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caro affitti per gli studenti universitari

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caro affitti per gli studenti universitari

Coinvolti nel dibattito tutti i soggetti interessati. La presidente Giachi: “Un confronto ricchissimo di spunti che vogliamo rendere permanente e riguarda anche i temi dei trasporti e dei servizi di base per gli studenti”

di Emmanuel Milano

Firenze –  Il caro affitti per gli studenti e la tutela del diritto allo studio sono stati al centro di un’ampia riflessione in commissione Istruzione e cultura presieduta da Cristina Giachi (Pd). Vasta la platea di enti e istituzioni auditi durante la seduta del 17 ottobre.

“Un confronto ricchissimo di spunti e che ha dato una misura di cos’è il sistema universitario toscano” il commento della presidente Giachi che ha aggiunto: “Da questo approfondimento sono stati evidenziati come priorità i temi dei trasporti, dell’emergenza alloggi e dell’accesso ai servizi base per gli studenti”.

“Sono stata molto soddisfatta – ha proseguito la presidente Giachi – per la presenza di tutte le componenti del mondo dell’Università e delle città che le ospitano, dai rappresentanti degli studenti ai rettorati, dall’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario all’assessorato regionale competente. Il prossimo passo sarà organizzare un altro appuntamento che coinvolga anche i sindacati dei proprietari degli immobili e degli inquilini, con l’obiettivo di rendere permanente questo tavolo di confronto sui temi dell’emergenza abitativa. Si tratta di temi che vanno oltre il diritto allo studio, ma riguardano l’identità delle nostre città. Si è trattato di una riflessione corale, perché il primo errore da evitare è considerare la complessità semplice. L’obiettivo è quello di risolvere le criticità partendo da una constatazione, che la Toscana è senz’altro una delle regioni dove l’Azienda per il diritto allo studio ha avuto i suoi risultati migliori, ma questo non ci basta. Torneremo sugli argomenti e valuteremo dopo un lavoro di sintesi se proporre un atto di indirizzo o una risoluzione al Consiglio regionale”.

Una giornata di audizioni aperta dai rappresentanti dei Consigli territoriali degli studenti. Elena Porciatti a nome di quello di Firenze ha parlato “di una situazione difficile”. “Studiare – ha proseguito – è sempre più un lusso con le città universitarie che promuovono un modello di sviluppo per il turismo di massa, con gli studenti ignorati perché non rispondono alle logiche di profitto. Senza investimenti e progetti concreti non sarà possibile risolvere la crisi. Investire sugli studentati di lusso contrasta con l’idea di un’Università pubblica. Solo chi ha i mezzi può frequentare, mentre per gli altri si tratta di un percorso negato”.

 Per il Consiglio Territoriale degli studenti di Pisa ha preso la parola Iris d’Alessandro che dopo avere sottolineato l’effetto negativo sulle classi medie dell’aumento dei prezzi della mensa universitaria ha chiesto “migliori condizioni per le residenze, più posti letto, e uno scorrimento più veloce delle graduatorie”. “Contro il caro affitti – ha concluso – potrebbe essere efficace stabilire un canone concordato”.

 Giuseppe Marano presidente del Consiglio Territoriale degli studenti di Siena ha posto l’accento “su una spesa italiana che è la metà di quella europea, mentre servono risorse adeguate per promuovere un sistema di istruzione accessibile a tutti”. “Gli alloggi – ha proseguito – costano molto e spesso sono in cattive condizioni per la mancanza di manutenzione. E a Siena si aggiunge il problema di un sistema di trasporti troppo caro e insufficiente”.

La parola è passata poi alle Università con la rettrice di quella di Firenze Alessandra Petrucci che ha parlato “di un’audizione importante e di istanze, quelle degli studenti, ampiamente condivise”. “La mancanza di alloggi – ha proseguito – in una città turistica come Firenze è forte, ma il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha attivato canali importanti, con l’obiettivo a livello nazionale di arrivare a 60mila alloggi entro il 2026. 7mila e 500 realizzati con la prima tranche sono troppo pochi e coprono solo il 4% della richiesta”. “È necessario – ha proseguito – che pubblico e privato collaborino. Il Pnrr non sostiene la costruzione di studentati di lusso, ma azioni di tipo mediano. Saranno presto pronti due immobili e per altre azioni puntiamo sugli affitti diffusi allargati su una fascia più ampia della città metropolitana”.

 Enza Pellecchia, prorettrice per la coesione della comunità universitaria e il diritto allo studio dell’Università degli Studi di Pisa ha sottolineato un altro aspetto quello della “concorrenza delle Università telematiche, che stanno sfruttando anche in modo spregiudicato il problema del caro affitti. Ma perdere iscritti non è un danno solo per le Università, ma per le città che perdono intelligenze”. La prorettrice Pellecchia ha segnalato “il grande sforzo di erogare contributi per gli affitti, che va in contrasto con il problema della diffusa illegalità”.

Durante le audizioni, a cui ha partecipato anche Augusto Sagnotti della Scuola Normale Superiore di Pisa, è intervenuta Anna Loretoni preside della classe di Scienze Sociali della Scuola Superiore di Studi universitari e di perfezionamento Sant’Anna di Pisa che ha parlato “di una realtà piccola che già prevede per gli iscritti il diritto all’alloggio, in una dimensione collegiale che grazie al partenariato pubblico-privato è stata in grado di aumentare di 15 posti le borse di studio”.

La delegata del rettore ai servizi agli studenti dell’Università di Siena Stefania Lamponi ha parlato “del problema degli alloggi, scarsi e cari, che condiziona la scelta della sede universitaria, aperta solo agli studenti più abbienti. Con l’effetto della riduzione degli iscritti e l’orientamento verso gli atenei telematici”. “Il Comune – ha aggiunto – ci ha aiutato per gli affitti. Il canone concordato è un’agevolazione che a Siena esiste, come esiste un serio problema sui trasporti, insufficienti e con gli abbonamenti troppo cari”.

Anche per Tomaso Montanari rettore dell’Università per Stranieri di Siena “quello delle residenze studentesche è un problema cruciale che porta all’abbandono della formazione o al surrogato della formazione telematica. Ma lo studio a distanza non è la via e noi rivendichiamo l’Università in presenza. Speriamo che sull’emergenza alloggi si cerchino soluzioni per governare il problema dei bed and breakfast come sta provando a fare Firenze. Come speriamo che i lavori di manutenzione delle residenze si concludano presto.  A Siena stiamo lavorando per recuperare lo spazio della Manifattura Tabacchi di Monteroni D’Arbia che potrebbe a regime creare 350 posti letto per gli studenti.”.

A rappresentare il punto di vista degli Enti locali coinvolti Elisabetta Meucci, assessore all’Università e ricerca del comune di Firenze: “Si tratta di un incontro importante che auspichiamo diventi ricorrente. Dal nostro punto di vista possiamo portare come contributo l’accordo, chiuso con successo, per facilitare i trasporti per gli studenti pendolari. A Firenze con ci sono solo le Università, ma tanti soggetti nella formazione come le Accademie pubbliche e private e i 700 posti garantiti negli studentati privati sono una goccia nel mare. Noi ci concentriamo sulla fascia grigia dell’emergenza che coinvolge i ceti medi. Per questo abbiamo inserito una norma nel regolamento urbanistico che stiamo approvando, per cui chi vuole fare una trasformazione di un’area privata sopra i 2mila metri, sul 30% deve realizzare alloggi per gli studenti”.

L’assessora allo Sport, politiche giovanili e rapporti con le istituzioni universitarie del comune di Pisa Frida Scarpa ha parlato “di ampia disponibilità in sintonia con le Università. L’ amministrazione comunale sta cercando di trovare accordi per cedere immobili di proprietà per trasformarli in tre importanti studentati. È importante provare a trovare accordi per offrire risorse per la fascia grigia che va oltre la soglia dei 24mila di reddito che non beneficia delle misure previste dall’azienda per il diritto allo studio universitario.

Per Vanna Giunti assessora con delega ai Rapporti con l’Università del comune di Siena “questa è stata un ‘occasione buona per un confronto serio. Il problema dei bed and breakfast è molto sentito anche da noi. Mentre per quanto riguarda quello dei trasporti è previsto un importante incontro la settimana prossima. Per quanto riguarda le residenze molte sono in ristrutturazione e i posti limitati. Ma l’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario si è presa l’impegno di rispettare le tempistiche delle ristrutturazioni”.

Un impegno confermato dal presidente dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario Marco Del Medico. “Negli ultimi due anni – ha aggiunto – ci siamo aperti verso il mondo degli studenti e ne abbiamo accettato critiche e proposte. Possiamo sbagliare come nel caso dei rincari della mensa per gli studenti Erasmus, ma siamo pronti a porre rimedio. Ma non amiamo le polemiche, e più che le proteste amiamo le proposte. Il problema del trasporto pubblico locale a Siena siamo stati i primi ad affrontarlo e siamo lieti che presto ci sarà un incontro. Le scuole difficilmente sono a norma e questo vale anche per le residenze. Gli studenti però devono stare al sicuro nelle residenze e metterle a norma può essere una scelta impopolare, ma necessaria di cui spero godrà il mio successore”.

Il direttore generale dell’Ardsu Enrico Carpitelli ha annunciato che presto verrà aperta la residenza di San Marco, come a gennaio 2024, è prevista quella di Fontebranda a Siena e la Calamandrei a Firenze che garantirà 550 posti letto. Le graduatorie per le Università di Pisa e Siena sono state chiuse nonostante i lavori. Stanno andando avanti i lavori per portare il wi-fi in tutte le camere”.

A nome degli Uffici dell’Assessorato regionale all’Istruzione ha parlato Lorenzo Bacci: “A livello nazionale si è fatto molto e il bando per le residenze è pronto per essere approvato. Larga parte delle proposte penso sarà accolta con l’attivazione dei lavori per nuovi studentati e l’efficientamento energetico. Molti alloggi saranno presto recuperati. Per la gestione delle residenze da parte dei privati è prevista una riduzione del 15% sui prezzi di mercato e sono previsti sgravi fiscali”.

Nel dibattito seguito alle audizioni la consigliera regionale del Partito democratico Elena Rosignoli ha auspicato altre audizioni: “Vivo in provincia di Siena – ha aggiunto – dove c’è carenza nel trasporto ferroviario e su gomma. La linea Chiusi-Siena necessita di un importante lavoro di ammodernamento e le problematiche sono molteplici. E per questo mi fa piacere che si sia aperta un’interlocuzione sul trasporto pubblico con il comune di Siena. Un’interlocuzione con Autolinee toscane che valga anche per tutti gli studenti che vivono in provincia”.

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri ha parlato di audizioni molto importanti e ricche si spunti e ha aggiunto, rivolto ai partiti di maggioranza: “Se nelle residenze studentesche mancano le certificazioni è perché chi doveva farlo prima, non ha fatto il suo dovere, e ora dovremo risolvere il problema con la collaborazione di tutti. Come esistono grandi problemi per le infrastrutture”. Poi ha concluso lanciando una proposta: “Per evitare la fuga di cervelli diffondiamo le Università in tutta la Toscana, così risolveremmo anche la crisi degli alloggi senza ingolfare città come Firenze, Pisa e Siena”.