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Made in Italy, ecco la composizione inafferrabileSeverino Salvemini racconta Il quid imprenditoriale

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<strong>Made in Italy, ecco la <em>composizione inafferrabile</em></strong> – <strong>Severino Salvemini racconta <em>Il quid imprenditoriale</em></strong>

Prato, 29 aprile 2023 – Quali sono i segreti della composizione chimica inafferrabile che caratterizza il Made in Italy e che ha prodotto i cento e passa distretti manifatturieri, Prato compreso? La magica formula sarà spiegata dall’economista Severino Salvemini presentando – mercoledì 3 maggio (ore 18) a Manifatture Digitali Cinema – il grande racconto che mette insieme 53 storie d’impresa italiane e che viene narrato nel recente volume Il quid imprenditoriale – Oltre la retorica del Made in Italy.

L’iniziativa, che è anche un momento di confronto a tutto campo con gli attori dell’economia locale, è promossa dall’l’associazione Pratofuturae dal Pin- Polo Universitario Città di Prato e vede la collaborazione dell’associazione Bibliofili Aldo Petri. Sarà lo scrittore Giorgio Van Straten a intervistare Salvemini, docente di organizzazione aziendale alla Bocconi, straordinario conoscitore della cultura d’impresa italiana e del distretto pratese. Intervengono la presidente del PIN, Daniela Toccafondi, e il presidente di Pratofutura, Marco Ranaldo.

Ma cos’è davvero il Made in Italy? “Fermarsi al mero slogan – afferma Salvemini – ci impedisce di cogliere i tratti distintivi di un fenomeno complesso che ha permesso alle nostre imprese di temperare il tecnologismo della globalizzazione con un nuovo umanesimo all’insegna del gusto e della creatività, e di sostituire alla filosofia finanziaria anglosassone uno stile di management tutto italiano”. Nel racconto di Salvemini emerge un ritratto a tutto tondo degli ingredienti del primato internazionale del Made in Italy: prodotti di qualità e alta gamma, la cui progettazione implica una forte valenza estetica e un saper fare che pochi altri Paesi sanno attivare; una classe imprenditoriale eccellente che sa aggiungere alla razionalità dell’operare l’intuizione, la passione e il sentimento; una capacità manifatturiera diffusa, legata spesso a doppio filo con aree geografiche ben definite e oggetto di una conoscenza tacita difficilmente imitabile; una governance che si alimenta del rapporto fecondo con il territorio e nella quale un ruolo centrale è giocato dalla famiglia dell’imprenditore nel dipanarsi della sua storia generazionale.

L’incontro è aperto a tutti, chi lo desidera potrà acquistare il volume.

Severino Salvemini

Laureato presso l’Università commerciale Luigi Bocconi, dal 1993 vi insegna Organizzazione aziendale. Qui ha anche ricoperto la carica di Prorettore (1998-2002) e di presidente della Scuola di Direzione Aziendale (2003-2007).
Esperto di economia delle istituzioni culturali, ha insegnato anche in altre università italiane e straniere e scritto molti volumi in tema di organizzazione aziendale. È inoltre editorialista del Corriere della Sera dal 1990 e di L’Espresso dal 2000. Tra le sue pubblicazioni Artwork & network. Reti organizzative e alleanze per lo sviluppo dell’industria culturale (con Giuseppe Soda, Egea), Il manager al buio. Da Benvenuti al Sud a Il discorso del Re: quando il cinema racconta l’economia (con Gianni Canova, Rizzoli Etas), Prego, farsi riconoscere al citofono (con Beppe Severgnini e Philippe Daverio, Skira).