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Politica e innovazione: il progetto ‘Toscana 2050’ presentato al We Make Future di Rimini

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Politica e innovazione: il progetto ‘Toscana 2050’ presentato al We Make Future di Rimini

l presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo: “Anticipare i problemi del futuro per trasformarli in opportunità”

di Ufficio Stampa CRT

Firenze – “C’è una questione che è il cuore stesso della politica: la sfida di anticipare il futuro. La politica, nel suo scopo più elevato, è chiamata a governare, a guidare e a prendere decisioni che modelleranno il nostro cammino collettivo. La politica non deve amministrare solo il presente, ma deve programmare anche il futuro. E a volte ci riesce anche, come l’altro ieri quando il Parlamento Europeo ha votato il regolamento per l’Intelligenza artificiale. È la prima volta al mondo che avviene. Un bell’esempio di provare ad anticipare i problemi del futuro per trasformarli in opportunità”. Lo ha detto presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo intervenendo, ieri pomeriggio, alla giornata inaugurale del We Make Future, Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione Tecnologica & Digitale che si fino a domani si tiene a Rimini.

Mazzeo ha definito la fiera “una bellissima manifestazione, un acceleratore di cultura, formazione e innovazione, dove persone e imprese incontrano la tecnologia, il digitale e l’intelligenza artificiale per costruire un futuro migliore”. “Per anticipare il futuro – ha detto il presidente Mazzeo – dobbiamo essere disposti ad ascoltare, imparare e adattarci. Dobbiamo coinvolgere gli esperti, gli accademici, i professionisti, la società civile e le ragazze e i ragazzi delle nostre scuole, perché con le loro lenti possiamo comprendere meglio le dinamiche che stanno plasmando il nostro mondo. Dobbiamo essere aperti al confronto di idee, al dibattito e al dialogo, perché solo attraverso una pluralità di prospettive possiamo ottenere una visione più completa della realtà”.

In quest’ottica, Mazzeo ha spiegato il progetto “Toscana 2050”, promosso dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale e col quale “vogliamo cercare di cambiare il paradigma: allungare lo sguardo dall’oggi al domani, superando la logica dell’emergenza coi quali abbiamo fatto in questi anni: la pandemia, lo shock inflattivo, la guerra”. Immaginare il mondo come potrà essere tra 27 anni, “questo è il senso del progetto Toscana 2050 – ha spiegato – e per realizzarlo abbiamo coinvolto nel comitato scientifico i migliori scienziati, manager, imprenditori e professionisti della regione. L’obiettivo sarà lasciare a disposizione di chi governerà, al termine di questa legislatura, una dote importantissima: le attese, i sogni e i bisogni per il prossimo futuro”. Ed è un modello che “nel suo approccio e metodo possono essere applicati a Rimini, all’Emilia Romagna, all’Italia e all’Europa”.

Guardando al futuro, il presidente Mazzeo ha lanciato alcune suggestioni: immaginare di collegare Milano e Roma in 30 minuti con Hyperloop; farmaci personalizzati in base al Dna; robot come assistenti domiciliari per anziani e bambini; turismo spaziale; abiti intelligenti che dialogano con l’ambiente circostante; occhiali e auricolari che ci faranno comprendere tutte le lingue del mondo; auto a completa guida autonoma.

“So bene che sembra utopistico dirlo in un momento in cui affrontiamo problemi terribili, dal cambiamento climatico alla disuguaglianza sociale fino alla guerra tornata a manifestarsi alle porte dell’Europa – ha proseguito Mazzeo – tuttavia proprio la portata di questi problemi rappresenta paradossalmente la ragione per essere ottimisti. Perché i problemi di oggi, se affrontati, conosciuti e riconosciuti per tempo, possono essere una grande opportunità per il domani”. Secondo il presidente del Consiglio regionale toscano, “Noi dobbiamo avere il coraggio di essere ambiziosi” come lo fu Leonardo nel 1489 immaginando prima macchina volante. “Oggi in Emilia Romagna – ha aggiunto – c’è un altro Leonardo, il quarto supercomputer più potente al mondo, destinato a progetti di ricerca, uso scientifico e accademico e applicazioni industriali. Leonardo da solo garantirà l’80% della potenza di calcolo italiana e oltre il 20% di quella europea. Una capacità senza precedenti nel nostro Paese e che sarà al servizio non solo del territorio e dell’Italia, ma dell’Unione Europea. Questo è un bell’esempio di cosa vuol dire guardare al futuro”.

“Lo scopo di Toscana 2050 – ha spiegato ancora – è proprio quello di immaginare i futuri desiderabili e da lì ogni giorno compiere ogni singolo passo per percorrere quella traiettoria di futuro. Questo voglio farlo anche insieme a tutti voi, perché è un progetto aperto, tutto da scrivere, proprio come il futuro”.

Mazzeo ha citato il borgo di Zeri, in Lunigiana, “dove vivono meno di 900 abitanti ed è uno dei punti più lontani come tempi di percorrenza da Firenze. La nostra idea è quella dove la bambina che nasce a Zeri abbia gli stessi diritti, servizi e opportunità di un bambino che nasce a Firenze, a Berlino o a Stoccolma. Questo possiamo farlo mettendo al servizio delle persone anche le tecnologie del futuro e la digitalizzazione”.

Concludendo il suo intervento, il presidente Mazzeo, ha sottolineato che “la sfida della politica di anticipare il futuro richiede coraggio, apertura mentale e lungimiranza. È nostro dovere affrontare questa sfida con determinazione e passione. Insieme possiamo costruire un futuro migliore, un futuro che sia all’altezza delle nostre speranze e dei nostri sogni. Siamo i protagonisti di questa grande sfida, e con il nostro impegno e la nostra volontà possiamo anticipare il futuro e rendere il mondo un luogo migliore per tutti”.

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