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Prato. In Lazzerini un nuovo ciclo degli Incontri con l’autore

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Prato. In Lazzerini un nuovo ciclo degli Incontri con l’autore

Fabio Stassi a colloquio con Giorgio Bernardini apre la nuova rassegna con il suo nuovo romanzo appena uscito per Sellerio

Al via in Lazzerini il nuovo ciclo di Incontri con l’autore organizzato dalla biblioteca in collaborazione con la Libreria Gori: 6 incontri a ingresso libero che si terranno in sala conferenze dal 10 marzo al 28 aprile con autori locali e del panorama letterario nazionale a dialogo con giornalisti ed esperti per presentare i loro ultimi lavori.

Si comincia venerdì 10 marzo alle 21 con Sabio Stassi (nella foto) che, intervistato dal giornalista Giorgio Bernardini, ci parlerà del suo ultimo romanzo recentemente uscito per Sellerio Notturno francese. Vince Corso, il biblioterapeuta esploratore di spazi e di persone che indaga per imprevisti e coincidenze in una Roma misteriosa, è alle prese con un enigma che lo spinge in Costa Azzurra. Tra sospensione e attesa, un viaggio trascinante alla scoperta di una verità che lo toccherà intimamente. Notturno francese è una storia di errori, di appuntamenti che non si sa di avere, di labirinti e di orfani che cercano un porto. Un romanzo dove domina la malinconia del continuo lasciarsi dietro le spalle cose e persone, nel tempo e nello spazio. Ma anche la sconsideratezza di mettersi in viaggio per ritrovarle. O per farsi trovare. Fabio Stassi, di origine siciliana, vive a Viterbo e lavora a Roma come bibliotecario in una biblioteca universitaria. Scrive sui treni. Nel 2006 ha pubblicato il romanzo Fumisteria (GBM, premio Vittorini Opera Prima 2007). Per minimum fax ha pubblicato È finito il nostro carnevale (2007), La rivincita di Capablanca (2008) e libro Holden, Lolita, Zivago e gli altri, che nel 2015 diventerà Il libro dei personaggi letterari . Con Sellerio ha pubblicato L’ultimo ballo di Charlot, tradotto in diciannove lingue (2012, Premio Selezione Campiello 2013, Premio Sciascia Racalmare, Premio Caffè Corretto Città di Cave, Premio Alassio), Come un respiro interrotto (2014), Fumisteria (2015, già Premio Vittorini per il miglior esordio), La lettrice scomparsa (2016), Uccido chi voglio (2020) e Mastro Geppetto (2021). Ha inoltre curato l’edizione italiana di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (2013, 2016).

Il secondo appuntamento si terrà venerdì 17 marzo alle 18 e vedrà protagonista lo scrittore fiorentino Valerio Aiolli con il suo ultimo libro Radio magia (Minimum Fax).

Protagonisti del romanzo un gruppo di adolescenti – troppo giovani per aver fatto il Sessantotto, troppo introversi per partecipare al Settantasette – che passano le serate fra lunghe camminate e piccoli teppismi fino al giorno in cui si mettono in testa di far nascere una radio. Rievocando con ironia e leggerezza un periodo della nostra storia in cui tutto sembrava possibile, Valerio Aiolli offre un racconto che ci diverte, ci commuove e dà voce alla parte meno rappresentata di una generazione, quella che alla fine rimase afona e schiacciata dagli eventi. E che pure compì, con la goffaggine dei dilettanti, il suo maldestro apprendistato alla vita. Dialoga con l’autore lo scrittore Francesco Recami.

Sabato 1 aprile alle 17 sarà la pratese Beatrice Coppini a presentare la sua raccolta di racconti Il sospiro del mondo (Sef – Società Editrice Fiorentina). A parlarne insieme all’autrice Riccardo Bruscagli, italianista e professore emerito di Letteratura italiana all’Università di Firenze. Una raccolta di racconti brevi, alcuni brevissimi, che vuole essere un almanacco contemporaneo della vita interiore di ognuno di noi. Piccoli attimi in cui gioie, dolori, desideri e speranze si mescolano e si fondono: alcuni si risolvono, altri no. L’importante è averli vissuti. I protagonisti esprimono il loro dolore, in contesti anche drammatici, per trovare una via d’uscita, nel tentativo di liberarsi dalla gabbia della loro solitudine. Ciò che tutti desiderano ritrovare è il profondo e vitale sospiro del mondo.

Il ciclo continua sabato 15 aprile alle 17 con Dario Ferrari che ci racconterà il suo secondo lavoro edito da Sellerio La ricreazione è finita che vede protagonista Marcello, un trentenne senza un vero lavoro, che resiste ai tentativi della fidanzata di rinsaldare il legame e cerca di prolungare ad libitum la sua condizione di post-adolescente fuori tempo massimo. La sua sola certezza è che vuole dirazzare, cioè non finire come suo padre a occuparsi del bar di famiglia. Per spirito di contraddizione, partecipa a un concorso di dottorato in Lettere, e imprevedibilmente vince la borsa. Dialoga con l’autore Chiara Mannocci, insegnante.

Nell’incontro successivo che si terrà giovedì 20 aprile alle 18  si parlerà di patrimonio industriale con il libro di Massimo Preite e Gabriella Maciocco Le fabbriche ritrovate (Effigi).

Il libro, che viene presentato all’interno di TIPO Festival – Turismo Industriale Prato, vuole essere una ricognizione delle migliori esperienze di riuso del patrimonio industriale condotte in Italia negli ultimi 30 anni.  A partire da un breve profilo storico degli stabilimenti di cui sono illustrati i progetti che hanno reinterpretato forme e funzioni delle architetture industriali, vengono poi descritti alcuni esempi di quartieri urbani in cui il recupero del patrimonio industriale dismesso ha rappresentato una leva fondamentale per la loro rigenerazione. A parlarne, Massimo Preite e il direttore del Museo del Tessuto Filippo Guarini.

La rassegna si conclude venerdì 28 aprile alle 18 con i due professori del dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze Giuseppe Centauro e David Fanfani che presenteranno la loro ricerca La Fattoria Medicea di Cascine di Tavola (Firenze University Press): uno studio per  sollecitare un impegno alla rinascita e alla valorizzazione di questa straordinaria risorsa della città. La fattoria Medicea di Cascine di Tavola, voluta da Lorenzo Il Magnifico nel 1477, si è nel tempo configurata come uno straordinario sistema unitario di valore agro-ambientale e culturale-paesaggistico e di esemplare rilevanza come modello di gestione co-evolutiva uomo-natura del territorio. Il lavoro  tenta di ritessere la genealogia e l’identità di questo patrimonio individuando le condizioni per un realistico processo di rigenerazione e innovazione socio-ecologica e per uno sviluppo locale sostenibile. Saranno presenti gli autori, alcuni collaboratori e il giornalista Paolo Toccafondi.