Home Accadde oggi Morte di Winston Churchill

Morte di Winston Churchill

0
Morte di Winston Churchill

Il 24 gennaio 1965, all’età di 90 anni, muore Winston Churchill, politico conservatore britannico celebre per essere stato tra i protagonisti della seconda guerra mondiale, durante la quale guidò il suo paese nel conflitto in corso con la Germania nazista e i suoi alleati.

Churchill nacque in una famiglia aristocratica, figlio di Lord Randolph Churchill, importante politico conservatore; arruolatosi nell’esercito britannico, combatté in India, nella guerra mahdista in Sudan e nella seconda guerra boera, ottenendo fama per le sue corrispondenze giornalistiche e per i libri di memorie sulle campagne a cui aveva preso parte. Entrato in politica agli inizi del XX secolo nelle fila del partito conservatore, passò poi ai liberali pera causa del protezionismo da questi sostenuto e che Churchill non condivideva.

Churchill al momento del suo ingresso in Parlamento nel 1900

Tra i liberali ricoprì incarichi ministeriali nel governo liberale presieduto da Herbert Henry Asquith e, insieme con il cancelliere dello Scacchiere David Lloyd George, svolse un’intensa attività riformatrice in campo sociale, che continuò a sostenere anche quando tornò dai conservatori. Churchill infatti sebbene un lato Churchill, da liberale gladstoniano, non accolse mai il keynesismo e fu sempre contrario all’aumento della spesa pubblica tramite l’indebitamento, dall’altro lato però proseguì anche negli anni 30′ con i conservatori, d’intesa con Neville Chamberlain e con lo stesso Baldwin, una politica riformistica di integrazione delle classi lavoratrici tramite la redistribuzione della ricchezza. In questo contesto si collocano le riforme varate da Churchill e Chamberlain come il “Widows and Old Age Pensions Act” del 1926 e il “National Health Insurance Act” del 1925 che ampliavano il numero di aventi diritto alla pensione e all’assicurazione sanitaria. Inoltre, Churchill stanziò risorse per finanziare un piano di quindici anni per la costruzione di case popolari. Nominato primo lord dell’ammiragliato, dopo lo scoppio della prima guerra mondiale dovette abbandonare il governo in seguito all’esito fallimentare della campagna di Gallipoli, della quale era stato uno dei promotori; nel 1916, caduto Asquith, Churchill tornò a importanti incarichi di governo nel nuovo gabinetto di David Lloyd George. Dopo la guerra ottenne la carica di cancelliere dello Scacchiere del nuovo governo presieduto da Stanley Baldwin (1924-1929) e si fece promotore di una politica deflazionistica, restaurando la parità aurea della sterlina ai livelli pre-bellici.

Escluso da incarichi governativi durante gli anni ’30 del Novecento, Churchill divenne una delle voci più critiche riguardo alla Germania nazista, guidando la campagna per il riarmo. Allo scoppio della seconda guerra mondiale divenne nuovamente primo lord dell’ammiragliato, ma in seguito alle dimissioni di Neville Chamberlain nel maggio 1940 venne nominato Primo ministro. I suoi discorsi e trasmissioni radiofoniche furono decisivi nel sostenere la resistenza del Regno Unito, specialmente nel difficile biennio 1940-1941 quando il Commonwealth e l’Impero britannico si trovarono a fronteggiare da soli la minaccia nazista. Churchill guidò poi il Regno Unito durante l’intero conflitto e nei mesi successivi alla resa tedesca.

Churchill accanto al presidente statunitense Rosevelt e al leader sovietico Stalin nella celebre foto dei “tre grandi” fatta alla conferenza di Yalta nel 1945

In seguito alla sconfitta dei conservatori nelle elezioni del 1945, Churchill divenne leader dell’opposizione mantenendo comunque un grande prestigio internazionale; nel 1946 pronunciò a Fulton il famoso discorso sulla “cortina di ferro”, che convenzionalmente segna l’avvio della guerra fredda. Rieletto Primo ministro nel 1951, il suo secondo mandato fu dominato da problemi di politica estera come l’insurrezione comunista in Malaysia, la rivolta dei Mau-Mau in Kenya, la guerra di Corea e il colpo di Stato iraniano del 1953. Churchill si dimise dalla carica nel 1955, rimanendo comunque parlamentare fino al 1964. Alla sua morte la regina Elisabetta gli concesse gli onori del funerale di stato.

Il carro funebre di Churchill attraversa Londra tra due ali di folla, 30 gennaio 1965

Il 15 gennaio 1965, Churchill subì un grave ictus e morì nella sua casa di Londra nove giorni dopo, all’età di 90 anni, la mattina di domenica 24 gennaio 1965, esattamente 70 anni dopo la morte del padre. Il piano funebre per le esequie di Churchill era stato avviato nel 1953, dopo il primo infarto, sotto il nome “operazione Hope Not“. Lo scopo era quello di commemorare Churchill “su una scala che si addice alla sua posizione nella storia“, come dichiarò la regina Elisabetta II. La cerimonia fu il più grande funerale di Stato nella storia mondiale fino a quel momento, con rappresentanti di 112 nazioni; solo la Cina non inviò un emissario. In Europa, 350 milioni di persone, tra cui 25 milioni in Gran Bretagna, assistettero ai funerali in televisione, e solo la Repubblica d’Irlanda non trasmise l’evento dal vivo. Il presidente del consiglio italiano dell’epoca, Aldo Moro, pronunciò una lunga commemorazione alla Camera dei deputati italiana il 26 gennaio.

Noto nel mondo e specialmente in occidente per il suo contributo contro l’Asse durante la seconda guerra mondiale, è stato tuttavia anche oggetto, specialmente in tempi più recenti, di pesanti critiche, legate alle sue posizioni sull’imperialismo, al suo razzismo e ad altre posizioni come il suo sostegno all’eugenetica tramite sterilizzazione per le persone considerate affette da malattie mentali o con un quoziente intellettivo particolarmente basso.

Immagine d’apertura: la prima pagina del Corriere della Sera del 25 gennaio 1965 annuncia la morte di Churchill

Bibliografia e fonti varie

  • Gilbert, Martin (2001). Churchill: A Study in Greatness (one-volume edition). London: Pimlico
  •  W. Attenborough, Churchill and the Black Dog of Depression (2014)
  • Dockter, Warren (30 January 2015). “Winston Churchill’s funeral was 12 years in the planning”. The Telegraph
  • http://www.camera.it/_dati/leg04/lavori/stenografici/sed0253/sed0253.pdf
  • Ramsden, John Man of the Century: Winston Churchill and His Legend Since 1945 Columbia University Press
  • ”Eden, Anthony” voce in “Dizionario storico dell’integrazione europea a cura di Maria Elena Cavallaro e Filippo Maria Giordano” Soveria Mannelli 2018
  •  http://www.westminster-abbey.org/our-history/people/sir-winston-churchill2
  • Heyden, Tom (26 January 2015). “The 10 greatest controversies of Winston Churchill’s career“. BBC News. London: BBC
  • Robert Lewis TaylorWinston Churchill: an informal study of greatness, New York, Doubleday, 1952
  • Winston Churchill, Gli anni dell’avventura, I grandi tascabili Bompiani, 1997 RCS Libri – ISBN 88-452-3026-0
  • Lord Moran, Churchill: Un duro a morire. Dal diario del medico personale di Sir Winston Churchill. 1940-1965, Mondadori, Milano, 1966
  • William Manchester, Churchill. L’ultimo leone: visioni di gloria 1874-1914, Collana Biografie, Frassinelli, Milano, 1985 ISBN 88-7684-065-6
  • William Manchester, Churchill. L’ultimo leone: anni ruggenti 1914-1932, Collana Biografie, Frassinelli, Milano, 1986
  • William Manchester, Churchill. L’ultimo leone: la solitudine 1932-1938, trad. B. Amato, Collana Biografie, Frassinelli, Milano, 1989
  • William Manchester, Churchill. L’ultimo leone: il vortice 1938-1940, trad. B. Amato, Collana Biografie, Frassinelli, Milano, 1991
  • William Manchester – Paul Reid, The Last Lion: Winston Spencer Churchill: Defender of the Realm 1940-1965, Bantam, 2013 ISBN 978-0-345-54863-4
  • John Lukacs, Il duello. 10 maggio – 31 luglio 1940. Churchill e Hitler: le drammatiche fasi di uno scontro personale che dimostra come la storia può essere determinata dalle scelte di due uomini, trad. Maurizio Imperiali, Collana Il Cammeo n.217, Longanesi, Milano, 1990; Collana Storica, TEA, Milano, 1995
  • Martin GilbertChurchill (Churchill. A Life, ed. orig. 1991), (sovraccoperta illustrata da Ferenc Pinter), l’autore fu nominato nel 1968 biografo ufficiale dello statista britannico, trad. Davide Panzieri, Collana Le Scie, Mondadori, Milano, I ed. ottobre 1992 ISBN 978-88-04-36047-6; Collana Storia, Oscar Mondadori, Milano, 1994-2013
  • Martin Gilbert, Winston S. Churchill. vol. III: Challenge of War: 1914-1916, 1982
  • Martin Gilbert, Winston S. Churchill: vol. IV: World in Torment: 1916-1922, Heinemann, London, 1975
  • Martin Gilbert, Winston S. Churchill: vol. V: The Prophet of Truth: 1922-1939,
  • Martin Gilbert, Winston Churchill: The Wilderness Years,
  • Martin Gilbert, Winston S. Churchill. vol. VII: Road to Victory: 1941-1945, Hillsdale College Press, 2013 ISBN 978-0-916308-44-5
  • Martin Gilbert, Winston S. Churchill. vol. VIII: Never Despair: 1945-1965, 1988; Hillsdale College Press, 2012 ISBN 978-0-916308-45-2
  • Martin Gilbert, Churchill and America,
  • Geoffrey Penn, Fisher, Churchill and the Dardanelles, Pen & Sword Books, 1999 ISBN 978-0-85052-646-2
  • Ernesto Ragionieri, Churchill, Sellerio, Palermo, 2002
  • John Lukacs, Churchill. Visionario, statista, storico, Collana Storica, Corbaccio, Milano, 2003
  • Jack Dixon, Dowding & Churchill. The Dark Side of the Battle of England, Pen & Sword Books, 2008 ISBN 978-1-84415-854-6
  • Dominique Enright (a cura di), Il sorriso del bulldog. Maliziose arguzie di Winston Churchill, Liberilibri, Macerata, 2008 [2009]
  • Fabio CasiniChurchill e la Campagna d’Italia – agosto 1944: Passaggio in Toscana, Siena, Ed. Nuova Immagine, 2009
  • T.O. Smith, Churchill, America and Vietnam, 1941-1945, Pelgrave Macmillan, 2011 ISBN 978-0-230-29821-7
  • Christopher M. Bell, Churchill and Seapower, Oxford University Press, 2012 ISBN 978-0-19-969357-3
  • Walter Reid, Churchill under Friendly Fire. 1940-1945, Birlinn General, 2012 ISBN 978-1-84341-059-1
  • David Dilks, Churchill and Company. Rivals and Alliances in War and Peace, I.B. Tauris & Co., 2012 ISBN 978-1-84885-718-6
  • Peter Clarke, Mr. Churchill’s Profession. Statesman, Orator, Writer, Bloomsbury Publishing, 2013 ISBN 978-1-4088-3123-6
  • Chris Schoeman, Churchill’s South Africa. Travels during the Anglo-Boer War, Struik Publisher, 2013 ISBN 978-1-920545-47-5
  • Kenneth Weisbrode, Churchill and The King. The Wartime Alliance of Winston Churchill and George VI, Penguin Putnam, 2013 ISBN 978-0-670-02576-3
  • Roy Irons, Churchill and the Mad Mullah of Somaliland. Betrayal and Redemption 1899-1921, Pen & Sword Books, 2013 ISBN 978-1-78346-380-0
  • Philip White, Churchill’s Cold War. How the Iron Curtain speech shaped the Post War World, Gerald Duckworth, 2013 ISBN 978-0-7156-4577-2
  • John Grehan, Churchill’s Secret War. Britain’s First Large-Scale Combined Operations Offensive 1942, Pen & Sword Books, 2013 ISBN 978-1-78159-382-0
  • A.W. Beasley, Churchill: the Supreme Survivor, Mercer Books, 2013 ISBN 978-0-9557127-3-9
  • Steve Cliffe, Churchill, Kitchener & Lloyd George. First World Warlords, Fonthill Media, 2013 ISBN 978-1-78155-272-8
  • Michael Shelden, Young Titan. The Making of Winston Churchill, Simon & Schuster, 2014 ISBN 978-1-4711-1323-9
  • Stephen Wentworth Roskill, Churchill and the Admirals, Pen & Sword Books, 2014 ISBN 978-1-4738-2112-5
  • Churchill: The Power of Words. His Remarkable Life Recounted Through His Writings and Speeches. Selected, Edited and Introduced by Martin Gilbert, Transworld Publishers, 2014 ISBN 978-0-85750-146-2
  • Cat Wilson, Churchill on the Far East in the Second World War: Hiding the History of the ‘Special Relationship’, Pelgrave Macmillan, 2014 ISBN 978-1-137-36394-7
  • Con Coughlin, Churchill’s First War. Young Winston and the fight against the Taliban, Pan Macmillan, 2014 ISBN 978-0-330-54596-9
  • Jonathan Rose, The Literary Churchill: Author, Reader, Actor, Yale University Press, 2014 ISBN 978-0-300-20407-0
  • Lawrence James, Churchill and Empire. Portrait of an Imperialist, Pegasus Books, 2014 ISBN 978-1-60598-569-5
  • Ashley Jackson, Churchill, Quercus, 2014 ISBN 978-1-62365-804-5
  • Roy Jenkins Churchill, Macmillan, 2001, ISBN 0-333-78290-9.