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7 bufale per tutti i gusti

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Internet è un terreno straordinariamente fertile per le cosiddette bufale, falsità che si diffondono a macchia d’olio e che, in tempi recenti, cavalcano l’onda dei social network per risparmiarsi un po’ di fatica. L’Accademia della Crusca, indagando sull’etimologia del termine, cita l’espressione “menare per il naso come una bufala”, ovvero trascinare il malcapitato di turno dove si vuole, proprio come si fa con bufali e buoi servendosi dell’anello che portano al naso.
Riconoscere una bufala non è sempre una passeggiata: anche fonti apparentemente autorevoli possono cadere in inganno. Quello che state leggendo, tuttavia, è quanto di più lontano da un vademecum per individuare e scansare le panzane che il web o il passaparola tra creduloni ci scaraventano addosso: si tratta piuttosto di una piccola classifica delle bufale più divertenti e assurde in cui possiamo incappare navigando in Internet. Procediamo dalle ultime posizioni fino al podio.

7) «Reintrodotto il reato di bestemmia: i trasgressori rischiano fino a 6 anni di reclusione».
Il Codice Penale prevede davvero una pena per chi bestemmi pubblicamente (è considerato un atto contrario al buoncostume), ma si tratta soltanto di una sanzione economica. Toscani, Veneti e Friulani, per i quali la bestemmia svolge basilari funzioni antistress e di punteggiatura, possono tirare un sospiro di sollievo.

6) «Auto di Francesco Sole in fiamme, lo youtuber teme per i suoi cari».
Per chi non lo conoscesse, Francesco Sole (nome d’arte di Gabriele Dotti) è giunto alla conduzione del programma “Tu si que vales” in seguito al successo dei video dai lui realizzati e pubblicati sul suo canale Youtube. L’automobile del ragazzo era parcheggiata accanto a quella di un calciatore del Sassuolo, ed è stata l’esplosione di quest’ultima a danneggiarla. Ci dispiace per Francesco/Gabriele: il libro che ha pubblicato di recente, “Stati d’animo su fogli di carta”, una raccolta dei suoi celebri pensierini (secondo alcuni, neanche troppo autentici) scritti sui post-it, sarebbe stato una materia prima decisamente più adatta ad un falò.

5) «Bandire Peppa Pig dai libri scolastici per non offendere i musulmani».
In base alla notizia, la Oxford University Press avrebbe consigliato di togliere dalla circolazione il personaggio più amato dai bambini di mezzo mondo perché i riferimenti al maiale potrebbero urtare la sensibilità di ebrei e musulmani. Il cartone animato, più che altro, disturba il comune buon gusto, ma alla sensibilità dei poveri genitori non pensa mai nessuno.

4) «Anna Maria Franzoni disponibile come baby sitter».
Ok, questa è decisamente macabra e di cattivo gusto, ma se il figlio dei vicini ha scambiato Fuffi per un bersaglio mobile e decora il vostro bucato a colpi di pallonate fangose meglio di Jackson Pollock, forse per un attimo c’avete sperato.

3) Medaglia di bronzo per «L’Ue multa l’Italia e vieta i bidet».
Ritenuto colpevole di provocare un inutile spreco di acqua, il sanitario che contribuisce a farci sentire il popolo più pulito del mondo verrebbe messo al bando. A Calderoli sono addirittura attribuite alcune parole d’orgoglio padano: «Per il popolo celtico non é mai stato un problema fare a meno del bidet e noi padani ci laviamo nelle limpide acque del nostro Po!».

2) «Lo sperma di Putin inviato via posta ad ogni cittadina russa per fecondarsi» merita il secondo posto.
Alle donne che aderiranno all’iniziativa, inoltre, sarebbero stati promessi un sussidio statale e la possibilità di iscrivere i figli in speciali accademie, adatte alle “doti superiori” che un tale corredo genetico gli avrebbe senz’altro concesso. La popolazione russa si aggira intorno ai 144 milioni di abitanti: va bene il patriottismo, ma ipotizzando che le donne siano circa la metà, al Presidente Putin sarebbe stato attribuito un compito un tantino gravoso.

1) La medaglia d’oro spetta a lei, la bufala per eccellenza che scorrazza sul web da anni ma trova sempre qualcuno disposto a crederci: «Morta Angela Lansbury, la celeberrima Signora in giallo».
Che si tratti di un dantesco contrappasso cucito su misura per l’interprete di Jessica Fletcher, scrittrice/detective del malaugurio, perennemente inseguita da una scia di morti ammazzati? Le bufale che annunciano la morte di personaggi famosi sono un vero evergreen: le vittime vanno da Bruno Vespa al famoso urlatore e re delle televendite Roberto “Baffo” da Crema.

Annalisa Sichi