalali, figlio del maestro Shahram Mirjalali, che salirà sul palco insieme al grande virtuoso dell’organetto Simone Bottasso, piemontese da tempo residente nei Paesi Bassi (mercoledì 28 giugno).

Il gruppo Mosaïc riunirà il tunisino Hamdi Jammoussi alle percussioni, il musicista bulgaro Georgi Dobrev al kaval, i francesi Noé Clerc alla fisarmonica e Adèle Viret al violoncello, i portoghesi Zé Almeida al contrabbasso e Diogo Alexandre alla batteria, sotto la direzione del grande sassofonista fiammingo Fabrizio Cassol (venerdì 30 giugno) .

Un affascinante intreccio sarà poi quello tra la kora di Alieu Saho, dal Gambia, e la voce blues della marchigiana Elisabetta Maulo,accompagnato dalla chitarra nota in tutto il mondo Roberto Luti e le percussioni di Simone Padovani (28 giugno).

Sonorità trascinanti saranno create dal gruppo della nuova promessa della musica del deserto, il chitarrista e cantante tuareg Kader Tarhanine,scelto da Manny Ansar, direttore del Festival au Désert in Mali, per promuovere e diffondere la cultura e la musica tuareg di oggi (30 giugno).

Ad arricchire ulteriormente la proposta, musicisti attivi da tempo sul rapporto tra suoni, ritmi e melodie africani in relazione con la musica attuale, dal jazz fino all’elettronica passando per le radici blues: Dimitri Grechi Espinoza, Andrea Beninati e Gabrio Baldacci (29 giugno).

Apre la tre giorni, l’incontro “Viaggio in Mali” con Valerio Corzani, giornalista di Rai Radio 3 e fotografo (28 giugno).

Infine, ogni sera, nella sala polivalente del PARC, Dopofestival DÉSERT SESSION.

KADER TARHANINE

Nuova perla della musica tuareg, Kader Tarhanine è uno degli artisti più seguiti del momento dai giovani del Sahara per il suo stile innovativo, per la freschezza della sua musica e per il suo talento naturale. Nel 2012, attraverso i social network, si impone all’attenzione del pubblico con il pezzo “Tarhanine Tegla: mon amour est partie”, cantato dai giovani e dalla diaspora tuareg di tutto il mondo. Nato in Niger da genitori maliani (di Menaka e Timbuctu), è cresciuto a Tamanrasset (Algeria meridionale). Con un gruppo composto da giovani, tutti provenienti dal nord del Mali, si ispira al ricco repertorio di questa regione sahelo-sahariana. La sua musica unisce ritmi tradizionali e sonorità rock e testi poetici saheliani e arabi. Già riconosciuto, dopo le sue prime tournée in Africa e in Europa, come una delle voci più belle della sua generazione e come grandissimo chitarrista, oggi viene considerato come il successore della prima generazione di musicisti tuareg nel mondo. Le sue collaborazioni sul palco e in studio con alcuni dei più grandi artisti del Mali, tra cui Fatoumata Diawara e Sidiki Diabaté, lo hanno reso una sorta di ambasciatore della pace (attraverso la musica) tra il nord e il sud del Mali, a lungo dilaniati da conflitti politici ed etnici.

REZA MIRJALALI

Reza Mirjalali è nato a Teheran, nel 1989. Ha iniziato a suonare all’età di sette anni, mentre suo padre, il Maestro Shahram Mirjalali, gli insegnava Tombak e Tar. Ha iniziato a esibirsi in concerto già all’età di 14 anni prima di essere attivo in tutto il mondo con collaborazioni in ensemble di diversi generi musicali, dalla musica tradizionale persiana alla musica ottomana, dal jazz al pop, pur mantenendo sempre un legame forte con il duo con suo padre. Attualmente, sta lavorando all’uscita del suo primo album da solista.

MOSAÏC

Mosaïc è un ensemble di 6 musicisti provenienti da Bulgaria, Francia, Portogallo e Tunisia. Le loro

composizioni sono soprattutto incontri musicali, all’incrocio tra jazz e musica mediterranea. Il sestetto traccia i contorni di un Mediterraneo dalle frontiere dilatate che comprende Portogallo e Bulgaria, connettendo due estremi del continente. Il linguaggio dei Mosaïc è vario, e alle sonorità balcaniche unisce il colore cameristico della musica dell’Europa Occidentale e l’essenza ritmica della musica nordafricana. La composizione collettiva, di natura orale, trova sfumature nella tessitura di ogni strumento, rendendo le creazioni un nuovo territorio per l’orchestrazione. Mentre la musica prende gradualmente forma, portando con sé l’ispirazione dei diversi luoghi attraversati e conosciuti, rimane uno spazio di invito e scambio dove è un piacere accogliere per un concerto altri musicisti provenienti da tutto il Mediterraneo. L’avventura di questo gruppo inizia nel 2020 a Malta durante la sessione creativa interculturale organizzata dalla rete Medinea sotto la direzione artistica del sassofonista e compositore Fabrizio Cassol. Questo quartetto, formato da Adè le Viret, Noé Clerc (Francia), Diogo Alexandre e Zé Almeida (Portogallo), porta in sé il primo seme dell’identità musicale di Mosaïc. Nel 2021 si ritrovano a Lisbona e Marsiglia, dove incontrano il suonatore bulgaro di kaval Georgi Dobrev, le cui influenze balcaniche aggiungono nuove sonorità al gruppo. Nel settembre 2022 sono invitati al Centre Culturel International de Hammamet (Tunisia) per una nuova residenza con il percussionista tunisino Hamdi Jamoussi che si unisce alla creazione di nuove composizioni. È in questa occasione che hanno luogo i loro primi due concerti alla CCIH e al Palais du Baron d’Erlanger (Tunisi) ed è qui che il suonatore di nay Ahmed Litaiem si unisce a loro sul palco per uno dei pezzi in programma.

ALIEU SAHO

Alieu Saho, aka Kora Hero, viene dal Gambia e suona la kora, strumento a corde dell’Africa occidentale legato alla tradizione della jaliya, ovvero l’arte dei cantastorie, dei griot, in lingua mandinga ”jali”. Alieu, infatti, viene da un’antica famiglia di jali originaria di Bafoulabe, in Mali, e trasferitasi nell’Alto Gambia, a Dobokunda, vicino Bansang, una regione famosa proprio per la tradizione della jaliya e della kora. Alieu è approdato in Italia nel 2016, attraversando il mare dalla Libia. In Italia porta avanti diverse collaborazioni e progetti artistici di musica sia tradizionale che fusion.

IL PROGRAMMA

MER 28 GIUGNO> ingresso gratuito

  • ore 19.30 “Viaggio in Mali”, incontro con VALERIO CORZANI, giornalista Rai Radio 3 e fotografo.
  • ore 21.00 ALIEU SAHO (Gambia) kora, ELISABETTA MAULO voce, ROBERTO LUTI chitarre, SIMONE PADOVANI percussioni.
  • A seguire REZA MIRJALALI (Iran) tar e voce, SIMONE BOTTASSO,organetto: “Neighbors”.

GIO 29 GIUGNO> ingresso gratuito

  • ore 21.00 DIMITRI GRECHI ESPINOZA sassofoni, ANDREA BENINATI batteria e violoncello, GABRIO BALDACCI chitarre, KADER TARHANINE (Mali/Algeria) voce e chitarra: “Mali Blues”. Interventi di VALERIO CORZANI, giornalista Rai Radio 3 e fotografo.

VEN 30 GIUGNO> ingresso gratuito

  • ore 21.00 MOSAÏC: HAMDI JAMMOUSSI (Tunisia), GEORGI DOBREV (Bulgaria) kaval, NOÉ CLERC (Francia) fisarmonica, ADÈLE VIRET (Francia) violoncello, ZÉ ALMEIDA (Portogallo) contrabbasso, DIOGO ALEXANDRE (Portogallo) batteria. Direzione: FABRIZIO CASSOL (Belgio).
  • A seguire KADER TARHANINE GROUP (Mali/Algeria): Kader Tarhanine chitarra e voce, Mohammed Zenani chitarra e voce, Dramane Toure basso, Mohamed Alhousseini batteria.

Ogni sera: Dopofestival DÉSERT SESSION

In collaborazione con Toscana Produzione Musica.

(PARC, sala polivalente, ingresso 5 €, fino a esaurimento posti)

INFO: 055 2638480

www.fabbricaeuropa.net

EVENTO FORMATIVO SULLA RIFORMA IN TEMA DI MEDIAZIONE: A PISTOIA PRESSO LA SEDE UNISER IL 30 GIUGNO AVVOCATI, GIUDICI E DOCENTI UNIVERSITARI PARLERANNO DELLA RIFORMA CARTABIA IN TEMA DI MEDIAZIONE

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Dal 2010, anno del decreto legislativo 4 marzo 2010 n.28, il procedimento di mediazione, quale sistema alternativo alla causa in Tribunale per la risoluzione delle controversie, ha fatto molta strada.

Alla timidezza iniziale nel riconoscere e affidarsi a questa nuova forma di giustizia consensuale – così come viene chiamata – oggi siamo giunti a una vera e propria rivoluzione culturale in campo processuale e la mediazione è stata promossa e piena voti anche dalla riforma Cartabia che ha infatti – per la mediazione civile e commerciale – esteso l’elenco delle materie nelle quali è obbligatorio esperire la procedura di mediazione prima di intentare una causa.

Accanto alle materie per le quali già vigeva l’obbligo del preventivo esperimento della procedura di mediazione (condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato affitto di aziende, risarcimento del danno da responsabilità medica e sanitaria, diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari) la riforma ha previsto l’obbligo di esperire preventivamente la mediazione, a pena di improcedibilità della domanda, anche alle vertenze in materia di associazione in partecipazione, consorzio, franchising, contratti d’opera, di rete, di somministrazione, società di persone e subfornitura.

La riforma Cartabia ha interessato in termini di “mediazione” anche il settore della giustizia penale valorizzando la c.d. “giustizia riparativa” come percorso parallelo ed alternativo al procedimento penale ordinario anche grazie ad una forte spinta internazionale ed europea che da tempo promuove forme di deflazione processuale e mediazione penale quale soluzione contro il sovraffollamento carcerario, l’irragionevole durata dei processi e l’enorme quantità di procedimenti per reati bagatellari.

Proprio al fine di comprendere meglio gli aspetti salienti della riforma la Fondazione Forense in collaborazione con Camera Civile di Pistoia e la sezione di Pistoia Unione Giuristi Cattolici ha organizzato un importante evento formativo presso UNISER il 30 giugno prossimo venturo alle ore 15 presso la sala Aula Cino da Pistoia dal titolo “La rivoluzione della mediazione alla luce della riforma Cartabia. La dimensione interdisciplinare degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie”.

I relatori del convegno, tra i quali il Giudice del Tribunale di Firenze Dr. Massimo Donnarumma e il Prof. Avv. Roberto Bartoli, ordinario di diritto penale presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli studi di Firenze, illustreranno le novità e le problematiche attuative della riforma.

Interverranno anche l’Avv. Massimo Chiossi sulla mediazione in ambito di diritto condominiale e l’Avv. Michela Cinquilli che tratterà delle ADR nel diritto canonico.

Per i saluti istituzionali saranno presenti: l’Avv. Michele Esposito componente del Direttivo della Fondazione Forense, l’Avv. Manuela Guzzo Vicepresidente della Camera Civile di Pistoia e l’Avv. Maria Chiara Aliani Soderi tesoriera della sezione di Pistoia dei Giuristi Cattolici.

Le iscrizioni sono ancora aperte. L’evento attribuisce n. 3 crediti formativi.

Info presso la segreteria della Fondazione forense: 0573 3620250. Iscrizioni su piattaforma Sfera.

Agricoltura, l’allarme delle centrali cooperative toscane: “Interi mestieri a rischio abbandono” 

No all’eccessiva centralizzazione, sostegno alle aggregazioni e le altre richieste dei cooperatori toscani alla Conferenza regionale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale  

Firenze, 22 giugno 2023. Allarme per interi mestieri a rischio abbandono, preoccupazione per la centralizzazione dello sviluppo rurale presente nella nuova programmazione, necessità di sostegno alle aggregazioni, contrasto a tutto quello che “si toglie all’agricoltura” in una regione che produce “solo il 18% di quel che mangia, e genera soltanto l’1% della produzione ortofrutticola italiana”. 

Sono alcune delle richieste che i cooperatori toscani rivolgono al Governo e alla Regione Toscana e che Massimo Carlotti, in rappresentanza delle tre centrali cooperative toscane – Legacoop Toscana Dipartimento Agroalimentare e Pesca, Fedagripesca Confcooperative Toscana e Agci Agrital – ha avanzato oggi a Firenze nel suo intervento alla Conferenza regionale dell’agricoltura e dello sviluppo. 

“Temiamo un ritorno ad epoche che non hanno fatto bene all’agricoltura italiana – ha detto il responsabile del Dipartimento Agroalimentare e Pesca di Legacoop Toscana Massimo Carlotti evidenziando i rischi di una eccessiva centralizzazione -. Gli interventi di sostegno al settore vanno costruiti basandoci sulla conoscenza dei territori, delle produzioni e delle strutture delle aziende agricole presenti”.   

Secondo le tre centrali cooperative in Toscana interi mestieri come la pastorizia, la zootecnia, sono a fortissimo rischio di abbandono: si fa fatica a trovare latte ovino toscano e i capi di bestiame sono quasi scomparsi, ma i fenomeni di scarsa imprenditorialità toccano anche coltivazioni a maggior valore aggiunto, come il florovivaismo. Anche la tenuta socio-economica del comparto pesca è a rischio. 

“Dobbiamo fare tutto il possibile per ricercare nuova imprenditorialità, e senza dubbio serviranno braccia, gambe e teste nuove anche da altri parti del mondo”, ha detto Carlotti nel suo intervento. 

Le tre centrali cooperative chiedono che si apra una vera stagione di sostegno alle aggregazioni, a partire dalle OP (le organizzazioni di produttori) con linee di finanziamento indirizzate al rafforzamento delle filiere, alla crescita dimensionale e commerciale e ritengono che i numeri necessari per costituire una OP siano ancora troppo bassi e non utili a rafforzare la competitività. 

C’è poi il tema della sovranità: “Continuiamo a mettere barriere per quelli che stanno fuori dal nostro campo, migranti o meno che siano, per poi lamentarsi che non abbiamo la forza per raccogliere i prodotti – ha detto Carlotti –. Per far funzionare economicamente i nostri campi e rendere i prodotti sempre più sostenibili, buoni e disponibili per tutti non basta il certificato di residenza, ci vogliono le persone e gli strumenti innovativi: da soli non si può fare”

Altro tema chiave è quello dei cambiamenti climatici. Per le tre centrali cooperative occorre garantire l’accesso all’acqua, andando avanti con rapidità sul piano invasi e “senza farsi illudere da una primavera eccezionalmente piovosa”. E poi investire di più in agricoltura di precisione e sostenere lo sviluppo delle protezioni colturali e delle serre.  

I cooperatori toscani giudicano anche inaccettabili normative che limitano a periodi ristrettissimi l’accesso ai boschi per lavorare, con costi e procedure burocratiche crescenti. “Il territorio manutenuto è un territorio lavorato! Senza lavoro nelle nostre montagne – ha affermato Carlotti – rischiamo che ci vengano addosso, e a volte non basta nemmeno quello, come abbiamo visto anche nella Romagna Toscana, dove le nostre cooperative forestali si sono messe gratuitamente a disposizione degli enti locali e della popolazione”.  

“Il tema della sostenibilità ambientale – dice il presidente di Fedagripesca Toscana Fabrizio Tistarelli – non è più rinviabile, anche perché è legato a doppio filo a quella economica: senza la fattibilità economico-finanziaria, la sfida green non la vinceremo. L’altra priorità sono sostegni immediati ed efficaci alla nostra agricoltura e in particolare a settori come la pastorizia e la zootecnia, attività che oltre a garantire molti posti di lavoro svolgono anche un ruolo importante di presidio e valorizzazione delle nostre colline e delle nostre montagne, da anni vittime di un processo di spopolamento che preoccupa sia dal punto di vista sociale che da quello della tenuta ambientale dei territori”. 

Alessandro Giaconi per Agci Agrital Toscana ribadisce che non ci sarà futuro in agricoltura senza un piano di regimazione e contenimento delle acque con adeguati finanziamenti sia a livello nazionale che comunitario, le risorse regionali da sole non potrebbero che mitigare un problema, quello della siccità, in costante aumento. Piove troppo poco e quando piove lo fa in maniera estrema, è per questo che accelerare sul fronte invasi, meglio piccoli e diffusi, è indispensabile, com’è doveroso sostenere e indirizzare le nostre aziende verso un’irrigazione di precisione che minimizzi gli sprechi. Basti ricordare in proposito l’invaso del Bilancino che, grazie alla determinazione dei decisori pubblici dell’epoca, oggi ci consente di soddisfare con i suoi oltre 80 milioni di metri cubi di acqua il fabbisogno idrico della città metropolitana di Firenze. Diversamente si rischia di andare incontro a fenomeni di desertificazione graduale. 

BUILDING | Apre oggi la mostra ‘NOW IS THEN AND THEN IS NOW’ di Shlomo Harush | Milano, 23 giugno – 17 ottobre 2023

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“Il tempo tutto toglie e tutto dà;ogni cosa si muta, nulla s’annichila”Giordano Bruno BUILDING è lieta di presentare, dal 23 giugno al 17 ottobre 2023, la mostra personale di Shlomo Harush NOW IS THEN AND THEN IS NOW, dedicata all’artista israeliano-americano che, utilizzando scultura, pittura, fotografia e installazione, dà vita a un’arte multidisciplinare. Attraverso una selezione di circa trentacinque opere realizzate tra il 2002 e il 2023, la mostra ripercorre le tappe fondamentali dell’indagine di Shlomo Harush presentando i suoi principali interessi di ricerca e l’utilizzo di vari materiali quali gesso, carta e metalli. È la registrazione e l’analisi dello scorrere del tempo ciò che anima le opere in mostra. Attraverso l’utilizzo di materiali che esprimono visivamente il cambiamento e il possibile decadimento, Harush racconta la condizione umana, ritratta nel suo stato di perpetua metamorfosi. L’artista raggiunge questo scopo creando un legame metaforico tra l’esperienza umana e le opere esposte in mostra, descrivendo attraverso le loro superfici ruvide e consumate le possibili variazioni e trasformazioni che avvengono nella personale storia di ognuno. Harush riunisce simboli e archetipi contrastanti e ambivalenti, lasciando al pubblico la libertà di interpretarne il significato. La mostra è attraversata da due principali fili conduttori, ovvero due simboli molto cari all’artista da sempre presenti nella sua ricerca. Il primo è il libro, considerato da Harush come soggetto scultoreo, adatto a diventare un oggetto in grado di diffondere bellezza, dove la parola è il mezzo principale per la sua diffusione. Questa non è solo considerata solamente come veicolo verbale ma anche come oggetto plastico, che può perdere il suo significato e configurarsi come un elemento visivo, sfumando a volte nell’arabesco. Se in alcuni libri d’artista lo studio della parola è preponderante, in altre essa è assente rispetto alle forme, che diventano protagoniste. La mostra, fra le altre opere, include anche una selezione di libri d’artista: questi pezzi unici sono delle raccolte di linguaggi artistici, dei “pensieri rilegati”, tra cui troviamo ad esempio The Last Supper (2019) e Chess (2004) ma anche Now is Then and Then is Now (2023), un’opera strettamente legata al concetto di tempo che riprende il titolo della mostra e ne catalizza il significato.Il secondo simbolo che ricorre in mostra è la sedia, interpretata, anche in questo caso, come pura scultura: la sua funzionalità viene tralasciata a favore del suo potenziale scultoreo. Ne è un esempio Untitled – Sculpted Chair (2022) che, con la sua superficie metallica, illumina lo spazio circostante: la luce che riesce a generare contrasta con il materiale decadente delle opere circostanti.Shlomo Harush. NOW IS THEN AND THEN IS NOW, BUILDING, Milano, installation view. Ph. Ilaria MaiorinoNOW IS THEN AND THEN IS NOW si snoda attraverso tre piani espositivi di BUILDING, che si configurano come livelli di un percorso ascensionale verso la leggerezza. Al livello del terreno vengono esposte le opere più maestose: tra queste Fragile (2005-2023), una grande massa metallica che si schiude sprigionando una luce potente, dalla quale si è accolti, e Untitled Horse (2023) una scultura che presenta un’accumulazione di pesi, che esplode al di fuori della galleria. Il fluire del tempo e i segni di questa progressione sono i temi sui quali le opere del primo livello si concentrano: essi trovano la loro espressione più immediata nell’uso di alcuni metalli che col tempo e attraverso differenti installazioni sono stati sottoposti a una serie di cambiamenti, registrando sulle loro superfici delle volute casuali ed astratte. Questo tema è ulteriormente rafforzato dalla presenza nelle opere stesse di alcuni meccanismi che determinano il movimento cadenzato di diversi elementi, esposti, a causa del loro moto, al pericolo di rotture. Esemplare di questa ricerca è No Title for Now (2021), una selezione di opere meccanizzate composte da materiali organici e industriali, solidi e delicati. Il secondo livello è dedicato alla carta, declinata in diverse conformazioni, scultoree e bidimensionali. In particolare, è presente in mostra 32.000 Titles (2011), una sedia composta da migliaia di schede della biblioteca del Brooklyn Museum of Art di New York – raccolte durante un lasso di tempo molto ampio – che esprime squisitamente lo scorrere del tempo e con esso il valore che gli oggetti acquisiscono grazie alla cura di chi li ha maneggiati e custoditi. Questa opera si configura come un riciclo della cultura: il valore culturale contenuto in queste schede viene riutilizzato per la creazione della scultura.  La mostra riunisce un gran numero di linguaggi diversi, espressi attraverso differenti tipologie di opere create istintivamente da Shlomo Harush, che le ha intercettate da un luogo interiore e misterioso: esse delineano un percorso che si configura come una raccolta di pensieri e creazioni che l’artista ha collezionato negli anni. Da numerose prospettive, queste fanno emergere il concetto di tempo.
Now is Then and Then is Now, 2023, libro d’artista, 24,4 x 20 x 3,2 cm  32.000 Titles, 2011, acciaio e tessere della biblioteca del Brooklyn Museum of Art, 79 x 63,5 x 38 cm 

Rifugio Digitale | Presentata la mostra “Taken by the Tide” di Maria Lax – Dal 22/06 al 13/07/2023, ingresso gratuito

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Firenze, 22 giugno 2023 – La fotografa Maria Lax al Rifugio Digitale di Firenze con la mostra Taken by the Tide. L’esposizione, organizzata in collaborazione con Forma Edizioni e grazie al supporto di Banca Ifigest, rappresenta la penultima tappa del ciclo fotografico SuperNatural, a cura di Irene Alison e Paolo Cagnacci. 

C’è una terra di mezzo tra il nostro mondo e quello ultraterreno, e Maria Lax, fotografa finlandese protagonista della sesta personale esposta al Rifugio Digitale nell’ambito del ciclo SuperNatural, la esplora attraverso le immagini. 

Tornata nella sua città natale dopo molti anni all’estero, Lax si è resa conto che i luoghi della sua infanzia erano scomparsi, e che la mappa dei suoi ricordi non corrispondeva più alla geografia del presente. Taken by the Tide, curata da Irene Alison e Paolo Cagnacci, è un viaggio tra spazio e memoria, in cerca di una casa che probabilmente non esiste più. 

Da sempre attratta dalle credenze popolari, dal folklore e dal senso di identità collettiva tramandato di generazione in generazione attraverso lo storytelling, Maria Lax ci conduce in un universo familiare, quanto irrimediabilmente alieno, in cui – tra la potenza ancestrale della natura e le apparizioni dei fantasmi del passato – le onde della marea crescente sembrano spingere l’artista sempre più lontano, verso il mare aperto. 

Sarà possibile acquistare l’NFT di un video selezionato dall’artista sul sito knownorigin.io/rifugio-digitale e le opere fisiche in diversi formati sul sito di Forma Edizioni – www.formaedizioni.it.

Maria Lax

Maria Lax è un’artista finlandese di base a Londra. Il suo lavoro affronta il concetto di identità, fede e folklore attraverso la fotografia e il video. Esposta a livello internazionale, Lax ha vinto il premio Female in Focus del British Journal of Photography 2019, è stata finalista del BJP Portrait of Humanity 2020, del Photography Grant del PhMuseum nel 2020 e selezionata tra i Best New Talent of Photo London 2020 dal Guardian. Nel 2021 Lax ha ricevuto il premio Finnish Art Promotion Centre’s One Year.

Taken by the Tide di Maria Lax

22 giugno – 13 luglio 2023

Rifugio Digitale – via della Fornace, 41 Firenze

Mer-dom ore 11-19

Ingresso gratuito

Da domani NOTTI DI CINEMA A PIAZZA VITTORIO, l’arena estiva dell’ANEC Lazio (con cineprogramma giugno-luglio)

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Ingresso proiezioni cinematografiche:(promozione MIC “Cinema revolution 2023 che spettacolo l’estate”) Film italiani, inglesi ed europei: € 3,50Film extra UE € 5,00 (intero) – € 4,00 ridotto Eventi culturali: ingresso liberoBiglietti a breve online su www.cinevillageroma.it Ingresso eventi culturali:accesso libero
Per la sua XXIIIesima edizione torna NOTTI DI CINEMA A PIAZZA VITTORIO, la manifestazione promossa dall’ANEC Lazio che dal 23 giugno al 16 settembre offrirà un caleidoscopio di eventi diversificati a corollario della maxi arena cinematografica. Novità dell’estate, grazie all’iniziativa “Cinema revolution 2023 che spettacolo l’estate” promossa dal Ministero della Cultura, la possibilità di rivivere le emozioni del grande schermo con un biglietto a prezzo popolare: € 3,50 per tutti i film italiani ed europei, con un tetto massimo di € 5,00 per quelli non europei. “Il nostro obiettivo da sempre – dichiara Leandro Pesci, presidente di ANEC Lazio – persegue l’idea di far vivere al pubblico l’esperienza immersiva della sala cinematografica e, in particolare negli ultimi anni, dominati dall’era delle piattaforme tecnologiche, farlo riaffezionare all’emozione del maxi-schermo. Ci auguriamo che questa arena, che ci farà compagnia lungo tutta l’estate romana, possa riportare tale interesse anche grazie ad un’accurata programmazione, confermando la più che buona affluenza della scorsa edizione.” “Il nostro obiettivo da sempre – dichiara Leandro Pesci, presidente di ANEC Lazio – persegue l’idea di far vivere al pubblico l’esperienza immersiva della sala cinematografica e, in particolare negli ultimi anni, dominati dall’era delle piattaforme tecnologiche, farlo riaffezionare all’emozione del maxi-schermo. Ci auguriamo che questa arena, che ci farà compagnia lungo tutta l’estate romana, possa riportare tale interesse anche grazie ad un’accurata programmazione, confermando la più che buona affluenza della scorsa edizione.” “Le iniziative che vengono presentate oggi sono due pezzi importanti della nostra Estate Romana – ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor – sono infatti due delle 24 arene cinematografiche che, grazie anche al nostro sostegno, punteggeranno in questa estate la nostra città. La Settima Arte è infatti l’elemento caratterizzante dell’edizione 2023, una scelta che, come Roma Capitale, abbiamo fatto per sostenere un settore, quello delle sale cinematografiche, che ha molto sofferto per la pandemia da Covid-19 e che vogliamo aiutare stimolando le persone a ritornare a una rinnovata fruizione collettiva del prodotto cinematografico, che possa riportare in autunno ancora più persone nei nostri cinema”.“La cultura oltre ad avere una funzione sociale fondamentale – afferma Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – rappresenta un potente volano di sviluppo economico, un elemento essenziale di marketing territoriale e un fattore attrattivo cruciale nei confronti di un turismo di qualità. Sosteniamo con convinzione questa iniziativa perché i cinema in generale e, in questo caso, le arene estive costituiscono una parte fondamentale del settore culturale che crea benessere, ricchezza e posti di lavoro. Incentivare i cittadini a tornare a godersi un film all’aperto è quantomai importante dopo tutte le difficoltà e gli impedimenti che ha portato la pandemia. I cinema – conclude Tagliavanti – sono parte essenziale dell’anima di Roma ed è impensabile immaginare la nostra città senza una loro attività a pieno regime”.“L’impegno di quest’anno – ricorda Giulia Silvia Ghia, assessore al Municipio I Centro – è stato rivolto alla sostenibilità dell’arena di Piazza Vittorio da parte della cittadinanza. Non più un evento calato dall’alto ma creato con la cittadinanza. Sono nate cose più “arene” su cui si alterneranno programmazioni di danza, poesia, letteratura e anche di filosofia. Ci sarà posto per tutti e per tutti i gusti. Come Municipio Roma I Centro la nostra attenzione è rivolta principalmente alla condivisone e alla partecipazione ai progetti dei cittadini residenti. Quando c’è apertura degli enti organizzatori, in questa direzione di progettazione partecipata, il successo è garantito”.La manifestazione si svolge anche grazie al sostegno del Gruppo Acea che, con il supporto a questa rassegna cinematografica, rinnova il suo impegno a favore di tutte quelle iniziative che valorizzano la città di Roma, attraverso l’arte e la cultura.Sullo storico maxischermo di Piazza Vittorio si proietteranno ogni sera alle ore 21:30 i film di successo della stagione, con una raffinata selezione di opere. Il ciclo, a cura del critico cinematografico Franco Montini, ospiterà alcuni appuntamenti di eccezione con attori e registi di assoluto rilievo, quali Roberto Andò, Pupi Avati, Giuseppe Battiston, Marco Bocci, Alessandro Borghi, Ivano Di Matteo, Niccolò Falsetti, Beppe Fiorello, Riccardo MilaniRocco Papaleo, Edoardo Pesce, Michele Placido, Carlo Verdone e Daniele Vicari. Tra le iniziative sociali, l’Associazione Piazza Vittorio APS organizzerà un torneo di scacchi gratuito per il 24 giugno, con turni di gioco gratuiti e in simultanea con istruttori della Federazione Scacchistica Italiana, che saranno anche a disposizione di coloro che ne faranno richiesta per lezioni volanti e consigli tecnici. Inoltre l’APS promuoverà degli appuntamenti gestiti dall’Associazione Parsec per il progetto “Gioco d’azzardo, gioco bugiardo”, contro la dipendenza dai giochi. Il Villaggio dello Sport arriverà da luglio in piazza nei fine settimana con una serie di iniziative, a cura del Comitato Lazio del CONI, atte a promuovere le diverse discipline sportive. Inoltre Master Group Sport, per conto della Federazione Italiana Pallacanestro, organizzerà la tappa master Basket 3×3, l’evento competitivo più importante del campionato federale 3×3. La tappa assegnerà un pass di accesso diretto alle Finals di agosto evento che determinerà le squadre Campioni d’Italia delle Categorie Open Maschile e Femminile. La musica e le danze popolari saranno di scena al centro di Piazza Vittorio all’insegna della socialità, un intento che accomuna storicamente la piazza, cruogiolo di persone dalle diverse origini etniche e culturali, con un gruppo di amici che, da oltre un decennio, propone un repertorio di danze dalle radici geografiche differenziate. Pizziche, tarantelle e tammurriate, ma anche altri generi tradizionali internazionali come i baltrad francesi, intratterranno i convenuti di piazza Vittorio ogni due settimane per tutta l’estate. “Le danze di Piazza Vittorio” partiranno così con le storie del tamburello per continuare con la zampogna, la lira, il bendìr, le chitarre e i flauti irlandesi. Ogni spettacolo prenderà spunto dal repertorio di uno strumento, di un territorio e di un’epoca storica dalla specifica cultura musicale, per poi spaziare anche sulle altre tradizioni. Nello spazio poliedrico denominato Vittorio Summer Village adiacente al cinema e gestito da Simone Brengola il connubio tra cultura e sapori proporrà un ventaglio di offerte per tutti i gusti.La musica live, in primis, sarà proposta in molteplici sfaccettature: tutti i giovedi, dalle 18:30, il progetto “Amarena Pop” rivisiterà in chiave pop contemporaneo i classici italiani degli anni 60-70-80; nei venerdì sarà invece di scena “Brillante Open Mic”, in cui diversi componenti di varie band indie emergenti romane si intrecciano tra formazioni sul palco, ospitandosi a vicenda;  la domenica sarà invece la volta di “Bollicine Summer”, una rassegna che vedrà ospiti sul palco varie band e cantautori romani emergenti, a cura dell’associazione culturale Pierrot Le Fou. Dal 10 al 16 di luglio negli spazi di Horti Magici, il bistrot del Gatsby Café all’interno dei Giardini, avrà luogo la prima edizione dell’Esquilino Jazz Festival, con un ricco calendario che vedrà alternarsi sul palco alcuni dei più interessanti e importanti esponenti della scena jazz romana, in una celebrazione di questo amato genere musicale nelle sue molteplici espressioni: dai classici intramontabili alle sonorità più innovative, senza dimenticare gli omaggi ai grandi maestri della tradizione. Ogni martedì e giovedì di luglio l’Associazione Esquilino Poesia, diretta da Angelo De Florio, organizzerà il “Porta Magica Festival”, con eventi di letteratura, musica, teatro e cinema. Si parte giovedì 29 giugno con il critico letterario: Renato Minore, in un incontro su “Ennio l‘alieno. I giorni di Flaiano” per proseguire il 6 luglio con Silvio Raffo su testi di Emily Dickinson, e il 20 luglio insieme a Paolo Di Paolo per il suo ultimo libro: “Trovati un lavoro e poi fai lo scrittore”. La poesia sarà il fil rouge del ciclo “Versi nell’ora blu”, in collaborazione con Spazio Parola  in calendario nei martedi di luglio, con alcuni dei più interessanti poeti delle nuovi generazioni.A settembre sono invece programmate le presentazioni dei libri di Annelisa Alleva Angelo de Florio, autore del Libro: “Memorie di un Distrofico” e curatore della “Normalità del Disagio” in un evento sulla disabilità con associazioni come la Uildm, l’FSHD e Medici Ricercatori del Policlinico Gemelli. Di rilievo gli appuntamenti calendarizzati anche con noti residenti del rione, con gli interessanti ed emergenti fratelli D’Innocenzo ed il loro nuovo film Bassifondi , con il versatile artista premio Oscar Gianni Quaranta, con lo scrittore Francesco Piccolo e con Nicola Lagioia, scrittore e già presidente del Salone del libro di Torino. Inoltre, si incontreranno protagonisti dei film di ultima uscita, come Federico Martucci, contraltista di Rapito di Marco Bellocchio e Nanni Moretti per Il Sol dell’avvenire.Non mancheranno date a sorpresa con illustri esponenti del mondo dell’editoria, della politica, del giornalismo e della giustizia. Da luglio il mercoledì sarà invece interamente dedicato alla filosofia con gli incontri organizzati dalla Libreria Rotondi, in programma fino a settembre. “Prendiamola con filosofia” è un ciclo di conferenze per invitare alla riscoperta di filosofi, tematiche e correnti speculative che hanno contrassegnato la storia del pensiero umano. Attraverso la testimonianza di alcuni tra i più significativi protagonisti del mondo accademico e culturale italiano, si forniranno riflessioni e approfondimenti sui temi che questa disciplina affronta sin dalla sua nascita e intorno ai quali l’uomo si arrovella da sempre. L’inaugurazione della rassegna sarà mercoledì 5 luglio alle ore 19:00 con la conferenza di Pier Luigi Luisi e Grazia Marchianò sul tema: “La visione sistemica della vita”. Gli altri incontri si svolgeranno nei giorni 5, 12, 19, 27 luglio, 2 e 9 agosto, 6 e 13 settembre. L’area ristoro comprenderà l’offerta food firmata Vinificio con pizza, burgers e fritti e una selezione di piccoli produttori artigiani italiani ed esteri di vino naturale, birre artigianali locali e cocktail. Ogni settimana, inoltre, sarà ospitato un pop-up diverso, al banco e in cucina, con alcune significative realtà del panorama italiano rappresentate da chef, ristoranti, bartender e produttori.Sempre in tale ambito, verranno anche organizzati degli eventi a tema, inerenti vino naturale, birra artigianale, arte urbana e illustrazione: tra questi, la rassegna “Allegri Illustratori”, in collaborazione con Super Naturale ed Emergency, in programma il 27 giugno, che consiste nella realizzazione di opere in Piazza da parte di 6 illustratori italiani sul tema della sostenibilità, con seguente vernissage. In appendice, dal 7 al 10 Settembre 2023 Piazza Vittorio ospita la 4a edizione di “Flag, Festival della Letteratura, della Poesia, del Cinema e dei media arcobaleno”, il più importante evento multimediale targato lgbtqia+ rivolto ai giovani e a tutta la cittadinanza.Il programma in dettaglio, in continuo aggiornamento, è consultabile al sito ufficiale www.cinevillageroma.it NB Le attività di musica dal vivo nell’arena si svolgeranno non oltre le ore 23:30
IL PROGRAMMA CINEMATOGRAFICO DI GIUGNO-LUGLIO
Venerdì 23 GiugnoINCONTRO CON IVANO DE MATTEOA seguireMIA (drammatico) 108’ di Ivano De Matteocon Greta Gasbarri, Edoardo Leo, Milena Mancini, Riccardo Mandolini Sabato 24 GiugnoIL COLIBRÌ (drammatico) 120’ di Francesca Archibugi con Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak Domenica 25 GiugnoINCONTRO CON ROCCO PAPALEOA seguireSCORDATO (commedia) 90′ di Rocco Papaleocon Rocco Papaleo, Giorgia, Simone Corbisiero, Angela Curri Lunedì 26 GiugnoINCONTRO CON ROBERTO ANDÒA seguireLA STRANEZZA (commedia) 101’ di Roberto Andòcon Toni Servillo, Salvo Ficarra, Valentino Picone, Giulia Andò, Rosario Lisma Martedì 27 GiugnoINCONTRO CON ALESSANDRO BORGHIA seguireLE OTTO MONTAGNE (drammatico) 143′ di Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeerschcon Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi, Elena Lietti, Gualtiero Burzi Mercoledì 28 Giugno INCONTRO CON BEPPE FIORELLOA seguireSTRANIZZA D’AMURI (drammatico) 134’ di Giuseppe Fiorellocon Gabriele Pizzurro, Samuele Segreto, Fabrizia Sacchi, Simona Malato, Antonio De MatteoGiovedì 29 GiugnoDECISION TO LEAVE (drammatico) 138’ di Park Chan Wook con Hae-il Park, Wei Tang, Go Kyung-pyo, Yong-Woo Park Venerdì 30 GiugnoTHE MENU (thriller) 100’ di Mark Mylodcon Ralph Fiennes, Anya Taylor-Joy, Nicholas Hoult, John Leguizamo Sabato 1° luglioMAIGRET (drammatico) 84′ di Patrice Lacontecon Gérard Depardieu, Jade Labeste, Mélanie Bernier, Aurore Clément Domenica 2 luglioROMANTICHE (commedia) 105’ – di Pilar Fogliaticon Pilar Fogliati, Barbora Bobulova, Claudia Lagona, Diane Fleri, Giovanni Toscano Lunedì 3 luglioINCONTRO CON MICHELE PLACIDOL’OMBRA DEL CARAVAGGIO (biografico) 110’ di Michele Placidocon Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert, Micaela Ramazzotti, Mario Molinari Martedì 4 luglioIL PRIMO GIORNO DELLA MIA VITA (commedia) 121’ di Paolo Genovesecon Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Margherita Buy, Sara Serraiocco, Gabriele Cristini Mercoledì 5 luglioINCONTRO CON GIUSEPPE BATTISTONIO VIVO ALTROVE! (commedia) 103’ di Giuseppe Battistoncon Giuseppe Battiston, Rolando Ravello, Teco Celio, Diane Fleri, Ariella Reggio Giovedì 6 luglioGLI SPIRITI DELL’ISOLA (drammatico) 114′ di Martin McDonagh con Colin Farrell, Brendan Gleeson, Kerry Condon, Barry Keoghan Venerdì 7 luglioL’IMMENSITÀ (drammatico) 98’ di Emanuele Crialesecon Penélope Cruz, Vincenzo Amato, Luana Giuliani, Patrizio Francioni, Maria Chiara Goretti Sabato 8 luglioASTOLFO (commedia) 83’ di Gianni Di Gregoriocon Stefania Sandrelli, Gianni Di Gregorio, Simone Colombari, Agnese Nano, Alberto Testone. Domenica 9 luglioBABYLON (drammatico) 189′ di Damien Chazellecon Brad Pitt, Margot Robbie, Diego Calva, Jean Smart, Jovan Adepo Lunedì 10 luglioINCONTRO CON RICCARDO MILANIGRAZIE RAGAZZI (commedia) 90’ di Riccardo Milanicon Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Giacomo Ferrara, Giorgio Montanini   Martedì 11 luglioIL GRANDE GIORNO (commedia) 90’di Massimo Veniercon Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Antonella Attili, Elena Lietti. Mercoledì 12 luglioINCONTRO CON DANIELE VICARIA seguireORLANDO (drammatico) 119’ di Daniele VicariCon Michele Placido, Christelle Cornil, Anis Gharbi, Daniela Giordano, Denis Mpunga Giovedì 13 luglioAIR – LA STORIA DEL GRANDE SALTO (biografico) 112′ di Ben AffleckCon Matt Damon, Ben Affleck, Jason Bateman, Marlon Wayans, Chris Messin Venerdì 14 luglioAMSTERDAM (drammatico) 134′ di David O. RussellCon Christian Bale, Margot Robbie, John David Washington, Chris Rock, Anya Taylor- Joy Sabato 15 luglioNON COSI’ VICINO (commedia) 126’ di Marc Fostercon Tom Hanks, Mariana Treviño, Rachel Keller, Manuel Garcia-Rulfo, Cameron Britton Domenica 16 luglioOMICIDIO NEL WEST END (thriller) 98’ di Tom Georgecon Sam Rockwell, Saoirse Ronan, Adrien Brody, Ruth Wilson, Reece Shearsmith Lunedì 17 luglioINCONTRO CON CARLO VERDONEA seguireGALLO CEDRONE (commedia) 100’ di Carlo Verdonecon Carlo Verdone, Regina Oriuoli, Paolo Triestino, Gina Rovere, Enrico Pozzi, Vito Passeri Martedì 18 luglioBONES AND ALL (horror) 130’ di Luca Guadagninocon Taylor Russell, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, André Holland, Chloë Sevigny Mercoledì 19 luglioINCONTRO CON NICCOLÒ FALSETTIA seguireMARGINI (commedia) 91’ di Niccolò Falsetticon Francesco Turbanti, Emanuele Linfatti, Matteo Creatini, Valentina Carnelutti Giovedì 20 luglioDANTE (biografico) 94’ di Pupi Avaticon Sergio Castellitto, Alessandro Sperduti, Enrico Lo Verso, Carlotta Gamba Venerdì 21 luglioVICINI DI CASA (commedia) 83’ di Paolo Costellacon Claudio Bisio, Vittoria Puccini, Valentina Lodovini, Vinicio Marchioni Sabato 22 luglioDIABOLIK – GINKO ALL’ATTACCO (Azione) 111’ di Manetti Bros.Con Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea, Monica Bellucci, Alessio Lapice. Domenica 23 luglioLA SIGNORA HARRIS VA A PARIGI (commedia) 115’ di Anthony FabianCon Lesley Manville, Isabelle Huppert, Lambert Wilson, Alba Baptista, Lucas Bravo Lunedì 24 luglioIL SIGNORE DELLE FORMICHE (drammatico) 130’ di Gianni AmelioCon Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Sara Serraiocco, Leonardo Maltese, Anna Caterina Antonacci Martedì 25 luglioIL PRINCIPE DI ROMA (commedia) 92′ di Edoardo Falconecon Marco Giallini, Giulia Bevilacqua, Filippo Timi, Sergio Rubini Mercoledì 26 luglioINCONTRO CON EDOARDO PESCEA seguireNOTTE FANTASMA (drammatico) 83′ di Fulvio Risuleo Con Edoardo Pesce, Yothin Clavenzani

Alla chiesa dei Servi l’omaggio della Sagra Musicale Lucchese a Don Maggini

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Sarà ancora una volta la chiesa dei Servi la sede del prossimo concerto della Sagra Musicale Lucchese, che quest’anno celebra la sua 60esima edizione.

Per il quarto evento della programmazione 2023 sabato (24 giugno) alle 21 l’associazione guidata dal presidente Giuseppe Conoscenti ha pensato e realizzato un doveroso omaggio al fondatore della Sagra Musicale Lucchese, monsignor Emilio Maggini, scomparso nel 2008 all’età di 82 anni. Don Maggini con la Sagra Musicale Lucchese ha portato nelle chiese della città i più importanti organisti e complessi corali e orchestrali del mondo, facendo conoscere e apprezzare a migliaia di persone le più significative composizioni del repertorio musicale sacro.

Per l’occasione, la Cappella Musicale Santa Cecilia della cattedrale di Lucca e l’orchestra da camera Luigi Boccherini, diretti dal maestro Luca Bacci, eseguiranno opere di musica sacra composte proprio da Don Maggini. Il concerto si aprirà con la prima esecuzione assoluta di un inno per orchestra del 1959, ritrovato nell’ambito delle continue ricerche della Sagra Musicale Lucchese sulle partiture custodite dalle realtà culturali e musicali cittadine. A seguire ci saranno il Mottettone per coro e orchestra realizzato per la Santa Croce del 1961 e due brevi oratori per soli, coro e orchestra dedicati a Santa Chiara e a San Martino vescovo di Tours.

Un omaggio sicuramente emozionante per il pubblico e in particolare per tutti coloro che sono cresciuti e hanno lavorato con Monsignor Maggini. Anche per questo alcuni artisti saranno presenti alla serata prestando la loro opera gratuitamente: la soprano Maria Luigia Borsi, la mezzo soprano Ester Ferraro, il basso Giorgio Marcello e il tenore Claudio Sassetti: nomi di fama internazionale che hanno voluto così onorare don Maggini come musicista e come ideatore della Sagra Musicale Lucchese.

Nello spirito del fondatore a cui è dedicata la serata, il concerto è, come di consueto, a ingresso gratuito. È consigliata la prenotazione scrivendo una email a prenotazioni@sagramusicalelucchese.com. L’evento, organizzato dall’associazione per la Sagra Musicale Lucchese che riunisce rappresentanti del Comune, della Provincia e dell’Arcidiocesi di Lucca, ha ricevuto il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e dell’Oleificio Rocchi. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito sagramusicalelucchese.com. La Sagra Musicale Lucchese tornerà domenica 10 agosto nell’ambito della seconda edizione della rassegna E lucevan le stelle… Sulle Mura Urbane si esibirà il trio di archi Dulce in Corde con musiche di Boccherini e Schubert.

Note biografiche di Monsignor Maggini

Monsignor Emilio Maggini, nato a Gombitelli il 18 settembre del 1926, ha studiato nel seminario di Lucca per poi formarsi musicalmente con i maestri Federighi, Bertolucci, Pratali e Borlenghi, diplomandosi in composizione e in musica corale e direzione di coro ai conservatori di Firenze e Foggia. È stato per trentacinque anni docente di musica e canto gregoriano al seminario di Lucca, per poi ricoprire l’incarico di direttore dell’Istituto musicale diocesano R. Baralli, da lui fondato insieme al maestro Marino Pratali, fino alla fine degli anni Novanta. Dal 1949 ai primi anni Novanta ha ricoperto l’incarico di organista della cattedrale di Lucca.

Dopo la fondazione della Sagra Musicale Lucchese è stato organista e direttore artistico, dal 1965, della Cappella musicale Santa Cecilia della cattedrale di Lucca che ha accompagnato in numerose tournée e concerti anche in Europa e negli Stati Uniti d’America.

don emilio maggini

Ha riordinato e portato a conoscenza degli studiosi l’importante Fondo di Musica antica della biblioteca del seminario di Lucca curandone la pubblicazione del catalogo completo all’istituto Editoriale Italiano di Milano nel 1965.

Ha trascritto e curato la revisione di musiche inedite di compositori lucchesi (Boccherini, la famiglia Puccini, Catalani, Luporini, Landi, Pacini, Bottini, Magi, Angeloni) e di vari altri (Pergolesi, Bellini, Porpora, Piccinni, Sammartini), musiche che, eseguite nell’ambito della Sagra Musicale Lucchese, sono state poi pubblicate e diffuse su disco in tutto il mondo.

Fra le sue composizioni si ricordano sei Mottettoni (di cui uno con grande orchestra e uno a tre cori) per la Santa Croce, due oratori (Santa Chiara e San Martino Vescovo di Tours), un Libera me Domine per tenore, coro e grande orchestra, la Messa di Santa Cecilia in italiano ad uso liturgico, molte composizioni corali sacre conosciute ed eseguite ben oltre i confini della diocesi di Lucca oltre a varie composizioni per organo entrate nel repertorio di famosi organisti anche all’estero.

Eventi: a palazzo del Pegaso la presentazione del Men/Go Music Fest di Arezzo

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Appuntamento martedì 27 giugno alle 11.30. Intervengono il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo e la consigliera regionale Lucia De Robertis

di Ufficio Stampa, 22 giugno 2023

Firenze – Un festival musicale ricco di ospiti e sempre più atteso: torna al Parco del Prato di Arezzo la 19esima edizione del Men/Go Music Fest che quest’estate andrà in scena dal 4 al 9 luglio e che sarà presentato martedì 27 giugno alle 11.30 al Media Center Sassoli di palazzo Pegaso (via Cavour 4, Firenze).

Alla conferenza stampa interverranno Antonio Mazzeo, presidente dell’Assemblea legislativa; Lucia De Robertis, consigliere regionale; Federico Scapecchi, assessore allo Sport e alle Politiche Giovanili Comune di Arezzo e Paco Mengozzi, direttore artistico del festival.

Per partecipare alla conferenza stampa, inviare una mail all’ufficio stampa del Consiglio regionale.

AURORE DIGITALI: CONNESSIONI. LEGAMI. DIPENDENZA.

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Al via la call fotografica fino al 2 luglio.
Promossa dagli studenti del MES di Palazzo Spinelli.
La mostra si terrà il 19 luglio presso il Chiostro della Biblioteca Pietro Thouar.
La partecipazione è gratuita.

Firenze – È aperta la call pubblica fino al 2 luglio 2023 per fotografi professionisti e
amatori sulla tematica della connessione attraverso il digitale.
Gli artisti sono incoraggiati a esprimere la propria creatività e a presentare opere che
riflettano le esperienze umane, i legami e le dipendenze che nascono all’interno del
nostro mondo digitale iperconnesso. Saranno accettate opere di fotografia che
rappresentino una visione unica e originale del tema proposto.


Un comitato tecnico selezionerà le 15 opere più rappresentative, che saranno esposte
nella mostra CONNESSIONI. LEGAMI. DIPENDENZA. in contemporanea con l’evento
AURORE DIGITALI, nel Chiostro della Biblioteca Pietro Thouar, in Piazza Tasso, il 19
luglio 2023. La mostra sarà un’opportunità unica per gli artisti selezionati di condividere
la propria visione e di far parte di un evento che coinvolgerà la danza, la fotografia e la
tecnologia.


In palio per la foto vincitrice, scelta dalla giuria di esperti, la possibilità di essere
pubblicata sulla rivista Edera. Una giuria popolare selezionerà durante l’evento un
secondo fotografo che avrà la possibilità di essere intervistato da NovaRadio di Firenze.
La mostra proseguirà fino al 28 luglio presso la libreria l’Ornitorinco.


I dettagli completi della call fotografica sono disponibili sul sito web dell’evento
AURORE DIGITALI. Invitiamo tutti i fotografi appassionati a prendere parte a questa
call e a condividere la propria visione unica sul tema della connessione digitale.
La partecipazione è gratuita.