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Adozioni: riformare la normativa vigente

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Adozioni: riformare la normativa vigente

Lo chiede una mozione, che vede come primo firmatario Massimiliano Pescini del Pd, che è stata approvata in aula a maggioranza

di Cecilia Meli, 13 settembre 2023

Firenze – “Attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento italiano affinché la normativa sulle adozioni venga ad essere riformata ed adeguata alle prospettive di evoluzione sociale del nostro Paese, prevedendo la possibilità di adozione legittimante per tutte quelle persone che, a prescindere dal loro essere in coppia o singole o dal loro sesso, possano garantire capacità genitoriale, stabilità e accoglienza”. È questo l’impegno chiesto alla Giunta regionale da una mozione presentata da numerosi consiglieri regionali del Pd e che vede come primo firmatario Massimiliano Pescini. L’atto è stato approvato dal Consiglio con voto favorevole a maggioranza.

Pescini, illustrando l’atto all’Aula, ha ripercorso l’evoluzione della normativa italiana del settore, sottolineando come siano riconosciute diverse forme di adozione, legittimante e non legittimante, e come ancora l’adozione da parte dei single risulti consentita solo in casi particolari. “I cambiamenti sociali e culturali in atto nel nostro Paese rendono necessario un percorso che porti l’Italia ad adeguarsi a quanto già avviene in numerosi paesi europei” ha commentato.

Silvia Noferi (M5S) ha affermato di “condividere totalmente la mozione”, e che “è giunta l’ora di rivedere la disciplina in materia di adozione e di adeguare la normativa a quella che è la normale realtà del paese”.

Maurizio Sguanci (Fi) ha annunciato voto favorevole a un atto da lui giudicato “ben scritto e ben pensato, in cui l’indirizzo è chiaro”.

Elena Meini (Lega) ed Elisa Tozzi (Fratelli d’Italia), giudicando il tema “serio e delicato” hanno chiesto di rinviare la mozione per procedere a una discussione approfondita nella Commissione competente. Proposta rigettata da Pescini, che ha affermato “di essere più che favorevole a un approfondimento” ma di ritenere che “la mozione possa essere un segnale importante”.