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24/03/2024
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Alluvione nella piana fiorentina, Fondazione CR Firenze mette a disposizione della popolazione un primo plafond mezzo milione di euro.

Un primo plafond di mezzo milione di euro per aiutare il territorio della piana fiorentina e in particolare il comune di Campi Bisenzio colpiti dall’alluvione di giovedì scorso quando, a causa dell’esondazione del fiume Bisenzio e del torrente Marina, si sono riversati 2 milioni di metri cubi di acqua su un’area di 800 ettari, allagando migliaia di abitazioni.

Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione CR Firenze ha prontamente reagito mettendo a disposizione del territorio le risorse che serviranno a sostenere le prime necessità della comunità colpita, ove risiedono oltre 50 mila persone.

 “Con questo intervento – dichiara il Presidente di Fondazione CR Firenze Bernabò Bocca– intendiamo testimoniare la nostra concreta vicinanza alle popolazioni dei territori travolti dall’alluvione. E lo facciamo sostenendo le tante associazioni che in questi giorni drammatici stanno lavorando per ripristinare al più presto una situazione di normalità e per cercare di assicurare servizi ancora più necessari in questa fase di grande difficoltà”.

“I BAMBINI INCONTRANO IL PAPA”, 18 TRENI E 20 BUS STRAORDINARI PER LO STORICO INCONTRO IN VATICANO

Trenitalia e Busitalia hanno messo a disposizione i loro mezzi e oltre 100 persone per accogliere nella Capitale i piccoli ospiti del Santo Padre

·        presentato alla stazione di Roma Ostiense un treno Rock speciale dedicato all’iniziativa

Roma, 6 novembre 2023 – Sono oltre 7.000 i bambini, provenienti da 84 Paesi, che oggi incontreranno Papa Francesco a Roma, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, in occasione dell’evento “I bambini incontrano il Papa”.

Con 18 treni straordinari e 20 autobus dedicati, il Gruppo Fs, attraverso Trenitalia e Busitalia – società del Polo Passeggeri – è il vettore principale dell’evento che accompagnerà i giovanissimi protagonisti della giornata verso l’incontro con il Santo Padre. I bambini sono partiti, con il treno, da Campania, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli, Piemonte, Liguria, Val d’Aosta, Calabria, Piemonte e Lombardia; con i bus di Busitalia, invece, hanno raggiunto il vaticano da Abruzzo, Molise, Umbria, Basilicata, Puglia e Marche.

Per rendere ancora più speciale la giornata, Trenitalia ha personalizzato un treno regionale Rock a sei casse, con una pellicolatura dedicata all’evento.

Stefano Cuzzilla, Presidente Trenitalia, ha dichiarato: “È motivo di grande orgoglio per Trenitalia e per tutto il Polo Passeggeri aver supportato questa iniziativa, unica nel suo genere. Un’occasione per sottolineare due valori fondamentali per il nostro Gruppo: la solidarietà e l’inclusione, che hanno contribuito a realizzare il sogno di tanti bambini, in una giornata che possiamo definire storica”.

“Siamo soddisfatti di aver contribuito in modo determinante alla buona riuscita di quest’iniziativa. Insieme ai nostri treni e bus, abbiamo impiegato oltre 100 persone per ribadire l’impegno di Trenitalia, e di tutto il Polo Passeggeri, verso il territorio – ha dichiarato Luigi Corradi, Amministratore Delegato di Trenitalia – I bambini ci parlano di futuro e di ambiente tutti i giorni e noi, attraverso i nostri investimenti, il nostro lavoro e la nostra passione, vogliamo rendere questo futuro sempre più prossimo”.

“Il treno è l’immagine più autentica del viaggio, della partenza verso una meta lontana e del gioco che affascina il bambino che è dentro di noi. Il treno è anche esempio di sostenibilità, attenzione all’ambiente e rispetto per nostra Madre Terra, come la definiva San Francesco”, ha dichiarato padre Enzo Fortunato anche a nome di Marco Impagliazzo presidente della comunità di Sant’Egidio e Angelo Chiorazzo fondatore della Cooperativa Auxilium, organizzatori dell’evento ‘I bambini incontrano il Papa’. “Ringrazio l’intero Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane per la disponibilità mostrata attraverso il notevole e non scontato supporto all’evento e per la sensibilità mostrata anche nella realizzazione della speciale livrea del treno Rock che porterà i bambini in Vaticano. Di fatto il treno e la sua speciale pellicolatura sono l’immagine di questo incontro che potremmo definire la “prima giornata mondiale dei bambini con il Papa”.

Durante l’incontro con il Papa si esibiranno sul palco il Piccolo Coro dell’Antoniano, il cantante Mr.Rain e l’artista spagnolo Beret. Una delegazione di bambini di diverse nazionalità, inoltre, rivolgerà alcune domande al Santo Padre sui temi più cari ai giovanissimi: ambiente, pace, fratellanza universale e diseguaglianze sociali.

L’incontro è organizzato in sinergia con il Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, la Comunità di Sant’Egidio, la Cooperativa Auxilium, Trenitalia e Busitalia (società del Gruppo FS Italiane), gli Uffici Scolastici Regionali e con il sostegno del mondo francescano, della Fondazione PerugiAssisi e della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Maltempo: Mazzetti (FI), da governo subito aiuti con iter snello

Prato, 6 nov. – Aiuti consistenti e con iter agevolato per le aree della Toscana colpite dal maltempo. “È una dimostrazione di impegno concreto da parte del governo: sono state messe soglie basse e procedure snelle per agevolare tutti”. Così Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia e responsabile nazionale lavori pubblici di FI, a margine dell’incontro con Antonio Tajani, Vicepremier e Ministro degli Esteri, oggi in Comune a Prato. Il governo ha mobilitato risorse ovvero “100 milioni a fondo perduto – spiega Mazzetti – per le aziende che hanno almeno il 3% di fatturato derivante da export che potranno essere utilizzati per esempio per le attrezzature”, nonché ” 200 milioni di prestiti agevolati, utilizzabili per investimenti” e “la moratoria fino 30 giugno 2024 per le imprese esportatrici”. “Lavoriamo velocemente per sbloccare quanto prima, entro fine mese massimo”, conclude Mazzetti. 

“DALLA TOSCANA LA MULTIUTILITY DEI TERRITORI”: PER LA PRIMA VOLTA ALIA, ESTRA E REVET PARTECIPANO INSIEME ALLA 26^ EDIZIONE DI ECOMONDO

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Alia Servizi Ambientali S.p.A., Revet S.p.A. (società del Gruppo Alia) e Estra S.p.A. parteciperanno, per la prima volta in forma congiunta, alla 26^ edizione di Ecomondo, fiera di risonanza europea che si configura come un importante evento di riferimento per la transizione ecologica.

La manifestazione si terrà a Rimini dal 7 al 10 novembre 2023 e rappresenterà un importante punto d’incontro e di dialogo tra le industrie, gli stakeholder, i decisori politici, i leader d’opinione e le autorità locali.

Lo stand congiunto delle tre società rappresenterà la nascente multiutility toscana che, attraverso il claim “Dalla Toscana la multiutility di territori”, vuole portare all’attenzione il suo impegno in termini di vicinanza ai cittadini, salvaguardia dell’ambiente e sviluppo sostenibile.

La presenza a Ecomondo metterà in luce l’impegno delle aziende in ambiti quali la gestione, il recupero dei materiali e la gestione dei rifiuti speciali, sottolineandone il ruolo centrale nell’ambito dell’economia circolare, che mira a rigenerare il nostro pianeta sostenibile della produzione e distribuzione dell’energia.

Questi temi saranno ulteriormente approfonditi in una serie di appuntamenti di dibattito denominati “caffè circolari”, elencati a seguire,che si terranno presso lo stand delle tre società e si concentreranno su diverse tematiche che vanno dalle smart city alla sicurezza energetica, dal Goal 4 dell’ONU al cassonetto 5.0.

“La partecipazione a Ecomondo ci permette di dimostrare in modo concreto il nostro impegno per la sostenibilità ambientale e di condividere con i nostri stakeholders i significativi passi avanti da noi compiuti nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni all’avanguardia per la gestione dei rifiuti –spiega Lorenzo Perra, presidente di Alia Servizi Ambientali – Fra le altre cose, presenteremo a Rimini il nostro ultimo prodotto, realizzato in partnership con Nord Engineering: si tratta di un cassonetto 5.0, che abbiamo voluto chiamare Genius, in cui l’intelligenza artificiale e il cloud vengono applicati al mondo dei rifiuti per rivoluzionarlo. Ecco, quindi, che Ecomondo ci offre la grande opportunità di condividere le nostre soluzioni innovative e sostenibili, che potranno contribuire alla transizione verso una vera economia circolare”.

“Estra è orgogliosa di collaborare con aziende come Revet e Alia Servizi Ambientali, all’avanguardia sulle tematiche relative alla sostenibilità ambientale e la gestione dei rifiuti. I progetti che verranno presentati a Ecomondo sono la dimostrazione di un impegno reale nella trasformazione verso un’economia circolare. Allo stesso modo, Estra continuerà il suo percorso di focus sulla transizione energetica ed ecologica per sensibilizzare cittadini e imprese sulle sfide ambientali del nostro tempo. La collaborazione e la condivisione di soluzioni innovative sono aspetti fondamentali per un futuro più sostenibile”, ha aggiunto Francesco Macrì, Presidente esecutivo di Estra.

“Quest’anno Revet presenterà in anteprima a Ecomondo tre filiere di riciclo chiuse tutte toscane – conclude l’amministratore delegato di Revet Alessia Scappini – quella dedicata agli scarti plastici del florovivaismo che torneranno nuovi vasi, quella dedicata a sacchi e bidoni per le raccolte differenziate realizzati riciclando gli imballaggi toscani, e quella della cosmesi sostenibile, con un produttore biologico toscano che ha scelto un packaging 100% riciclato da imballaggi post consumo. Tre progetti importanti che consentono di abbattere del 75% le emissioni di anidride carbonica rispetto all’utilizzo di materiale vergine, come dimostreremo nel nostro quarto talk, in cui presenteremo l’analisi Lca sul modello industriale di Revet, con i risultati della carbon footprint sul granulo riciclato”.

Alia

Alia Servizi Ambientali gestisce il ciclo integrato dei rifiuti nella Toscana centrale. Il 26 gennaio 2023 ha dato vita alla prima Multiutility toscana dei servizi pubblici locali costituendo un player integrato nei settori ambiente, energia e ciclo idrico: un progetto in pieno sviluppo grazie al coinvolgimento di sempre nuove realtà a carattere regionale e non solo. Eroga servizi ambientali in 58 Comuni compresi tra le Province di Firenze, Prato e Pistoia, per circa 1,5 milioni di abitanti. Il piano industriale 2021/2030 vede l’azienda impegnata in obiettivi sfidanti su tutta la filiera del ciclo ambientale, puntando a una trasformazione della mission aziendale che segna un importante cambio identitario: da gestore del ciclo dei rifiuti a protagonista della transizione ambientale.

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Estra

Il Gruppo Estra, tra gli operatori leader nel Centro Italia nel settore della distribuzione e vendita di gas naturale, attivo altresì nella vendita di energia elettrica, nasce nel 2010. Ad oggi i 4 soci di Estra (Alia, Coingas, Intesa e Viva Energia), rappresentano gran parte dei Comuni delle province di Ancona, Arezzo, Firenze, Grosseto, Macerata, Pistoia, Prato e Siena. Il Gruppo Estra opera, attraverso società controllate, in joint venture e collegate, prevalentemente in Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia ed è attivo nella distribuzione e vendita di gas naturale e di gpl, nella vendita di energia elettrica, nonché nelle telecomunicazioni, nella progettazione e gestione di servizi energetici e nella produzione di energia da fonti rinnovabili.

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Revet

Revet spa è l’hub del riciclo più importante dell’Italia Centro meridionale, in grado di gestire e valorizzare tutte le raccolte differenziate degli imballaggi della Toscana, attraverso la raccolta, la selezione e il riciclo dei materiali (imballaggi in plastica, vetro, alluminio, acciaio e tetrapak), abbracciando i principi su cui si fonda l’economia circolare. Revet è l’unica azienda italiana che gestisce direttamente l’intera filiera di riciclo delle plastiche miste post consumo, producendo granuli con cui è possibile stampare a iniezione innumerevoli prodotti, riducendo del 75% le emissioni di Co2 equivalente, rispetto all’utilizzo di materiali vergini.

AGENDA ECOMONDO

Martedì 7 novembre

15:00 | Revet | Un sacco bello e un bidone è per sempre

16:30 | Alia | Cassonetto 5.0 dimostrazione

Mercoledì 8 novembre

10:00 | Alia | Genius: il cassonetto 5.0. L’intelligenza artificiale al servizio del cittadino. Con il nuovo brevetto la raccolta diventa smart– Sala Rovere

11:00 | Estra | Sicurezza energetica, diversificazione delle fonti e approvvigionamenti: a che punto siamo

12:00 | Estra | ONU Goal 4: Istruzione di qualità, il contributo delle Utilities

15:00 | Alia | Il compost come opportunità per il carbon farming

16:30 | Alia | Cassonetto 5.0 dimostrazione

Giovedì 9 novembre

10:00 | Alia | Cassonetto 5.0: dimostrazione

11:00 | Revet | Carbon footprint granulo

12.30 | Alia |Genius: il cassonetto 5.0. L’intelligenza artificiale al servizio del cittadino. Con il nuovo brevetto la raccolta diventa smart

15:00 | Revet | Progetto da vaso a vaso

16:00 | Alia | Tocs, il Magazine della Toscana Circolare e sostenibile

 

Venerdì 10 novembre

11:00 | Revet | La cosmesi sostenibile (la verde vita)

Maltempo, dalla Regione Toscana un conto corrente per ricostruire

Insieme siamo più forti e ogni contributo può fare la differenza. Dopo gli eventi calamitosi che hanno colpito la Toscana, la Regione fa un passo per stare vicino a famiglie e comunità con un bonifico destinato alla ricostruzione.

Bonifico intestato a REGIONE TOSCANA
Causale EMERGENZA ALLUVIONE
IBAN IT71B0503411701000000003341
Per bonifici dall’estero codice SWIFT BAPPIT22C34

 Fondazione Alberto Peruzzo | Esther Stocker UNO SCENARIO MENTALE, a cura di Riccardo Caldura | 11.11.2023 – 03.03.2024

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Fondazione Alberto Peruzzopresenta Esther StockerUNO SCENARIO MENTALEa cura di Riccardo Caldura La Fondazione padovana prosegue il suo lavoro di ricerca e promozionedell’arte contemporanea con una personale dedicata all’artista italo-austriaca. Sculture e dipinti si confrontano con una selezione di opere d’arte cinetica e opticalparte della collezione della Fondazione, di autori comeJoseph Albers, Alberto Biasi, Dadamaino, Fernand Léger, Paolo Scheggi 11 novembre 2023 – 3 marzo 2024 PRESS PREVIEW e OPENING | venerdì 10 novembre 2023  Fondazione Alberto PeruzzoNuova Sant’Agnese, via Dante Alighieri, 63 – Padovawww.fondazionealbertoperuzzo.it | @fondazionealbertoperuzzo  Padova, 6 novembre 2023Dall’11 novembre 2023 al 10 marzo 2024 negli spazi della Nuova Sant’Agnese a Padova, la Fondazione Alberto Peruzzo presenta Uno scenario mentale, mostra personale di Esther Stocker (Silandro – BZ, 1974), a cura di Riccardo Caldura, le cui opere vengono messe in dialogo con una serie di lavori della Collezione della Fondazione non ancora esposti. La mostra dedicata all’artista altoatesina, che vive e lavora in Austria, presenta una serie di tele e sculture, alcune concepite per questa occasione, allestite nella navata dell’ex chiesa, mentre nella sacrestia trovano posto quelle realizzate da artisti italiani e internazionali che fanno parte della sua formazione: da Joseph Albers ad Alberto Biasi, da Dadamaino a Fernand Léger e Paolo Scheggi. Le sculture di Stocker, realizzate in volumi variabili e collocate a pavimento, a parete o sospese come installazioni ambientali, sono caratterizzate da superfici in bianco e nero coperte di pattern di griglie geometriche: ogni scultura sembra nascere da un processo di compressione, un accartocciamento delle superfici che deforma la regolarità della griglia evidenziandola come residuo, scarto: ciò che resta di un processo di parziale distruzione.Nelle grandi tele a fondo nero dell’artista, la dinamicità dei frammenti geometrici che le abitano ricorda la vertigine della profondità cosmica, dove troviamo sia processi esplosivi che implosivi della materia. Nell’allestimento pensato per la navata della Nuova Sant’Agnese, le sculture e le tele compongono uno scenario non virtuale, in cui lo spettatore si aggira come in un sogno di paradossale precisione. Nella poetica dell’artista è centrale il riferimento alla matematica che Stocker elabora fino a renderlo parte essenziale del suo metodo artistico: le sue strutture geometriche si basano infatti su moduli ripetitivi che creano un ritmo visivo apparentemente ordinato, a cui aggiunge deviazioni che stimolano nuovi ritmi. L’introduzione delle deviazioni nell’equilibrio ottico genera sorpresa ed emozione nello spettatore, interrompendo deliberatamente l’ordine e la bidimensionalità: la griglia ortogonale, dispositivo d’ordine e principio compositivo dell’artista, viene sottoposto a disarticolazioni, spostamenti di asse, scivolamenti di piani senza mai smentire del tutto la sua origine ordinativa. I lavori di Esther Stocker sono spesso collegati al costruttivismo, all’Op Artalla psicologia della percezione, riferimenti che trovano un ulteriore legame nelle ricerche svolte a livello internazionale negli anni Sessanta proprio a Padova, dove il gruppo N diventerà uno dei riferimenti imprescindibili di quelle ricerche, e di cui la mostra Uno scenario mentale rappresenta un approfondimento e sviluppo contemporaneo.
ESTHER STOCKER. UNO SCENARIO MENTALE11 novembre 2023 – 3 marzo 2023 Orari: da martedì a domenica dalle 11,00 alle 19,00Ingresso con prenotazione gratuita su www.fo

UNA VOCE PER SAN MARINO: inizia la 1^ fase di casting per la 3^ edizione del Festival che premia con la partecipazione al prossimo EUROVISION SONG

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Le prime fasi di casting si svolgeranno dal 10 al 12 novembre 2023. Al momento sono state raccolte circa 291 iscrizioni.Da venerdì 10 a domenica 12 novembre 2023 presso il San Marino Outlet Experience si terranno le prime fasi di casting per la 3^ edizione di “Una Voce per San Marino”. Ad oggi sono arrivate 291 iscrizioni provenienti da 22 Paesi del mondo: Italia, Germania, USA, Finlandia, Belgio, Mauritania, Svezia, Turchia, Spagna, Russia, Malta, Grecia, Israele, Norvegia, Croazia, San Marino, Argentina, Svizzera, Australia, Regno Unito, Giappone, Paesi Bassi.Grazie alla firma di un accordo di sinergia pubblico-privato tra San Marino RTV, la Segreteria di Stato per il Turismo, Poste, Cooperazione ed Expo della Repubblica di San Marino e Media Evolution srl , riparte il contest-festival che porterà il vincitore all’ Eurovision Song Contest dal 7 all’11 maggio 2024 a Malmö in Svezia, in rappresentanza della Repubblica di San Marino.Il Festival si propone di coniugare la territorialità, la partecipazione di nuove proposte e la presenza di artisti già affermati, il tutto all’insegna della qualità musicale e della capacità di “Una Voce per San Marino” di rappresentare un trampolino di lancio nel panorama musicale internazionale.“Una Voce per San Marino” vedrà la partecipazione di concorrenti Emergenti e di artisti Big del settore musicale che hanno già compiuto 16 anni entro il 01/03/24, senza limitazioni di cittadinanza e di scelta della lingua nell’interpretazione del brano presentato per il concorso.Per la Categoria Big non ci saranno selezioni, ma inviti a cura di Media Evolution . Gli otto Big selezionati, al pari dei concorrenti individuati dalle semifinali della Categoria Emergenti, potranno scegliere liberamente il brano da interpretare alla Finalissima.La Finalissima del Festival, organizzata da Media Evolution e San Marino RTV e trasmessa in diretta nazionale, vedrà otto artisti Emergenti e otto Big gareggiare tra loro . Una Giuria qualificata decreterà, sulla base dei meriti, liberamente e senza vincolo alcuno, l’Artista Vincitore di “Una voce per San Marino”, con indicazione anche del 2° e dal 3° classificato.Il percorso di accesso a “Una voce per San Marino” , dopo l’iscrizione sul sito www.unavocepersanmarino.com , si articolerà in una fase di “Accademia e Casting” che consiste in un incontro di formazione sulle specifiche materie del settore dello spettacolo e sulla conoscenza musicale. Sarà attraverso un’audizione privata che si otterrà il lasciapassare per accedere alla fase semifinale che si terrà a febbraio 2024. Durante la finalissima, prevista il prossimo 2 marzo 2024 al Teatro Nuovo Dogana, sarà decretato il vincitore che rappresenterà la Repubblica di San Marino al il prossimo Eurovision Song Contest che si terrà a MALMÖ in Svezia dal 7 all’11 maggio 2024.
Regolamento ufficiale del Festival .UNA VOCE PER SAN MARINO
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OMAR HASSAN A BOOKCITY 2023 con la sua biografia PER LE STRADE edita da Baldini+Castoldi | Sabato 18 novembre alle ore 18.00, Comune di Pioltello

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In occasione di BOOKCITY 2023, sabato 18 novembre alle ore 18.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Pioltello, l’artista Omar Hassan presenta la sua biografia: “PER LE STRADE” edita da Baldini+Castoldi. All’evento PERCORSI INCROCIATI interviene oltre l’artista Mariacristina Ferraioli, critica, curatrice e giornalista. “Sono PERCORSI INCROCIATI quelli che Omar Hassan porterà a Pioltello per BookCity 2023 – commenta Marta Gerli, assessora con delega alla Biblioteca e alle Politiche Giovanili -. Storie di incontri che si sviluppano Per le strade, come titola il suo lavoro autobiografico. Sport, fragilità, Arte…una vita fuori dal comune che tanto ha in comune con le vite di tutti noi: una eccezionale occasione da non perdere soprattutto per i giovani”.
Omar HassanPAX, scultura in resina, 160 cm, 2023 Omar Hassan, figlio della periferia multietnica dell’hinterland milanese, oggi artista di fama internazionale si racconta al pubblico nella città di Pioltello, sede da anni del suo studio d’artista, attraverso la sua colorata autobiografia. “PER LE STRADE è un titolo senza tempo che oggi, a due anni di distanza dalla sua pubblicazione, sembra sempre più attuale! Il messaggio di tolleranza che cerco di trasmettere soprattutto ai più giovani – attraverso i miei racconti e le mie opere – si ripresenta purtroppo in un momento storico che necessita di evidenziare la pace e la bellezza delle culture più che mai – afferma Omar Hassan -. Cercando di insegnare rispetto per il nuovo e il diverso e non la paura prima ancora di conoscerlo. Pioltello è il quartiere in cui ho scelto di vivere e lavorare, la mia base italiana perché ha una realtà periferica forte che in qualche modo vorrei supportare soprattutto a livello culturale”. Fondamentale per il percorso di crescita dell’artista è stata l’Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano dove ha frequentato il corso di Pittura presieduto da Alberto Garutti, noto esponente dell’arte contemporanea italiana. L’influenza concettuale respirata durante gli studi in Accademia, ha segnato il modus operandi dell’artista nella gestazione di ogni progetto: l’idea, il pensiero, il concetto è alla base di ogni gesto artistico. Dopo una carriera sportiva nel pugilato, a cui ha dovuto rinunciare per una grave forma di diabete, Omar Hassan si è fatto strada con coraggio nel campo dell’arte, fino a diventare il massimo esponente italiano dell’action painting. Performance Omar Hassan Breaking Through WhiteE’ un grande onore per la nostra città ospitare Omar Hassan, artista di fama internazionale, nostro concittadino che insieme alla sua arte ha portato in alto e in giro per il mondo il nome di Pioltello. Un grande talento che mi rende particolarmente orgogliosa – commenta la sindaca Ivonne Cosciotti – la sua storia personale mi ha molto colpito e sono felice che abbia scelto di condividerla con tutti noi. In particolare con i nostri giovani che vivono un’epoca di grandi cambiamenti, di incertezze sul futuro che molto spesso causano fragilità. La testimonianza di Omar è davvero importante, va ascoltata con attenzione e presa come esempio. Sono certa che le sue parole come la sua arte, nata da un percorso personale anche di difficoltà, toccheranno il cuore di tutti noi”. CARTELLA STAMPA PER LE STRADE è la sua colorata autobiografia, nella quale l’artista, racconta con parole e disegni la sua arte, legata a doppio filo alla boxe, la sua storia, le amicizie, le passioni, le vittorie e le sconfitte. Omar Hassan (Milano 1987), madre italiana e padre egiziano, cresce in mezzo a due differenti culture e questo fa nascere in lui una profonda curiosità verso il nuovo, il diverso e il mondo esterno. Una brillante carriera da pugile professionista si interrompe a 19 anni, per colpa del diabete. Omar da vero sportivo si reinventa e torna alle origini, a una delle sue più grandi passioni, l’arte, senza però appendere al chiodo i suoi amati guantoni. Dal ring ai colori con la stessa tenacia e determinazione, inizia a prendere a pugni le tele (e la vita) portando la boxe nella sua ricerca artistica tramite l’action painting. Entra all’Accademia di Brera e inizia la gavetta nelle gallerie, esordendo a 23 anni. Da allora si è conquistato uno spazio sempre maggiore nel panorama dell’arte contemporanea, esponendo in Italia (Torino, Milano, Napoli, Palermo, Venezia) e all’estero (Tokyo, Londra, New York, Miami, Singapore, Berlino). Ossessionato e incantato dai gesti pittorici di sintesi dei grandi maestri come Fontana, Pollock e Manzoni, anche l’artista pone alla base della sua ricerca gesti pittorici di sintesi, in grado di racchiudere e raccontare un’intera filosofia, un’intera cultura o un nuovo concetto. “Breaking Through” è la serie di opere legate alla sintesi del gesto; il pugno si carica di tutte le valenze di una disciplina in un solo segno: “I’m not punching to destroy, I’m creating“. La boxe, la Nobile Arte viene così celebrata in una serie di 121 grandi tele (nella versione su fondo bianco e nero) tutti pezzi unici: 121 è il numero di round disputati dall’artista durante la sua carriera pugilistica.
Omar Hassan, Breaking Through Black #19 “Tempesta amazzonica”, mixed media, 160x200cm, 2020
Dettagli EventoPresentazione del libro di Omar Hassan “PER LE STRADE”In occasione di BOOKCITY 2023PERCORSI INCROCIATISabato 18 novembre ore 18.00Sala Consiliare del Comune di Pioltello | Via Carlo Cattaneo 1  Evento a ingresso libero Scheda LibroTitolo: PER LE STRADEAutore: Omar HassanCasa Editrice: Baldini+CastoldiPagine: 300Prezzo: 28,00 € (cartaceo) 

Vernio, rinviati tutti gli appuntamenti del prossimo fine

 settimana ad eccezione del laboratorio lego history

Annullati gli eventi “Dolce Vernio” del 12 novembre. Messa per il patrono sabato 11

Vernio 6 novembre 2023 – Il disastro che ha colpito la Val di Bisenzio sta mettendo tutti a dura prova, in particolare i tanti che hanno subito danni alle abitazioni e alle imprese. L’amministrazione di Vernio, impegnata in queste ore con ogni sforzo possibile a fronteggiare l’emergenza, ha deciso di annullare tutti gli eventi di “Dolce Vernio” previsti per il fine settimana.

“Abbiamo rinviato la festa della castagna a Cavarzano, l’escursione e la presentazione del volume “Uomini e donne di Cavarzano” – spiega l’assessore a Cultura e Turismo di Vernio Maria Lucarini – Faremo eccezione per il laboratorio lego history, un’attività che crediamo possa essere un aiuto per affrontare un momento di crisi offerta alle famiglie e ai bambini e per una Messa in onore del Santo Patrono”.

Sono rinviate dunque ad una prossima data la Festa della castagna a Cavarzano, il trekking “Tra castagneti e mestieri del bosco: alla scoperta della cannicciaia nel Foresto” e la presentazione del volume “Uomini e donne di Cavarzano: imprese collettive e storie individuali”. Tutti eventi previsti per domenica 12 novembre.

Confermato invece il secondo laboratorio di “Mattoncini di Resistenza” previsto per il 10 novembre al Mumat. 

Sabato 11 novembre alle 17 nella chiesa parrocchiale si terrà la Santa Messa per celebrare il Patrono di Vernio San Leonardo.

la rassegna AAMOD sulle ex colonie portoghesi nel cinema

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LE EX COLONIE PORTOGHESI: MEDIA E DECOLONIZZAZIONE Rassegna cinematograficaConvegno internazionale Giornate di studio ROMADal 10 al 14 dicembre 2023Casa del Cinema, Sapienza Università di Roma, Università Roma Tre, AAMOD  L’indipendenza delle colonie portoghesi si realizza alla fine del lungo processo di decolonizzazione degli stati africani: gli ultimi paesi del continente a liberarsi dal colonialismo europeo furono proprio Angola, Capo Verde, Guinea-Bissau, e Mozambico tra il 1973 e il 1975, dopo anni di guerra contro il Portogallo. Nel gennaio 1973 l’uccisione del più importante leader anticoloniale, Amílcar Cabral, segna un momento di svolta fondamentale. Dopo la rivoluzione dei Garofani del 1974 in Portogallo, le ex colonie portoghesi in Africa raggiungono l’indipendenza, da ultime Angola e Mozambico nel 1975. Cinquant’anni dopo, si vuole ricordare questi eventi attraverso un’iniziativa promossa dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS, in programma nella Capitale dal 10 al 14 dicembre tra Casa del CinemaSapienza Università di Roma, Università Roma Tre e sede dell’AAMOD. L’obiettivo è quello di focalizzare il ruolo del media – cinema, televisione, fotografia –  rispetto alle ex colonie portoghesi, soffermandosi sui cineasti e cineaste che hanno saputo, con le loro opere, raccontare le guerre d’indipendenza  e gli anni immediatamente successivi. L’evento, dal titolo Le Ex colonie portoghesi: media e decolonizzazionerientra nel format “Il progetto e le forme di un cinema politico”, giunto quest’anno alla sua VII edizione, e consta di una rassegna cinematografica, un convegno scientifico e due giornate di studio. Si tratta di un’iniziativa coordinata da Luca Peretti (University of Warwick) e Paola Scarnati (AAMOD), realizzata in collaborazione con la Fondazione GramsciCSC-Cineteca NazionaleSapienza Università di RomaConcordia University (Montreal), University of Warwick; in partnership con ICNOVA-UNLCattedra Antonio Lobo Antunes (Università degli studi di Milano- Istituto Camões di Lisbona), Istituto De MartinoCentro Studi sull’Africa Contemporanea (CeSAC) dell’Università di Napoli L’OrientaleCentro Amilcar Cabral di BolognaFondazione Lelio e Lisli Basso onlusCattedra Agostino Neto – Università Roma Tre, Casa del Cinema di Roma, e Consulta Universitaria Cinema; con il patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo in Italia.  La manifestazione sarà inaugurata domenica 10 dicembre, con una proiezione speciale alla Casa del Cinema del film I dannati della terra di Valentino Orsini. In rassegna documentari inediti e film fiction provenienti dai principali Archivi cinematografici italiani: tra i tanti Queimada di Gillo Pontecorvo  e il reportage di Carlo Lizzani, realizzato per RAI 2, Africa nera, Africa rossa.  Il Convegno internazionale, in programma dal 12 al 14 dicembre presso la  Sapienza Università di  Roma – Dipartimento Antropologia, Religione, Arte, Spettacolo (Ex Vetrerie Sciacca – Via dei Volsci, 122), è organizzato da Luca Caminati (Concordia University, Montreal), Damiano Garofalo (Sapienza Università di Roma), Luca Peretti (University of Warwick), Paola Scarnati (AAMOD) con Maria do Carmo Piçarra (ICNOVA-UNL). L’iniziativa si concluderà con due seminari di studio rivolti in particolare agli studenti universitari, in programma giovedì 7 dicembre e martedì 12 dicembre. Il calendario e i dettagli saranno pubblicati nelle prossime settimane sul sito ufficiale www.aamod.it
ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICOTelefono +39  06 57305447 – e-mail   eventi@aamod.itSito web: aamod.it

CONVERSAZIONI IN SAN FRANCESCO | APPUNTI DI VIAGGIO | Al via questo fine settimana con Claudio Strinati e Patrizio Roversi | Lucca

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Al via questo fine settimana la X EDIZIONE delle

CONVERSAZIONI IN SAN FRANCESCO

CLAUDIO STRINATI

Capire la bellezza è la funzione dell’anima

venerdì 10 novembre, ore 21

PATRIZIO ROVERSI

Oltre il petrolio

domenica 12 novembre, ore 18

Lucca, Chiesa di San Francesco

Biglietti gratuiti prenotabili online, sul sito www.fondazionecarilucca.it,

a partire dalle ore 12 di martedì 7 novembre

comunicato stampa

Prendono il via questo fine settimana, con due appuntamenti, le Conversazioni in San Francesco, il ciclo di incontri voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che quest’anno, per la sua X edizione, ospita personalità del mondo della letteratura, dell’arte e dell’attivismo sociale per una trattazione poliedrica dedicata al tema del viaggio. Il primo a salire sul palco della Chiesa di San Francesco è lo storico dell’arte Claudio Strinati, che venerdì 10 novembrealle 21, ci guida verso una meta astratta e tangibile al tempo stesso, quella dell’arte italiana e dei suoi ineguagliabili capolavori, nell’incontro Capire la bellezza è la funzione dell’animaDomenica 12 novembre, invece,sarà il turno del conduttore televisivo Patrizio Roversi, in scena alle 18 con lo spettacolo Oltre il petrolioEntrambi gli incontri sono a ingresso gratuito, ma per partecipare occorre prenotarsi online sul sito www.fondazionecarilucca.it a partire dalle ore 12 di martedì 7 novembre.

Da Roma a Venezia fino a Palermo, passando per Firenze e Napoli ma anche Cremona, Udine, Padova e Ferrara: nella prima conversazione Claudio Strinati, intervistato da Federico Giannini, direttore della testata giornalistica “Finestre sull’Arte”, ci racconta i tesori e i grandi protagonisti dell’arte figurativa, svelandone retroscena appassionanti e poco conosciuti. Proprio come in un immaginario, moderno Grand Tour – il viaggio che tra Sette e Ottocento costituiva un momento cruciale per la formazione degli intellettuali d’Europa – di cui lo studioso ha proposto una trasposizione attualissima nel suo recente romanzo “Il giardino dell’arte” (Salani, 2020).

Con Oltre il petrolio Patrizio Roversi, celebre volto di Turisti per caso, ci porta invece in esplorazione tra clima e ambiente. Cosa è rimasto nella regione amazzonica del Sucumbios, in Ecuador, dopo la stagione delle estrazioni selvagge? Che ne sarà, con il surriscaldamento globale, del paesaggio del Mustang tibetano, del Global Seed Valut alle isole Svalbard – la banca di semi che ha la funzione di preservare la diversità delle colture nel mondo – o delle Mura di sabbia di San’a in Yemen? Per la regia di Miletta Corli, con l’accompagnamento musicale del sassofonista Maurizio Camardi e del chitarrista David Soto Chero, attraverso esperienze, aneddoti e filmati che lui stesso ha girato durante i suoi numerosissimi viaggi, Roversi racconta cosa c’è, appunto, “oltre il petrolio”, oltre il nostro sfruttamento intensivo delle risorse naturali. Niente di apocalittico però, perché il presentatore ci fa sorridere e riflettere, con il suo stile scanzonato e divertente.

La rassegna proseguirà sabato 18 novembre con lo scrittore Fabio Genovesi che, prendendo le mosse dal suo ultimo libro Oro puro, ci racconterà come L’America si scopre per caso, e si concluderà sabato 25 novembre con l’incontro Canti, preghiere, resistenze e letteratura: i mille colori della Persia, dedicato ad una destinazione ben precisa quanto complessa, l’Iran. La serata vedrà la giornalista Rory Cappelli dialogare con Pegah Moshir Pour, consulente e attivista per i diritti umani e digitali, e con Farian Sabahi, ricercatrice senior in storia contemporanea all’Università dell’Insubria.

La X edizione delle Conversazioni si colloca nell’ambito del ricco programma di eventi organizzati dalla Fondazione Cassa per festeggiare i dieci anni dalla riapertura del Complesso monumentale di San Francesco, divenuto faro di cultura e divulgazione.

Organizzazione

Elena Aiello

Informazioni

www.fondazionecarilucca.it

Z/F in concerto
A seguire djset Mistiche Vibre + Microvoto (Hupupa Records).

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Battiti del cuore e della terra

a Firenze un festival di musiche del mondo

Venerdì 10 novembre 2023, ore 21:30, Manifattura Tabacchi, Firenze

Lunedì 13 novembre 2023, ore 20:30, Cinema Astra, Firenze

GIOVANNA, STORIA DI UNA VOCE
film di Chiara Ronchini

H/EARTHbeatBattiti del cuore e della terra, il festival dedicato alle musiche del mondo continua a Firenze fino al 10 dicembre 2023 per la sua seconda edizione. Concerti, film, incontri, laboratori con grandi artisti italiani e internazionali in un nuovo viaggio nella world music che farà tappa in diversi luoghi della città.

Venerdì 10 novembre alle 21:30, secondo appuntamento a InStabile con gli Z/F, ovvero Simone Nati AKA Zenabu e Dario Firuzabadì alle percussioni & programming, si esibiranno sul palco della Manifattura Tabacchi di Firenze. Un duo di percussionisti e producer, evocatori di orizzonti lontani con ritmi antichi, sospinti dal potere comunicativo delle loro percussioni: un viaggio post globale condotto dalla mescolanza tra sonorità e voci etniche con l’elettronica. I riferimenti musicali spaziano dall’Andes Step di Nicola Cruz e Rodrigo Gallardo fino all’Electrocumbia dei Dengue Dengue Dengue e Chancha Via Circuito. Un rituale sciamanico in cui i due artisti vestono il ruolo di ‘curadores‘, guidando l’ascoltatore attraverso atmosfere rarefatte e sognanti, in un lungo crescendo di intensità che culmina in un finale trascinante. I due performers creano tessiture ritmiche intrecciando sequenze, drum machines e samplers col filo delle percussioni etniche suonate dal vivo ed in looping.

Batterista e percussionista, accumulatore seriale di strumenti etnici e appassionato ascoltatore di musica elettronica sperimentale, Simone Nati AKA Zenabu caratterizza il live set con incastri ritmici rarefatti, orientati alla continua ricerca di cadenze eterodosse e scalene. Polistrumentista di origini siculo-iraniane, appassionato di musica e cultura etnica, in particolar modo afrobrasiliana, Dario Firuzabadì attinge al patrimonio sonoro popolare planetario, unito a tessiture ambient, per completare un set che evoca le radici dell’umanità e la sua naturale evoluzione verso un sincretismo concettuale e musicale.

Seguirà il djset con Mistiche Vibre + Microvoto (Hupupa Records). La loro proposta musicale parte da sonorità downtempo che abbracciano sfumature più organiche, etniche e psichedeliche.

Lunedì 13 novembre alle 20:30 al Cinema Astra di Firenze verrà proiettato “Giovanna, storia di una voce”, film per la regia di Chiara Ronchini. Giovanna Marini: una donna che ha dedicato alla musica tutta la vita, non solo in senso artistico ma anche accademico. Giovanna Marini, dal 1958 compone, raccoglie e interpreta canti di tradizione orale, tessendo una Storia “altra” del nostro Paese, fatta di voci, persone, percorsi che non appartengono alla storia dei grandi e dei famosi. Voce sorprendente, donna incredibile, fuori da ogni schema e scuola, Giovanna Marini attraversa inarrestabile da 60 lunghi anni, lotte e movimenti di tutta Italia con una chitarra tra le braccia. Il film tesse una Storia antropologica e sociale del Paese ricostruendo una memoria che, lontana da logiche nostalgiche, vede nelle pieghe del passato un mondo sommerso di possibilità per il futuro. Prima della proiezione il film verrà presentato dalla regista con la cantante Francesca Breschi e Stefano Arrighetti, presidente dell’Istituto Ernesto de Martino di Sesto Fiorentino.

H/EARTHbeat è organizzato dalla Associazione Music Pool con la direzione artistica di Enrico Romero, con il contributo del Ministero della Cultura e del Comune di Firenze. In collaborazione con Teatro Puccini, Arci Firenze, Manifattura Tabacchi, InStabile, Controradio, Materiali Sonori, Musicalista, Musicastrada. Sponsor Chianti Banca.

Ingresso € 8 – Ridotto soci ARCI e Under 25 € 5 + d.p.
Ingresso film: € 5


Info: www.eventimusicpool.it – info@eventimusicpool.it – 055240397
Prevendite online – oooh.events

Ufficio stampa: bruno@eventimusicpool.it – 055240397

Maltempo, il punto del 6 novembre 

Una situazione complessiva in progressiva normalizzazione, nella quale permangono delle criticità, soprattutto nell’area di Campi Bisenzio. Questo il quadro complessivo che emergono dalla riunione delle ore 8,30 dell’unità di crisi nella Sala operativa unificata della Protezione civile regionale, alla quale ha partecipato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Segnalato l’arrivo delle Colonne mobili inviate dalle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Calabria, Valle d’Aosta, Campania, Umbria, Lazio, Marche, Piemonte e Basilicata, attive a Campi Bisenzio, Prato, Montale, Quarrata, Montemurlo, Carmignano. 

Le forze dell’ordine sono attive per evitare fenomeni di sciacallaggio. Genio civile e Consorzi di Bonifca stanno lavorando sul fronte idrogeologico, effettuando i primi ripristini degli argini che hanno ceduto e le canalizzazioni.    

“Il problema principale è quello dei rifiuti – ha detto il presidente Giani – già ieri sera a mezzanotte quando sono venuto via da Campi Bisenzio si doveva fare lo slalom tra i rifiuti. Dobbiamo individuare una o più aree di stoccaggio temporaneo, meglio ancora un’area per Comune, dalle quali possa attingere il gestore per portarli via, o ad ulteriori aree di stoccaggio più lontane dai centri abitati o agli impianti, tenendo conto che per smaltire questa immensa mole di rifiuti potranno non essere sufficienti gli impianti toscani”. 
     
Durante il vertice mattutino è emerso che: 

Elettricità: proseguono i lavori per ripristinare le utenze. Tutte le cabine sono state riattivate e Ad oggi ad Enel risultano aperte ma ancora da risolvere circa 300 segnalazioni, per le quali è prevista la risoluzione per le ore 13. Le segnalazioni di ulteriori criticità è necessario procedano attraverso i canali ufficiali di Enel, dunque tramite segnalazione al numero verde.  

Acqua: secondo quanto riferito da Publiacqua ad oggi la situazione si va normalizzando. Si sta lavorando anche sul passaggio-ponte sul Bisenzio, che è stato divelto dalla piena del fiume e che è l’origine della criticità nella Piana fiorentina. Restano situazioni critiche in case sparse e aree montane difficilmente raggiungibili, anche a causa di frane.

Vigili del fuoco: continuerà il lavoro su Campi Bisenzio, dove smetteranno di lavorare nelle aree comuni e inizieranno a lavorare per liberare le singole abitazioni. 
Carri attrezzi: sono arrivati nelle aree alluvionate quelli messi a disposizione da Comune di Firenze e Città metropolitana. 

Autospurghi: si sta cercando di attivare un modello di contrattualizzazione tramite il gestore dei rifiuti di tutti gli autospurghi, in modo da coordinarli ed evitare speculazioni su questo servizio. Sarà centrale il ruolo di Alia.  

Vie di comunicazione: la strada di grande comunicazione Fi-Pi-Li riaperta sia in direzione mare che Firenze anche il tratto Lavoria-Interporto. Stamani si sta lavorando per riaprire entrambe le corsie su tutta l’infrastruttura. Persistono località montane isolate nella Provincia di Prato. Importante la riapertura dell’A11 e della ferrovia Prato-Pistoia.

Collegamenti marittimi: mare molto mosso, si sta verificando la possibilità di riattivare il collegamento per Capraia.

Dal report dei territori è emerso che anche a Campi Bisenzio non ci sono più aree isolate o allagate, tuttavia è arrivata dal Comune la richiesta di limitare la circolazione ai soli residenti e mezzi di soccorso, dato che il traffico esterno crea difficoltà e rallenta l’arrivo dei soccorsi. 

La prossima riunione dell’Unità di crisi è prevista nel pomeriggio alle ore 18.

Alluvione, Bugetti (Pd): “Ora impegno di Governo e Regione per sostegni immediati 

Alluvione, Bugetti (Pd): “Ora impegno di Governo e Regione per sostegni immediati già in finanziaria, sospensione pagamento utenze, cassa integrazione diretta”

La presidente della commissione Sviluppo economico annuncia la presentazione di un atto in Consiglio regionale

«Chiederò al Consiglio regionale di votare un atto per dare più forza all’operato del presidente Giani nella sua veste di Commissario per l’emergenza, cosa che ci consente di avere una persona che conosce e che è vicina ai territori.  In particolare, proporrò in aula di attivarsi per richiedere sostegni immediati ed adeguati per le zone alluvionate della Toscana già nella legge finanziaria in discussione alle Camere. Inoltre, occorre esonerare fin da subito dal pagamento delle utenze tutti i residenti nelle zone colpite, come ha già fatto il presidente Giani per i mutui. Altro capitolo fondamentale: il distretto produttivo. E’ urgente richiedere ed attuare “l’ammortizzatore unico emergenziale” per l’erogazione della Cassa integrazione diretta per tutti coloro che non potranno tornare al lavoro nelle aziende danneggiate. Non è ancora possibile quantificare il numero delle aziende che oggi non potranno riaprire, ma sappiamo che sono tante e quasi tutte appartenenti al distretto tessile. Anche per le piccole imprese individuali, penso ai commercianti e ai piccoli artigiani, bisognerà attivare sostegni ad hoc per garantirne la riapertura nei tempi più brevi. Sul fronte dell’economia, ho avuto la disponibilità dell’assessore regionale Leonardo Marras a essere presente nel distretto pratese nei prossimi giorni. La Toscana, con le sue istituzioni regionali, insieme ai Comuni, alle forze sociali, al volontariato sta già facendo squadra e continuerà a farlo. Ora, sta al governo nazionale dare le risposte che tutti attendiamo. Inoltre sono stata contattata dalle europarlamentari Camilla Laureti e Beatrice Covassi che mi hanno garantito che lavoreranno per un ruolo dell’Unione europea di forte vicinanza alla Toscana».

Così Ilaria Bugetti, consigliera regionale Pd e presidente della commissione Sviluppo economico, annuncia una mozione che presenterà in aula domani durante la seduta del Consiglio.

«In questi duri giorni di emergenza – aggiunge Bugetti – sono stata a stretto contatto con la sede operativa della Protezione civile del comune di Prato e ho avuto modo di apprezzare il grande impegno di tutti, dagli amministratori locali di tutta la provincia, alla prefettura, ai tecnici, agli operatori, le aziende partecipate e alle migliaia di volontari, prevalentemente giovani, che non finiremo mai di abbracciare e ringraziare».

Pensieri diversi di Olivo Barbieri in mostra a Villa Bardini

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La mostra di opere fotografiche dal titolo ‘Olivo Barbieri. Pensieri Diversi’ è aperta dal 7 novembre all’11 febbraio 2024, risale il percorso dell’artista e ci invita a interrogarci sulle contraddizioni della modernità.
«Ho detto una volta e forse con ragione: la civiltà passata diventerà un mucchio di rovinee alla fine un mucchio di cenere, ma sulla cenere aleggeranno spiriti».Ludwig Wittgenstein Un costante invito a interrogarsi sulle contraddizioni del mondo moderno attraverso immagini di paesaggio, in cui naturale e artificiale, umano e metamorfico dialogano. Le fotografie di Olivo Barbieri, in mostra a Villa Bardini dal 7 novembre 2023 all’11 febbraio 2024, conducono il visitatore in un viaggio al limite tra la distruzione e il rifacimento, attraverso una società governata ora dall’euforia e dall’imprevisto, dal dominio e dalla sregolatezza, ora assoggettata all’anonimato e ad un’economia e una scienza sempre più disumanizzate.Villa Bardini ospita la nuova mostra dal titolo Olivo Barbieri. Pensieri Diversi, curata da Marco Pierini, con il coordinamento scientifico di Alessandro Sarteanesi, promossa da Fondazione CR Firenze con Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron in collaborazione con Magonza.Una mostra a carattere retrospettivo, in cui una selezione di circa 50 opere di Olivo Barbieri, che si datano lungo un arco temporale di venti anni e comprendono un gruppo di preziosi lavori inediti, è scelta come momento estremo di riflessione su un mondo in continua e angosciosa trasformazione.L’esposizione Pensieri diversi si articola in nove momenti: Detroit 2010, Tribunali 2000, Landfill 2013, Wet Market 2000, Centri Commerciali sulla Via Emilia 1999, site specific_ 2004 – 2017, Tibet 2000, ALPS GEOGRAPHIES AND PEOPLE 2012, Capri 2013.L’artista prende in prestito il titolo di uno dei più celebri volumi di Ludwig Wittgenstein, Pensieri diversi, in cui il filosofo, attraverso una serie di enunciazioni si interroga sui vari aspetti della realtà e delle arti, dichiarando, quanto mai fatto altrove, la sua estraneità ad un mondo moderno fondato sul culto della tecnica e del progresso, invitando invece ad un’incessante interrogazione su ciò che abbiamo «davanti agli occhi».Come nelle parole del curatore Marco Pierini: «Nella selezione perfettamente consequenziale di Pensieri Diversi Olivo Barbieri ci consegna un’idea di paesaggio che mai – anche quando l’occhio è disteso sul contesto di natura – si dà come paradigma canonico e inalterato, ma si configura al contrario come spazio del nostro vivere, luogo dove le volontà, le intenzioni, i desideri assumono forma e sostanza, quando non precipitino per l’eccesso di hybris».Tra le serie esposte, site specific_ ripropone una rivisitazione di luoghi iconici della nostra storia, mentre le fotografie dei Centri commerciali ritraggono una società neutralizzata nel suo bisogno di sicurezza. E se l’immaginario fantascientifico è preponderante nelle Alpi e nelle opere di Capri, che tendono a rimodulare in maniera personale l’immagine che quei luoghi lasciano nella nostra memoria, le fotografie dedicate al Wet Market a Zhanjiang in Cina assumono oggi una valenza ancora più contingente dopo la recente pandemia. Come nelle parole di Andrea Cortellessa, riprese dalla conversazione con Olivo Barbieri pubblicata nel catalogo di mostra: «Il mondo che ci mostri è un mondo “plastico”. Non tanto perché ha un’apparenza sottilmente “artificiale”; ma perché è costantemente in movimento, preso in una serie di anche contraddittori processi di trasformazione. Un “altro mondo” non solo è “possibile” – ci dici col tuo lavoro da sempre – ma in effetti c’è già; basta guardarlo. Cioè guardarlo in un certo modo. La metamorfosi dell’immagine dipende in effetti dal tuo sguardo, dai procedimenti che di volta in volta adotti per realizzarla; ma in questo modo ci mostri l’aspetto davvero metamorfico – anche drammaticamente tale, in certi casi – della realtà attorno a noi». «è una grande opportunità per Villa Bardini – dichiara il Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, Jacopo Speranza – ospitare questa importante mostra che affronta un tema entrato prepotentemente nella cronaca e nel dibattito di ogni giorno quale è l’ambiente urbano e la sua progressiva trasformazione. È anche l’occasione per ripensare ai tanti significati del “nostro” paesaggio che rappresenta uno dei motivi identitari del Paese. Il percorso artistico di Barbieri ha segnato una stagione straordinaria della fotografia italiana e le sue opere scrutano quei luoghi che in passato, non erano degni di essere rappresentati. Uno sguardo lucido e severo che si scontra violentemente con quella visione di molti centri storici “da cartolina” che fanno ormai parte della nostra memoria collettiva». Ad accompagnare l’evento espositivo, un volume bilingue (italiano/inglese) edito da Magonza, e curato da Marco Pierini e Alessandro Sarteanesi, con testi di Marco Pierini, Andrea Cortellessa e Olivo Barbieri, con un ricco apparato fotografico, che aggiungerà alla selezione di opere esposte a Villa Bardini, altre immagini scelte dall’artista, a completamento del progetto. Olivo Barbieri. Pensieri diversi7 novembre 2023 – 11 febbraio 2024  Villa Bardini Costa San Giorgio 2, Firenze Orario: da martedì a domenica, 10-19.30 (ultimo ingresso ore 18.30) Apertura straordinaria lunedì 1° gennaio 2024, nonché regolarmente aperta anche nei giorni festivi del 8, 24, 26 dicembre 2023 e 6 gennaio 2024.Chiuso il 25 dicembre 2023Tel. call center Firenze Musei 055/29.89.816Tel. biglietteria Villa 055/26.38.599Info e prevendita online su www.villabardini.it BIGLIETTI Intero: 10 euro Ridotto: 5 euro (gruppi superiori a 10 persone, giovani UE dai 18 ai 24 anni, soci Touring Club Italiano, FAI, dipendenti Toscana Aeroporti, soci Unicoop, soci San Giovanni Battista, FIAF. It. Ass. Fotografiche e possessori del biglietto INTERO dei Giardini Boboli-Bardini.Biglietto gratuito: ragazzi fino a 17 anni, diversamente abili e loro accompagnatori, giornalisti, guide turistiche, possessori Firenze Card; classi scolastiche incluso due insegnanti solo se in possesso di prenotazione al call center 055/29.89.816 di Firenze Musei.

Glitch

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a cura di Chiara Bertola e Davide Ferri

con opere di

Simon Callery, Angela de la Cruz,  Peggy Franck, Pinot Gallizio

Mary Heilmann, Ilya & Emilia Kabakov, Andrea Kvas,  Maria Morganti Farid Rahimi, Alejandra Seeber

dall’8 novembre 2023 al 27 gennaio 2024

BUILDING

via Monte di Pietà 23, 20121 Milano

www.building-gallery.com

martedì – sabato, 10 – 19

BUILDING presenta, dall’8 novembre 2023 al 27 gennaio 2024, la mostra collettiva Glitch, un progetto espositivo, a cura di Chiara Bertola e Davide Ferri, che presenta una selezione di circa trenta opere pittoriche di dieci artisti italiani e internazionali di generazioni diverse: Simon Callery, Angela de la Cruz, Peggy Franck, Pinot Gallizio, Mary Heilmann, Ilya & Emilia Kabakov, Andrea Kvas, Maria Morganti, Farid Rahimi, Alejandra Seeber. Talvolta accade che nel tessuto regolare e omogeneo della realtà si manifestino delle smagliature, come degli strappi superficiali che rivelano la presenza di una dimensione altra. La saturazione e il tutto pieno che caratterizzano la nostra esistenza improvvisamente si disgregano, lasciando il posto a spiragli da cui filtrano segnali di “un’energia dell’esistenza”, come suggerisce il filosofo François Jullien. Qualcosa di simile si verifica in pittura, quando la precisa coincidenza tra immagine e supporto viene meno o quando la pura materialità di una pittura eccedelasciando trapelare un’inedita vitalità. Improvvisamente, da questa disarticolazione qualcosa si fa strada agli occhi dello spettatore senza annunciarsi, qualcosa che pur potendo passare inosservato apre una breccia, una crepa che spalanca un’altra vista e un’altra tonalità del pensiero. L’attenzione va dunque a una pittura la cui verità non consiste nella rappresentazione e nella sua organicità, ma in un’idea di immagine pittorica che negozia con supporti e formati differenti, assecondandone la presenza oggettuale e le articolazioni materialiLa mostra, che include indifferentemente lavori figurativi e astratti, rinvia dunque a un’idea di “mera pittura” – nel senso di “bassa”, “materiale” – che può giocare con l’espressione “vera pittura”, o con l’idea di verità in pittura che ha occupato da sempre le riflessioni sul medium. Le suggestioni che ne derivano possono affondare le loro radici in alcune ricerche pittoriche della seconda metà del Novecento, quelle ad esempio di alcuni protagonisti dell’astrazione post-pittorica degli anni Sessanta e delle ricerche degli anni Settanta (Radical Painting, Pittura Pittura e Support Surfaces), nei termini di un diffuso desiderio di oggettività  e conseguente sparizione della soggettività (cioè di sparizione dell’autore a favore della presenza dello spettatore), di riflessione del linguaggio attorno ai suoi elementi primari (formato, misura, supporto, colore, “un colore che non imbelletta”, come dice Maria Morganti), il cui esito è un oggetto pittorico che nega qualsiasi carattere narrativo, rappresentativo e illusionistico e afferma la sua presenza senza significare altro che se stesso. Lungo il percorso della mostra, dunque, la pittura appare nella sua più mera essenzialità con la fecondità di un’incrinatura, di uno sfasamento, provocato dallo scardinamento di un’abitudine alla convenzionalità della visione. Viene generato così uno scarto che rimette in moto una sorta di vitalità energetica al suo livello primordiale, quotidiano – nel senso del ritmo e delle tracce diarie del tempo – e artigianale – il piacere del fare a mano. Se dunque la consuetudine non ha mai portato la pratica artistica molto lontano, allora cercare un inciampo nella rappresentazione diventa una condizione necessaria per spingere l’arte verso una dimensione di vitalità. Una smagliatura all’interno del sistema saturo e compatto del tutto noto e prevedibile può dunque rivelarsi uno spazio fertile di libertà, in cui la vita può scorrere, spaziare, completarsi e rinnovarsi.Mary Heilmann, Firey Pour, 2011, olio su tavola, 101,6 x 80,65 cm 
© Mary Heilmann, ph. Thomas Müller 
Courtesy of the artist, Häusler Contemporary, 303 Gallery, New York, and Hauser & Wirth  La mostra dunque include: Opere che rinviano a questa idea di pittura bassa, materiale, attraverso il richiamo a pratiche artigianali e industriali, attraverso l’incontro, quando non proprio il collasso, tra una dimensione specificatamente pittorica e queste pratiche, come nel caso della “pittura industriale” di Pinot Gallizio (Alba, 1902 – 1964). Opere di artisti la cui pratica pittorica si definisce attraverso una gestualità impersonale, non autoriale, come nel caso di Simon Callery (Londra, 1960), che insegue un’idea di sublime contaminando la materialità del dipinto con il paesaggio, per via di una prossemica e un contatto prolungato; o quella di Ilya (Dnepropetrovsk, 1933-2023) & Emilia (Dnepropetrovsk, 1945) Kabakov in cui la coppia di artisti riflette sul concetto di autore inventando un artista immaginario che dialoga con la storia dell’arte. In mostra l’opera Charles Rosenthal, Im park 1930 diventa un coinvolgente commento sull’oggettività e la soggettività nell’espressione artistica della luce, invitando lo spettatore a interrogarsi sulla distinzione tra luce dipinta, luce reale e, cosa fondamentale nell’opera dei Kabakov, sull’immaginazione dell’artista. Opere in cui la pittura riesce a trasformarsi in un organismo mobile tra le pieghe di spazi oscuri, dentro le quali smarrire il senso della visione fissa e frontale e accedere a uno spazio indeterminato, anonimo e totalmente immersivo, come nei lavori di Peggy Franck (Zevenaar, 1978). O in quelli di Angela de la Cruz (A Coruña, 1965), dove gli elementi costitutivi del quadro (tela e telaio) sembrano non riuscire a contenere l’eccesso di materialità della pittura e diventano organismi tridimensionali, instabili nel loro riconfigurarsi come agglomerati di pieghe, rigonfiamenti ed eccedenze.Farid Rahimi, Empty Walls 88, 2020, tecnica mista e olio su tela, 30 x 40 cm Opere come sfondo, o come paesaggio dello spettatore, dove lo spettatore entra dentro un set e dove l’opera diventa luogo per accogliere le cose che possono accadere. Per esempio i lavori di Alejandra Seeber (Buenos Aires, 1969) fanno emergere una visione instabile che non riesce mai a definirsi come unica, macchiando le sue tele per offrire all’immagine un’altra possibilità di reagire, spaesarsi e moltiplicarsi. Opere come quadri dove le immagini coinvolgono tutte le loro articolazioni materiali – un supporto, un telaio, un bordo e perfino un rovescio. I lavori di Andrea Kvas (Trieste, 1986) sono dipinti che non vanno interpretati come spazi coerenti e organici di rappresentazione, ma dispositivi in cui tutte le articolazioni materiali contribuiscono a formare l’immagine.Opere che possono costituire un invito a ridefinire il nostro modo di guardare alla composizione astratta, come nel caso di Mary Heilmann (San Francisco, 1940), che approccia il dipinto non diversamente da come dipinge la superficie della ceramica, con una postura in grado di eludere i limiti e le inibizioni che derivano dalla tela bianca. Opere che riconfigurano lo spazio rifrangendolo, come i lavori di Farid Rahimi (Losanna, 1974), che da anni dipinge un angolo di stanza, o lieve depressione, e lo varia compulsivamente facendolo oscillare tra plausibile rappresentazione di un ambiente e sua astrazione. Opere che si scompongono e ricompongono infinite volte, come nel caso di Maria Morganti (Milano, 1965), aggiungendo e togliendo qualcosa ad uno scenario più ampio che si rinnova ad ogni passaggio, nel quale è rimasta la traccia e la memoria del proprio fragile quotidiano e del tempo trascorso.Angela de la Cruz, Stuck (Blue), 2010, olio e acrilico su tela, 270 x 128 x 50 cm 
I curatori:
 
Chiara Bertola (Torino, 1961) vive e lavora a Venezia. È curatrice del progetto di arte contemporanea “Conservare il futuro” alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia dal 1999 a oggi è stata. Ideatrice e curatrice del Premio FURLA per giovani artisti italiani dal 2000 al 2015. È stata direttrice artistica, dal 2009 al 2012, dell’Hangar Bicocca di Milano, dove ha ideato e curato il progetto sperimentale Terre Vulnerabili-a growing exhibition, una mostra annuale in 4 tappe di crescita (2010-11). Dal 1996 a 1998 è stata Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. È stata tra i curatori fondatori del Progetto Ars Aevi per la costituzione del Nuovo Museo di Arte Contemporanea di Sarajevo. È stata curatrice del “Padiglione Venezia” della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (2007) e della XV Quadriennale di Roma (2008).
Ha curato diverse mostre personali e collettive in Italia e all’estero tra cui quelle di Roman Opalka (Milano e Venezia, 2019), Mariateresa Sartori (Venezia, 2019), Paolo Icaro (Venezia, 2018), Giovanni Anselmo (Venezia, 2017), Elisabetta Di Maggio (Venezia, 2017), Jimmie Durham (Venezia, 2015), Haris Epaminonda (Venezia, 2014), Qiu Zhijie (Venezia, 2013), Christian Boltansky (Milano, 2011), Hans Peter Feldmann (Milano, 2012), Ilya&Emilia Kabakov (Palermo, 1989, Venezia, 2003, Milano, 2012), Michelangelo Pistoletto (Livigno, 2013, Venezia, 2000), Marisa Merz (Venezia, 2011), Mona Hatoum (Venezia, 2009, Sao Paolo, 2014, Buenos Aires, 2015), Remo Salvadori (Venezia, 2006), Kiki Smith (Venezia, 2005), Giulio Paolini (Venezia, 2001), Lothar Baumgarten (Venezia, 2001), Joseph Kosuth (Venezia, 2000). Ha pubblicato monografie e cataloghi dedicati agli artisti contemporanei. Ha pubblicato con Mondadori/Electa il libro Curare l’arte (settembre 2008); con Bruno editore, Conservare il futuro, 25 anni di arte contemporanea alla Fondazione Querini Stampalia di VeneziaCamminando nelle cure dell’arte, (in pubblicazione).
 
Davide Ferri (Forlì, 1974) vive a Roma. È critico d’arte e curatore indipendente. È docente di Museografia nelle Accademie di Belle Arti di Macerata e di Bologna. Dal 2019 è curatore della sezione “Pittura XXI” all’interno di Arte Fiera, Bologna. Collabora stabilmente come curatore con Palazzo De’ Toschi – Banca di Bologna e con la Fondazione Coppola di Vicenza. Dal 2012 è curatore della sezione arte del Festival teatrale Ipercorpo.
Ha curato diverse mostre e progetti in gallerie e musei d’arte contemporanea, tra i quali: Quadri come luoghi, mostra in cinque sedi realizzata in occasione di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura, 2023; Bettina Buck, Finding Form, Palazzo De’ Toschi, Bologna, 2023; Italo Zuffi, Fronte e retro (con Lorenzo Balbi), Museo MAMbo e Palazzo De’ Toschi, Bologna, 2022; Markus Schinwald – Misfits, Fondazione Coppola, Vicenza, 2020; Le realtà ordinarie, Palazzo De’ Toschi, Bologna, 2020; Neo Rauch – Rosa Loy, La Torre, Fondazione Coppola, Vicenza, 2019; Solo figura e sfondo / Courtesy Emilia Romagna, Arte Fiera, Bologna, 2019; Afro. Pensieri nella mano, Musei San Domenico di Forlì, 2015; Tutta l’Italia è silenziosa, Villa Massimo – Accademia Tedesca, Accademia Reale di Spagna, Ambasciata del Brasile, Istituto Polacco, Centro Russo di scienza e cultura, Roma, 2015; Franco Guerzoni – Nessun luogo, da nessuna parte. Viaggi randagi con Luigi Ghirri, Triennale di Milano, 2014; La figurazione inevitabile. Una scena della pittura oggi, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, 2013; Sentimiento Nuevo (con Antonio Grulli), Museo MAMbo, Bologna, 20

Nasce l’Accademia navale di Livorno.

Il 6 novembre 1881 nasce l’Accademia navale di Livorno, erede della Regia scuola di marineria.

L’Accademia navale di Livorno, ente di formazione universitaria militare che si occupa della formazione tecnica e della preparazione militare degli allievi ufficiali della Marina militare italiana, è l’erede di un istituto precedente noto come Regia scuola di marineria. Questa nacque, con decreto del 20 settembre 1868, dall’unione della “Regia scuola di marina” di Genova della Marina del Regno di Sardegna istituita il 1º ottobre 1815 e di quella borbonica, la Real Accademia di Marina fondata nel 1715 a Napoli, a seguito dell’Unità d’Italia e dell’istituzione della Regia Marina. Quando l’allora Ministro della Marina, ammiraglio Augusto Riboty, unificò le due scuole in un unico Istituto, le suddivise in due Comandi, detti Divisioni. Da quel momento gli allievi seguirono i primi due anni di corso presso la sede di Napoli e gli ultimi due a Genova. Solo nel 1878, con la trasformazione della Scuola in Accademia Navale, con legge presentata dall’allora ministro della Marina, l’ammiraglio Benedetto Brin, fu indicata come sede Livorno.

L’Accademia Navale di Livorno nel 1931

L’Accademia navale fu inaugurata così a Livorno il 6 novembre 1881, alla presenza del Capitano di Vascello S.A.R. il duca di Genova Tommaso di Savoia, e inizialmente occupò la sola area del lazzaretto di San Jacopo, nei pressi dell’omonima chiesa.

Gli edifici dell’Accademia navale ospitarono a partire dal 1923 anche gli allievi di quella che sarebbe diventata l’Accademia aeronautica. La Regia aeronautica, infatti, istituita come forza armata autonoma, utilizzò questa sistemazione provvisoria per i propri allievi ufficiali, in attesa di dotarsi di una propria accademia. Nel 1926, tre anni dopo l’avvio dei corsi, venne deciso il trasferimento a Caserta presso il palazzo reale, mentre attualmente l’istituto ha sede a Pozzuoli.

La prima Bandiera con emblema repubblicano, venne consegnata formalmente il 4 dicembre 1948, giorno di Santa Barbara patrona della Marina Militare, dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.

Dal momento che durante la seconda guerra mondiale i bombardamenti avevano pesantemente segnato molti degli edifici della città ed anche le strutture che ospitavano l’accademia, fu necessario, al termine del conflitto, intraprendere una sostanziale opera di ricostruzione e di potenziamento delle infrastrutture, protrattasi nell’arco di circa vent’anni.

Oggi il corpo principale dell’accademia, al quale si accede percorrendo un viale alberato dall’ingresso del cancello di San Jacopo posto sul lungomare di viale Italia, è costituito da un ampio edificio a tre piani formato da tre ali perpendicolari a racchiudere un’ampia “piazza d’armi” interna; l’ala principale, prospiciente il mare, è sormontata da una torre quadrata con orologio a tre facce e, sul frontone della facciata interna, il motto Patria e Onore. Il lato del cortile interno rivolto verso il mar Ligure non è occupato da edifici, ma è caratterizzato da un brigantino interrato le cui sovrastrutture sono utilizzate ancor oggi degli allievi dell’Accademia per esercitarsi nella manovra delle vele, anche in vista della campagna addestrativa sulla nave scuola “Amerigo Vespucci”.

Il complesso dell’Accademia navale copre, attualmente, un’estensione di circa 215.000 metri quadrati e comprende, tra gli altri, aule, laboratori, dormitori, piscina, palestra, biblioteche, cinema ed auditorium. L’accademia ospita annualmente circa 1250 persone tra allievi ufficiali ed ufficiali che frequentano corsi integrativi e professionali. La biblioteca è fornita di oltre 90.000 volumi di matematica, geometria, astronomia, manuali di navigazioni, portolani e opere frutto della stagione delle esplorazioni geografiche del Settecento e primo Ottocento.

Immagine d’apertura: ingresso dell’Accademia oggi

Bibliografia e fonti varie

  • Luigi Donolo, L’Accademia Navale. Livorno e la sua Università del mare, Livorno 2006.
  • Giuseppe Piombanti, Guida storica ed artistica della città e dei dintorni di Livorno, Livorno 1903.
  • Aldo Santini, Livorno ammiraglia. Cento anni di Accademia Navale, Belforte Editore Libraio, Livorno 1981, ISBN 9788879971270
  • Federigo Tollemache, Il linguaggio degli allievi dell’Accademia navale, Poligrafico accademia navale, 1961.
  • M. Zerboni, Accademia Navale di Livorno. Storia, immagini, uomini, luglio Editore, Trieste 2012, ISBN 978-88-96940-808

 Parte la raccolta fondi per l’emergenza alluvione a Prato
 Parte la raccolta fondi per l’emergenza alluvione a PratoA seguito dell’eccezionale evento alluvionale che ha colpito in maniera particolarmente grave alcune zone della città dal pomeriggio del 2 novembre, provocando danni ingentissimi, il Comitato Città di Prato pro Emergenze onlus ha attivato una campagna di raccolta fondi pro emergenza alluvione Prato.A partire da oggi, per chi lo desidera, è possibile partecipare alla campagna di aiuto.Per chi desidera fare una donazione i riferimenti sono:Codice IBAN per le donazioni: IT31A0306921531100000005806
Intestatario del conto: Comitato Città di Prato Pro Emergenze onlus
Causale: “Alluvione Prato”
Istituto creditizio: Banca Intesa Sanpaolo 

Maltempo, fanghi e rifiuti diventano l’emergenza. Regione lavora ad accordo con spurghisti 

Giani ha firmato ordinanza che equipara rifiuti speciali a quelli urbani.L’intesa con gli spurghisti servirà anche a calmierare i prezzi. Monni: “Intollerabile richieste di 10 mila euro per svuotare una cantina” 

Strade, ma soprattutto fanghi e rifiuti. Di questo hanno parlato il presidente della Toscana Giani e l’assessora alla protezione civile Monia Monni nel briefing serale con i giornalisti sugli aggiornamenti dell’emergenza maltempo.  E poi i ristori. 

“Incomincia ad essere forte la richiesta di chiarezza sulle procedure per ottenere rimborsi ed avere una compensazione dei danni subiti – racconta il presidente Giani –  Danni che ad oggi quantifico in in almeno cinquecento milioni di euro,  tra pubblico e privato, in un’area della Toscana, come quella tra Firenze, Prato e Pistoia, che è tra le più laboriosa, densa di piccole e medie imprese, con case che si alternano ad aziende e capannoni”. 

Per questo Giani fa un appello agli istituti bancari: “In questo momento c’è bisogno di grande tolleranza e supporto”. “Dobbiamo studiare – spiega – modi per sospendere i mutui: tanti me lo hanno chiesto. Studiamo anche un modo per fermare la concentrazione di bollette: chiederò una sospensione per gli alluvionati. Cerchiamo infine di portare aiuto anche con il microcredito, attraverso piccoli prestiti, perché possa mettersi subito in moto un circuito dell’economia della ricostruzione”. 

Finita l’emergenza, adesso è la fase che anticipa la ripartenza.  “Anche la Regione farà la sua parte:  domani ne discuteremo in giunta” dice il presidente, che oggi è stato a Cerreto, Stabbia, Quarrata e Catena e in serata sarà a Campi Bisenzio, dove si vive anche la situazione più critica.   

“C’è disagio tra le gente  – annota – ma anche voglia di lottare e la situazione della viabilità sta migliorando: quelle interrotte  o che rendono impossibili arrivare alle case delle persone sono davvero poche a quest punto”.

L’emergenza in questo momento diventa altro: i fanghi per l’appunto da rimuovere e i rifiuti da portare via. 

“Sui fanghi  – spiega l’assessora Monia Monni – adotteremo la strategia già messa in campo di recente in Emilia Romagna, con cui siamo in contatto.  

Stiamo lavorando ad un accordo quadro con gli spurghisti che decideranno di aderire. Ci saranno tariffe orarie concordate e l’accordo permetttera ad Alia, il gestore dei rifiuti che lo firmerà, di programmare le priorità degli interventi da eseguire, prima fra tutte far tornare le fogne a ricevere”. 

“Ma dobbiamo bloccare  – ammonisce l’assessora – anche le speculazioni, già in atto. Ci sono spurghisti che hanno chiesto fino a 10 mila euro per liberare le cantine di casa. E’ intollerabile. L’accordo che formalizzeremo nei prossimi giorni servirà anche a regolare i prezzi”. 

Altra emergenza è quella dei rifiuti. Si stanno accatastando e sono sempre più numerosi. “Sono già piene  – racconta Monni – alcune aree di stoccaggio individuate dai Comuni e da domani un referente di Alia sarà presente nella sala operativa della Protezione civile per coordinarsi al meglio”. Il presidente Giani ha già firmato l’ordinanza che equipara i rifiuti speciali a quelli urbani. 

Gli operatori lavoreranno prevalentemente di notte, per complicare di meno la viabilità. “Non riusciremo però a togliere tutti i rifiuti in un tempo brevissimo – avverte Monni –  Solo per i rifiuti urbani si parla al momento di almeno 150 mila tonnellate, che è una cifra astronomica”. 

Maltempo, Giani nominato commissario delegato per l’emergenza

Il presidente Eugenio Giani è appena stato nominato Commissario delegato per fronteggiare l’emergenza derivante dagli eventi calamitosi nei territori colpiti “Massimo impegno – ha detto Giani- per risollevarci, tutti insieme: famiglie, imprese e istituzioni”.
L’ordinanza con la nomina di Giani a commissario delegato è stata firmata oggi dal Capo del dipartimento di protezione civile Fabrizio Curcio