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Libri: “Dalla Costituente allo Statuto Regionale”. Riflessioni sulla Basilicata del secondo dopoguerra

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<strong>Libri: “Dalla Costituente allo Statuto Regionale”. Riflessioni sulla Basilicata del secondo dopoguerra</strong>

Il volume presentato a palazzo del Pegaso, nell’ambito dell’Estate Fiorentina e della settima edizione della ‘Settimana Lucana’, in collaborazione con l’associazione culturale Lucana a Firenze. Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “Tra le tante regioni del Sud la Basilicata è la terra che è stata più fertile di osservazioni e proposte”

di Emmanuel Milano, 14 settembre 2023

Firenze – Sotto i riflettori dell’Estate Fiorentina e sulle rive dell’Arno torna la ‘Settimana Lucana’ e la settima edizione ha vissuto un momento di approfondimento e dibattito, a palazzo del Pegaso, durante la presentazione del libro ‘Dalla Costituente allo Statuto regionale. Riflessioni sulla Basilicata del secondo dopoguerra’di Giovanbattista ColangeloPietro Dell’AquilaTommaso Russo e Rosa Maria Salvia, di Franco Angeli editore.

Ad accogliere gli autori, i relatori e la presidente dell’associazione culturale Lucana a Firenze Antonella Di Noia nella sala Gonfalone il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “È un libro che ho letto con grande interesse e che mi sarebbe piaciuto portare nelle scuole. Quelli raccontati sono stati anni importanti per il nostro Paese, dalla Costituente alla nascita delle regioni. È avvenuto in Toscana, con dibattiti lunghi e appassionati, definendone ruoli e funzioni. È avvenuto in Basilicata, la mia terra d’origine, e sono contento che si parli di tutto questo”.

“Tra le tante regioni del Sud – ha proseguito il presidente Mazzeo – in quel dibattito la Basilicata è la terra che è stata più fertile di osservazioni e proposte. Ed è riuscita a costruire le condizioni perché poi la Regione svolgesse un ruolo centrale, determinante per le politiche di quel territorio. Un dibattito acceso, a volte dai toni aspri, dalle differenze importanti tra le forze politiche, ma è da quelle differenze che la comunità lucana è uscita più forte”.  

Un viaggio quello raccontato dagli autori che hanno approfondito i relatori. Per Andrea Becherucci, storico earchivista dell’European University Institute di Firenze a Villa Salviati, “il libro ripercorre molto bene, in quattro saggi, tutto il percorso che si svolge dall’età della Costituente fino a sfociare, dopo un lungo fermento, nelle prime elezioni regionali nel 1970. Un grande fermento nascosto e che si esprime a livello culturale, religioso e politico”.

Gianpasquale Santomassimo, ordinario di Storia contemporanea dell’Università di Siena ha parlato della grande trasformazione dell’Italia e della Basilicata in questo arco temporale: “Un Paese negli anni Cinquanta a vocazione contadina scopre la classe operaia, mentre alla fine degli anni Sessanta prende forza soprattutto il terziario. La peculiarità della Lucania, con il fallimento dell’industrializzazione, è quella di saltare la seconda fase. Un discorso ripreso molti anni più tardi. Mentre dal punto di vista politico era evidente la grande forza della Democrazia Cristiana”.

A moderare l’incontro il giornalista Giancarlo Passarella che ha raccolto il contributo degli autori presenti. Rosa Maria Salvia ha sottolineato come l’obiettivo sia stato quello “di non fare un lavoro settoriale, ma raccogliere i nessi tra la politica centrale e una periferia come la Basilicata, sfuggendo al paradigma dell’immobilità”. Pietro Dell’Aquila ha evidenziato un altro aspetto: “Abbiamo raccontato il difficile inizio delle attività istituzionali, tra le tante speranze che all’epoca si erano create e le tante contraddizioni vissute”. Giovanbattista Colangelo ha concluso rivelando un significativo primato della Basilicata “quello di avere approvato, per prima in Italia, il bilancio utilizzando un computer”.