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RENÈ

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“TANTO A ME MI PIACI TU”

Dal 19 maggio 2023 è disponibile sulle piattaforme digitali e in rotazione radiofonica “Tanto a me mi piaci tu”, il nuovo singolo di Renè.“Tanto a me mi piaci tu” è il nuovo singolo di Renè che da sempre racconta esperienze che l’hanno coinvolta in prima persona, amori finiti male, delusioni o amici perduti nei vortici delle dipendenze.
Seppur in maniera ironica, il brano parla di un malessere tipico dei nostri tempi, il problema del non accettarsi come si è, cercando un modello estetico invece che amarsi anche se non perfetti come la società odierna impone.
In particolare Renè ha scritto il testo mentre assisteva da spettatrice inerme e impotente al decadimento fisico e psichico di una delle sue migliori amiche che, per vedersi allo specchio come si vedeva nella mente, si è sottoposta a diete drastiche cadendo nel vortice dell’anoressia.
Parla anche del suo personale percorso, quando gli “addetti ai lavori” la trovavano di volta in volta, troppo magra, troppo appariscente, troppo alta o bassa a secondo dei gusti personali di chi doveva giudicarla per le sue opere ma in realtà veniva giudicata per l’aspetto. Addirittura qualcuno la liquidò con un “sei troppo bella per essere anche brava”. Tutti questi giudizi hanno instillato in lei il dubbio che se non sei perfetto o corrispondente ai canoni attuali, sei inutile minando la sua serenità. Non tutti però riescono a smarcarsi dal giudizio entrando in un vortice depressivo, smettendo di socializzare e di vivere con serenità la propria vita.

“Spiega l’artista a proposito del brano: 
“Queste discriminanti non sono solo per percezioni estetiche, purtroppo valgono anche per le differenze sociali, sessuali, di razza e religione. Con questa canzone vorrei trasmettere positività a chi vive queste discriminazioni, spiegando che qualunque cosa faccia una persona dovrebbe piacere innanzitutto a se stessa, senza preoccuparsi del giudizio altrui che spesso nasconde l’anima grigia del giudicante.”Nel videoclip di “Tanto a me mi piaci tu” l’artista ha scelto volutamente di usare colori, sorrisi e tutto ciò che riluce, non per mascherare l’importanza del tema ma al contrario per sdrammatizzare e ironizzare un tema così gravoso con cui nostro malgrado siamo tutti obbligati a convivere nella società odierna.


Biografia
Renè nasce a Roma figlia d’arte. La madre, musicista, la porta con se nelle varie tournée già nei suoi primi mesi di vita e viene svezzata tra un concerto e l’altro, imparando a convivere con la musica ancor prima di camminare. Inizia la sua formazione artistica studiando canto, chitarra e percussioni sin dalla più tenera età.
Ancora giovanissima infatti, appena tredicenne, esordisce al teatro Brancaccio di Roma, direzione di Maurizio Costanzo, interpretando una bambola assassina nello spettacolo “il paradiso puo aspettare” cantando dal vivo e accompagnata nel ballo dai funamboli del Cirque de Soleil.
Seguirà il tour nei teatri più prestigiosi d’Italia. (Manzoni di Milano, la Corte di Genova etc) e interpreterà Wendy nel musical “Peter Pan il sogno”.
Nel 2019 incide il suo primo brano musicale, “Mia madre è una milf” dedicato alle ragazze che vivono la competizione con mamme oramai più desiderabili delle figlie stesse, avvalendosi della collaborazione di Marco Sissa (arrangiatore di “Andiamo a comandare” di Fabio Rovazzi).
Successivamente esce “Stasera non torno” (della quale scrive il testo), canzone dedicata a Cristiano Ronaldo e Fabrizio Corona che interpreta se stesso nel video clip.
Renè però non è convinta del genere musicale che sta perseguendo e di nuovo cambia staff. Incide nel 2021 una canzone scritta dal maestro Marco Morini “Ragazza bipolare”.
Dopo queste esperienze decide di scrivere le sue canzoni, non soltanto nei testi ma anche per quanto riguarda la musica.
Nel frattempo, diventa dj e cosi si autoproduce il brano “Hot” trovando finalmente il genere che le è più congeniale (club/dance).
Alla fine del 2022 entra a far parte della scuderia Soundroots con la quale sta lavorando al suo nuovo progetto discografico.
“Tanto a me mi piaci tu” è il nuovo singolo di Renè sulle piattaforme di streaming e in rotazione radiofonica dal 19 maggio 2023.
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Red&blue music relations

Sentieri di voci e di lavoro nei borghi dell’Appennino

Progetto Fondazione CDSE con la collaborazione dei Comuni della Val di Bisenzio

Il percorso del borgo di Cavarzano fra boschi, mulini e storie di guerra

Installati i 7 pannelli che segnano altrettante tappe della storia di vita e di lavoro

18 maggio 2023 – I boschi popolati di carbonai, taglialegna e cannicciaie, dove in autunno le castagne seccano al calore di un fuoco sempre acceso. Il Trebbio, dove riunirsi per filare e scambiarsi confidenze e le tracce delle trincee e delle postazioni di difesa della Linea Gotica. È il mondo del borgo di Cavarzano seconda tappa, dopo il villaggio-fabbrica de La Briglia, degli itinerari di “Sentieri di voci e lavoro nei borghi dell’Appennino”, curato dalla Fondazione Cdse in collaborazione con i Comuni della Val di Bisenzio e finanziato dalla Regione Toscana.

La storia del lavoro in Val di Bisenzio raccontata attraverso pannelli che guidano il visitatore alla scoperta del mondo di chi vi ha vissuto e lavorato in questi luoghi. L’itinerario del borgo di Cavarzano è segnato da 7 pannelli interattivi con codici QR che rimandano ai video delle testimonianze raccolte dal Cdse. Pannelli che verranno inaugurati dalla passeggiata “Scoprendo Cavarzano – tra antichi mestieri, memorie di guerra e leggende del bosco” in programma domenica 21 maggio alle 10 con ritrovo alla chiesa di Cavarzano (partecipazione gratuita prenotazione obbligatoria su www.visitvalbisenzio.it/prenotazione_eventi).

Nei pannelli dedicati a Cavarzano rivivono il lavoro quotidiano nei castagneti e nelle carbonaie, le botteghe e gli alloggi per i villeggianti che nelle estati del Novecento affollavano il borgo e il coraggio delle donne, pioniere dell’emancipazione femminile, perché costrette ad occuparsi da sole della famiglia quando gli uomini si spostavano per la stagione in Maremma, in Corsica e in Sardegna o andavano a cercar fortuna oltreoceano. E poi i mulini della valle del Carigiola e il passaggio del fronte nel 1944, con lo sfollamento degli abitanti che cercarono rifugio nei boschi e nelle grotte e il comando tedesco e Mezzacosta.

“Sentieri di voci e lavoro nei borghi dell’Appennino” èun progetto di ricerca e tutela del patrimonio immateriale legato al lavoro tra Ottocento e Novecento, con creazione di percorsi guidati di storytelling all’interno dei borghi.

“L’obiettivo è la valorizzazione della memoria dei nostri borghi segnati dalla storia del lavoro, in un’ottica di coesione della comunità e di promozione del territorio”, spiega il presidente della Fondazione CDSE Giulio Bellini, mentre l’assessore a Cultura e Turismo del Comune di Vernio Maria Lucarini aggiunge che “il patrimonio rappresentato dalle testimonianze che la Fondazione Cdse raccoglie, cura e rende vivo, è un prezioso strumento culturale, sociale e turistico allo stesso tempo”.

Il progetto ha visto una prima fase di raccolta di fonti orali (con coinvolgimento di scuole, associazioni, RSA). “Il corpus di testimonianze, insieme alle fonti orali già presenti nell’archivio CDSE, è stato utilizzato per la creazione di itinerari a piedi complessivamente dotati di 21 pannelli interattivi in vari punti dei borghi de La Briglia, di Cavarzano e prossimamente di Luicciana – sottolinea Alessia Cecconi, direttrice del Cdse – La comunità della Val di Bisenzio è stata fortemente coinvolta nel progetto, grazie alla collaborazione del CDSE con le varie comunità del territorio”.

La creazione dei percorsi è accompagnata da un calendario di iniziative in modo che gli itinerari diventino presidi visivi sul territorio, percorsi divulgativi, strumento di valorizzazione turistica e animazione territoriale.

Per informazioni (lun/ven ore 9-13) 0574 942476 – info@fondazionecdse.it.

Moira Pierozzi | Giornalista

Firenze – La Onlus Imprenditore Non Sei Solo invade la città per aiutare i commercianti

inss

Nel centro di Firenze gruppi di volontari della Onlus Imprenditore non sei solo hanno invaso

il centro della città. A sorpresa si sono presentati ai commercianti in modalità “guerrilla urbana” per offrire il loro aiuto e per trovare nuovi potenziali volontari

INSS è la prima Onlus in Italia che supporta gli imprenditori in difficoltà attraverso

un programma di formazione e orientamento gratuito erogato mensilmente.

In occasione di una riunione dei volontari della Onlus nazionale INSS Imprenditore non sei solo a Firenze, vi è stato un momento di guerrilla urbana: l’Associazione ha conquistato le strade della città, con l’entusiasmo tipico di chi desidera portare il sorriso accogliendo storie di persone che attraversano momenti professionali e personali molto complessi. INSS infatti è la prima Onlus in Italia che supporta gli imprenditori in difficoltà con un programma di formazione e orientamento gratuito.

Protagonisti di una caccia al tesoro volta a creare affiatamento nel gruppo, 140 dei volontari di Inss, vestiti con la maglietta bianca della Onlus, hanno bussato alle porte dei negozi e delle botteghe, invadendo con simpatia e garbo oltre 200 attività commerciali. L’obiettivo? Presentarsi e offrire aiuto a potenziali imprenditori in difficoltà o coinvolgere professionisti in qualità di volontari per aiutare invece chi ne ha più bisogno. La guerrilla urbana ha destato molta curiosità e in tanti tra i passanti hanno chiesto informazioni su chi fosse quel gruppo di festanti così allegro.

“E’ stata una modalità giocosa di conquistare il cuore delle persone e avvicinarle per scoprire di più sulla Onlus – spiega Lara Campoli, presidente di INSS – Ad oggi, il fatturato totale raggiunto dalle imprese salvate supportate da INSS in Italia è pari a oltre 32 milioni di euro grazie alle sette classi di formazione attive in diverse città d’Italia. Speriamo di poterne aprire presto una anche a Firenze e di organizzare altre ‘invasioni urbane’ in altre città d’Italia”.

Come funziona la Onlus INSS

La realtà associativa di INSS vanta una rete di grandi e piccoli imprenditori volontari che hanno scelto – gratuitamente – di sostenere le imprese in difficoltà in prima persona. Divenendo volontari, scelgono di partecipare a un programma di formazione imprenditoriale e sviluppo soft skills specifico, ideato gratuitamente per la Onlus in collaborazione con OSM, Open Source Management, società di consulenza manageriale, principale realtà da cui la no profit viene sostenuta e promossa. Il medesimo piano di formazione manageriale, orientato su specifiche esigenze, viene a seguire proposto agli imprenditori assistiti.

Agli assistiti vengono forniti, sempre in modalità gratuita, un supporto umano solido e un piano di formazione personalizzato sulle specifiche attitudini e criticità gestionali. Inoltre, gli imprenditori volontari mettono a disposizione del network e degli assistiti formazione verticale specifica collegata alle proprie professionalità. Nasce così una rete virtuosa di sostegno che consente, sia ai volontari sia agli assistiti, di migliorarsi dal punto di vista professionale e umano.

Per richiedere informazioni su come diventare volontario, chiedere aiuto come impresa, effettuare una donazione o donare il 5XMille consultare il sito www.imprenditorenonseisolo.it. Sui canali social Facebook, Instagram, Youtube e Linkedin è possibile restare sempre aggiornati sulle attività della Onlus.

L’associazione Imprenditore Non Sei Solo è stata fondata nel 2018 da Enrico Tosco e Paolo Ruggeri. Enrico Tosco, con esperienza di marketing nel settore di estetica e benessere culminata con la Direzione Generale della multinazionale del marketing Hotlead, nel 2018 applica il suo know-how nel mondo del franchising divenendo founder di Reting. Paolo Ruggeri, CEO di OSM – Open Source Management – società italiana di consulenza manageriale e imprenditore che gestisce ventidue aziende in diversi Paesi nel mondo, viene regolarmente presentazioni in tutta Europa, negli USA e Middle East sulla leadership. INSS dalla sua fondazione ha supportato 696 imprenditori in difficoltà, attivando 275 volontari in Italia e classi territoriali di sostegno nelle città di Roma, Milano, Bologna, Cagliari, Bari e Venezia e Palermo. Le donazioni ricevute dalla Onlus dal 2018 ammontano a 900mila euro. Dal 2022 è possibile donare all’associazione il 5XMille.

Trasporti, Arezzo: addio contante e biglietto cartaceo: sempre più viaggiatori scelgono la via del contactless

Arezzo. Il 7 per cento dei viaggiatori sulle linee ferroviarie Arezzo – Sinalunga e Stia – Arezzo sceglie la bigliettazione elettronica. È quanto emerge dai primi dati del Trasporto Ferroviario Toscano (TFT), del Gruppo LFI Spa – La Ferroviaria Italiana, a un mese dall’avvio di “Pay and go”, il servizio di bigliettazione con pagamento online ed EMV (Europay, MasterCard e VISA) sviluppato e gestito dall’azienda Aep Ticketing solutions.

Pay and go, il futuro passa dalla digitalizzazione. Sono bastate poche settimane di attività del servizio, i dati si riferiscono al mese di aprile, per capire che il futuro delle bigliettazione elettronica, anche per TFT, potrebbe essere digitale. L’acquisto di titoli di viaggio tramite pagamento online o con la tecnologia EMV contactless è stato subito molto apprezzato dall’utenza, anche perché migliora e semplifica l’esperienza di viaggio senza alcun costo aggiuntivo per chi ne usufruisce. Bastano pochi secondi e appoggiando la carta di credito sul dispositivo presente in tutte le stazioni si potrà salire a bordo, senza fare la fila e senza attendere la stampa del biglietto cartaceo. Un vantaggio per gli utenti ma anche per l’ambiente.

Vita dura per i furbetti del biglietto. Con il nuovo sistema di pagamento, inoltre, si cerca di limitare e combattere al massimo l’evasione offrendo a tutti la possibilità di munirsi di biglietto nel modo più semplice e rapido. Ad oggi la percentuale di persone che viaggia senza ticket è di circa il 7 per cento. “Vorremmo arrivare al 5 – spiega Maurizio Seri, presidente di LFI – che rappresenta il dato fisiologico di evasione; stiamo valutando anche l’inserimento del biglietto a validità giornaliera. raggiungere anche questo obiettivo ci permetterebbe di recuperare risorse significative da investire per offrire alla nostra clientela servizi sempre migliori e di qualità. Il nostro personale è impegnato a spiegare l’utilizzo dei nuovi canali d’acquisto e, al contempo, ci stiamo muovendo per un controllo sempre più stringente a bordo. Ma non siamo e non vogliamo diventare sceriffi, crediamo piuttosto che un’educazione sempre più adeguata anche ai nuovi strumenti possa migliorare l’esperienza di viaggio sulle nostre linee”.    

“Il trend positivo che abbiamo registrato nel primo mese di attività del servizio del sistema EMV – prosegue Seri – si associa con la soddisfazione per le novità 2023 che abbiamo presentato nei mesi scorsi: dal rinnovo della stazione di Badia al Pino, la messa in esercizio di due nuovi treni (POP Alstom) capaci di garantire ai passeggeri viaggi sicuri, confortevoli e a basso impatto ambientale. L’obiettivo è di attivarne presto un altro per rendere la nostra flotta sempre più efficiente, smart e sostenibile”.

Canone in verso

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Ciclo di incontri tra musica e poesia

prosegue con

Lucia Poli

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Animalesse

Venerdì 19 maggio, ore 21

Lucca, Chiesa di San Francesco

Prenotazioni online sul sito www.fondazionecarilucca.it

La terza edizione di Canone in verso, il ciclo di incontri tra musica e poesia ideato e organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, prosegue venerdì 19 maggio 2023 con Animalesse, un monologo scritto e interpretato da Lucia Poli, che con il suo talento eclettico porta in scena narrazioni curiose di animali, tutte rigorosamente al femminile. Un vero e proprio laboratorio della fantasia della natura dove galline, gatte e altre bestie parlano allegramente e si raccontano, accompagnate dall’organetto di Rita Tumminia.

L’evento è a ingresso gratuito, ma per partecipare occorre prenotarsi online sul sito www.fondazionecarilucca.it.

Attrice, regista e autrice, Lucia Poli ha sempre investito in un teatro colto e allo stesso tempo ironico, inventando scritture sceniche attorno a testi letterari. In questo spettacolo, per dar voce alle “animalesse”, si serve di quadretti estrapolati dall’opera di scrittori diversi, raffinati e originali, ma accomunati dall’aver composto storie, in prosa e in poesia, che hanno come protagonisti gli animali: ci sono le brevi poesie di Stefano Benni, da cui emerge un mondo surreale, esilarante e attualissimo; ci sono gli inquietanti racconti di Patricia Highsmith, dove la giallista, con il suo stile inconfondibile, adotta il punto di vista dell’animale che osserva l’uomo, capace di disorientare e suscitare forti dubbi e riflessioni. Non può mancare infine un grande autore come Aldo Palazzeschi, che ha dedicato tante novelle agli animali domestici, antropomorfizzandoli e attribuendo loro vizi e di virtù proprie degli esseri umani.

Canone in verso si concluderà venerdì 8 settembre 2023 con la presentazione di Confessioni di un malandrino (Baldini+Castoldi, 2022), l’autobiografia di Angelo Branduardi, in una serata in cui il cantautore italiano dialogherà con Fabio Zuffanti, scrittore, musicista e critico musicale, che ha raccolto ed elaborato le testimonianze presenti nel libro.

Informazioni

www.fondazionecarilucca.it

Comunicazione e Relazioni esterne Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca

Andrea Salani 

Ufficio stampa eventi FCRL

Davis & Co. | Lea Codognato e Caterina Briganti

TRACCE

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SERGIO FLORIANI

a cura di Lorella Giudici

Mostra promossa da Comune di Novara e Fondazione Alberto Giacomini, San Maurizio d’Opaglio

Fino  a domenica 28 MAGGIO 2023

Castello Visconteo-Sforzesco, Novara     

Sergio Floriani parte dalle tracce dell’uomo, dall’impronta lasciata come segno d’identità (unica e personale), per arrivare all’infinito. Il suo è un percorso evolutivo che comprende il segno, la forma e lo spazio, ma non dimentica il dialogo continuo con la materia, che gli fa perlustrare le possibilità della pittura e della scultura (due elementi che nelle opere di Floriani convivono sempre) e spazia dall’acciaio corten allo stagno, dalla catramina su carta giapponese alla sabbia su piombo, mentre il colore a volte si accende nelle tonalità più vivaci, quasi pop, e altre, per esempio quando racconta i contorni del lago o allude alle voci dell’anima, è capace di raccogliersi in tenui e silenziose gradazioni. La mostra è visitabile fino al 28 maggio al Castello di Novara, per poi proseguire a giugno, con una selezione di opere, a Villa Gippini (Orta San Giulio) e raccoglie gli ultimi trent’anni di lavoro dell’artista, attraverso un cammino che non vuole essere cronologico, bensì tematico e iconografico.  Il percorso, a Novara come ad Orta, parte dalle grandi sculture in acciaio corten e stagno, che sono un segno identificativo del lavoro dell’artista. 
Nelle 11 sale del primo piano dello storico castello Visconteo-Sforzesco, sono collocate un centinaio di sculture: da Divido per otto (2003) al Totem (2015) dove il frammento si alterna alla leggerezza e alla trasparenza; dai Signum (2009) ai Cerchi d’acqua, due serie in cui le parole (nei primi) e il colore (nei secondi) tracciano un nuovo alfabeto di lettere e di forme, passando per i colorati rilievi di ultima generazione, piccole e grandi tavole sulle quali il colore si distende senza sfumature e le sagome che vi affiorano, lontane sorelle delle prime impronte digitali, maculano la superficie trasformandola in materia cosmica. Il tema più ricorrente è il rapporto che s’instaura tra la forma e lo spazio, e nelle ultime opere questa correlazione è sottolineata dalla presenza o dall’assenza delle cornici: nel primo caso una cornice dorata, spesso d’epoca, segna il perimetro e contiene il colore, ma al contempo lo impreziosisce, lo “storicizza” e lo concentra, donandogli forza e misticismo; nel secondo caso, con la soppressione del bordo ligneo il colore ritorna libero di dilatarsi e di fondersi con lo spazio circostante, in una dimensione che è quasi filosofica.
Nelle sale di Villa Gippini verranno invece collocate alcune delle opere più significative, in armonia con l’architettura del palazzo, con la luce e con il colore del lago, quel lago che è stato d’ispirazione anche per Antonio Calderara, un artista che Floriani ha sempre ammirato e i cui consigli lo hanno convinto a votarsi definitivamente all’arte. La mostra “TRACCE” di Sergio Floriani è sostenuta e promossa dalla Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini, impegnata nella tutela, valorizzazione e diffusione della sensibilità artistica e culturale, sia a livello locale, essendo profondamente legata al territorio del lago d’Orta, che nazionale e internazionale. La mission della Fondazione consiste nell’ideazione, promozione e divulgazione di temi, iniziative e importanti eventi culturali con la finalità di unire i valori dell’Arte a quelli dell’Ecosostenibilità. La mostra ha il patrocinio della Provincia di Novara e dell’Agenzia Turistica Locale Terre dell’Alto Piemonte – Sede di Novara. La mostra è accompagnata da un catalogo che illustra tutte le opere esposte e da un testo critico firmato dalla curatrice. 

Ufficio Stampa Fondazione Cav. del Lavoro Alberto Giacomini

Laura Cometa

Ufficio Stampa Comune di Novara

Michela Bossi

THE NEW TOGETHER

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organizzata da Platform dal 20 Maggio al 30 luglio 2023 alla

Scuola Grande della Misericordia di Venezia, in concomitanza con l’apertura della XVIII Biennale di Architettura

Saporiti Italia Main Sponsor 

In occasione dell’apertura della 18. Mostra Internazionale di Architettura, Saporiti Italia si presenta a Venezia come Main Sponsor della mostra THE NEW TOGETHER, collettiva ideata da Platform e curata da Luca Molinari e da Simona Finessi, che coinvolge 140 studi di architettura provenienti da tutto il mondo, in programma dal 20 maggio al 30 luglio 2023 negli affascinanti spazi della Scuola Grande della Misericordia di Venezia.Questa collaborazione si inserisce nell’ambito del progetto Inside Art attraverso il quale Saporiti Italia sostiene varie istituzioni di arte e di design nel mondo, tramite progetti di ricerca, mostre e installazioni curate da famosi progettisti internazionali. The New Together studia, attraverso la presentazione e gli interventi di studi di architettura provenienti da tutto il mondo, come la progettazione architettonica si stia evolvendo per incontrare le esigenze del tempo nuovo che stiamo vivendo.Il progetto espositivo generale, ideato dallo studio Superluna, visualizza i 140 progetti in 14 strutture che richiamano le boe come strumenti per direzionare, illuminare e rischiarare la contemporaneità.
Nella navata centrale, un grande “modulo nero”, progettato da Marco Ciarlo Associati, ospita una serie di eventi collaterali, legati al mondo del progetto e della fotografia per l’architettura. La Saporiti Italia sostiene come Main Sponsor l’intero progetto di Platform e presenta all’interno dei meravigliosi e monumentali spazi progettato dal Sansovino, la serie di panche ‘Apta’ disegnate da Marco Ciarlo Associati. “Apta” – in latino “che si adatta” – è concepita proprio per integrarsi e adattarsi al contesto in cui viene inserita. La base di Apta, in rete metallica è inizialmente vuota e “deve” essere riempita con materiali o oggetti sempre diversi, per relazionarsi direttamente allo specifico contesto in cui la panca è posta. L’oggetto di arredo diventa così un’opera “site specific” rispetto al luogo in cui viene utilizzata.
Saporiti Italia – Apta Bench 1Per questo, le quattro panche prodotte da Saporiti Italia per l’evento di Platform a Venezia contengono materiali diversi a seconda degli spazi in cui sono poste: – due panche, poste nel “modulo nero” disegnato da Marco Ciarlo per la navata centrale, sono riempite di carbone,
– due panche, poste lungo le navate laterali, sono riempite di scaglie di pietra d’Istria, la pietra usata tradizionalmente a Venezia per costruire ponti, canali, case, fari. Il design delle panche per gli spazi dell’arte e della collettività è un tema molto caro a Saporiti Italia che in questi anni ha realizzato diversi oggetti “per osservare l’arte” e “per essere osservati” all’interno di luoghi dedicati all’arte e all’architettura.
In effetti, la collaborazione con Platform in occasione della Biennale di Venezia si inserisce nell’ambito del progetto Inside Art attraverso il quale Saporiti Italia sostiene operatori e istituzioni del mondo dell’arte, dell’architettura e del design, tramite progetti di ricerca, mostre e installazioni curate da famosi progettisti italiani e internazionali. Sostenere iniziative che fanno cultura nel mondo del progetto, affiancare musei e istituzioni culturali con interventi e collaborazioni volte a valorizzare la relazione tra design, architettura, arte e creatività è parte integrante della nostra filosofia aziendale, da sempre orientata alla ricerca ed alla sperimentazione”, afferma Raffaele Saporiti, Presidente di Saporiti Italia.“Per questo abbiamo scelto di affiancare Platform a Venezia – non solo in qualità di Main Sponsor ma anche realizzando degli oggetti “funzionali” agli spazi e all’installazione – in un momento di grande fermento per la comunità dell’architettura e del design come l’apertura della 18. Mostra Internazionale di Architettura”.Saporiti Italia Fondata da Sergio Saporiti nel 1948 e interamente di proprietà della famiglia Saporiti, la Saporiti Italia è una delle aziende più originali e innovative del settore del mobile italiano e internazionale. L’azienda ha collaborato con importanti architetti e designer di fama internazionale quali Pierluigi Cerri, Marco Ciarlo Associati, Toshiyuki Kita, Massimiliano e Doriana Fuksas, Marti Guixé, Toyo Ito, Daniel Libeskind, Eric Maria, Ministry of Design, Mauro Lipparini, Park Associati, John Portman Associates, Alberto Rosselli, Studio Salvati & Tresoldi, Shin Takamatsu, S20M, James Wines / SITE, Carlos Zapata ed altri ancora.I prodotti Saporiti Italia sono stati esposti in prestigiosi musei di design e d’arte, come il Museum of Modern Art di New York, il Victoria & Albert Museum di Londra, il MUKA di Anversa, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il Museum of Modern Art di San Francisco, la Triennale di Milano, la Biennale di Architettura di Venezia e altri ancora. Il Gruppo Saporiti Italia, con sedi oggi oltre che in Italia a Dubai, Singapore, Lagos, Shanghai e uffici di Project Management a Montecarlo, Londra e New York, opera come un “Design Service Provider” offrendo soluzioni su misura per la realizzazione di progetti di interni di altissimo livello nel settore residenziale, dell’ospitalità, commerciale e istituzionale, occupandosi di ogni fase del processo creativo e costruttivo, dalla progettazione alla produzione, dalla logistica all’installazione.Saporiti Italia – 
Ufficio stampa
ddl studio

L’INIZIO DEL SENTIRE

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linizio del sentire ph virgilio sieni preistorico 2021

Human Atlas

Un progetto di Virgilio Sieni

20, 21 maggio 2023

MUSEO GUADAGNUCCI, VILLA LA RINCHIOSTRA

via dell’Acqua, 175 – Massa (MS)

L’INIZIO DEL SENTIRE Human Atlas è un progetto per il territorio e la cittadinanza di Massa che propone, attraverso i linguaggi del corpo e della danza, un percorso di abitabilità rivolto all’ascolto del corpo e delle tracce del sentire come nuove e comuni strade di scoperta della città.

L’obiettivo – attraverso un’ampia articolazione di azioni di trasmissione, formazione, creazione – risiede nel coinvolgimento e sensibilizzazione delle giovani generazioni su tematiche che, a partire dall’attenzione e dalla cura del gesto, lavorano sul senso della tattilità e della relazione.

Il progetto si compone tra il Liceo Artistico F. Palma, gli spazi del Museo Guadagnucci e il Parco della Rinchiostra come luoghi per indagare in un’ottica partecipata il senso del sentire: l’attimo in cui il corpo si fa primo connettore tra esperienza e realtà vissuta, tra passato e futuro.

Il progetto artistico, formativo e partecipativo a cura di Virgilio Sieni, ha il fine di coinvolgere le giovani generazioni attraverso un percorso di laboratori e performance rivolto ai ragazzi del Liceo Artistico F. Palma e un percorso di formazione rivolto a giovani operatori e mediatori culturali che operano nei musei e nelle fondazioni d’arte.

Viene inoltre presentato DANZA CIECAspettacolo della Compagnia Virgilio Sieni che vede in scena lo stesso Virgilio Sieni insieme a Giuseppe Comuniello, un danzatore non vedente.

Gli spazi del Museo Guadagnucci e del Parco della Rinchiostra costituiscono un continuo stimolo per elaborare il lavoro sul corpo, con un’attenzione alla tattilità come chiave per una sensorialità rinnovata e accessibile. Il progetto, nella sua ampiezza, mira a rinnovare l’idea della trasmissione del movimento secondo un approccio conoscitivo sulcorpo in relazione con l’altro, con lo spazio, l’ambiente e la natura, sviluppando nuovi percorsi cognitivi sul dialogo fisico-percettivo tra il gesto, il paesaggio e l’arte.

Il progetto L’INIZIO DEL SENTIRE Human Atlas, a cura dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, è realizzato con il contributo del Consiglio Regionale della Toscana L.R. n. 3/2022 e la collaborazione del Comune di Massa e del Museo Guadagnucci Villa La Rinchiostra.

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Due sono gli appuntamenti aperti al pubblico (ingresso gratuito su prenotazione)

presentati negli spazi del MUSEO GUADAGNUCCI / VILLA LA RINCHIOSTRA a MASSA

  • SABATO 20 MAGGIOore 18.00 e ore 19.00 >> Museo Guadagnucci / Villa La Rinchiostra, Massa

DANZA CIECA

A seguire incontro con il pubblico

Coreografia e spazio Virgilio Sieni

Interpreti Virgilio Sieni e Giuseppe Comuniello

Musica dal vivo Spartaco Cortesi

Assistenza artistica Delfina Stella

DANZA CIECA è un duetto interpretato da Virgilio Sieni e Giuseppe Comuniello, danzatore non vedente con cui il coreografo ha condiviso anni di ricerca e iniziazione al movimento. È una performance che esplora la natura del gioco quale dispositivo poetico e creativo che apre, e chiude, ogni tratto del movimento. La danza nasce dall’incontro dei due corpi, dove la dilatazione dei tempi, lo sguardo rivolto allo spazio tattile e l’essere adiacenti l’uno a l’altro danno vita a un continuum di posture e avvicinamenti che trasformano il corpo in un atlante inesauribile di luoghi democratici. Nel suo allestimento site-specific la performance si presenta come uno spazio aperto e attraversabile in cui, intorno al nucleo dei due interpreti, le stanze s’illuminano di luce notturna, alternando bagliori e intermittenze di luce.

Danzo con un cieco per ascoltare ogni volta l’aria nuova intorno a noi, allenarmi alla presenza dell’aura che ci forgia e ci dilegua. La mente si articola nei gesti e si scioglie rimanendo attenta alle dinamiche di avvicinamento e di adiacenza. In prossimità dell’altro non si aprono territori da conquistare o da coltivare ma praterie selvagge che si muovono al vento e a uno spazio necessariamente democratico, che media i nostri slanci, li fa confluire. Come ascoltare la luce e copiarla. O meglio, come essere il dettato della luce.

Virgilio Sieni

  • DOMENICA 21 MAGGIO, ore 17.00 >> Museo Guadagnucci / Villa La Rinchiostra, Massa

RITROVAMENTO

A cura di Virgilio Sieni

Interprete Claudia Caldarano

Assistenti al progetto Maria Vittoria Feltre e Virginia Galli

Musiche Ascari

Con la partecipazione degli studenti delle classi 4ªA e 4ªB del Liceo Artistico F. Palma di Massa: Sajia Azimi, Francesca Bacci, Eva Baldassini, Valentina Barabotti, Mario Cofrancesco, Camilla D’Urbano, Alice Dallari, Francesca Di Filippo, Sara Dolci, Carlotta Fenucci, Giulia Zoe Flauret, Edoardo Furia, Valentina Galeotti, Giulia Galli, Niccolò Giannotti, Kartika Haregù, Melania Infantino, Sara Lazzini, Sara Lorenzetti, Alessandra Manco, Giacomo Marcuccetti, Livia Mariani, Asia Migliorini, Nicole Mustone, Aurora Nari, Giulia Nervini, Claudio Onofri, Ilaria Orlandi, Lorenzo Panariello, Nicolò Pucci, Aurora Renzullo, Alessandra Romano, Rebecca Scarfò, Lisa Tarabella, Maya Tommasi Grossi, Daniel Vignali, Joseph Vignudini

Si ringraziano le e gli insegnanti Cristiana Cardini, Pier Paolo della Pina, Claudia Leporatti, Patrizia Mannini e la Dirigente scolastica Ilaria Zolesi

Negli scavi e nei ritrovamenti archeologici le forme scoperte subiscono il passaggio delle ere adattandosi alle stratificazioni e agli spostamenti del suolo che ne mutano la postura originale.

In RITROVAMENTO, come in un processo al contrario, si depositano in terra vertebre costruite da giovani del territorio come a ricomporre una grande colonna vertebrale di un esistente misterioso.

La performance è la restituzione di un percorso sviluppato tra marzo e maggio 2023 con 37 studenti del Liceo Artistico F. Palma ed elabora il tema del ritrovamento come processo di scoperta e cura, creando un’installazione pensata come simbolo di unione e inclusione tra l’umano e l’animale, tra il contemporaneo e il preistorico. Vertebra dopo vertebra prende corpo l’essenza di una postura che genera forme cerimoniali di danza. Il gesto di depositare e comporre una colonna vertebrale richiama al ciclo della vita, ad un passaggio temporale che ci coinvolge in ogni gesto. Attraverso una serie di danze, interpretate dagli stessi studenti del liceo e da una danzatrice solista, si fa esperienza di come i dettagli del corpo possano creare una costellazione archeologica di movimenti in ascolto con le restituzioni dal passato. Emerge un’opera collettiva ricomposta attraverso continue metamorfosi del gesto: una mappa emozionale dell’essere umano in divenire che manipola il suolo per intraprendere un viaggio di conoscenza del luogo del corpo e dei gesti inabissati della danza.

INGRESSO GRATUITO SU PRENOTAZIONE:

e-mail biglietteria@virgiliosieni.it | tel 055 2280525 | whatsapp 331 2922600

INFO www.virgiliosieni.it __ Ufficio Stampa Virgilio Sieni: Simona Nordera s.nordera@gmail.com

MUSEO GUADAGNUCCI / VILLA LA RINCHIOSTRA, via dell’Acqua 175 – Massa

Ufficio Stampa Comune di Massa/Museo Guadagnucci: Daniela Lori 

Vincitore concorso-evento “Zuccotto fiorentino-Il Rinascimento in tavola”

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La pasticceria BELLUCCI (Firenze, via V. Emanuele)
è risultata vincitrice della II Edizione del concorso:
“Lo zuccotto fiorentino – Il Rinascimento in tavola”
LOCATION DELLA FINALE:
Pasticceria Dulcinea
Via di Prato 8/B – Calenzano (FI)
Tel. 055/8824995
PAGINA UFFICIALE FB: Festival delle Pasticcerie
Mercoledì 17 maggio, dalle 11 alle 13, presso la Pasticceria Dulcinea di Calenzano (via di Prato 8/B,
tel. 055/8824995) ha avuto luogo la II Edizione del concorso gastronomico “Lo zuccotto fiorentino
– Il Rinascimento in tavola” aperto a pasticcerie e gelaterie dell’area metropolitana.
Vincitore con 35 punti è risultata la PASTICCERIA BELLUCCI (Firenze, via V. Emanuele) che ha
staccato di 8 lunghezze la PASTICCERIA FOCACCERIA PAPPA&CICCIA (Firenze, via Torcicoda).
Terza classificata con 24 punti la PASTICCERIA VANNINO (Calenzano).
L’evento, presentato da Maurizio Melani, giornalista, docente e fondatore di Festival delle
Pasticcerie, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Calenzano: lo zuccotto infatti, patrimonio
storico-gastronomico, è un dolce tradizionale con un’origine che si perde nel Rinascimento.
LA RICETTA DEL VINCITORE
“Facciamo una ricetta molto tradizionale – spiega Stefano Bellucci, titolare della storica pasticceria
nata nel 1986 – con Pan di Spagna bagnato con Alchermes, crema con ricotta e panna
aromatizzata con scorza d’arancia e vaniglia e arricchita con canditi d’arancio e gocce di
cioccolata”. Ricordiamo che la Pasticceria Bellucci – già vincitrice nel 2008 del concorso “La miglior
schiacciata alla Fiorentina” è rinomata nel capoluogo toscano per la sua altissima e assortita
biscotteria.
CONCORRENTI
Qui di seguito la lista completa dei 23 concorrenti suddivisa per Comune di provenienza: Antica
Gelateria Fiorentina, Antico Caffè Torino, Gelateria Pasticceria Batoni, Pasticceria Bellucci, Caffè
Libertà, Pasticceria I Dolci di Patrizio Cosi, Pasticceria Il Bersagliere, Pasticceria Lucarelli,
Pasticceria Focacceria Pappa e Ciccia, Pasticceria Pegaso (Firenze), Pasticceria Fani, Pasticceria Le
Chicchere, Pasticceria Malesci, Gelateria Igloo, Pasticceria Pala e Matterello (Sesto Fiorentino),
Gelateria Happy Ice, Pasticceria Vannino (Calenzano), Pasticceria Beltrami (San Casciano),
Pasticceria Pimpina, Pasticceria Rigacci (Cerbaia), Pasticceria Delizia (Poggio a Caiano), Pasticceria
Gori, Pasticceria Marcucci (Prato). Molti di questi esercizi sono affiliati al circuito InViola di ACF
Fiorentina, presente con un suo responsabile in Giuria.
ORGANIZZATORI
L’evento è organizzato da Festival delle Pasticcerie e Casa della Nella, già creatori da 15 anni di
tutti i contest legati alle tradizioni dolciarie dell’area metropolitana come “La miglior schiacciata
alla Fiorentina” (12 edizioni svolte), “La miglior schiacciata con l’uva”, “Pan di Ramerino – Il
Medioevo fiorentino”, “Il miglior cantuccio di Prato”, in collaborazione con la Pasticceria Dulcinea
location ospitante.
GIURIA
A decretare il podio, una Giuria di esperti gastronomi, tra maestri gelatieri, pasticceri e giornalisti,
con a capo Alessandro Malotti, Maestro gelatiere e Vicepresidente della Associazione Gelatieri
Artigiani Fiorentini. Insieme a lui: Michele Lomonaco, pasticcere capo presso Andrea di Compiobbi
e la storica Ruggini di Pontassieve, Massimo Cortini, maestro pasticcere e creatore del ristorante
fiorentino itinerante “Casa della Nella”, Cristina Blasi, fondatrice nel 1985 a Firenze di “Cordon
Bleu”, la prima scuola di cucina aperta in Italia, Sabina Bigozzi di “Chocolate award”, Enrico Burrini,
responsabile commerciale INVIOLA per conto di ACF Fiorentina, Sandra Nistri inviata del
quotidiano “La Nazione”, Lucrezia Sandri inviata di TV Prato.
PREMI
Ai primi 3 classificati una pergamena ricordo e dei buoni acquisto in materie prime presso Carra
distribuzione spa: nota azienda italiana di fornitura per pasticcerie, forni, ristoranti e main sponsor
del concorso che gli organizzatori desiderano ringraziare.
CREDITS
Le foto allegate sono a cura della fotografa ufficiale della manifestazione Tiziana Cini.
ORIGINE DELLO ZUCCOTTO
Secondo la tradizione vi è una data, un autore e una dedica ben precisa. Pare infatti che questa torta-gelato
sia stata creata in pieno Rinascimento, nel XVI secolo, da Bernardo Buontalenti, il magnifico architetto
tuttofare, in onore della regina di Francia Caterina de’ Medici. Per questo il primo nome fu “Elmo di
Caterina”, anche perché gli zuccotti venivano realizzati utilizzando come stampo proprio un piccolo elmo in
uso alla fanteria dell’esercito fiorentino.
Pastry chef o architetto: chi era veramente Bernardo Buontalenti? Oggi, in cui i confini delle professioni
sono tutti strettamente delimitati, è difficile pensare a un artista a tutto tondo. Ma un tempo – e che
tempo!! – si poteva essere scultori, pittori, architetti, scienziati e magari anche cuochi non venendo
giudicati con sospetto ma con grande ammirazione. Leonardo da Vinci ne è un fulgido esempio. Così, dopo
aver progettato Forte Belvedere, la facciata di Santa Trinita, la grotta grande del Giardino di Boboli e
portato a termine Uffizi e Palazzo Pitti, Buontalenti parallelamente si dedicò anche alla cucina ma sempre
con estro e passione per il design: a lui si deve l’invenzione del gelato e pure di una prima rudimentale
gelatiera formata da pale, fatte ruotare grazie ad una manovella, e da un cilindro in cui era messo il
ghiaccio. Viva Firenze, viva il Rinascimento, viva lo Zuccotto!!
Ci vediamo dopo l’estate con la II edizione della MIGLIOR SCHIACCIATA CON L’UVA e con la prima edizione del
MIGLIOR BUDINO DI RISO!!
INFORMAZIONI e LUOGO DELLA FINALE:
Pasticceria Dulcinea – via di Prato 8/B
Tel. 055/8824995
FB e INST: Festival delle Pasticcerie

Il respiro della foresta’ di Jin Huaqing

IL 22, 23 E 24 MAGGIO USCITA EVENTO AL CINEMA

Wanted Cinema porta nelle sale, con il patrocinio del Cai,
il documentario che avvicina al tema della fede in modo profondamente spirituale,
facendo scoprire uno dei luoghi più remoti nel mondo

Ingresso scontato per i soci del Club alpino italiano

Milano, 17 maggio 2023

Il respiro della foresta (Dark Red Forest) di Jin Huaqing arriva al cinema il 22 , 23 e 24 maggio con Wanted Cinema e il patrocinio del Club alpino italiano. Un documentario che avvicina al tema della fede in modo profondamente spirituale facendo scoprire uno dei luoghi più remoti nel mondo.

Il film

20.000 monache buddiste vivono in un monastero su un altopiano innevato in Tibet. Circondate da una natura aspra e isolate dal mondo esterno, durante i 100 giorni più freddi dell’anno, lontane dalle loro famiglie, queste donne ci offrono un assaggio della loro ricerca spirituale e della loro devozione religiosa che le porta ad affrontare i grandi quesiti sull’esistenza umana. In tutto e per tutto un lavoro di inchiesta spirituale, Il respiro della foresta è un maestoso documentario, con immagini di enorme impatto visivo, che tratteggia i particolari dell’annuale ritiro di migliaia di monache Tibetane, auto-confinate in piccole abitazioni in legno, che punteggiano il vasto altopiano del Tibet. Con una delicatezza straordinaria, la macchina da presa si apposta nel Monastero Yarchen osservando le donne che, durante i 100 giorni del loro apprendistato, affrontano e in qualche caso risolvono, profonde questioni di vita o di morte, di sofferenza e guarigione, di karma e missione interiore. Il film di Jin Huaqing è un’opera illuminante calata profondamente nel misticismo e nell’indagine filosofica, ambientata in un paesaggio proibitivo e meraviglioso.

Ingresso scontato per i soci del Cai

Tutti i soci del Club alpino italiano potranno accedere alla proiezione con un biglietto a prezzo speciale (a seconda delle tariffe previste da ogni singola sala). Basterà esibire la tessera Cai in cassa per aver diritto allo sconto. Su www.wantedcinema.eu è disponibile l’elenco delle sale nelle quali sarà proiettato il film.

Il regista

Jun Huaqing (1980), documentarista indipendente e docente cinese di fama internazionale, ha affrontato temi come l’ambiente, i lavoratori e i giovani. Tra i suoi film: Living with ShameBlossom with TearsLament of YumenEndless Road e The Tibetan Girl. I suoi film sono stati selezionati in diversi festival internazionali. Tra i riconoscimenti che Il respiro della foresta ha avuto: il Premio per il Miglior Documentario al Golden Horse Film Festival (2021), il premio Speciale della Giuria al Seattle International Film Festival (2022) e la Genziana d’oro Miglior film di alpinismo, popolazioni e vita di montagna – Premio Cai al Trento Film Festival (2022).

Alcune delle proiezioni si svolgeranno in collaborazione con la Comunità Tibetana Italiana.

Qui sotto sono scaricabili:

Pressbook
Poster
Foto
TrailerSotto la firma è scaricabile il pdf del comunicato

Ufficio stampa Club Alpino Italiano

 ‘In/Canti e Banchi’ a Castelfiorentino

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La manifestazione è stata presentata stamani a palazzo del Pegaso. I saluti dei consiglieri regionali Francesco Gazzetti ed Enrico Sostegni

di Cecilia Meli

Illusionismo, ma non solo. Appuntamento con In/Canti e Banchi, il festival italiano della Magia open airin programma a Castelfiorentino (Firenze) dal 26 al 28 maggio. La manifestazione, che propone spettacoli teatrali, band itineranti, cibo di strada, appuntamenti con l’arte, è stata presentata in conferenza stampa questa mattina al Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso.

A portare i saluti del Consiglio regionale, del presidente Antonio Mazzeo e dell’Ufficio di presidenza è stato il segretario questore Francesco Gazzetti. “Una bellissima manifestazione, che offre una grande varietà di proposte – ha detto Gazzetti – e che è l’esempio di cosa significhi fare comunità. Tanto più in questo momento, in cui usciamo da un momento difficile ed è particolarmente viva la voglia di stare insieme”.

Enrico Sostegni, consigliere regionale di riferimento del territorio, ha ricordato che In/Canti e Banchi è una manifestazione storica che “nel tempo ha saputo crescere e cambiare”. “Castelfiorentino – ha proseguito – in questi giorni è magica ed è un’ottima occasione per visitarla, assieme a tutta la Valdelsa. La cittadina in questi anni si è trasformata grazie ai numerosi interventi di riqualificazione e alle moltissime iniziative culturali”.

Il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni ha sottolineato che “giunto alla 32esima edizione, il festival ha saputo rinnovare il proprio format, cogliendo la sfida non facile di puntare sulla magia all’aperto, e offrendo quest’anno un palinsesto con performance straordinarie”. Oltre agli spettacoli, ha ricordato Claudia Centi, vicesindaca con delega a cultura ed eventi, la manifestazione è dedicata al mercato. “Non è stato facile trovare mercati all’altezza, adatti per questo tipo di eventi – ha detto -. Stavolta siamo riusciti a garantire la presenza di vari tipi di ‘banchi’: il cibo da strada, il mercato vintage, quello organizzato da Confesercenti”.

La parola è poi passata agli organizzatori: Alberto Masoni di Terzostudio, Davide e Vittoria Dall’Osso di atelier Dall’Osso, Emanuele Mazzoni di Food festival, Gianluca D’Alessio, responsabile Confesercenti Empolese Valdelsa, Augusta Elena Giglioli del Teatro Castello, che hanno illustrato le tante iniziative in programma.

È infatti fittissimo il cartellone delle iniziative, con circa dieci spettacoli al giorno, tutti gratuiti. Il 27 e il 28 maggio è in programma il “mercato d’Incanti” per le vie della città. Domenica 28 ci sarà l’iniziativa “Corti_circuito”, mini maratona teatrale a cura di “Teatro Castello”: sei compagnie selezionate metteranno in scena il proprio corto teatrale ripetutamente in diverse location nel centro storico di Castelfiorentino, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.30. Il 25, 26, 27 e 28 maggio è previsto il Food festival con cibo da strada. E, ancora, show musicali, performance fotografiche, animazione itinerante, fuoco e teatro di figura, danza e giochi per tutti. Tanti i nomi prestigiosi dell’illusionismo, a partire da Bustric e Tino Fimiani.

Negli stessi giorni Castelfiorentino ospita la mostra diffusa “Community” di Davide dall’Osso, inaugurata il 13 maggio scorso e che resterà fruibile fino a gennaio. Si tratta di ottanta opere sparse in vari punti del paese, realizzate con materiale di scarto, prevalentemente policarbonato.

 Estra- aggiudicazione gara Consip

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Gara Consip15 bis, Estra Energie si conferma in Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. La controllata del Gruppo Estra si è aggiudicata 3 lotti della gara, per un valore potenziale di 243 milioni di mc e un totale di oltre 323 milioni di euro.

Estra Energie si è aggiudicata anche per il prossimo anno termico 3 lotti (per un valore potenziale di 243 milioni di mc e un totale di oltre 323 milioni di euro) dell’edizione 15 bis della gara nazionale indetta da Consip per la fornitura di gas naturale alle Pubbliche Amministrazioni regionali italiane.

I 3 lotti riguardano 4 regioni: Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. Si tratta di lotti strategici che consolidano la presenza della società in particolare nel Sud.

Questi i numeri in termini di volumi di gas messi a disposizione e di valore stimato della fornitura: per il Lotto 6 (Lazio) un valore di 174.720.000 euro per 132.000.000 mc, per il Lotto 7 (Campania) un valore di 102.120.000 euro per 76.000.000 mc e per il Lotto 9 (Calabria e Sicilia) un valore di 47.030.000 euro per 35.000.000 mc.

Tra gli enti già forniti Roma Capitale, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministeri della Difesa e della Cultura, Inps e le Università La Sapienza e Tor Vergata.

Sostenibilità, Relazioni Istituzionali e Ufficio Stampa
Gruppo Estra S.p.A.

Gara Consip15 bis, Estra Energie si conferma in Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. La controllata del Gruppo Estra si è aggiudicata 3 lotti della gara, per un valore potenziale di  243  milioni di mc e un totale di oltre 323 milioni di euro.

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Estra Energie si è aggiudicata anche per il prossimo anno termico 3 lotti (per un valore potenziale di 243 milioni di mc e un totale di oltre 323 milioni di euro) dell’edizione 15 bis  della gara nazionale indetta da Consip per la fornitura di gas naturale alle Pubbliche Amministrazioni regionali italiane.

I 3 lotti riguardano 4 regioni: Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. Si tratta di lotti strategici che consolidano la presenza della società in particolare nel Sud.

Questi i numeri in termini di volumi di gas messi a disposizione e di valore stimato della fornitura: per il Lotto 6 (Lazio) un valore di 174.720.000 euro per 132.000.000 mc, per il Lotto 7 (Campania) un valore di 102.120.000 euro per 76.000.000 mc e per il Lotto 9 (Calabria e Sicilia) un valore di 47.030.000 euro per 35.000.000 mc.

Tra gli enti già forniti Roma Capitale, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministeri della Difesa e della Cultura, Inps e le Università La Sapienza e Tor Vergata.

Ultimi giorni per partecipare alla 22^ edizione di Racconti nella Rete

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Ultimi giorni per partecipare alla 29^ edizione di LuccAutori
C’è tempo fino al 31 maggio per partecipare alla 22^ edizione del Premio letterario Racconti nella Rete.Basta iscrivere il proprio racconto o soggetto per cortometraggi sul sito www.raccontinellerete.it.  La premiazione dei vincitori, che si svolgerà a Lucca il 30 settembre e 1 ottobre  nell’ambito del 29° festival LuccAutori, sarà accompagnata da una serie di incontri con grandi personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.  Nel sito www.raccontinellarete.it si possono inserire racconti brevi inediti, con una sezione dedicata ai racconti per bambini, ed ai soggetti inediti per cortometraggi. Verranno  premiati venticinque racconti poi  pubblicati a settembre in una antologia edita da Castelvecchi (con la copertina disegnata da Margherita Allegri). 

Il vincitore della sezione Corti potrà partecipare alla realizzazione del cortometraggio che si girerà a Lucca in collaborazione con la Scuola di Cinema Immagina di Firenze e per la regia di Giuseppe Ferlito. Nel sito del premio si può vedere il cortometraggio “Quando una storia è solo una storia” tratto dal soggetto di Nicola Buoso, vincitore della sezione corti 2022 del premio letterario. “Racconti nella Rete è una opportunità per tutti coloro che hanno un racconto nel cassetto e desiderano arrivare alla pubblicazione” – dice Demetrio Brandi, presidente del premio.  “Consigliamo agli autori  di inserire i propri racconti e soggetti in tempo utile per poter essere letti e commentati dalle centinaia di utenti che frequentano il sito”.  In questi ultimi anni il premio letterario Racconti nella Rete è decisamente cresciuto nella popolarità e nella qualità degli elaborati, tanto da poter a ragione essere definito un vero e proprio fenomeno mediatico. Tra i premi che saranno assegnati a Lucca, in occasione del Festival LuccAutori in programma dal 16 settembre al 1 ottobre, ci sono il premio Buduàr per il miglior racconto umoristico e il premio AIDR per il vincitore più giovane (con la novità del coinvolgimento delle scuole italiane). Tra gli eventi proposti le mostre “Racconti a colori”  realizzata con il contributo degli studenti del Liceo Artistico Passaglia di Lucca e la mostra “Italo Italo” dedicata a Italo Calvino nel centenario della morte, curata da Stefano Giraldi. Altri appuntamenti sono realizzati in collaborazione con la Fondazione Mario Tobino e la Fondazione Giovanni Pascoli.  Per informazioni: info@raccontinellarete.it tel.0584 651874.

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Riflessioni a più voci sul mondo naturale

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venerdì 19 maggio 2023 | ore 9.30-18

Pistoia – Parco Gea, Via Ciliegiole 99 SUL MONDO NATURALE

Le piante sono esseri intelligenti? Alberi, fiori e vegetali provano sensazioni? Quale ruolo hanno nel nostro pianeta? Hanno “un’anima”? Quindi è giusto che abbiano diritti? In un mondo sempre più antropocentrico, che ha mostrato grandi limiti nel garantire la sopravvivenza futura dell’homo sapiens e delle altre specie viventi, si impone oggi una riflessione epocale e complessa che necessariamente deve coinvolgere discipline diverse del sapere.

Gli studiosi e le studiose invitate discuteranno nello specifico del tema dei diritti della natura: occorre attribuire diritti formali a piante, animali, montagne e fiumi come sta avvenendo in Paesi come l’Australia e la Nuova Zelanda? Oppure è bene puntare sulla responsabilità degli esseri umani nei loro confronti?

A Pistoia venerdì 19 maggio, alle ore 9.30 GEA Green Economy and Agriculture – Centro per la Ricercadella Fondazione Caript riunisce antropologi e antropologhe, giuristi e giuriste, filosofe, paesaggisti e architetti. Iscrizione sul sito www.gea.it

Nel pomeriggio i risultati saranno condivisi e dibattuti in una tavola rotonda, aperta liberamente al pubblico, coordinata dall’antropologo Adriano Favole, che si concluderà con una performance, anch’essa a ingresso libero, nel Parco, una lettura scenica con l’attrice Aura Ghezzi dal titolo Senza vivere senza – il racconto della Mortella.

Questa giornata di studi è realizzata in collaborazione con il festival di antropologia del contemporaneo Dialoghi di Pistoia dedicato SUL MONDO NATURALE

PARCO GEA

PISTOIA

quest’anno al tema Umani e non umani. Noi siamo natura che si terrà a Pistoia da venerdì 26 a domenica 28 maggio.

«Abbiamo voluto mettere in dialogo studiosi e studiose di differenti discipline – dichiara Giovanni Palchetti, presidente di GEA – per approfondire da un lato le modalità, le ragioni e l’opportunità di estendere anche ai non-umani diritti finora riservati solo agli esseri umani in modo formale (nelle Carte costituzionali per esempio) in un’epoca in cui la rassicurante distinzione tra natura e cultura conosce una profonda crisi. D’altro lato si vorrebbero esplorare le modalità mediante cui società di diverse parti del mondo hanno assicurato “diritti informali” ai non umani, attraverso pratiche di responsabilizzazione dell’azione umana e attraverso l’estensione di aspetti dell’umano anche ad altri esseri della natura».

Nell’orizzonte attuale della natura, snaturata dall’intervento umano e da tutto quanto ne consegue, la filosofa morale Laura Boella proporrà l’idea della possibilità di un’empatia con la natura, non solo estetica ma in atto e in pratica, sostenendo la tesi che la natura non corrisponde alla concezione corrente di interconnessione tra umano e non umano.

Gli studi di Marcello Di Paola,storico della filosofia contemporanea dell’Università degli studi di Palermo, ruotano intorno alla filosofia del cambiamento climatico, delle piante, dei giardini, oltre

che all’etica, estetica e teoria politica dell’antropocene. Di Paola analizzerà i motivi e i modi di inclusione dei diritti delle piante all’interno del macchinario concettuale della filosofia dell’ambiente.

Lara Giordana, antropologa e docente di antropologia della natura all’università di Torino, condurrà in un percorso etnografico dalle isole del Pacifico alle montagne delle Alpi, per mostrare come società diverse da quelle occidentali abbiano sviluppato relazioni rispettose con i propri ambienti, basate su solidarietà e interdipendenza.

Anna Mastromarino, docente di diritto comparato all’Università di Torino, si occupa di processi nel diritto pubblico, di garanzia di diritti nei contesti di conflitto e di federalismo. Sosterrà la tesi che nonostante si parli sempre più spesso di costituzionalismo ecologico, gli strumenti giuridici messi in campo, di cui le singole costituzioni sono manifestazione, sono espressione delle diverse culture e quindi anche di un diverso modo di intendere la relazione essere umano-natura.

Barbara Pozzo, docente di diritto privato comparato all’Università degli Studi dell’Insubria, spiegherà come l’introduzione della tutela ambientale nel testo della Costituzione italiana avrà forti implicazioni anche in ambito privatistico, con particolare riferimento al valore ambiente e alle future generazioni, dove lo strumento della responsabilità civile ha trovato nuovo terreno per imputare danni ai responsabili.

Di chi è il vento? A questo interrogativo suggestivo cercherà di rispondere l’antropologo Francesco Zanotelli, docente di metodologia della ricerca etnografica e antropologia medica.

Ci parlerà degli Ikoots del sud del Messico, e della loro secolare relazione con i venti basata sull’idea di co-essenza. La lotta che conducono contro la minaccia dei parchi eolici fa esplodere le contraddizioni del pluralismo giuridico messicano, che concepisce il diritto all’autonomia dei popoli indigeni ma è incapace di regolare un nuovo processo di colonizzazione della natura.

Alla, tavola rotonda, condotta dall’antropologo culturale Adriano Favole, che si terrà nel pomeriggio interverranno: Flavia Cuturi, docente di antropologia culturale all’Università di Napoli L’Orientale, Gabriele Paolinelli, docente di architettura del paesaggio all’Università di Firenze, Giovanni Tarli Barbieri,docente di diritto costituzionale e prorettoreall’Università di Firenze, Cecilia Turco, presidente dell’Ordine degli avvocati di Pistoia.

A conclusione, nel Parco, Aura Ghezzi sarà protagonista di Senza vivere senza, una lettura scenica della Fiaba della Mortella, nome popolare del mirto. Su testo drammaturgico di Tolja Djokovic, che cura anche la regia della performance, metterà in scena la comparsa magica e la rinascita della pianta, e racconterà il mistero della passione potente che muove le persone verso la natura.

Sede: Parco Gea, Via Ciliegiole 99 – Pistoia

Data: venerdì 19 giugno

Orario: dalle 9.30 alle 18.

L’ingresso è libero per la tavola rotonda e lo spettacolo nel Parco.

Per il convegno è necessario iscriversi: www.gea.green

Ufficio stampa: Delos

NOVE LUPI E CINQUE GRIFONI AVVELENATI, ON. BRAMBILLA: “PRESENTIAMO DENUNCIA, ALT AL BRACCONAGGIO

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La strage di animali selvatici nel corridoio faunistico tra il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco regionale del Sirente Velino “non può restare impunita”. Lo afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, annunciando che l’associazione presenterà denuncia contro gli ignoti responsabili dell’avvelenamento, nel territorio di Cocullo (AQ), di nove lupi, cinque grifoni e due corvi imperiali.

“L’interessata narrazione sugli orsi-killer e i lupi cattivi – osserva l’on. Brambilla – tende a mettere in ombra i casi, quelli sì veri e numerosissimi, di bracconaggio ai danni anche di specie particolarmente protette: gli atti di bracconaggio accertati ogni anno sono circa tremila, quelli probabilmente commessi 400 mila. Si stima che ne siano vittime almeno 300 lupi l’anno, su una popolazione complessiva di circa 3.300. Chi vorrebbe legalizzare l’abbattimento di questi iconici animali sappia che i branchi pagano già un grande tributo di sangue all’odio di individui senza scrupoli, che usano tutti i mezzi, dal veleno alle pallottole, per eliminare una presenza sgradita. Bisogna andare esattamente nella direzione opposta e punire  con severità chi si macchia di tali reati e con particolare severità chi ricorre a sostanze tossiche o nocive che possono colpire indiscriminatamente altre specie e l’uomo stesso. E’ urgente trasformare in legge le norme sulle esche avvelenate oggi dettate da una semplice ordinanza, reiterata ogni anno. La mia proposta di legge con pene più pesanti per chi uccide o maltratta animali prevede adeguate sanzioni anche contro gli avvelenatori di animali, quei vigliacchi che mettono a repentaglio, con il loro folle comportamento, interi habitat. Mi auguro – conclude la parlamentare – che le forze dell’ordine riescano a individuare presto i responsabili dello scempio compiuto a Cocullo”.

Carlo Petrini e Gaël Giraud presentano Il gusto di cambiare. La transizione ecologica come via per la felicità

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Il libro di Carlo Petrini e Gaël Giraud

Il fondatore di Slow Food e l’economista teorico della transizione

per la prima volta in un dialogo su cibo, economia, finanza, clima

Papa Francesco nella Prefazione: «Un libro che ha un sapore di futuro»

Da oggi in libreria e su slowfoodeditore.it

Presentazione 19 maggio al Salone del libro di Torino

Un dialogo a tutto campo sulla necessità di un cambio di paradigma culturale, sociale, economico per far sì che il pianeta abbia un futuro e l’esistenza di ciascuno diventi umanamente più ricca. Il gusto di cambiare. La transizione ecologica come via per la felicità (Slow Food Editore / Libreria Editrice Vaticana, pp. 176, euro 18, in libreria da oggi 17 maggio) è il libro-confronto tra due intellettuali di primo piano nel panorama internazionale, diversi per formazione ma concordi nella diagnosi e nell’approccio alla situazione attuale: Carlo Petrini, gastronomo, fondatore di Slow Food, Terra Madre e della prima Università di Scienze Gastronomiche al mondo, e Gaël Giraud, economista, matematico e teologo, gesuita, direttore del Programma per la giustizia ambientale della Georgetown University di Washington. Sollecitati dalle domande di Stefano Arduini, direttore del magazine Vita, in questo libro Giraud e Petrini analizzano il sistema alimentare, economico e finanziario per segnalarne le rispettive storture e prospettare cambiamenti radicali, che partano da scelte individuali e comunitarie per poi arrivare sul piano politico. Dalle distorsioni del sistema alimentare ai paradossi economici Sul fronte alimentare Petrini evidenzia alcuni dati eloquenti: «Da noi lo spreco è funzionale a un modello economico che considera il cibo un prodotto di scarso livello e di scarso valore. Si produce in eccesso, in modo che l’offerta sia sempre superiore alla domanda e i prezzi rimangano bassi. Ancora oggi, circa il 30% del cibo globalmente prodotto non raggiunge la tavola di nessuno. A livello globale produciamo cibo per 12 miliardi di esseri viventi. Gli abitanti della terra sono 8 miliardi. Il 33% del cibo viene buttato. Consumiamo 95 chili di carne pro capite. Negli Stati Uniti si arriva addirittura a 130. Nell’Africa subsahariana a 5 chili. Mentre invece una cifra intorno ai 60 chili è quella più consona a una dieta sana. Diminuire le proteine animali nella dieta equivale a meno spreco, meno consumo di energia e di acqua, meno inquinamento, visto che noi italiani paradossalmente importiamo carne da Argentina e Brasile».Giraud porta invece alcune esemplificazioni di carattere economico per mostrare il paradosso in cui siamo intrappolati: «Sono stati trasferiti al mercato finanziario gli stessi aggettivi attribuiti a Dio. Alcuni economisti definiscono il mercato “onnipotente”, “onnisciente”, talvolta “benevolo”. È stata reintrodotta una specie di religione pagana nella quale le banche e il business sono divinità in¬toccabili. In questo modo, il neoliberismo distrugge un altro pilastro della modernità, poiché nei fatti mina l’uguaglianza di fronte alla legge». Nella loro disamina, Giraud e Petrini offrono alcuni esempi che danno l’idea dell’urgente necessità di attuare un cambiamento nelle pratiche alimentari ed economiche: secondo il nordamericano Wei-World Engagement Institute, per esempio, nel 2040, se non interverremo, nel mondo si verificherà una diminuzione della disponibilità di acqua di circa il 20% rispetto a oggi. Sul fronte inquinamento: solitamente si pensa che sia la mobilità la fonte principale di tossicità, invece ciò è da ricercarsi nel sistema alimentare, che incide per il 35% sull’inquinamento globale, il doppio dunque di quanto inquinano moto, auto, camion e treni. Sul piano economico è necessario rinunciare all’assolutizzazione del Pil, che oggi viene idolatrato ma che resta un indicatore di ricchezza che non tiene conto di diverse variabili, come il rispetto dell’ambiente, l’impatto sociale della crescita della ricchezza, le ingiustizie sociali, etc. Le parole chiave per il futuro: antropologia relazionale e comunità  Giraud e Petrini si trovano d’accordo nell’evidenziare alcune parole-chiave intorno alle quali la società civile deve attuare una lotta sociale che porti la politica a scelte forti e nette: Giraud la chiama «antropologia relazionale», che dimentichi l’Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci (un uomo solo, maschio, europeo, senza natura, senza l’altro né l’Altro); Petrini invece individua nella parola «comunità», in particolare i movimenti giovanili come i Fridays for Future, una delle leve possibili per attuare cambiamenti di prospettiva. Da questa visione nascono alcune scelte concrete, possibili e alla mano: dimezzare il consumo di carne perché il 69% dell’acqua che usiamo noi uomini è destinato agli allevamenti intensivi, che sono anche intense fonti di inquinamento; preferire banche etiche o di comunità a istituti di credito che, invece, impediscono la transizione energetica, visto che nel caso delle 11 banche maggiori d’Europa il totale dei loro investimenti in energie fossili arriva a una quota di 530 miliardi di euro, pari a circa il 95% della somma della capitalizzazione di ognuna di tali banche. La prefazione di Papa Francesco I due autori si trovano inoltre concordi nell’affermare che la prospettiva di papa Francesco contenuta e manifestata in Laudato si’ e identificata nel motto «meno è più» rappresenta la risposta che il mondo occidentale in crisi di identità può far propria per assecondare il desiderio di giustizia e felicità che ogni persona possiede. Come affermano gli autori, «ciò che conta nella nostra vita non è il numero di automobili che possediamo, ma la qualità delle relazioni che abbiamo fra noi vivi e con la natura, con i nostri antenati e con i nostri futuri figli. Se il nostro obiettivo come individui e società è il Pil o avere più cose, non sarà un vero progresso. L’obiettivo di una comunità deve essere vivere meglio, cioè trovare un senso alla propria vicenda umana». Papa Francesco, nella sua Prefazione, riconosce l’importanza del libro: «Questo testo ha generato in me un sapore di speranza, di autenticità, di futuro. Ciò che i due autori portano avanti in questo scambio è una sorta di “narrazione critica” rispetto alla situazione globale: da un lato elaborano un’analisi motivata e stringente al modello economico-alimentare in cui siamo immersi il quale, per rifarsi alla celebre definizione di uno scrittore, “conosce il prezzo di tutto e il valore di niente”; dall’altra propongono diversi esempi costruttivi, esperienze assodate, vicende singolari di cura del bene comune e dei beni comuni che aprono il lettore a uno sguardo di bene e di fiducia sul nostro tempo. Critica di ciò che non va, racconto di situazioni positive: uno con l’altro, non l’uno senza l’altro». Le date della presentazione Carlo Petrini, Gaël Giraud e Stefano Arduini saranno protagonisti di alcuni incontri pubblici di presentazione del volume, con la media partnership di Vita magazine. Questi gli appuntamenti: venerdì 19 maggio ore 17.15Salone del libro di Torino, con Massimo Giannini, direttore La Stampa (Caffè Letterario Padiglione Oval); lunedì 22 maggio ore 11, Pollenzo (Cn), Università di Scienze Gastronomiche; martedì 23 maggio ore 21, Lecco, Sala Ticozzi; mercoledì 24 maggio ore 19, Milano, BAM – Biblioteca degli Alberi; giovedì 25 maggio ore 19.00, Verona, Eataly Art House, con il vescovo Domenico Pompili; venerdì 26 maggio ore 18.30, Dialoghi di Pistoia; venerdì 26 maggio ore 21, Festival biblico di Vicenza; mercoledì 31 maggio ore 18.00, Genova; martedì 6 giugno ore 18.00, Roma, Comunità di Sant’Egidio; giovedì 15 giugno ore 18.00, Riva del Garda, Centro Fiere e Congressi; venerdì 16 giugno ore 18.30, Treviso; sabato 17 giugno ore 18.45, Bassano del Grappa, Palazzo Roberti. 

Ufficio stampa Slow Food : Valter Musso 



Il nome di Gaddi e della cagnetta Pimpa che trovarono la meteorite di Cavezzo a un asteroide

Al Museo Italiano di Scienze Planetarie sabato 20 maggio alle 15.30

Ti meriti un asteroide. I nomi di Gaddi e della cagnetta Pimpa 

(che trovarono la meteorite di Cavezzo) a due corpi celesti

Il riconoscimento anche a Serafina Carpino e Daniela Faggi del Museo

 Nel pomeriggio sarà in mostra la meteorite ritrovata nel 2020 a Cavezzo

17 maggio 2023 – Si meritano un asteroide Davide Gaddi e la sua cagnetta Pimpa, che nel gennaio del 2020 trovarono nella campagna di Carpi, a Cavezzo, una meteorite la cui caduta era stata segnalata dalla Rete PRISMA. Un riconoscimento che condivideranno con l’astronoma Serafina Carpino e la geologa Daniela Faggi, rispettivamente responsabile attività educative e conservatrice del Museo Italiano di Scienze Planetarie.

Sabato 20 maggio alle 15.30 nella sede del Museo l’astrofisico Mario di Martino dell’Osservatorio Astronomico ISAF di Torino e l’astronomo Fabrizio Bernardi, membro di SpaceDyS (azienda che fornisce servizi e software per le Agenzie Spaziali e l’industria aerospaziale) che ha dedicato la vita alla scoperta e all’individuazione di corpi celesti, consegneranno gli attestati e racconteranno il ritrovamento della meteorite ritrovata a Cavezzo. La mattina, inoltre, si riunisce a Prato il project office della Rete PRISMA, che individua i bolidi che attraversano l’atmosfera terrestre e calcola se e dove possono cadere le meteoriti o i loro frammenti. Grazie a PRISMA è stato possibile cercare e trovare la meteorite di Cavezzo, il bolide di Capodanno, e la recente meteorite caduta a Matera, il cosiddetto bolide di San Valentino del 14 febbraio 2023.

Nel pomeriggio sarà anche esposta la Meteorite di Cavezzo, che il museo pratese ospita in qualità di repository, cioè struttura riconosciuta dalla Meteoritical Society per accogliere questi straordinari campioni. In occasione della cerimonia l’ingresso al Museo sarà gratuito per tutto il pomeriggio.

Dalle 16.30 alle 18 si prosegue con la conferenza di Daniele Gardiol “Il recupero di meteoriti con la Rete PRISMA”. Gardiol è il coordinatore nazionale di PRISMA, che, come si diceva, si occupa della sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera. Alla rete partecipano ricercatori, gruppi astrofili, osservatori e anche scuole attraverso decine di camere all-sky. Quindi Giovanni Pratesi, docente di Mineralogia all’Università di Firenze e direttore del Museo pratese fino al 2012, proseguirà con “Meteoriti. Testimoni di ciò che fu quando tutto era in divenire.

Moira Pierozzi | Giornalista

BEABALEARI: venerdì 19 maggio esce in radio “COME L’ACQUA SULLA LUNA” il nuovo singolo

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Dal 19 maggio 2023 sarà in rotazione radiofonica “Come l’acqua sulla luna” (Maqueta Records / Giallo Ocra), il nuovo singolo delle Beabaleari disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 12 maggio.“Come l’acqua sulla luna” è un brano dream pop, fresco e ritmato, che invita a cogliere le piccole fortune della vita senza smettere di sognare in grande. Un sound retrò con richiami agli anni ‘80, perfetto per ballare, arricchito da una lirica intelligente e accattivante con tante contaminazioni Indie Rock.Spiega il duo a proposito del brano: «Plutone nel 2006 è stato declassato a Pianeta Nano e tolto dal Sistema Solare. Certo Plutone non lo sa e probabilmente non gliene importerebbe nulla. Nella lontana fascia di Kuiper, continua sereno e indisturbato le sue eccentriche orbite intorno al Sole.Noi invece ci siamo rimaste un po’ male: c’eravamo affezionate al nostro nono pianeta, il più piccolo, il più lento degli altri, ma soprattutto ci siamo chieste: chi è che decide chi deve stare e come ci deve stare? Sempre noi! Forse allora, aiutati da un po’ di fortuna il destino, del resto, è quel che è! Si sa, sta a noi scegliere il nostro luogo, i pianeti con cui desideriamo stare e con cui ci piace orbitare».
Ascolta ora il brano
BiografiaBeabaleari è un duo musicale che nasce nel 2021 dall’unione artistica della cantautrice Diana Tejera e dell’autrice Beatrice Tomassetti, già coppia nella vita. Un progetto originale, ironico, immaginifico ed esistenziale che si interroga sull’umanità e sulla natura delle cose, attraverso una ricerca che vede scienza e poesia mescolarsi con leggerezza. Le canzoni nascono dal desiderio di comprendere la nostra esistenza in questo universo sconfinato che ci ospita, che ci ha preceduto e che ci sopravvivrà; un rito catartico e liberatorio atto ad alleviare le ansie e i tormenti a cui la grande incertezza della vita, inevitabilmente, ci espone. Mentre si strugge, però, Beabaleari non smette di posare lo sguardo sulla bellezza delle grandi e piccole cose che il mondo ci continua ad offrire, concentrando l’attenzione su dettagli a volte irrilevanti ma salvifici. Il sound è volutamente delicato, ritmato ed estivo. Una produzione dream pop dove passato e presente si intrecciano con armonia, un incontro perfetto tra cantautorato classico e synth spaziali.Con Giallo Ocra esce nel 2022 il loro primo singolo “Dove si nascondono i megalodonti” e il rispettivo video animato ideato dall’artista e illustratrice Marta Cavicchioni e nel 2023 il secondo singolo “Come dorme un pesce”, il cui video è girato da Giacomo Latorrata.“Come l’acqua sulla luna” è il nuovo singolo delle Beabaleari disponibile sulle piattaforme di streaming digitale dal 12 maggio e in rotazione radiofonica da venerdì 19 maggio 2023.Instagram | Facebook
(Photo Credit: Francesca Lucidi)
(Photo Credit: Francesca Lucidi)
(Photo Credit: Francesca Lucidi)
Red&blue music relations

Attivati 42 centri estivi per bambini e ragazzi dagli 8 ai 13 anni per divertirsi e imparare insieme grazie a Fondazione CR Firenze

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Le iniziative sono organizzate da associazioni e scuole della Città Metropolitana di Firenze e delle province di Arezzo e Grosseto grazie al bando‘ E-state Insieme 5” che ha messo a disposizione oltre 500 mila euro.

Tante le attività all’aperto, tante le proposte creative e tante le occasioni per divertirsi insieme, imparando anche attraverso la musica, lo sport o ancora con il fumetto: sono 42 i centri estivi, che saranno attivati fra giugno e settembre, grazie al bando‘ E-state Insieme 5 ’di Fondazione CR Firenze. I centri estivi, sia diurni che residenziali, sono dedicati ai bambini e ai ragazzi dagli 8 ai 13 anni e sono organizzati da associazioni del territorio della città metropolitana di Firenze e delle province di Arezzo e Grosseto.

In Mugello ad esempio i ragazzi del Summer Camp 2023 potranno soggiornare all’Antico Piviere di Caselle (Vicchio), un ostello ricavato nella canonica dell’antica pieve. Il Campus Fiesole 2030, promosso dal Teatro Solare, si svolge in quattro luoghi diversi: il “Mulinaccio”, una ex stalla, nella Fattoria di Maiano, il parco di Montececeri, la casa del popolo di Fiesole e il “Pontanico”, struttura ricettiva immersa nel verde. A Campi la cooperativa Macramé dedica le sue attività estive ai bambini dell’istituto comprensivo La Pira di San Donnino e in particolare agli alunni con disabilità, bisogni educativi speciali e in svantaggio socio-economico.

Alle Piagge due associazioni – il Consorzio Martin Luther King e l’Associazione di Volontariato il Muretto – offrono occasioni di aggregazione e scambio per i giovani del quartiere mentre il campus della cooperativa l’Abbaino è a tema orienteering urbano. A Grosseto l’Associazione Talent Point propone un campus residenziale al centro di archeologia sperimentale Gli Albori sulle colline di Campagnatico e a Monte San Savino “Il bello delle vacanze” è organizzato dall’associazione l’Arca in un’area del Monastero Benedettino di Pastina.

La Fondazione CR Firenze ha sollecitato un lavoro di squadra tra le scuole e il Terzo Settore per dare occasioni di svago e di crescita ai bambini e ai ragazzi e poter rispondere insieme alle esigenze organizzative e logistiche delle famiglie mettendo a disposizione più di 500 mila euro.

Hanno avuto priorità le proposte indirizzate a minori in stato di fragilità economico-sociale e povertà educativa, e il coinvolgimento degli studenti con disabilità. Le attività sono gratuite per le famiglie con ISEE fino a 20 mila euro.

“Il periodo estivo è una buona occasione per i bambini e i ragazzi di partecipare ad attività che uniscono lo svago ad attività formative e di crescita, – commenta il Direttore Generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori – attività che si svolgono in una dimensione diversa, fuori dalla propria routine quotidiana e dagli ambienti scolastici, che può agevolare anche il recupero di competenze da parte di bambini e adolescenti provenienti da famiglie con fragilità. Pensiamo sia importante che le attività siano strutturate e guidate da professionisti e siamo felici di poter sostenere queste 42 selezionate proposte”.

Qui si trova l’elenco dei centri estivi attivati, per permettere alle famiglie e ai ragazzi di scegliere in base a interessi personali e necessità.

Firenze, 17 maggio 2023

Ufficio Comunicazione di Fondazione CR Firenze