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Fusione Comuni della Val di Bisenzio?

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<strong>Fusione Comuni della Val di Bisenzio?</strong>
Valbisenzio

l sindaco di Vernio ed il Gruppo di Maggioranza
prendono posizione nell’ultimo Consiglio comunale del 12 maggio

Il Sindaco e il Consiglio comunale di Vernio, attraverso l’approvazione di un ODG nel Consiglio comunale del 12 maggio, prendono posizione sulla possibilità di fusione dei comuni della Val di Bisenzio.

“Parlare oggi di Comune Unico della Val di Bisenzio è inutile per la nostra popolazione e anacronistico stante le vigenti normative nazionali e regionali.” – sottolinea il sindaco Morganti di Vernio spiegando come: “Pensare a un comune con una estensione territoriale enorme, oltre 200 kmq, con popolazione dislocata su tutto il territorio in frazioni più o meno popolose, circa 40 centri da Gamberame alla Storaia, da Fossato a Montecuccoli, acuirebbe solo le differenze e creerebbe grandi  problemi all’amministrazione nel garantire i servizi minimi essenziali”.

“Chi ancora oggi nel 2023 propone questa possibilità, a distanza di quasi 10 anni dalla consultazione popolare del 2014 nella quale i cittadini di Vernio si erano espressi in maniera inequivocabilmente contraria, dimostra di conoscere poco il nostro territorio e i suoi abitanti; senza contare che negli ultimi anni sia da parte del Governo che da parte della Regione vi è stata una crescente attenzione ai territori come il nostro che si è concretizzata in maggiori risorse e un miglioramento delle normative.” – sottolinea ancora il sindaco durante lo scorso Consiglio comunale.

la SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne) negli ultimi anni ha dato un forte slancio alla realizzazione di interventi riservati alle aree come quella di Vernio, intercettando risorse importanti provenienti da Stato e Regione per il nostro territorio che hanno portato alla implementazione dei servizi sanitari della Casa della Salute, interventi sulla mobilità come la sistemazione del viale della stazione con la possibilità di scambio intermodale (Autobus-Treno) e la realizzazione di una ciclostazione, l’apertura di un asilo nido 0-6 nella frazione di Sant’Ippolito, la sistemazione delle viabilità di collegamento con il Mugello, l’abbattimento delle tariffe del trasporto pubblico per gli studenti e tante altri ancora.

Il Comune di Vernio si è candidato con successo, non solo all’assegnazione dei fondi PNRR, ma ad altri progetti di finanziamento regionali e statali dimostrando capacità di progettazione amministrativa e funzionamento della macchina comunale. Negli ultimi anni sono stati intercettati finanziamenti per oltre 4 milioni di euro da Regione e Stato per opere non PNRR (Nel dettaglio: 198.000 arredi casa salute, 180.000 scambio intermodale stazione, 90.000 ciclo stazione, 75.000 asilo Sant’Ippolito, 510.000 progettazione 2° lotto ripristino lago di Montepiano e passerella ferroviaria, 79.000 progettazione palazzina impianto sportivo di Serilli, 20.000 area camper, 11.000 giochi inclusivi, 380.000 riqualificazione piscina, 360.000 piazzale Alpini, 170.000 Scuola prefabbricata in legno, 1.485.000 adeguamento sismico ics S. Pertini, 587.000 miglioramento sismico Casone dei Bardi).

Con l’avvento del PNRR, l’amministrazione comunale ha cercato di cogliere questa importante occasione proponendo candidature per 9,6 milioni di Euro (1.000.000 palazzina Impianto sportivo di Serilli, 1.750.000 nuova scuola a Montepiano, 2.100.000 nuova scuola a Ceraio, 2.200.000 Lago di Montepiano fondi MIMS, 990.000 Lago di Montepiano fondi Min. Interni, 150.000 piazza Primo Maggio, 60.000 ponte della stazione, 90.000 ponte Terrigoli, 90.000 ponte Serilli, 50.000 sistemazione palificate via Luciana, 730.000 messa in sicurezza strade comunali, 190.000 cimitero di Cavarzano, 180.000 secondo lotto ponte Terrigoli) e intercettando ad oggi, con certezza di finanziamento, il 38% di quanto richiesto.

la Regione Toscana, per la nuova programmazione dei fondi europei ha previsto una riserva di fondi importante per i comuni area interna di dimensioni medio piccole e molti dei provvedimenti in corso di emanazione prevedono canali prioritari per i comuni della dimensione di Vernio, come per esempio il bando per i contributi per la rigenerazione urbana nei comuni fino a 20.000 abitanti;

“I problemi quotidiani (carenza di personale, burocrazia, eventi climatici avversi, ecc…) che tutte le amministrazioni comunali, non solo della val di Bisenzio ma, di tutta Italia si trovano a affrontare quotidianamente non possono giustificare in nessun modo l’abdicare delle municipalità a favore di un accorpamento, che nell’immediato potrebbe fare sperare a una parziale risoluzione di detti problemi” – sottolinea Morganti:” Anzi, le amministrazioni locali devono con forza pretendere che gli enti sovraordinati si attivino da subito per mettere in condizione i comuni di poter consolidare la buona gestione che, nonostante tutti i problemi, nei nostri territori c’è da sempre. Risulta quindi auspicabile una mobilitazione politica bipartisan al fine di sollecitare le riforme strutturali necessarie per i territori montani a partire dalla ripresa dell’iter legislativo della legge sulla montagna, dalla richiesta di istituzione di un’area a fiscalità di vantaggio per favorire, non solo il mantenimento delle aziende sul nostro territorio ma che possa favorire l’insediamento di nuove.”.  

“La comunità di Vernio a differenza del resto della valle, per la sua collocazione all’estremo nord della Provincia di Prato e a confine con la Città Metropolitana di Bologna a Nord e con la Città Metropolitana di Firenze a Est, da sempre guarda alla parte bassa della vallata non come l’unica alternativa ai servizi ma come una delle possibili opzioni insieme al Mugello e all’Emilia. Questo fa sì che a Vernio si sia rafforzato un polo di servizi (Sanitari con la Casa della Salute e due farmacie, scolastici con l’ICS Pertini, di sicurezza con la stazione dei Carabinieri, dei trasporti con la stazione di Ferroviaria, finanziari con le Poste e la banca) che trova eguali solo nel centro abitato di Vaiano a sud, di Barberino del Mugello ad Est e Castiglione dei Pepoli a Nord. Tutto questo fa sì che la vallata ad oggi si connoti con due centri di servizi che attraggono a se i territori più periferici, quello di Vaiano a servizio della bassa valle e quello di San Quirico – Mercatale per l’alta valle. Da questo punto di vista se i comuni di Cantagallo e Vaiano nella loro autonomia decideranno di valutare una possibile fusione tra di loro, Vernio ne prenderebbe atto continuando a collaborare con la nuova realtà di valle così come attualmente avviene con i comuni di Cantagallo e Vaiano.” – conclude il sindaco di Vernio.

Francesca Nieri