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La Congiura delle polveri

Il 5 novembre 1605 in Inghilterra venne sventato un celebre complotto cattolico noto come Congiura delle polveri, il quale nelle intenzioni dei cospiratori avrebbe dovuto far esplodere il parlamento inglese e rapire la figlia di 9 anni del re, da porre come nuova sovrana cattolica del paese.

Il piano dei cospiratori, guidati da Robert Catesby, ideatore della cospirazione, era di far saltare in aria la Camera dei Lord durante l’apertura statale del Parlamento il 5 novembre 1605, come preludio a una rivolta popolare nelle Midlands durante la quale la figlia di nove anni di re Giacomo, Elisabetta, sarebbe dovuta essere installata come capo di stato cattolico. Catesby potrebbe aver intrapreso il piano dopo che le speranze di garantire una maggiore tolleranza religiosa sotto il re Giacomo erano svanite, lasciando molti cattolici inglesi delusi. Gli altri cospiratori suoi compagni erano John e Christopher Wright, Robert e Thomas Wintour, Thomas Percy, Guy Fawkes, Robert Keyes, Thomas Bates, John Grant, Ambrose Rookwood, Sir Everard Digby e Francis Tresham. Fawkes, che aveva acquisito 10 anni di esperienza militare combattendo nei Paesi Bassi spagnoli nella fallita repressione della rivolta olandese, fu incaricato degli esplosivi.

Un rapporto sul complotto della fine del XVII o dell’inizio del XVIII secolo.

Lo scopo principale dei cospiratori tramite l’esplosione del parlamento era quello di uccidere Re Giacomo, ma molti altri obiettivi importanti sarebbero stati presenti alla cerimonia di apertura, inclusi i parenti più prossimi del monarca e i membri del Consiglio privato. Gli alti giudici del sistema legale inglese, la maggior parte dell’aristocrazia protestante e i vescovi della Chiesa d’Inghilterra avrebbero tutti partecipato in qualità di membri della Camera dei Lord, insieme ai membri della Camera dei Comuni. Un obiettivo molto importante era appunto il rapimento della figlia del re, Elisabetta. Ella si trovava nell’abbazia di Coombe vicino a Coventry, viveva a sole dieci miglia a nord di Warwick, comodo per i cospiratori, la maggior parte dei quali viveva nelle Midlands. Una volta che il re e il suo parlamento fossero morti, i cospiratori, come menzionato sopra, intendevano installare Elisabetta sul trono inglese come regina titolare. Il destino dei suoi fratelli, Henry e Charles, sarebbe stato improvvisato; il loro ruolo nelle cerimonie di stato era ancora incerto. I cospiratori pensavano di utilizzare Henry Percy, 9 ° conte di Northumberland, come reggente di Elisabetta, ma molto probabilmente non lo informarono mai di ciò.

La trama fu rivelata alle autorità in una lettera anonima inviata a William Parker, quarto barone Monteagle, il 26 ottobre 1605. Durante una perquisizione della Camera dei Lord la sera del 4 novembre 1605, Fawkes fu scoperto a guardia di 36 barili di polvere da sparo— abbastanza da ridurre in macerie la Camera dei Lord e arrestato. La maggior parte dei cospiratori fuggirono da Londra non appena appresero della scoperta del complotto, cercando di ottenere sostegno lungo la strada. Molti si opposero all’inseguimento dello sceriffo di Worcester e dei suoi uomini a Holbeche House; nella battaglia che ne seguì, Catesby fu uno di quelli uccisi. Al processo del 27 gennaio 1606, otto dei sopravvissuti, compreso Fawkes, furono condannati e sottèpsti a impiccagione, estrazione e squartamento.

Una maggiore libertà per i cattolici romani di praticare la loro religione sembrava improbabile nel 1604, ma la scoperta di una cospirazione così ampia, la cattura delle persone coinvolte e i successivi processi, portarono il Parlamento a considerare l’introduzione di una nuova legislazione ancora più anticattolica. L’evento cancellò anche ogni speranza che gli spagnoli avrebbero mai ottenuto la tolleranza per i cattolici in Inghilterra. Nell’estate del 1606 furono rafforzate le leggi contro la ricusazione; il Popish Recusants Act restituì l’Inghilterra al sistema elisabettiano di multe e restrizioni, introdusse un test sacramentale e un giuramento di fedeltà, richiedendo ai cattolici di abiurare come “eresia” la dottrina per cui “i principi scomunicati dal Papa potevano essere deposti o assassinati “. L’emancipazione cattolica dovette attendere altri 200 anni, ma molti importanti e fedeli cattolici mantennero alte cariche durante il regno di re Giacomo I. Sebbene non ci fu un “periodo d’oro” di “tolleranza” dei cattolici, il regno di James fu comunque un periodo di relativa clemenza per i cattolici, e pochi furono soggetti a procedimenti giudiziari.

Nel gennaio 1606, durante la prima seduta del Parlamento dopo il complotto, fu approvata la legge sull’osservanza del 5 novembre 1605, che rendeva i servizi e le prediche che commemoravano l’evento una caratteristica annuale della vita inglese; l’atto rimase in vigore fino al 1859. La tradizione di celebrare la giornata con il suono delle campane della chiesa e dei falò iniziò subito dopo la scoperta del Complotto, e in alcune delle prime celebrazioni furono inclusi i fuochi d’artificio. In Gran Bretagna, il 5 novembre è così variamente chiamato Bonfire Night (Notte del falò), Fireworks Night (Notte dei fuochi d’artificio) o Guy Fawkes Night (Notte di Guy Fawkes).

I falò vengono accesi in Gran Bretagna ogni 5 novembre per commemorare il fallimento del complotto.

Resta ancora oggi l’usanza in Gran Bretagna, intorno al 5 novembre, di lanciare fuochi d’artificio. Tradizionalmente, nelle settimane che precedono il 5, i bambini creavano dei guys” – effigi presumibilmente di Fanny – di solito fatti con vecchi vestiti imbottiti di giornali e muniti di una maschera grottesca, da bruciare il 5 novembre. Questi guys venivano esibiti per strada per raccogliere denaro per i fuochi d’artificio, sebbene questa usanza sia diventata meno comune. La parola guy quindi è arrivata nel 19 ° secolo a significare una persona vestita in modo strano, e poi nel 20 ° e 21 ° secolo a significare qualsiasi persona di sesso maschile.

Immagine d’apertura: incisione del secolo XVII: gli autori della cospirazione delle polveri.

Bibliografia e fonti varie

  • Brice, Katherine (1994), The Early Stuarts 1603–40, Hodder Education, ISBN 978-0-340-57510-9
  • Cressy, David (1989), Bonfires and bells: national memory and the Protestant calendar in Elizabethan and Stuart EnglandWeidenfeld & NicolsonISBN 0-297-79343-8
  • Croft, Pauline (2003), King James, Macmillan, ISBN 0-333-61395-3
  • Demaray, John G. (1984), Simmonds, James D. (ed.), “Gunpowder and the Problem of Theatrical Heroic Form”, Milton Studies 19: Urbane Milton: The Latin Poetry, University of Pittsburgh Press, ISBN 0-8229-3492-2
  • Forbes, Esther (1999) [1942], Paul Revere and the Times He Lived In, Houghton Mifflin, ISBN 0-618-00194-8
  • Fraser, Antonia (2005) [1996], The Gunpowder Plot, Phoenix, ISBN 0-7538-1401-3
  • Haynes, Alan (2005) [1994], The Gunpowder Plot: Faith in Rebellion, Hayes and Sutton, ISBN 0-7509-4215-0
  • Hogge, Alice (2005), God’s Secret Agents: Queen Elizabeth’s Forbidden Priests and the Hatching of the Gunpowder Plot, Harper Collins, ISBN 0-00-715637-5
  • Marshall, John (2006), John Locke, Toleration and Early Enlightenment Culture, Cambridge University Press, ISBN 978-0-521-65114-1
  • Marshall, Peter (2003), Reformation England 1480–1642, Bloomsbury Academic, ISBN 978-0-340-70624-4
  • Nichols, John (1828), The Progresses, Processions, and Magnificent Festivities of King James the First, His Royal Consort, Family, and Court, J. B. Nichols
  • Northcote Parkinson, C. (1976), Gunpowder Treason and Plot, Weidenfeld and Nicolson, ISBN 978-0-297-77224-8
  • Scott, George Ryley (1940), History of Torture Throughout the Ages, Kessinger Publishing, ISBN 978-0-7661-4063-9
  • Stewart, Alan (2003), The Cradle King: A Life of James VI & 1, Chatto and Windus, ISBN 978-0-7011-6984-8
  • Thompson, Irene (2008), A to Z of Punishment and Torture, Book Guild Publishing, ISBN 978-1-84624-203-8
  • Willson, David Harris (1963) [1956], King James VI & I, Jonathan Cape
  • Wilson, Richard (2002), “The pilot’s thumb: Macbeth and the Jesuits”, in Poole, Robert (ed.), The Lancashire Witches: Histories and Stories, Manchester University Press, pp. 126–145, ISBN 978-0-7190-6204-9

Peggiora il meteo, allerta arancione sul centro nord della Toscana

Bollettino valido dalle 20 di sabato 4 novembre a mezzanotte di domenica 5 novembre

Peggioramento delle condizioni meteo dalla sera di oggi, sabato 4 novembre, che hanno portato la Sala operativa della Protezione civile regionale ad emettere un codice di allerta arancione sulle aree del centro settentrionali della Toscana a partire dalle 20 fino alla mezzanotte di domani per rischio idraulico sul reticolo principale, per rischio idrogeologico idraulico sul reticolo minore e per rischio mareggiate. Sono attese piogge, anche di carattere temporalesco, inizialmente sulle province di Massa Carrara e Lucca.

Dalla prossima mezzanotte inoltre l’allerta arancione per mareggiate viene estesa sulla costa meridionale e sull’Arcipelago.

Il codice giallo è stato emesso invece per tutte le zone restanti della Regione. 

Le province interessate dall’allerta arancione sono Massa Carrara, Lucca, Livorno, Pisa, Pistoia, Firenze, Prato, Grosseto.

Fenomeni previsti:

PIOGGIA – dalla sera di oggi precipitazioni sparse anche temporalesche, inizialmente sulla provincia di Massa-Carrara e Lucca in rapida estensione nel corso delle ore notturne al resto della regione, soprattutto alle zone interne. Miglioramento già nel corso della mattinata con cessazione delle precipitazioni sulle zone settentrionali e residui rovesci e temporali che si attarderanno sulle province di Grosseto, Siena e Arezzo, dove potranno risultare anche intense e persistenti.
Tra la sera di oggi e la prima parte di domani attesi i seguenti cumulati: medi attorno a 50-70 mm e massimi fino a 80-100 mm sulle province di Massa-Carrara e Lucca, localmente superiori sui rilievi appenninici. Cumulati medi di 30-40 mm con massimi fino a 40-50 mm sull’alto livornese, provincia di Pistoia, Prato e Valdarno inferiore e Mugello, fino a 70-80 mm sui rilievi appenninici. Cumulati medi intorno a 20-30 mm sulle zone interne centrali e meridionali e massimi fino a 40-60 mm, fino a 70-80 mm sulle zone appenniniche e sull’Amiata.

TEMPORALI – possibilità di locali temporali anche di forte intensità dalla sera di oggi, sabato, sulle zone di nord-ovest. Nella notte e nelle prime ore del mattino locali forti temporali possibili anche sul resto della regione.

VENTO – oggi, sabato, intensificazione del vento da sud, sud-ovest in serata con raffiche fino a 80-100 km/h in Arcipelago, zone costiere, crinali appenninici e zone sottovento e anche sui rilievi collinari centro-meridionali. Raffiche fino a 50-60 km/h in pianura. Dalla mattina di domani, domenica, rotazione a ovest, sud-ovest con ancora raffiche fino a 100 km/h sull’Appennino e zone sottovento, fino a 80-90 km/h sulla costa centro-settentrionale e sull’Arcipelago a nord dell’Elba. Raffiche fino a 50-60 km/h sul resto della regione.

MARE – dalla tarda serata di oggi, sabato, moto ondoso in aumento su tutti i settori. Domani, domenica, mare agitato o molto agitato a nord dell’Elba e temporaneamente anche sul settore meridionale. Forti mareggiate sul litorale. Altezza dell’onda significativa fino a 4-5 metri al largo, 3-4 metri sotto costa. Moto ondoso in attenuazione nel pomeriggio a sud dell’Elba.

Ulteriori dettagli e consigli sui comportamenti da adottare, a seconda del rischio, si trovano all’interno della sezione Allerta meteo del sito della Regione Toscana, accessibile all’indirizzo http://www.regione.toscana.it/allertameteo

AGGIORNAMENTI PROTEZIONE CIVILE DI PRATO DEL 4 NOVEMBRE

Qui di seguito tutte le comunicazioni della protezione civile di Prato come pubblicati sul sito del Comune nella giornata di oggi 04/11/2023

“Aggiornamento delle 16.49 del 4.11.2023

Scuole chiuse anche lunedì 6 novembre

Decisione necessaria per gestire in modo più agile l’emergenza Sono in preparazione le ordinanze di chiusura, anticipiamo anche la chiusura di tutti gli impianti sportivi al chiuso e all’aperto.

L’amministrazione comunale informa che lunedì 6 novembre:
le attività didattiche scolastiche e didattiche extrascolastiche delle scuole di ogni ordine e grado e anche le attività nelle palestre scolastiche resteranno chiuse.
L’ordinanza verrà emessa in serata, ma la decisione viene anticipata fin da ora per consentire alle famiglie di organizzarsi in vista di lunedì.
La decisione, spiega l’amministrazione comunale, non è stata presa perché le scuole siano inagibili (infatti gran parte delle scuole non hanno problemi di accessibilità) quanto di evitare lo spostamento nelle zone più colpite , per consentire ai mezzi della protezione civile di muoversi più facilmente in città, di poter utilizzare se necessario alcune palestre per accogliere persone sfollate, nonché in maniera preventiva a seguito vista dell’allerta meteo prevista in peggioramento.
Nelle prossime ore verrà comunicata anche la chiusura di tutti gli impianti sportivi al chiuso e all’aperto. Sospesa anche la partita in casa dell’A.C. Prato

Aggiornamento delle 16.14 del 4.11.2023

Ritiro spazzatura da parte di ALIA
Fino alle ore 21.00 i cittadini che stanno liberando garage e seminterrati possono recarsi presso via del Purgatorio 1 – sede ANC Associazione nazionale carabinieri per ritirare sacchi da spazzatura neri grandi da utilizzare per separare per quanto possibile e poi esporre all’esterno per far ritirare da ALIA.

Aggiornamento delle 15.54 del 4.11.2023

Chi ha bisogno di sacchetti di sabbia?

Tutti i cittadini che hanno bisogno dei sacchetti di sabbia possono recarsi a prenderli con mezzo proprio.
I sacchetti sono in distribuzione in via dell’Ippodromo 1 cioè presso la sede dell’ANC, Associazione nazionale carabinieri.
Via dell’Ippodromo è a senso unico, accedere da Via Roma per arrivare con l’auto.

Aggiornamento delle 15.47 del 4.11.2023

Acqua potabile

Un’azienda pratese di distribuzione automatica ci ha regalato più di un migliaio di bottigliette di acqua minerale.
L’acqua è stata portata a S. Lucia in via Marradi 12 presso la sezione della Pubblica Assistenza ed è in distribuzione per tutti i cittadini privi di acqua potabile in casa.

Aggiornamento delle 15.25 del 4.11.2023

Comitato pro Emergenze

Parte la raccolta fondi per la nostra emergenza alluvione.
A seguito dell’eccezionale evento alluvionale che ha colpito in maniera particolarmente grave alcune zone cittadine dal pomeriggio del 2 novembre, provocando danni ingentissimi, il Comitato Città di Prato pro Emergenze onlus ha attivato una campagna di raccolta fondi pro emergenza alluvione Prato.
A partire da oggi, per chi lo desidera, è possibile partecipare alla campagna di aiuto.
Per chi desidera fare una donazione i riferimenti sono:
Codice IBAN per le donazioni: IT31A0306921531100000005806
Intestatario del conto: Comitato Città di Prato Pro Emergenze onlus
Causale: “Alluvione Prato”
Istituto creditizio: Banca Intesa Sanpaolo

Aggiornamento delle 15.16 del 4.11.2023

Volontari
Oltre le ore 16.00 non devono più affluire volontari per portare aiuto alla popolazione.
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e stanno partecipando.
Nella notte sarà organizzato il lavoro di domani e al mattino presto, prima possibile, saranno pubblicate su questa pagina le indicazioni di orario e punto di raccolta per i volontari che vorranno partecipare domani.

Aggiornamento delle 14.58 del 4.11.2023

Previsioni dal CFR:

Un nuovo peggioramento delle condizioni meteo è previsto dalla sera di oggi, sabato, con transito di un sistema frontale tra stasera e la prima parte di domani, domenica. Dalla sera di oggi precipitazioni sparse anche temporalesche, inizialmente su nord ovest in rapida estensione, durante la notte, al resto della Regione Toscana, soprattutto alle zone interne.
Miglioramento già nel corso della mattinata di domenica con cessazione delle precipitazioni sulle zone settentrionali e residui rovesci e temporali (più probabili nelle zone centro meridionali della Toscana).
Attesa per oggi una intensificazione del vento da sud, sud-ovest in serata con raffiche fino a 50-60 km/h in pianura. Dalla mattina di domani, domenica, rotazione a ovest, sud-ovest con ancora raffiche fino a 50-60 km/h.?

Aggiornamento delle 14.50 del 4.11.2023

Appello
Ripetiamo l’appello di tutto il sistema di protezione civile di NON recarsi nelle zone alluvianate per curiosare e fare foto/video perché è necessario lasciare lo spazio, il parcheggio e la libertà di circolazione ai mezzi di soccorso, ai volontari, ai tecnici dei guasti, a chi informa la popolazione.

Aggiornamento delle 14.10 del 4.11.2023

Si informa che il CFR ha emesso un avviso di criticità come segue:

Rischio idraulico (reticolo principale):
giallo in corso fino alle 20,00 di oggi sabato 4 novembre
arancione, dalle 20,00 di oggi alle 15,00 di domani, domenica 5 novembre
Rischio idrogeologico (reticolo minore)
giallo in corso fino alle 20,00 di oggi, sabato 4 novembre
arancione, dalle 20,00 di oggi alle 11,00 di domani, domenica 5 novembre

Rischio temporali forti
rischio di livello giallo, dalle 20,00 di oggi alle 11,00 di domani, domenica 5 novembre
Rischio vento:
Rischio di livello giallo dalle 20,00 di oggi alle 20,00 di domani, domenica 5 novembre

Per maggiori informazioni sui bollettini e monitoraggi del CFR è possibile consultare direttamente il sito di riferimento: https://www.cfr.toscana.it/

Aggiornamento delle 13.20 del 4.11.2023

Documentazione danni
Le famiglie e le imprese che sono state danneggiate dall’alluvione devono documentare autonomamente i danni subiti.
Il modo migliore per farlo è documentare con fotografie e video (con il proprio cellulare va benissimo) la propria situazione.

Circolano voci infondate che sia necessario far documentare i danni dai vigili urbani: NON È VERO.
Sono falsità. Ognuno può e deve documentare autonomamente i propri danni, sia le famiglie che gli imprenditori.

Aggiornamento delle 11.40 del 4.11.2023

Distribuzione pasti

Nelle aree maggiormente alluvionate (e dove siamo riusciti), il volontariato ha allestito la distribuzione di pasti per chi è in difficoltà, senza cucina ecc.
Il servizio viene attivato alle 12.30.
– Santa Lucia, locali parrocchia via Poli 2: pasti caldi, panini e acqua da consumare sul posto o da portare a casa;
– Figline, locali della Misericordia via della Chiesa, 12: pasti freddi monouso acqua e pane da consumare sul posto o da portare a casa;
– Galcetello, centro commerciale davanti alla Conad: pasti freddi monouso acqua e pane da consumare sul posto o da portare a casa;

Aggiornamento delle 11.20 del 4.11.2023

Volontari

Coloro che vogliono rendersi utili e offrire il proprio aiuto devono organizzarsi autonomamente per essere davvero di aiuto e non mettersi in pericolo.
In particolare:
1. calzature: stivali in gomma o scarpe antinfortunistiche;
2. guanti antinfortunistici o comunque guanti consistenti, spessi;
3. vestiti comodi, caldi e qualcosa per proteggersi dalla pioggia;
4. portarsi cibo e acqua per la giornata;
5. chi può si porti una pala;
Recarsi, almeno per oggi, nella piazza di Villa Fiorita, dove fanno il mercato settimanale, vicino alla scuola di Pacciana.

Aggiornamento delle 11 del 4.11.2023

Acqua

Ci sono ancora molte zone di Prato senza acqua nelle case.
Chi ha bisogno di acqua potabile può recarsi a prenderla (con i contenitori) all’autobotte posizionata in zona Coiano presso la RSA di Villa Niccolini (Via Bisenzio) vicino alla casa del popolo di Coiano.
Alle 12,00 in Prefettura, verrà fatto il punto della situazione sulla situazione dell’acqua e, appena in possesso di notizie, le pubblicheremo su questa pagina.

Nella zona di Prato nord i tecnici degli impianti stanno facendo sopralluoghi alla “vascona” (arrivo terza sorgente). Si prova a scavare alla presa del Rio Nosa per recuperare un po’ di acqua. Nella notte la pressione alla Briglia non è aumentata e quindi aumentano le ipotesi di perdita tra Vaiano e la Briglia.
Sorgente Carteano ancora inutilizzabile.”

Coltivazioni intensive dell’ulivo? No grazie!

A Montecatini Terme un convegno sulla valorizzazione degli oli extravergini italiani con il sottosegretario La Pietra

La giornata conclusiva del Festival Food&Book si è chiusa con il convegno “Gli oli extravergini italiani: come valorizzarli a tavola e in azienda”. La presenza di un panel qualificato di relatori e del sottosegretario al Masaf Patrizio Giacomo La Pietra è stata l’occasione per sviluppare temi di particolare rilevanza per il settore olivicolo in un contesto di calo della produzione di circa il 30% a livello nazionale. A questo riguardo, il sottosegretario ha ipotizzato il rischio di una forte crescita dei prezzi a fine inverno, anche per il crollo della produzione in Spagna che riguarderà in particolare il prodotto mass market. “A causa della mancanza di olio ci troveremo di fronte ad un forte innalzamento dei prezzi al consumatore – ha affermato La Pietra – e si renderà più interessante la scelta di orientarsi verso oli di qualità del nostro Paese. Per questo occorre comunicare al consumatore che l’olio non è un condimento, ma un alimento eccellente dal punto di vista nutrizionale, e quindi è preferibile spendere qualche euro in più per avere un prodotto con migliori caratteristiche organolettiche e nutrizionali”. Negli ultimi anni si è assistito a un forte calo della produzione di olio italiano conseguente all’abbandono di oliveti; per recuperare produttività, anche in Italia si stanno iniziando a diffondere impianti intensivi e superintensivi. “Questa scelta – si è chiesto il professor Giuseppe Nocca – può essere una soluzione? Si tratta di impianti in cui la raccolta è affidata a macchine scavallatrici, dotate di pettini vibranti, con capacità di raccolta che coprono un ettaro in una o due ore, ma idonee solo per operare in terreni perfettamente pianeggianti. Va tuttavia precisato che sia le operazioni di potatura, sia quelle di raccolta, provocano numerosi danni alla vegetazione a causa delle rotture di rami e germogli con ferite ai tessuti vegetali che necessitano di frequenti trattamenti anticrittogamici, pena la diffusione di patologie (batteriosi)”. A questo riguardo è stato segnalato che il crollo della produzione spagnola è da imputare soprattutto dalla diffusione di malattie derivanti proprio dall’intensità degli allevamenti delle piante. “La nostra ricchezza – ha aggiunto Fabiola Pulieri, autrice insieme a Dario Stefàno del libro Oleoturismo – Opportunità per imprese e territori – sta proprio nella diversità dei nostri oli, nella varietà di ulivi e nella presenza di piante secolari. La gran parte degli uliveti del nostro Paese è in collina e le coltivazioni intensive, che si avvalgono di sistemi di potatura e raccolta altamente meccanizzate, in queste aree non sono possibili. Per non dire delle ricadute negative dal punto di vista paesaggistico e turistico, aspetti che sono la base per lo sviluppo dell’oleoturismo, un formidabile strumento a disposizione dei produttori per la valorizzazione dell’olio Evo nei luoghi in cui si produce”. Per il professor Antonello Senni autore del libro La Nutriscienza, oltre alle classiche ottime peculiarità che caratterizzano l’olio Evo (bassa acidità, alto contenuto di vitamina E, carotenoidi, basso numero di perossidi), andrebbero sviluppate nuove ricerche attraverso incroci varietali per arricchire l’olio di altri due nutrienti: i lignani e i fitosteroli presenti nell’olio Evo che si caratterizzano per le loro alte qualità antiossidanti, antidiabetiche, antitumorali con attività antiestrogenica, antiangiogenica, ma soprattutto proapoptotica. Particolarmente soddisfatto dell’incontro si è dichiarato il vicesindaco di Montecatini Terme, Alessandro Sartoni: “Montecatini è la Città delle Terme, la Città del Liberty ma è anche Città degli Ulivi: è sufficiente, arrivando in città, alzare lo sguardo verso l’alto per vedere tutta la collina coperta di ulivi. La presenza sul territorio della Cooperativa Olivicoltori della Valdinievole, con un innovativo impianto di frangitura delle olive attraverso gli ultrasuoni, è la base per sviluppare iniziative in grado di coinvolgere i tanti turisti che nella nostra città potranno apprezzare anche la qualità delle produzioni agricole del nostro territorio”.
Sito ufficiale:www.foodandbook.it


UE: APPELLO DA ASSOCIAZIONI A MELONI, NO A REGOLAMENTO IMBALLAGGI PERCHÉ AUMENTA INQUINAMENTO

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PUNTARE SU SOSTENIBILITÀ CON RICICLO E BIOPLASTICHE TOTALMENTE BIODEGRABILI

LETTERA DI COLDIRETTI, FILIERA ITALIA, CIA, CONFAPI, ANCC-COOP, ANCD-CONAD, LEGACOOP, LEGACOOP AGROALIMENTARE, LEGACOOP PRODUZIONE&SERVIZI, UE.COOP, FAI-CISL e UILA-UIL

La proposta di Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio se approvata nella sua attuale formulazione provocherebbe effetti pesantemente negativi sulle filiere produttive nazionali e sui consumatori oltre che opposti agli obiettivi di sostenibilità che dichiara di voler perseguire. Mette in discussione il riciclo dove l’Italia è leader e non tiene conto di soluzioni più sostenibili come le bioplastiche totalmente biodegradabili. È quanto scrivono Coldiretti, Filiera Italia, Cia, Confapi, Ancc-Coop, Ancd-Conad, Legacoop, Legacoop Agroalimentare, Legacoop Produzione&Servizi, Ue.Coop, Fai-Cisl e Uila-Uil al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, ai Ministri coinvolti direttamente, ai Presidenti dei gruppi politici della Camera e Senato e ai Capi delegazione Parlamento.

In particolare, l’attuale Presidenza spagnola sta accelerando ulteriormente il negoziato cercando di far approvare un orientamento generale già al Consiglio ambiente del 18 dicembre e si rende quindi necessaria un’azione per fermare tale proposta che – scrivono le associazioni firmatarie – stravolge completamente la strategia finora utilizzata per la riduzione dei rifiuti di imballaggio passando dal principio del riciclo – che ha caratterizzato tale strategia negli ultimi anni – a quella del riuso. Il nostro Paese è diventato negli ultimi anni punto di riferimento globale nel materiale innovativo riciclabile ed ha già raggiunto in termini di riciclo obiettivi superiori alla stragrande maggioranza degli altri Paesi: il tasso di riciclo complessivo degli imballaggi in Italia ha raggiunto quota 73,3% nel 2021, superando l’obiettivo del 70% fissato per il 2030, collocando il nostro Paese al secondo posto in Europa per riciclo degli imballaggi pro-capite. 

Rimettere in discussione questo modello ormai consolidato rischia di vanificare gli sforzi e gli obiettivi raggiunti finora, generando un impatto estremamente pervasivo che rischia di colpire oltre il 30% del nostro Prodotto Interno Lordo. Il danno non sarebbe infatti limitato alle sole aziende degli imballaggi ma riguarderebbe a ritroso filiere fondamentali per il nostro Paese quali l’intero settore agroalimentare, dalla produzione, alla trasformazione e distribuzione, mettendo a rischio decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro. Non è pensabile, tra l’altro, che le abitudini consolidate di milioni di consumatori possano essere stravolte con un semplice tratto di penna. La proposta impatterebbe, inoltre, un settore come quello delle bioplastiche compostabili e totalmente biodegradabili introducendo una serie di limitazioni d’uso, limitando di fatto l’innovazione negli imballaggi e non permettendo il ritorno degli ingenti investimenti fatti in innovazione e in bioraffinerie prime al mondo oggi in funzione, di cui l’Italia è leader attraverso società quali Eni Versalis – Novamont che, insieme ad altre partecipate pubbliche e campioni nazionali, aderiscono a Filiera Italia. Questi impianti sono un asset del nostro Paese e potrebbero invece permettere ad intere filiere di imballaggi di continuare a lavorare e ad innovare, potendo tra l’altro contare sulle migliori infrastrutture per il trattamento del rifiuto organico in Europa. Parliamo di bioplastiche e di bioprodotti da fonti rinnovabili concepiti per la tutela del suolo e delle acque, attraverso la riconversione di siti industriali non più competitivi, nel rispetto delle specificità locali e in partnership con tutti gli attori della filiera. La leadership che il nostro Paese detiene in tali prodotti innovativi è ulteriormente confermata dal fatto che Cina e Stati Uniti stanno cercando di imitare tali prodotti e processi innovativi nella loro corsa agli sviluppi industriali del biomanufacturing.

Per il settore agroalimentare in particolare, la proposta impatta negativamente il confezionamento stesso dei prodotti, mettendo a rischio gli attuali standard di sicurezza e qualità alimentare, ma anche la shelf-life dei prodotti stessi, con il conseguente rischio di aumento degli sprechi dovuto alla maggiore deperibilità degli alimenti venduti senza confezione. Un esempio indicativo è rappresentato dal divieto, che tale proposta introduce, di confezionamento di frutta e verdura in quantità inferiori ad 1,5Kg, prescrizione che determinerebbe la definitiva scomparsa del settore della quarta gamma di cui l’Italia è leader mondiale. Altro esempio rappresentativo sarebbe l’obbligo di passare dal riciclo al riuso nel settore dell’Ho.re.ca. Immaginiamo la difficoltà di sostituire ad esempio, nel servizio d’asporto, le stoviglie monouso riciclabili con materiale in plastica da riutilizzare che andrebbero restituite dal consumatore ogni volta al ristorante di provenienza. Ciò aiuta a comprendere come, secondo tutte le più recenti evidenze scientifiche, gli imballaggi riutilizzabili che la Commissione UE vorrebbe imporre sono più impattanti del packaging monouso comportando un aumento del 180% di emissioni di CO2 e di circa il 240% in più di consumo d’acqua. Tutto ciò genererebbe anche – concludono le Associazioni firmatarie – un ulteriore aumento dei costi di produzione per l’intera filiera agroalimentare, con pesanti ripercussioni sui prezzi pagati dai consumatori in un momento di grande difficoltà economica in cui abbiamo appena sottoscritto con il Governo il patto antiinflazione con obiettivi opposti.

PAV – Parco Arte Vivente | Car Crash. Piero Gilardi e l’arte povera | 4.11.2023 – 28.04.2024

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Car Crash. Piero Gilardi e l’arte povera

a cura di Marco Scotini
4 novembre 2023 – 28 aprile 2024  PAV – Parco Arte Vivente
via Giordano Bruno 31, 10134, Torino
 www.parcoartevivente.it 
Il PAV Parco Arte Vivente, nella cornice di Artissima, presenta la mostra Car Crash. Piero Gilardi e l’arte povera a cura di Marco Scotini, che indaga la produzione di Piero Gilardi (Torino, 1942-2023) nel corso degli anni Sessanta. L’esposizione vuole proporsi come un omaggio al fondatore del PAV e ripercorre gli esordi della carriera dell’artista esplorando gli anni che vanno dal 1964 al 1969, una stagione germinale durante la quale si delineano già i molteplici interessi di Gilardi e il suo grande contributo all’origine del movimento dell’arte povera. Car Crash è la prima di una serie di mostre monografiche di un progetto a lungo termine del PAV che, seguendo una partizione cronologica, approfondiranno l’opera dell’artista.
La mostra attraversa un ricco, anche se breve, momento (cinque anni in tutto) connotato dal coinvolgimento di Gilardi in alcune delle tappe più importanti del movimento poverista, tra le quali l’esposizione Arte Abitabile (1966) presso la Galleria Sperone, la creazione del Deposito d’Arte Presente di Torino (1967-1969), la teoria dell’arte micro-emotiva, fino al suo definitivo affrancamento dal movimento con la mostra arte povera più azioni povere agli arsenali di Amalfi (1968). Fin dagli esordi emerge il suo interesse riguardo al rapporto tra tecnologia, essere umano e natura e il desiderio di creare opere d’arte funzionali animate dallo spettatore, così come l’apertura verso altre discipline, quali le esperienze nell’ambito del design radicale di fine anni Sessanta. Ne emerge l’instancabile volontà di Gilardi di comprendere e teorizzare il senso più profondo dell’arte e dell’operato di artisti incontrati in ambito internazionale e nazionale, passando da inventore di forme a inventore di formazioni: la sua definizione di “arte micro-emotiva” ne è un esempio. Questo impegno è testimoniato dalle svariate lettere scritte ad amici e colleghi, e dalle corrispondenze per la rivista Flash Art inviate da New York e da diverse città europee, e preannuncia l’importanza del suo contributo teorico a due mostre miliari come Op Losse Schroeven (Amsterdam, 1969) e When Attitudes Become Form (Berna, 1969). Un pensiero analitico che include una posizione critica dei meccanismi che governano il sistema e il mercato dell’arte, che a partire dal 1969 porta Gilardi a scegliere di allontanarsi temporaneamente dalla scena artistica nazionale e internazionale, per dedicarsi all’attivismo politico in continuità con le istanze sollevate dai movimenti politici del ’68.

Il titolo Car Crash, mutuato da un progetto mai realizzato per il Piper Pluriclub di Torino nel quale Gilardi rimanda all’immagine di “un’auto che slitta silenziosamente sull’olio nero del pavimento”, diventa metafora di quegli anni sulfurei durante i quali l’incontro e lo scontro con il sistema dell’arte e la costruzione e decostruzione di relazioni, teorie ed immaginari sono il segno dell’alta posta in gioco dell’arte di quel momento. Ed è proprio con la dinamica esperienza del Piper e con l’esposizione dei tappeti-natura allestiti all’interno del locale nel gennaio 1967, che si apre la mostra del PAV. La discoteca, o meglio il “divertimentificio” torinese, riprendendo la definizione che ne dà Tommaso Trini, che dalla seconda metà degli anni Settanta è aperto ad accogliere sperimentazioni e diverse forme d’arte performativa, da Carmelo Bene al Living Theatre, e diventa terreno fertile per artisti che, come Gilardi, orbitano attorno al movimento dell’arte povera, tra i quali Pistoletto, Merz e Boetti. L’apertura di Gilardi verso un’arte pensata per essere vissuta e per coinvolgere in modo diretto lo spettatore, prende forma fin dalla nascita dei tappeti-natura, ambienti realizzati in poliuretano espanso da calpestare e abitare, a cui l’artista lavora a partire dal 1965. La serie di opere nasce da una suggestione avuta durante una passeggiata nella natura lungo il greto del torrente Sangone nei pressi di Torino, durante la quale l’artista si imbatte in un cumulo di rifiuti abbandonati sull’argine. Da qui la volontà di creare forme rappresentative di un contesto naturale ideale ma utilizzando un materiale artificiale e contemporaneo come il poliuretano espanso, tecnologia che permette la creazione di “oggetti estetici fruibili praticamente”. “Io sono il prodotto di un grande periodo per la tecnologia eppure amo la natura. Ci deve essere pure un modo di mettere insieme queste due sensazioni” dichiara un giovane Gilardi nell’articolo Sette più sette artisti d’oggi le loro opere i loro abiti pubblicato sulla rivista Uomo Vogue nel 1969. Infine, è proprio in quegli anni che la multiforme attività di Gilardi vede l’elaborazione del metodo di lavorazione della gommapiuma e nello specifico l’invenzione da parte dell’artista di un processo di colorazione e finitura resistente alla manipolazione. Formula che viene applicata alla produzione industriale di prodotti di design audaci attraverso la collaborazione con l’azienda Gufram. Un incontro che dà vita all’iconico Sedilsasso (1968), pouf disegnato dallo stesso Gilardi, e ad altri prodotti che hanno fatto parte di quel fermento generato dal design radicale italiano poi riconosciuto su scala internazionale con l’esposizione Italy, The New Domestic Landscape, al Museum of Modern Art di New York nel settembre del 1972. La mostra Car Crash – Piero Gilardi e l’arte povera racconta il giovane artista Piero Gilardi, attraverso tre temi fondamentali (lo spazio extra-artistico; dal costume pop al costume politico; la produzione di arte utile) con l’intento di andare alla radice del suo operato e sollevare le questioni fondanti della sua pratica che, sviluppandosi in una lunga carriera, hanno condotto alla fondazione del PAV Parco Arte Vivente. Il Centro sperimentale d’arte contemporanea che oggi interpreta la natura a partire da un parco pubblico nel paesaggio urbano, un luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio con al centro l’ecologia, il pubblico e gli artisti, “il progetto di una vita”. I documenti e le opere presenti in mostra sono stati raccolti attraverso la collaborazione con Archivio DomusArchivio Fotografico Enrico CattaneoCittadellarte – Fondazione PistolettoArchivio Derossi AssociatiCentro di Ricerca Castello di Rivoli (CRRI), Fondazione Centro Studi Piero GilardiFondazione MerzGalleria GiraldiGalleria Lia RummaGufram. Nell’ambito della mostra Car Crash, le Attività Educative e Formative del PAV propongono, alle scuole e ai gruppi, un articolato programma di attività interamente dedicato alla ricerca metodologica e alle opere di Piero Gilardi, consultabile sul sito web. Per le famiglie, su prenotazione, la seconda domenica di ogni mese è in programma una visita speciale al percorso interattivo Bioma di Gilardi, a cui segue l’attivazione dell’opera pedagogica Puzzle-natura Marina delle Canarie di Gilardi (2015, 53 elementi di poliuretano espanso, lattice di gomma, cesta di vimini). Un’opera interattiva completamente assemblabile che contiene sassi, conchiglie, ricci di mare, frammenti di palme, zolle di terra vulcanica o erbosa. Il puzzle è a disposizione dei visitatori invitati a interagire con l’opera creando forme sempre diverse. Altre versioni dei puzzle-natura sono presenti al Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli, al Van Abbemuseum di Eindhoven (NL) e al Nottingham Contemporary (UK). La mostra è realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT, della Regione Piemonte e della Città di Torino.
 PAV – Parco Arte Vivente
presenta Car Crash. Piero Gilardi e l’arte povera

a cura di Marco Scotini
4 novembre 2023 – 28 aprile 2024  PAV – Parco Arte Vivente
via Giordano Bruno 31, 10134, Torino
 www.parcoartevivente.it  Il PAV Parco Arte Vivente, nella cornice di Artissima, presenta la mostra Car Crash. Piero Gilardi e l’arte povera a cura di Marco Scotini, che indaga la produzione di Piero Gilardi (Torino, 1942-2023) nel corso degli anni Sessanta. L’esposizione vuole proporsi come un omaggio al fondatore del PAV e ripercorre gli esordi della carriera dell’artista esplorando gli anni che vanno dal 1964 al 1969, una stagione germinale durante la quale si delineano già i molteplici interessi di Gilardi e il suo grande contributo all’origine del movimento dell’arte povera. Car Crash è la prima di una serie di mostre monografiche di un progetto a lungo termine del PAV che, seguendo una partizione cronologica, approfondiranno l’opera dell’artista.
La mostra attraversa un ricco, anche se breve, momento (cinque anni in tutto) connotato dal coinvolgimento di Gilardi in alcune delle tappe più importanti del movimento poverista, tra le quali l’esposizione Arte Abitabile (1966) presso la Galleria Sperone, la creazione del Deposito d’Arte Presente di Torino (1967-1969), la teoria dell’arte micro-emotiva, fino al suo definitivo affrancamento dal movimento con la mostra arte povera più azioni povere agli arsenali di Amalfi (1968). Fin dagli esordi emerge il suo interesse riguardo al rapporto tra tecnologia, essere umano e natura e il desiderio di creare opere d’arte funzionali animate dallo spettatore, così come l’apertura verso altre discipline, quali le esperienze nell’ambito del design radicale di fine anni Sessanta. Ne emerge l’instancabile volontà di Gilardi di comprendere e teorizzare il senso più profondo dell’arte e dell’operato di artisti incontrati in ambito internazionale e nazionale, passando da inventore di forme a inventore di formazioni: la sua definizione di “arte micro-emotiva” ne è un esempio. Questo impegno è testimoniato dalle svariate lettere scritte ad amici e colleghi, e dalle corrispondenze per la rivista Flash Art inviate da New York e da diverse città europee, e preannuncia l’importanza del suo contributo teorico a due mostre miliari come Op Losse Schroeven (Amsterdam, 1969) e When Attitudes Become Form (Berna, 1969). Un pensiero analitico che include una posizione critica dei meccanismi che governano il sistema e il mercato dell’arte, che a partire dal 1969 porta Gilardi a scegliere di allontanarsi temporaneamente dalla scena artistica nazionale e internazionale, per dedicarsi all’attivismo politico in continuità con le istanze sollevate dai movimenti politici del ’68.

Il titolo Car Crash, mutuato da un progetto mai realizzato per il Piper Pluriclub di Torino nel quale Gilardi rimanda all’immagine di “un’auto che slitta silenziosamente sull’olio nero del pavimento”, diventa metafora di quegli anni sulfurei durante i quali l’incontro e lo scontro con il sistema dell’arte e la costruzione e decostruzione di relazioni, teorie ed immaginari sono il segno dell’alta posta in gioco dell’arte di quel momento. Ed è proprio con la dinamica esperienza del Piper e con l’esposizione dei tappeti-natura allestiti all’interno del locale nel gennaio 1967, che si apre la mostra del PAV. La discoteca, o meglio il “divertimentificio” torinese, riprendendo la definizione che ne dà Tommaso Trini, che dalla seconda metà degli anni Settanta è aperto ad accogliere sperimentazioni e diverse forme d’arte performativa, da Carmelo Bene al Living Theatre, e diventa terreno fertile per artisti che, come Gilardi, orbitano attorno al movimento dell’arte povera, tra i quali Pistoletto, Merz e Boetti. L’apertura di Gilardi verso un’arte pensata per essere vissuta e per coinvolgere in modo diretto lo spettatore, prende forma fin dalla nascita dei tappeti-natura, ambienti realizzati in poliuretano espanso da calpestare e abitare, a cui l’artista lavora a partire dal 1965. La serie di opere nasce da una suggestione avuta durante una passeggiata nella natura lungo il greto del torrente Sangone nei pressi di Torino, durante la quale l’artista si imbatte in un cumulo di rifiuti abbandonati sull’argine. Da qui la volontà di creare forme rappresentative di un contesto naturale ideale ma utilizzando un materiale artificiale e contemporaneo come il poliuretano espanso, tecnologia che permette la creazione di “oggetti estetici fruibili praticamente”. “Io sono il prodotto di un grande periodo per la tecnologia eppure amo la natura. Ci deve essere pure un modo di mettere insieme queste due sensazioni” dichiara un giovane Gilardi nell’articolo Sette più sette artisti d’oggi le loro opere i loro abiti pubblicato sulla rivista Uomo Vogue nel 1969. Infine, è proprio in quegli anni che la multiforme attività di Gilardi vede l’elaborazione del metodo di lavorazione della gommapiuma e nello specifico l’invenzione da parte dell’artista di un processo di colorazione e finitura resistente alla manipolazione. Formula che viene applicata alla produzione industriale di prodotti di design audaci attraverso la collaborazione con l’azienda Gufram. Un incontro che dà vita all’iconico Sedilsasso (1968), pouf disegnato dallo stesso Gilardi, e ad altri prodotti che hanno fatto parte di quel fermento generato dal design radicale italiano poi riconosciuto su scala internazionale con l’esposizione Italy, The New Domestic Landscape, al Museum of Modern Art di New York nel settembre del 1972. La mostra Car Crash – Piero Gilardi e l’arte povera racconta il giovane artista Piero Gilardi, attraverso tre temi fondamentali (lo spazio extra-artistico; dal costume pop al costume politico; la produzione di arte utile) con l’intento di andare alla radice del suo operato e sollevare le questioni fondanti della sua pratica che, sviluppandosi in una lunga carriera, hanno condotto alla fondazione del PAV Parco Arte Vivente. Il Centro sperimentale d’arte contemporanea che oggi interpreta la natura a partire da un parco pubblico nel paesaggio urbano, un luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio con al centro l’ecologia, il pubblico e gli artisti, “il progetto di una vita”. I documenti e le opere presenti in mostra sono stati raccolti attraverso la collaborazione con Archivio DomusArchivio Fotografico Enrico CattaneoCittadellarte – Fondazione PistolettoArchivio Derossi AssociatiCentro di Ricerca Castello di Rivoli (CRRI), Fondazione Centro Studi Piero GilardiFondazione MerzGalleria GiraldiGalleria Lia RummaGufram. Nell’ambito della mostra Car Crash, le Attività Educative e Formative del PAV propongono, alle scuole e ai gruppi, un articolato programma di attività interamente dedicato alla ricerca metodologica e alle opere di Piero Gilardi, consultabile sul sito web. Per le famiglie, su prenotazione, la seconda domenica di ogni mese è in programma una visita speciale al percorso interattivo Bioma di Gilardi, a cui segue l’attivazione dell’opera pedagogica Puzzle-natura Marina delle Canarie di Gilardi (2015, 53 elementi di poliuretano espanso, lattice di gomma, cesta di vimini). Un’opera interattiva completamente assemblabile che contiene sassi, conchiglie, ricci di mare, frammenti di palme, zolle di terra vulcanica o erbosa. Il puzzle è a disposizione dei visitatori invitati a interagire con l’opera creando forme sempre diverse. Altre versioni dei puzzle-natura sono presenti al Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli, al Van Abbemuseum di Eindhoven (NL) e al Nottingham Contemporary (UK). La mostra è realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT, della Regione Piemonte e della Città di Torino.SCARICA I MATERIALI STAMPAPiero Gilardi nel suo atelier di Via Pastrengo 28, Torino, 1967. PAV – Parco Arte Vivente
presents  Car Crash. Piero Gilardi e l’arte povera
 curated by Marco Scotini
November 4th 2023 – April 28th 2024
  PAV – Parco Arte Vivente
via Giordano Bruno 31, 10134, Torino
 www.parcoartevivente.it  Within the framework of Artissima, the PAV Parco Arte Vivente, will be opening the exhibition Car Crash. Piero Gilardi e l’arte povera that investigates the production of Piero Gilardi (Turin, 1942-2023) during the 1960s. The exhibition aims to present itself as a homage to the founder of the PAV and to revisit the early years of the artist’s career, exploring the years from 1964 to 1969. This was a germinal season during which Gilardi’s multiple areas of interest became clear, together with his huge contribution to the origins of the Arte Povera movement. Car Crash is the first in a series of monographic exhibitions as part of one of PAV’s long-term projects which, by following a chronologically ordered sub-division, will examine the artist’s work in depth.

The exhibition covers a rich, even if brief, moment (five years in all), characterised by Gilardi’s involvement in some of the most important stages of the Arte Povera movement, amongst which were the Arte Abitabile exhibition (1966) at the Galleria Sperone, the creation of the Deposito d’Arte Presente in Turin (1967-1969), the theory of micro-emotive art, through to his definitive liberation from the movement with the exhibition arte povera più azioni povere at the Arsenale di Amalfi (1968). From the very start, what emerged was his interest in the relationship between technology, human beings and nature, together with the desire to create functional works of art animated by the spectator, as well as the opening up to other disciplines such as experiences within the ambit of radical design at the end of the 1960s. What became evident was Gilardi’s unceasing commitment to understanding and theorising the most profound sense of art and the work of the artists encountered at both national and international levels, passing from an inventor of forms to the inventor of formations: his definition of “micro-emotive art” being just one example. This commitment is evidenced by the numerous letters written to friends and colleagues, and by his correspondence sent from New York and various European cities for the magazine Flash Art, forecasting the importance of his theoretical contributions to two milestone exhibitions such as Op Losse Schroeven (Amsterdam, 1969) and When Attitudes Become Form(Berna, 1969). This analytical thought, that includes a critical position in relation to the mechanisms that govern the art market and the art system, beginning in 1969, brought Gilardi to temporarily remove himself from the national and international art scene in order to dedicate himself to political activism in continuity with the issues raised by the political movements of 1968. The title, Car Crash, adapted from an unrealised project for the Piper Pluriclub where Gilardi refers to the image of “an automobile that skids silently on the black oil of the floor”, becomes the metaphor for those sulphurous years during which the encounter and clashes with the art system and the construction and deconstruction of relationships, theories and imaginations are the sign of the great issue at stake for art at that time. It is precisely with the dynamic Piper experience and the exhibition of the nature-carpets set up inside the venue in January 1967 that the PAV exhibition opens. The discotheque, or rather, the divertimentificio [amusement factory] in Turin, reproducing its definition in the words of Tommaso Trini, welcomed, from the second half of the 1970s, experimentations and various form of performative art, from Carmelo Bene to the Living Theatre, and it became a fertile terrain for artists, amongst whom were Pistoletto, Merz and Boetti, who, like Gilardi, revolved around the Arte Povera Movement. The opening up to art created to be lived and directly involving the spectator took shape from the very birth of the nature-carpets, environments made in expanded polyurethane to be walked on and inhabited, on which the artist had been working since 1966. The series of works came from a thought conceived during a nature walk along the riverbed of the Sangone stream near Turin, during which the artist came across a mound of litter abandoned on the riverbank. This resulted in the desire to create forms representing an ideal natural context while using an artificial and contemporary material such as expanded polyurethane, a technology that permitted the construction of “practically usable aesthetic objects”. “I am the product of a great period for technology but, nonetheless, I love nature. Surely, there must be a way of combining these two sensations”, declared the young Gilardi in his article Sette più sette artisti d’oggi le loro opere i loro abiti published in the magazine Uomo Vogue in 1969. Lastly, it was precisely during these years that Gilardi’s multi-form activities saw the elaboration of a method of working foam rubber, and specifically, the artist’s invention of a process of colouring and finishing that was resistant to manipulation. This formula was applied to the industrial production of audacious design objects by means of a collaboration with the Gufram company. This encounter engendered the iconic Sedilsasso (1968), a pouf designed by Gilardi himself, and other products that were part of the ferment generated by radical Italian design, subsequently internationally recognised with the exhibition Italy, The New Domestic Landscape, at the New York Museum of Modern Art in September 1972. The exhibition, Car Crash – Piero Gilardi e l’arte povera narrates the story of the young artist Piero Gilardi by means of three fundamental themes (the extra-artistic space; from pop costumes to political costumes; the production of useful art) with the aim of getting to the roots of his work and raising questions based on his practices which, developing over his long career, brought about the foundation of the PAV Parco Arte Vivente. This experimental Centre of contemporary art currently interprets nature, beginning with a public park within the urban landscape, a place of encounter and workshop experiences with, at its very heart, ecology, the public and the artists, “the project of a life’. Documents and works in the exhibition were collected thanks to Archivio DomusArchivio Fotografico Enrico CattaneoCittadellarte – Fondazione PistolettoArchivio Derossi AssociatiCentro di Ricerca Castello di Rivoli (CRRI), Fondazione Centro Studi Piero GilardiFondazione MerzGalleria GiraldiGalleria Lia RummaGufram. Within the ambit of the Car Crash exhibition, PAV’s Educational and Training Activities propose to schools and groups an articulated programme of activities entirely dedicated to the methodological research and works of Piero Gilardi that can be consulted on the website. Families can book every second Sunday of the month for a special visit to Gilardi’s interactive Biome itinerary which is followed by the activation of his didactic work Puzzle-natura Marina delle Canarie (2015, 53 items in expanded polyurethane, lactic rubber and willow baskets). This is an interactive work that can be entirely assembled using stones, shells, sea urchins, fragments of palm leaves, clods of volcanic or grassy earth. The puzzle is available to the visitors who are invited to interact with the work, constantly creating different forms. Other versions of the nature-puzzle are present in the Museo d’Arte Contemporanea at the Castello di Rivoli, at the Van Abbemuseum in Eindhoven (NL) and at the Nottingham Contemporary (UK). The exhibition has been sponsored by the Compagnia di San Paolo, the Fondazione CRT, the Regione Piemonte and the Città di Torino.

MALTEMPO IN TOSCANA: AGGIORNAMENTO CIRCOLAZIONE FERROVIARIA

Firenze, 3 novembre 2023 – E’ ancora sospesa la circolazione ferroviaria tra Prato e Pistoia e tra Prato e Vernio.

Tra Prato – Pistoia le forti piogge hanno allagato la sede ferroviaria in vari punti oltre a portare detriti sui binari. Al momento la riattivazione della linea è prevista per le 12.00 di domani sabato 4 novembre.

Tra Prato e Vernio il maltempo oltre ad allagare alcuni punti della linea ferroviaria ha provocato movimenti franosi e smottamenti. Su questa linea la circolazione sarà sospesa  fino alla giornata di domenica 5 novembre quando sarà fatto di nuovo il punto per la riattivazione.

Sulle linee danneggiate dal maltempo sono presenti i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, e delle ditte appaltatrici per la verifica dei danni e gli interventi di ripristino dell’infrastruttura.

In base all’evoluzione metereologica, potrebbero verificarsi ulteriori variazioni della circolazione.

Tutti gli aggiornamenti sono disponibili nelle stazioni e nella sezione Infomobilità dei canali web di RFI e di Trenitalia.

Flavio Scheggi

EMERGENZA ALLUVIONE: CABINA DI REGIA AL LAVORO COORDINARE LE PROCEDURE E LO SMALTIMENTO RIFIUTI

Sul sito https://emergenze.comune.prato.it/ tutte le informazioni e aggiornamenti su chiusure dei servizi, documentazione dei danni subiti, disponibilità come volontari, etc…

Si è svolta nel pomeriggio di ieri, venerdì 3 novembre, la riunione della cabina di regia per l’emergenza alluvione con la Camera di Commercio di Pistoia-Prato, le associazioni di categoria (Cna Confartigianato Confindustria Confesercenti Confcommercio), i sindacati (CGIL CISL UIL) e l’Ordine dei consulenti del lavoro, coordinata dal Comune di Prato nelle persone dell’Assessora Benedetta Squittieri e del Vicesindaco Simone Faggi.


Le operazioni coordinate da questa cabina di regia, riguardano diverse priorità fra le quali gli interventi di aiuto e sostegno dell’emergenza, la consegna dei sacchi di sabbia a famiglie, imprese e negozi, e soprattutto il lavoro di queste ore si sta concentrando nel raccogliere le segnalazioni relativamente ad una prima stima dei danni.

Le situazioni sono differenti a seconda della zona e a seconda della tipologia di impresa, le aree maggiormente interessate al momento da un punto di vista produttivo si collocano in varie zone del Comune di Prato, quelle maggiormente colpite e insistono in modo maggiormente pressante nelle zone della piana, da Campi Bisenzio a Quarrata e Montale, comprensiva di tutti i comuni della Provincia di Prato e della Valbisenzio: magazzini allagati, impianti elettrici e idraulici fuori uso, materie prime e semilavorati completamente rovinati.
In questi casi i danni medi potrebbero essere stimati in oltre 100mila euro ad azienda.

Sul fronte delle attività di servizio invece, collocate specificatamente nelle zone di prossimità dei centri allagati, le attività di estetiste, parrucchieri, attività del commercio al dettaglio registrano danni ingenti.
Nell’insieme, al momento, oltre il 70% delle imprese colpite ha dovuto interrompere completamente la propria attività.

Le azioni si stanno concentrando ora su:

  • monitoraggio e mappatura delle aziende colpite
  • indicazione sulle modalità di raccolta dati per la rendicontazione e la richiesta dei danni
  • richiesta dell’uso di ammortizzatori sociali per i lavoratori e le lavoratrici delle aziende colpite e dell’intera filiera tessile
  • gestione dei rifiuti

L’assessore Benedetta Squittieri interviene facendo un appello, rivolto soprattutto alle imprese: “In questi momenti drammatici tutti stanno dando il massimo per salvare i luoghi produttivi, le materie prime e i semilavorati che ancora sono salvabili. C’è un grande lavoro di coordinamento che si concentra sulle prime necessità, sulla mappatura dei bisogni per questo ringraziamo veramente tutti. Tra le priorità c’è sicuramente quella della conta dei danni e della possibilità di richiedere i risarcimenti, oggi fra le emergenze c’è quella dell’ ingente e imprevista quantità di rifiuti, che in gran parte saranno classificati come rifiuti speciali. In queste ore ci stiamo confrontando con ALIA per capire la procedura migliore che presto sarà condivisa e comunicata a tutti”

Sempre l’assessore Squittieri rivolge un ringraziamento particolare “a tutti coloro che si stanno rendendo disponibili ad aiutare. Molte aziende stanno portando materiali beni di prima necessità e alimenti vari, si stanno rendendo disponibili artigiani elettricisti e idraulici, un impegno gratuito ed encomiabile che dimostra il grande senso di comunità e di generosità dei pratesi verso i propri concittadini e il territorio”.

Lunedì 6 novembre alle ore 14 è stato convocato il prossimo incontro della cabina di regia.

Parte la raccolta fondi per l’emergenza alluvione a Prato

A seguito dell’eccezionale evento alluvionale che ha colpito in maniera particolarmente grave alcune zone della città dal pomeriggio del 2 novembre, provocando danni ingentissimi, il Comitato Città di Prato pro Emergenze onlus ha attivato una campagna di raccolta fondi pro emergenza alluvione Prato.

Il Comitato Città di Prato pro Emergenze onlus, nato nel 2000 ad opera delle tante realtà istituzionali, associative ed imprenditoriali presenti sul territorio pratese, si è sempre contraddistinto per il suo intervento solidale verso le popolazioni colpite da calamità naturali e non.

A partire da oggi, per chi lo desidera, è possibile partecipare alla campagna di aiuto.

Per chi desidera fare una donazione i riferimenti sono:

Codice IBAN per le donazioni: IT31A0306921531100000005806 
Intestatario del conto: Comitato Città di Prato Pro Emergenze onlus 
Causale: “Alluvione Prato” 
Istituto creditizio: Banca Intesa Sanpaolo

Cantine e case allagate da acque e fango, centinaia di famiglie pratesi disperate – L’appello di amministratori di condominio e spurghisti: “Ripetere il modello Emilia Romagna”  

Il presidente di Anaci Prato Pistoia, Alessandro Bari, e il vicepresidente del Consorzio Spurghisti Associati, Massimo Durgoni, chiedono al governatore Giani una deroga immediata per il conferimento di acqua e fango in determinati punti del Bisenzio: “Serve una deroga normativa altrimenti si lasciano le famiglie sott’acqua per giorni”  

“Stiamo ricevendo tantissime telefonate di famiglie pratesi disperate che non sanno come fare a liberare abitazioni e cantine da acqua e fango. Chiamano noi amministratori di condominio perché sperano di potere ottenere una soluzione in tempi brevi. A nostra volta stiamo contattando le aziende di spurgo per utilizzare i loro mezzi come idrovore. Il problema però sono le modalità di conferimento di acqua e fango rimosse dagli appartamenti: portarle a Gida o negli impianti di depurazione della Toscana è semplicemente impensabile. Significa mettere in fila per ore tutti i mezzi davanti agli impianti, perdendo tempo preziosissimo che potrebbe essere utilizzato per liberare altre case. Per questo chiediamo alla Regione Toscana di ripetere il modello Emilia Romagna, concedendo una deroga che consenta di conferire acqua e fango direttamente in determinati punti del Bisenzio”. E’ l’appello di Alessandro Bari, presidente di Anaci Prato e Pistoia (l’associazione degli amministratori di condominio), che viene rivolto al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Tante realtà del territorio, infatti, sono a disposizione per aiutare il sistema di protezione civile pratese e regionale, ma servono anche norme specifiche per regolarne l’attività. A condividerne in modo congiunto l’appello è anche il Consorzio Spurghisti Associati, che raggruppa 46 aziende del settore fra Prato, Firenze, Pistoia, Valdelsa e Valdarno. Il vicepresidente del Csa, Massimo Durgoni ha chiesto e ottenuto in queste ore un incontro col sindaco di Prato, Matteo Biffoni “per trovare una soluzione alla situazione critica attuale e non creare ulteriori problemi in prospettiva dei prossimi giorni”.  

La richiesta congiunta di Anaci e Csa è quella di una deroga, proprio come avvenuto nei mesi in scorsi per l’alluvione in Emilia Romagna, nel territorio di Faenza. “La situazione è drammatica – sottolinea Durgoni -, e purtroppo senza un cambio di normativa rischiamo di essere sempre più lenti nel liberare famiglie e aziende da acqua e fango. Montemurlo, Seano, Campi Bisenzio, alcuni quartieri di Prato sono in una situazione di disperazione. E sicuramente non si può pensare di fare defluire acqua e fango nei tombini, perché significherebbe ridurne la portata in caso di nuovi fenomeni piovosi. Serve quindi una deroga normativa, che aumenti la capacità di intervento degli spurgo e più in generale di tutti coloro che sono autorizzati a liberare professionalmente cantine e case. Una deroga che valga anche per tutti i comuni limitrofi alla realtà pratese, creando un unico sistema condiviso”. 

Bari e Durgoni ricordano anche come il sistema Emilia Romagna abbia funzionato in maniera “immediata”. “Le famiglie sono disperate – concludono -. La deroga in Emilia Romagna è stata firmata nell’arco di pochissime ore. E della stessa celerità abbiamo bisogno adesso in Toscana”. 

Lunedì Antonio Tajani a Prato. Mazzetti: al lavoro per ricostruzione

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Prato, 4 nov. – “È il momento di lavorare insieme per la ricostruzione. Salvaguardare le imprese pratesi, che tanto contribuiscono al Pil toscano, e con loro tutto il tessuto sociale e umano, i lavoratori e le famiglie, è una nostra priorità. Lunedì a Prato verrà il Vicepremier Antonio Tajani in visita istituzionale al Comune di Prato per incontrare i sindaci del territorio, le categorie economiche, gli imprenditori colpiti: un grande esempio di buona politica che risponde e agisce concretamente. Daremo i dettagli sui ristori e poi seguiremo passo passo, fino alla completa ripartenza. Adesso c’è bisogno di questo: unità e concretezza. Ne ha bisogno il nostro distretto. Faremo squadra per salvarlo”. Lo dichiara Erica Mazzetti, parlamentare pratese di Forza Italia.

Il Teatro dell’Immaginario , Sinalunga presenta la nuova stagione teatrale del Ciro Pinsuti

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Stagione di prosa, teatro per ragazzi, stand-up comedy e ‘Per passione’, sarà composta da quattro rassegne la nuova stagione del Teatro Ciro Pinsuti di Sinalunga, curata da Fonderia CultArt in collaborazione con il Comune di Sinalunga, che verrà presentata domenica 5 Novembre alle ore 17:30 al teatro comunale

‘Il Teatro dell’Immaginario’ è il titolo della nuova stagione teatrale del Ciro Pinsuti, curata dalla Fonderia CultArt in collaborazione con il Comune di Sinalunga, che verrà presentata domenica 5 Novembre alle ore 17:30 al teatro comunale. La stagione 2023/2024 è costituita da quattro rassegne: la stagione di prosa, del teatro per ragazzi, la nuova rassegna di stand-up comedy e quella definita con le associazioni del territorio definita ‘Per passione’

La stagione teatrale di Prosa è costituita da dieci proposte, popolari e trasversali, che sviluppa due filoni: il primo celebra i classici (Skakespeare, Fo, Wilde, Seneca) rivisitati, il secondo invece è uno sguardo sull’essere contemporaneo. Tutti che rispecchiano una linea di ironia e umorismo, un modo di raccontare valori seri e profondi, senza per questo sminuirli. La stagione di Teatro Ragazzi prevede invece quattro spettacoli con repliche la domenica pomeriggio dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie, curati da quattro importanti compagnie del panorama italiano. A questi si aggiunge uno spettacolo mattutino ad ingresso gratuito dedicato alle scuole. A questo si aggiunge una corposa rassegna “Per Passione” definita con le associazioni del territorio, al fine di valorizzare l’impegno e la formazione de complessi non professionali. Gli appuntamenti in calendario saranno il frutto della sinergia con le scuole, le compagnie e le associazioni locali che, di anno in anno dimostrano con il loro impegno la voglia di essere protagonisti del panorama culturale locale, cui il Teatro Pinsuti vuole dare spazio e riconoscenza.
Novità di quest’anno invece è una rassegna di Stand-up Comedy: appuntamenti con un genere che spopola nei principali centri cittadini e che per la prima volta approda a Sinalunga. Gli spettacoli si svolgeranno in sala Agnolucci dove sarà ricreato una sorta di club con divanetti, tavolini e luci soffuse.

Per gli abbonamenti sono state previste due formule: l’abbonamento completo per ognuna delle rassegne, oppure un abbonamento a soli 7 spettacoli da scegliere tra le proposte della Prosa. Per tutti coloro che sottoscriveranno un abbonamento sarà regalato un ingresso a uno dei due spettacoli della rassegna di Stand-up comedy. Sarà possibile inoltre sottoscrivere gli abbonamenti il 5, 10, 18 e 23 novembre al botteghino dalle 17 alle 21 oppure on line su Ticketone.it. I precedenti abbonati conservano il proprio diritto di prelazione fino al 10 novembre. Si conferma inoltre la possibilità di acquistare la Card per 5 ingressi a scelta. Informazioni: teatropinsuti@fonderiacultart.it – 0574.603376 – www.teatropinsuti.it

Dopo il tradizionale appuntamento di presentazione pubblica della stagione, di domenica 5 Novembre, a cui parteciperanno ospiti, video e partecipazione dei protagonisti delle associazioni sinalunghesi, sarà aperta la campagna abbonamenti del teatro e al termine dell’evento ci sarà un breve momento conviviale. Poi il primo spettacolo in anteprima e fuori abbonamento è in programma per sabato 18 novembre alle 17:00 e alle 21:00 con Jonathan Canini in ‘Vado a Vivere con me’ dove racconta le vicissitudini in cui ci imbattiamo quando entriamo per la prima volta in una casa tutta nostra. A dare spunto sono fatti realmente accaduti e straordinarie disavventure.

Prosa. La stagione di prosa prenderà poi avvio giovedì 23 novembre con Alessandro Fullin e Simone Faraon in Le Sorelle Roberspierre (testo e regia di Alessandro Fullin). Un esilarante viaggio nel tempo con un racconto en travesti del “periodo del Terrore”, sfondo e ambientazione di un dialogo ironico e irriverente tra due nobildonne, madre e figlia, condannate alla ghigliottina. Sabato 2 dicembre sarà la volta di Valentina Banci in MEDEaSSOLO s-concer (traduzione di Paolo Magelli e musiche di Arturo Annecchino). Sabato 13 Gennaio 2024, Massimo Bonechi e Riccardo Goretti porteranno al Ciro Pinsuti WONDERFUL (regia di Massimo Bonechi). Un gigantesco gioco a quiz portato avanti dagli attori/autori sul palco insieme a tutta la sala degli spettatori. Venerdì 26 Gennaio Tedavì 98 in BRUNA E’ LA NOTTE di e con Alessandro Riccio e Alberto Becucci: una commedia all’italiana, uno spettacolo musicale, che tra risate e canzoni, commozione e silenzi, racconta la storia di Bruna, una cantante di locali di “serie B” a fine carriera che sul viale del tramonto tra un bicchiere di gin e una sigaretta parla dei fasti fatui passati e la vita sul marciapiede. Sabato 3 Febbraio tornano a Sinalunga gli Omini con Trucioli, drammaturgia Giulia Zacchini, con Francesco Rotelli e Luca Zacchini: due attori e una valanga di voci, storie, caratteri, in uno spazio che è una casa, una strada, un’intera città. Sabato 17 febbraio è la volta di Massimiliano Loizzi in THE KING, Loizzi si avvicina per la prima volta a una nuova, e per lui urgente, forma di racconto: Riccardo III è un personaggio più che mai attuale, compositore di una guerra in tempo di pace: attore, stratega, affabulatore, genio della menzogna venduta come verità, manipolatore, ipocrita e traditore perché è la società a volerlo così. Sabato 24 Febbraio, grazie a Lyric dance company in MUJERES Omaggio a Amy Winehouse (ideazione, coreografia e regia Alberto Canestro): Amy Winehouse si inserisce nel parterre di grandi artiste che hanno ispirato e ispirano l’opera di Canestro. Talento sincero e senza filtri, artista iconica e potente, donna dalle molte fragilità. Una esistenza permeata dalle dipendenze e da una sensibilità acuta, ha portato sul palco il suo dolore e le sue insicurezze, le sue emozioni forti tagliavano le luci del palcoscenico e trafiggevano lo spettatore. Giovedì 7 Marzo la compagnia di Stivalaccio Teatro torna a Sinalunga con BUFFONI ALL’INFERNO regia di Marco Zoppello con Matteo Cremon, Michele Mori, Stefano Rota. Sabato 23 Marzo la Compagnia Uthopia porta in scena il FANTASMA DI CANTERVILLE di Oscar Wilde (adattamento e regia di Ciro Masella) con Ciro Masella e Giada Medicheschi, musiche originali ed eseguite dal vivo da Alessandro Luchi, dove si narra le vicende di una rumorosa famiglia americana, i signori Otis, alle prese con l’aristocratica presenza di un fantasma inglese: l’ombra di Sir Simon de Canterville. Uno spettacolo esilarante, frizzante, misterioso, spaventosamente divertente. La stagione di Prosa chiuderà sabato 6 Aprile con Alessandra Faiella e Valerio Bongiorno in COPPIA APERTA QUASI SPALANCATA di Dario Fo e Franca Rame (regia di Renato Sarti). Le dinamiche di coppia raccontate con il linguaggio della commedia in uno spettacolo travolgente, che si fa gioco dell’arretratezza emotiva di certi uomini e valorizza la sensibilità e l’ironia di donne come Antonia, eroina di tutte le mogli tradite e trascurate.

Teatro Ragazzi. La stagione del Teatro Ragazzi prenderà il via domenica 3 dicembre alle ore 17:00 con il Teatro popolare d’arte e lo spettacolo FIABE JAZZ – I VESTITI NUOVI DELL’IMPERATORE con Roberto Caccavo, Niccolò Curradi, Francesco Giorgi. Proseguirà poi domenica 28 Gennaio con la Compagnia Catalyst e lo spettacolo OH! di e con Edoardo Nardin, Daniele Giangreco: i due attori portano in scena il famosissimo libro “Oh! Il libro che fa dei suoni” del autore francese Hervé Tullet. Il libro diventa da oggetto a soggetto della scena: si può leggere ma si può anche abitare, giocare, ascoltare, trasformare, illuminare, lanciare, rompere. Domenica 18 Febbraio la ATP Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale porteranno in scena SHAKESPEARE DA TAVOLO di e con Massimiliano Barbini. La stagione continuerà poi domenica 3 Marzo con Spazio Teatrale All’incontro e lo spettacolo CALZINI SELVAGGI con Andrea Anastasio e Tommaso Carovani per la regia Massimo Bonechi. Fuori abbonamento e con ingresso gratuito, giovedì 14 Marzo UN TEATRO DA FIABA, matinée per le classi seconde delle Scuole Primarie di Sinalunga e Bettolle a cura di Maria Claudia Massari.

Stand up comedy. Novità della stagione 2023/2024 è sicuramente la stand up comedy, rassegna in cui gli artisti, con umorismo e satira, si esibiranno trattando i temi politici, sociali, economici attraverso il proprio sguardo critico ed esilarante. Inizio degli spettacoli alle ore 21:30 nella Sala Agnolucci del Teatro Ciro Pinsuti. Primo spettacolo Mercoledì 14 Febbraio con CHIARA BECCHIMANZI e TERAPIA D’URTO, un flusso di coscienza inarrestabile ed esilarante per esplorare le idiosincrasie vecchie e nuove, gli stereotipi indistruttibili e quelli di cui dovremmo vergognarci, il politicamente corretto, le paure del contagio e il contagio delle paure. In forma di terapia di gruppo, ovviamente. Secondo spettacolo Mercoledì 6 marzo con FRANCESCO ARIENZO e LIVE: Arienzo, con la sua cadenza partenopea, riesce a coinvolgere il pubblico di tutta Italia. I suoi monologhi passano dal “disagio di un bambino” che non riesce a piangere fuori all’entrata di scuola alla sua Ansia. Il suo spettacolo ha una vena tragicomica, in pochi minuti attira l’attenzione di tutti. La sua comicità ha una forte carica di verità, vulnerabilità e freschezza.

Corsi di recitazione. Infine ritornano anche i laboratori di recitazione a cura di Maria Claudia Massari, per bambini da 6-12 anni, per ragazzi dai 13 anni e per adulti. Tutti i corsi si concluderanno con un saggio finale in teatro. Info: 335 7112440

MALTEMPO IN TOSCANA: AGGIORNAMENTO CIRCOLAZIONE FERROVIARIA

Firenze, 3 novembre 2023 – E’ ancora sospesa la circolazione ferroviaria tra Prato e Pistoia e tra Prato e Vernio.

Tra Prato – Pistoia le forti piogge hanno allagato la sede ferroviaria in vari punti oltre a portare detriti sui binari. Al momento la riattivazione della linea è prevista per le 12.00 di domani sabato 4 novembre.

Tra Prato e Vernio il maltempo oltre ad allagare alcuni punti della linea ferroviaria ha provocato movimenti franosi e smottamenti. Su questa linea la circolazione sarà sospesa  fino alla giornata di domenica 5 novembre quando sarà fatto di nuovo il punto per la riattivazione.

Sulle linee danneggiate dal maltempo sono presenti i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, e delle ditte appaltatrici per la verifica dei danni e gli interventi di ripristino dell’infrastruttura.

In base all’evoluzione metereologica, potrebbero verificarsi ulteriori variazioni della circolazione.

Tutti gli aggiornamenti sono disponibili nelle stazioni e nella sezione Infomobilità dei canali web di RFI e di Trenitalia.

Diritti: libri, ‘Nel segno di Erode’ di Marina Pratici

Conferenza stampa martedì 7 novembre alle 12 , al Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso, con il presidente dell’Assemblea toscana Antonio Mazzeo e il consigliere regionale Giacomo Bugliani

di Paola Scuffi4 novembre 2023

Firenze – “Nel segno di Erode – Diritti dei Minori o Diritti Minori?” (Edizioni Helicon), questo il libro oggetto della conferenza stampa di martedì 7 novembre alle 12, al Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso.

Gli interventi saranno affidati a Antonio Mazzeo, presidente dell’Assemblea legislativa toscana; Giacomo Bugliani, consigliere regionale; Marina Pratici, autrice; Jacopo Chiostri, presidente dell’associazione ‘Amici delle Giubbe Rosse’; Denata Ndreca, attivista per i Diritti umani.

La scrittrice, che porta la propria personale esperienza – a contatto diretto con i drammi dell’infanzia nei viaggi in Thailandia, Cambogia e Sudan – dopo un’introduzione dedicata alla storia dei diritti umani si sofferma su quelli minorili, analizzando la Convenzione ONU e la sua attuale inattuazione, offrendo una analisi dei tanti fenomeni di adultizzazione forzata, vittimizzazione, sfruttamento sessuale minorile.

I giornalisti che intendano partecipare dovranno fare richiesta tramite e-mail all’Ufficio stampa del Consiglio regionale

Famiglie, dirigenti e calciatori della Galcianese uniti contro ogni forma di violenza: le squadre biancazzurre in campo con la bandiera della pace

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L’iniziativa nel passato fine settimana ha coinvolto tutte le squadre della società guidata dal presidente Andreini. “Idea condivisa da tutti, anche dalle formazioni avversarie”. E il prossimo weekend si replica 

Un’iniziativa simbolica per sensibilizzare bambini, famiglie e più in generale il mondo dello sport verso i valori della pace e della fratellanza fra popoli. Protagonisti nel weekend sono stati i calciatori di ogni età e genere della Galcianese che sono scesi in campo per le partite in programma all’impianto sportivo Conti di Prato con la bandiera della pace con i colori dell’arcobaleno. L’iniziativa è stata promossa dal presidente della Galcianese, Andrea Andreini e da tutto il gruppo dirigenziale biancazzurro, ed è stata subito recepita con entusiasmo dalle famiglie della società di via Galcianese.  

Dalle prime squadre maschile e femminile, al settore giovanile, passando per il vivaio della scuola calcio, tutte le formazioni hanno portato al centro del campo la bandiera della pace. Non solo. Il messaggio contro ogni forma di guerra ha ottenuto anche il benestare convinto della Figc di Prato e ha visto il coinvolgimento di tutte le squadre che nel weekend hanno affrontato la Galcianese. Da qui le foto di rito a ranghi misti per ricordare che la pace è un valore universale che accomuna tutti.  

“L’iniziativa è stata accolta fin da subito molto bene da tutte le famiglie che gravitano intorno alla Galcianese – spiega Andreini -. Abbiamo una chat della società in cui sono arrivati tanti complimenti per la scelta di sensibilizzazione verso un tema che riguarda da vicino anche le nuove generazioni. E’ stata quindi un’iniziativa molto sentita, che è riuscita perfettamente, e che è stata resa ancora più bella dalla partecipazione anche delle altre società scese in campo al Conti. Tutte infatti ci hanno subito detto di sì di fronte alla richiesta di scendere in campo portando assieme in mano la bandiera della pace”.  

L’idea verrà ripetuta dalla Galcianese anche nel prossimo weekend, dando così la possibilità a tutte le squadre biancazzurre, anche a quelle che il passato fine settimana giocavano fuori casa, di potere mandare un messaggio di pace e speranza. “Educare alla pace e alla non violenza – conclude Andreini -, è la base sulla quale i nostri ragazzi potranno costruire la propria identità e i propri valori che custodiranno lungo l’arco della loro vita. Accogliamoli quindi anche nel prossimo fine settimana con un applauso di sincera partecipazione”. 

250 BAMBINI DALLA TOSCANA A ROMA PER “I BAMBINI INCONTRANO IL PAPA”

lunedì 6 novembre nell’Aula Paolo VI in Vaticano: oltre 7 mila bambini provenienti da 84 Paesi

·        8 treni speciali e 30 autobus in partenza da tutta Italia assicurati dal Polo Passeggeri del Gruppo Fs Italiane

·         1 treno straordinario di Trenitalia in partenza da Firenze Campo Marte

Firenze, 4 novembre 2023 – Saranno 250 i bambini toscani (provenienti da Firenze, Arezzo, Pisa, Prato, Pistoia e Siena) con i loro accompagnatori  che lunedì 6 novembre incontreranno Papa Francesco a Roma, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, in occasione di I bambini incontrano il Papa.

All’evento prenderanno parte oltre 7 mila bambini provenienti da 84 Paesi.

Il Gruppo Fs, attraverso Trenitalia – società del proprio Polo Passeggeri – sarà il vettore principale dell’evento: 8 i treni straordinari (con circa 4000 bambini) e 30 gli autobus speciali (con 1450 bambini) che accompagneranno i giovanissimi protagonisti della giornata verso l’incontro con il Santo Padre.

I bambini toscani arriveranno a Roma a bordo di un treno dedicato che partirà alle 8.30 da Firenze Campo di Marte.

La giornata sarà un’onda di pace, un sorriso di pace. Un momento speciale in cui i bambini saranno al centro – ha dichiarato padre Enzo Fortunato, coordinatore dell’evento – ma anche un’opportunità per tutti gli adulti di crescere, di riscoprire l’importanza della purezza, dell’innocenza e dell’amore che solo i più piccoli possono portare nel mondo. Sarà un appuntamento dedicato a nutrire la speranza e a costruire un futuro migliore per tutti noi attraverso l’ispirazione che i bambini possono offrire».

Durante l’evento, dove si esibiranno sul palco il Piccolo Coro dell’Antoniano e il cantante Mr. Rain, quattordici bambini di diverse nazionalità rivolgeranno alcune domande al Santo Padre sui temi a loro più cari: ambiente, pace, fratellanza universale e diseguaglianze sociali.

L’incontro è organizzato in sinergia con il Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, la Comunità di Sant’Egidio, la Cooperativa Auxilium, Trenitalia e Busitalia (società del Gruppo FS Italiane), gli Uffici Scolastici Regionali e con il sostegno del mondo francescano, della Fondazione PerugiAssisi e della Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Diritti: libri, ‘Nel segno di Erode’ di Marina Pratici

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Conferenza stampa martedì 7 novembre alle 12.30, al Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso, con il presidente dell’Assemblea toscana Antonio Mazzeo e il consigliere regionale Giacomo Bugliani

di Paola Scuffi4 novembre 2023

Firenze – “Nel segno di Erode – Diritti dei Minori o Diritti Minori?” (Edizioni Helicon), questo il libro oggetto della conferenza stampa di martedì 7 novembre alle 12.30, al Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso.

Gli interventi saranno affidati a Antonio Mazzeo, presidente dell’Assemblea legislativa toscana; Giacomo Bugliani, consigliere regionale; Marina Pratici, autrice; Jacopo Chiostri, presidente dell’associazione ‘Amici delle Giubbe Rosse’; Denata Ndreca, attivista per i Diritti umani.

La scrittrice, che porta la propria personale esperienza – a contatto diretto con i drammi dell’infanzia nei viaggi in Thailandia, Cambogia e Sudan – dopo un’introduzione dedicata alla storia dei diritti umani si sofferma su quelli minorili, analizzando la Convenzione ONU e la sua attuale inattuazione, offrendo una analisi dei tanti fenomeni di adultizzazione forzata, vittimizzazione, sfruttamento sessuale minorile.

I giornalisti che intendano partecipare dovranno fare richiesta tramite e-mail all’Ufficio stampa del Consiglio regionale

CONVERSAZIONI IN SAN FRANCESCO | APPUNTI DI VIAGGIO | Al via il prossimo fine settimana con Claudio Strinati e Patrizio Roversi | Lucca, Chiesa di San Francesco

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Prendono il via il prossimo fine settimana, con due appuntamenti, le Conversazioni in San Francesco, il ciclo di incontri voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che quest’anno, per la sua X edizione, ospita personalità del mondo della letteratura, dell’arte e dell’attivismo sociale per una trattazione poliedrica dedicata al tema del viaggio. Il primo a salire sul palco della Chiesa di San Francesco è lo storico dell’arte Claudio Strinati, che venerdì 10 novembrealle 21, ci guida verso una meta astratta e tangibile al tempo stesso, quella dell’arte italiana e dei suoi ineguagliabili capolavori, nell’incontro Capire la bellezza è la funzione dell’animaDomenica 12 novembre, invece,sarà il turno del conduttore televisivo Patrizio Roversi, in scena alle 18 con lo spettacolo Oltre il petrolioEntrambi gli incontri sono a ingresso gratuito, ma per partecipare occorre prenotarsi online sul sito www.fondazionecarilucca.it a partire dalle ore 12 di martedì 7 novembre.

Da Roma a Venezia fino a Palermo, passando per Firenze e Napoli ma anche Cremona, Udine, Padova e Ferrara: nella prima conversazione Claudio Strinati, intervistato da Federico Giannini, direttore della testata giornalistica “Finestre sull’Arte”, ci racconta i tesori e i grandi protagonisti dell’arte figurativa, svelandone retroscena appassionanti e poco conosciuti. Proprio come in un immaginario, moderno Grand Tour – il viaggio che tra Sette e Ottocento costituiva un momento cruciale per la formazione degli intellettuali d’Europa – di cui lo studioso ha proposto una trasposizione attualissima nel suo recente romanzo “Il giardino dell’arte” (Salani, 2020).

Con Oltre il petrolio Patrizio Roversi, celebre volto di Turisti per caso, ci porta invece in esplorazione tra clima e ambiente. Cosa è rimasto nella regione amazzonica del Sucumbios, in Ecuador, dopo la stagione delle estrazioni selvagge? Che ne sarà, con il surriscaldamento globale, del paesaggio del Mustang tibetano, del Global Seed Valut alle isole Svalbard – la banca di semi che ha la funzione di preservare la diversità delle colture nel mondo – o delle Mura di sabbia di San’a in Yemen? Per la regia di Miletta Corli, con l’accompagnamento musicale del sassofonista Maurizio Camardi e del chitarrista David Soto Chero, attraverso esperienze, aneddoti e filmati che lui stesso ha girato durante i suoi numerosissimi viaggi, Roversi racconta cosa c’è, appunto, “oltre il petrolio”, oltre il nostro sfruttamento intensivo delle risorse naturali. Niente di apocalittico però, perché il presentatore ci fa sorridere e riflettere, con il suo stile scanzonato e divertente.

La rassegna proseguirà sabato 18 novembre con lo scrittore Fabio Genovesi che, prendendo le mosse dal suo ultimo libro Oro puro, ci racconterà come L’America si scopre per caso, e si concluderà sabato 25 novembre con l’incontro Canti, preghiere, resistenze e letteratura: i mille colori della Persia, dedicato ad una destinazione ben precisa quanto complessa, l’Iran. La serata vedrà la giornalista Rory Cappelli dialogare con Pegah Moshir Pour, consulente e attivista per i diritti umani e digitali, e con Farian Sabahi, ricercatrice senior in storia contemporanea all’Università dell’Insubria.

La X edizione delle Conversazioni si colloca nell’ambito del ricco programma di eventi organizzati dalla Fondazione Cassa per festeggiare i dieci anni dalla riapertura del Complesso monumentale di San Francesco, divenuto faro di cultura e divulgazione.

Domani, domenica 5 novembre, il 32° “Pietrasanta e la Versilia nel mondo”

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Pietrasanta, 4 novembre 2023 – Tutto pronto per la 32′ edizione del Premio Internazionale “Pietrasanta e la Versilia nel mondo”, promosso dal circolo culturale “Fratelli Rosselli” con il patrocinio del Comune e il supporto della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana. Quest’anno, il prestigioso riconoscimento (cerimonia di consegna domani, domenica 5 novembre, alle 10:30 nella sala dell’Annunziata) è stato assegnato a Cynthia Sah, scultrice di Hong Kong cresciuta artisticamente nello studio di Sem Ghelardini e Nicolas Bertoux, nato disegnatore in architettura a Parigi e, dal ’95, residente in Versilia per dedicarsi alla scultura. Il percorso dei due artisti si è “incrociato” più volte: insieme hanno aperto lo Studio Artco, nel ’98; fondato nel 2000 l’associazione Asart di Pietrasanta e dato vita, nel 2002, alla Fondazione Arkad di Seravezza.

“La vocazione artigiana della nostra terra – così il sindaco e assessore alla cultura, Alberto Stefano Giovannetti – ha portato qui grandi artisti da tutto il mondo. Che, nelle fonderie e nei laboratori di Pietrasanta, hanno trovato quei saperi necessari a trasformare in realtà le loro geniali intuizioni. Domenica renderemo omaggio a due scultori che, a Pietrasanta, hanno raggiunto i loro obiettivi artistici ma anche alle mani preziose che li hanno accompagnati in questo difficile percorso”.

Il premio, istituito nel ’91, ebbe come primo assegnatario Fernando Botero e vede nell’albo d’oro nomi di grandissimo pregio nazionale e internazionale come Igor Mitoraj, Gio’ Pomodoro, Kan Yasuda e Jean-Michel Folon. Alla cerimonia di consegna, oltre al sindaco Giovannetti, interverranno il presidente del circolo “Fratelli Rosselli” Alessandro Tosi e quello della Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana, Enzo Stamati. La presentazione degli artisti sarà curata dalla storica dell’arte Valentina Fogher; in programma anche un concerto del soprano Alida Berti, accompagnata dal clarinettista Ioan Bodnarciuc e dal pianista Roberto Barrali con musiche dedicate alle origini dei due premiati con alcune incursioni nel repertorio di Giacomo Puccini, omaggio al centenario della morte del celebre compositore.

Fondazione Stelline | Sabato 4 novembre ore 16.30 | LABORATORIO DIDATTICO con l’artista in occasione della mostra personale di GIANLUCA PATTI “DIARIO DI UN SOGNATORE” | Fino al 26 novembre 2023

Un laboratorio didattico dedicato a bambini e ragazzi tra i 5 e i 14 anni, organizzato sabato 4 novembre alle ore 16.30 in occasione della mostra di Gianluca Patti DIARIO DI UN SOGNATORE alla Fondazione Stelline fino al 26 novembre 2023. L’artista, a partire dalla sua esperienza e dalle proprie opere in mostra, farà immergere i partecipanti negli strati del colore e della materia ricordando l’importanza dell’immaginazione e della dimensione del sogno.Quale colore ha il ricordo di casa e della nostra famiglia? I bambini e i ragazzi, dopo la visita alla mostra, giocheranno con i colori e attingeranno ai propri ricordi ed emozioni per esprimere la propria visione del mondo. PLAYART | NEGLI STRATI DEL COLORESabato 4 novembre ore 16.30Fondazione Stelline, C.so Magenta 61 – 20123 MilanoAttività gratuitaInfo e iscrizioni: playart@stelline.it
LA MOSTRA Fino al 26 novembre 2023Fondazione Stelline ospita la mostra personale di Gianluca Patti DIARIO DI UN SOGNATORE, a cura di Alessandra KlimciukIl percorso espositivo racconta, attraverso oltre trenta opere e quattro installazioni, la ricerca artistica di Gianluca Patti, che indirizza verso colore e materia la sua capacità di espressione e la sua visione del mondo. Per comprendere pienamente le opere di Gianluca Patti dobbiamo includere il suo vissuto personale e la memoria di queste prime esperienze di visione, in cui l’orizzonte che immaginiamo è quello che vediamo. La densità di questo racconto esistenziale insieme alla scelta di materiali evocativi del suo passato familiare diventano elementi imprescindibili per entrare nel suo processo artistico e comprenderne l’unicità.Prodotti cementizi, resine e pigmenti, ma anche reti da cartongesso e fogli di pluriball, in memoria e onore del lavoro paterno, vengono decontestualizzati e riutilizzati per costruire opere stratificate e scultoree con una griglia visiva che è la sua lente sul mondo.
Il mondo monocromatico filtrato attraverso l’esperienza unica vissuta da bambino quando entrava e usciva dagli ospedali – il suo primo disegno è una macchia nera – diventa nella sua espressione matura un’esplosione di colori. Il colore e la luce delle sue opere nascono, però, da quel buio e lo conservano per sempre. Un riconoscimento dell’artista al valore profondo della sua esperienza, come di ogni esperienza vissuta, anche quella più dolorosa, con cui riconciliare la forza e la fragilità nella propria resilienza. E se parliamo di colore e di visione – come ci ricorda la curatrice Alessandra Klimciuk nel testo in catalogo – rimane indimenticabile e necessario l’insegnamento di Josef Albers e la sua teoria del colore, sviluppata durante le lezioni al Bauhaus e pubblicata nel volume “Interazione del colore” nel 1963, con cui ha affinato una pratica per sviluppare l’occhio per il colore, quella sensibilità per la luce e le tonalità che il solo studio teorico dell’ottica e dei sistemi cromatici non può in alcun modo regalare. Attraverso il colore imparare a vedere il mondo. Ma anche ad ascoltarlo, perché nella sinestesia il colore ha un suono e la sua funzione è evocativa, permettendo la connessione tra l’artista, i ricordi e la dimensione del sogno. É lo stesso processo artistico di Gianluca Patti, con la stratificazione della pittura e la struttura a griglia, a fare affiorare liberamente in superficie elementi sottostanti, quasi fossero ricordi ed emozioni del passato.Il percorso espositivo accompagna il visitatore in questa ibridazione sensoriale, immersi nella dimensione del sogno e delle armonie cromatiche. Le opere monocrome si alternano a quelle policrome, il grande formato alla piccola dimensione. Come una danza sinestetica in cui l’alternanza di suoni, colori e percezioni fa emergere un mondo immaginifico di emozioni, ricordi e sogni. Ma è Gianluca Patti a dirigere l’orchestra con maestria e conoscenza della materia e del colore. Le opere in mostra raccontano questo viaggio autobiografico di ricordi ed emozioni, come l’installazione The point of view, evocativa dell’orizzonte osservato attraverso la ringhiera del balcone di casa da Gianluca bambino che, guardando il cielo e i suoi colori crepuscolari, sognava ad occhi aperti. L’opera vuole essere una trasposizione di quegli spazi di cielo, un invito per chi osserva ad andare oltre e di porsi di fronte alle cose cambiando sempre punto di vista. The game è un invito a fare la prossima mossa nella partita a tris evocata dall’opera, perchè come ci ricorda Bernard Shaw: “l’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare”. The Star è un omaggio al luogo delle Stelline, ma anche un pensiero rivolto ai cieli stellati, ai desideri, e alla notte che porta con sé il buio generatore di immagini., ma anche un pensiero rivolto ai cieli stellati, ai desideri, e alla notte che porta con sé il buio generatore di immagini.La mostra organizzata da Fondazione Stelline con il patrocinio di Regione Lombardia e Comune di Milano, è stata realizzata grazie al supporto di Isorropia Homegallery, Amaro Lucano, Drama Resine, Marie Danielle, Fontana Grafica, Ottica Barzaghi, Milky Way, Leontis Real Estate, Vitavigor, Talking Nat, All Flying Services e BIANCHIZARDIN Contemporary Art. A supporto della narrazione sarà pubblicato un catalogo con testi di Alessandra Klimciuk e una sezione dedicata alle installation view.