Home Cultura Teatro <strong>“A volte l’amore non basta”. E la Pesa si fa Teatro. Il 15 e 16 sul torrente con Arbus e le comunità di Ginestra e Lastra</strong>

“A volte l’amore non basta”. E la Pesa si fa Teatro. Il 15 e 16 sul torrente con Arbus e le comunità di Ginestra e Lastra

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<strong>“A volte l’amore non basta”. E la Pesa si fa Teatro. Il 15 e 16 sul torrente con Arbus e le comunità di Ginestra e Lastra</strong>

“Il Fiume e la Rosa. A volte l’amore non basta”E la Pesa si fa Teatro.

Il 15 e 16 settembre spettacoli con gli attori di Arbus e Teatro come Differenza e le comunità di Ginestra e Lastra. Ultima azione collettiva di ‘Resistenze artistiche’

Progetto di Arbus, Teatro Come Differenza, Mi chiamo Viscardo, Spazio Ipotetico con il sostegno della Fondazione CR Firenze

Collaborano gli enti locali del Contratto di Fiume e la Ausl Toscana Centro. Iniziativa patrocinata dal Comune di Lastra a Signa

13 settembre 2023 – “A volte l’amore non basta” ed è allora che trovano spazio l’arte, il teatro, la natura con il loro carico di mistero, di poesia e di magia. Atmosfere magiche e sognanti in cui il fiume e la rosa sono amici per lo stesso tramite della natura, sono quelle che annunciano il doppio spettacolo teatrale collettivo di venerdì 15 e sabato 16 a Ginestra Fiorentina, dal titolo “Il Fiume e la Rosa. A volte l’amore non basta”. E’ la seconda azione artistica collettiva di Resistenze artistiche” -la prima del 13 luglio ha avuto per tema la passeggiata lungo la Pesa e l’inaugurazione dell’opera di Sona Baradaran – di cui il torrente Pesa è filo conduttore.

Il progettopartito nel luglio scorso presso Salone Arbus e Mi Chiamo Viscardo Lab a Ginestra, è ora al suo secondo appuntamento con uno spettacolo teatrale itinerante sul torrente Pesa che restituisce il lavoro e le suggestioni di un percorso laboratoriale iniziato nel maggio scorso. Lo spettacolo è curato dalle Associazioni Arbus, Teatro Come DifferenzaMi chiamo Viscardo e Spazio Ipotetico che hanno seguito anche il progetto Resistenze artistiche” promosso grazie al contributo di Fondazione CR Firenze nell’ambito del Bando Arte – Attività artistiche e culturali 2023. Resistenze artistiche” è patrocinato dal Comune di Lastra a Signa ed è svolto in collaborazione con la Salute Mentale zona empolese e fiorentina della Asl Toscana centro e il Contratto di Fiume del torrente Pesa.

Il lavoro laboratoriale dei mesi scorsi si è rivolto agli attori di Teatro come Differenza, utenti dei Servizi territoriali di salute mentale dell’area fiorentina ed empolese che da anni sono impegnati con Arbus e Teatro Come Differenza nei laboratori teatrali e nell’attività di formazione artistica. A questo gruppo nei mesi si sono aggiunti altri partecipanti tra cui cittadini di Firenze, Lastra a Signa e di Ginestra Fiorentina.

Siamo circa 35 persone – spiega Francesca Sanità una delle registe di Teatro Come Differenza che in questi mesi ha condotto i gruppi teatrali di Arbus –  Sosteniamo questa modalità di lavoro in cui si uniscono persone con esperienze diverse, unione che è molto importante per tutti. Ci siamo lasciati suggestionare dalle idee di questo gruppo, dando struttura agli stimoli che via via ci arrivavano. Così sono nati anche i testi che prendendo spunto dal celebre aforisma di Eraclito “Tutto scorre”, s’ispirano al tema dell’acqua e del suo fluire”.

L’appuntamento del 15 e del 16 settembre prevede la partecipazione di due gruppi di spettatori di 50 persone, con due repliche al giorno (19.30 e 21.30). E’ necessario prenotare scrivendo a salonearbus@gmail.com,anche solo per avere informazioniIl costo del biglietto è 10 Euro. Lo spettacolo prenderà il via dal Salone Arbus e Mi chiamo Viscardo Lab, in via Chiantigiana 1/c a Ginestra.

Attraverso un percorso notturno in mezzo alla natura, in cui la Pesa è presenza silenziosa ma dominante, gli spettatori a cui sarà data una torcia, saranno parte dell’azione artistica collettiva fino all’arrivo sul torrente. Lungo dieci stazioni di sosta incontreranno gli attori, in un crescendo di parole e performance fino all’undicesima e ultima stazione, quella sul torrente dove dalla balaustra, assisteranno alla coreografia finale. Il torrente e il suo letto non faranno solo da cornice ma diventeranno essi stessi elementi della coreografia. Il fiume sarà il teatro e arte e natura si uniranno in un connubio in cui sarà la natura a comandare. Accompagneranno il crescendo di suggestioni, alcune video proiezioni.

Sarà di nuovo proiettato sulla facciata dell’edificio delle Associazioni Arbus e Mi chiamo Viscardo Lab, il video mapping del fiume Pesa e sarà nuovamente possibile vedere anche il quadro dell’artista iraniana Sona Baradaran, inaugurati entrambi il 13 luglio, durante la prima tappa di Resistenze artistiche. Il percorso lungo il fiume è molto agevole ma si consigliano i partecipanti di indossare scarpe comode.–

Ufficio Comunicazione Teatro Come Differenza