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Vannucci Piante e Monrovia, il futuro del vivaismo è mondiale

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Vannucci Piante e Monrovia, il futuro del vivaismo è mondiale
Monrovia

La definiscono una reale e concreta opportunità per il futuro non solo del vivaismo ma anche della sostenibilità ambientale italiana e mondiale. È l’accordo, un ponte tra la Toscana e la California, stipulato ieri da Vannucci Piante e da Monrovia, primaria azienda vivaistica americana stanziata sul territorio californiano. Insieme, stando alle cifre, le due realtà rappresentano i pilastri del settore a livello mondiale e si occupano ogni giorno di far fronte alla necessità e alla richiesta di inverdire il nostro paesaggio.
Come spiega Vannino Vannucci, «Monrovia è l’azienda più grande del mondo, ma anche noi possiamo insegnare qualcosa a questa realtà, perchè il nostro vivaismo si è evoluto molto negli anni. Ne guadagnerà anche la comunità pistoiese».
In una nota, si spiega e in definitiva si auspica che il 28 maggio 2015 «verrà ricordato come il giorno in cui si sono create delle nuove fondamenta di livello internazionale non solo per l’azienda Vannucci Piante, ma anche per l’intero settore vivaistico».
Sviluppo culturale e imprenditoriale, ma soprattutto progresso della ricerca scientifica al fine del miglioramento della sostenibilità ambientale sono stati i punti cardine su cui si è fondato l’atto di collaborazione stipulato nella giornata di ieri.
L’accordo, che non prevede un impegno economico tra le parti, vuole aprire un dialogo per offrire nuove opportunità e nuove visioni che risulteranno utili per poter spingere ancora avanti all’insegna dell’innovazione e della promozione dell’intero comparto vivaistico italiano.
Vannino Vannucci, titolare di Vannucci Piante, e Jonathan D. Pedersen, vice presidente di Monrovia, si sono dati appuntamento per agosto.
«Si è inoltre voluto sfruttare l’occasione dell’apertura, che avrà luogo il primo ottobre 2015, del Pistoia Nursery Campus – si spiega ancora nel dettaglio – per puntare ancora una volta sui giovani e sull’internazionalizzazione; questo luogo infatti darà l’opportunità di avere uno scambio universitario, di ricerca, di sperimentazione e di formazione nel settore del verde ornamentale caratterizzante i diversi Paesi del mondo».

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