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Val di Bisenzio, i sindaci e la sfida del dopo alluvione

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<strong>Val di Bisenzio, i sindaci e la sfida del dopo alluvione</strong>

“Risorse certe per la messa in sicurezza del territorio,

stiamo affrontando somme urgenze per 6 milioni e c’è un piano per la ricostruzione da 30 milioni di euro”

Intanto nasce la Comunità energetica della Val di Bisenzio   

Val di Bisenzio, 29 dicembre 2023 – sindaci della Val di Bisenzio si preparano ad affrontare i primi mesi del 2024 con le tante sfide poste dal dopo alluvione e con lo sguardo al futuro e allo sviluppo. I temi sono stati affrontati da Primo Bosi (Vaiano), Giovanni Morganti (Vernio) e Guglielmo Bongiorno (Cantagallo) nel corso dell’incontro di fine anno con i giornalisti che si è tenuto alla Villa del Mulinaccio di Vaiano, luogo simbolo della drammatica alluvione del 2 novembre.

I sindaci hanno parlato di “situazione ancora complessa” e hanno lanciato un nuovo appello per lo “stanziamento di risorse certe che consentano di attivare tutti gli interventi necessari alla messa in sicurezza del territorio”.

Le sfide del dopo alluvione sono tutte aperte.  I Comuni della Val di Bisenzio stanno affrontando la realizzazione di opere in somma urgenza per oltre 6 milioni di euro (4 milioni a Cantagallo, 1,5 milioni a Vaiano, oltre 500 mila euro a Vernio).  Ad oggi – è stato ricordato – i lavori sono stati attivati esclusivamente con le risorse dei Comuni che attendono l’arrivo dei fondi stanziati dal Governo.  C’è già anche un piano per la ricostruzione con un elenco di opere ritenute necessarie che ammonta, per ora, a 30 milioni di euro (16 milioni per Vaiano, 10 per Cantagallo e 4 per Vernio). 

Ma non c’è soltanto il dopo alluvione nell’agenda dei sindaci.  Sul fronte dei progetti per il futuro c’è da registrare la nascita – avvenuta nei giorni scorsi – della Comunità energetica della Val di Bisenzio e l’approvazione del Piano strutturale intercomunale, appena adottato, che indica la via maestra per un nuovo sviluppo fondato sulla valorizzazione delle risorse territoriali e sul necessario potenziamento dei servizi.

Cruciale per la Vallata è proprio il rafforzamento del sistema dei servizi ed in particolare quelli legati alla mobilità e ai settori sociale, sanitario e scolastico. È un tema centrale del Piano strutturale intercomunale ed è stato riaffermato con decisione oggi dai sindaci. Vanno potenziate le reti digitali per la formazione, per le nuove forme di lavoro e per la stessa mobilità, insieme alla messa a punto di strategie per il trasporto pubblico che abbiano nella multi-modalità un efficace punto di forza. Bosi, Bongiorno e Morganti hanno insistito questa mattina sulla necessità del potenziamento del servizio sanitario, anche attraverso l’implementazione delle attività dei distretti di Vaiano e Vernio dove si pone la necessità che venga realizzato anche un hub di pronto soccorso h 24.  

I tre sindaci hanno annunciato stamani anche la nascita della Comunità energetica rinnovabile della Val di Bisenzio Geco (Green energy community), sul modello proposto dalla normativa europea più avanzata per la condivisione dell’energia rinnovabile, la riduzione dell’impatto ambientale e il risparmio sulla spesa. Il progetto è stato accompagnato dalla consulenza di Estra.  

In questo settore è proprio il caso di dire che l’unione fa la forza.  Per questo i tre Comuni hanno dato vita a un’associazione (l’atto costitutivo è stato sottoscritto il 22 dicembre) che ha l’obiettivo di produrre benefici ambientali, sociali ed economici alle comunità valbisentine. In che modo? Promuovendo la diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, attivando misure per il contrasto alla povertà energetica attraverso l’utilizzo di sistemi di energia convenienti, sicuri e sostenibili; incentivando infine il risparmio e l’efficienza energetica.    Al centro di tutto c’è il ruolo attivo delle amministrazioni locali e la partecipazione attiva dei cittadini. L’energia viene prodotta e condivisa, alla base c’è uno scambio virtuale a livello locale tra i produttori (prosumer) di energia rinnovabile che consumano solo in parte le loro risorse e i consumatori (consumer) che fanno parte della comunità. Quanto non viene autoconsumato o non condiviso con i componenti della comunità energetica rinnovabile viene immesso in rete e quindi remunerato con evidenti vantaggi economici.