Ritenuto responsabile di una truffa ai danni del governo degli Stati Uniti e condannato a 3 anni di reclusione nell’Illinois, un rumeno di 48 anni è caduto in maniera maldestra nei controlli in materia di Covid-19 da parte della polizia italiana. Il primo sbaglio, l’ha fatto accelerando il passo alla vista di una pattuglia, insospettendola.
Fermato dai poliziotti nel cuore di Roma, è apparso vago e poco collaborativo, mostrando loro la fotocopia di un passaporto emesso dalla Romania e un’autocertificazione con elementi differenti, in particolare la data di nascita, da quelli riportati sul documento.

Troppe stranezze che hanno spinto gli agenti a portare l’uomo in commissariato, per gli approfondimenti necessari. Ed è così saltato fuori un provvedimento di arresto provvisorio per estradizione emesso degli Stati Uniti.
Il rumeno è stato infine condotto a Regina Coeli, a disposizione del presidente della Corte d’Appello di Roma.