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Sanità: inserire l’insufficienza intestinale cronica benigna tra le malattie rare

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Sanità: inserire l’insufficienza intestinale cronica benigna tra le malattie rare

Nella mozione, presentata da Italia Viva e approvata all’unanimità, l’impegno per la Giunta a provvedere all’inserimento nell’elenco regionale per garantire l’accesso agevolato a tutti i presidi terapeutici e la migliore assistenza sanitaria

di Emmanuel Milano

Firenze – Il Consiglio regionale della Toscana chiede maggiore attenzione per l’insufficienza intestinale cronica benigna, una malattia che vista la riduzione della funzione intestinale, prevede costose cure con la nutrizione per via venosa per mantenere lo stato di salute e di crescita.

Nella mozione, primo firmatario Stefano Scaramelli di Italia Viva, approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa martedì 13 giugno, si impegna la Giunta a provvedere all’inserimento della patologia all’interno dell’elenco regionale delle malattie rare attraverso l’identificazione dei provvedimenti terapeutici necessari per il suo trattamento nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza (extra LEA), affinché i pazienti possano vedersi riconosciuto l’accesso agevolato a tutti i presidi terapeutici indispensabili per il trattamento e possano ricevere pari assistenza sanitaria e sociale.

È previsto anche l’impegno a sollecitare il ministero della Salute affinché l’insufficienza intestinale cronica benigna sia riconosciuta come patologia rara e venga posta in essere una regolamentazione univoca e omogenea per quanto riguarda la terapia salvavita NDP, la nutrizione parenterale domiciliare.