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Informatica: come difendersi dalle truffe ai danni di cittadini e imprese

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Informatica: come difendersi dalle truffe ai danni di cittadini e imprese

Il convegno ‘Phishing e sicurezza informatica’ a palazzo del Pegaso ha visto la partecipazione di Corecom, Federconsumatori Toscana, Polizia postale e Arbitro bancario e finanziario

di Emmanuel Milano

Firenze – Phishing e sicurezza informatica sono temi sempre più di attualità con le truffe ai danni di cittadini e imprese che sono in grande crescita, sfruttando la scarsa conoscenza dei pericoli che trovano gli utenti spesso impreparati. Per questo a palazzo del Pegaso si è svolto un convegno sull’argomento con i maggiori esperti del settore. Una giornata di lavoro e confronto fortemente voluta da Consiglio regionale, Corecom e Federconsumatori Toscana con la partecipazione della Polizia postale e dell’Arbitro bancario e finanziario.

Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha sottolineato come “la rete offra grandi opportunità ma anche notevoli rischi”. Ricordando di avere subito in prima persona una truffa sul suo profilo Facebook e aggiungendo come “la sicurezza informatica sia fondamentale e debba diventare materia di studio anche nelle scuole”. “Noi – ha aggiunto – abbiamo la necessità di non voltarci dall’altra parte rispetto ad un fenomeno che cresce e che purtroppo continuerà a farlo. Siamo abituati a difendere le nostre case con i sistemi di allarme, dobbiamo costruire sistemi di allarme informatici. Dobbiamo insegnare alle ragazze e ai ragazzi come ridurre questo rischio, perché nel futuro con l’intelligenza artificiale è evidente che crescerà. Per poterlo ridurre è necessario che ognuno di noi sia più formato ed è questo il senso dell’iniziativa proposta da Corecom e Federconsumatori. Noi come Consiglio regionale dobbiamo lavorare per andare nelle nostre scuole, andare a parlare nei centri di aggregazione giovanile, ma anche nei luoghi dove si incontrano gli anziani e andargli a spiegare cosa accade per ridurre il rischio. È evidente che il mondo va in una direzione che è quella di una digitalizzazione sempre maggiore, ma allora servono strumenti per ridurre il rischio di frodi. È un lavoro che noi vogliamo portare avanti e a cui teniamo molto”.

“Noi – ha spiegato il presidente del Corecom toscano Marco Meacci – abbiamo avviato in questi mesi una campagna di informazione in tutta la Regione, il Corecom Tour, su quelle che sono le funzioni e gli impegni principali del Comitato, e in questo senso l’iniziativa di oggi è molto importante perché dà voce fino in fondo a una delle problematiche principali che cittadini e aziende vivono quotidianamente. Truffe telematiche e telefoniche su cui c’è un lavoro storico che il Corecom svolge con il ConciliaWeb. Facendo da mediatore tra l’utente e le compagnie telefoniche. Noi crediamo che sia importante coinvolgere i soggetti interessati per una grande campagna di informazione in questo senso e per questo l’anno prossimo dedicheremo il bando Toscana in spot al tema delle truffe telefoniche ed online. Premieremo i migliori video che verranno poi diffusi in tutta la Toscana ed è importante la maggiore diffusione possibile per dare gli strumenti ai cittadini soprattutto i più deboli per non subire queste truffe”.

A fare il punto su questo argomento è stato Francesco Verduci, vicequestore aggiunto della Polizia postale di Firenze: “La nostra attività non è solo un’attività di repressione dei crimini informatici, ma è fondamentale l’attività di prevenzione. Gli attacchi informatici sono sempre più spesso attività che provengono dall’estero e le indagini sono molto complicate e lunghe. Per questo è fondamentale fornire ai cittadini e alle aziende gli strumenti per potersi difendere. Noi diffondiamo le statistiche sugli attacchi cyber e sui pericoli del momento così si può verificare l’idoneità delle reti informatiche. I rischi principali sono soprattutto i malware, software utilizzati con l’intenzione di fare danni, che statisticamente vanno maggiormente a segno. Poi ci sono i ransomware che criptano il contenuto di un computer o di una rete e chiedono un pagamento in denaro per decriptarlo. Abbiamo gli attacchi per far crollare il funzionamento di un sito internet e infine abbiamo il classico phishing realizzato in modo sempre più efficacie per rubare le credenziali e avere accesso ai conti correnti dei soggetti truffati”.

Roberto D’Atri, membro del collegio di coordinamento dell’Arbitro bancario e finanziario presso la Banca d’Italia ha raccontato quali sono le funzioni dell’Arbitro bancario e finanziario: “Si tratta di uno strumento semplice, di facile accesso, economico, che consente a chi ha subito un danno di ottenere attenzione e tutela immediata ed efficiente. Si tratta di uno strumento che può essere migliorato e incentivato e deve essere diffuso in modo capillare dalle associazioni dei consumatori”.

A concludere il convegno moderato da Luca D’Onofrio, presidente Federconsumatori Toscana, il presidente nazionale Michele Carrus: “si tratta di un tema di grande attualità sul quale non si può abbassare la guardia. Serve una capillare opera di informazione, formazione ed educazione digitale dei giovani e degli adulti. Per comunicazioni, vita di relazione e acquisti non possiamo fare a meno degli strumenti digitali e spesso ne facciamo un uso inconsapevolmente incontrollato e questo ci espone a rischi gravi che è bene conoscere”.