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Emergenza climatica: Mazzeo, fondo di solidarietà e Pnrr per contrastare dissesto idrogeologico

L’intervento a Bruxelles del presidente del Consiglio regionale toscano al commissario europeo per la gestione delle crisi alla 155esima sessione plenaria del Comitato europeo delle Regioni. Le due proposte “per uscire dall’emergenza e cominciare a ricostruire”

di Ufficio Stampa CRT

Firenze – “Serve la solidarietà di tutta l’Europa per uscire dall’emergenza e ricominciare a ricostruire. Servono ristori economici per le famiglie e le imprese e sarà fondamentale la possibilità di accedere al Fondo di solidarietà dell’Unione europea per superare l’emergenza. Poi tutti insieme, dovremo lavorare a un patto europeo per il clima e a un piano di prevenzione per la messa in sicurezza del territorio italiano ed europeo”. Con queste parole, il presidente del Consiglio regionale della Toscana si è rivolto al commissario europeo per la gestione delle crisi, lo sloveno, Janez Lenarčič, alla 155esima sessione plenaria del Comitato europeo delle Regioni, che si è tenuta a Bruxelles, ieri mercoledì 24 maggio. Mazzeo è intervenuto come delegato della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. Due le proposte avanzate dal presidente Mazzeo. “Dovremmo usare anche i fondi delle opere irrealizzabili del Pnrr. Il Governo italiano chieda alle istituzioni europee di poter utilizzare queste risorse subito, destinandole a tutti i progetti già cantierabili, e ce ne sono tanti, per il contrasto al dissesto idrogeologico, facendo prevenzione e invertendo il paradigma dell’urgenza. Sono sicuro che l’Europa ci sarà vicina anche nella ricostruzione”.

 “Le immagini che arrivano dell’Emilia Romagna hanno colpito tutti noi – ha detto ancora Mazzeo rivolto al commissario europeo, al presidente e all’assemblea –. Quelle tremende immagini hanno un colpevole: il cambiamento climatico. In Romagna in 36 ore è caduta l’acqua che di solito cade in 6 mesi. Oggi contiamo 15 morti, 20mila sfollati, 6miliardi di danni. E purtroppo è un bilancio provvisorio”. E l’evento atmosferico ha interessato anche parte della Toscana: “Nella mia Toscana, nel Mugello, abbiamo avuto in piccolo degli effetti di questo evento catastrofico, con oltre 200 frane e alcune comunità isolate”.

Il presidente del Consiglio regionale ha voluto “ringraziare in quest’aula tutti i volontari e la protezione civile italiana che ancora stanno spalando il fango e assistendo i 20mila sfollati. Prevenzione deve diventare la parola d’ordine delle nostre politiche di difesa del territorio.

Serve un ‘Piano europeo’ per mettere in sicurezza il nostro territorio: regolare le vie d’acqua,  rendere resilienti le nostre infrastrutture, proteggere i nostri Comuni. Ed i nostri cittadini.

Attualmente la politica regionale di coesione, su 7 anni, destina il 30 per cento dei suoi fondi (circa 120miliardi di euro) alle azioni di riduzione delle emissioni, ma solo il 3 per cento (12miliardi) agli investimenti per adattarci al cambiamento climatico. Dobbiamo aumentare gli investimenti su questo, per proteggere le nostre comunità. Per diventare più resilienti”.

Mazzeo ha rivolto inoltre un ringraziamento particolare alla “commissaria Helena Dalli, per il lavoro che sta facendo sull’inclusione e per aver dedicato il mese di maggio come mese europeo della diversità e dell’inclusione sul posto di lavoro. Abbiamo ancora tante battaglie da vincere, penso alla parità salariale, ma c’è un principio su cui non possiamo transigere, ed è quello dell’articolo 3 della nostra Costituzione: tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. L’impegno delle istituzioni è renderlo effettivo tutti i giorni, in ogni paese d’europa”.

Vitellone Bianco Appennino Centrale IGP: domenica 28 maggio appuntamento a Bettolle con il laboratorio “Ri-conoscere la Chianina”

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Bettolle. “Ri-conoscere la Chianina”.Si intitola così il laboratorio didattico organizzato dal Consorzio Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale per domenica 28 maggio alle ore 16.30 presso il Parco Villa Olda di Bettolle, nell’ambito della manifestazione “La Valle del Gigante Bianco 2023”. L’evento, a ingresso libero, sarà l’occasione per approfondire la conoscenza della carne certificata IGP attraverso l’approfondimento e la degustazione di vari tipi di bistecca. A condurre il laboratorio sensoriale sarà Andrea Petrini, direttore del Consorzio Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP. Per informazioni e prenotazioni, è possibile chiamare il numero 333-7892392.

“Laboratori come questo vengono organizzati spesso dal nostro Consorzio – spiega il direttore, Andrea Petrini – per rendere consapevole il consumatore che le carni non sono tutte uguali. Ognuna ha caratteristiche e qualità proprie. È importante, pertanto, capire quali sono i parametri qualitativi che consideriamo, o che dovremmo considerare, nel gustare la carne e come questi devono essere correttamente valutati. Il nostro obiettivo primario, infatti, è diffondere una corretta educazione sulla carne e sulla sua qualità, accompagnando i consumatori in una scelta consapevole, sia in macelleria che al ristorante, e tutelando tutta la nostra filiera”.

Robespierre

CNR. Tumore della prostata: tra le possibili cause l’infiammazione cronica

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Lo studio Pros-IT2, promosso dall’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche e coordinato dall’Università di Firenze e al quale hanno collaborato 8 centri urologici italiani, ha evidenziato un nesso tra infiammazione prostatica e sviluppo di questa forma di cancro. L’individuazione di questo potenziale fattore di rischio può avere significative ricadute cliniche. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Cancers 

Il tumore della prostata è la neoplasia più frequente negli uomini; per cercare di definire le possibili cause e processi che portano il tessuto prostatico sano a diventare tumorale sono stati effettuati numerosi studi e tra i più promettenti campi di ricerca in tal senso c’è l’esame dell’infiammazione cronica della prostata. Questo processo determinata infatti una serie di eventi chimici, biochimici e cellulari all’interno della ghiandola prostatica e potrebbe pertanto rappresentare un potenziale fattore di rischio di sviluppo o di progressione del tumore.  

Recentemente su questa forma tumorale è stato pubblicato sulla rivista internazionale Cancers uno studio, il Pros-IT2, evoluzione dello studio longitudinale “PROState cancer monitoring in ITaly project from the National Research Council (Pros-IT Cnr)”, promosso dall’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-In) di Padova e diretto da Stefania Maggi, dirigente di ricerca della sezione di Padova-Invecchiamento del Cnr-In. Al nuovo progetto, coordinato da Mauro Gacci dell’Università di Firenze, referente italiano per il consorzio europeo Horizon 2020 sui big data del tumore di prostata (PIONEER project https://prostate-pioneer.eu/), hanno collaborato 8 centri urologici italiani che rappresentano l’eccellenza nazionale per la diagnosi e il trattamento del tumore prostatico.   

A proposito del Pros-IT Cnr Maggi dice: “Oltre al coordinamento dello studio, il Cnr ha curato la creazione della banca dati ed effettuato le analisi statistiche, grazie alla stretta e continua collaborazione tra Marianna Noale, ricercatrice del Cnr-In e responsabile statistico del progetto, e i referenti clinici dei centri partecipanti. Il progetto Pros-IT Cnr – il cui scopo era monitorarela qualitàdella vitanei pazientiaffetti da tumore di prostata – ha permesso di raccogliere dati in 97 centri di urologia, radioterapia e oncologia italiani  e di rispondere a numerose e importanti questioni inerenti la qualità di vita dei pazienti trattati per tumore di prostata, evidenziando la centralità dell’approccio multidisciplinare, con oltre 10 lavori pubblicati su riviste indicizzate e numerosi contributi a congressi nazionali e internazionali negli ultimi 5 anni”. 

Per il Pros-IT2, primo nel suo genere e promosso come il precedente dal Cnr-In, sono stati raccolti i dati da circa 200 pazienti, di ciascuno dei quali sono stati valutati in media 11 prelievi bioptici prostatici, per un totale di oltre 2.000 prelievi analizzati.“La maggiore criticità negli studi in questo campo è rappresentata dalla complessità nel definire e quantificare l’infiammazione prostatica. In particolare, la sede del tessuto ghiandolare interessata dal processo infiammatorio, il grado e l’estensione dell’infiammazione possono variare molto da soggetto a soggetto. Pertanto, gli studi su piccole popolazioni presenti in letteratura danno spesso risultati parziali e inconcludenti”, spiega Stefania Maggi. 

Lo studio ha permesso invece di definire per la prima volta con grande precisione il rapporto tra infiammazione e tumore prostatico. “In particolare, abbiamo chiarito che la presenza di infiammazione di grado elevato, localizzata in sede peri-ghiandolare (nel tessuto stromale che circonda il tessuto ghiandolare) e con un pattern di presentazione multifocale, è più frequentemente associata a neoplasia prostatica”, continua Noale. 

Questa importante scoperta può avere immediate ricadute cliniche, suggerendo ad esempio uno screening mirato per avere una diagnosi precoce nei soggetti con infiammazione prostatica. “L’infiammazione cronica della prostata è stata considerata per molti anni come una patologia di minore importanza rispetto all’ipertrofia benigna (ingrossamento e conseguenti disturbi urinari) o al carcinoma, e per questo spesso trascurata. Alla luce di questi nuovi datidovremmo porre più attenzione a questa condizione che colpisce numerosi uomini e che può essere trattata correggendo stili di vita sbagliati o utilizzando terapie mirate”, aggiunge Maggi. 

“Le analisi sui dati dallo studio Pros-IT2 continueranno nei prossimi mesi, con l’obiettivo di approfondire le valutazioni sul rapporto tra tumore prostatico e tipologia e sede dell’infiammazione prostatica”, conclude Marianna Noale. 

Roma, 25 maggio 2023 

Ufficio Stampa CNR

Un palco speciale per raccontare l’effimero a Solo per una notte

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Lungomare di Lido di Camaiore davanti al Pontile
Sabato 27 maggio dalle 20.30 in poi Manuela Bollani, Michela Lombardi, Luca Bassanese, Amadi Lagha e tanti altri… 

Un palco unico quello che Solo per una notte sarà posizionato davanti al Pontile di Lido di Camaiore per ospitare il talk dedicato all’arte effimera condotto dalla giornalista e scrittrice Elena Torre che vedrà alternarsi tanti ospiti e buona musica.

I relatori infatti avranno la possibilità di accomodarsi sul carro di prima categoria Ridi Pagliaccio  di Lebigre Roger che sarà lo scenario unico e più adatto per parlare dell’arte dell’effimero.

A partire dalle 20,30 dopo i saluti istituzionali effimero e tradizione ci verranno raccontati da Andrea Mazzi curatore museale della Fondazione Carnevale di Viareggio, Matteo Raciti vincitore nella categoria Maschere di Gruppo, Burlamacco e Ondina maschere ufficiali e Vincente Pallares Y Castello Presidente del CIDAE e Valentina Mammana vice presidente e artista di tappeti di segatura candidati a patrimonio dell’Unesco. E ancora Lisa Pellegrini danzatrice di danza tradizionale indiana a cui sarà affidata domenica la performance di distruzione gentile di uno dei tappeti.

Dopo un intermezzo musicale la seconda parte dell’incontro sarà dedicata alla performance come arte effimera e a parlarne e ad esibirsi saranno la cantautrice Manuela Bollani e la cantante jazz Michela Lombardi.

Chiudono gli interventi il cantautore Luca Bassanese che racconterà dell’incontro fra la sua musica popolare e l’arte della cartapesta, della festa e questo ciclo che richiama il quello della vita e il tenore Amadi Lagha  con il quale verrà affrontato il tema dell’opera che testimonia attraverso la voce un racconto nel tempo.

La direzione artistica è di Elodie Lebigre

TUTTE LE INIZIATIVE SONO AD INGRESSO LIBERO

Organizzazione a cura del Comune di Camaiore

Tel. 0584986260 – 0584986334 – 0584986312 • turismo@comune.camaiore.lu.it

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Lugano LongLake Festival 2023 | 7- 23 luglio

Al via la tredicesima edizione del Festival internazionale LongLakeuno dei più grandi open air urbani della Svizzera che dal 7 al 23 luglio animerà la città di Lugano con la grande musica dei concerti, gli spettacoli, il teatro, le performance gli incontri e gli artisti di strada. TRA GLI OSPITI DI QUESTA EDIZIONE: Ben HarperGilberto GilSeun Kuti & Egypt 80SalmoMadameComa Cose longlake.chDal 7 al 23 luglio 2023 torna a Lugano il festival internazionale LongLake. La 13a edizione si presenta con una proposta artistica che unisce la grande musica sui palchi a un ricco calendario di eventi che si alterneranno per due settimane negli spazi verdi e urbani sul Lungolago della città svizzera, a pochi chilometri da Milano. Il LongLake Festival è una manifestazione dall’anima musicale variegata, che propone ogni sera concerti con protagonisti della scena sia internazionale che svizzera, a cui si aggiungono performance gratuite, tra teatro, cabaret, proiezioni di film, conferenze, attività per famiglie, installazioni d’arte urbana, mercatini tematici e proposte di street food.
Ben Harper, Harlem, New York CityCrediti fotografici Michael Halsband 2022. All RIghts Reserved
IL PROGRAMMA VENERDì 7 – SABATO 8 LUGLIODUE SERATE DI CONCERTI GRATUITI DI GRANDE MUSICA IN PIAZZA DELLA RIFORMAVenerdì 7 e sabato 8 luglio protagonista del Festival sarà Estival Jazz con due serate di concerti gratuiti in Piazza della Riforma, la piazza principale di Lugano. La line up ufficiale vedrà come ospiti Ben Harper, Gilberto Gil, Judith Hill, Stanley Clarke, Seun Kuti & Egypt 80, Mark Lettieri, Beppe Donadio. Le prime note scelte per l’apertura ufficiale di Estival Jazz saranno affidate a Mark Lettieri, il virtuoso chitarrista americano membro degli Snarky Puppy, Chitarrista, compositore e turnista, vincitore di un Grammy. Grande ospite d’onore della serata sarà Ben Harper, vincitore di tre Grammy Awards e considerato uno dei maggiori esponenti della scena musicale internazionale. Ben Harper sarà in concerto insieme agli Innocent Criminals e sarà un’occasione speciale per ascoltare dal vivo i brani che lo hanno reso famoso e quelli dell’ultimo album “Bloodline Maintenance”, prodotto dallo stesso Harper insieme al collaboratore di lunga data Sheldon Gomberg. A concludere la prima serata sarà la cantautrice californiana Judith Hill, conosciuta per essere stata corista per alcuni dei più importanti gruppi e artisti americani, tra cui Stevie Wonder, The Roots, Michael Jackson ed Elton John. Nel 2013 Judith Hill partecipa a “The Voice” conquistando il pubblico con la sua voce espressiva, pastosa e piena di soul. Dopo questa esperienza riceve moltissima attenzione dai media, dal pubblico e da Prince, rimasto ammaliato dalla sua voce espressiva. Sul palco di Lugano Judith presentrà i brani dell’ultimo album da lei autoprodotto “Baby I’m Hollywood”, uno splendido mix di soul, meravigliose ballate per pianoforte e funk psichedelico.
Mark LetteriCrediti Fotografici Hunter SelmanJudith HillCrediti Fotografici Jeremy Jackson 
La seconda serata di Estival Jazz inizierà con le note di Stanley Clarke. Vincitore di 4 Grammy e considerato una leggenda del jazz contemporaneo, è stato il primo bassista ad esibirsi come front man in tour mondiali, e il primo ad essere una star sia del basso elettrico che di quello acustico. Salirà sul palco con la sua nuova ed entusiasmante band 4EVER che enfatizza la legacy jazz fusion di gruppi storici come i Return To Forever, con i quali lui stesso ha collaborato. Fedele all’evoluzione del jazz elettrico, Stanley Clarke e i suoi giovani partner proporranno una potente combinazione di armonie e improvvisazioni jazz con influenze rock, funk, R&B, hip-hop e musica elettronica. La serata proseguirà con un ospite di assoluto prestigio: l’artista brasiliano Gilberto Gil che torna in concerto con il suo Aquele Abraço Tour, per festeggiare i 60 anni di carriera e 50 anni di tournée mondiale. Una carriera iniziata da giovanissimo negli anni Cinquanta ispirata dal bandoneon di Luis Gonzaga, dalla radio, e dalle processioni religiose della sua terra, il Nord-Est del Brasile. Poi l’arrivo della bossa nova con Joao Gilberto, un suono che partendo dal profondo del cuore del Brasile arriva ai palcoscenici di tutto il mondo. L’incontro con Caetano Veloso, con Gal Costa e Maria Bethania, una generazione di baiani all’apice del nuovo movimento musicale, la MPB, Musica Pupular Brasilera, di cui è uno dei padri fondatori. E poi le collaborazioni con alcuni dei mostri sacri del panorama internazionale, da Bob Marley a Stevie Wonder a Sting. Chiuderà la 43esima edizione di Estival Jazz il ritmo travolgente di Seun Kuti & Egypt 80. Seun Kuti è figlio di uno degli artisti più influenti del XX secolo, Fela Kuti, “The Black President”, rivoluzionario, musicista e attivista nigeriano, inventore dell’Afrobeat. La musica di Fela Kuti, scomparso ormai da diversi anni, continua a vivere grazie ai due figli. In un’epoca in cui l’afrobeat viene sempre più riscoperto e citato in molteplici ambiti musicali moderni, dall’hip hop alla techno ed a tutta la tropical music, Seun Kuti & Egypt 80 rappresentano l’autentica radice originale, ma rinvigorita dalla giovane energia e da una notevole apertura a collaborazioni e contaminazioni artistiche.
Stanley Clarke N•4EVER Group PhotosCrediti Fotografici Toshi Sakurai Gilberto GilCrediti Fotografici Pedro Napolinario 
MARTEDì 11 LUGLIOSALMO IN CONCERTO SULLA PIAZZA DEL LACMartedì 11 luglio alle 21:30, Piazza Luini ospiterà un altro grande artista della scena rap italiana: Salmo farà tappa sul lungolago di Lugano con il suo “Summer Tour” e sarà il protagonista assoluto di quello che si annuncia come un nuovo evento straordinario dell’estate luganese. Capace di scalare le classifiche italiane di vendita e di stream su Spotify e di riempire arene come lo Stadio San Siro, Salmo sarà il protagonista assoluto di una serata da non perdere nella quale salirà sul grande palco affacciato sul Lago di Lugano, allestito appositamente per la serata.Biglietti in vendita su www.luganolac.ch MERCOLEDì 12 LUGLIOMADAME IN CONCERTO SULLA PIAZZA DEL LACLugano diventa palcoscenico della grande musica, con la cantautrice italiana Madame che si esibirà in Piazza Luini il 12 luglio alle ore 21:30 nel suo nuovo tour estivo.Dopo la sua seconda esperienza sul palco dell’Ariston per il Festival di Sanremo 2023, la giovane artista vicentina ha annunciato i progetti dei prossimi mesi: prima l’uscita del suo nuovo album, il secondo della sua carriera; poi un nuovo tour, che la terrà impegnata per tutta l’estate. Il concerto è organizzato in collaborazione con MyNina Spettacoli, nell’ambito della rassegna estiva LAC en plein air. Biglietti in vendita su www.luganolac.ch
MadameCrediti Fotografici L. Scotti SalmoCrediti Fotografici Bogdan Chilldays Plakov
14-17 LUGLIOMUSICA AL PARCO CIANI, L’OASI VERDE NEL CENTRO DI LUGANOIl programma musicale del Festival si sposterà dal 14 al 17 luglio all’interno nel suggestivo Parco Ciani con quattro serate di musica e concerti a pagamento.Il programma vede ospiti il 14 luglio la band inglese The Hunna. Formatisi nel 2015, la band ha avuto un’ascesa al successo globale fulminea: il loro album di debutto del 2016, “100”, è diventato subito disco d’oro ed è entrato nella Top 20 del Regno Unito. Il successivo album “Dare”, uscito nel 2018, è salito ancora più in alto, permettendo alla band di costruirsi un’ottima reputazione nel panorama rock internazionale. Dal vivo, sono una delle band più forti del circuito, con una fanbase molto devota in grado di trasformare ogni concerto in un evento imperdibile. Ad aprire la serata saranno i Bumblebees, band ticinese che presenterà “Paper Boat”. Dopo di loro sarà la volta di Black Sea Dahu, nuovissimo progetto ideato dalla songwriter svizzera Janine Cathrein. L’impianto alt folk delle sue composizioni, ricchissime di splendidi ed elaborati arrangiamenti ed intuizioni sonore di alto livello sono la perfetta cornice per la vocalità di Janine, unica nella sua straordinaria timbrica ed estremamente flessibile nelle sue articolate seppur immediate melodie.Il 15 luglio toccherà invece alla band post rock tedesca The Notwist, nata nel 1989 a Monaco, che vede all’attivo nove album che li ha resi uno dei principali gruppi di riferimento per il post-rock mondiale. Ad aprire la serata sarà la giovane cantante caraibica Samora che porterà sul palco un’interpretazione incredibilmente fresca, potente ed energica delle moderne vibrazioni antilliane. Seguiranno i Puts Marie, gruppo rock svizzero di Bienne consociuto per le sue performance intense sui palchi della Svizzera e dell’Europa, dal Transmusicales di Rennes al Printemps de Bourges, passando per l’Eurosonic in Olanda o il The Great Escape di Brighton. Chiuderà la serata il live set di Brian Zajak, in arte Fejká, pupillo di Christian Löffler che spazia dall’atmosfera morbida e sognante dell’elettronica ai ritmi duri e incisivi della techno.Il 16 luglio sarà ospite del Festival Carl Brave, producer e cantante romano, istrionico e versatile che con il suo stile sta tracciando nuove coordinate nella canzone pop italiana. Carl Brave si esibirà con una band di undici elementi: sul palco sarà accompagnato da Mattia Castagna al basso, Lorenzo Amoruso e Massimiliano Turi alle chitarre, Simone Ciarocchi alla batteria, Lucio Castagna alle percussioni, Edoardo Impedovo e Gabriele Tamiri alle trombe, Marco Bonelli al sax, Matteo Rossi alle tastiere e Marta Gerbi e Francesco Sacchini ai cori.
Carl BraveSamoraCrediti Fotografici Prince Agyemang
Ad aprire la serata ci sarà Giuseppe Puleo aka Giuse The Lizia, cantautore di 21 anni nato e cresciuto a Bagheria in provincia di Palermo. L’artista presenterà il suo primo album di inediti “Crush”, in cui racconta i sentimenti veri e sinceri che caratterizzano la profondità e la conflittualità dei rapporti più autentici attraverso sfumature indie rock e urban. A chiudere i concerti al Parco Ciani saranno i Coma Cose che si esibiranno il 17 luglio con uno show unico, che proporrà i migliori brani del duo: dalle canzoni già culto di “Inverno Ticinese” fino ai brani sanremesi, “Fiamme Negli Occhi” e “L’ADDIO”, passando per i recenti album “Un Meraviglioso Modo di Salvarsi”, “Nostralgia” e “HYPE AURA”. Ad aprira il concerto sarà Ele A, classe 2002, nata e cresciuta proprio a Lugano. Tutto quello che si può sapere di lei si trova nella raffica di barre rilasciate a una a una sul suo profilo Instagram e su YouTube: freestyle su basi old school o pop (da Wiz Khalifa a Walking On A Dream degli Empire Of The Sun). Il suo gusto street pop cela in realtà un manifesto amore per l’estetica del rap.Coma Cose
È possibile acquistare anche un abbonamento per tutte e quattro le serate al Parco Ciani a un prezzo di CHF 65.- (personale, non cedibile).Maggiori informazioni qui: biglietteria.ch 19-23 LUGLIOPIÙ DI 50 ARTISTI DI STRADA PER IL LUGANO BUSKERS FESTIVALPiù di 50 artisti tra musicisti, attori, acrobati si alterneranno sui palchi e per strada da Piazza Manzoni al Parco Ciani, passando per il Lungolago, dal 19 al 23 luglio, per il Busker, un vero e proprio omaggio alla prestazione artistica di strada che chiuderà Festival con performance intense passando attraverso i generi più diversi. Tra gli atisti che si esibiranno: Arp Frique, Auroro Borealo, Bad Farini, Badabum, Cigarilla Disonasty, Comaneci, Degurutieni, Dj LeMox, Ermesinde, Faizal Mostrixx, Fomies, In.versione Clotinsky, Hirsute, Lálla Beau, Le Millipede, Ms. Hyde, OneManPier, Pufuleti, Scopamare, Scudetto, Solomon Levante, Udo Caramba, Van Couver, YAKU.Buskers Festival © Divisione eventi e congressi, Città di Lugano ALTRE PROPOSTEAccanto alle proposte musicali, per tutta la durata del Festival la città di Lugano sarà animata da un calendario di eventi e proposte per tutti, tra teatro, cabaret, proiezioni di film, conferenze, attività per famiglie, installazioni d’arte urbana, mercatini tematici e proposte di street food. Il LongLake Festival è una manifestazione organizzata dalla Divisione eventi e congressi della Città di Lugano.
UFFICIO STAMPA ITALIA
ddl+battage
Margherita Baleni
Alessandra de Antonellis 

LA “RETAIL APOCALYPSE” MINACCIA L’ECONOMIA GLOBALE: WALL STREET PREVEDE OLTRE 90MILA CHIUSURE NEGLI USA ENTRO IL 2027, ALLARME ANCHE IN ITALIA

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La crisi legata alle chiusure dei negozi di prossimità è un fenomeno mondiale che non risparmia nessun Paese. Le cause sono da ricercare principalmente nei tagli attuati dai consumatori per la spesa, dalle difficoltà economiche generali e dal continuo aumento degli acquisti tramite e-commerce. In Italia, il trend ricalca quello degli altri Paesi. Infatti, secondo le elaborazioni di Confesercenti, tra il 2012 e il 2022 hanno chiuso oltre 100.000 attività di commercio al dettaglio. Nel 2022 i negozi che hanno aperto sono stati il 20,3% in meno rispetto al 2021. Hanno alzato le saracinesche in 22.608, ma ad abbassarle sono state oltre 43.000. La desertificazione dei nostri centri abitati riguarda tutto il nostro Paese e rappresenta un importante cambiamento socio-culturale ormai in atto.

Secondo le analisi condotte da Wall Street e pubblicate da The Sunsi prevede che entro la fine del 2027 chiuderanno circa 50.000 negozi negli Stati Uniti. E questo dato potrebbe peggiorare, arrivando fino a 70.000-90.000 chiusure, se il potere d’acquisto della popolazione dovesse ulteriormente calare. La previsione delle chiusure dei negozi si basa su quella della crescita dell’economia legata all’e-commerce che passerà dall’attuale 20% al 26% entro il 2027. UBS ha calcolato che ogni aumento di 100 punti base della percentuale di vendite on-line inneschi circa 8.000 chiusure di negozi. Sempre secondo la stessa indagine, i negozi che dovrebbero subire il maggior numero di chiusure sono quelli di abbigliamento, accessori, elettronica e arredamento per la casa. Questi dati mondiali sono perfettamente in linea con ciò che sta accadendo in Italia. La situazione dei nostri negozi è stata fotografata da uno studio di Confesercenti in cui emerge chela Campania è in assoluto la regione italiana ad aver registrato la perdita più alta di negozi. Nel 2022 hanno chiuso la saracinesca in 2.707, seguono il Lazio con 2.215 e la Sicilia con 2.142, ma anche al Centro e al Nord la situazione è simile. I nostri centri urbani sono sempre più deserti e si sta sviluppando quel processo sociologico urbano identificato col termine Gentrification, un cambiamento delle città che diventano terre di turisti e di fasce più abbienti a discapito della classe media, costretta ad allontanarsi a causa dell’aumento del costo della vita. Garantire la salute del commercio di prossimità, quindi, diventa fondamentale per tutti e per poterlo fare è necessario puntare sull’efficienza, sulla produttività, sulla innovazione e sulla ridefinizione dell’offerta commercialeDi enorme importanza si è rivelata essere l’omnicanalità, ossia l’utilizzo del canale on-line nelle vendite che ha avuto una crescita altissima negli ultimi anni, passando da 16,6 miliardi nel 2015 a ben 48,1 miliardi nel 2022. E se le vendite in internet sono state la causa iniziale della desertificazione commerciale, ora si stanno rivelando un’opportunità concreta per il commercio tradizionale. È proprio in questo contesto che si inserisce Tantosvago che, fin dalla sua fondazione nel 2014, si è proposta come trait d’union tra i partner verso welfare provider e agenzie marketing per la gestione di attività esperienziali e leisure per il welfare aziendale, oltre ai sistemi premiali, e ora si inserisce anche nel commercio al dettaglio di prossimità. Nel giro di pochi anni, Tantosvago è diventato il più grande marketplace italiano in grado di fornire soluzioni IT per ogni esigenza delle aziende e oggi arriva con una interessantissima novità: si tratta di GOWelfarel’app che permette ai dipendenti di utilizzare i crediti welfare (fringe benefits) per fare acquisti direttamente nei negozi pagando in modo semplice, veloce e sicuro, attraverso lo smartphone. Per il negoziante è sufficiente scaricare l’app sul suo telefonino, mentre per il compratore sarà necessario caricare l’ammontare dei crediti welfare da trasferire nel borsellino GOWelfare. Matteo RomanoCEO di Tantosvago, ha spiegato come è nata l’idea di questa utilissima applicazione: “Siamo consapevoli di come, nel corso degli ultimi anni, il comportamento dei consumatori abbia subito significativi cambiamenti, mostrando un crescente interesse per le piattaforme e-commerce a discapito degli esercizi commerciali locali. Questa tendenza non è dovuta soltanto alla comodità dei servizi on-line offerti ai clienti, ma anche alla sfida che i piccoli commercianti devono affrontare per cercare di competere con le risorse tecniche dei grandi competitor. E la lotta è impari. Rischiano, così, di scomparire completamente dalla scena nella fase di scelta del prodotto o servizio da acquistare. Questa situazione si ripete anche nel contesto del welfare aziendale e dei sistemi premiali, quando ai dipendenti vengono proposte soltanto delle soluzioni di gift card direttamente dalle grandi piattaforme di e-commerce. Ecco quindi la domanda: ‘Come possiamo evidenziare l’offerta dei piccoli commercianti agli occhi dei lavoratori che godono dei vantaggi aziendali?’ Questo è stato il punto di partenza che ci ha permesso di creare GOWelfare, l’App per il welfare aziendale territoriale. Grazie a GOWelfare vogliamo supportare i piani di welfare delle aziende attente all’economia di prossimità che coinvolgono direttamente gli esercenti locali. La nostra App ha suscitato l’interesse di molti dei comuni italiani e delle province di Torino e Milano che hanno già provveduto ad adottarla. È stato possibile raggiungere questo risultato anche grazie alla sensibilità delle amministrazioni pubbliche, che hanno saputo riconoscere nel welfare aziendale di prossimità una delle soluzioni principali per riavviare, o addirittura potenziare, l’economia dei loro territori e il benessere dei cittadini. Crediamo fermamente che il welfare aziendale di prossimità rappresenti una prospettiva promettente per affrontare le sfide del mercato attuale, riducendo le disparità territoriali e valorizzando l’offerta dei piccoli commercianti. La nostra azienda si impegna a favorire questo cambiamento, collaborando con le istituzioni locali e con i nostri partner per creare un ambiente in cui il benessere dei lavoratori e la crescita economica vadano di pari passo. Confidiamo che il nostro impegno nel welfare aziendale di prossimità possa contribuire in modo significativo al successo di tutti coloro che vi parteciperanno.” GOWelfare può essere definita un’applicazione ideale per i lavoratori, che avranno l’opportunità di usufruire nell’immediato dei vantaggi welfare aziendali, e per i negozianti, che vedranno aumentare l’afflusso di clienti nel proprio negozio con un relativo aumento di fatturato. Il tutto in modo semplice, comodo e senza nessun onere.

Maria Verderio

POLLI BROILER, PER LA COMMISSIONE PETIZIONI UE IL LORO ALLEVAMENTO È IN CONTRASTO CON IL BENESSERE ANIMALE

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Bruxelles, 26/05/2023 – Ieri pomeriggio la Commissione Petizioni del Parlamento europeo ha dato pieno sostegno alla petizione depositata da Animal Equality a giugno 2022 che chiede di porre fine allo sfruttamento dei polli a rapido accrescimento allevati per la loro carne, geneticamente selezionati per aumentare la produzione a discapito della loro salute.

Contestualmente al parere positivo della Commissione Petizioni espresso dalla Presidente Dolores Montserrat, la rappresentante della Commissione europea ha comunicato che i polli broiler a rapido accrescimento saranno oggetto della proposta di revisione della legislazione sul benessere degli animali allevati prevista entro il 2023 con riferimento al requisito giuridico della crescita rallentata.

Tutti gli eurodeputati intervenuti nel corso della seduta hanno sottolineato il loro sostegno affinché la petizione presentata da Animal Equality rimanesse aperta. I parlamentari Mariangela Danzì e Tatjana Ždanoka (Non iscritti), Margrete Auken (Verdi), Peter Jahr (PPE) e Michal Wiezik (Renew Europe) hanno chiesto alla Commissione europea di verificare la corretta applicazione della normativa europea sul benessere animale nei confronti dei polli broiler allevati per la loro carne, ma anche di esprimersi in merito alla necessità di modificare tali regole sulla base delle violazioni denunciate attraverso la petizione.

“Le disposizioni in materia di benessere animale ci sono, ma devono essere rispettate ed è compito della Commissione Ue che ciò avvenga. Sono davvero lieta che ci sia questa petizione e credo sia necessario chiedere alla Commissione se va cambiata la legge o la pratica denunciata”, ha detto la deputata Margrete Auken.

“Il parere della Commissione Petizioni segna un passo fondamentale verso la fine della sofferenza di miliardi di polli in tutta l’Unione europea. L’allevamento di questi animali, selezionati geneticamente per soffrire a beneficio dell’industria della carne, è infatti un’aberrazione in contrasto con le norme comuni sulla tutela del benessere animale. È ora necessario che la Commissione europea agisca per impedire che lo sfruttamento ingiustificato di questi animali prosegua oltre”, dice Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa.

“Nel corso della seduta, la Commissione Ue ha cercato di minimizzare il problema denunciato spiegando che gli Stati membri hanno diverse possibilità per conformarsi alla Direttiva esistente, che lascia agli Stati un ampio margine di decisione sulle misure e sui tempi. Tuttavia, come ampiamente dimostrato da Animal Equality e come compreso dagli europarlamentari, non esistono “misure ragionevoli” che possano consentire agli Stati membri di allevare questa specie senza causare loro sofferenza”, dice l’avvocato Manuela Giacomini che ha rappresentato Animal Equality.

Il parere della Commissione Petizioni arriva dopo che, a febbraio 2023, la Commissione europea, in risposta alla petizione di Animal Equality, ha riconosciuto che l’allevamento dei polli a rapido accrescimento è problematico. In quell’occasione, la Commissione Ue aveva anche annunciato di stare valutando “la necessità e le opzioni per affrontare le potenziali conseguenze negative sul benessere animale di alcune strategie di allevamento in questo processo di revisione della legislazione prevista entro il 2023”, sulla base del parere scientifico fornito dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).

Come riconosciuto anche dall’EFSA, la selezione genetica effettuata sui polli broiler a rapido accrescimento allevati per la loro carne ha ripercussioni disastrose sulla qualità di vita dei polli. Fin dal 2010, l’EFSA ha prodotto degli studi che collegano esplicitamente le criticità rilevate, tra le quali si annoverano i disturbi scheletrici, agli eccessivi tassi di crescita di questa razza di polli.

Questa situazione si pone in grave contrasto sia con l’articolo 13 del Trattato di Lisbona, che riconosce gli animali quali “esseri senzienti” e quindi meritevoli di tutela, sia con la Direttiva europea 98/58/CE, recepita anche in Italia, che obbliga i Paesi membri a rispettare le disposizioni in essa previste a tutela del benessere degli animali allevati e a evitare loro dolori, sofferenze o lesioni inutili.

Come mostrano le inchieste di Animal Equality, la crescita di questi animali non procede di pari passo con lo sviluppo dell’apparato respiratorio, cardiocircolatorio e scheletrico: questa condizione causa loro numerosi scompensi e malattie, fino a portarli spesso alla morte precoce in allevamento, senza cure e tra atroci sofferenze.

Animal Equality

Animal Equality è un’organizzazione internazionale che lavora con la società, i governi e le aziende per porre fine alla crudeltà verso gli animali d’allevamento. Animal Equality ha uffici negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, Italia, Spagna, Messico, Brasile e India.

Ufficio Stampa Animal Equality Italia

Alice Dominese

CRUMB GALLERY | Firenze | CECILIA COSCI | Sogni 

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SOGNI

CECILIA COSCI

27 maggio – 8 luglio 2023

inaugurazione | venerdì 26 maggio, ore 18.00

comunicato stampa

SOGNI, opere di Cecilia Cosci, è la mostra che inaugura venerdì 26 maggio 2023 da Crumb Gallery a Firenze.

Cecilia Cosci, artista fiorentina, lavora da alcuni anni alla costruzione di montage, con personaggi e immagini, ritagliati da opere pittoriche acquisite dalla storia dell’arte, dal Trecento al Novecento, e riformulati in nuove composizioni. I personaggi che individua dall’immaginario antico, si rinnovano in un nuovo contesto, perdono la loro funzione originaria e si animano di un significato altro, a cui sottende sempre l’elemento dell’ironia. Forbici, colla, carta e cartone, acrilico sono gli strumenti che la Cosci usa, spesso di notte, in compagnia della musica che funge da colonna sonora alla sua personale riscrittura di questa narrazione contemporanea. “Generalmente non penso a niente mentre costruisco l’opera, ma sono molto concentrata” racconta l’artista. “Sono completamente rapita, perdo il senso del tempo. Non fumo, non sento la stanchezza, non mi riposo. Finché non ho finito, non riesco a staccare. A volte è una sofferenza, mi viene un gran mal di testa, mi svuoto completamente e dopo mi viene una fame terribile. Quando scelgo un’immagine, capita di trovarle subito una collocazione o un significato in relazione ad altre, a volte invece mi capita di tenerla da parte a decantare. Se sento che non arrivo a nulla, smetto, ci torno in un secondo tempo. Certe figure mi assillano per giorni, o mesi, fino a quando non cambio la loro posizione o funzione, per dar loro una seconda vita.”

Crumb Gallery espone un progetto inedito, SOGNI che raccoglie una ventina di opere. SOGNI perché onirica è la trama di questo racconto, un po’ distopico, che si snoda come nei fotogrammi di una pellicola cinematografica, di un film fitto di personaggi che si scambiano di ruolo. Puntano il dito sulle pieghe nascoste delle rappresentazioni, mettono a nudo sentimenti repressi o celati. “Ogni composizione rispetta un’armonia nei colori e un equilibrio delle singole parti” spiega ancora Cecilia Cosci. “Gli spazi vuoti che lascio credo che abbiano a che fare con un non detto, una parte inconscia che rimane sospesa nel senso.” Ed è proprio nella decontestualizzazione che si aprono spazi densi di nuovi significati. Così in Apri gli occhi, una de Le vagliatrici di grano di Courbet, al posto del setaccio, tiene, tra le mani, un grande occhio: è quello di Ginevra de Benci, dipinta da Leonardo, la malinconica figlia di un banchiere, costretta a sposare un uomo che non amava. La Cosci ne svela tutta la sua passiva infelicità, condizione comune a molte altre donne che hanno subito costrizioni nel corso della Storia, ed è come un grido, un’esortazione a reagire, a non subire. O in Sospensione, per esempio, la narrazione si capovolge totalmente per esorcizzare la drammaticità del momento. Il giovane Ganimede, preso in prestito da Correggio, è appeso, giusto il tempo per spiccare il volo, come sottolinea Rory Cappelli nel saggio in catalogo dal titolo La tela strappata, la storia svelata: “…sto per andarmene sembra dire Ganimede. Non sarò vittima, non un’altra volta. Si può immaginare che volteggi per poi saltare al di là di quel muro nero; oppure che resti lì sospeso, appunto, un istante ancora. Ma per una sua scelta: non per il desiderio, del tutto estraneo a lui e alla sua vita, di un altro.”

Ognuno degli attori del mondo di Cecilia Cosci – tutti riconoscibilissimi, tratti da Rosso Fiorentino, Courbet, Caravaggio, Veronese, Pontormo, Vallotton, Paolo Veronese, Piero del Pollaiolo, Leonardo, Memling, Velazquez, per citarne alcuni – recita parti a sorpresa, si confronta, ci parla pur nella fissità, ci obbliga a guardare e a non far finta che tutto vada bene.

La mostra è accompagnata da una pubblicazione (Collana NOLINES, diretta da Rory Cappelli), e rimarrà aperta fino all’8 luglio 2023, con i seguenti orari: giovedì, venerdì e sabato dalle 16.00 alle 19.00, altrimenti su appuntamento 347 3681894.

Cecilia Cosci è nata a Firenze nel 1973, dove insegna storia dell’arte al liceo artistico. È stata redattrice per il canale televisivo TMC2 e per la rivista Art e Dossier della casa editrice Giunti.

Alla sua passione per l’arte figurativa, per il cinema e la musica, unisce l’amore per le fiabe, che ha messo in scena in spettacoli per bambini con la compagnia teatrale Gli Asini di Mercadante.

Ha esordito nel 2021 con una personale alla Tobian Art Gallery di Firenze. Nel 2022 ha partecipato alla XI edizione di ITSLIQUID International Art Fair di Venezia e a una mostra presso la Agora Gallery di New York.

Crumb Gallery è stata fondata nel 2019 da Rory Cappelli, Lea Codognato, Adriana Luperto e Emanuela Mollica. Crumb Gallery #womeninart nasce come spazio esclusivo per artiste donne. Promuove, divulga, sostiene ed espone pittura, sculture, fotografie, installazioni e performance di artiste. Le gallerie che espongono solo donne, nel mondo, si contano sulle dita di una mano e Crumb Gallery #womeninart vuole dare il suo piccolo contributo per ridurre il gap tra uomini e donne nel mondo dell’arte contemporanea.

CRUMB GALLERY

Via San Gallo, 191 rosso | 50129 Firenze

tel. 347 3681894 | crumbgalleryfi@gmail.com |www.crumbgallery.com

ufficio stampa | Davis & Co.

FLO 2023: Le passeggiate filosofiche lungo l’Oglio – Franco Arminio (10 giugno, 23 luglio) e Duccio Demetrio (17 giugno)

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MAIEUTICA DELLE COSE PASSEGGIATE FILOSOFICHE Sabato 10 giugno – Ore 16:00con il paesologoFRANCO ARMINIO Partenza dal parcheggio antistante il Supermercato Conad Via Montegrappa, Sarnico (Bg)Arrivo parco Taxodi di Paratico, ove si terrà lo spettacolo Sacro minore, firmato e interpretato dal paesologo Franco Arminio Sabato 17 giugno – ore 16:00con il filosofoDUCCIO DEMETRIOPartenza da Villagana, Villachiara (Bs)Arrivo al Romitorio, ove si terrà la lectio magistralis del prof. Duccio Demetrio Domenica 23 luglio – Ore 16:00con il paesologoFRANCO ARMINIOPartenza da Barco, zona Campo sportivo, Orzinuovi (Bs)Arrivo presso la sede Fondazione Filosofi lungo l’Oglio (Via Le Vittorie 11, Villachiara, Bs)Ore 21.00 – Proiezione de Il MONDO DEGLI ULTIMI (1980) diretto da Gian Butturini.Prima della visione, il film sarà presentato dall’allora Sindaco di Villachiara, l’architetto Attilio Bulla e dal regista cinematografico Claudio Uberti. Passeggiate solo su prenotazione con un contributo di 5€ cad.
Tra gli appuntamenti del Festival Filosofi lungo l’Oglio, in corso dal 5 giugno al 25 luglio nell’ambito di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, spicca il progetto Maieutica delle cose. Passeggiate filosofiche attraverso il quale si intende promuovere il sentimento di riappropriazione della propria sensorialità.  Un viaggio all’insegna di una condizione di ascolto e di religioso silenzio alla scoperta del fiume Oglio tramite percorsi che si avvarranno del contributo di esperti del territorio – storici e guide del posto. Si tratta di un vero e proprio “trekking” del pensiero sviluppato in tre appuntamenti, tutti con partenza alle ore 16:00. Sabato 10 giugno insieme al paesologo e poeta Franco Arminio, si partirà dal lago d’Iseo, precisamente da dove il fiume conosce il suo otium nell’antica diga di Sarnico, comune del bergamasco attraversato da un ponte che unisce le due province di Brescia e di Bergamo. Alla fine del percorso al parco Taxodi di Paratico, il poeta presenterà il suo spettacolo/reading Sacro minore, tratto dal suo ultimo libro. Un evento da lui stesso definito “una cerimonia lieta e pensosa, intrisa da quella voglia di lietezza e di comunità che non possiamo più permetterci di trascurare”.«Abbiamo bisogno di contadini – continua Arminio – di poeti, gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento. Attenzione a chi cade, al sole che nasce e che muore, ai ragazzi che crescono, attenzione anche ad un semplice lampione, a un muro scrostato. Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza». Sabato 17 giugno, insieme a Duccio Demetrio, filosofo e fondatore della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, ci si dedicherà alla scoperta del borgo di Villachiara-Villagana in un museo a cielo aperto che si aprirà su scorci di natura incontaminata e di rara bellezza. L’itinerario si concluderà nel romitorio del paese con una lectio magistralis di Demetrio. Infine, domenica 23 luglio, ancora con Arminio, si partirà da una piccola frazione di Orzinuovi, Barco, verso un’esperienza emozionale che condurrà i partecipanti in sentieri che conducono in riva all’Oglio, nella sua parte terminale. La meta del “viaggio”, il 23 sera, sarà la cascina Le Vittorie, che ospita la sede della fondazione e che è stata teatro di numerose scene del film Il mondo degli ultimi (1980) regia di Gian Butturini, proiettato eccezionalmente in loco sotto il cielo stellato.  Prima della visione, l’opera sarà presentata dall’allora Sindaco di Villachiara, l’architetto Attilio Bulla e dal regista cinematografico Claudio Uberti. «Con questa iniziativa – afferma Francesca Nodari, direttrice scientifica di Filosofi lungo l’Oglio – intendiamo manifestare il crescente interesse ecologico, ambientale e culturale verso il fiume Oglio, realizzando un progetto che parli, in linea generale, alla comunità e, nello specifico, alla soggettività di ciascuno. Soggettività che deve necessariamente fare i conti con ciò che è altro da sé e da cui, in maniera diversa dipende, nel suo aver bisogno di altro e dell’Altro. Se in passato valeva la massima di Anassagora secondo la quale: “l’uomo è intelligente perché ha le mani”, oggi – come ha intuito Byung Chul-Han – vale la regola del phono sapiens dove il touch-screen elimina la negatività dell’indisponibile rendendo consumabile ogni cosa. Trasformando tutto ciò che tocca in merce. Degradando della propria alterità persino l’Altro. Questi scompare in forma di voce – si preferisce scrivergli un messaggio per sentirsi meno esposti – così come ci si sente più protetti comunicando attraverso uno schermo che ne annulla lo sguardo. Ormai, sostiene Han, ci spiazza l’affermazione di Derrida secondo la quale la cosa è «il completamente Altro» se è vero, come è vero che, gli oggetti, dal verbo latino obicere: contrapporre, non oppongono più resistenza a chi sta loro di fronte. L’indugiare contemplativo presso le cose, che potrebbe essere una ricetta della felicità, cede il passo all’infosfera abitata dall’intelligenza artificiale che sa far di conto, ma non può pensare». Per partecipare alle passeggiate è richiesto un contributo di € 5. Prenotazioni sul sito https://www.filosofilungologlio.it/ Per la realizzazione degli eventi si ringraziano lo storico locale il Dott. PAOLO ZANONI per Villagana, lo storico locate il Prof. Massimo Rossi per Sarnico, il Comandante Giuseppe PALETTI, il Parco Oglio Nord e tutte le guardie.
Sito web ufficiale:https://www.filosofilungologlio.it/
Elisabetta Castiglioni – Carlo Dutto – Raffaella Spizzichino

“Pentecoste a Castellina in Chianti”: al via da domani la tre giorni dedicata alle eccellenze del territorio, fra vino, sapori e cultura

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Domani cena con il Chianti Classico. Sabato 27 e domenica 28 maggio degustazioni in via delle Volte“Pentecoste a Castellina in Chianti”: al via da domani la tre giorni dedicata alle eccellenze del territorio, fra vino, sapori e culturaLa manifestazione proporrà anche eventi collaterali dedicati a storia e tradizioni locali Castellina in Chianti. Prenderà il via domani, venerdì 26 maggio, la tre giorni della “Pentecoste a Castellina in Chianti” che animerà il paese con degustazioni e appuntamenti fino a domenica 28 maggio. La manifestazione, giunta alla sua 25esima edizione, è promossa dall’associazione “Viticoltori di Castellina in Chianti” con il patrocinio e il contributo del Comune. Tutti gli appuntamenti. La tre giorni dedicata alle eccellenze vitivinicole di Castellina in Chianti sarà preceduta domani, venerdì 26 maggio, alle ore 17.30, dall’inaugurazione dei nuovi spazi e del nuovo percorso di visita del Museo Archeologico del Chianti Senese realizzato dal Comune e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo con il contributo dell’Unione Europea. Alle ore 20 la “Pentecoste a Castellina in Chianti” entrerà nel vivo con “A cena con il Chianti Classico”, tradizionale appuntamento allestito nella cornice medievale di Via delle Volte con i piatti preparati dal ristorante Albergaccio di Castellina in Chianti e accompagnati dai migliori vini Chianti Classico di produzione locale. Sabato 27 maggio e domenica 28 maggio, dalle ore 12 alle 20, la tre giorni castellinese animerà il paese con le degustazioni dei vini prodotti sul territorio, ospitate in via delle Volte insieme ai produttori di Chianti Classico di Castellina in Chianti e a una delegazione delle UGA, Unità Geografiche Aggiuntive del Chianti Classico. Eventi collaterali. Il programma di “Pentecoste a Castellina in Chianti” sarà arricchito da alcuni eventi collaterali dedicati alla conoscenza del territorio. Sabato 27 maggio, dalle ore 16.30 alle 19, la Casa dei Progetti ospiterà “Castellina in Gioco”, un seminario-indagine a premi condotto da Armando Castagno, esperto di storia e territorio locale, che proporrà la degustazione guidata di otto rossi internazionali per comprendere, cercare e trovare tre vini prodotti nel territorio di Castellina in Chianti. L’appuntamento è su prenotazione e con posti limitati. Sabato 27 e domenica 28 maggio sarà possibile partecipare anche al tour enogastronomico per le vie di Castellina in Chianti organizzato dai ristoratori locali. In occasione della tre giorni, inoltre, il Museo Archeologico del Chianti Senese sarà aperto con ingresso libero e orario straordinario, tutti i giorni dalle ore 10 alle 18. Per informazioni, è possibile contattare l’Ufficio turistico di Castellina in Chianti al numero 0577-741392 oppure scrivere all’indirizzo e-mail ufficioturistico@comune.castellina.si.it
Ufficio stampa Comune di Castellina in Chianti
Veronica Becchi

PAOLA DI LEO

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Dal 26 maggio 2023 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “QUANTO STO MALE CON TE”, il nuovo singolo di Paola Di Leo.“Quanto sto male con te” è una canzone pop upbeat con un ritmo molto forte e sonorità moderne. La voce di Paola è sempre accostata a quella di una chitarra elettrica nei ritornelli similmente ai brani precedenti, diventando una delle sue cifre stilistiche. È una canzone intima e vivace sia per l’arrangiamento che per il testo accattivante e pungente.Il pezzo racconta un amore tossico vissuto dalla cantante in prima persona che l’ha portata a trasferirsi oltre oceano, in America, per ricominciare da capo, da se stessa.Commenta l’artista a proposito del brano: Un brano pop con un ritmo coinvolgente e un testo pungente.”Il videoclip di “Quanto sto male con te” rispetta il format degli altri brani che appartengono all’EP “Sola, ma non in solitudine”, quindi a zero budget, girato con l’iPhone ed editato dall’artista stessa. Il tutto è stato girato in luoghi iconici di Central Park, infatti si possono vedere per esempio il Bow Bridge e Bethesda Fountain. Tra i grattaceli di New York che si scorgono tra gli alberi e uno specchio d’acqua che riflette Central Park, Paola Di Leo è protagonista del video mentre canta la sua canzone con enfasi e passione. Il videoclip è caratterizzato inoltre dal flare-effect, quindi da fasci di luce e bagliori che rendono il filmato unico e affascinante.
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Biografia
Paola Di Leo è una cantante cantautrice italiana che vive a New York. Polistrimentista, suona e scrive canzoni accompagnandosi con chitarra e pianoforte. Esce come artista indipendente a dicembre 2018 con il singolo “Better Day”, per poi firmare il suo primo contratto con l’Honiro Label l’anno seguente, pubblicando il suo primo EP “Break Free” nel 2020. Dopo la pandemia, ritorna un’artista indipendente e nel gennaio 2023 pubblica il singolo “Speed”, una ballad intima e personale in cui si accompagna al piano.
Dopo “Momento distratto”, “Gocce di pioggia” e “Dall’altra parte”, “Quanto sto male” è il quarto singolo del 2023 di Paola Di Leo disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 26 maggio.
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Red&blue music relations

L’IPERURANIO

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VENERDÌ 26 MAGGIO
ESCE IN RADIO

“ESOTICA”

IL NUOVO SINGOLO

Dal 26 maggio 2023 sarà in rotazione radiofonica “Esotica” (LaPOP), il nuovo singolo de L’Iperuranio disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 24 maggio.

“Esotica” è il terzo singolo estratto dal prossimo album “La Verità è un’Altra”, un brano che parla di canzoni e lo fa, in tipico stile iperuranico, in modo dissacrante. Una struttura compatta che libera un ritornello che martella. Un’invocazione divertita che domina un crescendo di suoni. “Dammi una città che sia davvero esoticadammi una parola che suoni proprio erotica”.Il pezzo ironizza su tutte quelle paroline magiche (ed appunto esotiche…) che infarciscono molte delle hit (nostrane e non) con l’obiettivo di essere più accattivanti.

Al tempo stesso a L’Iperuranio non manca l’autoironia, confessando la propria inadeguatezza a percorrere quelle strade.

Se “Fare Domani” parlava del senso del dovere e “Ancora un altro po’” dell’amore, “Esotica” rappresenta il capitolo sulla musica, quello che non fa sconti e fa emergere un messaggio scomodo, facendolo galleggiare in un arrangiamento rockeggiante e pieno di ritmo.

La pre-produzione e molte delle registrazioni sono state realizzate dallo stesso cantautore. Il brano è prodotto da Alberto Bravin, poliedrico musicista, già voce della PFM; batteria, basso e parte dei synth sono stati registrati da Marco Vattovani presso il Bunker Studio a Trieste. Mix e Master sono stati curati da Leonardo Caminati.

Il nuovo disco sarà una vera e propria raccolta di cose che non vengono mai dette. Dritto al punto e senza filtri, una vera e propria raccolta di altre verità…

L’Iperuranio prova a dirci che si può essere leggeri senza per forza essere superficiali.

Spiega l’artista a proposito del brano: “Fin dalla prima canzone che ho realizzato non ho mai cercato a priori di arrivare da qualche parte. Ho il mio gusto, certo, ma mi piace che sia la canzone stessa a portarmi dove si sente realizzata

Ho scritto i primi 7-8 pezzi del prossimo disco in poche settimane. Dopo aver toccato diversi temi ho deciso di parlare anche della musica.  Ho sempre pensato che le parole servano a dire delle cose e non viceversa. Credo che dover usare certi termini modaioli solo per dire ‘ehi sono qui!’ sia limitante. Ragionando su questo, con la chitarra in mano, il ritornello è venuto in un attimo, poi ho scritto il resto, di conseguenza, in qualche giorno.

Il fatto di non piacere non mi spaventa. A me per primo piacciono relativamente poche cose. Però sono orgoglioso di poter dire di avere sempre e inesorabilmente cantato quello che penso. Io scrivo per me. Se vuoi ascoltarmi ne sarò lieto. Se non vuoi, me ne farò una ragione.

Non so quando uscirà il disco, sebbene le canzoni siano già scritte e pre-prodotte devo ancora svilupparne la metà. L’unica certezza è che non voglio metterci vent’anni come per il primo…ahah”.

Ascolta ora il brano: https://lapop.lnk.to/esotica

Biografia

Nato a Trieste, Nicola Bertocchi, alias L’Iperuranio, inizia a suonare dopo la fine dell’adolescenza, cominciando a scrivere canzoni proprie all’inizio del 2000. Esclusa una breve parentesi in una cover band, rimane avulso da qualsiasi scena musicale, continuando però a produrre musica. Dopo aver condiviso una villa fatiscente/ studio / sala prove con l’amico produttore Nicola Ardessi, inizia a registrare i primi brani destinati al disco d’esordio. Molti anni dopo, scoperto casualmente dall’etichetta piacentina LaPOP mentre faceva circolare un video auto-prodotto, firma il suo primo contratto discografico. “Postimpressionismo” esce nel 2019, preceduto dai singoli “(Non)essere” (presentato alla ‘Milano Music Week’), “L’Altalena” e “Dopo la Pubblicità”. Nel 2020 pubblica “Incontri (Dimensioni Parallele)”, quarto singolo del disco, brano scritto quasi vent’anni prima. Grande attenzione è data alla realizzazione dei videoclip, affidati (escluso ‘L’Altalena’, girato dal Border Studio) al videomaker triestino Francesco Chiot. Nel caso di “Dopo la Pubblicità”, L’Iperuranio firma anche la sceneggiatura e, per la prima volta, la co-regia.

Nella seconda parte del 2020 esce l’ultimo singolo dell’album, “Madrenatura”, il cui video, ancora una volta girato da Francesco Chiot, ottiene ottimi riscontri di critica, ottenendo premi e menzioni in diversi festival, fra cui il Salento International Film Festival e il VIFF. Dedicandosi alla scrittura di nuovo materiale, nel 2022 inizia un nuovo ciclo di uscite che porterà al secondo disco “La Verità è un’Altra”, rifirmando con LaPOP. Il 31 marzo rompe quindi il silenzio col singolo “Fare Domani”. Già nelle prime settimane dall’uscita, il relativo videoclip, ottiene un primo successo, aggiudicandosi una menzione d’onore al Reale Film Festival. L’8 giugno esce la ballata “Ancora un altro po’” seconda anticipazione del nuovo album, il cui video raggiunge la finale dell’Amarcort Film Festival, a Rimini. Nei mesi successivi riprende a lavorare al nuovo disco, grazie alla collaborazione col cantante e polistrumentista Alberto Bravin (PFM, Big Big Train) in qualità di produttore.

“Esotica” è il nuovo singolo de L’Iperuranio disponibile sulle piattaforme digitali di streaming digitale dal 24 maggio e in rotazione radiofonica da venerdì 26 maggio 2023.

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RED&BLUE MUSIC RELATIONS 

 L’analisi del distretto pratese nel nuovo libro di Marco Romagnoli

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24/05/2023 – Presentato in Camera di commercio di Pistoia-Prato il libro “Struttura e problemi del distretto pratese” di Marco Romagnoli e a cui hanno partecipato Manuele Marigolli, presidente dell’associazione “Per il lavoro e la democrazia”, Marco Bellandi, professore dell’Università degli Studi di Firenze, Simone Mangani, assessore alla cultura e alla cittadinanza Comune di Prato e Ilaria Bugetti, presidente Commissione Sviluppo Economico Consiglio Regione Toscana.

Il nuovo libro completa l’analisi iniziata con il suo precedente libro “Sviluppo economico e governo locale. Il distretto industriale di Prato 1944-2009” che ripercorreva la storia del distretto esaminando le vicende dell’industria, l’evoluzione della popolazione ed il ruolo del governo locale nell’arco di 65 anni.

Ora viene preso in considerazione l’ultimo ventennio, che ha visto una profonda crisi dell’industria tessile e la forte e continua crescita del settore delle confezioni, utilizzando la stessa impostazione: il distretto come chiave di lettura per interpretare l’economia locale nell’intreccio con la società e l’amministrazione.

Attraverso 10 capitoli con appendici statistiche e le considerazioni finali nel libro si analizza la dinamica del distretto pratese dal 2010 al 2022 affrontando i temi del commercio mondiale, del commercio pratese, della struttura economica, la popolazione, il governo locale e l’intervento pubblico, il PNRR.

Marco Romagnoli, dopo una severa analisi della profonda crisi che ha colpito l’industria tessile del nostro distretto, argomenta puntualmente le opportunità che stanno partendo per Prato, come il PNRR, e su cui poter delineare una via di uscita e ripresa.

Il nuovo libro di Marco Romagnoli deve essere visto come un’opportunità di riflessione sulle dinamiche del sistema economico-sociale della nostra città. – commenta Dalila Mazzi, presidente della Camera di commercio di Pistoia-Prato – “Un’occasione per ragionare tutti insieme su quali possono essere gli scenari di sviluppo futuri.

Marco Romagnoli conclude con l’auspicio che “il distretto possa essere in grado di vincere le sfide future in una economia circolare, sostenibile, green e digitalizzata, valorizzare i comparti industriali strettamente interconnessi, innalzare la qualità del prodotto, valorizzare le attività produttive e l’immagine”.

24/05/2023 – Presentato in Camera di commercio di Pistoia-Prato il libro “Struttura e problemi del distretto pratese” di Marco Romagnoli e a cui hanno partecipato Manuele Marigolli, presidente dell’associazione “Per il lavoro e la democrazia”, Marco Bellandi, professore dell’Università degli Studi di Firenze, Simone Mangani, assessore alla cultura e alla cittadinanza Comune di Prato e Ilaria Bugetti, presidente Commissione Sviluppo Economico Consiglio Regione Toscana.

Il nuovo libro completa l’analisi iniziata con il suo precedente libro “Sviluppo economico e governo locale. Il distretto industriale di Prato 1944-2009” che ripercorreva la storia del distretto esaminando le vicende dell’industria, l’evoluzione della popolazione ed il ruolo del governo locale nell’arco di 65 anni.

Ora viene preso in considerazione l’ultimo ventennio, che ha visto una profonda crisi dell’industria tessile e la forte e continua crescita del settore delle confezioni, utilizzando la stessa impostazione: il distretto come chiave di lettura per interpretare l’economia locale nell’intreccio con la società e l’amministrazione.

Attraverso 10 capitoli con appendici statistiche e le considerazioni finali nel libro si analizza la dinamica del distretto pratese dal 2010 al 2022 affrontando i temi del commercio mondiale, del commercio pratese, della struttura economica, la popolazione, il governo locale e l’intervento pubblico, il PNRR.

Marco Romagnoli, dopo una severa analisi della profonda crisi che ha colpito l’industria tessile del nostro distretto, argomenta puntualmente le opportunità che stanno partendo per Prato, come il PNRR, e su cui poter delineare una via di uscita e ripresa.

Il nuovo libro di Marco Romagnoli deve essere visto come un’opportunità di riflessione sulle dinamiche del sistema economico-sociale della nostra città. – commenta Dalila Mazzi, presidente della Camera di commercio di Pistoia-Prato – “Un’occasione per ragionare tutti insieme su quali possono essere gli scenari di sviluppo futuri.

Marco Romagnoli conclude con l’auspicio che “il distretto possa essere in grado di vincere le sfide future in una economia circolare, sostenibile, green e digitalizzata, valorizzare i comparti industriali strettamente interconnessi, innalzare la qualità del prodotto, valorizzare le attività produttive e l’immagine”.

24/05/2023 – Presentato in Camera di commercio di Pistoia-Prato il libro “Struttura e problemi del distretto pratese” di Marco Romagnoli e a cui hanno partecipato Manuele Marigolli, presidente dell’associazione “Per il lavoro e la democrazia”, Marco Bellandi, professore dell’Università degli Studi di Firenze, Simone Mangani, assessore alla cultura e alla cittadinanza Comune di Prato e Ilaria Bugetti, presidente Commissione Sviluppo Economico Consiglio Regione Toscana.

Il nuovo libro completa l’analisi iniziata con il suo precedente libro “Sviluppo economico e governo locale. Il distretto industriale di Prato 1944-2009” che ripercorreva la storia del distretto esaminando le vicende dell’industria, l’evoluzione della popolazione ed il ruolo del governo locale nell’arco di 65 anni.

Ora viene preso in considerazione l’ultimo ventennio, che ha visto una profonda crisi dell’industria tessile e la forte e continua crescita del settore delle confezioni, utilizzando la stessa impostazione: il distretto come chiave di lettura per interpretare l’economia locale nell’intreccio con la società e l’amministrazione.

Attraverso 10 capitoli con appendici statistiche e le considerazioni finali nel libro si analizza la dinamica del distretto pratese dal 2010 al 2022 affrontando i temi del commercio mondiale, del commercio pratese, della struttura economica, la popolazione, il governo locale e l’intervento pubblico, il PNRR.

Marco Romagnoli, dopo una severa analisi della profonda crisi che ha colpito l’industria tessile del nostro distretto, argomenta puntualmente le opportunità che stanno partendo per Prato, come il PNRR, e su cui poter delineare una via di uscita e ripresa.

Il nuovo libro di Marco Romagnoli deve essere visto come un’opportunità di riflessione sulle dinamiche del sistema economico-sociale della nostra città. – commenta Dalila Mazzi, presidente della Camera di commercio di Pistoia-Prato – “Un’occasione per ragionare tutti insieme su quali possono essere gli scenari di sviluppo futuri.

Marco Romagnoli conclude con l’auspicio che “il distretto possa essere in grado di vincere le sfide future in una economia circolare, sostenibile, green e digitalizzata, valorizzare i comparti industriali strettamente interconnessi, innalzare la qualità del prodotto, valorizzare le attività produttive e l’immagine”.


Fulvia CavalieriUfficio Relazioni Esterne e Comunicazione | Camera di commercio di Pistoia-Prato

Un aiuto per l’Emilia-Romagna. Raccolta fondi per le comunità colpite dall’alluvione

Come pubblicato sul sito della Regione Emilia Romagna:

“La Regione ha attivato una raccolta fondi per sostenere le persone e le comunità emiliano-romagnole che sono state colpite da alluvioni o frane conseguenti agli eventi atmosferici estremi che si sono verificati nel mese di maggio 2023.

Chiunque può versare utilizzando queste coordinate bancarie:

Iban: IT69G0200802435000104428964

Causale: “ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA”


Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna (anche in versione abbreviata “Agenzia regionale Sic.T. Protezione civile Emilia Romagna).

Dall’estero

codice Bic Swift: UNCRITM1OM0

Banca: Unicredit

Come pubblicato oggi sul sito della Regione Emilia Romagna sinora sono ci sono già stati “17,7 milioni di euro donati in nemmeno 6 giorni sul conto corrente intestato all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna per sostenere le persone e le comunità colpite dall’alluvione.

La raccolta fondi avviata dalla Regione – “Un aiuto per l’Emilia-Romagna” – sta facendo registrare una grandissima mobilitazione e una solidarietà diffusa che ha già portato migliaia di singoli cittadini e cittadine a versare cifra di ogni entità.

Così come lo hanno fatto grandi Gruppi industriali, marchi noti a livello internazionali, il mondo dello sport, a partire da numerose società di calcio e dal Circus della Formula uno, quello dello spettacolo. Lo stesso piccole e medie aziende, associazioni, volontariato.

Si sta già lavorando a un sito web dedicato dove resocontare quanto raccolto e l’utilizzo di ogni euro arrivato, così come è stato fatto in occasione di campagne analoghe (ricostruzione sisma 2012, pandemia Covid, profughi Ucraina).”

MOIGE: fa tappa a San Mauro Torinese (TO) il web tour di 

“Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale contro cyberbullismo e cyber risk”

Il 25 maggio presso l’Istituto Comprensivo Statale “II San Mauro Torinese” di San Mauro Torinese si terrà un webinar del MOIGE, per promuovere un uso sicuro del web e contrastare bullismo, aumentato del 10%, e cyber bullismo, cresciuto dell’8%

Domani 25 maggio 2023 proseguirà a San Mauro Torinese (TO), e, più precisamente presso l’Istituto Comprensivo Statale “II San Mauro Torinese”, il web tour di “Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale contro cyberbullismo e cyber risk”. Il progetto mira a promuovere un uso sicuro della rete e a contrastare il bullismo, aumentato del 10%, e il cyber bullismo, cresciuto dell’8%.

Dalle ore 9 alle 13 si terranno quattro sessioni formative con l’intervento in apertura di Enel Cuore Onlus e di Elisabetta Scala, Vicepresidente Moige, la formazione sarà tenuta da Renato Verdicchio, operatore della task force anti bullismo del MOIGE.

Secondo l’ultimo studio condotto dal MOIGE in collaborazione con l’Istituto Piepoli, più della metà dei minori in Italia (54%) ha subito prepotenze sul web o di persona. Si tratta di un dato cresciuto di ben il 10% in soli 2 anni. Il 10% dei minori (+3%) ha preso parte ad episodi di prepotenza, il 6% ha usato foto o video per offendere altre persone, e il 53% (+15% rispetto al 2020) prende abitualmente in giro uno o più amici, dicendo che, però, lui/loro sanno che lo fa per scherzare. Alla domanda su come si comportano i compagni quando assistono a prepotenze, solo il 34% risponde “aiutano la vittima”, un dato che nel 2020 era il 44%.

Comportamenti incauti, ma anche forti responsabilità dei social, che portano a valutare in modo superficiale i rischi e che mettono in pericolo i nostri figli. 

Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale contro cyberbullismo e cyber risk” è la campagna del MOIGE, sostenuta da Enel Cuore Onlus, in collaborazione con Polizia di StatoAnci, associazione nazionale comuni italiani, Un nodo blu del Ministero dell’IstruzioneCONI Fondazione Cariplo, per rendere gli studenti più consapevoli dei rischi di internet, responsabilizzare, e stimolare docenti e genitori ad avere un ruolo di guida e controllo più attivo. In questa settima edizione sono coinvolte 300 scuole, circa 75.000 alunni, oltre 2000 docenti e 150.000 genitori sul territorio nazionale.

Ufficio Stampa MOIGE

VISITE GUIDATE ALLA MOSTRA DI POGGIO A CAIANO PER RACCONTARE LA GIOVINEZZA DI ARDENGO SOFFICI A PARIGI

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Fino al 25 Giugno 2023 il Museo Soffici dedica all’artista una mostra che sarà possibile scoprire attraverso delle visite guidate realizzate da Prato Cultura in collaborazione con il Museo stesso e il Comune di Poggio a Caiano. 

La mostra, che ha per titolo Parigi 1900-1906. Il primo Soffici, affronta un periodo poco noto, ma molto importante per Soffici: il soggiorno parigino tra il 1900 e il 1906, quando l’artista, allora ventenne, abitava a Parigi e si guadagnava da vivere collaborando a riviste umoristiche, di argomento leggero e di costume.

I disegni esposti in mostra hanno in sé valori di rarità, hanno almeno centoventi anni, e sono pagine di vita oltre che di studio e di raccordo fra proposte e conquiste espressive. Segnano le tensioni e gli adattamenti cui era costretto Soffici per vivere a Parigi, e rappresentano le ricerche di uno spirito inquieto: un letterato che nell’immagine esprime i suoi punti di valore, e un pittore che correda le strutture e i colori dei suoi quadri di elementi poetici.

Sarà possibile visitare la mostra “Parigi 1900-1906. Il primo Soffici” con visite guidate nelle seguenti date: Domenica 28 maggio alle ore 17.00, Venerdì 02 giugno alle ore 10.30, Sabato 10 giugno alle ore 17.00 e Domenica 11 giugno alle ore 10.30.

Il costo della visita guidata (comprensivo di biglietto d’ingresso alla collezione permanente del “Museo Ardengo Soffici”) è di 10€ (se si ha diritto alla gratuità d’ingresso, la visita costerà solo 5€), e la prenotazione sempre obbligatoria. Per prenotare contattare Prato Cultura al 340 510 1749 (telefono e WhatsApp attivo dal martedì al sabato dalle 10 alle 16.30 e la domenica dalle 13 alle 16.30) o all’indirizzo: pratocultura@gmail.com

PratoCultura 03-2023

 The Angel Academy of Art, l’accademia d’arte fiorentina

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che raccoglie l’eredità di Pietro Annigoni e dei grandi maestri del Rinascimento,

apre le porte al pubblico

per esporre le opere realizzate dai suoi allievi

26 – 28 maggio 2023

Via Nardo di Cione, 10 – 50121 Firenze

Inaugurazione: venerdì 26 maggio, dalle 18.30 alle 20.30

The Angel Academy of Art, l’accademia che raccoglie l’eredità dei grandi artisti del passato nel cuore di Firenze, apre le sue porte alla città dal 26 al 28 maggio 2023. Per la prima volta dopo molto tempo l’accademia d’arte, fondata da Michael John Angel, allievo di Pietro Annigoni, torna ad esporre al pubblico le opere realizzate dai suoi studenti, in una mostra collettiva che sarà inaugurata venerdì 26 maggio dalle 18.30 alle 20.30. L’esposizione resterà aperta anche sabato 27 dalle 10 alle 17 e domenica 28 dalle 10 alle 14. L’ingresso è libero e gratuito.

Gli allievi della Angel Academy of Art, tra i quali anche alcuni giovani alumni che hanno recentemente conseguito il diploma, presentano i risultati del proprio percorso accademico, articolato in un programma della durata di tre anni. Provenienti da numerosi paesi tra cui Stati Uniti, India, Arabia Saudita, Jamaica, Finlandia, Germania, Cina, Filippine, Australia, Messico e Hawaii, questi giovani artisti espongono opere degne delle antiche accademie d’arte: nature morte e dipinti ad olio che ricreano una perfetta illusione della realtà, studi e disegni realizzati a partire da calchi tridimensionali in gesso, ritratti nati dall’osservazione di modelli dal vivo, a matita e a carboncino, nonché copie di opere celebri. Lavori creati con tecniche artistiche tradizionali e secolari, ma capaci di esprimere al meglio la contemporaneità.

Negli ambienti oscurati dell’accademia, che richiamano in tutto e per tutto quelli degli studi d’artista di un tempo, gli allievi lavorano ogni giorno per formarsi a livello professionale nell’ambito della pittura figurativa, apprendendo gli stessi metodi che venivano utilizzati nelle botteghe del Rinascimento e negli atelier fino al XIX secolo. The Angel Academy of Art è infatti una delle più importanti accademie tra Europa e Nord America ad insegnarli. Fu fondata nel 1997 da Lynne Barton e da Michael John Angel, artista di fama internazionale i cui dipinti e ritratti sono esposti nelle collezioni pubbliche e private di tutti gli Stati Uniti d’America e del mondo. Nato in Inghilterra nel 1946, Angel si trasferisce prima in Canada, poi definitivamente in Italia, e alla fine degli anni Sessanta è allievo di Pietro Annigoni, proprio nel periodo in cui quest’ultimo è impegnato nella realizzazione dei ritratti dello scià di Persia, di Farah Diba e del secondo ritratto della regina Elisabetta II, commissionato dalla National Portrait Gallery di Londra. Studiando sotto l’ala di Annigoni, Michael John Angel apprende come i metodi con i quali, per secoli, era stata insegnata e tramandata la pittura figurativa fossero quasi scomparsi, soppiantati nel Novecento dall’astrattismo e dall’arte concettuale. Per ben quarantacinque anni, quindi, si dedica ad approfondite ricerche, finché non riesce a ricostruire rigorosamente tali metodi. Adesso, The Angel Academy of Art li insegna a moltissimi giovani ogni anno.

Dopo più di un secolo di declino, anche grazie all’accademia fiorentina fondata da Lynne Barton e Michael John Angel, la pittura classica sta tornando ad assumere un ruolo preminente sulla scena artistica mondiale.

Gli artisti protagonisti dell’esposizione sono Adam Maguire, Aiko Narissara Yeung, Alejandra Calatayud, Cameron Copley-Heissig, Cameron Hughes, Chris Arnol, Ding Bei, Dylan Frusher, Elin Nguyen, Guanghui Hou, Ibrahim Al Harbi, Jered Woznicki, Joseph Swanek, Juri Renko, Kaylie Marceca, Kirk Liu , Krasimir Marinov, Maanyaa Hathiwala, Malia Barreras-Float, Mansueta D’Souza, Mei Mei Zhou, Paul Farquharson, Petar Kovachev, Robert Bazi, Saiqun Liu, Salvatore Fichera, Sam Walker , Samuel Hegetschweiler, Shaoli Huang, Stanley Szewczyk, Stephanie Honrado, Terje Eriksen, Valerio Testa, Venkat Subramanian, Xianbo Wei, Xiao Jun Lin, Yushan Zhu.

Orari mostra

Venerdì 26 maggio dalle 18.30 alle 20.30

Sabato 27 maggio dalle 10 alle 17

Domenica 28 maggio dalle 10 alle 14

Ingresso libero

Angel Academy of Art

Ufficio stampa

Davis & Co.

Debora Mannelli | Lea Codognato

Il magistero medievale di Margarito d’Arezzo

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margarito d arezzo bottega san francesco d assisi 1260 1285 tempera e oro su tavola

Dal 25 maggio al 29 luglio 2023 ad Arezzo una piccola ma significativa esposizione rende omaggio al genio di uno dei massimi interpreti della pittura del Duecento

Il Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna di Arezzo (via San Lorentino, 8) offre un’occasione imperdibile per ammirare le opere del maestro aretino

Un viaggio alla scoperta della pittura del Duecento, attraverso l’opera di uno dei massimi interpreti di quella stagione: dal 25 maggio al 29 luglio 2023, il Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna di Arezzo (via San Lorentino, 8) ospita la piccola ma significativa esposizione Il magistero medievale di Margarito d’Arezzo – La ‘Madonna delle Vertighe’ e le opere del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo.

L’esposizione, curata da Luisa Berretti e Rossella Cavigli, riunisce parte del corpus delle opere di Margarito e rende omaggio al suo genio creativo: l’occasione dei lavori strutturali attualmente in corso al Santuario delle Vertighe  che hanno comportato il ricovero delle opere esposte in chiesa nel deposito del convento annesso, rappresenta infatti un’opportunità unica per mettere a confronto diretto il dossale con la Vergine con il Bambino in trono e storie della Vergine con santi e sante, capolavoro su fondo oro di Margarito d’Arezzo (1240 ca.-1290) e Restoro d’Arezzo (ante 1239 – post 1282), con le opere di Margarito esposte al Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo quali la Madonna col Bambino in trono di Montelungo e i due San Francesco, uno eseguito assieme ad un collaboratore e proveniente dalla Chiesa del Convento di Sargiano, l’altro opera della bottega dell’artista, proveniente dalla Chiesa del Convento di Ganghereto a Terranuova Bracciolini.

Il dossale delle Vertighe, opera tarda di Margarito d’Arezzo eseguita in collaborazione col monaco Restoro d’Arezzo, autore dell’opera di tema astronomico dal titolo La composizione del mondo (1282), rappresenta uno dei capisaldi della pittura italiana del Duecento. Il dipinto realizzato fra il 1280 e il 1285, è stato parzialmente esposto ad Arezzo (soltanto la tavola centrale senza i due laterali) nel 2011 in occasione della mostra Il Primato dei Toscani nelle Vite del Vasari, curata da Paola Refice. La difficoltà di ottenere il prestito dell’opera – poiché esposta al pubblico nella chiesa del Santuario di Santa Maria delle Vertighe, e oggetto di venerazione da parte dei fedeli da tempo immemore – è ovviata dal fatto che in questo periodo era ricoverata in deposito e quindi già non fruibile dalla collettività.

L’iniziativa consente pertanto al pubblico e agli studiosi di ammirare il dossale da una posizione più favorevole e ravvicinata e, nel contempo, di confrontarlo con gli altri dipinti dell’artista esposti in museo.

L’esposizione nasce all’interno del progetto MUAR – Musei di Arezzo grazie all’accordo siglato tra la Direzione regionale musei della Toscana del MiC, che gestisce in Toscana 46 siti museali statali, e la Fondazione Arezzo Intour, D.M.O. pubblico privata nata nel 2018 per promuovere la destinazione turistica. In occasione dell’iniziativa, che segna una tappa importante nel rilancio delle attività del Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna di Arezzo dopo il potenziamento dell’orario di apertura reso possibile nei mesi scorsi dalle nuove assunzioni del MiC, la Direzione regionale musei della Toscana ha istituito un biglietto di ingresso, pari € 6, per la tariffa intera, e a € 2, per quella ridotta. Restano valide tutte le agevolazioni e le gratuità previste per l’accesso nei musei nazionali.

All’esposizione che celebra il pittore aretino si affiancano una serie di iniziative di carattere scientifico e divulgativo. Fra queste è previsto un ciclo di conferenze (tutte con inizio alle ore 16.00 e a ingresso libero) che prenderà il via martedì 13 giugno con l’intervento di Fulvio Cervini (Università degli Studi Firenze) su Medioevo versatile e anacronistico. Margarito secondo Vasari. Si prosegue poi mercoledì 28 giugno con Sonia Chiodo (Università degli Studi Firenze) che offrirà un approfondimento su Margarito d’Arezzo: fama, fraintendimenti, riscoperta; e quindi mercoledì 12 luglio con Pierluigi Licciardello (Alma Mater Studiorum Bologna) che tratterà il tema Vita religiosa e culto dei santi ad Arezzo nel Duecento.

Nel periodo dell’esposizione saranno inoltre organizzati tour guidati ai luoghi di Margarito ad Arezzo che saranno condotti dalle guide turistiche cittadine.

In particolare le visite guidate avranno inizio a partire da venerdì 26 maggio e si svolgeranno ogni venerdì alle ore 10.00 e ogni sabato alle ore 10.30 e alle ore 11.00. Ogni tour avrà una durata di circa 2 ore e comprenderà la visita alle opere di Margarito che sono oggetto dell’esposizione e a quelle conservate nella Pieve di Santa Maria e presso il Museo Diocesano. Il luogo di incontro con la guida è piazza Duomo. Le prenotazioni potranno essere effettuate esclusivamente sul sito www.discoverarezzo.com

Per informazioni: infopoint@discoverarezzo.com, 0575 377468.

IL MAGISTERO MEDIEVALE DI MARGARITO D’AREZZO

La ‘Madonna delle Vertighe’ e le opere del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo

25 maggio – 29 luglio 2023

Arezzo – Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna

via San Lorentino, 8

Orari

martedì e mercoledì: 8.30-19.00 (ultimo ingresso ore 18.00)

giovedì, venerdì e sabato: 8.30-13.30 (ultimo ingresso ore 12.30)

la prima domenica del mese ed i festivi infrasettimanali: 8.30-13.30 (ultimo ingresso ore 12.30)

Ingresso

intero 6 euro – ridotto 2 euro

Contatti biglietteria: (+39) 0575 1696258; info@arezzointour.it

Fondazione Arezzo Intour

Le 10 cose da fare a Slow Fish 2023

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Al Porto Antico di Genova dall’1 al 4 giugno
Il viaggio Coast to Coast sta per cominciare: manca solo una settimana all’undicesima edizione di Slow Fish, la manifestazione biennale che dall’1 al 4 giugno approda al Porto Antico di Genova. Organizzata da Slow Food e Regione Liguria, con il patrocinio del Comune di Genova, del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Slow Fish 2023 torna ad animare il cuore marinaro della città con un ricco programma dedicato al tema delle interconnessioni, tra ambienti acquatici, ecosistemi costieri e terraferma.
Oltre 30 incontri tra conferenze, forum e approfondimenti, più di 70 degustazioni e Laboratori del Gusto, 11 cene tematiche e 35 eventi diffusi in tutta la città. A Slow Fish appassionati e curiosi di tutte le età hanno l’occasione di trascorrere quattro giorni all’insegna del cibo – e del vivere – buono, pulito e giusto.
Tra una lezione di cucina, una tappa alle Cucine di strada e un aperitivo vista mare: ecco alcune delle esperienze da segnare in agenda.
 
1. Partecipare a una delle cene sotto le stelle
Che siano chef stellati o cuochi di osterie, nelle cene di Slow Fish rivestono tutti un ruolo speciale: ambasciatori della storia e della tradizione gastronomica di un territorio. Affiancati dallo staff del Bistrot Rollipop, nel centro storico della città, ospitiamo Pasquale Palamaro del Ristorante Indaco di Ischia, Peppe Guida dell’Antica Osteria di Nonna Rosa e Gennaro d’Ignazio della Trattoria La Vecchia Marina di Roseto degli Abruzzi. Nel  QBA Craft Beer Food and Beershop, in zona Brignole, tre appuntamenti ci permettono di abbinare birre artigianali e preparazioni che traggono ispirazione da ricette esotiche, mentre nel centro storico di Genova, Quelli dell’Acciughetta accolgono Daniele Provezza, di Dispensa Franciacorta e membro dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi, in una serata che unisce sapori di mare e di lago.
 
2. Esplorare il mondo delle specie aliene
Le specie aliene sono piante esotiche e animali che, introdotti accidentalmente o deliberatamente in luoghi al di fuori del proprio habitat naturale, si sono diffusi in ambienti lontani dal loro, occupando nicchie ecologiche di altre specie. A Slow Fish le conosciamo da due punti di vista: nelle attività di educazione, per scoprire come salvaguardare il gambero di fiume italiano dalla loro invasione, tra giochi ed escursioni, e nei Laboratori del Gusto, per capire come trasformare questo problema ambientale in una risorsa per le comunità e per la tutela dell’ecosistema Adriatico e Mediterraneo. Lo dimostrano progetti innovativi come la start-up delle Mariscardoras e i loro prodotti a base di granchio blu, o le originali preparazioni dell’osteria Dispensa Franciacorta che vedono protagonista il pesce siluro.
 
3. Degustare produzioni tipiche regionali provenienti da tutta Italia e dall’estero
Pesci, conserve, sali, spezie e oli extravergini. E poi ancora erbe officinali e aromatiche, frutta, ortaggi e conserve. Affacciato sul Porto Antico, il Mercato di Slow Fish 2023 espone il meglio dei prodotti della pesca e dell’agricoltura costiera e rappresenta un’occasione per incontrare produttori straordinari provenienti dall’Italia e dal mondo, assaggiare e acquistare i loro prodotti e imparare a conoscerne le caratteristiche e la storia. Da non perdere il debutto della Sardegna a Slow Fish, tutto da scoprire, mentre il pubblico del Porto Antico apprezzerà anche questa volta i molti spunti offerti dal programma di incontri e degustazioni della Puglia. E poi ancora Calabria, Campania, Lazio, Toscana…
 
4. Assaggiare le specialità di food truck, cucine di strada e birrifici artigianali e le etichette dell’Enoteca
Tra un incontro e un giro al Mercato, non mancano le occasioni per conoscere le proposte dello street food all’italiana, i tanti “ristoranti viaggianti” che approdano a Genova e i birrifici artigianali che a Slow Fish animano il Porto Antico e Piazza Caricamento. Il Pastificio Novella, che da Sori offre pasta fresca e salse partendo da prodotti legati alla tradizione gastronomica locale, i padroni di casa Zena Zuena, con un’ampia offerta di focacce e farinate, ma anche gli amici marchigiani di Scottadito, che propongono olive ascolane e pesce fritto. Una menzione speciale merita l’Enoteca, che in questa edizione torna in Piazza delle Feste con oltre 300 etichette da tutta Italia, da abbinare alle creative tapas di mare della Trattoria dell’Acciughetta. 
 
5. Incontrare le comunità dei pescatori che custodiscono i nostri mari
Dalle cooperative del Mar Ligure a quelle delle coste marchigiane e toscane, dalle tecniche di pesca artigianali presenti in Sicilia fino ai pescatori del Lago Trasimeno e D’Iseo. Tutti i giorni alle 17, nell’Arena di Slow Fish diamo la parola ai custodi del mare che continuano a svolgere questo mestiere tra rarefazione delle specie, mutamenti ambientali, difficoltà nel far valere i propri diritti e vedere riconosciuta la diversità delle loro tecniche artigianali.
 
6. Scoprire nuovi abbinamenti con le lezioni di In cucina con Slow Food
Valorizzare la bottarga d’acqua dolce, creare piatti speciali che uniscono sapori di mare e terra e reinterpretare, a tema mare, piatti della tradizione come la genovese: sono solo alcune proposte degli appuntamenti di In cucina con Slow Food. A Slow Fish le lezioni di cucina che affiancano l’esperienza, i valori e la conoscenza dei cuochi dell’Alleanza Slow Food vedono protagonisti tre evergreen degli eventi della Chiocciola: la pasta di gragnano Igp del Pastificio Di Martino, le birre artigianali di QBA – Quality Beer Academy e l’Acqua San Bernardo. 
 
7. Rivoluzionare il modo di fare Aperitivo
Tutti i giorni, dalle 19 alle 20, la Slow Fish Arena si trasforma nella casa degli Aperitivi quotidiani, incontri che valorizzano tre preziosi elementi frutto del profondo legame tra mare e terra: i vini della Slow Wine Coalition, gli oli della Guida agli Extravergini e il pane della rete Slow Grains. Quattro appuntamenti in cui scoprire ambienti naturali e storie agricole uniche, tra vitigni eroici liguri, come il Presidio Slow food dello Sciacchetrà, vini costieri dei trabocchi abruzzesi e oli toscani dalla Versilia in Toscana, etichette della laguna veneta abbinate all’olio di Capri, e gli accostamenti tra i calici delle vigne urbane dei Campi Flegrei e gli gli oli degli oliveti di Voltri.
 
8. Venire in Casa Slow Food
Come in tutti gli eventi della Chiocciola, la Casa Slow Food accoglie socie e soci, chi vuole entrare a far parte della rete per la prima volta o rinnovare la propria adesione, ma anche ospiti speciali, come la green influencer Silvia Moroni, che il 1 giugno presenta il suo nuovo libro Parla Sostenibile. In occasione di Slow Fish, socie e soci Slow Food riceveranno anche alcune sorprese in più: un welcome tasting di benvenuto, sconti per i Laboratori del Gusto e per le pubblicazioni di Slow Food Editore e vantaggi anche per alcune iniziative in città, come un ingresso ridotto per la visita al Galata Museo del Mare e al sottomarino Nazario Sauro. 
 
9. Parlare di turismo, mercati e politiche del cibo
In Area Mandraccio, lo spazio incontri di Slow Fish offre spunti di riflessione su differenti temi. Ragioniamo sull’idea di un turismo lento e propenso a cogliere l’identità dei territori, proponendo alcuni esempi tra le destinazioni del progetto Slow Food Travel, tra Carso e Sardegna; approfondiamo le politiche del cibo e della pesca sostenibile, conoscendo il lavoro di organizzazioni e progetti importanti legati alla lotta contro gli sprechi alimentari e alle buone pratiche innovative, come la onlus Worldrise, e infine ci interroghiamo sul ruolo che i mercati possono svolgere nella tutela del mare e delle specie ittiche a rischio di estinzione, ascoltando le testimonianze di chi sta gettando le basi per modelli più giusti e consapevoli. 
 
10. Visitare la città di Genova, tra mostre, botteghe storiche e inediti itinerari
Non solo Slow Fish! Nei giorni dell’evento Genova mette a disposizione un ricco programma di eventi: il Paganini Film Festival, nei luoghi legati alla vita del celebre violinista, l’esperienza immersiva dedicata a Van Gogh a Palazzo Ducale, mostre artistiche che permettono di conoscere la storia della città, come quella realizzata dall’Associazione Amici di Palazzo della Meridiana sulla vita a Genova ai tempi della Repubblica, ma anche il percorso espositivo Lo davamo per scontato, che attraverso lo sguardo di dieci artisti internazionali under 35 vuole far luce sulla necessità di lottare per i diritti alla persona.
 
Slow Fish è realizzato grazie al sostegno di numerose realtà che credono nel progetto, a partire dai Main Partner BBBell, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Reale Mutua e UniCredit. In Kind Partner Liebherr, Bormioli Luigi e Bormioli Rocco, Acqua San Bernardo; Green Partner sono Amiu, Pool Pack e Ricrea. La manifestazione gode inoltre della collaborazione del Porto Antico di Genova e del supporto di Fondazione Carige, con il sostegno della Camera di Commercio di Genova. Partner culturale è l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.
Ufficio Stampa Slow Food
Elisa Virgillito
Valter Musso
Elena Coccia
 
Uff