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RETTE PARALLELE SONO L’AMORE E LA MORTE Sabato 4 Novembre 2023 ore 20.30 Teatro Della Limonaiia Sesto Fno (FI).

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TEATRO DELLA LIMONAIA

SESTO FIORENTINO (FI)

Via Gramsci 426.

Nasce “DIVERGENZE” – La nuova stagione teatrale targata Atto Due per la programmazione di TRAM Teatro Limonaia di Sesto Fiorentino. Divergenze rappresenta una visione ampia e plurale sul teatro delle nuove generazioni, la drammaturgia contemporanea originale e la contaminazione dei linguaggi

Primo appuntamento Sabato 4 novembre alle ore 20:30 con il nuovo spettacolo RETTE PARALLELE SONO L’AMORE E LA MORTE, scritto, diretto ed interpretato da Oscar De Summa

RETTE PARALLELE SONO L’AMORE E LA MORTE

di e con Oscar De Summa

Progetto luci e scene Matteo Gozzi

Progetto sonoro Vladimiro Bentivogli

Produzione Atto Due

Sono cosa strana i nostri ricordi. Dispersi in un oceano di pensieri, vecchi e nuovi, di fatti, di volti, di sensazioni. A volte, senza che ci sia una vera e propria causa scatenante, ci risalgono in superficie, come onde di un passato senza più tempo, senza più priorità e si infrangono contro lo scoglio duro del qui ed ora, lo scoglio duro della realtà. Bagnano per un momento qualcosa di qui. Poi il mare di noi stessi se li riporta via, senza che lascino traccia, forse per non tornare mai più. È arrivata così questa storia. Una mattina di maggio. Portava con sé quasi nulla di me, quasi nulla dei protagonisti. Solo una sensazione, una cosa curiosa di mille anni fa.

Stranamente però ho iniziato a scriverla.

Forse sarebbe rimasta inerme su una pagina, che probabilmente si sarebbe persa nel mio pc, proprio come fanno i pensieri nella testa, se non fosse… se non fosse per un evento che ha cambiato tutto, una luce dal presente che ha illuminato quegli eventi. Allora tutto è diventato importante, carico di significato. Ricordare con precisione è diventato indispensabile. Cosa ha detto lei. Cosa ha fatto lui. Chi c’era li intorno. Chi non ha parlato quando avrebbe dovuto. Tutto, tutto ha acquistato un altro peso, un altro valore. Questo contrappunto è sempre opera infinita e indiscutibile e certosina della morte. È lei che ridà senso e gerarchia alle cose della vita. Senza di essa tutto si sarebbe perso nell’oblio. Ed è forse questa la nostra paura più grande: vivere senza lasciare traccia di noi nel mondo. Per questo ho voluto raccogliere e raccontare questa storia. La storia di un amore mancato, come ce ne sono state e continuano ad essercene. Penso anche a certi fatti di cronaca recente. Una storia però che si intreccia al presente, che intreccia la mia vita con il passato della protagonista, il suo presente con la mia idea di lei. Quindi non una ma due storie che si tessono tra di loro, come le trame di un tappeto antico, che lasciano affiorare un’immagine: l’immagine non di un volto ma di uno sguardo, di una relazione tra due volti che si guardano dritti negli occhi a distanza di tempo.

Info e prenotazioni: prenotazioni@teatrolimonaia.it


GLI ULTIMI GIORNI DI VAN GOGH Il diario ritrovato

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11 novembre, Cascina, Città del Teatro

La terza parte della tournée teatrale di Marco Goldin arriva a Cascina

Comunicato Stampa

È partita lo scorso 9 ottobre, con il sold out al Teatro Manzoni di Milano, la terza parte della tournée teatrale di Marco Goldin, Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato. Dopo il prestigioso appuntamento al Teatro Regio di Parma, in calendario il prossimo 5 novembre, tornerà in Toscana, questa volta a Cascina dopo il grande sold out fiorentino della scorsa primavera, lo spettacolo che è già stato visto da oltre 20.000 spettatori accorsi per le prime 25 repliche.

La mappa di questa terza parte prevede in totale 11 appuntamenti in altrettante città nell’arco di due mesi e si concluderà nella capitale (l’11 dicembre).  Nel mezzo, anche un terzetto di date in Sicilia dove Goldin per la prima volta porterà uno dei suoi spettacoli (a Ragusa, Palermo e Catania). Si aggiungono molti splendidi teatri che accoglieranno uno spettacolo considerato imperdibile.

9 ottobre, Milano, Teatro Manzoni

5 novembre, Parma, Teatro Regio

11 novembre, Cascina, Città del Teatro

12 novembre, Thiene, Teatro Comunale

18 novembre, Ragusa, Teatro Perracchio

19 novembre, Palermo, Teatro Golden

20 novembre, Catania, Teatro Verga

24 novembre, Ferrara, Teatro Nuovo

1 dicembre, Legnano, Teatro Tirinnanzi

2 dicembre, Aosta, Teatro Splendor

11 dicembre, Roma, Teatro Olimpico

Video promo ufficiale: https://youtu.be/NvDiRn0Mg_o

Biglietti acquistabili sul circuito TicketOne (su Vivaticket per la data di Thiene).

La rappresentazione teatrale è liberamente ispirata al romanzo scritto da Marco Goldin, Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato (Solferino) che racconta le ultime settimane di vita del grande pittore. Goldin, con la sua consueta affabulazione appassionata e coinvolgente, è sul palcoscenico per raccontare un Van Gogh che potrebbe aver tenuto un diario proprio in quei giorni e per questo lo fa parlare con la sua voce, sempre appoggiandosi ai fatti realmente accaduti, dunque nella dimensione del verosimile.

A creare ancor di più l’atmosfera spirituale, eppure densa della carne e dei sogni della vita di Van Gogh, contribuiscono, eccezionalmente concesse, le musiche di Franco Battiato. Tutte insieme, e nell’uso che ne viene fatto, queste musiche costituiscono una parte fondante, un legame ancor più poetico per l’intero spettacolo. Arricchito poi dalle straordinarie animazioni video di Alessandro Trettenero.

Lo spettacolo “Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato” è prodotto da Imarts e gode del sostegno di Gruppo Euromobil dei fratelli Antonio, Gaspare, Fiorenzo e Giancarlo Lucchetta.

GLI ULTIMI GIORNI DI VAN GOGH. Il diario ritrovato

uno spettacolo di e con

Marco Goldin

tratto dal suo romanzo

Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato (edito da Solferino)

musiche

Franco Battiato

riprese in Olanda, Belgio e Francia

Luca Attilii e Fabio Massimo Iaquone

montaggio e animazioni video

Alessandro Trettenero

prodotto e distribuito da

International Music and Arts

www.internationalmusic.it

durata

90 minuti

4 novembre > 14 dicembreLA DEMOCRAZIA DEL CORPO 2023Un progetto di Virgilio Sieni

La Democrazia del corpo 2023 si articola in oltre un mese di programmazione con le proposte di maestri e giovani autori tra i più significativi della scena contemporanea. CANGO, dal 4 novembre al 14 dicembre, accoglie performance, spettacoli e pratiche di Motus, Chiara Guidi, Jacopo Jenna, Roberto Zappalà, Alessandro Marzotto Levy, Claudia Caldarano e Simone Graziano, Cristiana Morganti.

L’indagine sulla danza, sui linguaggi del corpo e le declinazioni performative agisce nel tempo delle azioni che riflettono su come le cose e gli altri tendono verso i gesti d’avvicinamento: il tempo passato e il tempo futuro s’avvicinano alla responsabilità del presente, al vivere il presente nelle sue forme poetiche e dunque politiche quale meta di scambio tra le generazioni che si succedono. La Democrazia del corpo elabora forme di sensibilizzazione e condivisione dell’arte, restituendo processi creativi, risonanze, visioni, ricerche e percorsi di trasmissione che concorrono ad ampliare l’esperienza artistica, culturale e partecipativa per tracciare una mappa emozionale, espressiva, percettiva tra artisti e pubblico, comunità e territorio.

Un progetto di Virgilio Sieni, a cura del Centro di Rilevante Interesse per la Danza, con il sostegno di MiC Ministero della Cultura, Fondazione CR Firenze, Comune di Firenze, Regione Toscana.

MOTUS apre questa nuova sezione de LA DEMOCRAZIA DEL CORPO a CANGO SABATO ore 19 e DOMENICA ore 17 con OF THE NIGHTINGALE I ENVY THE FATE (Dell’usignolo invidio la sorte), una performance-grido dove la battaglia di Cassandra è rievocata dal corpo-voce di STEFANIA TANSINI.

  • sabato 4 novembre ore 19.00
  • domenica 5 novembre ore 17.00

MOTUS

OF THE NIGHTINGALE I ENVY THE FATE

(Dell’usignolo invidio la sorte)

Ideazione e regia Daniela Nicolò e Enrico Casagrande

con Stefania Tansini

drammaturgia Daniela Nicolò

suono dal vivo Enrico Casagrande

ambienti sonori Demetrio Cecchitelli

direzione tecnica e disegno luci Theo Longuemare

brano musicale R.Y.F. (Francesca Morello)

props in lattice_vvxxii – abito Boboutic Firenze – assistente costumista e scenografa Susana Botero

foto Ilaria Depari – illustrazione Lilsis.art – grafica Federico Magli – video Vladimir Bertozzi

produzione Francesca Raimondi – organizzazione e logistica Shaila Chenet

comunicazione Dea Vodopi; promozione Ilaria Depari; ufficio stampa comunicattive.it

distribuzione internazionale Lisa Gilardino

una produzione Motus con TPE / Festival delle Colline Torinesi

residenze artistiche ospitate da Lavanderie a vapore Torino, Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, AMAT Marche

con il supporto di MiC Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna

Per quelle di noi che vivono sul margine

ritte sull’orlo costante della decisione

ostinate e sole

(Audre Lorde, Litania per la sopravvivenza)

Alla sfera animale, dell’incivile, del selvatico è ricondotto il talento di profetessa di Cassandra. Nell’Orestea il corifeo paragona il suo lamento incomprensibile al canto di un usignolo: dalla risposta della “giovane inascoltata” viene il titolo di questa performance-grido, dove la battaglia di Cassandra è rievocata dal corpo-voce di Stefania Tansini nei momenti che precedono la sua ingiusta uccisione come schiava/adultera e ξένη/straniera.

Un rito sciamanico dove si fondono la stereotipica fragilità femminile e il suo spirito di vendetta infuocato, le funeste visioni del futuro, come la prodezza animale, l’eleganza del gesto e dello sbattere di ciglia – usignolo ibridato da piume tropicali che si rifrange in uno spazio alterato – in dialogo con una luce mobile (d’oltremondo?) che la insegue e la sfida. Anche il suo linguaggio oscilla, fluido, fra lucidità e mimetismi animali che lo rendono stridore ostinato e dolcissimo.

Dopo il viaggio agli inferi, torna in superficie trasformata e nutrita dalle larve serpentine della terra, via i piumaggi leggeri, emerge a testa bassa pronta per continuare, perché ancora una volta, non era previsto che noi sopravvivessimo, come scrive una combattente/Cassandra come Audre Lorde.

Biglietto Intero: 10€ _ Biglietto Ridotto: 8€ (under 26/over 65)

Studenti universitari/Scuole danza: 5€ _ Carta Giovani Nazionale: 4€

Carnet: 4 spettacoli 30€ _ Carnet: 7 spettacoli 50€

INFO E PRENOTAZIONI:

biglietteria@virgiliosieni.it

tel: 055 2280525

whatsapp: 331 2922600

www.virgiliosieni.it

I Concerti al Cenacolo 2023

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Musica antica nell’area metropolitana fiorentina

www.hommearme.it


L’edizione 2023 de «I Concerti al Cenacolo», che l’Associazione L’Homme Armé porta avanti dal 1994 ed è la più longeva rassegna annuale di musica antica in Toscana (se non in Italia), si svolgerà, dopo l’anteprima della giornata di studio e di musica per i 40 anni dell’Ensemble L’Homme Armé (8 ottobre), dal 3 al 19 novembre. Sarà incentrata sempre sul repertorio antico con tre produzioni che verranno distribuite nell’area metropolitana fiorentina, ma non mancherà anche un concerto nella storica sede del Museo di San Salvi a Firenze, sotto il magnifico affresco di Andrea del Sarto nel Cenacolo da cui la rassegna prese il nome. I programmi copriranno quest’anno un arco storico molto vasto, spostandosi tra il cuore del rinascimento musicale al primo barocco fino ad un programma sui tratti “eterni” della canzone tra rinascimento e XX secolo. I concerti saranno tutti realizzati in collaborazione con Comuni e Associazioni del territorio e in molti casi saranno preceduti da presentazioni di specialisti, ma col taglio dell’alta divulgazione. Solo per i concerti del 4 novembre alla Fornace Agresti (ore 18.30) e del 5 a San Salvi (ore 18.30) è previsto un biglietto d’ingresso (euro 10; giovani fino a 28 anni euro 8); tutti gli altri eventi sono a ingresso libero. Una novità è la collaborazione con l’Istituto Stensen per la proiezione del docufilm Il padrone delle note (su Josquin) al cinema Astra di Firenze il 14 novembre (biglietto acquistabile sul sito del cinema Astra o in biglietteria), dopo il successo che l’analoga iniziativa ha avuto nell’ambito del festival FloReMus a settembre. Questo il programma:

Venerdì 3 novembre, ore 18.30Oratorio di Sant’Omobono, Borgo San Lorenzo (FI), via San Francesco; ingresso libero

Sabato 4 novembre, ore 18.30Fornace Agresti, Impruneta (FI), Via delle Fornaci, 2 (ingresso euro 10; giovani fino a 28 anni euro 8)

Domenica 5 novembre, ore 18.30Museo di San Salvi, Firenze, via di San Salvi 16 (ingresso euro 10; giovani fino a 28 anni euro 8)

Marta Fumagalli (voce) e Gian Luca Lastraioli (liuto e chitarrone) in Sono solo canzonette? Leggerezze musicali italiane dal XV al XX secolo. Musiche di Marchetto Cara, Cosimo Bottegari, Carlo Milanuzzi, Mauro Giuliani, Gino Paoli, Lucio Battisti, Luigi Tenco e anonimi vari. Un programma ideato da Gian Luca Lastraioli che ricerca, attraverso cinque secoli, un possibile filo rosso tra quelle forme musicali assimilabili a ciò che oggi chiamiamo ‘canzone’. Qualcosa che passa non solo dalla forma poetico-musicale, ma anche attraverso lo stile del canto, in questo caso affidato a due musicisti particolarmente estrosi.

Sabato 11 novembre, ore 21,15 Pieve di San Lorenzo, Borgo San Lorenzo (FI), via Cocchi 4, ingresso libero

Domenica 12 novembre, ore 17,30, Chiesa di San Bartolomeo, Barberino Valdelsa (FI), via Francesco da Barberino 40; ingresso libero

L’Homme Armé, diretto da Fabio Lombardo, presenta L’Homme armé … in nativitatis. Capolavori del Rinascimento. Musiche di Josquin Desprez, Antoine Brumel, Jean Mouton. Il programma alterna due tipi diversi di musiche sacre: un monumento musicale come la Missa l’homme armé di Josquin e alcuni mottetti natalizi nello stile della chanson dell’epoca.

Sabato 18 novembre, ore 21,15, Chiesa di Santa Maria all’Antella (FI), Piazza Ubaldino Peruzzi 29

Domenica 19 novembre, ore 16,30, Abbazia dei Santi Salvatore e Lorenzo a Settimo (Badia a Settimo), Scandicci (FI), via San Lorenzo 15

L’Homme Armé Consort, diretto da Fabio Lombardo, in O magnum mysterium. Lo splendore della musica sacra tra ’500 e ’600. Musiche di Luca Marenzio, Giovanni Gabrieli, Pietro Lappi, Marco da Gagliano. Un’esuberante antologia di brani a doppio coro (ad eccezione di uno) appartenenti ad un periodo di circa 20-30 anni a cavallo tra XVI e XVII secolo, anni in cui le composizioni a doppio coro si erano enormemente diffuse sia in Italia che in varie parti d’Europa. I compositori sono tutti italiani operanti in varie città quali Firenze, Roma Varsavia, Venezia e Brescia.

PARLANDO DI MUSICA E …

conversazioni curiose sulla musica antica (e non solo)

All’interno dei Concerti al Cenacolo sono inserite una serie di conversazioni mirate alla formazione del pubblico degli appassionati e dei curiosi di questo genere di musica, affidate a musicisti o studiosi che affrontano gli argomenti scelti con una modalità da alta divulgazione. 

Venerdì 3 novembreore 17.30, Oratorio di Sant’Omobono, Borgo San Lorenzo (FI)

Sabato 4 novembreore 17.30, Fornace Agresti, Impruneta (FI)

Domenica 5 novembreore 17.30, Museo di San Salvi, Firenze

Canzoni nel tempo. Sono solo canzonette? a cura di Gian Luca Lastraioli

Martedì 7 novembreore 18.30, Casa del Popolo di Settignano, Firenze

Sabato 11 novembreore 17.30, Oratorio di Sant’Omobono, Borgo San Lorenzo (FI)

L’homme armé.Storie di ieri e di oggi intorno a una melodia antica, in occasione dei 40 anni dell’Ensemble L’Homme Armé; a cura di Fabio Lombardo

Domenica 19 novembre, ore 11, Biblioteca comunale, Scandicci (FI)

Tra antico e moderno. La musica sacra tra ’500 e ’600, a cura di Fabio Lombardo

CINEMA

musica antica sul grande schermo

Martedì 14 novembre, ore 18, Cinema Astra, piazza Beccaria, Firenze

Il padrone delle note: Josquin Desprez scritto e diretto da Marco Zarrelli (Italia 2023, 140 min – una produzione Mescalito Film) in collaborazione con Fondazione culturale Stensen.

Ri-Generazione Toscana: Scaramelli a Castelnuovo Berardenga, riqualificazione urbana e aggregazione sociale

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Inaugurati il secondo orto urbano, una nuova area giochi per bambini e un impianto sportivo. Il vicepresidente del Consiglio regionale: “Si dimostra l’efficacia del bando voluto dall’Assemblea legislativa. La conclusione di lavori e progetti finanziati, dovrebbe essere l’ossessione di ogni amministratore”

di Ufficio Stampa, 27 ottobre 2023

Firenze – A Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena, doppio taglio del nastro questo pomeriggio, venerdì 27 ottobre. A Ponte a Bozzone e Geggiano sono stati inaugurati nuovi spazi a disposizione delle comunità locali realizzati anche grazie al contributo del Comune e del Consiglio regionale della Toscana nell’ambito del bando Ri-Generazione Toscana.

Ponte a Bozzone, in via Vittorio Alfieri, sono stati aperti la nuova area giochi per bambini e il secondo orto urbano. Si tratta di una riqualificazione e valorizzazione di terreni pubblici incolti per renderli spazi di coltivazione orticola a uso domestico con obiettivi didattici e sociali, realizzati anche grazie al contributo del bando del Consiglio regionale.

A Geggiano, in via A. Mari, sono stati inaugurati gli interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico degli impianti sportivi che hanno permesso il rifacimento del manto in erba sintetica per il campo di calcio a 8, l’installazione di nuove recinzioni e la manutenzione ordinaria e straordinaria sugli impianti all’interno degli spogliatoi per renderli più attenti al risparmio energetico.

“Duplice soddisfazione per questa giornata che dimostra sia l’efficacia del bando, che come Ufficio di presidenza abbiamo fortemente promosso, sia la concretezza dell’idea che arriva ad essere realizzata. La messa a terra, la conclusione di progetti e lavori finanziati, dovrebbero essere l’ossessione di ogni amministratore pubblico. Complimenti quindi anche al sindaco che ha colto l’occasione e portato a termine i lavori” ha affermato il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli.

“I due interventi a Ponte a Bozzone e Geggiano portano avanti esperienze positive già avviate sul territorio per mettere a disposizione delle comunità locali nuovi spazi e strutture più moderne, efficienti e attente all’ambiente” ha dichiarato il sindaco di Castelnuovo Berardenga Fabrizio Nepi. “L’orto urbano a Ponte a Bozzone sarà curato interamente da un gruppo di donne e segue quello inaugurato poche settimane fa a San Polo sotto la gestione di un gruppo di cittadini stranieri. I due spazi sono dotati di una piccola serra e di una casina comune per il deposito di attrezzi e altro materiale”. “L’ammodernamento e l’efficientamento energetico degli impianti sportivi di Geggiano, invece, fanno parte degli interventi portati avanti dal Comune di Castelnuovo Berardenga per migliorare le strutture sportive presenti sul territorio” ha concluso il sindaco.

La cucina di Sabrina: “Carciofini sott’olio”

Carciofi, carciofi, e ancora carciofi: fritti, rifatti in umido, in bianco con prezzemolo ed aglio, a pinzimonio con le verdure di stagione e, perché no, sott’olio per gustarli in appetitosi antipasti o come contorno a bolliti e altri secondi piatti . In questa stagione accanto “alle mamme” e “ai morellini” nelle ceste degli ortolani e dei supermercati si trova la “carciofina”: montagne di piccoli carciofi adatti proprio alla preparazione dei sott’olio. Io ne preparo sempre diversi vasetti, sono squisiti e sono pronti in fretta : 15-20 giorni di attesa e durano dei mesi.

Ingredienti per 3 – 4 vasetti di media misura

– 2 o 3 Kg di carciofina
– Un bicchiere e mezzo di aceto bianco
– Due bicchieri di vino bianco
– Olio evo q.b. per riempire i vasetti
– Sale
– Aglio e erbe aromatiche a piacere (pepe in grani, alloro, peperoncino)

Pulite la carciofina togliendo le foglie più dure e con un coltello tagliate le punte della parte superiore avendo cura di ripulire bene anche la parte di sotto all’attaccatura del gambo. Via via che li pulite immergeteli in una ciotola con acqua e mezzo limone per evitare che si anneriscano mentre procedete alla pulizia. Quando avrete finito di pulirli, scolateli, metteteli in una pentola insieme al vino, all’aceto e, se occorre, un po’ d’acqua in modo che i carciofi risultino tutti immersi. Aggiungete una manciatina di sale e mettete la pentola al fuoco portandola ad ebollizione.

carciofini
carciofini

Fate bollire per 5 – 6 minuti poi spengete il fuoco. A questo punto scolate i carciofini e metteteli ad asciugare su un canovaccio pulito tamponandoli un pochino per asciugarli dall’acqua in eccesso. Dopo un’oretta almeno, prendete i vasetti (sterili o sterilizzati precedentemente in acqua bollente con i loro coperchi come si fa per le conserve) e riempiteli con i carciofini. Mentre li riempite potete aggiungere a piacere gli aromi e qualche spicchio d’aglio; io di solito in alcuni vasetti metto uno spicchio di aglio e un peperoncino secco a pezzetti e in altri pepe in grani, aglio e alloro. Ricoprite poi con olio evo avendo cura di aspettare qualche minuto per far scendere l’olio e avere modo così di aggiungerlo nuovamente per ricoprire bene i nostri carciofi. Chiudete con i coperchi, riponete i barattoli nella vostra dispensa e iniziate l’attesa: qualche settimana e poi saranno pronti da gustare, vi garantisco che ne vale la pena.

Sabrina Nieri

FINALI A LAVAL: IL COMMENTO DEL PRESIDENTE FASI BATTISTELLA

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La finale della Qualifica Olimpica Continentale per la combinata Boulder&Lead di Laval ha regalato una medaglia di bronzo a Laura Rogora e la soddisfazione per Camilla Moroni e Filip Schenk di competere in una gara di altissimo livello fra i migliori 8 climber d’Europa.

Il Presidente FASI Davide Battistella ha commentato: “Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto oggi, per la medaglia di Laura Rogora, ma anche per la finale raggiunta da Camilla e Filip, che ci fa ben sperare per il prossimo futuro. Le prestazioni del nostro team a Laval ci permettono infatti di tenere alto il morale per affrontare il duro lavoro di allenamento invernale verso le qualifiche del prossimo anno.

Nella combinata saranno in competizione 4 atleti maschi e 3 atlete femmine, mentre gareggeranno nella Speed 2 velocisti maschi e 2 velociste femmine.

Sono sicuro che strapperemo qualche altro biglietto per Parigi 2024: i ragazzi sono molto motivati e possiamo contare su uno staff federale che li segue e li seguirà in questo difficile ma stimolante percorso con tutta l’attenzione e l’entusiasmo necessari”.

Svelati i primi due ospiti di Prim’olio Primovino 2023

tumiotto


Svelati i primi due grandi ospiti dell’edizione 2023 di Prim’Olio Primovino, l’attesa manifestazione dedicata alle ricchezze del nostro territorio che arriva quest’anno alla quattordicesima edizione e che animerà il centro storico di Camaiore sabato 18 e domenica 19 novembre.

Ad impreziosire i due giorni sarà la presenza dell’ex nuotatore e personaggio televisivo Leonardo Tumiotto, produttore di vini, olio extravergine di oliva e tanto altro e la spumeggiante Peperita direttamente da Bake off Italia dove si è aggiudicata un invidiabile III posto. Due nomi importanti uniti dalla passione per la cucina, gli alimenti sani e i sapori genuini. 

Non solo olio e vino! Sarà possibile trovare anche tanti altri preziosi prodotti sui banchi degli espositori presenti. Saranno felici di presentare e far assaggiare veri e propri gioielli della nostra terra come i vari tipi di miele, le tante lavorazioni del pane realizzato con tecniche antiche e moderne, di coltivazioni e allevamenti bio, e tanti altri prodotti eccezionali.

Tra le varie attività in programma anche un Talk Show sul quale si alterneranno i tanti ospiti della manifestazione e gli amici che interverranno per parlare di territorio, di coltivazione e di economia con un particolare focus sulla permacultura.

Confermato come ogni anno il Concorso del Miglior Olio dei Privati 2023, atteso contest a cui è ancora possibile iscriversi consegnando un campione di olio entro il 6 novembre (regolamento completo su www.inversilia.com). 

Da quest’anno il concorso avrà l’importante dedica a Vittoriano Pierucci del Ristorante La Dogana che è stato un punto di riferimento della ristorazione della Versilia. Il vincitore sarà eletto e decretato da un Panel Test professionale che si svolgerà durante i due giorni della manifestazione tra coloro che avranno gareggiato per il miglior olio nuovo dei privati delle aree comprese tra le province di Lucca e Massa Carrara.

Collegato a Prim’Olio Primovino torna anche quest’anno il concorso fotografico “L’uomo e la montagna” curato da Leaf Creations, i cui vincitori vedranno le proprie foto esposte in una mostra dedicata presso l’impluvium di Palazzo Tori grazie alla collaborazione con il Civico Museo Archeologico.

Prim’Olio Primovino è una manifestazione organizzata dal Consorzio di Promozione Turistica della Versilia, nata da un’idea delle Cantine Angeli.

Prim’Olio Primovino si svolgerà sabato 18 e domenica 19 novembre in piazza XIX Maggio, piazza San Bernardino e Piazza Diaz.

Partecipare alle tante iniziative è semplice, basta contattare la segreteria del Consorzio di Promozione Turistica della Versilia scrivendo a primolioprimovino@inversilia.com o telefonando al numero +39 333 272 7145 (anche whatsapp).

Parco Arte Vivente | Car Crash. Piero Gilardi e l’arte povera | OPENING: 3.11.2023, Turin

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 PAV – Parco Arte Vivente
presenta Car Crash. Piero Gilardi e l’arte povera

a cura di Marco Scotini
4 novembre 2023 – 28 aprile 2024
OPENING 
3 novembre 2023 ORE 18.00

PAV – Parco Arte Vivente

via Giordano Bruno 31, 10134, Torino
 www.parcoartevivente.it 
Venerdì 3 novembre 2023 il PAV Parco Arte Vivente, nella cornice di Artissima, presenta la mostra Car Crash. Piero Gilardi e l’arte povera a cura di Marco Scotini, che indaga la produzione di Piero Gilardi (Torino, 1942-2023) nel corso degli anni Sessanta. L’esposizione vuole proporsi come un omaggio al fondatore del PAV e ripercorre gli esordi della carriera dell’artista esplorando gli anni che vanno dal 1964 al 1969, una stagione germinale durante la quale si delineano già i molteplici interessi di Gilardi e il suo grande contributo all’origine del movimento dell’arte povera. Car Crash è la prima di una serie di mostre monografiche di un progetto a lungo termine del PAV che, seguendo una partizione cronologica, approfondiranno l’opera dell’artista.
La mostra attraversa un ricco, anche se breve, momento (cinque anni in tutto) connotato dal coinvolgimento di Gilardi in alcune delle tappe più importanti del movimento poverista, tra le quali l’esposizione Arte Abitabile (1966) presso la Galleria Sperone, la creazione del Deposito d’Arte Presente di Torino (1967-1969), la teoria dell’arte micro-emotiva, fino al suo definitivo affrancamento dal movimento con la mostra arte povera più azioni povere agli arsenali di Amalfi (1968). Fin dagli esordi emerge il suo interesse riguardo al rapporto tra tecnologia, essere umano e natura e il desiderio di creare opere d’arte funzionali animate dallo spettatore, così come l’apertura verso altre discipline, quali le esperienze nell’ambito del design radicale di fine anni Sessanta. Ne emerge l’instancabile volontà di Gilardi di comprendere e teorizzare il senso più profondo dell’arte e dell’operato di artisti incontrati in ambito internazionale e nazionale, passando da inventore di forme a inventore di formazioni: la sua definizione di “arte micro-emotiva” ne è un esempio. Questo impegno è testimoniato dalle svariate lettere scritte ad amici e colleghi, e dalle corrispondenze per la rivista Flash Art inviate da New York e da diverse città europee, e preannuncia l’importanza del suo contributo teorico a due mostre miliari come Op Losse Schroeven (Amsterdam, 1969) e When Attitudes Become Form (Berna, 1969). Un pensiero analitico che include una posizione critica dei meccanismi che governano il sistema e il mercato dell’arte, che a partire dal 1969 porta Gilardi a scegliere di allontanarsi temporaneamente dalla scena artistica nazionale e internazionale, per dedicarsi all’attivismo politico in continuità con le istanze sollevate dai movimenti politici del ’68.

Il titolo Car Crash, mutuato da un progetto mai realizzato per il Piper Pluriclub di Torino nel quale Gilardi rimanda all’immagine di “un’auto che slitta silenziosamente sull’olio nero del pavimento”, diventa metafora di quegli anni sulfurei durante i quali l’incontro e lo scontro con il sistema dell’arte e la costruzione e decostruzione di relazioni, teorie ed immaginari sono il segno dell’alta posta in gioco dell’arte di quel momento. Ed è proprio con la dinamica esperienza del Piper e con l’esposizione dei tappeti-natura allestiti all’interno del locale nel gennaio 1967, che si apre la mostra del PAV. La discoteca, o meglio il “divertimentificio” torinese, riprendendo la definizione che ne dà Tommaso Trini, che dalla seconda metà degli anni Settanta è aperto ad accogliere sperimentazioni e diverse forme d’arte performativa, da Carmelo Bene al Living Theatre, e diventa terreno fertile per artisti che, come Gilardi, orbitano attorno al movimento dell’arte povera, tra i quali Pistoletto, Merz e Boetti. L’apertura di Gilardi verso un’arte pensata per essere vissuta e per coinvolgere in modo diretto lo spettatore, prende forma fin dalla nascita dei tappeti-natura, ambienti realizzati in poliuretano espanso da calpestare e abitare, a cui l’artista lavora a partire dal 1965. La serie di opere nasce da una suggestione avuta durante una passeggiata nella natura lungo il greto del torrente Sangone nei pressi di Torino, durante la quale l’artista si imbatte in un cumulo di rifiuti abbandonati sull’argine. Da qui la volontà di creare forme rappresentative di un contesto naturale ideale ma utilizzando un materiale artificiale e contemporaneo come il poliuretano espanso, tecnologia che permette la creazione di “oggetti estetici fruibili praticamente”. “Io sono il prodotto di un grande periodo per la tecnologia eppure amo la natura. Ci deve essere pure un modo di mettere insieme queste due sensazioni” dichiara un giovane Gilardi nell’articolo Sette più sette artisti d’oggi le loro opere i loro abiti pubblicato sulla rivista Uomo Vogue nel 1969. Infine, è proprio in quegli anni che la multiforme attività di Gilardi vede l’elaborazione del metodo di lavorazione della gommapiuma e nello specifico l’invenzione da parte dell’artista di un processo di colorazione e finitura resistente alla manipolazione. Formula che viene applicata alla produzione industriale di prodotti di design audaci attraverso la collaborazione con l’azienda Gufram. Un incontro che dà vita all’iconico Sedilsasso (1968), pouf disegnato dallo stesso Gilardi, e ad altri prodotti che hanno fatto parte di quel fermento generato dal design radicale italiano poi riconosciuto su scala internazionale con l’esposizione Italy, The New Domestic Landscape, al Museum of Modern Art di New York nel settembre del 1972. La mostra Car Crash – Piero Gilardi e l’arte povera racconta il giovane artista Piero Gilardi, attraverso tre temi fondamentali (lo spazio extra-artistico; dal costume pop al costume politico; la produzione di arte utile) con l’intento di andare alla radice del suo operato e sollevare le questioni fondanti della sua pratica che, sviluppandosi in una lunga carriera, hanno condotto alla fondazione del PAV Parco Arte Vivente. Il Centro sperimentale d’arte contemporanea che oggi interpreta la natura a partire da un parco pubblico nel paesaggio urbano, un luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio con al centro l’ecologia, il pubblico e gli artisti, “il progetto di una vita”. I documenti e le opere presenti in mostra sono stati raccolti attraverso la collaborazione con Archivio DomusArchivio Fotografico Enrico CattaneoCittadellarte – Fondazione PistolettoArchivio Derossi AssociatiCentro di Ricerca Castello di Rivoli (CRRI), Fondazione Centro Studi Piero GilardiFondazione MerzGalleria GiraldiGalleria Lia RummaGufram. Nell’ambito della mostra Car Crash, le Attività Educative e Formative del PAV propongono, alle scuole e ai gruppi, un articolato programma di attività interamente dedicato alla ricerca metodologica e alle opere di Piero Gilardi, consultabile sul sito web. Per le famiglie, su prenotazione, la seconda domenica di ogni mese è in programma una visita speciale al percorso interattivo Bioma di Gilardi, a cui segue l’attivazione dell’opera pedagogica Puzzle-natura Marina delle Canarie di Gilardi (2015, 53 elementi di poliuretano espanso, lattice di gomma, cesta di vimini). Un’opera interattiva completamente assemblabile che contiene sassi, conchiglie, ricci di mare, frammenti di palme, zolle di terra vulcanica o erbosa. Il puzzle è a disposizione dei visitatori invitati a interagire con l’opera creando forme sempre diverse. Altre versioni dei puzzle-natura sono presenti al Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli, al Van Abbemuseum di Eindhoven (NL) e al Nottingham Contemporary (UK). La mostra è realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT, della Regione Piemonte e della Città di Torino.
Piero Gilardi nel suo atelier di Via Pastrengo 28, Torino, 1967.

PASS OLIMPICI A BERTONE E ROBERTS. Grande prova di Laura Rogora, terza

La finale della Qualifica Olimpica Continentale per la combinata Boulder&Lead di Laval parte dal boulder femminile: i 4 blocchi evidenziano le capacità atletiche e tecniche delle climbers, nonché lo stato di tenuta fisica e psicologica. Questi tre giorni di competizione sono stati molto intensi e sicuramente anche il fattore stanchezza ha il suo peso. Purtroppo la nostra Camilla Moroni(Fiamme Oro) pare averlo accusato nei primi due boulder in cui avrebbe potuto raggiungere il top, si risolleva nel terzo con un top flash e nel quarto prova a recuperare posizioni ma non riesce nell’intento (1 top, 4 zone alte, 4 zone basse, 1-19-10 tentativi). Termina al 7° posto con 53,5 punti.Laura Rogora (Fiamme Oro) realizza una prestazione più che valida con un top flash nel terzo blocco e sfiorando il top nel primo e nel secondo boulder (1 top, 3 zone alte, 4 zone basse, 1-6-7 tentativi), ma purtroppo resta in coda alla classifica con solo 49,6 punti.Oriane Bertone, supportata dal caloroso tifo locale, conferma la sua grandissima qualità, piazzandosi agilmente al primo posto, con ben 99,9 punti che ipotecano fortemente la vittoria finale.Grande sorpresa per la notevole prestazione dell’ucraina Kazbekova, considerata un po’ un’outsider in questa finale, che si piazza terza con 69,6 punti, e ottima prova anche per la serba Stasa Gejo, con due top flash che le regalano la 2° posizione con 84,5 punti. Dopo una pausa di 40 minuti le atlete tornano sul campo di gara pronte ad affrontare la competizione di lead.Laura Rogora è la prima ad affrontare la scalata e realizza una prova sensazionale, arrivando a 40+, e costringendo tutte le avversarie a spingersi al limite per restare in gara e competere coi suoi 145,7 punti in classifica generale.Una dopo l’altra 6 finaliste che l’avevano preceduta nel boulder devono inchinarsi alla sua maestria nella lead, finchè rompe l’incanto Stasa Gejo, che cade alla presa 32, ma col punteggio combinato di boulder&lead scavalca la nostra azzurra. La serba gioisce per poco però, perché la francese Bertone raggiunge la presa 34, piazzandosi 3° nella lead e raggiungendo quota 171,9 punti. Vittoria meritata per la francese che si aggiudica il pass olimpico, un po’ di amarezza per il terzo posto di Laura, che non le concede la gioia dei cinque cerchi, ma che può senz’altro rappresentare una grande iniezione di fiducia in vista delle prove di qualificazione olimpica che si terranno nella prossima primavera.Camilla Moroni si piazza in 8° posizione nella lead e anche in classifica assoluta, con 110,6 punti. Nel pomeriggio è la volta della finale maschile che parte con il boulder: il nostro Filip Schenk (Fiamme Oro) non riesce a rendere al meglio rispetto alle sue potenzialità, termina all’8° posto con 49,1 punti (1 top, 3 zone alte, 4 zone basse, 3-12-5 tentativi).Strapotere francese, con un eccezionale Sam Avezou, che è l’unico a risolvere il primo boulder raggiungendo il top dopo 3 tentativi, poi infila due top flash nei due blocchi successivi e si ferma alla zona alta nell’ultimo boulder, che si rivela irrisolvibile per tutti i finalisti. Realizza 84,8 punti e il suo risultato un po’ sorprende, perché ci si aspettava piuttosto una grande performance dall’altro francese, Mejdi Schalck, che si piazza comunque al 4° posto, con 69,6 punti. L’inglese Toby Roberts risulta un po’ appannato, forse affaticato dopo l’eccezionale prestazione delle semifinali, ma ottiene comunque il 2° posto, con 69,8 punti. Ottima prestazione anche di Alberto Ginés López che termina in 3° posizione con 69,7 punti. Adam Ondra esulta per la zona alta conquistata all’ultimo blocco, che gli permette di mantenersi in gara con 68,9 punti, per potersi giocare il tutto per tutto nella sua specialità, la lead. Nella lead la gara crea una certa suspence per via del testa a testa fra vari atleti, nell’impossibilità di pronosticare un vincitore.L’azzurro Filip Schenk arriva alla presa 32+ e totalizza 88,2 punti in classifica assoluta, piazzandosi al 7° posto della classifica generale.Eccezionale scalata per il tedesco Flohé, che perde gli occhiali durante la via, non si deconcentra e arriva alla presa 43+, ma la sua prova non ottimale nel boulder lo porta solo in 5° posizione, con 130,8 punti.Avezou, dopo l’eccezionale prova nel boulder, scala con grande tecnica, raggiunge la presa 35+ e totalizza 132,9 punti in classifica assoluta. Ma non è sufficiente, perché viene superato dallo spagnolo Ginés López che totalizza 133,7 punti, arrivando alla presa 40.Mancano all’appello le salite di Ondra e Roberts. Il pluricampione del mondo ceco si ferma alla stessa presa dello spagnolo e in classifica generale si piazza al 4° posto, con 132,9 punti. Grande delusione per Adam Ondra e momento di grande emozione per Ginés López, che improvvisamente vede la possibilità della qualifica olimpica a un passo: dai cinque cerchi lo separa solo la prestazione di Toby Roberts. A togliere ogni dubbio è il fenomeno britannico che, con una scalata eccezionale, incitando anche il pubblico, arriva al top e con 169,8 punti conquista meritatamente il pass per le Olimpiadi parigine. Complimenti a Oriane Bertone e a Toby Roberts, ma anche ai nostri azzurri che ci hanno fatto sognare, e che ora dovranno puntare alle qualificazioni olimpiche che si svolgeranno in primavera con ancora più grinta e motivazione.  Info e Contatti:Ufficio Stampa FASI: 
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3332435568Sito web FASI:
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CHINI A MADRID

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E’ arrivato anche a Las Rozas, città di 95 mila anime nella prima periferia a nord di Madrid, il cortometraggio realizzato dal nostro Comune in collaborazione col MISFF sull’opera di Galileo Chini nella nostra città nell’ambito delle varie iniziative organizzate per festeggiare i 150 anni dalla nascita. 

Dopo il premo vinto in Portogallo, la presenza alla Biennale di Venezia, la proiezione in varie istituzioni culturali in Armenia anche alla presenza dell’Ambasciatore italiano e la presentazione durante il Festival a Montecatini Terme è giunta l’ora della Spagna, a conferma di quanto più volte detto dall’Amministrazione riguardo a Chini, diventato ambasciatore della bellezza della nostra città. 

La proiezione, sottotitolata in spagnolo, avverrà venerdi 3 novembre alle ore 12, nel corso di una pubblica iniziativa alla quale parteciperà anche la consejera de cultura di quella città, la signora Gloria Fernandez Alvarez e sarà anticipata da due messaggi filmati di saluto del Vicesindaco di Montecatini Terme e del Direttore del Montecatini International Short Film Festival. 

L’evento sarà ospitato presso la Escuela Joaquin Rodrigo e fa parte delle iniziativa del MISFF-IRS.

Sartoni Alessandro

Musica: dal 2 al 5 novembre torna il Florence Percussion Festival a InStabile Chapiteau

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Dal 2 al 5 novembre presso InStabile ChapiteauFlorence Percussion Festival, la seconda edizione

Torna il Festival dedicato all’universo delle percussioni con un programma ricco di workshop e laboratori per grandi e piccini, jam session, concerti, espositori e ottimo cibo. Un evento che propone diverse esperienze rivolte a tutti: bambini, ragazzi, adulti, appassionati di musica, neofiti, musicisti, insegnanti, musicoterapeuti ed educatori.  
Firenze, 1 novembre 2023 –  Tutto pronto per la seconda edizione di Florence Percussion Festival, prevista dal 2 al 5 novembre presso InStabile Chapiteau (Via della Funga, Firenze sud). 

Il programma, la cui direzione artistica è affidata a Chiara di Gangi e Dario Castiello, prende il via giovedì 2 novembre con una serata dedicata al Brasile con la cantautrice Nilza Costa, che mixa world/afro jazz e presenta il nuovo album “Le notti di San Patrizio”.  Un disco dove la musica è un viaggio nel mondo afro brasiliano con un linguaggio contemporaneo allo stesso tempo ricco di contaminazioni tra Brasile, Africa ed Europa (ore 21:30).
Aprono il concerto i Peixe Do Coco. Il “Coco” è un ritmo creato dagli schiavi che vivono nel nord brasiliano (Pernambuco,Alagoas, Maceió e Maranhão) e dagli africani e dagli indios che erano già presenti in Brasile. Le donne lavavano i vestiti sul fiume e dopo rompevano il cocco, cantando canzoni di lavoro e sulla vita quotidiana dell’epoca, da qui il nome “Coco” per definire questo ritmo. Ingresso  10€ / 6€ (bambini da 4 a 13 anni).

Venerdì 3 alle 21:30 il programma propone il concerto di Arsène Duevi dal Togo. Un cantante, bassista, chitarrista, compositore, direttore di coro ed etnomusicologo che ci trasporterà in un viaggio esplosivo ma allo stesso tempo contemplativo con canti inediti dell’Africa nera, rivisitazioni, incontri e sfumature di generi musicali. I suoi spettacoli sono infatti difficilmente definibili come semplici concerti e vi è sempre una reale e costante interazione, uno scambio di intensa energia con il pubblico presente. Non è un caso astratto che col suo nuovo progetto Arsène ci porterà fra due mondi: reali o extra-ordinari. Ingresso 10€ / 6€ (bambini da 4 a 13 anni).

Sabato 4 novembre alle 21:30 sarà invece la volta dei Kora Beat, tra i più interessanti progetti del panorama world/jazz in Italia. La band è nata a Torino da un’idea di Cheikh Fall, musicista senegalese di Dakar. I Kora Beat esplorano le potenzialità della kora (arpa liuto africana a 21 corde) nell’incontro con generi diversi come il jazz, il funk, ed i ritmi africani moderni come lo mbalax ed il coupé décalé. Il risultato è una miscela di suoni del tutto innovativa, sorretta da un groove coinvolgente e caratterizzata dal dialogo tra kora e sax. ll pubblico che già conosce Kora Beat sa cosa lo aspetta: una serata di festa, danza e grande musica. I brani raccontano storie di viaggio e di incontri, convivenza e dialogo interculturale, espressi in lingua Wolof, Mandeng, Malinke.

Aprono il concerto gli Sayurishindo. Una realtà satellite dell’associazione KiKai Dojo che propone spettacoli del tutto originali che uniscono taiko-percussioni giapponesi, danze e karatè. Lo spettacolo proposto dal gruppo è totalmente inedito. Si possono ascoltare composizioni originali e riscoprire brani tradizionali che fanno parte oramai del repertorio consolidato di tutta la nuova corrente performativa nipponica e non. Utilizzando Kata e Bunkai (forme e combattimenti) musicati, si rinnova la pratica delle arti marziali nel loro aspetto meno conosciuto: l’unione tra ciò che è reale e ciò che è spettacolare. Ingresso  15€ / 6€ (bambini da 4 a 13 anni).
Domenica 5 alle 19 il festival chiude con la “Global percussion Jam” un evento che coinvolge artisti e partecipanti in una calda jam ritmica (evento gratuito).

Workshop
Florence Percussion Festival propone workshop e laboratori per tutte le età sul ritmo e su strumenti a percussioni che appartengono a varie tradizioni e culture del mondo. Un’occasione per approcciarsi alla musica, per formarsi e per conoscere le tante sfumature del ritmo con il suo immenso bagaglio culturale. La ricchissima equipe artistica vede coinvolti Solo Diedhiou, Charles Raszl, Chiara Cortez, Stefano Baroni, Giorgia Ciannamea, Ady Thioune, Cromado, Emanuele Le Pera, Mauro Faccioli, Luca Zugna, Lorenzo Barni, Gabriele Pozzolini e i facilitatori di Drum Circle Firenze.

Il programma delle attività formative è un vero e proprio viaggio tra le percussioni e le sue mille sfumature e utilizzi, giovedì sarà dedicato al Brasile; il venerdì alla magia dell’Handpan e alla musica circolare con Circle Singing e Tubi sonori; il sabato il viaggio prosegue in Africa passando dal Maghreb e dal Senegal e ballando con i doum doum africani. La domenica mattina tocca ai più piccoli con Drum Circle in Fascia, Body Percussion, Tubi sonori e un laboratorio ritmico con strumenti realizzati riciclando materiali di uso quotidiano. Nel pomeriggio toccherà invece a cajon e ai taiko giapponesi.

Espositori
Il festival ospiterà diversi artigiani toscani e Italiani specializzati nella realizzazione di strumenti a percussioni che si rivelano delle vere e proprie opere d’arte e di ingegneria. Ogni espositore porta con sé un bagaglio esperienziale e tanti anni di ricerca per ottenere strumenti di altissima manifattura. Tra gli artigiani troviamo Wara Store, Season Percussion, Pape Cajon, Onda Handpan, Guida Vibration e Trigo Do Pandeiro.

Partners
Il Festival coinvolge diverse realtà locali e nazionali. Tra i partner principali InStabile – Culture in movimento, uno spazio multiculturale ad alto impatto creativo, che porta a Firenze le arti circensi e la world music. C’è poi Destination West Africa: un’associazione che attraverso la musica e la danza promuove, sviluppa e diffonde una cultura basata sulla solidarietà, sullo scambio culturale, sull’integrazione contribuendo attivamente allo sviluppo di una cultura di pace e benessere comune, attraverso attività sul territorio italiano e in Africa con progetti di cooperazione e empowerment delle realtà locali, promozione della cultura musicale, artistica e delle tradizioni. L’associazione porta al Festival due progetti Body Percussion Firenze e Wara Store.
Un altro partner è la Fondazione Luigi Tronci di Pistoia che rappresenta il museo più grande in Italia dedicato alle percussioni etniche, con una collezione di più di 800 strumenti musicali, per lo più a percussione extraeuropei e delle tradizioni popolari europee e italiane, sculture sonore, organi, macchine e strumenti della fonderia, una raccolta di documenti storici e macchine rumoristiche da teatro realizzate dalla famiglia Tronci dal 1700 per compositori come Verdi, Puccini e Mascagni. Drum Circle Firenze e Ritmos del Alma sono infine due partner coinvolti in questa rete del Florence Percussion Festival.

Maggiori info su www.florencepercussionfestival.com
Iscrizioni a laboratori e workshop: https://forms.gle/VUm9rbxsYHNqpfae8

Ufficio stampa InStabile Culture in Movimento
Lorenzo Migno

Dolce Vernio, alla scoperta dei borghi tra Foraceca e Liliano

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Sabato 4 novembre trekking sulla via delle Rocche. Domenica 5 novembre

 festa della castagna a Luciana e spettacolo per bambini “Il mostro della spazzatura”

Vernio 1 novembre 2023 – Proseguono i fine settimana all’insegna della dolcezza con gli eventi di “Dolce Vernio”. Trekking, borghi storici, castagne, naturalmente miele e anche uno spettacolo per bambini a tema ambientale. È il calendario dei prossimi sabato e domenica, i primi del mese di novembre.

“Cominciamo con l’escursione tra Foraceca e Liliano, in una zona davvero suggestiva della Val di Bizsenzio, sulla via delle Rocche – sottolinea l’assessora a Cultura e Turismo di Vernio Maria Lucarini – Saremo anche ospiti della famiglia Carmannini che vive e lavora nel piccolo borgo di Foraceca dal 1500. Oggi i fratelli Roberto e Cristian hanno qui un’azienda agricola e un impegno preso con il piccolo borgo, quello di continuare a farlo vivere”.

Sabato 4 novembre, infatti, alle 9.30 parte dalla Pieve di Montecuccoli l’escursione a cura di Associazione Val Bisenzio Trekking e Fondazione Cdse “Castagne e miele sulla via delle Rocche: passeggiata alla scoperta dei borghi di Foraceca e Liliano”. A conclusione visita all’azienda agricola Foraceca e degustazione dei prodotti tipici offerti dall’azienda che produce farina di castagne, patate, miele e tanti altri prodotti. Il rientro è previsto dopo pranzo. Prenotazione obbligatoria su www.visitvalbisenzio.it.

Domenica 5 novembre ancora castagne in festa, stavolta a Luciana, dove, nei locali del Morbido, per tutta la giornata si celebrano Le Castagne di San Martino con prodotti a base di castagne, stand del miele e musica popolare a cura della Proloco di Luciana.

Alle 16, infine, all’ex Fabbrica Meucci si apre il sipario sullo spettacolo per bambini e famiglie “Il Mostro della spazzatura” a cura della compagnia teatrale Chùmbala Cachùmbala. Attraverso il teatro di figura si indaga in modo divertente sul problema dei rifiuti e la salvaguardia ambientale. In un paesino con abitudini negative rispetto alla raccolta dei rifiuti, nasce un mostro che si nutre di spazzatura e prova a conquistare il mondo. Ci sarà qualcuno che aiuterà le persone a cambiare le abitudini e a cacciare il mostro. Di e con Carolina Cifuentes Dominguez e Paolo Iorio.

Al termine sarà presente Jacopo Minuzzo con la sua La Bottega del Miele. Prenotazione su www.visitvalbisenzio.it.

L’11 e il 12 Novembre Fondazione Italiana Diabete sarà presente nelle principali piazze italiane con i doni solidali, tra cui il PANETTUNO a sostegno della ricerca scientifica per la cura definitiva del diabete di tipo 1

Fondazione Italiana Diabete, scende in piazza Sabato 11 e Domenica 12 Novembre per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di sostenere la ricerca per curare il diabete di tipo 1. In queste due giornate, sarà possibile contribuire alla ricerca con uno di questi articoli di pasticceria come il panettone PanettUNO, ed i cioccolatini TartufUNO, oppure I FIDOTTI, draghetti mascotte di FID fatti a mano all’uncinetto o i libri La Favola di GRIG,  lafavola da colorare scritta da un bimbo con diabete mentre era ricoverato in ospedale e donata alla Fondazione per raccogliere fondi per la ricerca, offerti come doni solidali.

In queste due giornate, sarà possibile sostenere la ricerca con una donazione per uno di questi articoli.

Molte le attivita’ con un unico obiettivo, raccogliere fondi per la ricerca e queste giornate diventeranno inoltre l’opportunità per collaborare con numerose associazioni locali che sono state chiamate a raccolta grazie a Diabete Italia , la piattaforma che riunisce associazioni di pazienti, società scientifiche e operatori professionali del mondo del diabete, ad indicare il fatto che per tutti la ricerca per la cura è fondamentale.

La presenza dei banchetti nelle principali piazze italiane è il primo di una una serie di eventi a supporto delle persone con diabete di tipo 1 e della ricerca scientifica.

Infatti nei giorni Sabato 25 e Domenica 26 Novembre, nel centro di Milano, la Fondazione Italiana Diabete ospiterà la quarta edizione di Diabethon, presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo – Via GianDomenico Romagnosi 8 – la maratona benefica che da quattro anni si impegna a formare e informare il pubblico, raccogliendo sempre fondi per la ricerca. Sarà una due giorni di conferenze sullo stato della ricerca e sulle ultime novità cliniche, con la possibilità di relazionarsi direttamente sul posto e senza filtri con medici e ricercatori. Oltre a questo saranno a disposizione screening per i familiari di persone con diabete di tipo 1, sedute di supporto psicologico e di counseling e sessioni di attività fisica con Personal Trainer specializzati in diabete, tutto ovviamente gratuito per i partecipanti. Questo il link per iscriversi :

https://forms.office.com/Pages/ResponsePage.aspx?id=BbnA038P8EePriHd2T7rBpP6CuOv7ABFhlhDOWmOtF9URUtCMks4VFk3WTUwWVI4V1BKMkNCTVZQTS4u

Il Presidente della Fondazione Italiana Diabete Nicola Zeni ha dichiarato “Pensiamo sia nostro dovere aiutare, sostenere e aggiornare la comunità di persone con diabete, che tanto generosamente finanzia la ricerca. Il Diabethon è il nostro regalo di Natale e consigliamo a tutti di partecipare perché in soli due giorni si ricevono tutte le informazioni per gestire al meglio la malattia e si guarda letteralmente negli occhi la ricerca che ci guarirà, con un dialogo diretto e franco”.

Qui sotto le piazze con i banchetti dell’11 e del 12 Novembre 2023

Roma Piazza del Popolo

Milano Piazza San Babila

Torino Via Roma

Perugia Piazza Matteotti

Catania-Misterbianco Centro C.le Centro Sicilia

 Vicenza Contrà Cavour ang. Corso Palladio

Aosta Supermercato Gros Cidac

Comacchio Piazza della Rimembranza

Catanzaro Centro Commerciale Le Fontane

Pescara Piazza della Rinascita

Sassari Piazza D’Italia

Iglesias Chiesa di San Francesco

Lanusei (Nuoro) Piazza Vittorio Emanuele

Onifai (Nuoro) Largo San Giorgio

Mandas (Sud Sardegna) Piazza 150° Unità d’Italia

San Gavino Monreale (Sud Sardegna) Piazza Marconi

Copertino (Lecce) Festa di San Martino

Lecce Piazza Sant’Oronzo

Mesagne (Brindisi) 22 novembre, Auditorium Castello Comunale

Trieste Piazza Verdi, City Bar Tergesteo

Tolmezzo Piazza XX Settembre

Codroipo Piazza Garibaldi

Teatro: la nuova stagione del Teatro Corsini di Barberino del Mugello

Alla conferenza stampa sono intervenuti Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale, Massimiliano Pescini, consigliere regionale, Giampiero Mongatti, sindaco di Barberino, e Riccardo Combi, direttore artistico

di Riccardo Ferrucci, 31 Ottobre 2023

Firenze – Al Media Center Sassoli a palazzo del Pegaso è stata presentata la nuova stagione del Teatro Corsini di Barberino del Mugello. Prosa, concerti ma anche teatro ragazzi, scuola di teatro, matinèe per le scuole; un carnèt di proposte che vogliono rendere il teatro un luogo pubblico, spazio di crescita culturale, di scambio, di ospitalità, punto di riferimento per l’intera provincia. Sono intervenuti Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale, Massimiliano Pescini consigliere regionale, Giampiero Mongatti sindaco di Barberino di Mugello, Riccardo Rombi direttore artistico Compagnia Catalyst e delTeatro Corsini. Erano presenti per l’associazione teatrale Claudia Allodi, Giorgia Calandrini, Sibe Kallmi. Una stagione che inizia il 5 novembre con il concerto ‘Cultura contro la paura’ dove l’Orchestra Multietnica di Arezzo ospita i Modena City Ramblers e si conclude il 9 maggio 2024 con lo spettacolo ‘Apocalisse tascabile’.

Diciannovesimo anno per la compagniaCatalyst, residente al Teatro Comunale Corsini di Barberino di Mugello dal 2005. Una programmazione intensa che da novembre a maggio vedrà sul palco moltissimi ospiti, fra cui: Aldo Cazzullo, Moni Ovadia, Paolo Rossi, Antonio Rezza, Modena City Ramblers, Orchestra Multietnica di Arezzo, Maria Cassi, Leonardo Brizzi, Anna Meacci, Daniela Morozzi, Chiara Riondino, Claudio Casadio e molti altri ospiti, oltre, naturalmente alle produzioni della compagnia residente.

Un nuovo periodo di attività e di progettualità condivisa, con il sostegno dell’Amministrazione di Barberino di Mugello, della Regione Toscana, attraverso il progetto delle Residenze Artistiche e Culturali, e del Ministero della Cultura, per continuare ad incidere in maniera significativa sul welfare culturale dell’intero territorio mugellano e per rivolgersi a pubblici multiculturali e multigenerazionali. Prosa, concerti ma anche sguardi sulla nuova drammaturgia, spettacoli young adult e tout public per ragazzi e famiglie, ospitalità di compagnie in residenza, progetti tematici, scuola di teatro, mostre, laboratori dedicati alle giovani formazioni di artisti, una stagione in matinée per le scuole dedicata in particolare all’Istituto Comprensivo di Barberino, estesa da quest’anno a tutte le Istituzioni Scolastiche del territorio.

“Il Teatro Corsini di Barberino è un orgoglio per la Toscana – ha detto Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale – e offre un luogo di incontro, scambio, identità per il territorio, avendo la capacità di far crescere proposte che nascono localmente e anche di attirare artisti di fama nazionale. Il teatro è libertà ed ogni volta che investiamo in cultura si investe in coscienza critica per i nostri ragazzi e le nostre ragazze. Grazie al comune e alla compagnia teatrale per il loro lavoro, noi cerchiamo di dare voce alle esperienze più significative che nascono nella nostra regione.”

“La compagnia Catalyst con il comune ha realizzato in questi anni un’attività teatrale sempre più significativa – ha aggiunto Massimiliano Pescini, consigliere regionale – diventando punto di riferimento per la realtà locale e per l’area metropolitana. Un segno di grande qualità e di forte radicamento nel territorio, si parte dalla comunità per arrivare a livelli di grande qualità artistica.”

“Sono felice di essere sindaco di un comune dove c’è una realtà teatrale così viva – ha detto Giampiero Mongatti, sindaco di Barberino – e che, nella nuova stagione, presenta nomi di grande livello, da Aldo Cazzullo a Paolo Rossi. Una gestione sempre in crescendo che ha prodotto risultati significativi, con un coinvolgimento crescente del territorio e delle scuole. Nonostante il sisma e la pandemia l’attività teatrale è riuscita a superare le difficoltà e a portare sempre più persone e pubblico ai loro spettacoli, presenze di assoluto rilievo, ma anche una rara capacità di rapportarsi con le associazioni locali e con le altre realtà culturali. Un teatro che vive ogni giorno mettendo in campo varie iniziative sempre stimolanti.”

Una programmazione che, in maniera innovativa, si prolungherà nel periodo estivo, in spazi non convenzionali attraverso la rassegna La Rinascita della bellezza, progetto che il Teatro Corsini porta avanti da ormai più di tre anni. La stagione teatrale del Corsini nasce dall’impegno, consolidatosi nel tempo, di tenere in equilibrio esigenze diverse: la capienza dello spazio (450 posti), la sua collocazione territoriale, la qualità della proposta, l’attenzione verso il pubblico, la differenziazione qualitativa rispetto agli altri teatri del territorio, una vocazione, riconosciuta a livello nazionale, rispetto all’innovazione e alla drammaturgia contemporanea, la multidisciplinarietà dei linguaggi.

“In questi anni ci siamo presi cura del teatro e del pubblico di Barberino – ha detto Riccardo Combi, direttore artistico – riuscendo a costruire a livello ragionale con le residenze artistiche importanti collaborazioni e a livello nazionale offrendo occasioni di importanti coproduzioni di grande spessore culturale. Questa stagione si caratterizza per un taglio politico alto e per una serie di presenze di assoluto prestigio dai Modena City Rambrels a Moni Ovadia, da Cazzullo a Paolo Rossi. I testi da Eduardo De Filippo e la nostra produzione inspirata alle Cosmicomiche di Italo Calvino.

Stagione di prosache significa produzioni della compagnia Catalyst e ospitalità di compagnie nazionaliLa Stagione Young#Adultche presentaspettacoli adatti a ragazze e ragazzi dai 12 ai 18 anni: una fascia d’età che merita particolare attenzione e a cui si vuole e si deve parlare attraverso linguaggi scenici specifici. Compagnie in residenza e partecipazioni a bandi nazionali, con alcune compagnie in residenza, sia previste dallo specifico progetto ministeriale dell’art 43 sia individuate tra le associazioni e le eccellenze artistiche del territorio che utilizzeranno il Corsini per l’allestimento e il debutto nazionale delle proprie produzioni.Stagione per ragazzi e famiglie tout public e stagione per le scuole in matinéerivolti in particolare a ragazzi e famiglie ma fruibili anche da un’ampia fascia di pubblico. Progetti tematici e iniziative condivisi con il comune, istituzioni e associazioni(25 novembre, Giornata della Memoria, 8 marzo, 25 aprile).

                                        (con la collaborazione dell’Ufficio Stampa dell’associazione Catalyst)

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10 ore di studio di uno strumento gratis al CFM per il progetto CEIS e Culturidea

Una straordinaria opportunità per tutti coloro, grandi e piccini, che desiderano avvicinarsi alla musica, è offerta dalla fattiva collaborazione tra C.E.I.S. , Associazione Culturidea e Centro Formazione Musicale di via Bindi (parcheggio del Seminario Vescovile) Pistoia. Queste tre realtà, grazie ad un progetto Cesvot, patrocinio della Regione Toscana Giovani Sì, Presidenza del Consiglio dei Ministri, offrono 10 ore di lezione di strumento gratuito proprio presso il C.F.M. di Pistoia.

Gli strumenti selezionati per questa straordinaria opportunità gratuita di avvicinarsi ad uno strumento sono pianoforte, tromba, contrabbasso e chitarra. A questi potrebbe poi aggiungersi la possibilità di poter studiare canto o sassofono, ma questa ultima opportunità è in via di definizione.

I maestri che saranno impegnati nell’insegnamento sono noti e di tutto rispetto. Per il pianoforte è stato scelto il direttore del CFM Sergio D’Afiero, per la tromba il giovane jazzista di fama non solo nazionale Jacopo Fagioli (in possesso di laurea Jazz e Classica), alla chitarra il maestro collaboratore del Conservatorio Cherubini Omar Ciottoli e per il basso/contrabbasso il noto musicista, protagonista di importanti collaborazioni, Alessandro Toland Antonini. Nel caso fosse attivato anche il corso di sassofono contralto il maestro scelto sarebbe Matteo Fagioli.

Chiunque desiderasse informazioni e volesse iscriversi a questi corsi può inviare mail a sergiodafiero@gmail.com , segreteria@ceis.org , riccardo-fagioli69@virgilio.it .

Questa occasione si presenta davvero come molto particolare e sotto certi aspetti unica, in quanto non si tratta di un open day, ma della possibilità di accedere ad un vero piccolo percorso di introduzione alla musica. L’organizzazione deciderà a chi far svolgere questo percorso basandosi molto sulla tempestività delle richieste e rispettando la cronologia delle stesse con un criterio che sarà però associato anche ad esigenze tecniche e particolari caratteristiche dei richiedenti.

Per Culturidea e Ceis, grazie ai fondi della Regione Toscana erogati dal Cesvot, non si tratta del primo progetto e collaborazione in tal senso. La particolarità di questo progetto è il coinvolgimento della nota scuola di musica C.F.M. Pistoia. Il coinvolgimento della scuola permetterà agli studenti partecipanti al percorso che desiderassero proseguire nello studio di rimanere già da subito come corsisti della scuola stessa.

CONDE NAST READERS CHOICE AWARDS 2023 – PREMIATI 2 HOTELS DEL BRAND AUTENTICO HOTELS

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Condè Nast Readers’ Choice Awards, arrivati alla 36° edizione, sono i premi più importanti dell’industria dei viaggi, e celebrano i luoghi, gli hotel e le esperienze di viaggio che i lettori della celebre rivista Conde Nast Traveler  amano di più e ispirano i viaggiatori di oggi.

Tra le destinazioni da sogno, il viaggio in Italia non poteva mancare e, secondo i lettori di Condé Nast Traveler di tutto il mondo, la sua capitale Roma e la campagna Toscana hanno molto da raccontare meritando un riconoscimento speciale. Cultura, arte, natura e ovviamente enogastronomia si fondono per offrire al viaggiatore esperienze di viaggio memorabili che oltre 500 mila lettori hanno riconosciuto nel sondaggio annuale sui Reades’ Choice Awards.

Tra i vincitori dei prestigiosi premi figurano Il Falconiere Relais & Spa, nella campagna toscana, e Palazzo Ripetta, nella capitale romana: 2 hotel appartenenti al brand Autentico Hotels che raggruppa strutture di lusso e dimore di pregio integrate nel territorio italiano e situate in contesti naturali, storici e artistici che si distinguono per i servizi e la massima cura ed attenzione al cliente.

Con grande orgoglio il CEO di Autentico Hotels Mario Cardone celebra i due riconoscimenti che rappresentano un’importante pietra miliare nella continua ricerca dell’eccellenza nel mondo dell’ospitalità, con la seguente classifica:

IL FALCONIERE RELAIS&SPA (Cortona)
7° posto categoria Hotel & Resorts Italia punteggio 95.12

PALAZZO RIPETTA (Roma)

8° posto categoria Hotel & Resorts Roma punteggio 91.45

Silvia Baracchi, chef patron de Il Falconiere Relais & Spa a Cortona dichiara:

“Siamo davvero orgogliosi di questo riconoscimento, ancor più perchè viene dai nostri fantastici Ospiti. Un percorso intenso, voluto, di crescita, di impegno costante e di sguardo proiettato al futuro. Un traguardo raggiunto, un riconoscimento che premia tutto il meraviglioso team de Il Falconiere” che si impegna incessantemente per superare le aspettative di chi ci sceglie. Siamo grati a tutti coloro che hanno condiviso la loro esperienza con noi, che ci hanno dato fiducia e sostegno, fondamentali per raggiungere questo traguardo. Questo premio ci motiva a perseguire la perfezione e a continuare ad offrire un servizio impeccabile, un ambiente accogliente e un’esperienza indimenticabile all’insegna dell’italianità.

Giacomo Crisci, CEO di Palazzo Ripetta a Roma dichiara:

“Siamo emozionati ed onorati di essere l’ottavo miglior hotel di Roma per i lettori di Conde Nast Traveler. Essendo iniziata appena quest’anno la nostra avventura, questo riconoscimento è un solido punto di partenza che mette in risalto la passione e la dedizione con la quale abbiamo immaginato e plasmato Palazzo Ripetta. Siamo molto fieri di essere un albergo indipendente e riteniamo che questa impostazione ci permetta di creare un’esperienza di soggiorno realmente unica e personalizzata per ogni ospite. Ed è proprio ai nostri ospiti che va il più sentito ringraziamento perché, con il loro feedback e supporto, hanno giocato un ruolo fondamentale nell’ottenere questo incredibile riconoscimento. Grazie per aver scelto Palazzo Ripetta, un luogo dove il perseguimento dell’eccellenza è il nostro fine ultimo e la nostra promessa e dove potrete sempre trovare quel calore e quello spirito indipendente che ci contraddistinguono e ci rendono unici.

Libri: Galileo Chini e Montecatini, un rapporto consolidato nel tempo

Presentazione del volume dedicato a Galileo Chini con gli interventi di Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale, Marco Casucci vicepresidente e Luca Baroncini sindaco di Montecatini

di Riccardo Ferrucci, 31 ottobre 2023

Firenze –  In Sala Affreschi a Palazzo del Pegaso è stato presentato il volume Galileo Chini a Montecatini Terme di Fabio Benzi, Mariastella Margozzi e Sibilla Panerai (Maschietto Editore) , con gli interventi di Antonio Mazzeo, presidente dell’Assemblea legislativa e Marco Casucci, vicepresidente del Consiglio regionale, Paolo Bellucci, storico dell’arte e curatore del Repertorio Galileo Chini, Mariastella Margozzi, autrice, Alessandro Sartoni, vicesindaco e assessore alla Cultura di Montecatini Terme e Luca Baroncini, sindaco di Montecatini Terme. Erano presenti all’iniziativa anche i consiglieri regionali Luciana Bartolini e Massimiliano Baldini.

Il volume presenta in una nuova veste i saggi sulla decorazione del Palazzo Comunale, sui pannelli della Primavera e sulla decorazione delle Terme Tamerici, e si inserisce all’interno delle iniziative promosse, in occasione del 150esimo anniversario dalla nascita di Galileo Chini, dall’assessorato alla cultura del comune di Montecatini Terme.

La Montecatini di inizio Novecento, che si appresta a diventare tra le più note città termali d’Europa, chiama a decorare alcuni dei suoi edifici più importanti Galileo Chini (1873 -1956), artista già affermato a livello internazionale per la peculiarità del suo stile che, affondando
le radici nel Rinascimento italiano, è allo stesso tempo in continuo dialogo con le Secessioni mitteleuropee e gli Arts and crafts inglesi. Così, con affreschi e ceramiche, maioliche policrome, lustri, vetrate e lucernari Chini crea proprio a Montecatini alcuni dei luoghi più belli del Liberty italiano. Grazie anche a queste opere d’arte la città è entrata nel patrimonio Unesco.

“Galileo Chini è stato inserito tra le figure illustri della nostra regione – ha detto Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale – e lo abbiamo fatto a 150 anni dalla sua nascita, è un’artista che è stato capace di tenere insieme tradizione e innovazione, l’ingegno e l’arte per disegnare il futuro con una rara capacità artigianale e manuale. Uno dei toscani da celebrare e al quale tributare il giusto riconoscimento, ringrazio il vicepresidente Casucci per aver voluto presentare in questa sede il libro dedicato a Galileo Chini.”

“Giusto celebrare in questa sede regionale una grande artista toscano – ha aggiunto il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci – nato a Firenze, ma che ha lasciato le proprie tracce indelebili in giro per la Toscana: Borgo San Lorenzo, Viareggio, Montecatini Terme, dove ha lasciato uno splendido ciclo pittorico presso il palazzo comunale. Oggi presentiamo un libro e ascoltiamo chi ha lavorato al restauro di parte delle sue opere. È bello che il nostro palazzo ospiti iniziative dedicate alla cultura e all’arte in una terra così segnata da presenze illustri e non dimenticate.”

“Nel 2021 Montecatini ha avuto il grande onore di entrare a far parte del patrimonio mondiale Unesco con altre dieci città termali europee – ci ha detto il sindaco Luca Baroncini – e una delle caratteristiche che accomuna queste città è la bellezza dell’arte e Galileo Chini con le sue ceramiche e le sue innovazioni ha lasciato un grande segno in città, oltre che a livello nazionale e internazionale. A 150 anni dalla sua nascita lo celebriamo con questa pubblicazione che testimonia il rapporto stretto che questo maestro ha avuto con la nostra città.”

“La mostra al Moca di Chini- ha detto l’assessore alla cultura Alessandro Sartoni – non è un evento isolato, pensato in modo autonomo e da valutare in quanto tale. È piuttosto la tessera di un più ampio mosaico che ha già previsto momenti di incontro coi giovani, la pubblicazione di un libro, relazioni col mondo del cortometraggio per riportare Chini alla Biennale di Venezia, altre iniziative collaterali di varia natura che vedranno la luce nei prossimi mesi. Abbiamo considerato la figura di Galileo Chini centrale nella storia culturale cittadina del Novecento. Tanti sono gli edifici che sono stati impreziositi dai suoi lavori, non è un caso se venne scelto come principale collaboratore per la decorazione interna dell’erigendo Palazzo Comunale attorno al 1913. Quindi esiste un rapporto forte fra la nostra città e il Maestro. Su questa falsariga abbiamo voluto indagare la relazione esistente fra la città e le opere di Chini: abbiamo quindi inteso proporre all’interno di sale decorate dal Chini le sue opere presenti oggi in collezioni private cittadine a riprova del legame fra Montecatini, i montecatinesi e Chini.”

Paolo Bellucci, restauratore e storico dell’arte, ha ricordato che molte opere sono già state restaurate, mentre adesso si sta lavorando al recupero delle opere conservate nel palazzo comunale. La mostra su Chini è stata organizzata in maniera un po’atipica: siamo partiti dall’intenzione di inserire solo opere realizzate a Montecatini. In questi mesi sono disponibile ad accompagnare gruppi di studenti o visitatori a conoscere le opere dell’artista.

“Un volume che racconta le tappe salienti della sua carriera artistica – ha detto l’autrice del libro Mariastella Margozzi – la sua assoluta modernità, aver fatto conoscere i misteri dell’Oriente coniugando mondi lontani con la sua cultura italiana e mitteleuropea. La sua carica creativa esplode alla Biennale di Venezi, dove nel 1914 è chiamato a decorare una sala. Uno dei grandi cantori della decorazione italiana con un’arte magniloquente e piena di gioia di vivere.”

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Resoconto della XXVIesima edizione del Festival Internazionale di Cinema e Televisione

Si è conclusa presso l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, la XXXViesima edizione di Eurovisioni, Festival Internazionale di Cinema e Televisione. Nel corso della Giornata Internazionale, si è dibattuto in particolare dell’urgenza per l’Europa di adottare il suo regolanento sull’Intelligenza Artificiale, da mesi in discussione fra Parlamento, Commissione e Stati membri.In apertura, il Direttore generale della DG Connect della Commissione Europea, Roberto Viola, annunciava infatti l’importanza di sbloccare in Europa il provvedimento, ricordando fissata per il prossimo 8 dicembre la scadenza del negoziato europeo: il suo intervento è avvenuto poco prima che negli Stati Uniti il presidente Joe Biden firmasse un decreto immediatamente esecutivo per imporre alle compagnie Internet ed alle società di Intelligenza Artificiale Generativa una serie di regole precise da rispettare. Secondo quanto spiegato, il regolamento europeo in discussione riflette le linee adottate da Biden, e cioè l’obbligo per le società produttrici di Intelligenza Artificiale di verificare PRIMA dell’immissione sul mercato di questi nuovi prodotti, la loro compatibilità con il rispetto dei diritti umani e dei diritti dei cittadini. Su tale argomento si è espresso anche Francesco Giorgino, direttore dell’Ufficio Studi RAI, dichiarando: “Il Digital Services Act (DSA) ed il Digital Markets Act (DMA), oltre che il Regolamento per l’Intelligenza artificiale, che si spera venga approvato nelle prossime settimane, sono un contributo fondamentale al “common level playing field”, visto che assoggettano alla competenza di autorità nazionali e della Commissione Europea (per le società con oltre 40 milioni di utenti nella UE) le piattaforme Internet su temi fondamentali come la trasparenza e l’accesso ai dati, la protezione dei minori, la lotta alla disinformazione e ai discorsi di odio. Noi di Rai apprezziamo l’impegno dell’Autorità italiana AGCOM e di quella francese che sono state indicate come partner della Commissione Europea per l’implementazione di queste nuove regole che da febbraio del prossimo anno entreranno in vigore. Si spera che a breve l’attuale “trilogo” di negoziato fra le istituzioni europee produca una fumata bianca e che presto (prima delle elezioni europee di giugno, auspicabilmente) l’Europa possa dotarsi di uno strumento comune che consenta lo sviluppo di applicazioni di I.A. rispettose dei diritti fondamentali dei cittadini e in grado di perseguire l’interesse comune.” Sull’urgenza di adottare quanto prima il regolamento europeo in materia di Intelligenza artificiale, hanno convenuto tutti i relatori partecipanti alla Tavola rotonda dedicata da Eurovisioni all’argomento: in particolare, i dati ed i casi citati da Tim Dawson, vicesegretario generale della Federazione Mondiale dei Giornalisti, e da Erik Lambert, hanno suscitato particolare impressione, rammentando il licenziamento del 50% dei giornalisti da parte di Euronews (per rimpiazzarli con algoritmi di I.A.) e l’introduzione in Cina di un telegiornale condotto da un presentatore totalmente virtuale, sviluppato da un algoritmo e che legge notizie prodotte con l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Il Commissario dell’Autorità francese di controllo ARCOM, Benoit Lautrel, ha convenuto sull’urgenza di dotarsi di nuove regole, ma ha sostenuto l’indispensabilità di procedere con azioni globali, piuttosto che di adottare soluzioni paese per paese. Richard Burnley, direttore giuridico dell’UER – Unione Europea delle Radiotelevisioni – ha sottolineato l’importanza di avere principi chiari per definire come i servizi pubblici possano utilizzare l’intelligenza artificiale, oltre a ricordare l’importanza di creare degli algoritmi che – anziché avere come fine principale il profitto (come sono quelli delle piattaforme) – abbiano come priorità il bene comune e l’interesse pubblico. Andrea Stazi di Google ha spiegato che l’intelligenza artificiale consentirà un salto alle economie dei paesi che l’adotteranno, ed ha auspicato che le regole europee che verranno siano in sintonia con quelle USA appena annunciate. Un altro dibattito di grande attualità è stato quello dedicato alla regolamentazione di Vlogger ed Influencer. L’Austria è il primo paese europeo ad aver regolamentato le attività dei Vloggers – come ha spiegato a nome dell’autorità di controllo austriaca Susanne Lackner – e questa mossa si è rivelata particolarmente opportuna nelle attuali situazioni di guerra, dove Vlogger ed Influencer hanno tendenza a schierarsi politicamente a favore dell’una o dell’altra parte. Scelte che – a parte l’ideologia – spesso possono avere come fondamento anche ragioni economiche. Nei paesi arabi si assiste al caso di Vloggers che si propongono come collettori di fondi per i palestinesi di Gaza, cosi come negli USA Influencer pretendono di raccogliere fondi per Israele: attività che sono esplicitamente vietate sia in Austria che in Francia, dove una legge su questa nuova figura professionale è appena entrata in vigore. La professoressa Catalina Goanta, dell’Università di Utrecht, ha presentato un quadro abbastanza dettagliato delle attività di Vlogger e Influencer in giro per il mondo, mostrando dati che stimano già oggi il mercato pertinente in alcune decine di miliardi di dollari in giro per il mondo ed in continua crescita. Secondo la professoressa, è necessario estendere le leggi vigenti a tutta la UE in primo luogo e poi al resto del mondo, perché è necessario un chiaro quadro di regole di facile implementazione e che attribuiscano alle piattaforme il ruolo di poter intervenire in caso di violazioni. Un processo accompagnato anche da casi di Vlogger e Influencer che non hanno seguito nessun processo formativo per prepararsi alle grandi responsabilità di comunicatori seguiti da milioni di follower.
Anche il Commissario dell’AGCOM, Elisa Giomi, ha convenuto su questi principi ed ha fornito stime precise dei mercati già oggi disponibili per Vlogger e Infuencer. Stefano Luppi, AD di Tivù, ha parlato invece di come valorizzare con la massima efficacia i punti di forza della piattaforma satellitare rispetto a quello del digitale terrestre e dello streaming. Nel panel dedicato all’entrata in vigore del Digital Service Act e del Digital Market Act, la Commissaria dell’AGCOM Laura Aria Mauro Giorello (Commissione Europea) hanno commentato come il mondo sia in procinto di cambiare, con l’attribuzione di responsabilità alle Autorità Nazionali di regolazione come AGCOM o ARCOM, che adesso possono intervenire anche sulle piattaforme globali di internet, per tutelare i diritti dei consumatori nazionali. In questo senso, la firma dell’accordo fra AGCOM e Commissione Europea, avvenuto a margine di Eurovisioni, è il preciso segnale che le cose si stanno mettendo in marcia e il nuovo sistema di regole sarà già perfettamente in funzione entro la scadenza di febbraio 2024, prevista dal regolamento europeo. Bertrand Scirpo di France Télévisions, a nome delle TV pubbliche europee, ha segnalato invece i ritardi che ci sono ancora sulla “prominence” e sulla “reperibilità” dei segnali delle tv tradizionali. Due principi contenuti nella Revisione della Direttiva Europea SMAV – servizi media audiovisivi – che dovrebbero garantire che nella transizione dal mondo analogico a quello digitale, i segnali dei canali tv tradizionalmente seguiti dal pubblico continuino ad essere visibili, reperibili e facilmente accessibili. Un obiettivo reso particolarmente difficile da televisori sempre piu tecnologici che assegnano priorità alle piattaforme di streaming in base agli accordi commerciali con esse raggiunti e non in base ai reali interessi degli utenti o da piattaforme di distribuzione on line.Proprio sulla “prominence”, le due autorità – italiana e francese – si sono viste rigettare dalla Commissione Europea le loro proposte di regolamento, in quanto esse non garantivano un efficace coordinamento con le autorità del “paese d’origine”. Una differenza di opinioni che – stando a quanto annunciato da Viola e Lasorella – dovrebbe esser superata nell’arco delle prossime settimane. E proprio su questo argomento ha molto insistito Franco Siddi, presidente di Confindustria Radio TV, che ha ricordato come il principio dell’accessibilità e visibilità dei segnali televisivi non dovrà esser riservato solo ai servizi pubblici, ma invece anche a tutti gli altri attori del sistema, prime fra tutte tv locali e tv nazionali commerciali, che altrimenti rischiano di sparire dai radar della maggiorparte dei cittadini. Nelle conclusioni della Giornata, il Presidente dell’AGCOM Giacomo Lasorella – che da qualche mese svolge anche il ruolo di presidente dell’ERGA (l’organismo che raggruppa tutti i regolatori europei dell’audiovisivo), ha spiegato che attraverso incontri come quello di oggi – dove le varie parti interessate si scambiano opinioni in maniera franca ed appassionata – sono i veri luoghi di formazione delle opinioni e dove si possono trovare le soluzioni piu appropriate per i complessi problemi sul tavolo.   Il Presidente di Eurovisioni, Michel Boyon (ex presidente dell’autorità di regolazione francese CSA oggi ribattezzato ARCOM) e la vicepresidente di Eurovisioni, Luciana Castellina, hanno aggiunto come l’importanza di preservare uno spazio pubblico di comunicazione libero dai condizionamenti degli algoritmi e dagli interessi economici delle piattaforme globali, sia una delle principali sfide poste alle democrazie occidentali.
GIORNATA ITALIANAIn collaborazione con Infocivica e Premio Roberto Morrione
Tre gli eventi che hanno caratterizzato la cosiddetta “giornata italiana” di Eurovisioni, svoltasi quest’anno a cavallo fra due giorni (lunedi 30 e martedi 31 ottobre).Il primo – organizzato in collaborazione con l’associazione Infocivica – si è svolto nel pomeriggio del 30 ottobre ed è stato dedicato al ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo per garantire l’accesso di tutti i cittadini all’innovazione e la coesione sociale. Un dibattito sviluppato intorno al ruolo svolto da Gianni Bellisario, manager RAI scomparso durante gli anni del COVID, che proprio a queste due battaglie ha dedicato gran parte della sua attività in RAI e nelle associazioni civiche.Ne hanno parlato Giampaolo Sodano (già direttore di RaiDue), Silvana Palumbieri (autrice di Rai Teche che ha presentato degli estratti dalle Teche che vedono protagonista proprio Bellisario), i suoi amici Massimo De Angelis e Bruno Somalvico, cofondatori di Infocivica. In particolare della battaglia per la coesione sociale ha parlato il professor Bruno Sorice della LUISS, mentre del suo impegno per la cultura e per il sociale hanno parlato Guido Barlozzetti, autore RAI, Andrea Fabiano, già direttore di RaiUno e Chiara Isola. L’incontro è stato moderato da Stefano Rolando, presidente dell’associazione Infocivica. ********** Il secondo appuntamento – anche questo ormai una tradizione di Eurovisioni – è stata la presentazione a Roma delle inchieste finaliste del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativoLe tre inchieste video vincitrici  (“Brucia la terra” di Tommaso Panza e Youssef Hassan Holgado; “Chi li ascolterà?” di Selena Frasson e Claudio Rosa; “La propaganda del gas” di Teresa Di Mauro, Vittoria Torsello e Lorenzo Urzia), annunciate proprio nel week end a Torino alle Giornate del Premio Roberto Morrione, sono state presentate a Villa Medici da alcuni degli autori  e dai tutor Raffaella Pusceddu (di “Presa Diretta” e “Il Fattore Umano Rai 3”) ed Enzo Nucci (del TG3).L’incontro è stato aperto dal presidente dell’associazione Amici di Roberto Morrione, Giovanni Celsi, e moderato da Duilio Giammaria, giornalista di programmi informativi della RAI. Vi hanno preso parte Paolo Petrecca, direttore di Rai News 24,canale RAI che trasmette le inchieste dando loro visibilità, e Roberto Natale, direttore di Rai per la sostenibilità; il Consigliere d’amministrazione della RAI Francesca Bria ed il segretario generale dell’UsigRai, il sindacato dei giornalisti RAI. Il dibattito assai vivace è stato dedicato al giornalismo d’inchiesta ed al fatto che esso debba esser centrale nella missione della RAI. Molti i suggerimenti evocati nel dibattito,a partire dal bisogno di rafforzare gli strumenti di inserimento dei giovani giornalisti investigativi nelle strutture RAI, e dalla necessità di formarli al meglio, vista la difficoltà del compito che li attende. Più fondi per il giornalismo d’inchiesta e piu spazi nelle trasmissioni d’informazione sono stati richiesti da tutti i partecipanti alla discussione e dal pubblico in sala, fra cui numerosi giovani e giovanissimi.In conclusione, Petrecca ha annunciato le date di messe in onda delle inchieste video vincitrici: “Brucia la terra” sarà trasmessa da Rai News 24 venerdì 3 novembre alle 20.30, “Chi li ascolterà ?” sabato 4 novembre  alle ore 18.30 e “La propaganda del gas”domenica 5 novembre alle 20.30. ********** Il terzo evento, tenutosi a porte chiuse martedi 31 mattina, è stato un incontro promosso dalla rivista on-line “Tv media web” di Marco Mele e Patrizio Rossano, dedicato al tema “Il Servizio Pubblico di domani: Missione, Governance, Risorse e Tecnologie”, moderato da Roberto Zaccaria, membro di Eurovisioni.L’incontro – svoltosi secondo le regole di Chatham house – ha visto una franca discussione sulla situazione in cui versa la RAI all’indomani dell’approvazione del nuovo Contratto di Servizio 2023-2028 e alla vigilia della discussione delle misure della Legge di Bilancio 2024, che prevedono la riduzione del canone da 90 a 70 euro.In un dibattito a ruota libera e senza peli sulla lingua, attuali dirigenti del servizio pubblico ed ex, accademici e professionisti dell’audiovisivo hanno riflettuto per tre ore sul futuro del servizio pubblico e sulle condizioni necessarie per assicurarne l’indipendenza editoriale ed economica. L’incontro, cui ne seguiranno altri, ha lo scopo di individuare possibili soluzioni da portare all’attenzione della società civile e della politica, affinché possano tradursi in atti legislativi e riforme.

Dolce Vernio, alla scoperta dei borghi tra Foraceca e Liliano

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Sabato 4 novembre trekking sulla via delle Rocche. Domenica 5 novembre  festa della castagna a Luciana e spettacolo per bambini “Il mostro della spazzatura”

Vernio 1 novembre 2023 – Proseguono i fine settimana all’insegna della dolcezza con gli eventi di “Dolce Vernio”. Trekking, borghi storici, castagne, naturalmente miele e anche uno spettacolo per bambini a tema ambientale. È il calendario dei prossimi sabato e domenica, i primi del mese di novembre.

“Cominciamo con l’escursione tra Foraceca e Liliano, in una zona davvero suggestiva della Val di Bizsenzio, sulla via delle Rocche – sottolinea l’assessora a Cultura e Turismo di Vernio Maria Lucarini – Saremo anche ospiti della famiglia Carmannini che vive e lavora nel piccolo borgo di Foraceca dal 1500. Oggi i fratelli Roberto e Cristian hanno qui un’azienda agricola e un impegno preso con il piccolo borgo, quello di continuare a farlo vivere”.

Sabato 4 novembre, infatti, alle 9.30 parte dalla Pieve di Montecuccoli l’escursione a cura di Associazione Val Bisenzio Trekking e Fondazione Cdse “Castagne e miele sulla via delle Rocche: passeggiata alla scoperta dei borghi di Foraceca e Liliano”. A conclusione visita all’azienda agricola Foraceca e degustazione dei prodotti tipici offerti dall’azienda che produce farina di castagne, patate, miele e tanti altri prodotti. Il rientro è previsto dopo pranzo. Prenotazione obbligatoria su www.visitvalbisenzio.it.

Domenica 5 novembre ancora castagne in festa, stavolta a Luciana, dove, nei locali del Morbido, per tutta la giornata si celebrano Le Castagne di San Martino con prodotti a base di castagne, stand del miele e musica popolare a cura della Proloco di Luciana.

Alle 16, infine, all’ex Fabbrica Meucci si apre il sipario sullo spettacolo per bambini e famiglie “Il Mostro della spazzatura” a cura della compagnia teatrale Chùmbala Cachùmbala. Attraverso il teatro di figura si indaga in modo divertente sul problema dei rifiuti e la salvaguardia ambientale. In un paesino con abitudini negative rispetto alla raccolta dei rifiuti, nasce un mostro che si nutre di spazzatura e prova a conquistare il mondo. Ci sarà qualcuno che aiuterà le persone a cambiare le abitudini e a cacciare il mostro. Di e con Carolina Cifuentes Dominguez e Paolo Iorio.

Al termine sarà presente Jacopo Minuzzo con la sua La Bottega del Miele. Prenotazione su www.visitvalbisenzio.it.

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