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Regione: approvata la Manovra 2023-2025

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Regione: approvata la Manovra 2023-2025

Sul Bilancio di previsione 2023-2025, la Legge di Stabilità per il 2023 e Collegato, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadefr) 2023 hanno votato a favore il Pd e Italia Viva. Voto contrario, invece, è stato espresso da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Movimento 5 stelle e Gruppo Misto – Toscana domani

Il Consiglio regionale, al termine di una lunga seduta che, iniziata questa mattina (giovedì 22 dicembre) si è poi protratta fino a tarda serata, ha approvato a maggioranza la Manovra 2023-2025, che comprende Bilancio di previsione 2023-2025, la Legge di Stabilità per il 2023 e Collegato, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadefr) 2023.

Hanno votato a favore i gruppi del Pd e di Italia Viva. Contrari, invece, i gruppi Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Movimento 5 stelle e Gruppo misto – Toscana domani.

Nel corso delle operazioni di voto sono stati approvati anche una serie di emendamenti presentati da Fratelli d’Italia, Pd, Gruppo misto – Toscana domani.

Nello specifico la Nadefr passa con un emendamento per lo sviluppo della piattaforma logistica toscana. Passano anche gli ordini del giorno collegati: uno a firma del presidente della Giunta, due del Pd, sei presentati dalla Lega, tre a firma di Fratelli d’Italia, due di Forza Italia, uno del Gruppo misto – Toscana Domani.

Sul collegato alla legge di stabilità, ritirati un ordine del giorno di Fratelli d’Italia e uno del Movimento 5 stelle. Respinto un ordine del giorno sempre del Movimento 5 stelle.

La legge di stabilità per il 2023 è passata a maggioranza.

Il Bilancio passa con 37 emendamenti a firma del presidente Giani all’articolo 2 (Bilancio di previsione finanziario pluriennale) e il ritiro di un emendamento della Lega all’articolo 1 (Bilancio di previsione annuale). Passano anche gli ordini del giorno collegati: quattro del Pd, uno del gruppo misto – Toscana Domani e cinque di Fratelli d’Italia.

I contenuti della Manovra

L’aggiornamento delle previsioni di entrata e di spesa per il 2023 ha fatto emergere uno squilibrio di parte corrente pari a circa 150milioni derivante da:

– aumento della quota di cofinanziamento regionale relativa al nuovo ciclo di programmazione Comunitaria 2021-2027 la cui compartecipazione passa dal 15 al 18 per cento;

– un incremento della spesa di funzionamento

– un incremento degli oneri finanziari a servizio del debito

Per riassorbire lo squilibrio di parte corrente si è provveduto a:

– spostamento di alcune politiche di spesa da recuperarsi nell’ambito del nuovo ciclo di programmazione dei fondi comunitari;

– sostituzione della modalità di finanziamento da corrente ad indebitamento di alcuni

interventi in conto capitale;

– recupero di risorse regionali libere giacenti presso Fidi Toscana relative a misure aventi

esaurito la loro operatività;

Per quanto riguarda le entrate da accensione di prestiti, il ricorso al debito che si autorizza attraverso la manovra di bilancio vale oltre 860milioni euro per il triennio 2022-2024 ed è finalizzato al finanziamento della spesa di investimento.

Le previsioni di entrata

Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo I)

Le previsioni per l’anno 2023, ammontano a complessivi 8miliardi 948milioni 850mila euro (al netto del Fondo interregionale di garanzia) e comprendono sia le entrate tributarie (incluse quelle per il finanziamento della sanità), che quelle derivanti dal Fondo nazionale trasporti (423,19 milioni). Le previsioni relative al gettito tributario sono determinate tenendo conto della natura e delle modalità di gestione di ciascun tributo. La maggior parte dei tributi regionali è gestita in

autoliquidazione e quindi accertata per cassa, pertanto, il relativo stanziamento è determinato sulla

base dell’andamento storico del gettito e del trend verificatosi nell’ultimo anno, corretto con la stima

dell’impatto finanziario di eventuali modifiche normative.

A questo gruppo rientrano l’Addizionale regionale sul gas naturale (ARISGAN), le tasse automobilistiche, il tributo speciale per il conferimento in discarica, le tasse di concessione regionale e tutti gli altri tributi minori.

Per quanto riguarda i tributi finalizzati al finanziamento della Sanità, (IRAP-aliquota base, addizionale regionale all’IRPEF-aliquota base e compartecipazione regionale all’IVA) lo

stanziamento è determinato sulla base dell’ultimo riparto disponibile (Delibera CIPESS n.70/2021)

e all’Intesa in Conferenza Stato Regioni 206 del 28 settembre 2022. Il Fondo sanitario regionale è stato determinato in 7miliardi 474milioni.

Le componenti manovrate dell’IRAP e dell’Addizionale regionale all’IRPEF sono state iscritte in

bilancio per, rispettivamente, 90,04milioni 148,70milioni, in linea con le stime MEF. La

componente non sanitaria dell’IRAP, che viene rappresentata in bilancio per un importo di 161,31milioni, è composta dai sopra scritti 90,04milioni e da circa 71,27milioni relativi alla fiscalizzazione dell’ex fondo perequativo previsto dalla Legge 549/95.

L’insieme delle altre entrate regionali, non destinate al finanziamento della sanità, derivanti dalla

gestione ordinaria dei tributi, ammontano complessivamente a 484,75milioni. La maggior

parte di essi è rappresentata dal gettito delle tasse automobilistiche (408,96milioni), dalle

entrate derivanti dall’Addizionale regionale sul gas naturale (40milioni), dalle tasse

versate dagli studenti universitari destinate al finanziamento del diritto allo studio universitario

(15,6milioni) e dal tributo speciale per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani (11,02milioni).

Stante l’intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni il 27 luglio 2017, alla Toscana e a decorrere dal 2018, è stato riconosciuto un contributo di 29,41milioni quale compensazione degli effetti sulle manovre regionali derivanti dalle agevolazioni IRAP. Non sono considerati entrata tributaria, i contributi volti a compensare le minori entrate sulla parte manovrata di IRAP e Addizionale IRPEF derivanti dalle modifiche normative statali. Tali risorse sono trasferimenti correnti iscritte in bilancio in altro capitolo nel capitolo ‘Trasferimenti correnti’ (Titolo II)

Circa 36,56milioni costituiscono la quota non sanitaria della compartecipazione regionale all’IVA e sono stimati in base all’ultimo DPCM di riparto disponibile.

Attività di contrasto all’evasione fiscale

Con decisione della Giunta 49/2020, la Toscana ha modificato la propria prassi operativa in materia di tasse automobilistiche. Dal 2021 sono stati recapitati avvisi di scadenza durante il mese di pagamento ordinario così da minimizzare il rischio che si realizzino irregolarità. Nel 2023 sono stanziati 190,40milioni derivanti da attività di recupero dei tributi evasi. Si attendono 25milioni per accertamenti IRAP e 6,5milioni per accertamenti relativi all’ Addizionale regionale all’IRPEF. Sono stati stimati circa 130milioni di recupero delle tasse automobilistiche attraverso l’emissione di atti di

accertamento. Poiché sono entrate di dubbia esigibilità iscritte in bilancio per l’intero importo del credito, sono soggette ad accantonamento a Fondo crediti di dubbia esigibilità per 78milioni: il gettito effettivo atteso è pari a 52milioni di euro.

Circa 10,40milioni costituiscono i crediti derivanti da tributi propri che la Regione prevede di riscuotere attraverso ruoli coattivi: 10milioni provengono da tasse automobilistiche e

0,40milioni dal contrasto all’evasione relativo all’imposta regionale sulle concessioni statali sui

beni del demanio marittimo. Le relative riscossioni dovrebbero attestarsi sui 2,06milioni.

Il gettito atteso da ruoli coattivi IRAP e Addizionale regionale IRPEF è stato stimato in 18,50milioni (15milioni da IRAP e 3, milioni da Addizionale IRPEF).

Trasferimenti correnti (Titolo II)

Lo stanziamento 2023, pari a 506,11milioni di euro (506,83 considerando anche le reimputazioni di entrata), comprende, prevalentemente, i trasferimenti comunitari correnti relativi al ciclo di programmazione 2014/2020 ed in particolare FSE (competenza pura: 11,28milioni UE e 8,54 milioni Stato), FESR (1,16milioni UE e 0,88milioni Stato), P.C. Italia – Francia Marittimo (9,04milioni UE e 5,55milioni Stato), Programma Garanzia Giovani (8,24milioni UE e 2,43milioni Stato) e FEAMP (0,3milioni UE e 0,21milioni Stato) e quelli relativi alla nuova programmazione 2021 – 2027. Il “nuovo” FESR, nell’esercizio 2023 prevede stanziamenti per 33,76milioni (16,47milioni dalla UE e 17,29milioni dallo Stato), il Fondo Sociale Europeo registra entrate per 51,74milioni da finanziamenti UE e 54,33milioni da cofinanziamento statale e l’INTERREG Italia Francia marittimo vede risorse di provenienza UE pari a 49,85milioni, mentre i trasferimenti statali ammontano a 9,80milioni.

Fra le entrate del Titolo II anche i trasferimenti statali provenienti dai fondi del Pnrr finalizzati al finanziamento della spesa corrente per 28,28milioni, principalmente rivolti all’ambito sanitario (7,64milioni) ed alla formazione professionale ed alle politiche attive del lavoro (14,96milioni).

Altri trasferimenti rilevanti riguardano il trasporto pubblico locale: 37,35milioni provenienti dagli enti locali per i servizi aggiunti del Tpl; 13,01milioni trasferiti dallo Stato per gli oneri di servizio per il trasporto marittimo volto a garantire la continuità territoriale con l’arcipelago toscano e 5,16milioni per l’esercizio dei compiti trasferiti dallo stato alle regioni in materia di Tpl (ex trasferimenti Bassanini).

In ambito socio-sanitario sono si segnalano le entrate per trasferimenti statali dal fondo per

nazionale per le politiche sociali (25,74milioni), le risorse per il finanziamento statale destinate alla

ricerca ed alla sperimentazione pari a 1,62milioni e i fondi per l’implementazione e l’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche (2,79milioni).

Sono presenti anche il finanziamento statale degli oneri di funzionamento dei servizi per l’impiego

di 22,38milioni e per il potenziamento dei centri per l’impiego previsto in 21,92milioni, le

risorse relative al patto per il lavoro, pari a 33,13milioni, nonché all’obbligo formativo sia per la formazione professionale di competenza regionale che per l’attività formativa nell’apprendistato (rispettivamente 8,07milioni e 1,19 milioni).

Nell’esercizio 2023, i fondi FSC 2014 – 2020 correnti, relativi a risorse destinate alla

compensazione della riprogrammazione dei POR a seguito dell’emergenza Covid (Accordo

“Provenzano”), ammontano a 21,33milioni di euro.

Entrate extratributarie

Nell’esercizio 2023, sono pari a 109,33milioni e comprendono fra gli altri: i proventi derivanti da canoni e concessioni per 20,94milioni di cui 18,60milioni sono da ricondurre ai canoni sulle concessioni del demanio.

Sono previsti 1,30milioni da canoni di concessione e da diritti reali di godimento su beni del patrimonio regionale e 1,04milioni per proventi derivanti dal rilascio delle autorizzazioni per la raccolta di funghi e tartufi; le entrate per vendita di servizi, pari a circa 15,82milioni, le cui componenti principali sono rappresentate dai contributi versati nell’ambito dei controlli sugli impianti termici (12milioni), da quelli relativi alle spese di istruttoria e di conservazione dei progetti per le zone sismiche (1,3milioni) e da oneri istruttori per la concessione di autorizzazioni (1,3milioni); i proventi derivanti dai contributi versati dai soggetti utilizzatori delle risorse geotermiche (ai sensi della legge regione 45/1997) pari a 12,14milioni; i proventi da rimborsi e recuperi e da altre entrate correnti per 40,33milioni; le entrate relative al sanzionamento tributario pari a 14,55milioni (sanzioni relative a ruoli tributari e ad avvisi di accertamento) e quelle inerenti il sanzionamento amministrativo, principalmente delle imprese, (3,21milioni comprensivi dei crediti derivanti dal recupero coattivo); gli interessi attivi per 1,85milioni ed in particolare gli interessi derivanti dall’attività di recupero dell’evasione fiscale (1,27milioni).

Entrate in conto capitale

Gli stanziamenti, per l’anno 2023, sono pari a 963,35milioni (997,14milioni comprese le reimputazioni di entrata) e riguardano i trasferimenti in conto capitale sia relativi al ciclo di programmazione comunitaria 2014/20 inerenti al FESR per 5,24milioni (3,08milioni UE e 2,16milioni Stato), al FSE per 0,28milioni (0,16milioni UE e 0,12milioni Stato) ed al FEAMP

per 0,43milioni (0,25milioni UE e 0,18milioni Stato) sia alla nuova programmazione 2021/2027 che prevede risorse così ripartite:

– FESR: entrate pari a 175,62milioni suddivisi fra quota UE per 85,67milioni e quota Stato per 89,95milioni;

– FSE: trasferimenti complessivi di 0,86milioni di cui quota UE 0,42milioni e quota Stato 0,44milioni;

– INTERREG Italia Francia Marittimo: sono previsti 0,39milioni comprensivi di 0,31milioni di finanziamento UE e 0,08di cofinanziamento statale.

Altri 84,26milioni sono relativi all’FSC 2014/2020: 32,90milioni per il sito di Piombino; 45,60milioni per trasferimenti in conto capitale inerenti la viabilità e le infrastrutture stradali; 2,19milioni per la sicurezza ferroviaria e 1,38milioni per la promozione della mobilità sostenibile.

Fra i contributi agli investimenti iscritti in bilancio per il 2023, si segnalano 163,81milioni provenienti dal Pnrr fra cui: 60milioni per la gestione del rischio nell’ambito della difesa del suolo; 52,31milioni per il servizio sanitario per progetti sulla medicina territoriale e la telemedicina, l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del servizio sanitario ;18,73milioni provengono dal “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”; 24milioni sono rivolti alla “protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”. Anche il fondo complementare al PNRR finanzia attività regionali per 23,61milioni la maggior parte dei quali destinata alla riqualificazione

dell’edilizia residenziale pubblica (16,36milioni).

Nei contributi agli investimenti provenienti dalle amministrazioni centrali, sono compresi i

trasferimenti in conto capitale destinati agli interventi di ristrutturazione edilizia ed ammodernamento del patrimonio sanitario pubblico pari a 311,54milioni, quelli relativi a rilancio degli investimenti per 2 milioni. I contributi agli investimenti per l’acquisto di materiale rotabile ferroviario, ammontano a 38,07milioni, mentre per il rinnovo del parco bus sono riconosciuti 12,58milioni.

Sempre di provenienza statale, sono i fondi assegnati alla Regione per investimenti volti alla realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio che, nell’esercizio 2023, sono stanziati per 30milioni. Dallo Stato provengono anche finanziamenti per gli interventi a favore dell’edilizia scolastica per 6,72milioni.

Da segnalare anche le entrate relative al finanziamento degli interventi in materia ambientale:

contributi per gli interventi di bonifica dei cosiddetti “siti orfani” per 2,49milioni e le risorse relative all’accordo di programma per la tutala delle acque e la gestione delle risorse idriche pari a 1,81milioni.

Fra le altre voci sono da evidenziare le entrate in conto capitale derivanti dai rientri relativi alle somme giacenti presso terzi del fondo unico per le imprese per 1,17milioni e le entrate da alienazione del patrimonio pari a 0,54milioni (0,5milioni da beni immobili, 0,03milioni da

terreni e 0,01milioni da altri beni).

Accensione Prestiti

Lo stanziamento di un miliardo e 29,92milioni rappresenta l’indebitamento che può essere contratto a copertura, sia del disavanzo presunto al 31 dicembre 2022 riferito ad esercizi precedenti e derivante da mutui autorizzati e non contratti (656,65milioni), sia per la copertura di quota parte degli investimenti programmati nel 2023 per un importo pari a 371,84milioni: 202,04 di nuovo

DANC e 169,80 di nuovi mutui (compresi 20,78milioni destinati al finanziamento degli interventi straordinari sul patrimonio strutturale e strumentale della sanità).

Previsioni di spesa

Il totale delle risorse di bilancio 2023 registra un incremento di circa 747milioni rispetto agli stanziamenti di previsione iniziale 2022. Si evidenzia un incremento sia delle risorse di natura vincolata statali e comunitarie (circa 476milioni) che delle risorse regionali libere (circa 270milioni).

In generale, l’incremento nel volume complessivo delle risorse 2023 rispetto a quello del precedente bilancio di previsione 2022 è dovuto:

– al fondo sanitario che cresce di circa 427milioni di cui, sia per la quota indistinta (224milioni) che per la quota vincolata (245milioni) e del PNRR/PNC;

– alle risorse relative al nuovo ciclo di programmazione UE 2021-2027 che prende avvio

proprio dal 2023 e che registra una crescita, per la parte relativa al POR del FESR e

dell’FSE, di circa 850milioni rispetto al precedente ciclo 2014-2020 (si passa da 1,45miliardi a 2,3 miliardi di euro per il periodo di programmazione);

– all’incremento delle risorse del PNRR e PNC (215milioni)

– dall’incremento della spesa in conto capitale finanziata attraverso risorse regionali che aumenta di circa 109milioni passando da 385 a 494milioni (nel triennio 2023-2025 la spesa in conto capitale passa da 827milioni a 1,2miliardi).

Principali differenze tra gli stanziamenti di spesa 2023 e 2022

La missione Componente passiva di amministrazione risulta in diminuzione di circa 354milioni imputabili alla riduzione stimata, frutto della gestione 2022, del disavanzo relativo alla componente legata a mutui autorizzati e non contratti in esercizi antecedenti al 2016. Si tratta di un importo stimato sulla base dei dati di pre-consuntivo e che dovrà essere rideterminato a seguito dell’approvazione del rendiconto generale 2022.

La missione Servizi istituzionali generali e di gestione presenta un incremento di circa 33milioni. Tra gli interventi di importo più rilevante si segnalano: 5,6milioni per il conferimento di incarichi di collaborazione per il supporto ai procedimenti amministrativi connessi all’attuazione del Pnrr; 18,6miloioni per la riqualificazione e l’ampliamento del centro direzionale di Novoli.

La missione Ordine pubblico e sicurezza presenta un incremento di circa 3,5milioni. Tra gli interventi più significativi: 3,1milioni a titolo di contributi per investimenti in favore di enti locali destinatari di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata;

La missione Istruzione e diritto allo studio evidenzia un incremento di circa 16milioni (114,7milioni del 2023, rispetto ai 98,6milionidel 2022). C’è inoltre la previsione di un finanziamento per interventi urgenti di edilizia scolastica per 4,1milioni;

La missione Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali rileva un incremento di

circa 52milioni: 24mlioni per investimenti di protezione e valorizzazione dell’architettura e paesaggi rurale previsti nell’ambito del Pnrrr; 7mlioni per interventi di riqualificazione del patrimonio storico e di pregio degli enti locali toscani; 6miliono relativi ad interventi di sostegno per le città murate e le fortificazioni della Toscana; 1,4milioni di contributi per intervento strategico sul complesso museale di Santa Maria della Scala; 3milioni per progetti di sviluppo del sistema dello spettacolo dal vivo e riprodotto.

La missione Politiche giovanili, sport e tempo libero evidenzia una riduzione di 2,7milioni (17,3milioni del 2023, rispetto ai 20milionidel 2022), con gli interventi più significativi concentrati nell’ambito delle spese d’investimento per la promozione della cultura e della pratica delle attività motorie (11milioni del 2023, rispetto agli 16,5milioni del 2022) a cui si aggiungono finanziamenti destinati al Comune di Firenze per il nuovo impianto natatorio Pegaso (1,5milioni) e la palestra Geminiani (1,5milioni).

La missione Turismo rileva un incremento di risorse, rispetto al bilancio di previsione 2022,

per circa 11milioni (si passa dai 7milioni del 2022 ai 18,3milioni del 2023).

C’è inoltre la previsione di 4milioni per la valorizzazione dell’immagine della Toscana, 3milioni per il finanziamento dell’accordo di programma montagna Tosco-Romagnola e 2,4milioni per l’intervento di riqualificazione e potenziamento del sistema neve della montagna toscana.

La missione Assetto del territorio ed edilizia abitativa presenta un incremento di circa 61milioni. Le risorse si attestano sui 75,6milioni contro i 14milioni del 2022: 49milioni finanziati nell’ambito del Pnrr, di cui 30 destinati all’edilizia residenziale pubblica e 19milioni per il programma innovativo nazionale della qualità dell’abitare; 14milioni di fondi FESR destinati a progetti integrati per uno sviluppo urbano inclusivo e sostenibile.

La missione Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente risulta incrementata di

circa 140milioni (di cui 120 per la componente di risorse vincolata e 20milioni per la componente libera), passando dai 173milioni del 2022 ai 313milioni di euro del 2023: interventi per la gestione del rischio di alluvione e del rischio idrogeologico attraverso risorse del Pnrr e del fondo complementare PNC per circa 60milioni; interventi per la gestione dei rifiuti, per la tutela dell’ambiente e della biodiversità, per la prevenzione del rischio sismico attraverso risorse stanziate nell’ambito del nuovo Por del FESR 21-27 per circa 43milioni (di cui 7,6 di quota regionale e 35,4 di quota Stato e UE); interventi di bonifica a valere su risorse FSC per circa 35,8milioni, di cui 32,9 per la bonifica, messa in sicurezza e riconversione industriale del SIN di Piombino; nuovo fondo per gli interventi relativi al documento operativo difesa suolo per circa 30milioni.

La missione Trasporti e diritto alla mobilità si mantiene sostanzialmente inalterata e passa da 961milioni del 2022 a 955milioni del 2023: finanziamento del corrispettivo relativo al contratto del Tpl ferro, gomma e mare per i servizi di collegamento con l’arcipelago toscano per circa 640milioni (risorse correnti regionali e vincolate stato); finanziamento, attraverso risorse regionali, dei servizi di manutenzione ordinaria della FIPI-LI per circa 9milioni; rinnovo del materiale rotabile per 9,6milioni attraverso risorse del Pnrr e del fondo complementare PNC; interventi infrastrutturali per oltre 140milioni finanziati attraverso risorse regionali tra i quali il sistema tangenziale di Lucca (11milioni), la progettazione dell’estensione del sistema tramviario fiorentino (4,8milioni), interventi risanamento acustico (1,5milioni), interventi in materia piste ciclabili (2,3milioni), progettazione e realizzazione scavalco ferroviario tra interporto Vespucci e Porto Livorno (13,8milioni), sistema viario Pisa (4,0 milioni), Ponte Arno in località Fibbiana (3,5 milioni), Ponte sull’Arno in località Lastra a Signa (10 milioni), interventi risanamento acustico FI-PI-LI (2,6 milioni), interventi messa in sicurezza ponti strade regionali (7milioni), Estensione sistema tramviario fiorentino (16 milioni), variante Corsalone realizzazione nuovo svincolo (1,7milioni), tratto Castelfiorentino-Certaldo (1,45milioni), collegamento ferroviario Cada-Collesalvetti (2,5 milioni), ponte sul fiume Fiora (5,7milioni), adeguamento viabilità viadotto indiano-via Baccio Montelupo (2,4 milioni), interventi infrastrutture ferroviarie aretine (8,2 milioni), rinnovo parco bus (4,5 milioni), interventi viabilità ciclabile interesse regionale (6,8 milioni), interventi sistema viario comune Larciano (3,6 milioni), variante srt 71 comune Cortona (1,8 milioni), adeguamento rotatoria FI-PI-LI in località Vicarello presso il comune Collesalvetti (1,15 milioni), potenziamento linea ferroviaria Lucca-Aulla (1,9 milioni), variante srt 2 presso centro abitato di Staggia nel comune di Poggibonsi (1,8 milioni);

finanziamento rinnovo materiale rotabile attraverso risorse statali per complessivi 49milioni di cui 38 destinati al comparto ferro e 11 al comparto gomma.

La missione Soccorso Civile registra una riduzione di circa 5milioni passando da 19,5 del 2022 a 14,2 del 2023: spese d’investimento per gestione emergenza 1,5milioni; servizi antincendio boschivo per 5milioni; trasferimento alle Province per gestione servizi protezione civile 1milione;

La missione Diritti sociali, politiche sociali e famiglia evidenzia un incremento di risorse

rispetto al precedente esercizio di circa 52,4milioni passando da 65 a 117milioni: risorse afferenti al nuovo ciclo di programmazione FSE 21-27 per 54milioni finalizzati al finanziamento del servizio civile (4milioni), interventi in favore della disabilità (9milioni), interventi nel settore dell’educazione e dell’istruzione (27milioni), interventi nell’ambito dell’inclusione sociale (14milioni); interventi per il superamento delle barriere architettoniche da finanziarsi attraverso risorse regionali (2milioni), interventi di investimento in ambito sociale (1,3milioni); risorse statali relative al FNPS pari a 26milioni per il finanziamento delle politiche sociali, risorse statali pari a 3,1milioni per interventi per l’inclusione delle persone disabili, interventi a favore del terzo settore per 1,5milioni, interventi a favore dei minori e sostegno della genitorialità per 1,9milioni.

La missione Tutela della Salute registra un incremento di 427milioni rispetto e passa da 7,4 a 7,83milioni. Si tratta di un aumento che è dovuto alla crescita del Fondo sanitario.

La missione Sviluppo economico e competitività presenta un incremento di circa 118milioni passando dai 74 del 2022 ai 192 del 2023: risorse relative al nuovo POR del FESR 21-27 per 120milioni che riguardano il finanziamento delle start up d’impresa, la ricerca e sviluppo, l’internazionalizzazione e il sostegno agli investimenti e le misure di ingegneria finanziaria.

La missione Politiche per il lavoro e la formazione professionale cresce di 104milioni passando dai 97 del 2022 ai 201 del 2023. Anche in questo caso, una parte significativa delle risorse sono riconducibili al POR dell’FSE 21-27 che finanzia circa 47milioni di interventi della missione relativa alle politiche del lavorio e della formazione professionale. Si aggiungono poi: interventi finanziati dal PNRR e PNC per 15milioni e che riguardano la formazione professionale e le politiche attive del lavoro; risorse statali per il funzionamento e il potenziamento dei centri per l’impiego per 48milioni; ulteriori risorse statali per il finanziamento del patto per il lavoro e per la formazione

professionale per 43milioni.

La missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca presenta stanziamenti in aumento

di circa 26milioni passando da 58 a 84milioni. Anche in questo caso, buona parte dell’incremento è dovuto alla compartecipazione regionale al PSR par a circa 19milioni cui si aggiungono interventi finanziati attraverso risorse regionali per circa 21milioni e che riguardano il finanziamento del piano forestale per 7,5milioni, l’intervento di riqualificazione del mercato fiori Pescia per 1,5milioni, il servizio antincendio boschivo per 2,4milioni, interventi nel settore della caccia e della pesca per 2,7milioni.

La missione Energia e diversificazione delle fonti energetiche registra un aumento di 45milioni passando da 27 a 73. Tale contrazione è dovuta ai fondi FESR che si riducono di circa 25milioni, circostanza dovuta al fatto che il ciclo di programmazione 2014/2020 è in via di esaurimento ed il nuovo ciclo deve ancora essere allocato. Tra gli interventi: 7,7milioni destinati a verifiche e controlli degli impianti termici; 3milioni per efficientamento energetico degli edifici e strutture pubbliche ed integrazione con fonti rinnovabili; interventi per circa 45milioni finanziati attraverso le risorse del nuovo por del FESR 21-27 e che riguardano in particolare l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e la produzione di energie rinnovabili.

La missione Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali subisce una riduzione di 11milioni passando da 40 a 29milioni. Tra gli interventi si segnalano il contributo alle Unioni dei Comuni per 5,2milioni, il contributo ai Comuni in situazione di disagio per 0,5milioni, il contributo a sostegno delle fusioni di comune per 0,65milioni e il finanziamento della legge in materia di investimenti dei piccoli comuni per un milione.

La missione Relazioni internazionali aumenta di 48,5milioni passando da 27,5 a 76milioni.

Accantonamenti per le spese potenziali

Fondo perdite societarie

La quantificazione dell’accantonamento è stata effettuata sulla base della normativa vigente

che prevede, con riferimento a tutte le partecipazioni, l’obbligo di effettuare a partire dal 2015 un accantonamento sul bilancio di previsione da determinarsi secondo un importo non superiore alle perdite registrate dalle società partecipate negli anni precedenti e all’entità delle relative quote di partecipazione. A conclusione del periodo transitorio, l’accantonamento viene effettuato sulla base del risultato negativo non immediatamente ripianato, in misura proporzionale alla quota di partecipazione, rendendo disponibile la quota relativa agli enti che sono stati posti in liquidazione (Terme di Casciana Spa, Terme di Chianciano Immobiliare Spa e EAMS S.r.l.) e quella relativa al ripiano delle perdite subite negli esercizi precedenti.

L’assemblea dei soci di Firenze Fiera spa del 20 maggio 2022 ha approvato il bilancio di

esercizio 2021 ed ha deliberato la copertura della perdita registrata nel 2021 pari a 641mila 862 euro e delle perdite registrate negli esercizi precedenti, pari complessivamente a 5milioni 072mila 558 euro, utilizzando la riserva di rivalutazione ex Legge 126/20 iscritta fra le poste del patrimonio netto con un valore pari a 6milioni 091mila 095 euro; di conseguenza è stato reso disponibile l’intero ammontare accantonato in precedenza nel Fondo perdite societarie.

Con riferimento a Fidi Toscana, la società ha destinato l’utile di esercizio 2021 (453mila103) per 22mila 655 a riserva legale e per i restanti 430mila 448 a copertura perdite pregresse. La quota

accantonata del Fondo è stata ridotta per 212mila 680,48, applicando cioè la % di partecipazione di Regione Toscana risultante alla data 31 dicembre 2021 (49,4091 per cento).

La società Alatoscana Spa ha chiuso l’esercizio 2021 con un utile di 12mila 884 che, come nei

precedenti esercizi, è stato destinato dall’assemblea dei soci a riserva e non ha ripiano delle perdite pregresse; pertanto l’importo accantonato al fondo perdite non è stato oggetto di variazione alcuna.

La società Interporto Toscano “A. Vespucci” nel 2021 ha registrato una perdita di esercizio di un milione 715mila 930 euro per la quale l’assemblea dei soci del 29 giugno 2022 ha deliberato il ripiano integrale mediante la riserva straordinaria; di conseguenza non viene effettuato alcun accantonamento al fondo perdite societarie.

Con riferimento alla società partecipata Terme di Montecatini Spa, si segnala che non risultano

ancora approvati dall’assemblea dei soci i bilanci di esercizio degli anni 2020 e 2021.  La consistenza del Fondo perdite risulta essere -13milioni 405mila 264,04, essendosi ridotto di 669mila 545,99 euro rispetto al valore del fondo in sede di rendiconto regionale 2021 pari a 14milioni 074mila 810,04.