Home Notizie Cronaca Disagi e problemi, ma di fronte alla Maremma e a Genova è meglio il silenzio

Disagi e problemi, ma di fronte alla Maremma e a Genova è meglio il silenzio

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Nottata di pioggia e disagi. Viene difficile scrivere di Prato o di Firenze o di altri problemi, dopo quanto successo a Genova nei giorni scorsi, e per giorni, e dopo quanto accaduto in Maremma. Difficile aggiungere parole a quelle, sovente di circostanza, pronunciate in aule parlamentari, o da loro appartenenti, dove si procede a voti di fiducia e dove soltanto un’iniziativa parlamentare su cento diviene legge. Come se bastassero le leggi, che potrebbero essere meno e migliori, e come se tutti dovessimo accodarci al ritornello per cui l’errore è non aver approvato quella del Movimento 5 Stelle. Lasciamoli lì, divisi, i vecchi e i nuovi politici, che sfascino o rifascino il solito Paese fermo e depresso, arrabbiato sempre e comunque con qualcun altro, da più di vent’anni, che amino quell’on. che sta loro davanti o che preferiscano lasciarsi battezzare come portavoce.
Lasciamo perdere anche i nostri guai quotidiani, i tombini saltati, le strade chiuse. Non è normale, certo. Ma i casi più gravi meritano, se non altro, un giorno e qualche ora di silenzio. Silenzio e lavoro, da parte di chi, portando soccorsi o raccontando i fatti, è sul posto. Noi, da Prato, non possiamo che astenerci, rinviando per il quadro della situazione (tutte le strade, per inciso, sono adesso percorribili) al riepilogo che tra qualche ora verrà tracciato dalla protezione civile.
Per il resto, vale più un silenzio, doppio o triplo nel caso in cui, pur senza dover piangere lutti come altrove, si sono subiti danni e disaggi.
Resta una domanda. Da questo pomeriggio, si ricomincia. In attesa di una nuova perturbazione e di quell’iperbole, la bomba d’acqua, che forse è solo il composto di consumi esagerati di suolo, da noi come altrove, e di composti chimici, per noi e per altri.

Nella foto di Prato Città Curata, via dei Trebbi allagata, da poco riaperta.

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