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Accadde oggi 9 marzo

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Accadde oggi 9 marzo

Molti eventi famosi sono successi il 9 marzo

Prima pagina di “la Ricchezza delle Nazioni”, prima edizione londinese del 1776
  • Nel 1776 viene pubblicata “La Ricchezza delle Nazioni” o per esteso “Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni” di Adam Smith, scrittore, economista scozzese e filosofo morale, ritenuta la sua opera più celebre. Ritenuta tra i testi fondamentali dell’economia classica liberale, è stata scritta da Smith tra il 1767 e il 1773 a Kirkcaldy, dopo un suo viaggio in Europa come precettore di un giovane aristocratico durante il quale l’autore ebbe occasione di conoscere gli intellettuali del tempo (Voltaire, D’Alembert, François Quesnay e altri) e contestualizzata storicamente nel periodo che precede la guerra d’indipendenza americana. Il libro è uno dei primi testi che cerca di descrivere come si costruisce la ricchezza di una nazione. Riflettendo sull’economia nel periodo della rivoluzione industriale, l’autore tratta tematiche ampie come la divisione del lavoro, la produttività e il libero mercato.

Ritratto di Kimbo, uno dei 36 uomini africani a bordo dell’Amistad
  • Nel 1841 la Corte Suprema USA emette la sentenza finale sul caso Stati Uniti VS Amistad, riguardante la ribellione di schiavi africani a bordo della goletta spagnola Amistad nel 1839, dando ragione agli schiavi. Secondo la ricostruzione dei fatti la goletta stava viaggiando lungo la costa di Cuba sulla rotta che conduceva ad un porto per la rivendita degli schiavi. I prigionieri africani, che erano stati rapiti in Sierra Leone e illegalmente venduti come schiavi e spediti a Cuba, riuscirono a liberarsi dalle catene e presero il controllo della nave uccidendo alcuni membri dell’equipaggio. Gli africani chiesero poi agli uomini dell’equipaggio sopravvissuti di ricondurli in Africa ma questi li ingannarono, navigando invece di notte verso nord. La Amistad approdò nei pressi di Long Island a New York, al United States Revenue Cutter Service e venne presa in custodia. Il caso venne ampiamente pubblicizzato nel distretto federale degli Stati Uniti e discusso presso la Corte Suprema, la quale affrontò le questioni internazionali e ciò aiutò il movimento abolizionista. La Corte stabilì che gli africani avevano il diritto di prendere tutte le misure legali necessarie a garantire la loro libertà, compreso l’uso della forza, in quanto il trasporto degli africani rapiti attraverso l’Atlantico a bordo della nave negriera portoghese o forse brasiliana Teçora (o Tecora) era stato in violazione delle leggi e dei trattati contro la tratta atlantica degli schiavi africani da parte di Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti d’America. I prigionieri vennero considerati aver agito come uomini liberi quando combatterono per sfuggire alla loro reclusione illegale. Nel 1965 lo storico Samuel Eliot Morison descrisse la vicenda come il più importante caso giudiziario che coinvolse la schiavitù, prima di essere eclissato da quello di Dred Scott.

Leonardo Panerati