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Aeroporto Peretola: verifiche costanti su inquinamento acustico

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Aeroporto Peretola: verifiche costanti su inquinamento acustico

Lo ha detto l’assessora Monia Monni rispondendo a un’interrogazione della consigliera Silvia Noferi

“Sul controllo e contenimento del rumore, Arpat effettua ispezioni periodiche per verificare l’efficienza dei sistemi di monitoraggio per l’inquinamento acustico e atmosferico e invia al Ministero dell’ambiente una relazione con cadenza semestrale sulla tipologia del controllo effettuato e sulle effrazioni rilevate”.  Così l’assessora Monia Monni ha risposto all’interrogazione della consigliera Silvia Noferi sull’impatto ambientale e l’inquinamento acustico dell’attività aeroportuale dello scalo Vespucci.

Sulle procedure anti rumore, Monni ricorda che “il superamento, comprovato dai sistemi di monitoraggio” “determina l’obbligo per il gestore dello scalo di predisporre il piano di contenimento e abbattimento del rumore” e “la violazione delle procedure antirumore comporta una contestazione e una sanzione amministrativa, la cui contestazione all’esercente dell’aeromobile è a cura del direttore della circoscrizione aeroportuale competente, Enac”. Monni aggiunge che Arpat ha segnalato diverse criticità sul sistema di monitoraggio e sulla sua inadeguatezza, “in particolare – dice l’assessora – sono stati tenuti sotto controllo la continuità di verifica da parte del gestore delle violazioni delle procedure antirumore in fase di decollo, l’adeguatezza di posizione per individuare i recettori critici delle postazioni mobili del sistema di monitoraggio acustico dell’intorno aeroportuale” ed “è stato segnalato il mancato rispetto delle disposizioni sul traffico aereo notturno”. Monni conclude: “I rilievi sollevati da Arpat in riferimento alla disciplina del traffico aereo notturno sono stati ritenuti privi di rilevanza a fronte di una norma che non è più efficace in conseguenza di una sentenza del Tar del Lazio”.

“Mi sembra strano che Arpat prenda contezza delle sentenze del Tar del Lazio che annullano delle responsabilità di Arpat – afferma Noferi – quando non prende in considerazione le sentenze del Tar della Toscana che hanno annullato il masterplan 2014-2029 dietro cui Arpat risponde che non esistono problemi sulla lista dei velivoli autorizzati a decollare in quello scalo”. “Credo – conclude – che anche il Ministero debba prendere atto delle segnalazioni fatte da Arpat, quando dice che vengono superati i limiti dei voli notturni”. E ancora, sul piano di abbattimento del rumore “è stato depositato nel 2021 e l’istruttoria è ancora in corso, ma nel frattempo chi tutela i cittadini?”.