Clandestini al lavoro nella fabbrica cinese senza mascherina e distanze

Una donna di 45 anni e un uomo di 57, entrambi cinesi, sono stati arrestati per sfruttamento di manodopera clandestina, al termine di un’operazione condotta dalla Polizia di Stato, Polizia municiapale e Guardia di finanza all’interno di alcune aziende del comparto moda nella zona nord di Prato. Al lavoro c’erano 16 persone, 10 delle quali cinesi, tutte irregolari in Italia. Operavano senza rispettare le distanze e le precauzioni imposte dal Dpcm in vigore. La titolare, oltre all’arresto, si è vista contestare anche la violazione delle norme per il contenimento del coronavirus. Sanzionati per lo stesso motivo altri tre cittadini cinesi.

L’operazione, riferiscono dalla Questura di Prato, si è svolta nella mattinata di ieri, con l’obiettivo di verificare che cosa stesse avvenendo in alcune confezioni condotte da cittadini cinesi.
Gli operai irregolari trovati al lavoro sono stati denunciati e condotti in Questura per l’identificazione e e l’ordine di espulsione dall’Italia.