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Gli anni dei ricordi, passeggiata letteraria da La Briglia

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<strong><em>Gli anni dei ricordi, </em></strong><strong>passeggiata letteraria da La Briglia</strong>

 a Meretto sulle tracce del romanzo di Diletta Pizzicori

Evento promosso dal Comune di Vaiano e dalla Fondazione Cdse

Venerdì 30 giugno alle 18, dalla fattoria Sprangler a La Briglia alla villa 

Sprangler di Meretto, seguendo la storia d’amore di Primo e Leticia

23 giugno 2023 – Leticia e Primo un anno dopo. La storia d’amore fra la figlia dei proprietari della villa di Meretto e il giardiniere è ancora protagonista delle pagine di “Gli anni dei ricordi”. Pagine dove l’autrice, Diletta Pizzicori, torna a parlare dell’Italia degli anni Venti e Trenta del secolo scorso attraverso un’avvincente saga familiare iniziata con “I nostri anni leggeri”, la sua opera prima ambientata appunto a Meretto, piccolo borgo nei pressi de La Briglia a Vaiano.

“La villa di Meretto è il centro propulsore dell’intreccio fra storia di famiglia e storia italiana, un luogo un tempo chiamato la Terra Promessa, una sorta di dono meraviglioso, fra la scura terra e un cielo mosso da dolci correnti – sottolinea l’assessore al Turismo del Comune di Vaiano Beatrice Boni ricordando proprio le parole dell’incipit del primo romanzo di Diletta Pizzicori – Un luogo dove la dura vita contadina e il lusso della borghesia anglofiorentina, che tanto amava la Val di Bisenzio, convivevano, creando un fascino irresistibile anche per i lettori di oggi”.

Così il Comune di Vaiano e la Fondazione Cdse hanno deciso di presentare il nuovo volume con una Passeggiata Letteraria, dalla fattoria Sprangler de La Briglia alla villa Sprangler di Meretto (dove fra l’altro oggi abita proprio l’assessore Boni insieme ad altre famiglie). Venerdì 30 giugno alle 18 dalla Fattoria dell’Isola partirà il pomeriggio sulle tracce del romanzo. Insieme alla lettura di alcuni passi del libro, notizie sui luoghi e sugli edifici storici e la guida di Alessia Cecconi e Luisa Ciardi. Con la partecipazione dell’autrice e dell’assessore Boni. Alla villa di Meretto ci sarà anche un aperitivo di benvenuto.

Fra le più antiche della valle, già nel XIX secolo la villa di Meretto era tappa obbligata nei lunghi soggiorni estivi della famiglia inglese Hall. Non solo residenza, fra le tante, dove passare la bella stagione, Meretto era il luogo prediletto dove rinfrescare le membra all’ombra dei cedri del Libano e ritemprare lo spirito nella grande biblioteca, dove accogliere la nobiltà pratese e quella fiorentina, ma soprattutto dove sentirsi a casa anche in Toscana”, racconta Alessia Cecconi.

Molti erano gli interessi che legavano gli Hall alla Val di Bisenzio, primo fra tutti la fonderia di La Briglia di cui Alfred Charles era uno dei proprietari. Alla sua morte i numerosi possedimenti vennero divisi tra le quattro figlie: a Costance e a suo marito Robert William Spranger toccarono la villa di Meretto e molti poderi sulla riva sinistra del fiume Bisenzio. Personaggio di spicco della ricca comunità anglofiorentina, Spranger giunse in Toscana per amore dell’arte e con lui la bella villa di Meretto si confermò la dimora privilegiata dalla famiglia. Affinché tutto fosse perfetto e pronto per la villeggiatura dei proprietari inglesi, molte donne valbisentine andavano a servizio a Meretto. La colazione in veranda, il tè delle cinque, un ricevimento nel salone, l’immancabile bicchiere di sherry prima di andare a dormire, piccoli riti che rimasero immutati anche quando la villa passò al figlio John Alfred. Ingegnere colto, instancabile viaggiatore, appassionato di fotografia e archeologia, John Alfred lasciò un segno ancora più tangibile nella memoria di Meretto e più in generale della Val di Bisenzio.

Ma torniamo a Primo e Letizia. Li avevamo lasciati alla fine di “I nostri anni leggeri”, edito da Sperling & Kupfer come questo secondo romanzo, che ha vinto il premio Silvana Marcucci della X edizione del Premio Letterario «Raffaele Artese» Città di San Salvo.

La giovane Leticia Parker ha lasciato la tenuta di famiglia a Meretto, è diventata una donna, indipendente e ambiziosa, appassionata di archeologia e incline ai fermenti culturali fiorentini. Primo Gualtieri, il giardiniere della villa, non ha mai smesso di pensare a lei e, quando i due si ritrovano, tutto sembra essere uguale a prima. Davanti ai loro occhi, estate dopo estate, scorrono le proteste e i grandi cambiamenti che attraversano l’Italia, tra violenza, odio e passione: il temuto segreto del rampollo di famiglia, Theodore Oswald Parker, l’amicizia con il giovane archeologo Ranuccio Bianchi Bandinelli e con Matilde Castelfranco, e poi i matrimoni, i figli, i crimini dello squadrismo fascista, la visita di Hitler a Firenze. Echi nient’affatto lontani che si riverberano fino al 1993, quando Julia Patel lascerà Oxford per tornare a Meretto, sulle tracce della storia della nonna Leticia e della sua famiglia. Qui, grazie a Fosco, il nipote di Primo, e a un manoscritto di cui non conosceva l’esistenza, si troverà a fare i conti con un passato lontano e oscuro, nel tentativo di dare una risposta al dramma che colpì la valle tanti anni prima.

Diletta Pizzicori è nata a Firenze nel 1990 e vive a Vaiano con il marito e la figlia. La sua fonte d’ispirazione è la storia della propria famiglia. I suoi nonni, infatti, erano proprio i casieri della villa di Meretto. “Scrivere è la mia passione e i luoghi della mia Toscana sono parte integrante dei miei romanzi – spiega l’autrice, che ha già pronti altri volumi della saga ambientata a Meretto.

Caterina Fanfani

Moira Pierozzi