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Viaggio nella Luna

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Viaggio nella Luna

Nel 1902 iniziano il 2 maggio le riprese del film muto “Viaggio nella Luna“(Voyage dans la lune), il primo film di fantascienza della storia. Fu prodotto, montato, musicato, scenografato e diretto da Georges Méliès(1861 – 1938), regista cinematografico, attore e illusionista francese.

Titolo di apertura del film di Georges Méliès del 1902 Le voyage dans la lune.

Nella trama di “Viaggio nella Luna”, un congresso di astronomi decide di sparare una navicella sulla Luna, a forma di proiettile, e gli astronomi stessi s’imbarcano venendo sparati da un cannone. Mentre un gruppo di ballerine festeggia l’evento (Méliès, quale uomo di spettacolo, ben conosceva l’importanza delle ballerine negli spettacoli d’intrattenimento), il proiettile arriva sulla Luna, conficcandosi direttamente nell’occhio della faccia dell’astro e provocandogli una visibile irritazione. Una volta scesi i viaggiatori incontrano i Seleniti, vengono catturati e presentati al loro Re. Riescono a scappare, e ripartono facendo cadere il proiettile verso il basso, verso la Terra (secondo un’intuitiva legge di gravità), cadendo in mare e venendo poi riportati in un porto.

Il regista del film, Georges Méliès, è universalmente riconosciuto come il secondo padre del cinema (dopo i fratelli Lumière), per l’introduzione e la sperimentazione di numerose novità tecniche e narrative, ed è considerato da molti critici come l’inventore della regia cinematografica in senso stretto. A lui è attribuita, a partire proprio dal film “Viaggio nella Luna”, l‘invenzione del cinema fantastico e fantascientifico (che filma mondi “diversi dalla realtà”) e di numerose tecniche cinematografiche, in particolare del montaggio, la caratteristica più peculiare del nascente linguaggio cinematografico. E’ anche universalmente riconosciuto come il “padre” degli effetti speciali. Scoprì accidentalmente il trucco della sostituzione nel 1896 e fu uno dei primi registi a usare l’esposizione multipla, la dissolvenza e il colore (dipinto a mano direttamente sulla pellicola). Il critico e storico del cinema Georges Sadoul lo definì “Il Giotto della settima arte

Allunaggio, nel settimo quadro(scena) di “Viaggio nella Luna”

Il film “Viaggio nella Luna”, assieme al “Viaggio attraverso l’impossibile” è uno dei film più famosi di Méliès ed è uno dei capolavori del cinema ai suoi esordi. Il film è liberamente basato sui romanzi dei due padri del genere fantascientifico: “Dalla Terra alla Luna” di Jules Verne e “I primi uomini sulla Luna” di H. G. Wells. Oltre a questi è stata d’ispirazione anche l’operetta “Le Voyage dans la Lune” (1875) di Jacques Offenbach.

“Viaggio nella Luna” venne girato nel 1902 negli studi della Star Film di Méliès presso Montreuil, vicino Parigi. Costò la considerevole cifra di 10.000 franchi, spesi soprattutto per i costumi dei Seleniti e per le ricche scenografie dipinte. Una delle scene iniziali del film, la navicella spaziale che si schianta sull’occhio della Luna (che presenta un volto umano), è entrata nell’immaginario collettivo ed è una delle sequenze che hanno fatto la storia del cinema. Il film fu girato a 16 fotogrammi al secondo, muto, in bianco e nero (ma esistettero sicuramente versioni colorate a mano) ed è composto come “film a quadri“, cioè come una serie di scene, nel caso di”Viaggio alla Luna” erano 17, a inquadratura fissa (con sfondi diversi e durata variabile), inanellate una all’altra per comporre una storia. Non è il primo film a quadri di Méliès (erano già stati girati almeno L’affaire Dreyfus, Cendrillon, Jeanne d’Arc e Barbe-Bleu), ma è uno dei più famosi per via della ricchezza di effetti speciali, il notevole grado di inventiva, la ricchezza di personaggi e la perfetta integrazione ludico/narrativa.

Il film “Viaggio nella Luna”, ebbe uno straordinario successo tra il pubblico. Il successo fu tale che il film è stato la prima opera di finzione cinematografica a conoscere un successo mondiale. Fu anche oggetto di una massiccia opera di pirateria, operata innanzitutto da Thomas Edison, che lo distribuì personalmente in America contrabbandando illegalmente una copia.

Durante la distribuzione in Italia, “Viaggio nella Luna” è stato citato anche con il titolo “Dalla Terra alla Luna“, come il romanzo omonimo di Jules Verne, a cui è ispirato.

La statua di Barbenfouillis, vista qui in una cornice dalla stampa colorata a mano, che potrebbe aver voluto satirizzare il colonialismo.

Gli studiosi hanno commentato l’ampio uso nel film della satira patafisica e antimperialista, nonché la sua ampia influenza sui registi successivi e il suo significato artistico all’interno della tradizione delle féerie teatrali francesi. Sebbene il film sia scomparso nell’oscurità dopo il ritiro di Méliès dall’industria cinematografica, è stato riscoperto intorno al 1930, quando l’importanza di Méliès per la storia del cinema stava iniziando a essere riconosciuta dagli appassionati di cinema. Una stampa originale colorata a mano è stata scoperta nel 1993 e restaurata nel 2011.

La lunghezza insolita del film, i valori di produzione sontuosi, gli effetti speciali innovativi e l’enfasi sulla narrazione hanno avuto un’influenza notevole su altri registi e, in ultima analisi, sullo sviluppo del film narrativo nel suo complesso. È stato classificato all’84 ° posto tra i 100 migliori film del 20 ° secolo da The Village Voice. Il film rimane il più noto di Méliès e il momento in cui la capsula atterra negli occhi della Luna rimane una delle immagini più iconiche e citate di frequente nella storia del cinema. È ampiamente considerato come il primo esempio del genere dei film di fantascienza e, più in generale, come uno dei film più influenti nella storia del cinema.

Immagine d’apertura: la iconica immagine dal film con la faccia della Luna su cui si schianta il razzo

Bibliografia e altre fonti