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Castel del Piano il progetto ‘Ti racconto il Palio!’

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Castel del Piano il progetto ‘Ti racconto il Palio!’

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I bambini della scuola primaria diventano voci narranti nei video sulla manifestazione. Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: “Iniziativa che dà il senso dell’identità della nostra terra”. La consigliera Donatella Spadi: “I giovani porteranno la memoria di ciò che tramandiamo loro”

di Angela Feo

Firenze – Il Palio di Castel del Piano narrato dai bambini. Le voci dei piccoli alunni della scuola primaria Santucci dell’Istituto comprensivo Vannini-Lazzaretti di Castel del Piano nei video che mostrano la manifestazione storica più importante della cittadina del grossetano, grazie al progetto ‘Ti racconto il Palio! Emozioni, colori e storia di Castel del Piano’, realizzato dalla Consulta delle Contrade con il contributo del Consiglio regionale della Toscana. L’iniziativa, in linea con la legge regionale sulle rievocazioni storiche, è stata presentata a tutta la comunità questa mattina (giovedì 1 giugno) in piazza Carducci.

I tre video realizzati, risultato del lavoro di un anno, raccontano tre momenti del Palio, che i circa 200 bambini coinvolti nel progetto hanno prima studiato e approfondito insieme ai rappresentanti delle contrade e poi raccontato, incidendo le loro voci in una sala di registrazione professionale.

“E’ bello essere qui a Castel del Piano insieme ad una comunità che si riunisce intorno al suo Palio – ha detto il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo –. La Toscana è terra di arte, di storia, di bellezza, di tante tradizioni importanti come questa, che devono essere sostenute perché danno il senso dell’identità della nostra regione. Insieme alle bimbe e ai bimbi possiamo guardare al futuro con speranza. Teniamo insieme tradizione e innovazione per costruire una Toscana migliore”.

Dell’importanza del coinvolgimento dei giovani nelle manifestazioni storiche ha parlato la consigliera regionale Donatella Spadi: “Sono loro – ha detto – che poi dovranno portare la memoria di quello che noi gli tramandiamo, per questo reputo quella di oggi un’occasione bella e estremamente importante”.

Il progetto ha anche una finalità di promozione turistica, come ha sottolineato l’assessore al Turismo della Regione Toscana Leonardo Marras. “Questa iniziativa – ha detto – diventa, attraverso i bambini, un’occasione di promozione. Sempre di più dobbiamo riconoscere in Toscana il valore storico artistico e di attrattività che hanno queste manifestazioni. D’altra parte riconoscere l’identità attraverso questi eventi significa anche presentarsi come una comunità immersa profondamente nei valori e nella sua storia che sprigiona emozioni da vivere”.

Il sindaco di Castel del Piano, Michele Bartalini, ha parlato dell’importanza del ruolo delle contrade “che insegnano ai giovani ciò che significa vivere la comunità, le sue manifestazioni e le sue tradizioni. Un applauso va alla Consulta delle contrade che organizzato questa giornata”.

Proprio Arianna Arezzini, presidente della Consulta delle contrade di Castel del Piano, ha raccontato la genesi del progetto. “Abbiamo voluto tenere insieme tre dei principi che guidano la legge regionale sulle rievocazioni storiche: la divulgazione della tradizione, la promozione turistica e il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche – ha spiegato – Abbiamo quindi scelto di far parlare i bambini, facendo leva sulla loro innata propensione al digitale. Da oggi in poi chiunque cercherà on-line notizie sul Palio di Castel del Piano troverà i video che raccontano la nostra festa con la loro voce. Questo è il primo anno, ma la nostra idea è quella di proseguire il progetto fino a creare un archivio digitale sempre più ricco”.

Oltre al lavoro della Consulta, importante è stato anche quello delle insegnanti, come ha evidenziato il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Vannini Lazzaretti di Castel del Piano, Giovanni Raimondi. “Riteniamo che queste iniziative – ha aggiunto – come tante altre che l’amministrazione comunale propone all’istituzione scolastica, siano meritevoli della partecipazione della scuola perché rappresentano un fattore di conoscenza del territorio e di integrazione, anche per i bambini stranieri. Tutti questi percorsi rientrano dunque nell’ambito dell’educazione alla cittadinanza globale”.

Le dichiarazioni in video