Home Servizi culturali Racconti 2020 Risonanza (il fantasma)

Risonanza (il fantasma)

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Risonanza (il fantasma)

Dicevano che non c’era alcuna linea metropolitana che collegava i quartieri di Grimeford e Rainhill. Dicevano pure che la stazione di Grimeford era stata chiusa parecchi anni prima, mentre a Rainhill non vi era mai stata alcuna stazione ferroviaria.

Così dicevano.

L’ingegnere Antony Sutton s’era da poco trasferito a Northon e non poteva che fidarsi. Eppure, ogni volta che passava accanto alla vecchia stazione di Grimeford, sentiva il caratteristico rumore di vagoni che scorrono sulle rotaie e i fischi dei treni in partenza. Cercò di non farci caso, ma una mattina che perse il bus decise di addentrarsi in quella stazione.

Sembrava in disuso, poi all’improvviso l’energia prese a scorrere nei fili elettrici degli impianti elettrici e le luci e i monitor si accesero come prendendo vita. Su uno di questi comparve l’elenco dei treni che sarebbero transitati. Passava una sola linea, con frequenza di 15 minuti la cui la fermata successiva era Rainhill. I tornelli erano aperti e Sutton si diresse verso i binari. L’intera stazione era deserta e l’ingegnere iniziò a pensare che forse davvero non esisteva più alcun servizio. Poi i binari presero a vibrare e udì in lontananza il sibilo dell’aria compressa dal moto del treno. Nel tunnel comparve un bagliore, poi i fari del locomotore. Infine lo stridere dei freni annunciò l’imminente arresto del convoglio.

Michele Protopapas

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